[Stml14] R: [1.03] Uno scherzetto ben riuscito (correzioni nomi e location)

federico pirazzoli cmdrtkar a gmail.com
Lun 1 Feb 2016 08:12:32 CET


Mentre rileggevo i pezzi mi é sorto un dubbio sulla scena in cui viene recuperato l'equipaggio della nave Federale ed il Capitano si toglie il casco identificandosi...
In ogni altra SIM di SFI mi satebbe stato bene, ma non trovate che per la Raziel sia "stonato"?
Mi spiego...progetto ultrasegreto conosciuto solo da pochi ammiragli, personale quasi cooptato e soggetto a firma di accordi di segretezza (nonché a stretta di mano segreta con sputazzo sul palmo, giuringiurello_con_croce_sul_cuore, parola di Giovane Marmotta e se_fai_la_spia_non_sei_figlio_di_Maria_non_sei_figlio_di_Gesù_e_quando_muori_vai_laggiù) così, alla terza operazione in zone diverse, tutti hanno capito che siamo una task force di pronto intervento e sanno pure dove siamo di base...
Ricordo la famosa regola secondo la quale le probabilità che un segreto venga rivelato sono pari al quadrato del numero di persone che lo conoscono (ergo, per 30 superstiti, il 900%)
Forse sarebbe stato meglio non togliere gli elmetti, identificarsi con un nome palesemente finto ("sono il Capitano Smith dei Servizi Speciali...") e prevedere che - nel caso siamo costretti a portare a bordo i superstiti, gli stessi dovrebbero non avere accesso al computer e non dovrebbero vedere in volto i " nostri"
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Inviato da myMail per Android lunedì, 01 febbraio 2016, 00:45AM +01:00 da Vanessa Reis Squirtaker < vanessa_reis_squirtaker a outlook.it> :

>Ottimo lavoro.. domani aspetto gli ultimi commenti poi metto il brano online.. 
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>Federico riscalda i polpastrelli.. XD
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>Capitano Hazyel
>Ufficiale in Comando
>USS Raziel NCC-79016
>[CV]:  http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=138
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>
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>
>Da:  Ilenia De Battisti
>Inviato:  lunedì 1 febbraio 2016 00:33
>A:  USS Raziel
>Oggetto:  [Stml14] [1.03] Uno scherzetto ben riuscito (correzioni nomi e location)
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>Brano: 01.03
>Titolo:  Uno scherzetto ben riuscito
>Autore: Ten. Cmd. Tarev (Ilenia)
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>Base Orbital Office – Zona detentiva 
>D.T 20/02/2396 - ore 11.30
> 
>Alle parole del Capitano Hazyel, il Capitano della USS Leicester sembrò quasi sgonfiarsi, era stato necessario che tenesse duro, che fosse la pietra portante del proprio equipaggio in modo che non si lasciasse andare al panico, ma neppure lui osava più sperare in un miracolo simile. Lentamente si voltò a guardare il volto dei propri uomini, con una nuova speranza negli occhi: alcuni di essi erano stati picchiati, altri soffrivano più per la quasi totale mancanza di cibo e di sonno, ma tutti erano consapevoli che se volevano uscirne vivi dovevano lottare, e quei due sconosciuti erano al momento la loro unica possibilità.
>Ma d’altra parte si trattava di due estranei, e il Capitano Effrentis non era totalmente tranquillo: la loro situazione era davvero molto grave, e per quanto si sforzasse di trovare una via di fuga attuabile, non riusciva a farsi venire in mente nulla di praticabile.
> 
>“Posso sapere quali sono le vostre intenzioni?”
>“Capitano Effrentis, capisco perfettamente che lei vorrebbe delle spiegazioni da parte nostra, e sarà fatto tutto a tempo debito, non si preoccupi, ma per il momento le posso garantire che ora non ne abbiamo il tempo”
>“Siamo circa una trentina di uomini qui. Altri cinque sono stati prelevati ma non sono più stati ricondotti alle celle, non sappiamo cosa sia successo di loro ma non possiamo abbandonarlii”
>“Capitano, dalla rete di sensori posso assicurarle che non vi sono altri federali al di fuori di questo locale, mi spiace informarla che non vi è nessuna necessità di andarli a recuperare”
>“Ma come pensate di portarci via di qui?” Intervenne la giovane tenente Michelle Liston, piuttosto impaziente di andarsene, per poi aggiungere arrossendo in volto “Mi scusi Capitano, ho parlato a sproposito”
>Il capitano lanciò uno sguardo più di comprensione che di rimprovero, per poi tornare ad osservare i due strani individui ammantati di nero “Noi siamo pronti a combattere, ma non siamo armati ne al nostro massimo di forza fisica. Cosa pensate di fare? Capitano, vorrei preparare i miei uomini!”
