[Stml13] Vikram, La Fortezza

Roberto Battistini rbattis72 a gmail.com
Sab 26 Gen 2019 18:55:11 CET


ciao,
ho modificato il pezzo. Introdotta una nuova razza e il relativo
pianeta sotto il sole di Bellatrix.
Fatemi sapere se vi piace
rob / Vikram

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USS Crusader, Alloggio del Comandante Yager - 17/09,2398 ore 19:45

Gerard Ylim Yager fissava il monitor del proprio computer quando
arrivò finalmente la risposta."Il nesso individuato tra la serie 2.3,4
e l'Impero Romulano è il seguente: SECLAR #8. Livello non
accessibile". La cosa risvegliò l'interesse di Ylim di colpo. "Chi ha
siglato il livello di segretezza?"  chiese il primo ufficiale, ora
facente funzione di capitano della USS Crusader."Ammiraglio Jillrod
Xaler"L'ufficiale sorrise, appoggio i gomiti alla sedia, incrociò le
mani all'altezza del mento. Fissò lo schermo quel tanto sufficiente ad
aprire una canale con l'Ammiraglio.

Pianeta Khalandar, Bellatrix, confine spazio Gorn, 19/09/2398 ore 10:30

La piazza era gremita di persone che, sotto il sole ancora caldo di un
settembre malinconico, si accingeva ai preparativi per la festa
dell'Hayom, l'anniversario dei Sarti. Da quando gli abitanti del
pianeta, una razza umanoide dotata di tentacoli che si dipanavano dal
collo, lunghi quasi metà del corpo, avevano scoperto che la maggior
parte dei loro indumenti erano in realtà dei simbionti alieni, i sarti
erano saliti nella scala sociale  assurgendo ad un livello tra i santi
e gli alti sacerdoti. Questa scoperta aveva cambiato la struttura
sociale stessa e agito sulla psicologia degli abitanti: molte delle
innovazioni scientifiche erano state portate dagli Abiti, così' come
l'orientamento ad avvicinarsi alla Federazione. In questa giornata era
quindi  abbastanza comune incontrare diversi rappresentanti della
razza umana in mezzo ai Khalandariani.

Oggi però erano più i faccendieri, i mercanti, gli abili
approffittatori di una situazione politica favorevole e di un'economia
nascente. Nulla di nuovo sotto il sole della embrionale prosperità
portata dagli Abiti.
Così non era con facilità immaginabile che un Khalandariano potesse
essere in realtà un agente federale che operava agli ordini
dell'Ammiraglio federale Xaler.
Ylim riconobbe il proprio contatto bajoriano seduto in una sedia in
vimini del bar, sulla base delle scarne informazioni che l'ammiraglio
stesso gli aveva passato. Il primo ufficiale, ora captano, della
Crusader si avvicinò. Fece un saluto e il gesto di pace bajoriano..
Poi si sedette al tavolo fissando il suo referente.
"432?" chiese porgendo la mano e sorridendo. L'uomo gli fece un cenno
"Grazie di essere venuto qui, a casa mia. Qua mi sento più libero e
forse riesco ad aiutarla, senza rischi oggettivi per entrambi e per il
nostro comune amico Jillord".
Il primo ufficiale, sorrise e rispose: "sono io a ringraziarla per la
disponibilità. Come avrà capito la situazione è tesa e vorrei
recuperare il nostro capitano smarrito".
Il Khalandariano, avvolto nel suo vestito/simbionte sorseggiò un caffè
ai datteri bollente e poi fece un cenno d'assenso. Poi appoggiò sul
tavolino un oggetto circolare e disse: "è un proiettore olografico di
dissimulazione. Diciamo che potremo parlare senza essere notati".
Yeager celò la sorpresa per la tecnologia. L'uomo attivò il disco che
emise un fascio di luce a 360 gradi, ma il primo ufficiale non si
accorse di altro, se non un leggero disturbo elettrostatico sulla
pelle. Eppure i viandanti dovevano aver avuto una percezione diversa.
Si chiese, senza però esplicitarla, cosa stessero vedendo in quel
momento.
Il Khalandariano estrasse infine un ulteriore dispositivo: un cubo
metallico dalla superficie liscia. Senza dire altro sfiorò il lato
superiore del cubo e l'immagine tridimensionale dell'ammiraglio Xaler
si materializzò davanti ai suoi occhi.
"Buongiorno Signor Yeager. Non sono riuscito a trovare una forma di
comunicazione diretta più sicura di questa. Vado immediatamente al
dunque: 4,3,2 non è una serie. E' un codice che rappresenta un agente"
"Intende un agente federale in copertura su Romulos?" cercò di andare
al sodo Yeager.
L'ammiraglio scosse il capo: "No, un agente romulano della Tar shiar
che ha collaborato a più riprese con la federazione, cercando di
creare degli equilibri tra il suo governo e la Federazione".
"E ci è riuscito?" chiese stupefatto.
"Sì. Egregiamente. Per questa ragione gli abbiamo dato una codifica
federale che, in casi di emergenza possiamo contattarlo. Lei come è
risalito a questo numero?", chiese l'ammiraglio posando la tazza di
caffè.
"Quasi per caso. O almeno nelle analisi di dati che abbiamo incrociato
ho fatto un paio di collegamenti"
"Mmm" parve dubbioso. "La cosa non mi pare convincente. qualcosa o
qualcuno in qualche modo ha voluto che lei venisse in contatto con il
comandante Khre'Arain, dell'unità investigativa crimini speciali della
Tar Shiar. Come vede le ho appena rivelato il nome dell'agente. Ne
faccia un buon uso."
"Come posso contattarlo?".
Jillrod sorrise: "cosa dovrebbe chiedergli?"
"Perché qualcuno ha rapito il capitano Shaitan? Dove si trova ora?".
L'ammiraglio scosse il capo: "Non credo possa saperlo. Temo ci siano
in gioco forze maggiori anche rispetto ai margini investigativi di
Khre'Arrain. Ma, perché non provare a fargli di persona queste
domande? Mi impegno a contattarlo direttamente e chiederò se è
disponibile a venire sulla Crusader".
Yeager trasse un profondo respiro: "Grazie Ammiraglio. Le sono
debitore". Eppure temeva di essersi messo in una situazione forse
peggiore dell'attuale.

