[Stml14] (senza oggetto)
Ilenia De Battisti
fulmine791 a gmail.com
Lun 18 Apr 2016 13:03:03 CEST
Brano corretto e modificato sulle indicazioni fatte
Per Chase, non so perchè ma mi ero autoconvinta che facesse parte della
squadra di Cortes e pilotasse quella navetta, quindi lo avevo sostituito in
plancia.. never mind, torna in plancia
Problema più serio quello di come portar via le persone da lì, non avevo
considerato il limite del numero di passeggeri, ma dato che testardamente
vorrei non esporre la Raziel almeno per la prima missione (o almeno non
vorrei farlo io, mi piace troppo che nessuno sappia cosa li stia spiando
XD) ritento lanciando all’attacco "rottamino", assieme a un piano di
rientro un pelo più elaborato. In questo modo, se le navette possono
arrivare ad un massimo di 6 persone dovremmo esserci, per qualsiasi dubbio
o incertezza o altro ancora.. scrivete scrivete scrivete, al massimo passo
alla stesura n. 3
PS: chiedo venia se la mia risposta arriva così in ritardo ma, dato che
piove sempre sul bagnato, ho preso l’influenza e ammetto che mi abbia messo
abbastanza fuori gioco in questi giorni.
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Brano: 01.12
Titolo: Piccoli contrattempi
Autore: Ten. Cmd. Tarev (Ilenia)
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Avamposto Commerciale DK34 - Ufficio del Capo dell'Installazione Serak
DT 15 Febbraio 2396 - ore 11.20
Serak era piuttosto in fermento all'interno del proprio ufficio mentre
attendeva che Po'Kal gli portasse qualche notizia sulle avvenute
trattative, neppure le due schiave che gli stavano massaggiando i grandi
lobi delle orecchie sembravano essere in grado di rilassarlo. Alzò una mano
osservando malamente le due giovani e gli indicò la porta cacciandole in
malo modo, poi iniziò a camminare avanti e indietro per l'ufficio.
"Sei troppo nervoso Serak, non è da te prendere così a cuore un semplice
affare" lo apostrofò il suo vice capo Orok sorridendo divertito "Si tratta
di un carico di schiave, non è di certo il primo e non sarà neppure
l'ultimo. Di un po', non sarà per caso che hai deciso di darti all'amore?"
"No, non scordo mai le regole dell'acquisizione Orok! Donne e affari non
vanno d'accordo, ma una buona merce è preziosa. Il mio traffico di schiave
era fra i miei commerci più floridi, se la Flotta Stellare non si fosse
messa in mezzo a quest'ora sarei doppiamente ricco! Ora devo assolutamente
ripristinare le mie scorte!" Serak si portò ai finestroni ad osservare il
vuoto dello spazio "Ad ogni modo presto potrebbe essere necessario far
sparire un certo corpo, mi aspetto che non ci siano problemi di sorta"
"Non ce ne saranno, sempre che ti portino ciò che hanno promesso"
Serak tornò a fissare il proprio vice capo "Po'Kal è un grosso lucertolone,
non ha una grandissima intelligenza e ragiona bene solo a suon di pugni e
colpi di coda. Un essere così sarebbe quasi del tutto inutile per elaborare
grandi piani strategici, ma ha la comodità di essere un ottimo braccio: gli
ho dato un incarico semplice, trovare quel carico di schiave e sono certo
che lo farà"
"Io non mi fiderei così tanto di quell'essere, potrebbe decidere di tenerle
tutte per se"
Serak a queste parole fece un grande sorriso "No, non lo farebbe. Lui al
momento vuole una sola cosa, uccidere Ziral. Quella specie di lombrico non
ha mai capito quando è il caso di stare zitti e tenere un profilo basso, si
è montato troppo la testa quando gli hanno dato potere su Po'Kar e alla
fine si è fatto odiare. Per quello che ci riguarda tutto ciò è estremamente
positivo, a noi Ziral non serve a nulla ma le schiave orioniane potranno
portarci a guadagnare molto latinum!" aprì teatralmente le braccia "E se
per avere quel prezioso latinum fossi costretto a non vedere cosa faranno a
Ziral, che così sia"
Orok osservò Serak un po' perplesso "Mi sembri molto sicuro, non capisco
allora perché tanto nervosismo!"
"Perché mi aspettavo che Po'Kal tornasse indietro in pochi minuti, e invece
non ne so ancora nulla!!"
"Suvvia Serak, non ti sembra di esagerare? Il capitano Ingram è un essere
piuttosto grosso e imponente, magari necessita di un po' di convinzione in
più per decidersi a parlare!"
Serak scosse il capo "Si, ma se esagerano con i sistemi persuasivi alla
lunga finiranno per ucciderlo prima che parli e io non intendo rischiare,
manda un paio di nostri uomini fidati a controllare la situazione e fammi
sapere che cosa sta succedendo!"
"Sarà fatto"
Orok si alzò ed uscì rapidamente dall'ufficio del proprio capo, lasciando
Serak solo con i suoi sogni di arricchimento.
Avamposto Commerciale DK34 - Bar
DT 15 Febbraio 2396 - contemporaneamente
La pazienza del Comandante Moses, ancora nei panni del Capitano Ingram,
stava a poco a poco scivolando via: era già da un po’ in quel bar ma, oltre
ad aver finto in modo piuttosto convincente qualche altro tentativo di
avances alla barista e aver scolato vari bicchierini di whisky senza fare
una piega, non aveva raggiunto nessun altro risultato. Di tanto in tanto
osservava nella direzione della stanza in cui si trovavano il Comandante
Mendel ed il Tenente Naidoo, riflettendo fra se e se, ma iniziava a perdere
ogni speranza di veder sbucare da qualche parte Ziral.
