[Stml14] 00.03 - Una svolta imprevista - Elaina Tarev (Ilenia) - USS Raziel
Ilenia De Battisti
fulmine791 a gmail.com
Ven 1 Gen 2016 13:40:42 CET
Che posso dire come preambolo del mio brano? Qualche idea di come fare
l'imbarco era già stata buttata giù, e come al solito quando si parte da un
canovaccio bianco si dinisce per avere fin troppe idee. Alla fine ho
cercato di dare un'idea del mio personaggio, anche se non sono certa sia
proprio completamente positiva. Così, dopo il timoniere curioso, vi
presento il medico testardo quanto una capra ^_^
Spero che il mio brano possa piacervi, in caso contrario resto aperta alle
modifiche.
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Brano: 00.03
Titolo: Una svolta imprevista
Autore: Ten. Cmd. Tarev (Ilenia)
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Pianeta Enopsis - Iscaled, capitale del pianeta Enopsis
D.T. 12/11/2395 - Ore 13.26 - D.S. 72864.55
Elaina se ne stava un po’ impettita nella sua uniforme da gala, ascoltando
con ben poca attenzione il lungo discorso imbastito dal team di diplomatici
giunti su Enopsis: erano passati pochi giorni da quando il virus era stato
ufficialmente debellato dal pianeta, tempo che era stato ben impiegato per
creare nuovi accordi commerciali fra il nuovo governo del piccolo pianeta e
la Flotta Stellare. Sbadigliò rapidamente, ben sapendo che essendo in mezzo
a tutti i membri della USS Apgar nessuno la noterà, e tornò a guardare
l’ennesimo diplomatico tessere lodi sulla loro grande impresa senza notare
la donna che le si avvicinava.
"Bella cerimonia, non le pare tenente?"
"Non sono un'amante di questo tipo di festeggiamenti ma ritengo che possa
aprire le porte a delle buone trattative commerciali fra la flotta e questo
pianeta"
"Quindi non le da fastidio vedere un gruppo di panzuti e pomposi
diplomatici attribuirsi tutti i meriti di un lavoro che vede lei come vera
artefice della risoluzione dell'epidemia? Ci pensi per un attimo, loro sono
lì a prendere gli applausi e lei è qui, ad assistere."
Le parole della donna la punsero sul vivo tanto da farla voltare per
poterle rispondere a tono, ma si fermò improvvisamente notando che si
trattava di un ufficiale a lei superiore, un comandante che non aveva mai
visto prima di allora.
"Non credo di capire dove vuole andare a parare, comandante, ad ogni modo
ci sono cose più importanti nella vita di ottenere il proprio quarto d'ora
di celebrità"
"Che strano, non è la medesima frase che disse quando quella giovane trill
le soffiò sotto il naso il titolo della migliore allieva del suo anno in
accademia? Anche lì non ha avuto il suo quarto d'ora di celebrità."
"Mi scusi?"
"Farmacologia, tutto perduto per farmacologia: se avesse accettato di
cambiare la sua posizione sull'importanza di limitare l'utilizzo di farmaci
e le sue idee di come la mente possa curare il corpo, sarebbe stata lei ad
essere la prima del suo corso"
"Se avessi accettato di cambiare le mie idee non sarei stata io, non sono
incline a modificare la mia posizione se ho ragione! Si può sapere chi è
lei? Come fa a conoscere così bene il mio passato?"
"Conosco molte cose in effetti che la riguardano, ora lei può restare qui a
guardare questa cerimonia o venire con me e cambiare il suo futuro, scelga
lei"
Il comandante fece un sorriso divertito verso Elaina e poi si allontanò con
passo marziale, senza voltarsi indietro. Elaina, dal canto suo, rimase per
un attimo interdetta ma alla fine seguì il comandante, troppo curiosa di
capire chi fosse quella strana ragazza così tanto informata sul suo
passato. Camminarono per pochi minuti, fino ad arrivare in un luogo un po’
più appartato, e solo allora la giovane si voltò ad osservare Elaina.
