[Stml14] [Stml 14] D. Chase - Facile come rubare delle caramelle..
Marco Tassinari
tassochimico a gmail.com
Sab 9 Apr 2016 19:01:40 CEST
L'altra mia mail ha dei problemi, scusate per il ritardo nella consegna del
brano..
Spero vi piaccia...
[Facile come rubare delle caramelle..]
*Avamposto Commerciale DK34 - Corridoio PK-23 - 15 Febbraio 2396 ore 10.50*
Erano ormai cinque minuti buoni che il comandante Tarev e il comandate Wood
stavano seguendo nell'ombra i prigionieri della Leicester. Fino a quel
momento era andato tutto bene: grazie all’oscurità del corridoio i
carcerieri Gorn non sospettavano minimamente di essere seguiti.
Arrivati alla fine dell'androne i quattro Gorn rinchiusero i prigionieri
all’interno di una minuscola stanza, forse una volta adibita a scarico di
piccole merci ed ora convertita in cella. Discussero nel loro strano
dialetto e lasciarono il piu’ tarchiato di guardia alla porta della cella.
Gli altri tre si diressero verso un turbo ascensore sparendo dietro le
spesse porte.
L’ultimo Gorn rimasto sembrava il più grande del gruppo, con un altezza
minima di due metri e con una corporatura estremamente massiccia, si
posizionò davanti alla porta per fare la guardia.
“Al questa e’ la nostra occasione; dobbiamo agire in fretta prima che i
suoi compagni tornino a dargli il cambio”
“ Che cosa hai in mente? “
“ Torna alla navetta e prendi l’ultimo hypospray con il composto che
abbiamo usato per addormentare gli altri nell’ascensore. Dovrebbe essere
sufficiente a stenderlo per un po’. “
“ E poi? “
“ Non ho tempo di spiegarti, corri! “
"Certamente, vado subito... Ma stai attenta ti prego."
Detto questo Il comandante Wood si volatilizzò all'indirizzo della navetta.
*Avamposto Commerciale DK34 - Navetta Devil's Punch - Contemporaneamente*
Tars non riusciva a crederci che quei due non fossero ai loro posti
"Manderanno tutto a monte" disse fra sé l'incursore visibilmente irritato.
Doveva prendere una decisione e in fretta, rimanere li in attesa e
rischiare che i due venissero scoperti o disobbedire ad un ordine di un suo
superiore. In ogni caso molto probabilmente avrebbe dovuto sorbirsi una
lavata di capo da Moses.
Mentre si accingeva ad uscire della Devil’s Punch si scontrò contro Wood
visibilmente affannato.
"Scusi Comandante, ma lei e il medico non dovreste scorrazzare proprio
adesso, abbiamo l'ordine di restare in questo trabiccolo!"
"Lo sappiamo signor Tars, ma è successo un imprevisto. Mentre eravamo qua
seduti abbiamo visto un gruppo di Gorn portare alcuni membri della
Leicester lungo il corridoio, non potevamo abbandonarli al loro destino.
Comunque mi segua avremmo bisogno anche del suo aiuto."
Senza aggiungere altro, Alexander scansò l’incursore per prendere l’
hypospray e lo riempì con l’ultima fiala del composto stordente come gli
aveva ordinato Elaina.
Caricando la fialetta nello strumento si accorse che la quantità di droga
era abbastanza esigua
**Ce la faremo bastare** pensò tra se e se.
Tars seguì l'ufficiale scientifico fuori dalla navetta per il corridoio
buio, fino a che non si ricongiunsero con la dottoressa.
"Finalmente.. allora io faccio da esca e cerco di attirarlo lontano dalla
porta, qui all’angolo: tu Alexander insieme a Tars aspetterete nell'ombra
il mio segnale e dopo averlo drogato lo metteremo fuori gioco. Semplice ed
efficace."
Elaina prese l’hypospray e se lo nascose in mezzo ai seni procaci, facendo
l'occhiolino ad entrambi per poi entrare in scena.
Dopo qualche istante, una sensuale schiava orioniana sbucò da un angolo
buio e fu immediatamente notata dal Gorn di guardia che dapprima reagì con
fare sospettoso, ma poi si lasciò sedurre dal corpo dal corpo di quella
umanoide tutto curve.
“ Sei in cerca di guai bellezza? Che ci fai qua? Ti consiglio di girare i
tacchi e andartene” disse Pran’ik con espressione vogliosa alla dottoressa
che si stava lentamente avvicinando con movenze provocanti.
"Non ti preoccupare per me.. io sono esattamente dove dovrei essere.. Non
apprezzi la generosità dei tuoi compagni?"