“Certo che ci sa fare la piccoletta”
Il Comandante Moses alzò il capo ad osservare lo sguardo divertito della
barista che appariva decisamente interessata alle scene che riusciva a
vedere da un piccolo monitor “Quando era di qua non gli avrei dato mezza
striscia di latinum ma decisamente mi sbagliavo! Su di un letto si che sa
come muoversi”
Moses sorrise divertito, sapeva che era stato predisposto un bello
spettacolino per i curiosi che avessero ficcanasato nelle registrazioni,
quindi non ebbe alcun problema a rispondere a tono “Beh, devo dire che ho
per le mani un ottimo carico, forse non sono tutte formose ma credimi,
sanno fare il loro lavoro!”
La barista sorrise ancora “Ammetto che ne sono decisamente sorpresa, quasi
mi dispiace non aver visto le doti dell’altra schiava, non mi sarebbe
dispiaciuto avere anche le sue riprese!”
Moses stava già per rispondere ma venne interrotto dalla vocetta stridula e
sgraziata di Ziral, appena giunto all’interno del bar dopo essere rimasto
nascosto per evitare Po’Kal ed i suoi uomini “Capitano Ingram, vecchio
amico mio! Fammi compagnia sul quel tavolino laggiù, ho proprio un affare
da proporti!”
Moses si voltò per un attimo verso la barista “Mi spiace, bellezza, ti
dovrai accontentare delle riprese della magrolina!” poi si alzò
raggiungendo a rapide falcate il tavolino scelto da Ziral, una posizione
molto defilata che permetteva ai due di osservare l’entrata e poter
conversare senza che orecchie indiscrete li ascoltassero.
“Allora, caro amico, cosa vuoi da me? E bada di essere rapido, ho atteso
fin troppo i tuoi comodi!”
Ziral annuì brevemente “Non si preoccupi capitano, sarà ben ricompensato se
avrà la gentilezza di farmi un piccolo favore”
Moses incrociò le braccia al petto fissando con un ghigno serio il piccolo
ferengi “Quale favore? Te lo ripeto, non ho tempo da perdere. Che cosa vuoi
da me?”
“Voglio un passaggio, su questa base ci sono alcune persone che vorrebbero
far terminare la mia vita in modo ben poco naturale ed io certamente non
intendo rendergli le cose facili!”
Moses ascoltò con grandissimo interesse il piccolo ferengi, sapeva che
questo voleva dire poter avere fra le mani qualcuno che avrebbe saputo
rispondere alle sue domande ma non poteva darglielo a vedere, quindi scosse
il capo “La tua vita non è affatto un mio problema, non intendo mettere a
rischio la mia pellaccia per salvare la tua! E’ un rischio troppo grosso!”
finse di alzarsi per andarsene “Veditela da te!”
“Aspetta! Ti pagherò! Ti pagherò molto bene!” Ziral iniziò quasi ad
implorare “Sono molto ricco, ho moltissimo latinum! Diverrai ricco!”
Moses scosse di nuovo il capo “Non mi interessa la promessa di ricevere una
non meglio precisata quantità di latinum, io non campo sulle promesse di
estranei conosciuti in un bar!”
Ziral era sempre più preoccupato “Posso aiutarti a vendere il carico di
schiave! Ho amici ovunque, sono fra le persone che ha più agganci in questo
quadrante, potrei trovarti un buon acquirente e farti avere un prezzo molto
maggiore del reale valore di quel carico!”
Moses finse per un po’ di pensarci, per poi annuire “Molto bene, questo mi
interessa. Affare fatto!”
USS Raziel - Plancia
DT 15 Febbraio 2396 - contemporaneamente
Il Capitano Hazyel era seduto alla propria postazione, le braccia
incrociate all’altezza del petto ed un espressione seria sul volto. Non
aveva ancora avuto alcuna notizia dal gruppo che si trovava nell’avamposto
commerciale e, benché continuasse ad avere la più cieca fiducia nelle
capacità del Comandante Moses nel portare avanti operazioni sotto
copertura, ora iniziava a preoccuparsi: aveva ipotizzato che tutta la
missione sarebbe stata decisamente più veloce, o almeno di avere qualche
notizia il prima possibile, ma dalla postazione delle comunicazioni non
erano ancora giunte nuove notizie.
Dopo la missione di recupero della navetta si erano nuovamente riportati
nei pressi dell’avamposto, stando attenti a tenersi in una posizione e a
una distanza tale da non poter essere visti dai sensori dell’avamposto, ed
ora l’unica cosa che sembrava rimasta loro da fare era aspettare.
=^= Cortes a Plancia: la verifica della funzionalità della navetta
orioniana è stata completata il più rapidamente possibile. Devo dire che è
messa meno peggio di quanto appare, non è particolarmente aggiornata ma per
la missione di recupero sembrerebbe essere sufficiente, anche se preferirei
potenziare un po’ il sistema del teletrasporto per velocizzare le
operazioni =^=
Il Capitano Hazyel annuì leggermente ascoltando la comunicazione per poi
sfiorare il Comunicatore: “Signor Cortes, pensate che queste operazioni di
miglioria richiederanno molto tempo?”
=^= No Capitano, il Tenente Fox appare piuttosto sicuro di poterlo fare in
meno di dieci minuti grazie alla sua squadra di ingegneri, quindi se non
dobbiamo partire immediatamente consiglierei di dargli carta bianca e
lasciarlo lavorare =^=
“Al momento non ho ancora ricevuto segnali dal Comandante Moses, quindi
ritengo possiate procedere all’aggiornamento, ma cercate di essere più
rapidi possibili, voglio che siate pronti a partire appena ve lo ordinerò!”
