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<p>Ciao, ecco il brano, non piú di due paginette...mi rifaró la prossima volta <img class="EmojiInsert" id="OWAEmoji32940" alt="😊" style="vertical-align: bottom;" src="cid:efd2bfb3-776a-4855-927f-49f6a22989d5"><br>
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<p style="margin-bottom: 0cm"><font style="font-size: 11pt" size="2">USS Crusader NX 69659
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Autore: Adriano Maggi<br>
Personaggio: Ufficiale Scientifico Tenente Leon Krenn Bloch<br>
Titolo: Tentativi di comprensione<br>
Data creazione: 11/12/2016<br>
Ambientazione: Nerion, Mavis, Crusader<br>
Personaggi principali: dott. Chen, Bloch, Delta, Yager, Vikram<br>
Trama principale: Yager e i suoi uomini indagano sull´anomalia...</font></p>
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<p style="margin-bottom: 0cm"><font style="font-size: 11pt" size="2">Nerion, avamposto di osservazione scientifica - 24/06/2396, ore 07:51</font></p>
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<p style="margin-bottom: 0cm" align="JUSTIFY"><font style="font-size: 11pt" size="2">Antony era giunto da circa due mesi sul pianeta Nerion. Era uno studente di Antropologia e si trovava su una base stellare della Federazione non lontano da lí, allorché aveva
sentito da alcuni uonini della Flotta Stellare questa strabiliante storia di questo fiume magico. Aveva perció deciso, parlando con un professore, che questo argomento sarebbe diventato il suo lavoro di chiusura dell´Universitá. Grazie all´influenza del professore
la Flotta stellare aveva acconsentito di ospitarlo nella sua struttura di osservazione sul pianeta Nerion, per poter svolgere al meglio il suo lavoro. Antony aveva studiato molto materiale storico riguardante le leggende del fiume, dopo di ché aveva visitato
alcune cittá sulla superficie del pianeta, cercando altre possibili informazioni. Ovviamente era venuto anche a conoscenza di ció che negli ultimi mesi era accaduto, l´avamposto era molto piccolo e in poco tempo ogni novitá riguardante il fiume era di dominio
pubblico, ma chiaramente era vincolato a non poter rilevare nulla negli ambienti universitari o esterni alla Flotta stellare. Ad un certo punto il suo lavoro accademico era passato un pó in secondo piano, poiché il suo scopo principale era diventato quello
di aiutare la Flotta a capire cosa stava realmente accadendo. Era un autentico Rebus: primo l´arrivo di oggetti, che si rilevavano scomperte scientifiche, poi l´arrivo di quel corpo e di quel comunicatore. Che cosa era cambiato nell´atteggiamento di coloro
che si trovavano dall´altra parte del portale spaziale, perché avevano piú o meno deliberatamente portato quell´ufficiale a morte sicura ? E poi costoro vedevano o avevano dati su questa parte di spazio o erano come noi completamente ciechi ? Sapevano che
l´Ufficiale rimandato indietro era morto ? E come lo potevano sapere ? Di queste cose avrebbe parlato volentieri con la squadra di sbarco della Crusader, arrivata la sera precedente, cosí di buon ora aveva fatto colazione e si era recato ai laboratori. Lí
aveva trovato un collega della base insieme ad una donna mai vista prima, che si presentó come Dottoressa Chen dalla Crusader. Sembrava che qualcosa d´interessante fosse emerso dalle analisi sul cadavere dell´ufficiale medico.