Facendo sibilare la lingua e mettendo in mostra un’impressionante sfilza di
denti aguzzi, Pran’ik rispose con un ghigno:
"I miei compagni non sono così amichevoli.. Che vuoi bellezza?” aggiunse
mostrando un appetito sessuale sempre più crescente.
"Va bene, mi hai scoperto.. Sai io non sono brava a seguire le regole.. I
miei padroni vogliono vendermi domani, ma io ho voglia di sperimentare da
sola.. Dicono sempre che sono una bambina cattiva che ha bisogno di essere
educata..” disse con sguardo innocente e le labbra tremolanti l'Orioniana
".. e ora mi piacerebbe sperimentare uno come te.. Forte e possente..”
aggiunse abbassando la spallina del 'vestito'.
Il Gorn con la bava alla bocca si avvicinò alla dottoressa che si era
appoggiata alla parete:
"Tranquilla ho il posto adatto dove potrai apprendere tutto quello di cui
hai bisogno”
*Flashback - USS Raziel - Ponte 2 - Laboratorio Medico/Scentifico - 15
Febbraio 2396 ore 9.00*
Ormai travestite da schiave, Elaina e Sarah si stavano dirigendo al
laboratorio scientifico per gli ultimi ritocchi. Aperte le porte del
laboratorio, videro il comandante Wood e il capo Fox impegnati ad
effettuare le modifiche ai gadget che le avrebbero accompagnate in
missione. Fox aveva un’espressione concentrata mentre, con strumenti di
precisione finissimi, stava armeggiando con i componenti interni di alcuni
bracciali dorati. Né lui, né il comandante Wood si erano accorti della
presenza delle due donne. Fu cosi che Elaina per attirare l’attenzione si
schiarì la voce: i due uomini sollevarono lo sguardo dal tavolo e le
squadrarono da capo a piedi. Le loro facce erano sbalordite e Fox puntava
lo sguardo un po’ più in basso rispetto a quanto avrebbe dovuto..
"Signori, i nostri occhi sono qua su non trovate?"
Wood si mise a ridere, mentre il volto di Fox assunse un tono color cremisi.
"Giusto comandante.. ehm.. si i suoi occhi sono proprio li..."
"Bene appurato questo concetto, perché ci avete fatto venire?”
Wood iniziò a spiegare:
"Le donne Orioniane hanno una caratteristica sequenza di ghiandole che
rilasciano dei potenti feromoni che fungono da richiamo sessuale per i
maschi, ma come voi ben sapete, sia tu che il comandante Mendel ne siete
sprovviste, proprio per questo motivo io e il signor Fox abbiamo creato
questi particolare braccialetti che rilasciano una fragranza sintetica
molto simile a quei feromoni.”
”Interessante, come avete fatto a creare questi gingilli?" chiese
incuriosita la Mendel.
"Il meccanismo in se è abbastanza semplice, vedete la gemma qua
incastonata? Oltre ad essere un oggetto molto bello alla vista racchiude
all’interno un micro meccanismo che attiva delle piccole fiale con le
singole sostanze. Basta sfiorarla leggermente per attivare il meccanismo,
che provvederà a mischiare i composti inseriti lungo tutto il bracciale. La
miscela ricrea i feromoni alla perfezione e li rilascia tramite dei fori
posti ai lati” rispose Fox ripresosi dall'imbarazzo.
Mentre il collega parlava, Alexander prese il braccialetto e lo avvolse
attorno al polso di Elaina, lasciando l’onere ad un imbarazzato Fox di fare
altrettanto con il polso di una rossissima Mendel.
*Avamposto Commerciale DK34 - Corridoio PK-23 - 15 Febbraio 2396 ore 10.50*
La finta schiava si ritirava lentamente verso l'angolo continuando ad
ammiccare a Pran’ik mentre con un lieve tocco attivava il bracciale, che in
pochi secondi rilasciò nell’aria il composto.
Più il Gorn si avvicinava e più la sua lingua scattava fuori per carpire il
nuovo profumo e, come promesso dal Capo Fox e dal comandante Wood, attivò i
centri di piacere del lucertolone e in un impeto di passione sollevò di
peso come un sacco di patate Elaina.
Tale veemenza spiazzò la dottoressa e l'impatto con la schiena del
lucertolone in calore fece cadere dal seno di lei hypospray. Il Gorn non si
accorse del leggero tintinnio, perso completamente nelle sue fantasie
sessuali. Wood si catapultò fuori dall'ombra con uno scatto, raccolse lo
strumento prima che cadesse per terra e picchiettò la spalla
dell'energumeno per attirare la sua attenzione.
