<div dir="ltr"><div><div>Caro Capitano, grazie!!<br></div>ecco il pezzo modificato. Spero che non mi siano sfuggite altre "r". Sorry per l'errore! <br>======<br><br>Vulcano, 24/04/2395 ora terrestre 19.45<br><br>La sabbia che ricopriva il pavimento dell’arena si sollevava in leggeri
sbuffi che assumevano una colorazione ocra con il progressivo calare
della luce del giorno. L’aria era calda e pesante e questo non
facilitava la serenità di Raji. Inginocchiato sul pavimento rivestito di
un marmo nervato di colore nero, l’ufficiale OPS accese delle barrette
di Wu’klar, un’essenza vulcaniana assai simile all’incenso e chiuse gli
occhi davanti alla statua di terracotta nera di Hanuman, la divinità
hinduista attributo divino della forza e intelligenza.<br>
“Aum Hum Hanumate namo namah, Shree Hanumate ee namo namah, Jai jai
Hanumate namo namah, Shree Ram Dootaya namo namah” cantilenò a bassa
voce, ripetendo il mantra più volte, fino a che dentro di sé si aprì una
nuova consapevolezza e un’improvvisa calma lo raggiunse. Proprio lì,
sul quell’arido pianeta, Hanuman era la divinità che in quel momento
appariva a Vikram più appropriata, pochi minuti di effettuare il rito
del Kal-if-fee.<br>
<br>
<br>
La società vulcaniana era matriarcale e, a perfetta conferma di questa
organizzazione, solo la donna poteva decidere di lasciare il proprio
partner. Il problema era che ciò accadeva solo scegliendone un altro
che avrebbe combattuto per lei contro il precedente marito, in un duello
rituale. E in tutto questo Vikram era lo sfidato. E T’Syl, la sua ex
moglie.<br>
<br>
<br>
“E’ giunto il momento, Raji Vikram” disse una voce alle sue spalle.
Era un giovane emissario di T’Syl venuto ad avvertirlo che l’arena lo
aspettava.<br>
Raji portò le mani unite alla fronte, alla bocca e al petto e salutò
Shri Hanuman: “Aum Anjaneyaya Namah”, disse a voce bassa. Si alzò in
piedi, avvolto nella sua tunica bianca e rossa e con passo un po’
incerto si avvicinò al varco che dava sull’arena. Al centro della
gradinata lo fissava T’Syl, con il suo usuale sguardo severo e
distaccato. La donna vulcaniana fece un gesto con la mano e nell’area
entrò un vulcaniano, anche lui avvolto in una tunica bardata da lembi di
brillante tessuto dal colore blu. Era V’kar, il suo sfidante.<br>
Il sole stava scivolando dietro le rocce desertiche e il cielo iniziava a
tingersi di tonalità tra il viola e il blu. Piccoli falò si accesero
nel perimetro dell’arena e il suono di un gong segnò l'inizio del
rituale. Lo sguardo di Vikram incrociò nuovamente gli occhi della sua ex
moglie. Cercò di sondare nel suo cuore se qualcosa ancora restava di
ciò che lo aveva fatto innamorare. Tra le ceneri delle emozioni passate
neppure una tiepida brace ardeva ancora: troppe erano state le
differenze di veduta, eccessiva era stata l'incapacità di entrambi di
trovare un contatto intimo e profondo, quel tipo di vicinanza che
rappresentava per Raji la vera conoscenza, la più ardita condivisione
che si potesse sperimentare in una relazione sentimentale e non solo.<br>
Così non restava che sollevare verso il cielo il coltello, in segno di accettazione della sfida e di destino di morte.<br>
