[Stml14] 00.04 - Operazione Triboli - Idrissa Naidoo - USS Raziel‏

Ilenia De Battisti fulmine791 a gmail.com
Lun 4 Gen 2016 20:29:01 CET


Molto bello, anche io ho trovato qualche piccolo errore di battitura ma per
il resto è un ottimo brano.

====================================

Tenente Comandante Elaina Tarev

Ufficiale Medico Capo

USS Raziel NCC-79016

[CV]:
http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio_pg.php?id=145

===================================
“L’abilità di un medico è inversamente proporzionale alla sua
disponibilità.”

Il giorno 4 gennaio 2016 20:09, Stefano Zaniboni <stezani a me.com> ha
scritto:

> E bravo il nostro Tenente Naidoo. Il brano mi è piaciuto molto, da
> correggere un paio di errori di battitura :)
>
> Stefano
>
> Il 04/gen/2016 19:40, Riccardo Caglio <rikij_ita a hotmail.com> ha scritto:
> >
> > Buonasera,
> >
> > non fatevi ingannare dalla rapidità, ho iniziato a scrivere il pezzo
> prima di natale.
> >
> > E' la prima volta che partecipo a un GDR di questo tipo e spero di
> riuscire a mantenere la fantasia fino alla fine, per le correzioni
> sull'italiano mi fido di voi =)
> >
> > Buona lettura,
> >
> >
> > ====================
> >
> > 00.04 - Operazione Triboli - Idrissa Naidoo (Riccardo)
> >
> > Nave mercantile Candice - 25/11/2391 ore 23.00
> >
> > Il lungo corridoio riprese lentamente vita, da prima con un ronzio sordo
> e poi con il lento accendersi delle luci. Il boccaporto principale si aprì
> portando con se una ventata di aria fresca, dietro di esso due uomini in
> uniforme gialla attendevano pazientemente che il pannello dei comandi desse
> luce verde prima di entrare.
> >
> > Il Tenene Junior Grade Idrissa Naidoo, dal fisico possente e dalla pelle
> scura come lo spazio, fu il primo a parlare
> >
> > “I sensori della base hanno avuto problemi con le rilevazioni della
> stiva quattro. Se sono i tizi che stiamo cercando potrebbero aver allestito
> una schermatura per nascondere gli animali ai sensori.”
> >
> > “Oppure questa nave è talmente vecchia da avere così tanti strati di
> rattoppo da offuscare i sensori.”
> >
> > Lo incalzò immediatamente l’altro. Era più basso ed esile e la sua
> carnagione pallida lo facevano sembrare quasi inoffensivo al fianco del
> superiore; ma quello che non aveva in muscoli il Guardiamarina Anthony
> DiNardo lo recuperava sicuramente in parlantina.
> >
> > “Non ci costa nulla controllare.” Ribatté Naidoo in tono fermo e deciso
> “Aveva altri programmi guardiamarina?”
> >
> > I due si scambiarono una breve occhiata per poi incamminarsi
> ridacchiando lungo il corridoio.
> >
> > La Candice batteva bandiera della Federazione, ma era visibilmente un
> qualche modello di nave da carico klingon riconvertita per poter supportare
> un sistema di propulsione federale. Tre corridoi e due ponti più sotto i
> due ufficiali arrivarono di fronte alla stiva che aveva suscitato il loro
> interesse.
> >
> > “Secondo il documento di carico qui abbiamo trenta fusti di diserbante
> agricolo.” disse Naidoo leggendo dal proprio data padd “E stando a questi
> simboli è materiale altamente infiammabile e non può essere... Ti serve una
> mano?”
> >
> > Si interruppe vedendo DiNardo intento ad armeggiare con il pannello di
> controllo della porta.
> >
> > “Per aprire era la specie di forchetta o il cane con l’ombrello?”
> >
> > “Il cane con l’ombrello”
> >
> > La porta iniziò ad aprirsi cigolando e strisciando in modo vistoso, la
> stiva era infine accessibile ed i due vi entrarono tricorder alla mano. Una
> breve ispezione rivelò una serie di fusti di diserbante disposti in modo da
> coprire e rendere inaccessibile la parte posteriore della stiva. Naidoo
> chiamò altri addetti della sezione sicurezza e della sezione ingegneria per
> poter sgomberare il passaggio. In pochi minuti fu sgomberato e il gruppo
> poté finalmente accedere ad una serie di casse sistemate sul fondo della
> stiva e non dichiarate nel manifesto di carico.
> >
> > “I nostri colleghi della sezione navigazione hanno intercettato, circa
> due giorni fa, una strana comunicazione proveniente dallo spazio romulano e
> diretta ad un mercante che abbiamo già pizzicato con una partita di liquore
> illegale.”
> >
> > DiNardo iniziò a spiegare agli altri presenti come erano riusciti