=^= Certo Capitano, ci mettiamo subito a lavoro. Cortes, chiudo =^=
Nella plancia, intanto la conversazione veniva seguita con una certa dose
di curiosità mista a preoccupazione da parte del resto della plancia, con
tutti i vari membri presenti che si guardavano in volto non sapendo bene
cosa fare.
“Mi scusi Capitano, vorrei farle una domanda”
“Dica Tenente” Hazyel si voltò verso la consolle del timone osservando
Chase che vi era seduta “Rileva qualcosa alla consolle?”
Dave scosse il capo ruotando un po’ il busto ed osservando il capitano in
volto “No, Capitano, la mia era una domanda più generica. Siamo un po’
preoccupati per la squadra che è partita per l’avamposto commerciale, ci
domandavamo in che modo potremmo essere certi di intervenire nel momento
giusto per aiutarli. So che in caso di problemi dovrebbero essere loro a
contattarci, ma se la situazione fosse tale da rendergli impossibile ciò?
Non sarebbe il caso di porre un limite temporale, scaduto il quale
intervenire?”
“Vede Tenente, intervenire a sproposito può far saltare una copertura. Lo
so che il suo desiderio è senz’altro lodevole, salvare i nostri compagni,
ma non possiamo rischiare di essere proprio noi gli artefici dei loro
problemi. Al momento non abbiamo ricevuto ancora i dati, ma conosco le
indubbie capacità del Comandante Moses, so che farà tutto ciò che è
materialmente possibile per concludere la missione e riportare tutti i
nostri sani e salvi sulla nave”
“Ha ragione, scusi Capitano”
Hazyel fece un mezzo sorriso comprensivo verso il timoniere, per poi
voltarsi non appena sentì la voce dell’ufficiale della tattica informarli
che cippi stava trasmettendo una incredibile mole di dati attraverso un
canale criptato.
“Che tipo di dati stanno giungendo tenente?”
“Credo siano i dati scaricati dal Comandante Mendel, evidentemente sono
riusciti a fare la copia del database dell’avamposto, ora ci vorrà tempo
per analizzare il tutto ma non vedo segnali di aiuto, quindi la missione
sta procedendo esattamente come previsto, sta richiedendo solo un po’ più
di tempo”
“Molto bene allora” proruppe il Capitano “Aspetteremo un altro po’..”
Avamposto Commerciale DK34 - Bar, Camera 015
DT 15 Febbraio 2396 - Contemporaneamente
Il trillo di cippi segnalò ai due ufficiali che il video predisposto per la
sceneggiata era oramai agli sgoccioli, altri cinque minuti e sarebbe
terminato. Il Comandante Mendel sospirò brevemente osservando in direzione
del piccolo monitor in cui sapeva esserci quelle scenette ben articolate
dal computer della USS Raziel per offrirgli tempo a sufficienza per
completare il loro piano.
“A che punto è?” chiese il tenente Naidoo mentre iniziava a spogliarsi per
tornare a petto nudo “Il tempo è agli sgoccioli, dobbiamo assolutamente
muoverci”
“Si, lo so.. ho finito ora, Cippi inizierà ad inviare i file alla nave in
una serie di pacchetti criptati, il Computer della USS Raziel li
ricostruirà seguendo il programma che vi ho installato prima di partire”
rispose il Comandante Mendel slacciandosi la veste e tornando a stendersi
piuttosto imbarazzata sul letto
“Su Comandante, abbiamo quasi finito” il Tenente Naidoo sorrise alla
giovane mettendosi anch’esso in posizione “Spero che gli altri stiano bene
e siano già tornati alla navetta”
Il Comandante Mendel avrebbe voluto rispondergli ma i tre segnali
intermittenti di Cippi segnalò ai due che la registrazione era sparita e
che le telecamere erano tornate pienamente operative: i due iniziarono a
simulare un grosso fiatone, volto a segnalare lo sforzo fisico che avevano
appena compiuto poi Naidoo si alzò e con fare rude getto alla schiavetta i
suoi vestiti.
“Si, ammetto che sei stata brava, mi spiacerà venderti ma se farai la brava
vedrò di trovarti un padrone che ti tratti bene, ed ora vestiti! Non
abbiamo tutto il giorno!”
Il Comandante Mendel dal canto suo si limitò ad annuire per qualche istante
prima di indossare le sue vesti e seguire il proprio padrone arrossendo di
fronte agli sguardi di tutti quegli uomini evidentemente interessati. La
prima a raggiungerli fu ovviamente la barista, che con uno sguardo acceso
dal desiderio proruppe a voce alta “Un applauso per questa piccola
schiavetta! Non avrà delle gran curve, ma sa veramente muoverlo bene questo
corpicino!!”
Il Comandante Mendel fu preso decisamente alla sprovvista e arrossì di
colpo sentendo alzare un’ovazione generale fra i commensali del bar, mentre
il tenente Naidoo non si fece prendere in contropiede, e con uno sguardo
soddisfatto rispose a tono “Noi sappiamo come istruire le nostre schiave,
la nostra merce è sempre di ottima qualità”
“E’ quasi un peccato che non abbia accettato l’invito del tuo capitano”
rispose la barista “Forse mi sarei divertita”
“Togli il forse, bambolina, quell’uomo ti avrebbe fatto volare. A
proposito, sai dov’è? Devo riconsegnargli il giocattolino, caso mai volesse
farci un giro anche lui”
La barista mosse il capo verso il lato più appartato del bar “E’ da quella
parte con un suo amico, un piccolo vermetto di nome Ziral.. certo che
dovreste rivedere le vostre amicizie, uno peggio dell’altro!”
