[Stml14] 03.02 Rotta verso il nulla

Mauro Fenzio oxila79 a gmail.com
Ven 30 Set 2016 13:25:34 CEST


si ho notato la mancanza della parola giorni ^_^
E ho anche appurato che la defiant non è dotata di sala tattica quindi
quelle sono cose che verranno sistemate successivamente ^_^

La popolazione è gia morta quando l'emisfero del pianeta è stato colpito.
Ora si è distrutto anche il pianeta

Grazie a tutti dei complimenti, ma per la parte di elaina ho avuto una mano
da Ilenia che mi ha aiutato anche a descrivere bene come si comporta il suo
pg ^_^

Il giorno 30 settembre 2016 09:28, Franco Carretti <frank_moses a mail.com>
ha scritto:

> Ottimo lavoro. Lo stato emotivo di Elaina è un ottima aggiunta alla storia.
> Ho notato che manca una parola alla frase: "Secondo i nostri calcoli
> restano solo cinque prima che il nucleo degeneri al punto di collassare"
> Immagino che sia 5 giorni.
>
> Quindi in definitiva tutto il pianeta è distrutto e la popolazione è
> morta. Giusto?
>
>
>
>
> *Sent:* Thursday, September 29, 2016 at 10:56 PM
> *From:* "Mauro Fenzio" <oxila79 a gmail.com>
> *To:* "USS Raziel" <stml14 a gioco.net>
> *Subject:* [Stml14] 03.02 Rotta verso il nulla
>
> Ecco il brano....e stavolta non è servita la frusta...o quasi ^_^
>
>
>
>
>
> *****************************************
>
> Brano: 03.02
>
> Titolo: Rotta verso il nulla
>
> Autore: Ten. Cmd. Wood (Mauro)
>
> *****************************************
>
>
> Base Stellare K-4 Empireo
>
> Ponte 6
>
> 05/09/2396 - Ore 9.50
>
>
> Elaina se ne stava immobile, del tutto addossata alla parete del turbolift
> cercando di riprendere il pieno controllo del proprio respiro: *Stai calma,
> stai calma.. è solo frutto della tua immaginazione*. Il turbo lift era
> fermo da svariati minuti eppure lei non se ne era accorta, ma il suono
> della voce di una giovane la fece trasalire dai propri pensieri
> costringendola a tornare alla realtà.
>
>
> “Comandante, va tutto bene?”
>
> La domanda sembrò infastidire parecchio Elaina, che si voltò ad osservare
> la giovane “Tutto bene guardiamarina, la ringrazio” scese dal turbolift e
> senza aggiungere alcuna spiegazione si allontanò in direzione del proprio
> alloggio “Le auguro buona giornata”
>
> “Anche a lei comandante” rispose la giovane salendo sul turbolift.
>
>
> Elaina osservò per qualche attimo la porta del proprio alloggio sospirando
> “Non è successo nulla e questo è l’importate” mormorò fra se e se per poi
> ridestarsi dai propri pensieri, dirigendosi verso l’alloggio di Alexander.
> Si lisciò i capelli accorgendosi solo allora di non averli legati quella
> mattina e suonò il sensore, trattenendo a stento una piccola risata quando
> la voce roca e bassa del compagno le confermò che stava ancora dormendo.
>
>
> “Avanti..” boffonchiò Alexander osservandola di fronte all’entrata
>
> “Alexander, sono quasi le 10 del mattino! Ti sembra normale che tu sia
> ancora a letto?”
>
> Il Comandante Wood scosse le spalle “Finchè non lo sa il Comandante Moses
> va tutto bene, piuttosto.. come mai sei qui? Ti serve qualcosa?”
>
> “Beh, semplicemente ti ho aspettato parecchio questa mattina per fare
> colazione assieme.. alla fine sono giunta alla conclusione che non saresti
> arrivato”
>
> Alex tirò su il viso sorridendo “Colazione! E’ giusto quello che ci
> vorrebbe adesso!”
