[Stml14] 03.07 - Una selezione poco naturale (testo rivisto)

Ilenia De Battisti fulmine791 a gmail.com
Ven 4 Nov 2016 22:24:20 CET


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Brano: 03.07

Titolo: Una selezione poco naturale

Autore: Ten. Cmd. Tarev (Ilenia)

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USS Raziel - Plancia

D.T.  15/09/2396 - Ore 19:46

Il Comandante Moses sedeva alla postazione di comando con espressione
corrucciata, lanciando degli sguardi piuttosto infuocati verso l’addetto
alle comunicazioni: il tempo passava ma dal pianeta non giungeva alcuna
informazione realmente indicativa. Sapeva che il Comandante Tarev si era
messa al lavoro con il Comandante Wood, e aveva supervisionato
personalmente le procedure di teletrasporto per tutta l’attrezzatura
richiesta dai due. Anche l’equipaggio appariva un po’ nervoso e infastidito
da quella continua attesa, ma il bippare della consolle li destò dai loro
pensieri.

“Il Capitano Hazyel?” chiese quasi speranzoso Moses

“Ehm.. no signore” rispose un po’ imbarazzato il guardiamarina “Si tratta
dell’ammiraglio Bates”

“Ancora?” proruppe Moses osservando lo schermo

“Credo desideri avere delle informazioni su come stanno evolvendo le cose,
signore”

“A si? Beh, le vorrei avere anche io Guardiamarina!”

Il guardiamarina stava per rispondere, ma sentendo la consolle bippare
nuovamente tornò al proprio lavoro “Signore, chiamata dalla starbase K4, si
tratta del Comandante Wislow”

Moses si massaggiò la mandibola sbuffando “Aprire il canale! Sullo schermo!”

Sullo schermo apparvero due finestre appaiate: sulla sinistra l’Ammiraglio
Bates era seduta su di una poltroncina dello studio, mentre sulla destra si
stagliava la figura di Victoria, che se ne stava in piedi nella sala
controllo della starbase: entrambe le donne avevano lo sguardo teso, segno
della loro preoccupazione.

“Buonasera ammiraglio” Victoria osservava dritta verso lo schermo
“Comandante” cennò con il capo per salutare il padre

“Comandante, rapporto” proruppe l’Ammiraglio osservando il marito

“I Comandanti Wood e Tarev sono all’opera” rispose rapidamente Moses per
poi incrociare le braccia al petto

“E dunque? Continui Comandante” lo incalzò nuovamente l’Ammiraglio

“Che cosa hanno scoperto sinora?” chiese a sua volta Victoria con una
leggera apprensione

“E dunque spero che si sbrighino a farmi avere qualche notizia, Ammiraglio!”

L’ammiraglio si afflosciò un po’ sulla poltroncina sbuffando “Comprendo,
appena saprà qualcosa mi chiami immediatamente” fece una leggera pausa
recuperando la piena postura “Ad ogni modo il sistema stellare è
ufficialmente in quarantena, la dodicesima flotta si è posizionata in modo
da impedire qualsivoglia tentativo di fuga”

Moses annuì alle parole dell’Ammiraglio “Molto bene, questa è una buona
notizia”

“Quindi non sappiamo neppure se i membri di Empireo sono rimasti
contagiati?” chiese con un po’ di insistenza Victoria

“No, al momento so solo che è stato prelevato loro il sangue a distanza di
un certo numero di ore, ma non so ancora se vi sia stato o meno contaglio”

“Ma per il momento non hanno manifestato alcun sintomo, giusto?” chiese a
sua volta l’ammiraglio

“No, ammiraglio, per ora nessun sintomo” rispose nuovamente Moses

“Beh, questa se non altro è una buona notizia, no?” Victoria fece un
leggero sorriso, rilassandosi un po’ “Se non hanno ancora avuto problemi
potrebbero essere ancora in perfetta salute”

“Si, lo stiamo sperando tutti” l’Ammiraglio Bates annuì a Victoria per poi
tornare ad osservare Moses “Non la trattengo oltre, ma si ricordi che
voglio un rapporto, il prima possibile!” detto questo chiuse il canale

“Si, tenga informata anche la Starbase, siamo un po’ in pensiero” Victoria
si soffermò per un po’ a studiare il volto del padre, come a capirne le
emozioni, poi chiuse a sua volta il canale.