Il tenente Naidoo osservò con sguardo si sfida la barista “Tu bada alle
amicizie tue, noi sappiamo come muoverci!” quindi, preso il Comandante
Mendel per un braccio si diresse a rapide falcate verso il Comandante Moses
“Forza, muoviti, il capitano ci aspetta!”
Avamposto Commerciale DK34 - Hangar navette, area di stoccaggio
DT 15 Febbraio 2396 - Contemporaneamente
Po’Kar si stava riprendendo solo in quel momento da quello strano stato
confusionale che lo aveva colpito, faceva ancora fatica a concentrarsi ma
finalmente era nuovamente sufficientemente padrone di se stesso, tanto da
poter osservare i suoi uomini e rendersi conto che tutto ciò non era
affatto normale. La frustrazione che provava era quasi palpabile, non solo
non era ancora riuscito ad uccidere Ziral, ma pure quello stolto del
Capitano Ingram gli era fuggito. Anche i suoi uomini stavano cercando di
riprendersi da quella specie di torpore, dimostrando la propria
frustrazione agitando rapidamente le pesanti code.
“Po’Kar, che cosa abbiamo? Che diavolo è successo?” Ta'Kur scosse un’altra
volta il capo cercando di riprendersi “Un momento prima eravamo in piedi, e
l’attimo dopo non ero più in grado di capire nulla!”
“Lo so, è successo anche a me! Non riesco a capacitarmene neppure io.. ho
in mente solo il ghigno di quel piccolo vermetto di Ziral, e poi non
ricordo più nulla, sono troppo confuso”
“Anche io ho il vago ricordo di quel nanetto malefico, dici che possa
averci drogato quando eravamo sulla nave?”
Po’Kar si fermò a riflettere “E’ possibile, ma questo potrebbe significare
solo una cosa, deve aver scoperto che vogliamo farlo fuori! Tenterà
sicuramente di scappare, dobbiamo trovarlo! Massima priorità!”
Ta’Kur annuì decisamente irato “Cercherà di contattare qualcuno che lo
porti via, magari lo stesso Capitano Ingram. Sarà meglio cercare anche
lui!”
Il terzo gorn dal canto suo si osservava attorno con una certa rabbia in
corpo “Quel piccolo vermetto aveva ancora le sue cose sulla nostra nave,
magari è andato a riprendersele, forse dovremmo andare a cercarlo lì”
Po’Kar fece saettare la gorssa coda a terra e con un ghigno furioso in
volto si limitò a dire “Muoviamoci, inizieremo da lì!”
Avamposto Commerciale DK34 - Corridoio PK-18
DT 15 Febbraio 2396 - Contemporaneamente
Il gruppetto di ex prigionieri, capitanato al momento dal Comandante Wood
stava lentamente procedendo per il corridoio: la strada del ritorno si era
dimostrata decisamente più ostica dell’andata a causa della necessità di
non essere visti e del Comandante Tarev che rallentava a poco a poco la
propria marcia per i dolori al fianco. I dieci uomini dal canto loro
apparivano sempre meno convinti che i loro salvatori fossero realmente dei
federali e cercavano ad ogni modo ad ottenere delle informazioni da Tars,
che chiudeva il gruppo.
“Come va?” Wood stava osservando Tarev mal celando un po’ di preoccupazione
“Tutto bene?”
“Credo di avere una costola incrinata, tutto qui. Purtroppo è dolorosa e il
mio fisico non sembra amare il movimento in questi frangenti”
Wood osservò i dieci uomini che cercavano di ottenere risposte da un sempre
più innervosito Tars per poi parlar a bassa voce con la collega “E ora cosa
ne facciamo? Li abbiamo liberati ma non possiamo di certo portarceli nella
navetta”
Tarev annuì brevemente cercando di sforzarsi ad aumentare il passo, mentre
gli rispondeva sempre a bassissima voce “Lo so, siamo in un hangar, prima
di farci partire quasi certamente verremo scansionati e sono certa che si
accorgeranno ben presto che siamo decisamente più di quelli che sono
arrivati. Non apriranno mai le porte del hangar.”
“Forse dovremmo lasciarli qui, sai?” Wood osservò la collega vedendola
annuire.
“Si, ci ho pensato anche io. Nasconderli per il tempo in cui usciamo e
prima di allontanarci teletrasportarli a bordo: è un piano audace se si
tratta di un gruppetto di massimo sei persone, i teletrasporti richiedono
tempo ma si dovrebbe riuscire ad agire abbastanza in fretta per recuperarli
prima che alzino gli scudi e attivino la armi. Il problema è che sono una
decina, quindi o troviamo un modo di modificare la navetta o dovremmo
chiedere di venirci a prendere”
“Ti senti molto ottimista al momento? Come pensi che possano venire? Lo sai
che il nostro unico disegno di fuga è abbastanza complesso”
“Si, lo so ma al momento non mi vengono altre idee” Tarev si drizzò un po’
portando la mano al fianco ed osservando il resto del gruppo tutto attorno
a Tars
“Dobbiamo avvertire il capitano Ingram, sperando che non ci peli e metta
sotto sale subito”
Tarev sorrise brevemente alla battuta del collega per poi tornare seria
“Bene, mandiamo avanti Tars da solo, sono certa che non ne possa più
dell’allegra comitiva, quanto a noi dovremo cercare un punto in cui
nasconderli per un successivo recupero”
Avamposto Commerciale DK34 - Corridoio PK-16
DT 15 Febbraio 2396 - ore 11.30
Dopo che Tars si era allontanato per correre alla navetta, il Comandante
Wood e il Comandante Tarev intrapresero un altro corridoio alla ricerca di
un posto dove nascondere l’equipaggio della Leicester, ma non sembravano
avere molta fortuna. Quell’area dell’avamposto appariva quasi come un
labirinto ma ogni sua area era adibita ad un certo tipo di traffico,
rendendoli luoghi fin troppo frequentati per potervi nascondere qualcuno e
sperare che effettivamente nessuno se ne accorgesse. Anche i dieci
sopravvissuti stavano a poco a poco abbandonando le speranze, sempre meno
convinti che quella strana coppia appartenesse alla Flotta Stellare.