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<p style="margin-bottom: 0cm" align="JUSTIFY"><font style="font-size: 11pt" size="2">La dottoressa gli spiegó il tutto, non sapeva se questo ragazzo fosse esperto di questa materia, ma aveva comunque bisogno di una opinione di qualcun´altro. “Quindi se ho capito
bene – cercó di ripetere il giovane – in un normale tunnel spaziale l´impronta quantica viene modificata in tutto il corpo allo stesso modo, mentre qui differenti parti del corpo ne presentano una diversa“. “Sí, approssimativamente il senso é questo, é probabile
che questo sia la causa del rimescolamento degli organi interni“. “Ehm...ma allora come mai gli oggetti arrivano intatti ? Perché sono piccoli ?“ domandó Antony. “No, certo che no, ma il corpo umano o umanoide é una complessa macchina chimica e suppongo che
in qualche modo qualcosa interferisce in maniera inaspettata con l´anomalia spaziale“. Il ragazzo annuí mentre il suo sguardo si manteva tuttavia riflessivo. “Qualcosa non é chiaro ?“ domandó la dottoressa. “Stavo pensando al mio lavoro...mi scusi mi spiego
meglio: io sto facendo una ricerca di tipo antropologico sul significato di questo fiume nella storia di questo pianeta ed in effetti leggendo un pó di documentazione avevo trovato anche molti riferimenti interessanti, ad esempio si narra di persone scomparse,
questo é ovvio, ma anche di persone che sarebbero tornate ed ovviamente divennero oggetti di culto, diciamo puó essere fatta una analogia con ad esempio il personaggio terrestre Gesú che risorge dai morti...“. “Davvero interessante, non avevo pensato a questo
punto di vista...diciamo piú umanistico che scientifico - commentó la federale – puó darsi che in altri periodi storici il passaggio fosse piú stabile“. Lo studente, incoraggiato, proseguí a raccontare: “Certo, be parliamo di centinaia di anni fa e sa bene
come queste storie possano essere false e comunque esagerate, ma c´é sempre un fondo di veritá in ogni leggenda...“. Udirono delle voci dietro di loro e videro alcuni federali avvicinarsi: „Buon giorno, Comandante Yager“ disse la dottoressa.</font></p>
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<p style="margin-bottom: 0cm" align="JUSTIFY"><font style="font-size: 11pt" size="2">Mavis - Data sconosciuta, ora sconosciuta</font></p>
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<p style="margin-bottom: 0cm" align="JUSTIFY"><font style="font-size: 11pt" size="2">Bloch si sveglió di soprassalto, si era appisolato senza accorgersene, a causa dello stress e della stanchezza. Attorno a lui era tutto tranquillo, ma dentro di lui i suoi
pensieri erano sempre di piú insostenibili. Spediti in chissá quale luogo remoto dell´Universo, impossibilitati a reagire, forse condannati a morire senza una valida ragione...ecco questa era la cosa che piú lo tormentava: era sempre pronto a morire, ancora
di piú da quando al comando della Crusader siedeva il capitano Shaitan, uomo che stimava e capiva piú di altri Comandanti che aveva servito in passato, morire insieme a lui per un nobile scopo poteva essere una fine piú che dignitosa, ma
</font><font style="font-size: 11pt" size="2"><i>per un valido scopo, non per colpa di essere insensibili e sciocchi...perire per mano dei Borg sarebbe stato quasi meglio a questo punto...</i></font></p>
<p style="margin-bottom: 0cm" align="JUSTIFY">“<font style="font-size: 11pt" size="2">Tenente...é sveglio?“ disse un bisbiglió vicino a lui. Era il consigliere.
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<p style="margin-bottom: 0cm" align="JUSTIFY">“<font style="font-size: 11pt" size="2">Sí sono sveglio, novitá ?“</font></p>
<p style="margin-bottom: 0cm" align="JUSTIFY">“<font style="font-size: 11pt" size="2">La Vorta...Yaruin é tornata...dice che cercherá di trovare i comandi per aprire le gabbie...ma dopo dovremo cavarcela da soli...“</font></p>
<p style="margin-bottom: 0cm" align="JUSTIFY">“<font style="font-size: 11pt" size="2">Sono pronto all´azione, stare qui fermo é una tortura!“ esclamó Bloch, ma il suo tono di voce richiamó
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<p style="margin-bottom: 0cm" align="JUSTIFY"><font style="font-size: 11pt" size="2">l´attenzione di uno dei loro carcerieri, anche se era lontano. Si avvicinó all´Ufficiale Scientifico: “Hai detto qualcosa umano ? Vuoi essere forse il primo di voi ad essere
sottoposto al trasporto ?“. “Non vi capisco: potremmo aiutarvi se ci permetteste di studiare il fenome...aahhh..“ anche Bloch fu colpito da una fitta di dolore lancinante...