“Ero certa che sarebbe venuta, tenente. Fra pochi minuti verremo
teletrasportati a bordo della USS Geheime, c’è una persona che desidera
parlare con lei”
“Non credo di aver afferrato il suo nome, Comandante, ne il motivo per cui
vorreste parlarmi”
“Io? Io non sono nessuno, mi consideri senza nome”
=^= USS Geheime a Comandante, come da ordini la teletrasportiamo a bordo,
il tenente Tarev sale con lei? =^=
“Si, teletrasporto per due”.
USS Geheime - Ufficio CO
D.T. 12/11/2395 - Ore 13.42 - D.S. 72864.58
Il Comandante accompagnò Elaina all’interno dell’ufficio del capitano del
vascello, senza dargli alcuna indicazione ne spiegazione, e facendola
avvicinare alla scrivania. Elaina si fermò ad osservare l’ammiraglio Bates
piuttosto sorpresa nel vedere un così alto ufficiale interessarsi ad un
semplice tenente.
“Ammiraglio, mi scusi, il tenente Elaina Tarev è qui come mi aveva chiesto”
“Molto bene, comandante, vada pure. Tenente, si accomodi pure”
Elaina si avvicinò salutando formalmente l’ufficiale ma l’ammiraglio stava
leggendo alcuni d-padd e non le prestò molta attenzione, quindi si accomodò
un po’ frastornata dalla situazione, le gote leggermente arrossate e lo
sguardo leggermente spaesato facevano trapelare il suo nervosismo.
“Mi scusi ammiraglio, ma non riesco a capire perchè io sia qui”
“Ritiene di essere soddisfatta dalla propria carriera, tenente?”
“Beh, ammiraglio, in questi anni ho avuto la possibilità di dimostrare le
mie capacità in ambito medico e ho potuto dar vita a molte pubblicazioni,
non credo di potermi lamentare”
“Ma nonostante tutto, non è soddisfatta, visto e considerato che ha
richiesto il trasferimento per poter lavorare assieme al Comandante Wood.
Lavorare con un collega con il quale si intrattiene una relazione
sentimentale non è facile, è certa che sarebbe in grado di mantenere la
dovuta lucidità anche nel caso in cui fosse in pericolo?”
“ Si ammiraglio, ne sono sicura”
“Lo afferma con una grande sicurezza tenente”
“Lo affermo con la sicurezza di chi vi ha riflettutto per lungo tempo ed è
giunta alla conclusione razionale di poter accettare questo rischio,
ammiraglio”
“In questo caso, ho l’incarico che fa per lei e il Comandante Wood, vi
informerò del vostro nuovo trasferimento a tempo debito, ora vada pure. Il
capitano della USS Apgar la chiamerà presto per promuoverla Tenente
Comandante, non gli faccia parola di questo incontro. In libertà tenente!”
Elaina apparve ancora più frastornata dalla strana conversazione ma
qualcosa nel carisma dell’ammiraglio la fece desistere dal porle alcuna
domanda, quindi saluto formalmente ed uscì incrociando una giovane
ufficiale dai capelli rossi che entrava al suo posto.
“Victoria, grazie per essere venuta così celermente. Hai avuto il tempo di
leggere il curriculum che ti ho inviato?”
“Certo ammiraglio, se non erro era il curriculum della ragazza che è appena
uscita. Vuole reclutarla per entrare nell’intelligence?”