>
> Elaina sorrise divertita “A te basta semplicemente avere una bella
> brioches per essere felice!”
>
> Alexander si sedette sul divanetto osservando la donna, sorridendole
> apertamente “Beh, lo sai come sono fatto! Amo le piccole gioie
> quotidiane..” si sporse con il busto in avanti “..ma non so come rendere
> felice te, e questo mi impensierisce un po’’”
>
> Elaina scosse il capo “Alex non ricominciare, per favore”
>
> Alexander le fece motto di sedersi “Se non lo faccio io, chi dovrebbe
> farlo?” incrociò le braccia al petto osservandola “Quando ti deciderai ad
> ammettere che non va tutto bene? Non c’è nulla di male nel parlare di
> quello che è successo quella sera, e non c’è nulla di indecoroso
> nell’accettare un aiuto”
>
> Elaina sbuffò vistosamente “Non mi serve  un sermone su come sto! Sono
> consapevole del fatto che qualcosa non va, ma francamente non sono
> totalmente a mio agio a parlarne con Victoria”
>
> “Troppo vicina all’ammiraglio?” chiese con una certa curiosità il
> Comandante Wood
>
> “Si e no.. sono consapevole che abbia una grande capacità nel suo lavoro,
> ma fino a che punto può capire realmente ciò di cui parla?” scosse il capo
> “Quanta esperienza ha sul campo? La teoria e la pratica potranno
> assomigliarsi molto in alcuni casi, ma non in questo..”
>
> “Non la ritieni sufficientemente preparata, quindi..” concluse il
> Comandante Wood
>
> “Diciamo che ho dei dubbi sulla sua effettiva capacità di comprendere a
> pieno la situazione, inoltre la soluzione più papabile finirebbe per essere
> una vacanza forzata per un certo periodo e francamente non intendo passare
> il mio tempo a non far nulla, finirei semplicemente a pensare a quanto è
> successo e alla fine sarebbe ancora peggio”
> Wood contrasse le labbra osservando la ragazza riordinando le idee “ Bhe,
> io in realtà non pensavo esattamente a Victoria. Io parlavo di me. Sono il
> tuo compagno a qualcosa dovrò pur servire”
> Elaina fece un sorriso alle parole dello scienziato per poi farsi seria
> “Alexander, ti assicuro che in altre occasioni saresti la prima persona con
> cui parlerei” allungando una mano e appoggiandola sopra la sua “Ma ora sei
> la persona meno adatta. Percepisco quello che provi, ti ritieni colpevole
> di quanto mi è accaduto. Mi sentirei doppiamente a disagio, prima per
> quello che è successo, poi perchè sentirei soffrire te”
> Wood rimase qualche secondo in silenzio, aveva ragione e lui lo sapeva
> benissimo “Si capisco. Bhe c’è sempre il comandante Moses, è il primo
> ufficiale! Se cerchi qualcuno che abbia esperienza sul campo nessuno è più
> preparato di lui!”
> Tarev parve divertita a quell’affermazione “Suvvia, probabilmente per
> tutta risposta riceverei un grugnito. E’ un ottimo ufficiale, ma credo che
> sia più per l’azione che per i problemi psicologici, nella migliore delle
> ipotesi mi manderebbe da Victoria e torniamo al punto di prima”
> “Possibile, ma a questo punto non ti rimane che parlarne direttamente con
> il capitano”
>
> Elaina osservò per vari secondi Wood con espressione un po’ perplessa “E’
> una battuta di spirito? Ammetto di non comprendere ancora a pieno lo humour
> terrestre..”
>
> Wood rimase ad osservare Elaina mentre cercava di riordinare le idee
> “Hemm.. no, non era una battuta. Cosa mi sono perso?”
>
> Elaina continuò a fissare il compagno per un po’, sperando che quel
> silenzio imbarazzante illuminasse il suo compagno, poi sospirò brevemente
> “A parte che non sono così intima con il capitano, ti ricordi per caso chi
> invece lo è?” sbuffò con decisione “Eddai, lui.. mia madre.. un piccolo
> sforzo per unire i puntini potresti anche farlo, no?”