Raji non era mai stato un abile combattente, cosa che invece sembrava
appartenere ai trascorsi di V'kar, il quale aveva iniziato una macabra
danza di affondi e rapide manovre che già avevano prodotto tagli
superficiali nelle braccia dell'ufficiale federale.<br>
<br>
<br>
Non c'erano parole pronunciate nel duello, nè incitamenti. Il silenzio
era il solo compagno delle lame che fendevano la calda aria. Era una
sfida che affondava nel misticismo di Vulcano e chissà da quale antica
origine, forse ancor prima che La logica di Surak prendesse il
sopravvento sugli istinti animali dei progenitori degli attuali
vulcaniani. Ottima riflessione, pensò tra sè Raji, ma inutile in un
momento come questo.<br>
V'kar fece una mossa improvvisa, un calcio ben piazzato che fece cadere
Vikram a bocconi. Posizione di netto svantaggio che, immediatamente,
venne sfruttata dallo sfidante Vulcaniano. Vikram alzò lo sguardo, un
pugno lo stava per centrare nel mezzo del volto e, conoscendo la forza
dei vulcaniani, Raji ritrovò lo spirito per schivarlo, rotolando nella
sabbia di lato. L'aggressore era però sopra di lui nuovamente. Questione
di attimi e Vikram si immaginò un coltello piazzato nella gola. Un
vecchio detto terrestre diceva che bisogna evitare le profezie che si
auto-avverano. Allontanò di colpo il pensiero negativo, giusto in tempo
per vedere lo sguardo di T'Syl. Raji avrebbe giurato di intravedere un
accenno di sorriso sulle sua labbra, se non fosse stata Vulcaniana.<br>
<br>
<br>
Raji afferrò una manciata di sabbia e con un gesto rapido la tirò negli
occhi del vulcaniano, il quale cercò di riprendersi. E non ci mise
molto. Al punto che l'ufficiale OPS era nuovamente a terra. Il suo
coltello era scivolato lontano da lui. Allungò il braccio per cercare di
raggiungerlo, ma V'Kar gli bloccò il braccio con il piede. Ora Vikram
sentiva il fiato del vulcaniano su di lui, Era talmente vicino da
sentire battere il cuore dello sfidante.<br>
<br>
<br>
"E' evidente che sei un debole, come tutti gli umani". Rare cose
facevano arrabbiare Vikram come la xenofobia. Un impeto di rabbia lo
travolse: non esisteva più il duello per divorziare, non c'era più un
vulcaniano con cui non aveva alcun dissapore. C'era solo un razzista in
più nell'Universo che apparteneva a Brahma.<br>
Le gambe di Vikram scattarono, come la morsa di un granchio e fecero
sbilanciare l'avversario. Gli colpì il volto con forza, più volte e
afferrò il coltello. T'Syl si era alzata in piedi. Un tamburo rullava e
il cuore di Raji batteva cercava di andare al suo stesso ritmo.<br>
Vikram guardò V'Kar e strinse il coltello ansimando: la sua figura si
dissolse in un fascio di energia. Il coltello cadde nella sabbia, nello
stupore della folla.<br>
<br>
<br>
USS Evemore, 24/04/2395 ore 20.25<br>
<br>
<br>
Raji ci mise qualche secondo per capire di essere a bordo di una navetta
federale. Era facilmente riconoscibile per l'odore, e il design
interno. La polvere dell'arena era scomparsa.<br>
"Mi stavo per chiedere se l'avrebbe ucciso?" disse una voce giovane.