“Amico mi sa che ti sei perso questo..”
Rapidamente mosse la mano in direzione del collo del Gorn, iniettandogli
tutto il contenuto della fiala, mozzando al lucertolone il respiro e questi
cadde in ginocchio.
Il composto lentamente stava andando in circolo e stava iniziando a fare
effetto, ma il Gorn era molto grosso e la quantità di siero non era
sufficiente a stenderlo; mezzo intontito gettò con violenza lontano da sé
Elaina, che atterrò malamente su delle casse, e si preparò a caricare
l’intruso che lo aveva distolto dai suoi piaceri.
Prima di riuscire a rialzarsi o usare la possente coda, Tars sbucò
dall'ombra caricandolo a sua volta e menando a livello della nuca un
potente calcio.
Il lucertolone sbatte gli occhi intontiti; prima che la sua faccia colpisse
il pavimento pensò:
*Sono stato battuto da della scimmie senza pelo...*
Il tutto era successo molto velocemente, ma i due attesero qualche istante
per verificare la presenza di qualche rumore sospetto nelle vicinanze. Dopo
di che Wood si precipitò dalla sua amata che si stava rialzando.
" Elaina.. tutto a posto? ”le chiese Alexander con tono preoccupato: lei
era leggermente ammaccata soprattutto nel fianco a causa dell’impatto con
una cassa, ma sembravano lievi contusioni.
"Si Al, tutto bene, solo non credevo che mi prendesse così di peso da farmi
uscire l'ipospray dal nascondiglio" disse sottovoce con un sorriso.
"L'importante è che il piano abbia funzionato, adesso bisogna occultare
questa montagna di scaglie e liberare i prigionieri"
Detto questo l'ufficiale scientifico e l'incursore alzarono il Gorn
poggiandolo in un angolo buio del corridoio nascosto dietro a casse e
barili, coperte da un telone, posatolo in una nicchia tra due casse, per
evitare che fosse riconosciuto lo ricoprirono con il telone.
Intanto la dottoressa si avviò verso la porta della camera dove erano
rinchiusi i prigionieri della Leicester ed iniziò ad armeggiare col comando
elettronico della porta. Vi avvicinò il tricorder e grazie ai programmi di
hacking del Comandante Mendel riuscì a trovare la combinazione, sbloccando
la serratura.
**Grazie Sarah per l'aiuto**
Uno dei prigionieri prese la parola:
“ Chi siete, cosa volete dai noi? ”
"Adesso non ho tempo di spiegare, siamo ufficiali della flotta stellare
anche noi, seguiteci se volete vivere."
Gli uomini della Leicester non se lo fece ripetere due volte: il gruppo
prese il corridoio buio in direzione della navetta.
*USS Raziel - Plancia - 15 febbraio 2396 ore 11.30*
Hazyel entrò in plancia. “Rapporto signor Fox. “
"Capitano siamo arrivati al Marauder. La nave è messa peggio di come
l'avevamo lasciata. L'attacco informatico del comandante Mendel sommato ai
danni che abbiamo provocato con la nostra incursione ha fatto impazzire i
sistemi; da quello che possiamo capire il sistema di supporto vitale è al
minimo, il controllo delle armi e il sistema di puntamento sono al collasso
e gli scudi, come i sensori interni e a lungo raggio, vanno a singhiozzo,
ogni quattro minuti si riavviano e restano attivi per dieci. Abbiamo una
finestra sufficientemente ampia per entrare e uscire senza problemi, il
sistema andrà offline fra 3 minuti”
“ Molto bene signor Fox. Signor Chase, manovra di avvicinamento, un quarto
d’impulso, movimento su due due zero. Ci porti a distanza di sicurezza per
il teletrasporto.”
“ Si capitano.”
=^= Capitano Hazyel a squadra di incursione: Cortez siete pronti al
teletrasporto?=^=
*USS Raziel - Sala teletrasporto 2 - Contemporaneamente*
=^= Qua siamo pronti capitano =^=
=^= Energia! =^=
Il gruppo una volta materializzato si ritrovò nella stiva di carico del
Marauder.
“ Qualcosa non va, dovevamo trovarci nell'hangar!" Asserì un incursore.
Prontamente Malice estrasse il tricorder per sondare l'area, erano presenti
delle radiazioni che inibivano il corretto puntamento del teletrasporto.
"Mmpf.. i soliti contrattempi. Bene signori, si procede ugualmente, siamo a
circa un ponte di distanza dagli Hangar, profilo basso e occhi aperti,
cerchiamo di non far capire al nemico che siamo di nuovo qua."