>“Ci lasci lavorare, Capitano, confido nelle pronte capacità del mio primo ufficiale e sull’effetto sorpresa. Se dovesse andare a buon fine potremmo riuscire ad andarcene senza sparare quasi neppure un colpo” 
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>USS Raziel - Plancia 
>D.T 20/02/2396 - ore 11.30
>
>
>Il Comandante Moses non appariva particolarmente felice di dover attendere, era consapevole che più passava il tempo e più le possibilità che il Capitano Hazyel e il Tenente Naidoo venissero scoperti aumentavano sensibilmente.
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>*Andiamo, ragazzino, non sei in gita scolastica!*
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>Posò lo sguardo sull’ufficiale addetto alle comunicazioni, sperando che gli segnalasse l’arrivo del segnale concordato, ma quest’ultimo scosse mestamente il capo tornando alla propria consolle. Tutti erano in silenzio, fingevano di concentrarsi alla propria consolle di appartenenza ma in realtà continuavano a pensare ai propri colleghi in pericolo. 
> 
>“Signore, nel caso in cui fossero scoperti, oltre al piano b, si profilano altre soluzioni adottabili?”
> 
>Il Comandante Moses si girò un po’ scocciato, era sempre stato un uomo deciso ed amante dell’azione, mentre il suo equipaggio sembrava essere di tutt’altro avviso. Osservò con un’espressione infastidita l’ufficiale scientifico capo per poi emettere un sonoro sbuffo di disapprovazione.
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>“Comandante Wood, che cosa si aspetta che faccia? Vado lì e gli chiedo se gentilmente potrebbero restituirci i membri della federazione che detengono e si consegnino a noi per essere processati per i crimini di cui si sono macchiati? Andiamo! La Flotta Stellare persegue gli ideali della pace, ma a volte la pace può essere raggiunta solo attraverso la guerra, ed è per quello che siamo stati assegnati a questa nave!”
>“Comandante Moses, non mi fraintenda, non sto dicendo che la diplomazia debba essere l’unica risposta, ma se dovessimo agire in questo modo, che possibilità avrebbero il capitano e il Tenente Naidoo?”
>“Nessuna, Comandante, ma si tratta di un rischio che hanno accettato loro stessi. Se moriranno lo avranno fatto per uno scopo superiore”
> 
>Il Comandante Wood annuì, anche se poco convinto, mentre il Comandante Moses digitò un pulsante della poltroncina del capitano “Computer, conto alla rovescia di dieci minuti a partire da ora. Se entro questo lasso di tempo non arriverà il segnale, daremo il Capitano e il tenente per deceduti e proseguiremo per il piano b”.
> 
>=^= Conto alla rovescia attivato =^=
> 
> 
>Base Orbital Office – Zona detentiva 
>D.T 20/02/2396 - contemporaneamente
> 
>Il Capitano Hazyel guardava i minuti scorrere iniziando anche lui ad avere una certa impazienza, seppure la celasse magistralmente per non peggiorare l’umore dell’equipaggio della USS Leicester. Il suo sguardo continuava a vagare un po’ sul Tenente Naidoo e un po’ sulla piccola sfera che, evidentemente concentrata sul proprio lavoro, si era posizionata a circa una decina di centimetri sopra la consolle e non dava accenno di volersi spostare.
>“Tenente Naidoo, a che punto siamo? I minuti passano veloci, vorrei andarmene il prima possibile”
>“Si capitano, capisco perfettamente, ma questo sistema informatico è talmente vecchio che da una parte è estremamente facile da violare, dall’altra è estremamente difficile da comprendere. Si tratta di una programmazione così vetusta che il nostro piccolo amichetto quassù fatica a comprendere, lui è di nuova generazione dopotutto! Ad ogni modo stiamo per creare un falso positivo sulla linea dei sensori attraverso una riproduzione a loop continuo dei dati dei giorni scorsi. In questo modo i sensori continueranno a rilevare la presenza dell’equipaggio della USS Leicester anche una volta che saremo usciti di qui, e allo stesso modo sto calibrando i dati dei corridoi, in modo che li rilevino sgombri anche durante il nostro passaggio.”