> partendo da quella comunicazione ad identificare una serie di cittadini
> della federazione interessanti ad acquistare animali esotici e protetti e
> da li risalire fino alla Candice.
> >
> > Naidoo ebbe una strana sensazione fin dalla prima scansione della nave
> con i sensori della base. Perché prendersi tanta briga per schermare ai
> sensori un’intera stiva? Perché le casse non presentavano sistemi di
> areazione ne risultavano positive a materiale organico se scansionate con i
> tricorder? Ma non volle interrompere DiNardo, dopo tutto era il suo momento
> e non avrebbe mai osato rovinarlo.
> >
> > “Ed è per questo che vi abbiamo chiamato qui e fatto spostare tutti quei
> fusti di diserbante” DiNardo fece segno ad alcuni dei presenti di aiutarlo
> ad aprire una delle casse. “Ed è con questo che la sezione sicurezza è
> lieta di presentarvi un bel carico sequestrato di..”
> >
> > Il coperchio della cassa si aprì e la stanza si ammutolì di colpo.
> >
> > Man mano che le altre casse venivano aperte, etichettate e poi sigillate
> il silenzio stupito dei presenti si tramutò dapprima in un leggero mormorio
> e poi man mano in un’atmosfera quasi di festa. Quando tutte le casse furono
> infine aperte, la squadra del Tenente JG Naidoo catalogò più di ottanta
> fucili di assalto Romulani diretti chissà dove nel territorio della
> Federazione.
> >
> > Base Spaziale 33 Sierra - Sala interrogatori due - 26/01/2392 ore 13.20
> >
> > Sulla superficie olografica del tavolo interrogatori apparvero tre foto:
> un tellarite intento a bere un caffè, un umano in bermuda arancioni disteso
> sotto un ombrellone e un boliano indaffarato a scaricare scatole da un
> bancale.
> >
> > “Te lo chiedo di nuovo. Conosci qualcuna di queste persone?” chiese
> Naidoo al sospettato ammanettato dall’altro lato del tavolo. L’umano,
> capelli biondi e qualche chilo di troppo, scambiò un’occhiata con il
> proprio avvocato
> >
> > “No”.
> >
> > Le dita di DiNardo si mossero veloci sulla tastiera, le tre olofoto
> furono sostituite da altrettante raffiguranti i tre uomini in compagnia del
> sospettato “Non ci prendere per fessi!”
> >
> > Si doveva rincarare la dose prima che il biondo, così lo avevano
> soprannominato, avesse tempo di pensare o di farsi suggerire dall’avvocato.
> >
> > “Abbiamo altre foto dove sei in loro compagnia” Naidoo impostò la frase
> con un tono calmo, non perché volesse risultare più tranquillo o
> rassicurante ma semplicemente perché non era solito alzare la voce.
> “preferisci vedere per prime quelle dove consegni le armi o quelle dove
> prendi i crediti?”
> >
> > Il sospettato non rispose.
> >
> > “Chi o cosa è Jak’Al?”
> >
> > Sentendo quel nome il biondo ebbe un attacco di panico, iniziò a sudare
> e ad agitarsi tanto che si poterono sentire distintamente le manette
> sbattere contro il campo di forza che le teneva fissate al tavolo.
> L’avvocato fece cenno Naidoo di fermarsi e chiese di poter conferire da
> solo con il cliente.
> >
> > Spente le registrazioni ambientali i due ufficiali uscirono dalla stanza
> lasciandoli nel proprio brodo e si avviarono verso il replicatore
> nell’ufficio adiacente.
> >
> > “Hai visto la faccia che ha fatto quando hai detto quel nome?”
> >
> > Naidoo annuì preoccupato e i due bevvero le bibite replicate in silenzio
> osservando la porta della sala interrogatori speranzosi che il colloquio
> privato durasse poco.
> >
> > “Un certo Moses ha richiesto di poter visionare i file della nostra
> indagine.” DiNardo interruppe il silenzio per primo.
> >
> > “Il tenente comandante Francis Moses, classe 39, eroe di guerra,
> medaglia al valore Christopher Pike. Sposato con l’Ammiraglio Bernadette
> Bates. Due figli, un maschio e una femmina. Il capitano ha già provveduto a
> fornirgli gli accessi necessari.”
> >
> > “Credi sia coinvolto con il contrabbando?”
> >
> > “No, ma di sicuro ha qualche interesse di tipo personale. Almeno lui è
> stato così gentile da chiederci il permesso.”
> >
> > “Cosa intendi?”
> >
> > Naidoo fece per rispondere ma la porta della sala interrogatori si
> riaprì e l’avvocato fece cenno che erano pronti a ricominciare.
> >
> > Base Spaziale 33 Sierra -  15/08/2395 ore 15.00
> >
> > Finito il turno, Naidoo imboccò uno dei corridoi della cinta esterna