Appena ambo le comunicazioni si chiusero, il Comandante Moses si alzò dalla
postazione di comando sbuffando “Già, vorrei anch'io avere un dannato
rapporto!” bofonchiò tra sé e sé per poi dirigersi all’uscita della plancia
“Vado nei miei alloggi, se arriva qualche comunicazione dal pianeta
avvertitemi immediatamente!”



SS Nostromo - Plancia

D.T.  15/09/2396 - contemporaneamente

Il Capitano Bishop era fuori di sé dalla rabbia, la situazione gli era
completamente sfuggita di mano ed inoltre il rischio di pandemia avrebbe
potuto impedirgli di lasciare il pianeta. Sapeva che i suoi mandanti non
avrebbero mai accettato il rischio di venire immischiati ad indagini di

così alta portata e non si sarebbero fatti scrupoli a far eliminare
qualsiasi potenziale testimone.

“Signori, è ora di andarsene!”

“Capitano, alcuni membri dell’equipaggio sono ancora sulla superficie.
Potrebbe servire un po’ di tempo per farli risalire a bordo e…” il giovane
tellarite si bloccò di colpo spalancando gli occhi “Non possiamo andarcene!”

Il Capitano si voltò ancora più furioso “Si spieghi meglio.. e alla svelta”
si avvicinò al giovane accarezzando in maniera quasi automatica il proprio
phaser “Quando dico che si parte, significa che la nave parte. Non sono il
tipo da accettare un no come risposta!”

Il giovane alzò il capo sbiancando in volto “Certo Capitano, lei ha
ragione, ma abbiamo appena ricevuto un comunicato: l’intero sistema
stellare è stato posto in stato di quarantena, c’è il divieto di lasciare
il pianeta”

Il Capitano imprecò sonoramente osservando nuovamente il giovane
“Impossibile che se ne siano accorti così velocemente! Ero sicuro che
avremmo fatto in tempo ad andarcene! Ad ogni modo forzeremo il blocco,
nulla di impossibile”

“Capitano, hanno dislocato varie navi e navette a presidio della
quarantena, è quasi impossibile forzare il blocco. A quanto pare tutte le
navi disponibili nella zona hanno risposto alla richiesta della Flotta e si
sono posti in posizione.”

“Dica pure impossibile” intervenne Gary osservando la consolle “Capitano,
le riparazioni non ci sono state affatto. Tutti i sistemi danneggiati non
hanno avuto alcuna manutenzione” alzò il capo ad osservare il capitano
“Inoltre sappiamo bene come lavora la Flotta Stellare, quanto ci scommetti
che, per quando avremo finito di sistemare il tutto, arriverà un’intera
flotta per circondare il pianeta? Una cosa è tentare di sfuggire ad una
nave cargo e alle navette di questo pianeta, una cosa è pensare di scappare
a delle navi ben armate”

“Merda! Mai che si trovi qualcuno che faccia il suo lavoro senza avere un
phaser puntato alla testa! Andatemi a prendere quegli sfaticati saliti a
bordo!” proruppe il Capitano furioso “Gli insegno io a dormire sugli
allori!”

“Anche questo temo sia impossibile, sono scomparsi dopo aver steso due
degli uomini addetti al controllo dei neo-imbarcati” rispose Gary
osservandolo “Il che mi fa pensare.. i nostri uomini sono allenati, e amano
alzare le mani. Come avranno fatto? Secondo me devono essere stati allenati
militarmente, e ciò mi fa pensare che la Flotta forse stesse già
ficcanasando”

“E questo spiegherebbe la velocità per imporre la quarantena! Maledizione,
non ne sta andando dritta una!” il Capitano si diresse all’uscita furioso
“Mandami in ufficio quei due rammolliti che si sono fatti infinocchiare..
ho bisogno di sfogare la mia rabbia su qualcuno!”

Gary rimase in plancia osservando con malcelato disgusto il proprio
capitano lasciare la plancia e sospirò.