“Sono il Comandante Sky, credo di avere tutti i diritti ad una spiegazione!”
Wood si girò appena, sentendoli ripartire alla carica “Comandante, non
posso spiegarle nulla più di quanto le ho già detto. Verrete nascosti in un
punto dell’area hangar in cui sarete al sicuro, appena fuori dall’avamposto
procederemo con il vostro teletrasporto, vi porteremo indietro sani e salvi
e questo è tutto ciò che vi deve interessare”
“Non sappiamo neppure chi siate voi e vi aspettate una cieca fiducia?”
“Esatto, e le consiglio di tener conto che l’alternativa a noi sarebbe
tornare nella cella gorn, immagino che la scelta non sia particolarmente
ardua!” rispose con tono basso ma fermo il Comandante Tarev, decisamente
innervosita da quella serie interminabile di terzi gradi.
“Ma almeno posso sapere dove pensate di nasconderci?” proruppe nuovamente
il Comandante Sky
“Certamente, starete lì” rispose Wood con una certa soddisfazione nel
sapere di aver trovato finalmente il punto giusto “Quell’area è un area in
disuso, sembrerebbe essere una sorta di piccola stalla per gli animali ma
al momento è completamente vuota”
“Forse era l’area in cui stoccavano i carichi di schiavi che hanno
sequestrato tempo fa, credo che sarà il posto ideale” osservò Tarev per poi
guardare il gruppetto “Nascondetevi qui, noi vi teletrasporteremo quanto
prima”
Il Camandante Sky stava per rispondere quando un rumore li fece trasalire,
portando tutto il gruppetto di dieci persone a nascondersi in fretta e
furia in quel piccolo angolo di stoccaggio degli schiavi: Wood e Tarev
aiutarono i membri della Leicester a nascondersi giusto in tempo, venendo
raggiunti da una coppia ferengi piuttosto bassi e tarchiati ma decisamente
bene armati.
“Altolà! Cosa ci fate voi qui? Quest’area non è al momento utilizzata da
nessuno, perchè siete venuti qui! Ammettetelo, volevate rubare qualcosa al
nostro capo? Se è così la prendiamo noi!” iniziando ad osservarsi con
attenzione attorno per individuare possibile merce nascosta
“Ammettetelo, avete nascosto qualcosa! Datecela o per voi sarà finita!”
Elaina lanciò un piccolo sguardo al collega per poi fare un piccolo
colpetto di tosse e avvicinarsi ai due ferengi ancheggiando vistosamente
“Noi, ecco.. veramente cercavamo un posticino intimo per.. beh, divertirci
un po’” osservò con sguardo malizioso i due mentre con un rapido tocco del
bracciale sparse un’altra fialetta di feromoni nell’aria “Il capitano aveva
promesso che ci avrebbe lasciato prendere una camera questa volta e invece
ci ha ordinato di tornare alla navetta” arrivata alle spalle del primo
ferengi iniziò a massaggiargli i lobi con calma, sapendo quanto la
combinazione di feromoni li avrebbe fatti impazzire “Infondo sono solo una
povera ragazza che ha dei desideri..”
“Ehi, tu! Non perdere tempo con quello squattrinato di mio fratello Shark!
Sono io il ferengi che devi convincere se vuoi essere lasciata andare!”
proruppe il secondo ferengi, evidentemente invidioso del massaggio che
stava ricevendo il collega
“Non è vero! Io sono molto più importante e ricco di Tarq! Fai bene a
cercare di persuadere me, evidentemente hai occhio per capire chi ha
potere!”
“Potere? Tu! Neppure tua moglie ti rispetta! Come puoi parlare di potere?”
“Io almeno mia moglie l’ho ancora a casa! La tua è fuggita con quel
piantagrane di nostro cugino!!”
Tarev si mosse molto sensualmente fra i due portandosi di fronte ai due
“Non litigate per me, siete entrambi così forti, così intelligenti e..” non
fece in tempo a concludere la frase che il Comandante Wood riuscì a trovare
un tubo abbastanza pesante dando una mazzata ed entrambi tramortendoli sul
pavimento “E così fuori gioco, buona notte nanerottoli!”
Wood sorrise osservando la compagna “Sembra quasi che tu ci abbia preso
gusto”
Tarev fissò per qualche attimo Wood “Spiritoso, la prossima volta facciamo
a cambio. Io la contrabbandiera senza scrupoli e tu il mio schiavetto
orioniano, e ora muoviamoci a legarli e a tornare alla navetta, il nostro
caro Capitano Ingram non apprezzerà affatto così tante deviazioni dal piano
originario!”