> della base diretto alla sezione comando. Non era la strada più breve, ma i
> suoi sogni erano stati turbolenti nelle ultime notti e aveva bisogno di
> camminare un po’. Da quando riuscì ad assicurare alla giustizia i
> contrabbandieri di armi qualche anno prima, dopo la promozione a Tenente le
> sue responsabilità all’interno della base erano aumentate, ma non era
> quello che non lo faceva dormire bene.
> >
> > Quando fu contattato per la prima volta dall’intelligence si sentì
> onorato ed accettò il colloquio senza pensarci troppo. A quel primo
> incontro ne seguirono altri e, anche se la possibilità di scoprire
> veramente chi fosse Jak’Al lo allettava, lo stato di incertezza e le
> informazioni parziali che fino a quel momento aveva ricevuto lo turbavano.
> >
> > Come se non bastasse durate i colloqui richiese che nel progetto fosse
> incluso anche il fu guardiamarina, ora Tenente JG, DiNardo. Anthony era un
> amico e collega ed il fatto di averlo coinvolto in un’operazione di cui
> sapeva poco o niente e che avrebbe potuto comportare enormi pericoli
> aumentavano il suo senso di frustrazione.
> >
> > Idris cercò di scacciare quest’ultimo pensiero immaginando la reazione
> di Tony nel vederlo partire per una missione segreta senza di lui. Pochi
> minuti dopo raggiunse la sala dove era riunita la commissione, trovò la
> sala vuota se non per Tony seduto ad aspettarlo.
> >
> > “Già fatto?”
> >
> > “So essere molto convincente.”
> >
> > “Mi pare di capire che sia andata bene”
> >
> > DiNardo percepì il velo di preoccupazioni nelle parole dell’amico ed
> avvicinatosi gli posò una mano sulla spalla.
> >
> > “Non preoccuparti Idris, se dovesse succedere qualcosa di brutto mi
> occuperò io della tua famiglia.”
> >
> > Naidoo scosto la mano dell’amico dalla spalla “Perché dovrei essere io a
> morire?”
> >
> > “Ma guardati! Sei un enorme bersaglio giallo!”
> >
> > Naidoo fece per replicare ma DiNardo stava già uscendo dalla sala.
> >
> > Starbase K-4 – Ponte – Ufficio Tenente Comandante Moses - 20/01/2396 ore
> 09:10
> >
> > “Benvenuto sulla base Tenente.” Il comandante Moses fece cenno a Naidoo
> di accomodarsi di fronte a lui.
> >
> > “Grazie Comandante, stavo facendo un giro per ambientarmi e ho pensato
> di passare.” disse sedendosi.
> >
> > “Ha già avuto modo di conoscere la squadra?”
> >
> > “Si, sembrano tutti in gamba. Ho lasciato l’onere di indire una riunione
> di presentazione al Tenente DiNardo”
> >
> > “Mmpf… il tizio che parla sempre?”
> >
> > Naidoo annui sorridendo dopo di che infilò una mano in tasta e ne
> estrasse un chip dati che posò sulla scrivania di fronte a Moses. Il
> comandante osservò per qualche istante il chip per poi commentare: “Mmpf...
> Un regalo per me?”
> >
> > “Contiene una serie di dati riguardanti l’operazione Triboli. Sono
> presenti documenti ufficiali ed anche informazioni che non abbiamo potuto
> utilizzare per evitare vizi di forma”
> >
> > “Come le informazioni che ha raccolto su di me? Avrei potuto farla
> trasferire a fare il picchetto di fronte a qualche monumento.”
> >
> > “Siamo riuscito a collegare i contrabbandieri a Jak’Al tutto da soli. Ha
> fatto bene a non fermarmi”.
> >
> > “Le è dispiaciuto non poter continuare?”
> >
> > “Sono rimasto più sorpreso che ci abbiano fatto finire l’operazione. Da
> quando abbiamo trovato le armi sulla Candice ho sempre avuto la sensazione
> che ci avrebbero tolto il caso da un momento all’altro.”
> >
> > “E’ qui per finire quello che ha cominciato?”
> >
> > “Sarebbe un ottimo risultato ma non è la motivazione principale.”
> >
> > Moses raccolse il chip dati e se lo infilò in tasca “Non la trattengo
> oltre tenente.”
> >
> > “Bene signore, grazie del suo tempo.” Naidoo si alzo e fece per uscire
> ma poco prima si raggiungere la porta si voltò di nuovo verso il superiore
> “Si fidi di me. Lasci che la aiuti. Non le posso promettere che lo
> prenderemo ma ce la metteremo tutta per rendergli la vita un inferno.”
> >
> > Il comandante non rispose ma il suo sguardo parlò per lui.
> >
> >
> > ========================
> > Tenente Naidoo
> > Capo SEC/TAC
> > USS Raziel NCC-79016
> > [CV]: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=143
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