Nephia - Ospedale della Capitale - Reparto di quarantena 3.D

D.T.  16/09/2396 - 02:43


Chase si risvegliò ancora decisamente intontito, osservandosi attorno un
po’ spaesato: sapeva di aver perso conoscenza sulla SS Nostromo ma non
aveva idea di dove si trovasse in quel momento. Cercò di osservarsi attorno
con attenzione e tirò un sospiro di sollievo quando constatò che non si
trovava in una cella detentiva: qualsiasi cosa fosse successa dopo quel
terribile montante, era abbastanza palese che erano riusciti a scappare da
quella nave. Gli volle qualche minuto per riprendere pienamente conoscenza,
poi gli fu facile collegare quell’odore di farmaci misto a disinfettanti ad
una sala di degenza ospedaliera.

“Sono in un ospedale..” si disse fra sè e sè mentre si sedeva sul lettino

“Come si sente tenente?”

Quella voce sconosciuta fece voltare rapidamente Chase alla sua sinistra. A
poca distanza da lui vi era una giovane infermiera in tenuta
anti-contaminazione “Buonasera infermiera, credo di sentirmi meglio”
sorrise alla giovane “Anche se ammetto che la sua tenuta non mi sembri
proprio rassicurante”

La giovane sorrise divertita “La prego, può chiamarmi Nimue e darmi del tu”
si osservò un attimo per poi annuire “Capisco cosa intende, ma abbiamo
ricevuto ordini diretti dall’equipe medica che sta seguendo la questione,
in primis dal vostro ufficiale medico capo”

Chase annuì “Dammi del tu e rispondi onestamente, siamo stati contagiati?”

La giovane sorrise in modo solare “Dalle analisi del sangue sue e dei suoi
colleghi non è stato rilevato nulla. Le due ipotesi migliori al momento
sono che per il contagio probabilmente è necessario un periodo un po’ più
lungo di esposizione, oppure che il virus sviluppi una fase in cui diviene
contagioso, nella fase di replicazione, per poi passare alla fase finale in
cui diviene letale: se si confermasse la seconda possibilità, tutti voi non
sareste stati esposti al virus ma per sicurezza per ora dovrete restare in
quarantena”

“Ma per ora si è scoperto qualcosa?” chiese con una certa curiosità Chase

“No, al momento si hanno delle teorie ma sembra prematuro giungere a delle
conclusioni. Il Comandante Tarev ed il Comandante Wood stanno ancora
lavorando in laboratorio”

“Per domattina è stata indetta una riunione” intervenne Fox sorridendo a
Chase “Salve bell’addormentato. Ti sei deciso a tornare fra noi?”

Chase si voltò ad osservare il collega e sorrise “Spiritoso!”

Nimue osservò i due per qualche istante “Vi suggerisco di riposare, sono
certa che ne avrete bisogno” poi si allontanò per lasciare ai due uomini la
possibilità di parlare in tranquillità



Nephia - Ospedale della Capitale - Laboratorio improvvisato

D.T.  16/09/2396 - contemporaneamente


Elaina era seduta accanto al microscopio, intenta ad analizzare le varie
fasi di sviluppo del batterio. La stanchezza e la frustrazione per non
essere ancora giunta a una vera soluzione iniziavano a farsi sentire, ma se
non altro tutto quel lavoro le impediva di pensare ulteriormente a Mister
White. Aveva già cercato di individuare tale batterio fra quelli noti alla
Flotta Stellare ma non aveva avuto nessuna fortuna, e la cosa la
infastidiva particolarmente.

“Trovato qualcosa?” le chiese Alexander mentre giungeva al tavolo da lavoro
della collega

“Nulla che non vi fosse anche cinque minuti fa, Alex” gli rispose piuttosto
atona “Quello che mi stupisce di più è la complessità del dna di questo
batterio. Sarò onesta, non credo di averne mai visti di simili” scosse il
capo per poi riprendere “E come me neppure la Flotta Stellare sembra
essersi mai trovata a fronteggiare una minaccia simile, sembra ben poco
naturale”

“Io invece sono oramai certo che non sia naturale, è troppo perfetto. Stavo
iniziando a pensare al nome che gli è stato dato, te lo ricordi? Insomma,
Crypto non è qualcosa che mi fa pensare ad un virus. Mi fa pensare a
qualcosa di misterioso, qualcosa di criptico!”

Elaina si voltò per un attimo ad osservarlo “E questo può esserci d’aiuto?”

“Non saprei, ma ho la centrifuga all’opera e per ora non ho altro da fare
sino a che i campioni non siano pronti” rispose Alexander “E poi quel nome
per me deve avere un significato. Che sia il cognome dello scienziato che
lo abbia creato?”