“Si, quella era la mia idea in effetti. Mi piacerebbe avere un tuo parere
professionale”
“Il tenente Tarev è un ufficiale di indole abbastanza estroversa,
particolarmente affidabile e responsabile. Predilige di gran lunga il
realismo piuttosto che la sentimentalità quando lavora, anche se a volte
potrebbe tendere a sembrare un medico piuttosto distaccato dai pazienti. Il
suo comportamento si basa sull’analisi meticolosa dei fatti e
sull’esperienza fatta nella sua vita, risultando una persona paziente e
sistematica. Si fida decisamente più della logica e dell’obiettività
piuttosto dell'istinto e potrebbe tendere a criticare le persone che basano
il loro comportamento sulle proprie percezioni o su convinzioni non
corroborate da solidi fatti. Solitamente non prende decisioni impulsive,
preferisce ponderare sempre i pro e i contro: ha un etica del lavoro
sviluppata che la induce a non lasciare incompiuto un lavoro che ha
iniziato, e potendo scegliere le piace essere lasciata in pace quando deve
fare qualcosa, non desiderando la presenza di una supervisione
eccessivamente pressante. E’ perseverante e non si scoraggia facilmente,
cosa che la porta a sostenere le proprie posizioni anche di fronte ai
propri superiori, soprattutto se ritiene di essere nel giusto. E’
generalmente abile nel proprio lavoro e ama farlo, tanto da dedicarvi gran
parte del suo tempo. E’ una conservatrice ed ha una bassa propensione al
rischio: accetta il pericolo ponderato, altrimenti può diventare negativa,
scettica e testarda. - fece una piccola pausa prendendo il proprio padd e
leggendovi alcune informazioni - Cosa potrei dire ancora? Sul piano
lavorativo le sue qualità sono molto preziose. Oltre a essere molto
affidabile, realistica e analitica, riesce a lavorare praticamente con
tutti, anche se tende ad avere un atteggiamento decisamente più chiuso
quando si trova a stretto rapporto con un soggetto del quale non può
rilevare l’empatia: in particolare, tende ad apparire un po’ tesa quando si
ritrova a trattare con i ferengi, un popolo che non sembra apprezzare
particolarmente. “
“Quindi, riassumendo, ritieni che possa essere un soggetto reclutabile?”
“Beh, ammiraglio. Se dovessi fare una similitudine potremmo dire che Elaina
è come una rosa, un bellissimo fiore ma con le spine aguzze. Il tenente in
questione è estremamente capace, ma sa anche essere estremamente testarda.
Può rappresentare un ottimo ufficiale medico, ma potrebbe divenire anche
una grossa spina nel fianco per gli ufficiali che si troveranno ad avere a
che fare con lei, non cambia facilmente le sue idee.”
“Corretto, quindi è esattamente l’ufficiale medico capo adatto per lavorare
con tuo padre, non ti sembra?”
Victoria si voltò per un attimo stupita e poi si mise a ridere mentre
l’ammiraglio, sorridendo divertita, guardò una olofoto del Tenente
Comandante Francis "Frank" Moses che teneva sul proprio d-padd.
“In bocca al lupo, vecchio orso”.
USS Handelaar - Alloggio temporaneo del Cmd. Tarev
D.T. 04/01/2396 - Ore 07.14 - D.S. 73009.04
Elaina si risvegliò piuttosto indolenzita, stiracchiandosi con energia per
rilassare la muscolatura dopo la nottataccia su quello scomodo surrogato di
letto; non aveva mai amato viaggiare sulle piccole navi da rifornimento, ma
purtroppo quella era l'unico velivolo che aveva trovato a disposizione per
raggiungere la starbase K-4. Scese dal letto andando ad indossare la
propria uniforme e si sciaquò il viso sul piccolo lavandino presente nel
bagno, soffermandosi per vari attimi a scrutare la propria immagine
riflessa nello specchio: erano passati parecchi anni da quando era entrata
nella flotta stellari, aveva superato parecchie difficoltà e visto la fine
di molte persone, ma questo le aveva donato uno sguardo più maturo e sicuro
di sè.
"La piccola principessina non c'è più"
Disse questa frase sottovoce a se stessa, con una certa fierezza, per poi
tornare verso il letto e iniziare a riordinare tutte le sue cose. Maniaca
della perfezione, come spesso tende ad essere, la giovane era intenta a
riordinare alcuni suoi vestiti rigorosamente su scala cromatica,
soffermandosi ad ammirare alcuni abiti da sera: si rendeva conto anche lei
che probabilmente non avrebbe mai avuto l'occasione di indossarli, ma
nonostante tutto era pur sempre una ragazza che amava permettersi qualche
civetteria di tanto in tanto. Era ancora intenta ad osservare il suo ultimo
acquisto, un tubino blu colbalto, quando l'interfono la fece voltare.