> 
>Il Capitano Effrentis, che non si era mai allontanato, ne approfittò per intervenire nella discussione. “Molto bene, questo ci nasconderà per un po’, ma come ce ne andremo da qui? Con la USS Leicester?” 
>“Esatto Capitano, è stata seriamente cannibalizzata, ma permangono ancora funzionanti i sistemi propulsivi ad impulso, oltre che un minimo supporto vitale in alcune aree. E’ tutto ciò che ci può servire per allontanarci di qui.”
>“Signori, non vorrei togliervi ogni speranza ma la mia nave non è propriamente un vascello da guerra. Il sistema di difesa è piuttosto scadente, le capacità belliche le direi drasticamente limitate”
>“Non è corretto Capitano, la sua nave al momento è sprovvista di sistemi bellici e difensivi” rispose pacatamente il Tenente Naidoo mentre proseguiva a digitare alla consolle in modo da aiutare Cippy.
>“Riassumendo, voi pensate di uscire di qui e attraversare i corridoi fino a raggiungere la USS Leicester senza essere visti, cosa a cui potrei anche credere ma ho i miei dubbi, per poi salire sulla mia nave e partire ad impulso senza che nessuno dei nostri carcerieri decida di salire a bordo della propria nave e distruggerci? Fatemi capire, siete particolarmente ottimisti o semplicemente dei pazzi sconsiderati?”
> 
>Il capitano Hazyel sorride divertito ascoltando le parole del Capitano Effrendis “Forse siamo persone ottimiste, ma sappiamo fare il nostro lavoro. Se il giochetto ci riuscirà non riusciranno a sparare neppure un colpo.”
>“Di cosa state parlando? Vorrei una spiegazione!”
>“Al momento tutte le navi sono collegate alla Base Orbital Office, e questo per noi è un grande vantaggio. Stiamo bypassando i sistemi di controllo primari delle base e immettendo un virus di nuova generazione in grado di entrare nelle sub-routine delle navi qui attraccate. Quando tenteranno di attivarle o di sganciarsi dalle morse, la base identificherà tali operazioni come atti ostili e attiverà autonomamente le sub-routine installate. In questo modo prenderà in remoto il comando dei vascelli disattivandoli tutti tranne il nostro. Purtroppo questo giochetto non durerà per molto, ma almeno dovrebbe darci il tempo di uscire da qui, dopo di che confido nelle capacità del mio primo ufficiale per proseguire il piano.”  
>“Signore, siamo pronti, è il momento di muoversi” concluse il Tenente Naidoo.
>
>
>USS Raziel - Laboratorio Medico/Scientifico 
>D.T 20/02/2396 - ore 11.35 
> 
>Il Comandante Tarev stava verificando sul proprio terminale gli effetti dell’esposizione ai gas della macchia di rovi con una certa attenzione, sapeva che se ci fossero stati dei sopravvissuti probabilmente avrebbero avuto bisogno delle sue cure e di certo non voleva rischiare di farsi trovare impreparata. Alzò il capo solo quando sentì il rumore della porta aprirsi per poter vedere chi stava arrivando.
> 
>“Comandante Tarev, le ho portato i dati sulla stella che si stava per trasformare in supernova. Pensa che le radiazioni emesse possano aver provocato qualche effetto sull’equipaggio?”
>“Al momento non lo so tenente, ma non posso escludere neppure effetti secondari, capisce?”
>“No Comandante,di quali effetti secondari parla?”
>“Non posso escludere a priori che le radiazioni abbiamo provocato un mutamento nella struttura dei gas della macchia di rovi rendendoli pericolosi per gli esseri umanoidi. Dovrò incrociare i dati e tentare di ricostruire grazie al computer i possibili scenari”
>“Pensa che anche noi siamo in pericolo?”