“Non saprei, provato a chiedere alla nave?” riprese ad osservare il
microscopio “Prova a chiamare la Mendel, potrebbe anche riuscire a darti
qualche risposta a riguardo”

Alex annuì prontamente “Speriamo in bene” quindi sfiorò il comunicatore

=^= Wood a Mendel: Potresti cercare se per caso nell’elenco degli
scienziati noti vi è qualcuno che abbia per cognome Crypto? Magari
scopriamo chi è l’autore di questo batterio=^=

=^= Mendel a Wood: Mi spiace ma avevo già fatto quel tentativo. Non ci sono
scienziati o ricercatori con quel nome nel database=^=

Wood sospirò pesantemente “Beh, dovevamo pur tentare, no?” incrociò le
braccia al petto per poi riprendere a riflettere a voce alta “Crypto..
cripta.. criptico.. criptato..”

Elaina si girò di scatto “Criptato?”

“Ehm.. si, codificato” osservò per qualche attimo la compagna “A cosa stai
pensando?”

“Inizio a pensare che tu abbia ragione, il nome è un indizio molto più
utile di quello che avevamo inizialmente pensato” prese il d-pad per
scrivere “La parola Crypto è un insieme di sei lettere.. e se il batterio
fosse a sua volta la fusione di sei differenti batteri?

Alex annuì “Sì, questo spiegherebbe la complessità del suo DNA! Non abbiamo
mai trovato nulla di simile in natura!” si alzò di scatto “Molto bene,
isoliamo il filamento di DNA, ripartiamolo in vari frammenti  e cerchiamo
per ognuna di esse delle correlazioni con i batteri conosciuti. Con un po’
di fortuna questa ipotesi ci porterà a qualche risultato!”



Sol III - Birmingham (Weyland-Yutani Corporation Tower)

D.T.  16/09/2396 - 07:29


Lexy e Luthor stavano accedendo al proprio ufficio nella Weyland-Yutani
Corporation Tower con la stessa espressione in volto di due condannati ai
lavori forzati. La notizia della quarantena organizzata dal Comando di
Flotta li aveva presi alla sprovvista, in particolare la rapidità con la
quale erano intervenuti per arginare il problema: solitamente dai primi
casi all’effettivo arrivo della flotta per impedire qualche allontanamento
non autorizzato passano delle ore, e questo avrebbe dato tutto il tempo
alla SS Nostromo di tagliare la corda.

“E’ assurdo, non possono essere stati così veloci” sbottò Lexy osservando
il fratello Tutto questo mi porta a una sola conclusione”

“Si, c’è una talpa all’interno del consiglio di amministrazione. E’ da un
po’ che la Flotta Stellare tenta di interessarsi ai nostri affari e sinora
abbiamo sempre trovato chi pagare per toglierci di torno il problema.
Evidentemente ora qualcuno ha iniziato a vendere informazioni e la cosa non
mi piace affatto”

“Potrebbe essere un problema di non poco conto, siamo una compagnia potente
ma ci sono scandali che potrebbero distruggere persino noi”

“Lo so Lexy, e sicuramente l’accusa di aver dato avvio a Crypto è una
situazione che non ha via d’uscita. Se dovesse emergere una cosa simile non
ci sarebbe modo di arginare lo scandalo”

“Sono sicura che su quel pianeta stanno già analizzando quel batterio,
quanto ci metteranno a capire che non è di origine naturale?”

“A me non interessa affatto che giungano a tale conclusione. Anche se è
artificiale ciò non dimostrerebbe che lo abbiamo creato noi, ma che è stato
creato in un laboratorio, magari neppure in territorio federale!”

“Luthor, sei troppo ottimista!”

“E voi due siete solo degli smidollati!”

La voce di zia Corinne, seppure lasciasse trapelare la stanchezza dovuta
alla lunga malattia, fece trasalire i due gemelli “Ma.. veramente..”
tentarono entrambi di rispondere “Non potevamo prevedere tutto questo”

“E’ per questo che al timone ci sono io e non voi! Sono una donna vecchia e
malata, ma anche una sola fibra di quello che resta del mio corpo ha più
valore delle vostre due pusillanimi vite! Mi stupisco che siete davvero
miei parenti!”