Raji guardò il pilota, il cui volto era incorniciato dalle tipiche
appendici andoriane, ma il colore della pelle era del tutto umano.<br>
Raji cercò di sistemarsi la tunica<br>
"Con chi ho il piacere di presentare i miei ringraziamenti?"chiese l'ufficiale OPS al giovane.<br>
"Sono il tenente Krenn Bloch, ufficiale scientifico della USS Crusader"<br>
Raji alzò un sopracciglio "E cosa ci faceva da queste parti?"<br>
Il giovane "Diciamo che i miei sentimenti verso i Vulcaniani mi hanno
facilitato nell'eseguire al meglio l'ordine del Capitano Shaitan"<br>
"Vuol dire che il capitano sapeva dove mi ero recato?" chiese Vikram<br>
"Questo è parte del nostro modo di operare e poi, si sa…il capitano
Shaitan è spesso un passo avanti a tutti noi". Questa volta la ove
giunse dalle sue spalle, insieme ad uno Ipospray che gli venne iniettato
nell'avambraccio da un altro ufficiale<br>
Raji si voltò di scatto per incontrare un ufficiale medico<br>
"Piacere, sono il Tenente Jenner, capo Medico della Crusade" fece una pausa e passò il tricorder medico sugli arti di Vikram.<br>
"Ho visto cose peggiori per chi si impegna in duelli nelle franchigie" disse il dottore.<br>
"Ad essere preciso ero impegnato tecnicamente in un divorzio", ironizzò il capo OPS.<br>
I tre ufficiali scoppiarono a ridere, mentre lo shuttle usciva dall'orbita di Vulcano e scivolava in curvatura.<br>
<br>
<br>
USS Crusader, 24/04/2395 ore 23:30 - plancia<br>
"Mi spiega come hanno fatto i suoi genitori a chiamarlo con un termine
che in lingua araba sulla terra significa 'Demonio'?" chiese Raji.<br>
Il capitano serrò la mandibola. "Posso stupirla nel suggerire di non
farsi chiamare per nome su Andoria: Raji significa…stupido", e sorrise a
denti stretti, dall'aria di uno squalo, mentre stringeva la mano di
Vikram.<br>
Raji si era ripulito, medicato e ora indossando la sua nuova divisa
della sezione OPS si era presentato nelle migliori condizioni fisiche
che potesse. Aveva sentito fortemente il bisogno di scrollarsi di dosso
le ombre del passato e affrontare una rinascita.<br>
"Sono onorato di prendere servizio sulla USS Crusader, sotto il suo
comando, capitano. Non c'è ambito nella Federazione che non acclami il
suo eroismo."<br>
"Spero allora che qui possa trovare ciò che cerca".<br>
Raji fece un cenno di assenso."Così come io spero di dare un valido contributo alla sua nave".<br>
Shaitan gli indicò la postazione OPS, ma mentre Raji si diresse
lentamente verso di essa, come per godersi l'attimo di stupore, una voce
lo richiamò alla realtà: "Dimenticavo, abbiamo sbrigato anche alcune
pratiche amministrative in sua vece". A parlare era stato un uomo dai
profondi occhi neri e la divisa da Primo Ufficiale.<br>
Raji rimase un attimo interdetto. "Diciamo che la questione sospesa con
la sua ex moglie è stata conclusa. Abbiamo inviato una comunicazione da
parte di un amico dell'avvocatura della Flotta Stellare con cui
formalizzava il divorzio. Là dove non vige la legislazione vulcaniana,
trova spazio la nostra" e gli mise amichevolmente la mano sulla spalla.<br>
"E' difficile prendere servizio con già un debito del genere alle spalle" disse imbarazzato il capo OPS.<br>
"A dire il vero avrei usato volentieri i siluri su quell'arena
primitiva! Forse in tal caso il suo debito sarebbe stato ancora più
grande" la voce proveniva da un possente uomo dai tipici lindamente
balcanici, con la divisa della Sicurezza. "Piacere, Miroslav Ivanov".
Raji strinse la mano ancora sorpreso per la calda accoglienza.<br>
"Non si preoccupi Virkam, sulla Crusader, sappiamo fidelizzare i nostri
marinai". Raji riconobbe Daniel Delta, che aveva conosciuto qualche ora
prima per un proficuo colloquio terapeutico, a chiudere l'esperienza
vulcaniana della sua vita, nella sua pienezza.<br>
<br>
<br>
Raji si sedette sulla sua postazione. Guardò la LCARS accendere le luci
e, senza esitare lanciò un diagnostico sui sistemi. Si sentiva a casa,
una nuova dimora pronta per un nuovo viaggio. Quello della propria vita.<br></div><br></div><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote">Il giorno 12 giugno 2016 14:11, Capitano Shaitan del clan Aeltheur <span dir="ltr"><<a href="mailto:shaitan@lordkap.it" target="_blank">shaitan@lordkap.it</a>></span> ha scritto:<br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><p dir="ltr">Bel pezzo, complimenti.<br>
Un appunto: il nome della nave è Crusader, con la r finale. :)</p><span class="HOEnZb"><font color="#888888">
<p dir="ltr">-- <br>
Capitano Shaitan - MSN <a href="mailto:lord_kap@hotmail.it" target="_blank">lord_kap@hotmail.it</a> - Skype: lord_kap<br>
NX 59659 - USS Crusader - Ufficiale Comandante<br>
<a href="http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Crusader/main.php" target="_blank">http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Crusader/main.php</a></p></font></span><div class="HOEnZb"><div class="h5">
