[Stml14] [02.05 - Moses] Intrighi
marco.tassinari94 a email.it
marco.tassinari94 a email.it
Gio 30 Giu 2016 11:07:58 CEST
il brano è qualcosa di fenomelane, veramente... ma potevi metterci un
pochetto di più a scriverlo eh? Adesso mi devo scervellare T.T
Comunque bravissimo Franco!
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Tenente Chase
Timoniere
USS Raziel NCC-79016
http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Raziel/main.php?include=curriculum.php&ufficiale=416
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Da: "USS Raziel" <stml14 a gioco.net>
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Oggetto: [Stml14] [02.05 - Moses] Intrighi
Data: 30/06/16 11:50
FLASHBACK
Prigione Federale Nuova Alcatraz - Cella d'isolamento 242 - 31 Maggio 2396
ore 10.00
"Questa è la tua nuova cella Po'Kar. Adesso puoi urlare quanto ti
pare, qui non romperai i coglioni a tutto il braccio!" il capo delle
guardie, nonostante fosse la metà del Gorn, lo guardò con un
cipiglio irato e per nulla intimorito. Forse le due enormi guardie di
sicurezza, armate di bastoni storditori, contribuivano alla sua sicurezza,
forse erano i ceppi in metallo che tenevano bloccato il massiccio rettile o
forse entrambe le cose. "Anzi se fai casino qui mi farai pure felice, almeno
disturberai solo il riposo del tuo collega qui di fronte."
Po'Kar lanciò un'occhiata alla cella indicatagli, ma vide solo una
massiccia figura distesa sulla branda. Sbuffò ed fù spinto
all'interno della sua cella.
"Goditi la permanenza Po'Kar!" esclamò il capo delle guardie prima di
andarsene con i suoi uomini.
Il Gorn colpì con un violento colpo di coda la branda della cella
deformandola. Le ferite gli facevano ancora male, ma più di tutto era
la rabbia di essere stato sconfitto che gli bruciava. Ma avrebbe ricordato
tutti quelli che avevano contribuito alla sua caduta. Quel maledetto ferengi
di nome Ziral che lo aveva drogato con chissà quale intruglio e il
suo compatriota Serak che non gli aveva permesso di ammazzarlo subito. E non
ultimo quell'impiccione di Ingram che gli aveva messo i bastoni fra le
ruote ed era poi sfuggito alla sua vendetta. Ma l'universo non era
abbastanza grande per nasconderlo, prima o poi l'avrebbe scovato e allora...
"Fai silenzio testa di cazzo!" grugnì l'energumeno ancora sdraiato
sulla branda "Fai ancora casino e ti strappo le braccia e lo uso per
ammazzarti."
Quella voce... la lingua di Po'Kar assaggiò l'aria mentre il suo
sistema olfattivo provava ad associare l'odore dell'essere ad un viso
conosciuto. Le sinapsi del rettile ebbero un sussulto, scrollandosi via la
rabbia fino a collegare voce e odore ad una sola persona. "Ingram!" la coda
colpì di nuovo rovinando per sempre la branda.
"Adesso hai rotto..." l'umano si alzò a sedere e lanciò
un'occhiata al suo vicino di cella. Anche nei suoi occhi si accese una luce
di riconoscimento "Ma tu guarda un po'... da sotto quale sasso sei
strisciato fuori tu?"
"Ti ammazzo Ingram!" grugnì ancora Po'Kar colpendo, questa volta con
i pugni, il velo azzurrino del campo di forza.
"Su con la vita lucertola... c'hai provato già una volta e ti
è andata male. Quando uscirai di lì sarò morto da
tempo. Non mi spaventi per niente..."
Il Gorn passò i successivi dieci minuti ad urlare all'indirizzo
dell'umano e a distruggere la propria cella con potenti colpi della sua
coda. Ingram, o meglio il Comandante Moses, lo guardò con un ghigno
per tutto il tempo. Alla fine il rettile parve calmarsi, ormai sfinito e
dolorante.
"Vi hanno preso con il blocco navale?" chiese al termine della sfuriata
tornando a distendersi sulla branda con le mani sotto la testa "Io gli sono
finito proprio in bocca mentre tornavo alla mia nave, accidenti a me... ma
non mi hanno potuto accusare di nulla... o quasi. Una multa, qualche
mazzetta e sarò fuori presto, qualche mese al massimo. Sai se hanno
beccato anche Serak? Vorrei tanto fargliela pagare!"
"Si..." bofonchiò il gorn cercando un posto per sedersi e constatando
che non poteva più farlo.
"Beh poco male... era solo un pezzo di merda. Il suo capo troverà
qualcun altro per sostituirlo." Il Gorn rispose con un verso disgustato.