>
> Wood osservò la propria compagna per alcuni secondi poi ebbe come
> un’improvvisa rivelazione “Ah, capito. In questo modo tu escluderesti anche
> il capitano, ma non sono completamente d’accordo con le tue conclusioni.
> Elaina, con qualcuno ne devi parlare e le persone più probabili sono
> sostanzialmente quattro. La prima è Victoria, che tu reputi troppo
> inesperta ma io sono dell’idea che abbia una grande capacità di
> comprensione, solo che tu ancora non ti fidi completamente di lei.. se le
> dessi una possibilità forse cambieresti idea. Poi viene il Comandante
> Moses: per quanto possa apparire un rude ufficiale tutto di un pezzo, sono
> convinto che ci tenga al suo equipaggio, e quindi probabilmente potrebbe
> essere in grado di stupirti se gli dessi una possibilità. Come terza
> opzione c’è il Capitano, che per quanto possa essere amico di tua madre, è
> e resta un ottimo ufficiale superiore: è giovane ma ha una grande
> esperienza, quindi sono convinto che potrebbe essere in grado di aiutarti.
> Infine, la soluzione che modestamente ritengo la migliore..” aprì le
> braccia sfoderando un bel sorriso “L’incantevole ragazzo che le sta
> davanti!” incrociò le braccia al petto tornando serio “Elaina, io e te ci
> conosciamo intimamente: se dovessi pensare ad una persona che mi conosca a
> pieno non potrei pensare a nessun’altro se non a te, e so che questo vale
> anche per te. Non ti voglio costringere a parlare con me, ma scegli
> qualcuno e fallo”
>
>
> USS Raziel
>
> Sala tattica
>
> 05 settembre 2396 - Ore 9.15
>
>
> I passi dei due capitani riecheggiavano per tutto il corridoio mentre,
> affiancati uno all’altra, si stavano avviando verso la sala tattica della
> nave. Al loro ingresso tutti gli ufficiali già presenti si alzarono
> all’unisono per salutare i due superiori che lentamente presero posto al
> tavolo.
>
>
> Il primo a prendere la parola fu il capitano della Raziel “Bene signori ho
> indetto questa riunione per fare il punto della situazione e per spiegarvi
> alcune cose. Prima di tutto so che alcuni di voi hanno controllato i dati
> già in nostro possesso. Ne è uscito qualcosa di interessante?” Facendo
> scorrere lo sguardo sui propri ufficiali più che mai desideroso di
> dimostrare che la nomea della squadra Empireo era più che che meritata
> Naidoo fu il primo a rompere gli indugi richiamando l’attenzione del
> capitano e dei colleghi
> “Ho svolto alcune ricerche con il tenente Chase sulla USS Dune. La nave è
> stata messa in disarmo circa dieci anni. Analizzando le foto inviateci
> dalla USS Olomouc siamo riusciti a scoprire che la navetta schiantata sul
> pianeta è stata sottratta dal bacino di carenaggio circa sei mesi fa, ma il
> personale ha pensato fosse stata smatellata per farne pezzi di ricambio,
> visto che era pesantemente danneggiata. Siamo ancora in attesa di ricevere
> le registrazioni del periodo in cui si presume la navetta sia stata
> sottratta, ma a quanto sembra dal bacino sono un po’ reticenti” lasciando
> la frase in sospeso. Haziel stava ascoltando via via più interessato il
> discorso di Naidoo e quando questi si fermò lo guardo come a chiedere di
> proseguire. Naido osservava alternativamente il proprio capitano e la
> vulcaniana non sapendo ancora se il era il caso di proseguire, ma allo
> sguardo del capitano riprese a parlare “Visto questo intoppo abbiamo
> aggirato i loro sistemi di sicurezza e abbiamo recuperato direttamente i
> dati dal database. In questo modo potremo anche controllare se i dati che
> ci verranno consegnati siano stati modificati o no”
> Haziel accennò un sorriso compiaciuto sentendo quanto fatto dal proprio
> ufficiale per poi scrutare i rimanenti. Il secondo ufficiale a prendere la
> parola fu il Comandante Wood.