<div class="gmail_quote">Il 11 giu 2016 12:18 AM, Roberto Battistini <<a href="mailto:rbattis72@gmail.com" target="_blank">rbattis72@gmail.com</a>> ha scritto:<br type="attribution"><blockquote style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div dir="ltr"><p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Ciao ragazzi,</p><p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">ecco una bozza del mio imbarco, pronta per ogni modifica, correzione e miglioramento possibiile :)</p><p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'"><br></p><p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Grazie per l'accoglienza! </p><p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Buona notte</p><p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Roberto</p><p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'"><br></p><p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Tenente Comandante Raji Vikram</p><p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Capo Divisione OPS</p><p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">USS Crusade</p><p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'"><br></p><p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">===============================</p><p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Vulcano, 24/04/2395 ora terrestre 19.45</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial';min-height:15px"><br></p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">La sabbia che ricopriva il pavimento dell’arena si sollevava in leggeri sbuffi che assumevano una colorazione ocra con il progressivo calare della luce del giorno. L’aria era calda e pesante e questo non facilitava la serenità di Raji. Inginocchiato sul pavimento rivestito di un marmo nervato di colore nero, l’ufficiale OPS accese delle barrette di Wu’klar, un’essenza vulcaniana assai simile all’incenso e chiuse gli occhi davanti alla statua di terracotta nera di Hanuman, la divinità hinduista attributo divino della forza e intelligenza.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'"><i>“Aum Hum Hanumate namo namah, Shree Hanumate ee namo namah, Jai jai Hanumate namo namah, Shree Ram Dootaya namo namah</i>” cantilenò a bassa voce, ripetendo il mantra più volte, fino a che dentro di sé si aprì una nuova consapevolezza e un’improvvisa calma lo raggiunse. Proprio lì, sul quell’arido pianeta, Hanuman era la divinità che in quel momento appariva a Vikram più appropriata, pochi minuti di effettuare il rito del Kal-if-fee.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial';color:rgb(35,35,35);min-height:15px"><br></p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">La società vulcaniana era matriarcale e, a perfetta conferma di questa organizzazione, solo la donna poteva decidere di lasciare il proprio partner. Il problema era che ciò accadeva solo scegliendone un altro che avrebbe combattuto per lei contro il precedente marito, in un duello rituale. E in tutto questo Vikram era lo sfidato. E T’Syl, la sua ex moglie.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial';color:rgb(35,35,35);min-height:15px"><br></p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'"> “E’ giunto il momento, Raji Vikram” disse una voce alle sue spalle. Era un giovane emissario di T’Syl venuto ad avvertirlo che l’arena lo aspettava.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Raji portò le mani unite alla fronte, alla bocca e al petto e salutò Shri Hanuman: “Aum Anjaneyaya Namah”, disse a voce bassa. Si alzò in piedi, avvolto nella sua tunica bianca e rossa e con passo un po’ incerto si avvicinò al varco che dava sull’arena. Al centro della gradinata lo fissava T’Syl, con il suo usuale sguardo severo e distaccato. La donna vulcaniana fece un gesto con la mano e nell’area entrò un vulcaniano, anche lui avvolto in una tunica bardata da lembi di brillante tessuto dal colore blu. Era V’kar, il suo sfidante.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Il sole stava scivolando dietro le rocce desertiche e il cielo iniziava a tingersi di tonalità tra il viola e il blu. Piccoli falò si accesero nel perimetro dell’arena e il suono di un gong segnò l'inizio del rituale. Lo sguardo di Vikram incrociò nuovamente gli occhi della sua ex moglie. Cercò di sondare nel suo cuore se qualcosa ancora restava di ciò che lo aveva fatto innamorare. Tra le ceneri delle emozioni passate neppure una tiepida brace ardeva ancora: troppe erano state le differenze di veduta, eccessiva era stata l'incapacità di entrambi di trovare un contatto intimo e profondo, quel tipo di vicinanza che rappresentava per Raji la vera conoscenza, la più ardita condivisione che si potesse sperimentare in una relazione sentimentale e non solo.