>“Per il momento sono dell’idea di poterlo escludere, siamo qui relativamente da poco tempo, ma non posso essere certa che valga lo stesso per l’equipaggio della USS Leicester. Spero solo che il capitano riesca a tornare rapidamente a bordo”
>“Sempre se tornerà indietro”
>Il Comandante Tarev prese il padd che le veniva porto e sorride leggermente “Suvvia tenente Walsh, non ero io la pessimista? Vada in infermeria e predisponga tutto per un’emergenza medica, potremmo avere molti ospiti fra poco”
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>Il tenente annuì per poi uscire, lasciando nuovamente Elaina al proprio lavoro, ma durò poco perchè venne nuovamente dal rumore della porta in apertura.
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>“Elaina, hai deciso di portarti via il mio lavoro?”
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>Il Comandante Tarev alzò per un attimo il capo stupendosi di trovarsi davanti il Comandante Wood, poi osservò il padd con i dati sulla stella che teneva ancora in mano e annuì per qualche attimo.
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>“Capisco, sei venuto a vedere perchè ho richiesto questi dati”
>“No, immaginavo che avresti verificato il tipo di radiazioni e sono venuto a darti una mano, del resto due teste sono meglio di una”
>“E sei scappato dalla plancia per venirmi a dare una mano?”
>“Ovviamente no, il Comandante Moses mi ha autorizzato a venire qui. Al momento in plancia non sono esattamente il più necessario, e poi, dopo la mia piccola domandina al Comandante, temevo di essere ad un passo dal fare la conoscenza dei tubi di jeffries anche di questa nave”
>“Se non lo farai ora, sicuramente lo farai prossimamente. Non c’è stata assegnazione in cui tu non sia finito lì!”
>“Spiritosa! Molto spiritosa! A proposito, ma che ti ha detto tua madre prima di partire che ti ha reso così nervosa?”
>“Nulla Alex, nulla. Mi ha chiesto chi fosse il Capitano, poi mi ha detto che sono stata fortunata e che lo conosce. Mi ha detto che appena tornerò alla base mi ricontatterà per raccontarmi varie cose su di lui”
>“Può averlo conosciuto durante i suoi viaggi, del resto tua madre ha fatto conferenze in molti pianeti della federazione. Non capisco perchè innervosirsi per così poco!”
>“Mi ha detto di averlo conosciuto.. per la precisione di averlo intimamente conosciuto e poi, quel sorriso..” rabbrividì per un attimo “Ma non parliamo di mia madre! Su, mettiamoci al lavoro!”
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>Base Orbital Office - luogo non specificato 
>D.T 20/02/2396 - contemporaneamente
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>
>Il Capitano Hazyel guidava i membri sopravvissuti della USS Leicester dirigendosi con cautela verso i portelli di ciò che restava della loro nave, mentre il Tenente Naidoo chiudeva il gruppo per controllare di non essere presi alle spalle: non avevano potuto prendere la via più diretta, ma doverono optare per una serie di gincane che li aveva sicuramente rallentati, ma aveva loro permesso di evitare il grosso delle guardie. 
>Ora che si trovavano ad un passo dal salire a bordo, si ritrovarono di fronte le ultime due sentinelle, due grossi boliani che si osservavano attorno decisamente annoiati dal dover svolgere quel faticoso lavoro di routine, ma ci volle decisamente poco per stordirli. 
>Il Tenente Naidoo estrasse nuovamente Cippy dal proprio zaino, e la piccola sfera si avvicinò ai boccaporti aprendo la via per poter salire sulla USS Leicester.
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>“Finora sta andando tutto bene” sussurrò la giovane tenente mentre saliva a bordo
>“Fin troppo bene, teniamo gli occhi aperti” rispose il Capitano Effrentis salendo a sua volta.
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>Il Capitano Hazyel annuì alle parole del parigrado per poi osservare il Tenente Naidoo “La prima parte del piano è andata al meglio, ora si prepari a lanciare il segnale al Comandante Moses. Se malauguratamente il resto del piano non dovesse funzionare avremo bisogno di copertura”
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>Il Tenente Naidoo non disse nulla, limitandosi a seguire le operazioni di imbarco e salendo a bordo per ultimo, in compagnia della piccola sfera metallica.
>
>
>USS Raziel - Plancia 
>D.T 20/02/2396 - ore 11.40  
>
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>=^= Conto alla rovescia terminato =^=
> 
>Il Comandante Moses non aveva intenzione di attendere altro tempo, si voltò rapidamente verso il timoniere con una luce diversa negli occhi. Tutto l’equipaggio ancora in plancia sapeva che cosa volesse dire, e non servirono grandi discorsi perchè tutti si concentrassero sul proprio lavoro.