“Ma zia, non dire così” cercò di ammorbidirla la nipote

“Zitta Lexy! Se voglio un lecchino mi basta andare dagli amministratori,
possibile che non abbiate imparato niente su come si gestiscono certi
affari? Pensate davvero che starsene chiusi in questo ufficio piangendosi
addosso sia la soluzione ottimale?”

Luthor fece un colpetto di tosse “Zia, la SS Nostromo è praticamente
impossibilitata a muoversi da lì, quindi non possiamo recuperare Crypto.
Cosa dovremmo fare?”

Zia Corinne fece un sorriso talmente malvagio da far rabbrividire entrambi
i nipoti “Gli unici che possono sapere troppo sono gli ufficiali in comando
della Nostromo. Anche se la Flotta potrebbe avere dei dubbi sul nostro
coinvolgimento, senza la loro testimonianza non hanno le prove per
incriminare la compagnia” fece una piccola pausa “La soluzione è semplice,
tutti gli ufficiali in comando di quella nave devono essere fatti sparire”

“Ma come possiamo fare?” rispose Lexy incrociando le braccia al petto

“Zia Corinne, Lexy ha ragione. Nephia è in quarantena! C’è una flotta di
navi che la circonda per impedire a chiunque di andare e venire da quel
pianeta, senza contare che fra poche ore giungerà la dodicesima flotta per
posizionarsi attorno al sistema!” rispose a sua volta Luthor

“Davvero, voi due mi disgustate. Mio fratello, pace all’anima sua, non è
mai stato una cima ma voi due siete più inutili di un fazzoletto di carta
usato” Zia Corinne scosse il capo “C’è una pandemia in corso, c’è
sicuramente una nave ospedale che si sta recando sul luogo per aiutare a
predisporre una cura. Se non foste così inetti lo sapreste da ore! Per
nostra fortuna si tratta della USS Zhongjing, una delle navi più moderne ma
con un equipaggio piuttosto interessante: alcuni ufficiali sono sul nostro
libro paga da circa sette anni. Hanno già terminato parecchie vite senza
che la Flotta Stellare scoprisse alcunchè e si occuperanno di questo nostro
problema senza fare storie”

I due giovani tirarono un sospiro di sollievo “Beh, almeno una buona
notizia” concluse Lexy

Zia Corinne dal canto suo si diresse all’uscita, ma arrivata alla porta si
voltò indietro ad osservare i due “Sapete, non mi serve avere dei parenti
incompetenti. Ho fatto sparire tanta gente nella mia esistenza, non vorrei
dover fare altrettanto con voi” detto questo uscì, lasciando i suoi due
terrorizzati nipoti a guardarsi in faccia.



Nephia - Ospedale della Capitale - Saletta dei medici

D.T.  16/09/2396 - 10:40


Il Capitano Hazyel, in compagnia con il Capitano T'Prinne, sembravano in
attesa all’interno di quella piccola saletta predisposta alle comunicazioni
extraplanetarie: erano stati raggiunti da pochi minuti da Chase, Fox,
Naidoo e Tyler ma non avevano ancora ricevuto alcun rapporto dai
laboratori.

Chase si avvicinò alla consolle osservandola “Capitano, la Raziel ci sta
chiamando, si tratta del Comandante Moses”

“Si, apra il canale” rispose Hazyel, mentre si voltava verso lo schermo in
attesa di veder apparire il volto del suo primo ufficiale

Sullo schermo apparvero tutti gli ufficiali superiori rimasti sulla Raziel
“Ditemi che avete qualche informazione, non so più cosa inventarmi con
l’ammiraglio!” intervenne Moses con voce alquanto scocciata

Hazyel fece un sorriso divertito “Il Capitano Bishop è risalito in fretta e
furia sulla sua nave, credo che avesse una gran fretta di andarsene”

Moses osservò Hazyel “Siete riusciti a seguirlo?”

Haziel annuì osservandolo “Si, senza neppure una eccessiva difficoltà ad
essere onesto. E credo che sia interessante come appena abbia visto il
membro del suo equipaggio morire di fronte a lui non sia apparso
esterrefatto, sa del virus. Potrebbe saperne molto più di quanto potrebbe
voler ammettere”

Moses incrociò le braccia al petto “Vorreste interrogarlo?”