Avamposto Commerciale DK34 - Corridoio PK-48
DT 15 Febbraio 2396 - contemporaneamente
Il gruppetto capitanato dal Capitano Ingram si stava dirigendo con passo
deciso verso la navetta, con una certa soddisfazione: tutto sembrava essere
andato ancor meglio di quanto inizialmente pensato. Non solo erano riusciti
a raccogliere tutti i dati dal database dell’avamposto in tempo, ma stavano
riportando indietro un ferengi decisamente ben informato sui traffici
clandestini di quel settore. Era tutto così perfetto che sentire cippi
iniziare a bippare li fece innervosire un po’ tutti.
“Mm, graziosa musichetta, chissà che cos’è!” Ziral si iniziò a guardarsi
attorno non comprendendo il significato di quei suoni intermittenti “Non mi
piace sentire musichette che partono da sole, di solito indicano guai!”
“E’ il carillon! Quella specie di oggettino che dovevamo rivenderci
all’altro avamposto, vero?” Moses afferrò il Comandante Mendel per i
capelli, e seppure dall’esterno potesse sembrare un movimento estremamente
rude non le fece realmente male “Ammettilo, piccola vipera verde! Eri stata
tu a rubarlo!! Ora ti insegno io qual’è la punizione per i ladri!!”
La voce dura ed estremamente severa di Moses fece sbiancare il Comandante
Mendel rendendo il tutto decisamente più autentico “Ma.. ma.. era troppo
bello, non ho saputo resistere” farfugliò in risposta Mendel “La prego, mi
scusi!”
Moses osservò Naidoo “Procedi verso la navetta! E’ il momento che questa
vipera capisca chi comanda!”
“Ma capitano, non dovrebbe sciupare il suo carico! Una schiava piena di
lividi non le farà guadagnare quanto una sana!” si intromise Ziral “Si
ricordi che il guadagno è ciò che più conta”
Moses osservò con sguardo furente il piccolo ferengi “Dimmi, vuoi prenderle
tu al suo posto?”
Ziral scosse rapidamente il capo per poi seguire il tenente Naidoo “Oh, no
di certo, ma si ricordi quello che le ho detto, non le faccia lividi
visibili!”
Moses riprese il Comandante Mendel per i capelli fingendo di trascinarla in
un’area più protetta e nascosta “Lasci a fare a me, non si vedrà neanche un
segno! Io so fare il mio lavoro!”
Il Comandante Mendel tenne bene la recita, anche se effettivamente non era
difficile apparire spaventati con accanto Moses con quel travestimento e lo
sguardo da folle che riusciva a fare. Aspettarono per un po’, in modo da
essere certi di essere da soli, solo a quel punto Moses smise di fingere di
trascinarla per i capelli e la osservò seriamente in volto.
“Non me lo dica: problemi?” sussurrò Moses osservandosi attorno per essere
certo di essere da solo con la collega
“Si, problemi signore. Tars ha inviato un messaggio criptato direttamente a
Cippi e lui mi stava informando di quanto hanno fatto i nostri colleghi”
“Avevano l’ordine di restare alla navetta, che è successo? Hanno tentato di
assaltare il nostro mezzo?”
“No signore, hanno abbandonato il mezzo. Mentre ci attendevano hanno visto
sfilare poco lontano da loro una decina di prigionieri della USS Leicester,
erano tenuti in prigionia da alcuni gorn. Evidentemente volevano
interrogarli e li avevano portati sulla nave.”
“E non hanno pensato di avvertirmi prima di partire alla loro liberazione?”
rispose Moses fessurando un po’ lo sguardo
“No signore, temevano per l’incolumità di quegli uomini”
“Perchè ho come l’impressione che la prima a partire sia stato il
Comandante Tarev?” rispose Moses per poi tornare a fissare la collega “Ora
immagino siano tutti sulla navetta”
“Ehm, no signore. In realtà per il momento c’è solo Tars, gli altri due
sono andati a nascondere i prigionieri. Voleva farci sapere che hanno
elaborato un piano ma potrebbe essere necessario dell’aiuto per portarlo a
termine”
“Quale piano?”
“Hanno pensato che prima di permetterci di lasciare gli hangar sicuramente
scansioneranno il nostro mezzo, la loro idea è quella di teletrasportare i
prigionieri sulla nostra navetta mentre stiamo uscendo ed allontanandoci
solo che..”
“Potrebbe non bastarci il tempo, soprattutto se alzano immediatamente gli
scudi” Moses parve per un po’ pensarci “Il piano può funzionare ma abbiamo
bisogno di avere l’aiuto della nave, è possibile informare il Capitano
della nostra attuale situazione?”
“Si, Comandante, Cippi lo farà per noi su canale protetto”
“Molto bene, c’è dell’altro?”
“Si signore, Tars ci ha informati che non appena nascosti i prigionieri il
Comandante Tarev e il Comandante Wood torneranno alla navetta ma potrebbe
volerci un po’ di tempo”
“Come mai? Hanno nascosto molto lontano i membri della Leicester”
“No signore, ma il Comandante Tarev risulta essere rimasta leggermente
ferita durante la colluttazione con il gorn ed ora fatica a muoversi
velocemente”
Moses scosse il capo “Mmpf, mi sembrava ancora troppo facile in effetti”
rispose ironico il Comandante “Ad ogni modo credo che dovrò dire un paio di
paroline al nostro caro medico di bordo quando finirà questa missione, ed
ora andiamo, non vorrei fare insospettire il nostro ospite. Si finga
svenuta” prese di peso il Comandante Mendel come un sacco di patate per poi
raggiungere rapidamente la navetta.
Avamposto Commerciale DK34 - Corridoio PK-23
DT 15 Febbraio 2396 - Contemporaneamente
Po’Kar era diretto alla propria nave, ma qualcosa lo bloccò facendogli
spalancare gli occhi per l’incredulità: la cella era vuota, il personale
federale che avrebbe dovuto interrogare era sparito e il membro della
sicurezza che avrebbe dovuto fare da piantone sembrava essere scomparso.