=^= Comandante, abbiamo ricevuto una comunicazione sub spaziale per lei =^=
"Certo, passatela direttamente al terminale del mio alloggio"
Il volto di Elaina si illuminò, convinta che a chiamarla fosse il
Comandante Wood, ma le vollero davvero pochi attimi per vedere naufragare
tutte le sue certezze. Al terminale si ritrovò apparire un volto femminile
a lei decisamente molto noto: Dhania era ancora un incanto, seppure gli
anni passassero poteva ancora vantare un'invidiabile chioma, folta e scura,
che le attorniava un viso dai tratti gentili e delicati. Era passato
qualche tempo dall'ultima volta che l'aveva vista, eppure tutto sembrava
congelato nel tempo, era sempre uguale, sia nel suo aspetto e sia nella sua
espressione autoritaria e fiera.
"Ciao mamma"
"Tesoro, vieni trasferita e non mi dici nulla? Mi spieghi per quale motivo
ti hanno mandato in una base così sperduta?"
"Beh, il trasferimento è avvenuto piuttosto rapidamente, e poi sappiamo
bene entrambe che la domanda che ti preme di più è perchè non sono stata
trasferita alla starbase Tranquillity, giusto?"
"Beh, che male c'è se la tua povera mamma ti vorrebbe più vicina al
pianeta? Betazed è un incanto e tu ci hai sempre vissuto bene, no?"
"Si, certo che ci ho vissuto bene, ma il mio lavoro ha molta importanza per
me."
"Sarà ma non mi sembra che per la Flotta tu abbia altrettanta importanza,
ti hanno spedito in una base praticamente sconosciuta! Ma almeno ci sarà
anche quel gustoso giovanotto?"
L'argomento fece colorire le gote di Elaina, ben poco propensa a trattare
tutto ciò che avesse a riguardo la sua vita sentimentale con sua madre.
Spostò lo sguardo sull'ora sperando che fosse tardi e fosse necessario
chiudere la comunicazione, ma si rese subito conto che c'era ancora tempo e
mentire con sua madre sarebbe stato del tutto inutile.
"Mamma! Quel gustoso giovanotto ha un nome, si chiama Alexander, ed è stato
trasferito anche lui nella mia stessa starbase."
"Ah, in questo caso, male che vada, se vi annoiate potete iniziare a
sfornarmi qualche nipotino."
"Mamma! Andiamo lì per lavorare, mica per dare vita a una discendenza!"
"Ma tesoro che male ci sarebbe? Lo sai che la tua amica Nalia ha partorito
da poco il terzo figlio? Pure quella tua amica dentona ne ha partorito uno
circa sei mesi fa! Gli anni passano tesoro mio, quando pensi di sposarti e
diventare madre?"
"Forse un giorno lo farò, ma sicuramente non penso di farlo nell'immediato
futuro."
"Ah, non sarà a causa di quel gustoso terrestre, vero?"
"Alexander, mamma! Si chiama Alexander e non ha alcuna colpa, le scelte che
riguardano la mia vita le prendo da me!"
"Se lo dici tu. Ma, senti, hai già visto il capitano dell'installazione?
Sai se è un uomo o una donna?"
"Beh, onestamente non ho ancora avuto tempo di informarmi sul capitano,
quindi potrebbe essere un uomo come una donna, ma perchè me lo chiedi? Tu
non conosci molti ufficiali della flotta."
"Amore, io lo chiedo per te. Perchè non ti cerchi qualcun'altro oltre a
quel terrestre? Sai, un bel capitano potrebbe essere un'esperienza molto
più appagante di un semplice Tenente!"
"Alexander è un tenente comandante ed io non intendo assolutamente provare
a corteggiare il capitano!"
"Tesoro, ricordati quello che ti ho insegnato: non puoi sapere se una cosa
ti piace o meno se non la provi, esattamente come non puoi sapere quale sia
il gusto di gelato preferito se prima non li provi tutti!"
"Mamma, te lo ripeto, non intendo provarci con il capitano!"
"Ma almeno conoscilo questo capitano, e se proprio non ti attira va bene
anche il primo ufficiale tesoro, mica saranno tutte donne là!"