Naidoo scosse il capo “Al momento potrebbe essere piuttosto pericoloso, si
trova sulla sua nave e a livello teorico tutto l’equipaggio potrebbe essere
stato contagiato. Il rischio di risalire nuovamente sulla SS Nostromo è
elevato”

Moses grugnì sonoramente per poi rispondere “A proposito di contagio, avete
qualche rapporto a riguardo? L’ammiraglio mi chiama fin troppo per avere
informazioni che io non ho!”

Naidoo scosse nuovamente il capo “No Comandante, per il momento ancora no,
ma i comandanti Tarev e Wood dovrebbero giungere tra qualche minuto”

Moses stava già per rispondere che le porte si aprirono e anche i due
ritardatari giunsero in riunione, salutando rapidamente con un cenno del
capo i presenti e portandosi verso la scrivania.

“Signori, rapporto!” proruppe Hazyel osservando i due

“Signore, abbiamo analizzato con cadenza di tre ore i campioni ematici dei
presenti e posso escludere che vi sia stato un contagio: tutti i presenti
sono in ottima salute. Ovviamente qui siamo in un luogo sostanzialmente
sterile, quindi se sarà necessario uscire di qui pregherei tutti di far uso
della tuta anticontaminazione” prese a parlare con grande sicurezza Elaina,
afferrando il proprio d-padd “Abbiamo analizzato la proliferazione del
batterio e abbiamo constatato che la fase contagiosa ha inizio dalle
ventiquattro alle quarantotto ore dal contagio. In tale fase, sulla base
delle simulazioni, abbiamo appurato che il batterio si limiti a replicarsi
e diffondersi nel corpo dell’ospite: inizia ad attaccare gli organi
dell’ospite solo dopo la replicazione. Questo significa che nel momento in
cui il paziente è contagioso, egli non ha alcun sintomo e probabilmente non
sa neppure di essere malato”

“E crediamo che questa peculiarità del batterio non sia casuale” intervenne
Wood “Pensiamo che sia stato studiato proprio per espandersi il più
velocemente possibile”

“Ma se le tempistiche che avete individuato sono corrette come è possibile
che sulla SS Nostromo non vi sono state decine di morti prima di giungere
su Nephia? E poi come è possibile che il marinaio sia sceso e la sua
famiglia sia rimasta contagiata e sia morta in circa ventidue ore?” chiese
sorpreso Chase

“Beh, ovviamente si tratta di un’incongruenza” intervenne Elaina “Anche noi
all’inizio non siamo riusciti a dargli una spiegazione sino a che non
abbiamo considerato le nostre ipotesi iniziali. Avevamo detto che
probabilmente il colpo elettromagnetico che ha destabilizzato il pianeta
era partito dalla Nostromo. Purtroppo, o per fortuna, la nave non era
sufficientemente schermata, tanto che i sistemi elettronici hanno subito
pesanti danneggiamenti. A questo punto l’ipotesi più coerente con i dati in
nostro possesso è che quell’impulso abbia provocato anche una modifica a
livello biologico”

“Intende una modifica all’equipaggio della SS Nostromo?”

“No, una modifica di questo tipo avrebbe agito sugli elettroliti, e a quel
punto poco avrebbe importato la presenza del batterio o meno.. l’equipaggio
sarebbe morto. La nostra conclusione è che l’onda abbia agito sul batterio

“Dobbiamo tenere presente che un individuo, a prescindere dalla sua razza,
è un organismo complesso, quindi perchè l’onda elettromagnetica abbia una
certa valenza deve essere potente e i danni sarebbero quasi certamente
letali. Ma se l’effetto è stato più ridotto, potrebbe perfettamente aver
agito sui batteri, organismi unicellulari semplici” Wood intervenne
osservando i presenti “Siamo convinti che l’onda elettromagnetica sia
riuscita a destabilizzare il batterio rallentandone di molto la
replicazione: purtroppo non è stata abbastanza potente per distruggerlo”

“Quindi basterebbe un’onda più potente per distruggerlo?” chiese atona
T’Prinne

“Teoricamente si, ma ucciderebbe anche l’ospite” replicò Elaina

“E per quanto riguarda la famiglia del marinaio Borengar?”