USS Crusader, Sala Tattica - 19/09/2398, ore 18:00

Gli ufficiali attendevano con una palpabile tensione l'arrivo del loro
facente funzione di capitano. Nel silenzio fatto di sguardi in tralice
e sorrisi nervosi, entrò in scena Yeager che c con passo sostenuto si
sedette nella poltrona del capitano.
"signori. Grazie di essere qui. Inutile dirvi che ciò che sto per
rilevarvi è coperto da un livello di sicurezza che teoricamente supera
i vostri. Ma mi prendo la responsabilità piena di questa violazione
per far fronte alla situazione." Si voltò e sullo schermo apparve una
figura nera. Una sorta di pinnacolo stagliato contro un cielo
violaceo.
"Questo luogo lo conoscono pochi. Viene chiamato dagli addetti al
lavoro La Fortezza. Che cosa è questa installazione?".
Ivanov strinse gli occhi concentrando la sua attenzione sui dettagli
dell'immagine.
"Sembra un carcere", disse a voce bassa.
"Qualcosa del genere, ma forse di più. Si tratta di un centro
sperimentale, pare sviluppato dai Metrons che da da secoli rapisce
esponenti di spicco delle varie razze e li porta in questa
installazione. Si tratta di menti brillanti scientifiche, geni
tattici, inventori, e tanto altro. In pratica coloro che in qualche
modo si distinguono dalla media della propria popolazione."
Bloch parve assorto nel pensiero di quali geni della fisica e della
matematica potessero essere tenuti in prigionia.
"Non sappiamo cosa facciano i detenuti in questo luogo, non sappiamo
se restano di propria volontà o se sono prigionieri. Sappiamo solo che
chi ha acquisito questa immagine ed altre informazioni non è mai
tornato", fece una pausa, "siamo abbastanza certi però che il nostro
capitano si trovi li".

 Luogo sconosciuto - 19/09/2398,ore 18:00
Shaitan del clan Aeltheur camminava da ore. Sentiva la polvere sui
vestiti, sul volto. L'aria stava cambiando. Odore di ozono e un vento
caldo lo stava investendo. Affaticato salì una collina con qua e là
spelonche rocciose. Giunto sulla sommità trasse un profondo respiro,
recuperò un po' di fiato e si deterse la fronte da un leggero sudore.
Per un andoriano questo clima non era l'ideale ambiente.
Il suo sguardo percorse l'orizzonte alla ricerca di una qualche
traccia di vita: nulla. Forse era l'unico su quel pianetoide che a
fatica rientrava nella classe M. Doveva trovare un modo per comunicare
la sua presenza. Lanciare un messaggio all'universo per aspettare che
l'universo stesso consegnasse la sua bottiglia a qualche forma
senziente.
Tirò via il badge. Doveva trasformare il badge stesso in una sorta di radio.
Si guardò attorno: c'erano sassi appuntiti, alcuni di colore bruno che
faceva pensare alla presenza di minerali ferrosi. Doveva costruirsi
degli arnesi.