" Uh-ha! " dissero all'unisono gli incursori preparandosi alla missione.
Usciti dalla stiva, guidati da Malice con il tricorder in mano,
proseguirono per un paio di corridoi fino ad un turbo ascensore. Quando le
porte si aprirono trovarono due ingegneri intenti a discutere sui problemi
della nave che appena li videro sbiancarono di paura.
Prima che potessero anche solo pensare di comunicare furono storditi con un
colpo di phaser e spostati di lato, per permettere al team d'incursione di
proseguire.
*Marauder Koorte - Hangar navette 2 - 15 febbraio 2396 - contemporaneamente*
Appena la squadra entrò nell'hangar l'allarme della nave partì cogliendoli
alla sprovvista.
"Ottimo, oltre ad una finestra di tempo limitata, a due minuti adesso, ci
ritroviamo quei mostri verdi a spararci dietro... Ottimo!" disse Malice
stizzita.
"Non si preoccupi li abbiamo tenuti a bada prima, non sarà diverso adesso,
lei pensi a far partire quella nave, e lasci i miei uomini ad occuparsi del
resto."
Con un cenno d’assenso, Malice si allontanò dal gruppo di incursione
intento a schierarsi, per dirigirsi verso l'unica navetta presente, di
medie dimensioni con una leggera corazza.
* Questa e’ perfetta, da vero contrabbandiere.*
Pensò Malice guardando le bruciature da phaser presenti sullo scafo e la
sporcizia interna lasciava intendere che si trattava di una navetta per
missioni rapide; non si badava molto alla pulizia. Si fiondò all'interno
nella cabina di pilotaggio per andare ad accendere il loro mezzo di fuga.
Proprio mentre stava armeggiando con i controlli iniziarono all'esterno i
rumori della battaglia.
Dalle porte dell'hangar entrarono un gran numero di Orioniani arrabbiati
ognuno dei quali imbracciava un’arma, dai phaser alle convenzionali armi
contundenti. Erano come impazziti: volevano vendetta per la loro nave e per
il loro Capitano che stava perendo lentamente nell'infermeria della Koorte.
Anche se soverchiati in numero, gli incursori federali avevano dalla loro
parte un rigido addestramento e con estrema coordinazione, iniziarono a
falcidiare qualsiasi cosa uscisse dalle porte che ricambiasse gli spari o
che avesse anche solo un'iperchiave in mano.
Nella confusione dello scontro due Orioniani riuscirono a scampare alla
carneficina e usando le casse riuscirono ad aggirare il gruppo serrato di
incursori, arrivando all’ingresso della navetta
Tombstone si accorse della manovra di accerchiamento nemico e ordinò ai
suoi uomini di ritirarsi verso la navicella e corse ad aiutare l'ignare
Malice.
*Con la gentilezza si ottiene sempre tutto* pensò Malice mentre con un
potente pugno sulla consolle di comando della navicella la faceva partire.
Ma proprio mentre si stava girando per avvertire i compagni, gli arrivarono
in rapida successione un colpo alla nuca con un’iperchiave e un pugno alla
bocca dello stomaco, che la costrinsero in ginocchio. Sollevando gli occhi
notò due imponenti Orioniani su di lei.
"Adesso vediamo chi si nasconde dietro quest'armatura..."
" Io non credo proprio.." Li interruppe Cortez estraendo il mek'let da
combattimento dal fodero.
L'Orioniano con l'iperchiave caricò l'incursore a testa bassa, per colpire
la testa di quest'ultimo a braccio teso. Tombstone schivò facilmente
l'attacco e con una torsione di busto infilò il mek'let in mezzo alla
schiena tranciando la spina dorsale del nemico che cadde con una marionetta
senza fili.
Il secondo, vedendo la sorte del suo compagno, prese il phaser di Malice e
sparò due colpi dritti alla schiena dell'incursore, che incassò il colpo.
Cortez, controllando la caduta, si accasciò sul corpo dell’Orioniano morto
e con un movimento rapido nascose la lama in attesa che il suo nemico lo
venisse a finire. Non appena l’avversario si fu avvicinato a sufficienza
per finirlo con un ultimo colpo in testa, Tombstone con un potente
movimento d'anca si tirò su centrando il bersaglio con un montante al
mento, per poi finirlo con una coltellata dritta al cuore.
" Tutti gli incursori a bordo, ce ne andiamo."
" Si, signore."
Tombstone e il suo gruppo di diressero verso la Raziel con il loro bottino.
-------------- parte successiva --------------
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