"Mamma, tu sei incorreggibile! Proprio tu mi vieni a parlare di queste
cose? Ti ricordo che ti sei sposata e che stai da sempre con mio padre!"
"Ma che cosa centra tesoro? Io con tuo padre mi sono sposata, ma prima di
fare quel passo ho fatto le mie esperienze. Mi ricordo ancora un giovane e
forzuto andoriano con cui ho passato un'indimenticabile vacanza su Risa, te
ne ho mai parlato?"
"Mamma, questa conversazione sta diventando sempre più imbarazzante ed io
devo andare a prepararmi, quindi devo assolutamente salutarti!"
"E va bene, ma tu ricordati quello che ti ho detto, voglio un nipotino e
sono stanca di aspettare! Ciao Tesoro, a presto!"
Appena la chiamata si chiuse, Elaina si gettò sul letto tirando un sospiro
di sollievo, oramai tutta rossa in volto: le conversazioni con sua madre
erano sempre state una sorta di tour de force per i suoi nervi, ma più gli
anni passavano e più si erano fatte strane e pressanti.
=^=Comandante Tarev, la informo che attraccheremo alla Starbase fra cinque
minuti=^=
"Molto bene, finisco di sistemare le mie cose e mi porto in sala
teletrasporto!.
Starbase K-4 - Passeggiata
D.T. 04/01/2396 - Ore 08.02 - D.S. 73009.19
Elaina camminava rapidamente immezzo ad una coppia di robusti guardiamarina
armati che la stavano accompagnando in un ufficio: si osservava attorno con
espressione infastidita, dopo un lungo e scomodo viaggio non sentiva il
desiderio di dover sorbirsi anche un incontro con un consigliere ma non
aveva molta scelta.
“Siamo quasi arrivati Comandante”
“Per caso è già giunto sulla Starbase un certo Comandante Wood? Alexander
Wood per la precisione”
“No Comandante, mi spiace. Vuole che la avvisiamo quando arriva?”
“Si, ve ne sarei grata”
Camminarono per circa altri duecento metri, prima di fermarsi di fronte ad
una coppia di ufficiali: l’uomo la squadrò con espressione severa ed
autoritaria, portando le mani sui fianchi, mentre la giovane ragazza emise
una piccola risata, ripensando al discorso avuto mesi fa con l’ammiaglio
Bates.
“Tenente Comandante Tarev, benvenuta sulla starbase, le presento il Tenente
Comandante Moses. Prego, entri in ufficio e si accomodi pure. La
raggiungerò fra pochissimi minuti per poter verificare la sua idoneità a
questo progetto”
“E’ un piacere conoscerla, Comandante Moses”
Elaina tagliò corto ed entrò nell’ufficio, mentre lo sguardo del Comandante
Moses non cambiò neppure per una virgola; rimase a fossare la giovane fino
a che non fu entrata nell’ufficio consigliere per poi alzare le spalle con
fare un po’ infastidito.
“Mmpf.. l’ennesima ragazzina, se continua così più che un progetto di
intelligence potrò occuparmi di un asilo. Victoria, per curiosità, come mai
ti sei messa a ridere?”
“Oh, nulla di importante, mi era solo venuta in mente una piccola
conversazione che ho avuto con l’ammiraglio Bates.”
“Mmpf.. chissà perchè la cosa non mi suona molto bene”
Victoria questa volta non rispose, si limitò a fare una leggera risatina
per poi accomiatarsi dal Tenente Comandante Moses ed accedere a sua volta
nell’ufficio con espressione decisamente divertita. Dal canto suo Francis
rimase ad osservare la porta dell’ufficio con espressione pensierosa, come
se qualcosa non gli tornasse delle parole della figliastra, poi alzò le
spalle e si diresse verso il primo turbolift.
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Tenente Comandante Elaina Tarev
Ufficiale Medico Capo
USS Raziel NCC-79016
[CV]:
http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio_pg.php?id=145
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“L’abilità di un medico è inversamente proporzionale alla sua
disponibilità.”
-------------- parte successiva --------------
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