"I tempi cambiano Po'Kar - continuò Moses - un tempo noi capitani
contavamo qualcosa, adesso dobbiamo render conto ad affaristi senza scrupoli
che non ci mettono un attimo a tradirci. Bah! Mi faccio una dormita... qui
almeno mi riposerò un po'. Fai casino quanto vuoi, ho il sonno
pesante." Detto questo si girò su un fianco e presto prese sonno.
FLASHBACK
Prigione Federale Nuova Alcatraz - Cella d'isolamento 242 - 4 Giugno 2396
ore 12.00
"E a quel punto ormai avevo terminato la birra e gli domando: Sei sicuro che
sia femmina?" Moses si lasciò andare ad una risata sguaiata che non
sortì effetto sul suo vicino di cella. Forse il gorn era troppo
stupido per capirla, o forse certi riferimenti sessuali erano troppo alieni
per la sua razza. L'unica cosa che il rettile fece fu calare una carta
raffigurante un castello sospeso nel nulla.
"Fortezza fluttuante... direi che ti ho fregato" commentò soddisfatto
Po'Kar.
Con un verso disgustato l'umano gettò le carte che aveva in mano
davanti a se. "Po'Kar, hai più culo che anima... mi domando come
hanno fatto a beccarti!" dall'altra parte del campo di forza l'essere
mostrò i denti in un sorriso di sufficienza. Il rumore di passi lungo
il corridoio attirarono l'attenzione dei due.
Due uomini e una giovane donna dai capelli rossi, si presentarono davanti
alla cella dell'umano che li guardò sollevando un sopracciglio. La
donna aveva un camice da medico e sul petto il logo dell'infermieria della
prigione.
"E' lui? Chiese la giovane senza nemmeno guardarlo intenta a leggere un
dpad."
"Sissignore... Prigioniero 24246"
Victoria Winslow alzò gli occhi su Moses e gli fece l'occhiolino.
"Signor Ingram, sono la dottoressa Lenz. Abbiamo i risultati delle analisi
sui campioni presi al momento della sua incarcerazione e abbiamo riscontrato
dei problemi." L'ufficiale in incognito le fece cenno di continuare non
sapendo bene dove la figlioccia volesse andare a parare. "Mi dispiace
informarla che lei soffre di aceruloplasminemia. La trasferiremo
nell'infermieria del carcere."
"Ehi Po'Kar, alla fine me ne vado prima del previsto!" commentò
scherzosamente Ingram all'indirizzo del gorn.
"Speriamo per sempre!" commentò questi di rimando.
"Non ci contare bello! Stasera torno e ti straccio a questa merda di
gioco... almeno ci fosse un olovisore in questo dannato posto!"
"Non ci conti signor Ingram, la cosa potrebbe essere più lunga di
quanto crede. Fatelo uscire prego."
Le due guardie disabilitarono il campo di forza e, mentre una teneva
d'occhio il prigioniero, l'altra gli applicava delle manette magnetiche. Poi
Moses fu scortato verso l'ascensore.
"Che diavolo sta succedendo?" chiese mentre la guardia gli toglieva di nuovo
le manette dopo che le porte dell'ascensore si erano ormai chiuse.
"Purtroppo la missione su Risa è stata anticipata. Sono venuta appena
ho potuto ad avvertirti."
"Merda!" commentò Moses.
"Piano con le parole. Ci baci mia madre con quella bocca!" i due si
sorrisero mentre le guardie facevano finta di nulla.
"Va bene! Avete preparato tutto per me?"
"Si, siamo ancora in tempo, la prigione è molto più vicina a
Risa della stazione. Sono stata avvertita mentre stavo tornando e sono
venuta a prenderti. Siamo giusto in tempo per portarti su Manzar e farti
prelevare da lì dalla nave passeggeri che si sta recando su Risa. A
bordo ci sono le due ragazze che avevi chiesto."
"L'hai trovata quindi!"
"E' stato facile... immagino che il Tenente Xain non conoscesse la sorella
quanto credeva." Victoria mostrò il dpad al patrigno sul quale era
ben visibile una giovane andoriana in abiti succinti in posa
estremamente sensuale.
"Una escort? L'hanno propio fregato a quel ragazzo! Lui pensava che la
ragazza fosse stata rapita e lei invece faceva la prostituta... Cosa le
avete detto?"
"Che un ricco uomo d'affari voleva un paio di ragazze che gli facessero
compagna per alcuni faticosi viaggi d'affari. Prima tappa Risa e poi
chissà... Comunque le avevamo già imbarcate per fortuna e sono
proprio sulla nave passeggeri."
"Va bene, sembrerà un po' strano che mi porto delle ragazze da fuori
per stare su Risa, ma se nessuno fa domande poco importa. E per Po'Kar?"