“In quel caso crediamo che il problema sia legato all’anzianità dei
deceduti. Da quello che abbiamo potuto appurare soffrivano già di una serie
di problematiche circolatorie, il virus ha semplicemente accentuato la
situazione preesistente” rispose Elaina “In particolar modo la vasculite
unita alla fluidificazione del sangue li hanno resi soggetti ad ictus ed
infarti atriali, che in effetti sono le due cause di morte”

“Possiamo ipotizzare che si tratti di un’arma batteriologica?” intervenne
Naidoo

“In effetti è molto probabile” rispose rapidamente Wood “Io ed il
Comandante Tarev abbiamo preso in considerazione che il batterio fosse una
sorta di combinazione fra altre tipologie di batteri, per la complessità
del suo DNA e crediamo di essere giunti a qualche risultato”

“Cosa avete scoperto?” chiese Moses portando tutta la sua attenzione sullo
scienziato

“Abbiamo analizzato il filamento del dna di Crypto, lo abbiamo frammentato
e ricercato delle similitudini nel database: abbiamo individuato sei
analogie, che corrispondono a sei batteri piuttosto pericolosi” Wood fece
una pausa prendendo il D-pad “Il batterio di base riteniamo fosse il
Clostridium tetani, si tratta di un batterio che provoca il blocco
muscolare ed è abbastanza resistente agli antibiotici”

“Ma se lo conosciamo già dovremmo essere in grado di fronteggiarlo”

“Non esattamente, è stato preso il Clostridium come batterio di base, ma
nel suo DNA sono stati aggiunti frammenti provenienti dal DNA della
Rickettsia, della Yersinia pestis, dello Pseudomonas, del Treponema
pallidum e dell’Ornito-hemophilia”

“Clostridium, Rickettsia, Yersinia, Pseudomonas, Treponema e
Ornito-hemophilia.. se consideriamo solo le iniziali otteniamo Crypto, non
credo sia un caso” intervenne Mendel osservando i colleghi

“Neppure noi riteniamo sia un caso Comandante” rispose Elaina “E devo
ammettere che le scelte sono particolarmente allarmanti: già il batterio di
base non è uno dei più innocui, ma lo hanno reso estremamente più letale.
Crypto ha la capacità di provocare non soltanto il blocco dei muscoli, ma
anche una forte vasculite dovuta al DNA della Rickettsia”

“Ed è per questo che le vene erano così visibili sui corpi degli infetti”
intervenne nuovamente Wood “A questo si deve aggiungere l’effetto combinato
dei frammenti di DNA ottenuti dall’Ornito-hemophilia e dallo Pseudomonas,
che comportano il primo la fluidificazione del sangue, rendendo
estremamente il sorgere di emorragie, e la seconda la resistenza agli
antibiotici”

“E dagli ultimi due batteri cosa ha ottenuto?”

“La loro sorprendente capacità di trasmissione” rispose Wood

“Il Comandante Wood ha ragione, questo batterio ha due forme di
trasmissione, vale a dire sia per contatto che per via aerea. Un solo
graffietto sulla mano o trovarsi accanto ad un soggetto contagiato che
dovesse starnutire o tossire nel momento in cui è contagioso ed il virus
potrebbe tranquillamente passare da un ospite all’altro”

“E una cura?” chiese Hazyel

Elaina ed Alex si guardarono in volto per qualche istante, poi Elaina
riprese la parola “Possiamo escludere che qualsivoglia antimicotico
generico possa funzionare. Questo batterio è stato studiato al laboratorio,
probabilmente per decenni, al solo scopo di renderlo praticamente
inattaccabile dai farmaci.”

“Quindi non c’è modo di fermare la malattia?” Chiese T’Prinne con voce atona

“Non esattamente, siamo convinti che chi ha elaborato il batterio si sia
premunito di creare una cura specifica, ma per il momento non abbiamo idea
di quale possa essere né da quale farmaco tentare di elaborarne una”
rispose Elaina con franchezza

“Al momento l’unica cura che abbiamo è non farsi infettare, Capitano”
rispose Wood

Hazyel sospirò per qualche istante “Signori, abbiamo bisogno di più
informazioni. Questo batterio può dirci qualcosa della malattia e di come
si trasmette ma, se è vero che qualcuno ha la cura, io voglio sapere dove
si trova! Pensateci su, voglio le vostre idee su come agire da adesso in
poi entro mezzogiorno. In libertà!”
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