Anche Ta’Kur se ne accorse e lanciò un paio di imprecazioni sbattendo la
coda sul pavimento.
“E adesso cosa diavolo è successo! Dov’è finita quella nullità!!” proruppe
Po’Kar iniziano a distruggere tutto ciò che arrivava a portata di coda, ivi
comprese le varie casse di mercanzia immagazzinate in quell’area.
“Capitano! L’ho trovato!” affermò Ta’Kur sollevando il sottoposto come
fosse stato una bambola di pezza “E’ svenuto! Credo che lo abbiano messo
nel sacco!”
“Fallo riprendere, adesso!”
Ta’Kur non se lo fece ripetere due volte e, in men che non si dica,
affibbiò al povero malcapitato quattro manrovesci che lo fecero riprendere
immediatamente “Si è ripreso” estrasse il coltello con sguardo furioso “E
spero che ci dia una buona spiegazione, o sarà il mio nuovo scendiletto!”
Il gorn osservò con aria decisamente preoccupata Ta’Kur per poi voltarsi a
guardare la cella vuota “Non è stata colpa mia!”
Po’Kar gli si fece sotto sempre più furioso “Parla, chi è stato?”
Il gorn stava quasi per parlare, ma si bloccò di colpo, sapendo di non
poter dire ai propri superiori che si era fatto sopraffare da esseri così
miseri e inutili come tre scimmie senza pelo “Beh, ecco.. non ho potuto far
nulla capitano”
Po’Kar oramai gli era davanti, e teneva il suo muso a meno di mezzo metro
rispetto a quello del sottoposto “La mia pazienza è finita! Cosa è
successo? Parla o ti faccio scuoiare vivo da Ta’Kur!”
“No signore, la prego, le dirò tutto!” il gorn abbassò per un attimo il
muso per poi tornare a guardare Ta’Kur e Po’Kar “Sono stato attaccato da un
gruppo di klingon, erano almeno una decina! Erano nascosti, hanno aspettato
che fossi solo e mi hanno attaccato! Volevano tagliarmi la gola ma mi sono
difeso, ne ho feriti almeno cinque ma poi sono finito a terra! Ho lottato
con tutte le mie forze ma sapevano che ero qui! Si erano preparati bene,
qualcuno li aveva certamente istruiti!”
Ta’Kur osservò Po’Kar “Che sia stato Ziral?”
Po’Kar annuì per un attimo “Sapevo che avesse delle amicizie, ma non
credevo che fosse in combutta con dei klingon, le cose si complicano.
Torniamo alla nave, la faccenda non mi piace!”
Avamposto Commerciale DK34 - Navetta Devil's Punch
DT 15 Febbraio 2396 - pochi minuti dopo
Il Comandante Moses arrivò con il Comandante Mendel poggiata sulla spalla,
quasi fosse un sacco di patate, e la gettò con finta violenza al Tenente
Naidoo che prontamente la prese al volo “Portala dentro! Sono certo che la
lezione la ricorderà per il resto della sua patetica esistenza!”
Il tenente Naidoo non fece una piega, si limitò ad annuire e rientrare
nella navetta, sotto lo sguardo piuttosto contrariato di Ziral “Capitano,
lei non farà mai grandi affari se riduce in quello stato la sua merce”
Moses si avvicinò con fare estremamente minaccioso verso Ziral,
spaventandolo parecchio “Alla mia merce penso io e nessun altro! Sono certo
che quando le altre schiave la vedranno tornare non tenteranno mai più di
allungare le mani sulla mia roba!”
Ziral annuì anche se decisamente spaventato “Certo capitano, puniscine una
e istruiscile tutte, una scelta saggia la sua” indicò il portellone aperto
della navetta ”Direi che sarebbe il caso di andare, lei non crede?” fece
una piccola pausa “Sa, questo avamposto inizia ad essere un posto fin
troppo caldo per me”
Moses scosse il capo “Lei non salirà sulla mia navetta”
Ziral parve afflosciarsi al suono di quelle parole “Capitano! Avevamo un
accordo! Io devo lasciare l’avamposto il prima possibile e lei deve
portarmi con se!!” si diresse in modo minaccioso verso Moses “Lei mi ha
dato la sua parola e pretendo la rispetti!”
Moses dal canto suo sollevò il piccolo ferengi sbattendolo senza grandi
problemi contro la navetta “Ascoltami bene, nanerottolo, e vedi di usare il
cervello! Pensi davvero che mi lascerebbero lasciare la base con te come
ospite aggiuntivo? Io non so chi ti sia fatto amico e francamente non mi
interessa, gli affari sono affari, ma non pensi che potrebbero aver pagato
il capo dell’avamposto per poterti uccidere più facilmente?”
Ziral spalanco gli occhi per la fulmineità del movimento di Moses “Ah! Si,
mi scusi capitano! Mi scusi, mi ero lasciato prendere dall’ansia!” fece una
pausa “Farò quello che mi ordinerà, tutto ciò che vuole!”
Moses scaraventò a terra il nanetto osservandolo “Ora ti nasconderai dietro
a quelle casse e non appena saremo fuori dal hangar ti teletrasporteremo a
bordo! Mi auguro che gli acquirenti da te conosciuti siano davvero buoni
come hai detto!”
Ziral annuì prontamente “Certamente Capitano, posso assicurarglielo! Sono
tra i più informati nei traffici clandestini in questo quadrante, la mia
conoscenza sarà nelle sue mani!” detto questo scappò a nascondersi.