> 
>“Signor Chase, impostare rotta di intercettazione verso l’Orbital Office. Preparare la salva di siluri, cerchiamo di far più danni possibili a quelle navi prima che alzino gli scudi! Tutti pronti alle proprie consolle!”
>“Comandante aspetti!” intervenne l’addetto alle comunicazioni “Il segnale, rilevo il segnale!”
> 
>La notizia, fece apparire un sorriso sulle labbra di tutti i presenti ad esclusione del Comandante Moses che, silenzioso e concentrato, già meditava sul proseguo del piano. Rapidamente si mise in contatto con il Comandante Mendel attraverso il sistema di comunicazione interno della nave.
> 
>“Comandante Mendel, cosa vede dai sensori?”
> 
>=^= Signore, la USS  Leicester è in movimento! Si spostano su una rotta di allontanamento rispetto all’Orbital Office a circa tre quarti di impulso. Non hanno sistemi offensivi ne difensivi ma almeno il sistema del supporto vitale sembra funzionare meglio di quanto pensassi.=^=
> 
>Il Comandante Moses annuì sempre riflettendo “E gli altri vascelli, si stanno mettendo in movimento?”
> 
>=^= No signore, le subroutine si sono attivate e le navi sono disattivate. Stanno cercando di risolvere il problema ma per il momento sono del tutto inoperative. Il nostro scherzetto è riuscito perfettamente! =^=
> 
>“Si Comandante, ma non durerà per molto, continui a monitorare la situazione e mi informi in caso di cambiamenti.”
> 
>Il comandante Moses chiuse la comunicazione osservando i propri uomini “Signori, sapete già cosa dobbiamo fare, proseguiamo con la seconda fase del piano!”
>
>
>USS Leicester - Plancia 
>D.T 20/02/2396 - contemporaneamente
>
>
>Il tenente Xain si osservò attorno per poi raggiungere la propria postazione alle comunicazioni: in effetti non era di grande utilità in quel momento, tutta l’energia era stata dirottata ai sistemi propulsivi e al supporto vitale, ma se non altro non era in mezzo ai piedi degli ufficiali superiori. 
>Era piuttosto teso, sapeva che il rischio di essere scoperto era alto, dato che la USS Leicester non era stata ancora del tutto cannibalizzata e distrutta, e cercava di studiare un piano per poter agire.
> 
>*Se analizzassero i dati del computer principale potrebbero scoprire che sono stato io a venderli tutti? Non voglio passare il resto della mia vita su Rura Pente, devo trovare un modo per cancellare tutto!*
> 
>“Tenente Xain, va tutto bene?”
> 
>La voce del Capitano Effrendis fece quasi cadere il tenente dalla propria postazione, ma ripreso un po’ di controllo il giovane cercò di rispondere a tono al proprio superiore “Mi scusi signore, stavo solo pensando alla situazione in cui si trova questa nave”
>“Non ci pensi Tenente, l’importante ora è solo allontanarsi di qui, il resto verrà dopo”
>“Si, signore”
>“Temo che questa nave dovrà essere abbandonata molto presto” intervenne il Tenente Naidoo, indaffarato alla consolle per verificare le possibilità che almeno in parte gli scudi possano essere riattivati “Una volta allontanati da qui dovremo tutti trasferirci sulla nostra nave, questa quasi sicuramente finirà distrutta” 
> 
>Il tenente alle parole del Tenente Naidoo si rinvigorì, anche se cercò di non darlo a vedere: se la USS Leicester era destinata ad andare distrutta si poteva presumere che nessuno avesse minimamente ipotizzato che fosse stato proprio un membro dell’equipaggio a consegnare la nave, era virtualmente al sicuro. 
> 
>*Molto bene, se la USS Leicester verrà distrutta io sarò di nuovo in affari. Chissà quanto mi pagheranno se gli consegnerò un’altra nave federale*
>
>
>
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>Tenente Comandante Elaina Tarev
>Ufficiale Medico Capo
>USS Raziel NCC-79016
>[CV]:  http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio_pg.php?id=145
>===================================
>“L’abilità di un medico è inversamente proporzionale alla sua disponibilità.”
> 
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