"Lo addormenteranno e lo terranno sedato fino al tuo ritorno. Non
capirà quanto tempo è passato, potrai riprendere come se
niente fosse successo."
"Pensi proprio a tutto!"
"Mi pagate per questo" rispose Victoria con un sorriso "La Raziel ti aspetta
attraccata alla stazione, ti porteremo fino alla colonia su Manzar, il resto
del gruppo arriverà su Risa un giorno prima di te."
"C'è il ragazzino a bordo?"
"No... il Capitano Hazyel sta andando anche lui su Risa. E' sorto un
problema e lui dovrà porvi rimedio..." commentò lei un po'
stizzita. Moses preferì non fare altre domande.
Risa - Astro Nascente Resort, Sala Ricevimenti - 10 giugno 2396 -
ore 21.30
Moses uscì dal bagno tastandosi l'orecchio. Fox non c'era andato
tanto leggero quando gli aveva impiantato l'auricolare. Avrebbe preferito la
dottoressa, ma sarebbe stato difficile farla entrare nel bagno degli uomini.
Si guardò intorno sorseggiando il suo drink, le sue due 'ragazze' si
erano gettate sulla pista da ballo e ora davano spettacolo. Il Primo
Ufficiale della Raziel nè approfittò per farsi aggiornare dai
suoi colleghi e per scrutare attentamente gli invitati.
"Moses a Naidoo. Novità?" Borbottò dopo aver avviato la
comunicazione.
"Bentornato signore... niente d'interessante. Abbiamo inquadrato i nostri
sospetti e disseminato di microfoni la sala del torneo. Ci sono ordini?"
"Sono già stati assegnati i tavoli ai partecipanti?"
"Ancora no, le iscrizioni sono state chiuse proprio all'inizio della serata.
Abbiamo iscritto lei e la dottoressa Tarev, noi ci occuperemo della
sorveglianza. In qualità di spettatori potremmo stare molto vicini a
P'Morr, Glek e al misterioso Mr. White."
"Altri tizzi interessanti?"
"Solo una moltitudine di ferengi. Si devono riprodurre come conigli sul quel
pianeta... e non ce n'è uno che abbia la fedina penale pulita."
"Sarah è in grado di controllare i tavoli da gioco?"
"No, non ci sono controlli elettronici sui tavoli proprio per evitare
manomissioni. L'unico modo sarebbe modificarli fisicamente ma è
troppo tardi per farlo..."
"Allora dovremmo far sparire il primo mazziere che sarà assegnato al
banco dei nostri sospettati."
"Perchè?"
"Puoi scommettere che i nostri due piccioncini abbiano stretto accordi con
chi gestirà il loro tavolo. Probabilmente sarà anche stato
modificato a loro vantaggio... la scelta migliore sarebbe danneggiarlo e
farlo sostituire."
"Forse si può fare, chiederò a Fox" rispose Naidoo dopo averci
pensato per qualche secondo."
"Bene... ci sentiamo più tardi. Moses chiudo."
Il primo ufficiale della Raziel si guardò per qualche momento ancora
intorno. Sembrava tutto tranquillo, la solita serata di galà che
precedeva un evento. Agli occhi allenati di Moses però alcune cose
erano fuori posto...
"Moses a Haziel" nessuno rispose ma il suono del microfono che si accendeva
e spengeva significava una sola cosa: il capitano era in ascolto ma non
poteva parlare.
"Non so cosa stai facendo, ma qui è pieno di gente che non dovrebbe
esserci. Ad occhio e croce direi i servizi di sicurezza di Risa..."
Scrutò un uomo, che appoggiato con noncuranza ad una colonna,
sembrò parlare per un attimo con il polsino della sua camicia. Moses
scosse la testa divertito, poi guardò una donna che tirava fuori uno
specchietto da cipria e lo piegava in un angolo poco consono all'uso che ne
doveva farne. Infine vide due uomini vicino al bar, con bicchieri d'acqua e
lo scintillio di qualcosa appeso alla cintura... un distintivo ad occhio e
croce. "Rettifico, abbiamo servizi segreti, polizia e chissà
cos'altro... ci mancano solo i vigili del fuoco." Di nuovo lo scatto del
microfono che si apriva per poi richiudersi immediatamente, segno che Haziel
aveva recepito il messaggio. "Bene, se sei d'accordo contatterò
Victoria, forse lei riuscirà a parlare con l'intelligence di Risa per
capire cosa c'è che non va..." questa volta gli scatti furono due.
Moses sbuffò.
"Ok niente canali ufficiali... la Mendel?" un solo scatto in risposta "Ok...
Moses chiudo."