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Così non restava che sollevare verso il cielo il coltello, in segno di accettazione della sfida e di destino di morte.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Raji non era mai stato un abile combattente, cosa che invece sembrava appartenere ai trascorsi di V'kar, il quale aveva iniziato una macabra danza di affondi e rapide manovre che già avevano prodotto tagli superficiali nelle braccia dell'ufficiale federale.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial';min-height:15px"><br></p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Non c'erano parole pronunciate nel duello, nè incitamenti. Il silenzio era il solo compagno delle lame che fendevano la calda aria. Era una sfida che affondava nel misticismo di Vulcano e chissà da quale antica origine, forse ancor prima che La logica di Surak prendesse il sopravvento sugli istinti animali dei progenitori degli attuali vulcaniani. Ottima riflessione, pensò tra sè Raji, ma inutile in un momento come questo.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">V'kar fece una mossa improvvisa, un calcio ben piazzato che fece cadere Vikram a bocconi. Posizione di netto svantaggio che, immediatamente, venne sfruttata dallo sfidante Vulcaniano. Vikram alzò lo sguardo, un pugno lo stava per centrare nel mezzo del volto e, conoscendo la forza dei vulcaniani, Raji ritrovò lo spirito per schivarlo, rotolando nella sabbia di lato. L'aggressore era però sopra di lui nuovamente. Questione di attimi e Vikram si immaginò un coltello piazzato nella gola. Un vecchio detto terrestre diceva che bisogna evitare le profezie che si auto-avverano. Allontanò di colpo il pensiero negativo, giusto in tempo per vedere lo sguardo di T'Syl. Raji avrebbe giurato di intravedere un accenno di sorriso sulle sua labbra, se non fosse stata Vulcaniana.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial';min-height:15px"><br></p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Raji afferrò una manciata di sabbia e con un gesto rapido la tirò negli occhi del vulcaniano, il quale cercò di riprendersi. E non ci mise molto. Al punto che l'ufficiale OPS era nuovamente a terra. Il suo coltello era scivolato lontano da lui. Allungò il braccio per cercare di raggiungerlo, ma V'Kar gli bloccò il braccio con il piede. Ora Vikram sentiva il fiato del vulcaniano su di lui, Era talmente vicino da sentire battere il cuore dello sfidante.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial';min-height:15px"><br></p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">"E' evidente che sei un debole, come tutti gli umani". Rare cose facevano arrabbiare Vikram come la xenofobia. Un'impeto di rabbia lo travolse: non esisteva più il duello per divorziare, non c'era più un vulcaniano con cui non aveva alcun dissapore. C'era solo un razzista in più nell'Universo che apparteneva a Brahma.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Le gambe di Vikram scattarono, come la morsa di un granchio e fecero sbilanciare l'avversario. Gli colpì il volto con forza, più volte e afferrò il coltello. T'Syl si era alzata in piedi. Un tamburo rullava e il cuore di Raji batteva cercava di andare al suo stesso ritmo.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Vikram guardò V'Kar e strinse il coltello ansimando: la sua figura si dissolse in un fascio di energia. Il coltello cadde nella sabbia, nello stupore della folla.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial';min-height:15px"><br></p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">USS Evemore, 24/04/2395 ore 20.25</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial';min-height:15px"><br></p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Raji ci mise qualche secondo per capire di essere a bordo di una navetta federale. Era facilmente riconoscibile per l'odore, e il design interno. La polvere dell'arena era scomparsa. </p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">"Mi stavo per chiedere se l'avrebbe ucciso?" disse una voce giovane. Raji guardò il pilota, il cui volto era incorniciato dalle tipiche appendici andoriane, ma il colore della pelle era del tutto umano.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Raji cercò di sistemarsi la tunica</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">"Con chi ho il piacere di presentare i miei ringraziamenti?"chiese l'ufficiale OPS al giovane. </p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">"Sono il tenente Krenn Bloch, ufficiale scientifico della USS Crusade"</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Raji alzò un sopracciglio "E cosa ci faceva da queste parti?"