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<p style="margin-bottom: 0cm" align="JUSTIFY"><font style="font-size: 11pt" size="2">Nerion, avamposto di osservazione scientifica - 24/06/2396, ore 09:15</font></p>
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<p style="margin-bottom: 0cm" align="JUSTIFY"><font style="font-size: 11pt" size="2">Yager stava riflettendo insieme agli altri membri della squadra sui nuovi fatti rilevati dalle analisi. Davanti a sé osservava su uno schermo uno schema delle anomalie, una
specie di „schema tattico“, tuttavia non c´era nessuna nave o nessun nemico da combattere...
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<p style="margin-bottom: 0cm" align="JUSTIFY">“<font style="font-size: 11pt" size="2">Potremmo inviare un messaggio contenente le nostre scoperte....ma probabilmente gli alieni giá lo sanno, dato che sembrano tecnologicamente piú avanzati...“. “Forse lo sanno
e stanno tentando di risolvere il problema, ma senza successo“ commentó M´Kartak, l´esperto di teletrasporto. “Ma il pericolo di cui parlava il messaggio salvato nel comunicatore si riferisce a questo problema del ritorno indietro o a qualche altro tipo di
minaccia ?“ commentó un altro. “Giá... altra domanda senza risposta - concluse Yager – in ogni caso prepariamo il messaggio da inviare, tentar non nuoce, useremo il comunicatore che ci hanno rispedito indietro“. “Potremmo tentare di tracciare il percorso del
comunicatore...ovviamente per pochi istanti, dopo perderemo qualunque traccia“ suggerí il Tenente Kassell. “Sí, facciamo tutto il possibile. Preparate tutto, io vorrei analizzare piú da vicino l´anomalia e studiarne il perimetro, magari c´é qualche cambiamento,
Guardiamarina Palinkov, lei mi assisterá“ </font></p>
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<p style="margin-bottom: 0cm" align="JUSTIFY"><font style="font-size: 11pt" size="2">Crusader – Plancia - 24/06/2396, ore 11:26</font></p>
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<p style="margin-bottom: 0cm" align="JUSTIFY"><font style="font-size: 11pt" size="2">Tutto era tranquillo nell´orbita stazionaria della Crusader, l´Ufficiale esecutivo Vikram, grazie alle sfortunata situazione che costringeva il Capitano ed il Primo Ufficiale
lontano dalla plancia, aveva la possibilitá di apprendere nei dettagli i sistemi della Nave e i volti degli altri sottoufficiali e marinai. Anche l´Ufficiale Tattico Ivanov era da poco a bordo e gli faceva da secondo. Ovviamente Yager li teneva aggiornati
sulla situazione sulla superficie del pianeta: ora era in collegamento e il suo volto preoccupato incombeva su tutta la plancia. “Siamo pronti a mandare dentro l´anomalia un nostro comunicatore, contenente le nostre analisi di questa notte, che hanno rilevato
una possibile causa della morte dell´Ufficiale medico della base, speriamo possa essere utile a chi sta dall´altra parte, inoltre tenteremo di tracciarne il percorso. Vi aggiorniamo tra pochi minuti. Yager chiudo“. “Attendiamo con ansia“ rispose Vikram, anche
se il canale era giá chiuso. “..ennesimo tentativo senza ritorno...purtroppo le armi sono inutilizzabili“ fu l´inevitabile commento dell´Ufficiale tattico accanto a lui.
<i>O forse qualcosa si sarebbe sbloccato...</i> pensó tra sé e sé Vikram...ma avrebbero dovuto attendere forse ancora ore o giorni per sapere qualcosa...</font></p>
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