In quali casini si erano cacciati? Tutte le strade per scoprire qualcosa dei
traffici della stazione, sembravano essere dei vicoli ciechi. Ziral, Po'Kar,
Selouva e Serak erano stati presi e probabilmente non avrebbero parlato. Ci
stavano lavorando in modi diversi, lui infiltrato nella stessa prigioni di
Po'Kar, Ziral sotto le amorevoli cure di Tombstone e della bella oroniana si
occupava lo stesso Hazyel, ma la cosa sarebbe stata lunga. L'andoriano che
aveva tradito i suoi compagni sulla Leicester era ormai morto e la sorella,
che lui pensava essere stata rapita, era invece una escort di lusso che
probabilmente non sapeva nemmeno che il fratello era deceduto. L'unico modo
per scoprire qualcosa dei traffici dell'Avamposto Commerciale DK-34 era
agganciare coloro che erano ancora liberi e cioè P'Morr e Glek.
Avevano basato tutta la missione su quei due, nella speranza che li
portassero a qualcosa di concreto per smantellare l'intero traffico. Ma
perchè c'erano anche i servizi di intelligence di Risa? E la polizia?
Sicuramente non lavoravano insieme, c'era troppo divario fra gli infiltrati.
I Servizi non avrebbero mai permesso che due poliziotti, con tanto di
distintivo, si imbucassero nel loro caso, segno evidente che ognuno stava
agendo di testa propria. Ma che ci facevano li? E perchè diavolo il
ragazzino era scomparso? Cosa stava facendo Hazyel di così importante
da non poter nemmeno parlare?
L'annunciatore avvertì che era arrivato il momento di prendere posto
ai tavoli e sul tabellone principale apparvero i nomi dei partecipanti al
torneo con la loro assegnazione. C'erano dodici tavoli da otto partecipanti
ciascuno e da una parte, nella penombra della sala, una fila di dodici
mazzieri di varie razze, fra cui alcuni ferengi. Ognuno di loro portava,
sulla polo bordeaux con il logo del resort, anche il numero di tavolo
corrispondente. I dodici si avviarono ai propri tavoli mentre la gente si
accalcava per guardare e Moses controllava chi fosse il mazziere del tavolo
assegnato ai due strozzini. Quando tornò a guardare, il ferengi che
avrebbe dovuto vigilare sulla partita era sparito. Chase era appoggiato ad
una colonna fischiettando con finta innocenza mentre la porta alle sue
spalle si chiudeva. Il primo ufficiale della Raziel ebbe solo il tempo di
intravedere Naidoo che trascinava via uno svenuto mazziere.
Al tavolo intanto stavano accadendo altre cose strane. La dottoressa Tarev
emise una risata divertita e poi colpì distrattamente un bicchiere di
alcool. Un rigagnolo si allargò sul tavolo fra le grida irate dei
partecipanti. Elaine si scusò con tutti e le bastò sbattere un
paio di volte le sue lunghe ciglia da trasformare tutti i maschi attorno a
lei in degli agnellini. Fox dal canto suo si limitò a toccare con
leggerezza il sigaro di un borioso giocatore e un lapillo incadescente cadde
sul liquido incendiandolo. Fu questione di un attimo, ma la strisciata nera
che rimase, rese il tavolo ingiocabile e fu presto sotituito dagli
inservienti. Gli occhi di P'Morr e Glek stavano mandando fulmini di
rabbia... il tavolo che avevano fatto modificare era stato cambiato e il
loro contatto era sparito.
Moses sorrise e si fece i complimenti per la scelta degli uomini del
progetto Empireo, erano proprio spettacolari. Certo non glielo avrebbe mai
detto se non strettamente necessario, ma poteva almeno congratularsi con se
stesso.
"Moses a Mendel"
"Buonasera capo..." rispose prontamente la ragazza dando una gomitata al suo
accompagnatore per avvertirlo che c'erano novità.
"Abbiamo degli ospiti alla nostra festa. Ore sei, l'uomo con lo smoking blu
notte. Ore quattro la donna seduta al bar con il vestito irridescente. Sono
sicuramente dei servizi segreti di Risa. In più i due geni con il
distintivo della polizia e il vestito da quattro soldi ai bordi della pista
da ballo. Scopri cosa stanno facendo qui. Buca i computer dei servizi di
intelligence di Risa se devi, non mi interessa!"
"Buca?" la ragazza sollevò un sopracciglio "Pittoresco..."
"Poche ciance. Mandate Fox ad abbordare la donna al bar e vediamo se scopre
qualcosa."
"Abbordare... Sissignore riferirò. Mendel chiudo."
"Bene iniziamo i giochi..." sussurrò Moses avviandosi baldanzoso
verso il suo tavolo.
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Ten. Cmdr. Francis Moses
Primo Ufficiale
USS Raziel
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"La tecnologia migliora ogni giorno e va bene, ma di solito basta un pezzo
di gomma da masticare, un coltellino e un sorriso." Spy game
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