USS Raziel - Stive di Carico
DT 15 Febbraio 2396 - contemporaneamente
Il Capitano Hazyel si presentò nelle Stive di carico marciando a passo
spedito verso la navetta orioniana, lo sguardo carico e pronto alla
battaglia gli rendeva una fierezza nel portamento e un’espressione così
determinata da far sussultare Malice, la prima ad accorgersi del suo
arrivo.
“Rapporto, signori!”
“Abbiamo appena concluso i test sul funzionamento del teletrasporto, è
tutto pronto caso mai fosse necessario”
“Molto bene, vi informo che ci troviamo nella necessità di aiutare i nostri
colleghi, la cosa non sarà facile e probabilmente dovremo muoverci
direttamente con la USS Raziel”
“Signore, posso chiederle come mai accantoniamo l’utilizzo della navetta?”
chiese Malice un po’ punta nel vivo “Era un’ottima idea avvicinarci di
soppiatto! Se arrivassimo con una nave federale cercherebbero di far
sparire ogni prova in un attimo, creeremmo il caos sulla base”
Hazyel annuì prontamente “Sono conscio del problema, ma una navetta ha un
limite di carico, e non sarebbe possibile occuparsi del teletrasporto di
ben dieci sopravvissuti della Leicester, non ce ne sarebbe lo spazio”
“Prigionieri della USS Leicester capitano?” si apprestò a chiedere Cortes
“Si, ne sono stati trovati all’incirca una decina, cercheremo di salvarli
tutti senza dover sparare all’avamposto”
Fox si fece per un attimo pensieroso “Signore, e se usassimo il rottame?”
“Cosa sarebbe il rottame?”
“Beh, signore, mentre cercavamo di sistemare la navetta per il Comandante
Moses abbiamo fatto una prova su di un altra navetta, in modo da poter
scegliere la migliore fra le due. Alla fine la prima è stata accantonata.
Vede, per renderla verosimile le avevamo abbassato un po’ troppo la
capacità offensiva e inoltre abbiamo ritenuto comunque più credibile la
seconda”
“Quindi in teoria, due navette con a bordo solo il pilota sarebbero in
grado di effettuare il teletrasporto, ma non credo che la base resterebbe a
guardare”
“A meno che non vi fossero talmente tanti teletrasporti da rendere
impossibile controllarli tutti, capitano!” intervenne Cortes “Forse ha
ragione, è ora che la Flotta Stellare si faccia viva qui!”
“Si spieghi meglio, signor Cortes”
“Si Capitano. Vede, la signorina Malice ha sostanzialmente ragione, se
rilevassero l’arrivo di navi federali su quell’avamposto si genererebbe un
fuggi fuggi generale. Tutti i contrabbandieri tenterebbero di salire sulle
proprie navette, teletrasportare il proprio carico nelle stive e scappare
il più rapidamente possibile. Lo stesso capo della stazione farebbe di
tutto pur di non far trovare merce compromettente sul proprio avamposto e
di certo non li ostacolerebbe. Nel mezzo di tutti quei teletrasporti
l’allontanamento di tre navette che hanno effettuato dei teletrasporti
passerebbe quasi certamente inosservato”
Il Capitano osservò i vari ufficiali annuendo “E con l’ausilio delle sonde
modificate dal Comandante Mendel sarebbe possibile portarli a credere che
sta arrivando una serie di navi federali senza neppure esporci” si fermò a
riflettere “In questo caso, forse vale la pena provarci. Signor Cortes, lei
piloterà la navetta orioniana, mentre vedremo come se la caverà il tenente
Chase alla guida della navetta federale. Io coordinerò le operazioni dalla
plancia, ed ora muoviamoci!”
________________________
Attuale situazione “rivista”:
-
Serak è nel suo ufficio che attende di sapere dov’è il carico di schiave
-
Ziral si è nascosto in attesa del teletrasporto, cosa che hanno fatto
anche i prigionieri della Leicester
-
Gli uomini di Serak (i due ferengi tarchiati incontrati da Elaina e
Alex), inviati a cercare Po’Kar sono stati storditi e nascosti da qualche
parte in modo da renderli inoffensivi
-
Elaina e Alexander stanno tornando alla navetta, Elaina è più lenta del
solito per il dolore al fianco
-
Moses, Mendel e Naidoo sono alla navetta
-
Po’Kar ha trovato il suo gorn della sicurezza stordito, ma lui per la
paura non ha voluto dirgli che sono stati tre semplici “scimmie senza pelo”
ad averlo messo nel sacco e si è inventato la storia dei della decina di
Klingon armati, tanto che ora Po’Kar è convinto che Ziral stia confabulando
con dei Klingon
-
Hazyel ha dato ordine di far partire il piano b che ho leggermente
cambiato per i problemi legati dal numero di persone che possono stare
nella navetta: Chase era in plancia, ora in teoria dovrebbe essere chiamato
alle stive per partire con “il rottame”, Cortes partirebbe sulla navetta
orioniana (5+5 .. dovremmo esserci per i membri della Leicester) - Moses
con la sua dovrebbe teletrasportare a bordo solo Ziral e quindi per numero
di persone più o meno ci siamo (credo) / Hazyel lo rimando in plancia
perchè mi sa che è l’unico rimasto sulla nave che abbia iil grado e
l’esperienza per coordinare sto marasma
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Tenente Comandante Elaina Tarev
Ufficiale Medico Capo
USS Raziel NCC-79016
[CV]:
http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio_pg.php?id=145
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“L’abilità di un medico è inversamente proporzionale alla sua
disponibilità.”
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