USS Crusader, Sala Tattica - 19/09/2398, ore 18:05
Vikram scosse il capo: "Che informazioni abbiamo sul pianeta e i suoi
abitanti? Dobbiamo fare un'analisi dei rischi prima di pensare alle
operazioni di recupero del capitano".
"Esattamente", disse un uomo che entrò in sala, con un voluto effetto scenico.
Gli ufficiali si voltarono verso il nuovo venuto. Era un romulano, in
abiti civili, lo sguardo intenso che si conciliava perfettamente con i
suoi modi affabili e garbati.
"Vi presento il Comandante Khre'Arain", disse sorridendo Yeager.
Il romulano restò in piedi accanto all'immagine. "Vi chiederete per
quale ragione io sia qui. Sono un ufficiale romulano che si occupa di
indagini fuori dalla prassi comune. Mi interesso da anni dell'operato
generale dei Metron Consortium, di cui non siamo certi della reale
connessione con i Metron. Nello specifico la Fortezza, una dimora di
molti nostri scienziati e geni militari, ci risulta essere gestita dal
Metron Consortium. Da anni cerco di metterci piede e capire cosa sta
succedendo all'interno di questa struttura. Ora, grazie al vostro
comandante Yeager, intravedo una reale opportunità. L'impero Romulano
collaborerà pertanto alla vostra missione, fornendo supporto militare
e tattico, oltre alla mia presenza." disse Khre'Arain.
"Scusi qual è la sua unità di appartenenza?"Chiese Ivanov, che non
aveva mai visto di buon grado le forze militari romulane.
"Divisione investigazioni speciali",rispose l'ufficiale romulano.
"della Tar shiar" aggiunse Yeager, seguito da un cenno di assenso del
romulano stesso. Poi riprese: "Ora entriamo nei dettagli delle
informazioni disponibili".


Luogo sconosciuto - 18/09/2398,ore 19:00
il badge era aperto sul suolo arido e ghiaioso del pianeta. Shaitan si
era costruito una sorta di punteruolo levigando le rocce e con il suo
aiuto aveva sezionato il badge e creato nuove connessioni ai circuito
sfruttando la conduttività di un materiale ferroso trovato tra i
minerali presenti nell'intorno.
Trasse un profondo respiro e attivò il circuito. Si sentì un leggero
suono di inteferenza radio. Shaitan deglutì per schiarsi la voce:
"Sono il capitano Shaitan della nave USS Crusafer della Federazione.
Sono stato deportato da qualche forma di vita su un pianeta
sconosciuto. Ho bisogno di aiuto".
E il messaggio venne inviato.
O almeno credette.
Dopo neppure due secondi il pianeta scomparve. Scomparve il terreno
roccioso, il vento caldo, l'odore di ozono. Tutto venne cancellato
come da un colpo di spugna rapido. La lavagna su cui era disegnato il
suo mondo era ripulita ora: Shaitan si ritrovò in una sala dal
contorno bianco dalle anonime pareti senza finestre. Un bagliore
diffuso sembrava fuoriuscire dalla pareti stesse. Una sorta di
emanazione energetica senza una sorgente esatta.
Si guardò attorno alla ricerca di una porta, di un elemento di
discontinuità in quelle pareti claustrofobiche.
"Benvenuto Capitano Shaitan". la voce era diffusa, non sembrava uscire
da una sorgente sonora precisa o puntuale. "Lei ha superato il test.
Mi compiaccio. Benvenuto nella Fortezza".

 USS Crusader, Sala Tattica - 18/09/2398, ore 19:15
Yeager si rivolse ai presenti: "Non andremo sul pianeta con la
Crusader. L'Ammiraglio Xaler ha autorizzato la nostra presenza a bordo
della D'Deridex  Zokher. Tra i membri della nostra operazione saranno
presenti: Ivanov, Bloch, Quatro, Jenner e Laen. Lei Vikram con me
pianificherà l'operazione ma resterà al comando della Crusader. Ci
sono dubbi?"
Vikram si passò la mano sulla fronte, sentendo un cerchio alla testa.
Jenner saltò in pratica sulla sedia, non aspettandosi una missione con
un tale rischio.
Quatro sorrise: era quello che maggiormente desiderava.
Infine Ivanov guardò pensieroso l'immagine di quell'oscura fortezza.
Temeva il peggio. E anche Khre'Arain la pensava come lui.
Il D'Deridex intanto aspettava accanto alla Crusader. In silenzio,
pronto a colpire.


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Ciao
Roberto
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 Tenente Comandante
Raji Vikram
Capo OPS
 Uss-Crusader Nx-59659


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