</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Il giovane "Diciamo che i miei sentimenti verso i Vulcaniani mi hanno facilitato nell'eseguire al meglio l'ordine del Capitano Shaitan"</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">"Vuol dire che il capitano sapeva dove mi ero recato?" chiese Vikram</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">"Questo è parte del nostro modo di operare e poi, si sa…il capitano Shaitan è spesso un passo avanti a tutti noi". Questa volta la ove giunse dalle sue spalle, insieme ad uno Ipospray che gli venne iniettato nell'avambraccio da un altro ufficiale</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Raji si voltò di scatto per incontrare un ufficiale medico</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">"Piacere, sono il Tenente Jenner, capo Medico della Crusade" fece una pausa e passò il tricorder medico sugli arti di Vikram.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">"Ho visto cose peggiori per chi si impegna in duelli nelle franchigie" disse il dottore.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">"Ad essere preciso ero impegnato tecnicamente in un divorzio", ironizzò il capo OPS.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">I tre ufficiali scoppiarono a ridere, mentre lo shuttle usciva dall'orbita di Vulcano.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial';min-height:15px"><br></p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">USS Crusade, 24/04/2395 ore 23:30 - plancia</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">"Mi spiega come hanno fatto i suoi genitori a chiamarlo con un termine che in lingua araba sulla terra significa 'Demonio'?" chiese Raji.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Il capitano serrò la mandibola. "Posso stupirla nel suggerire di non farsi chiamare per nome su Andoria: Raji significa…stupido", e sorrise a denti stretti, dall'aria di uno squalo, mentre stringeva la mano di Vikram.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Raji si era ripulito, medicato e ora indossando la sua nuova divisa della sezione OPS si era presentato nelle migliori condizioni fisiche che potesse. Aveva sentito fortemente il bisogno di scrollarsi di dosso le ombre del passato e affrontare una rinascita. </p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">"Sono onorato di prendere servizio sulla USS Crusade, sotto il suo comando, capitano. Non c'è ambito nella Federazione che non acclami il suo eroismo."</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">"Spero allora che qui possa trovare ciò che cerca".</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Raji fece un cenno di assenso."Così come io spero di dare un valido contributo alla sua nave".</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Shaitan gli indicò la postazione OPS, ma mentre Raji si diresse lentamente verso di essa, come per godersi l'attimo di stupore, una voce lo richiamò alla realtà: "Dimenticavo, abbiamo sbrigato anche alcune pratiche amministrative in sua vece". A parlare era stato un uomo dai profondi occhi neri e la divisa da Primo Ufficiale.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Raji rimase un attimo interdetto. "Diciamo che la questione sospesa con la sua ex moglie è stata conclusa. Abbiamo inviato una comunicazione da parte di un amico dell'avvocatura della Flotta Stellare con cui formalizzava il divorzio. Là dove non vige la legislazione vulcaniana, trova spazio la nostra" e gli mise amichevolmente la mano sulla spalla.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">"E' difficile prendere servizio con già un debito del genere alle spalle" disse imbarazzato il capo OPS.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">"A dire il vero avrei usato volentieri i siluri su quell'arena primitiva! Forse in tal caso il suo debito sarebbe stato ancora più grande" la voce proveniva da un possente uomo dai tipici lindamente balcanici, con la divisa della Sicurezza. "Piacere, Miroslav Ivanov". Raji strinse la mano ancora sorpreso per la calda accoglienza.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">"Non si preoccupi Virkam, sulla Crusade, sappiamo fidelizzare i nostri marinai". Raji riconobbe Daniel Delta, che aveva conosciuto qualche ora prima per un proficuo colloquio terapeutico, a chiudere l'esperienza vulcaniana della sua vita, nella sua pienezza.</p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial';min-height:15px"><br></p>
<p style="margin-top:0px;margin-right:0px;margin-bottom:0px;margin-left:0px;font:normal normal normal 13px/normal 'arial'">Raji si sedette sulla sua postazione. Guardò la LCARS accendere le luci e, senza esitare lanciò un diagnostico sui sistemi. Si sentiva a casa, una nuova dimora pronta per un nuovo viaggio. Quello della propria vita. </p></div>
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