>
> “La sezione scientifica si è concentrata sui dati inviatici dalla USS
> Plank” Wood osservò per un attimo i colleghi prima di proseguire “Putroppo
> i loro sensori scientifici non sono adatti a queste analisi, ma abbiamo
> potuto comunque ricavare alcuni dati. I residui lasciati dal processo di
> terraforming non corrispondono a nessuna tecnologia a noi conosciuta. Sono
> state fatte alcune ipotesi a riguardo, ma la più accreditata è che una
> qualcuno abbia voluto far sparire tutta la civiltà su quel pianeta: tutto
> l’emisfero è stato bombardato con una sorta di arma che ha portato ad un
> effetto a cascata in grado di  destabilizzarne il nucleo. Probabilmente
> quando saremo nel sistema potremo trovare altri dati, ma è altresì
> probabile che al nostro arrivo del pianeta non esista più traccia. Secondo
> i nostri calcoli restano solo cinque prima che il nucleo degeneri al punto
> di collassare”
>
>
> Elaina, spostava lo sguardo di volta in volta verso chi prendeva la parola
> prendendo nota di alcuni interrogativi che la incuriosivano “C’è anche la
> questione di Crypto. L’unica cosa che la USS Olomouc è riuscita a
> recuperare dal DB della navetta è “Abbiamo trovato Crypto”, ma non abbiamo
> idea di cosa sia. Inoltre tutte le loro analisi hanno indicato solo gli
> abitanti del pianeta. Qualcuno dovrà aver pilotato la navetta per farla
> schiantare sul pianeta non credo possa esserci andata da sola.”
> Lucius osservò la dottoressa “Non è una cosa da escludere! Non ci avevo
> pensato ma programmare una navetta per schiantarsi su un pianeta è
> facilmente realizzabile”
> Haziel alzò una mano per far fermare i propri ufficiali “ Signori credo
> che al momento possiamo fare solo ipotesi” alzandosi e iniziando a
> camminare per la sala pensieroso “ Vi devo informare che ci sono già dei
> sospetti riguardo a chi abbia compiuto quel genocidio….sospetti che per il
> momento non vi devono riguardare, non perché non mi fidi di voi, ma perchè
> voglio vedere se i sospetti e le nostre indagini convergono. A tempo debito
> saprete tutto non vi preoccupate. Detto questo, se non c’è altro, credo che
> tutti noi abbiamo da fare per scoprire chi ha fatto tutto ciò” quindi
> sciolse la riunione, dirigendosi rapidamente all’uscita.
>
>
>
> USS Raziel
>
> Plancia
>
> 14 settembre 2396 - Ore 21.00
>
>
> Tutti gli ufficiali erano in plancia in quel momento, tutti smaniosi di
> arrivare alla loro destinazione. Il silenzio era rotto solo dal rumore dei
> sensori che, posti in analisi ciclica, riportavano i dati delle scansioni
> attorno alla nave.
> “Capitano siamo a destinazione” furono le uniche parole che il timoniere
> espresse per rapportare l’effettivo arrivo della Raziel a GK5 o per lo meno
> dove alcuni giorni prima esisteva GK5. Lo spettacolo che si presentava
> dallo schermo principale della nave lasciò tutti con l’amaro in bocca. Il
> florido pianeta visto nelle immagini della USS Olomouc solo la settimana
> prima aveva lasciato posto ad una distesa di detriti. Sembrava fossero
> passate ore quando il capitano si voltò verso la console scientifica
> occupata dal Comandante Wood
> “Comandante proceda alle scansioni” alzandosi “ Voglio sapere al più
> presto possibile chi e come ha fatto questo. Vanno fermati prima che ci
> riprovino, magari con un pianeta federale” e detto questo si avviò
> all’uscita della plancia.
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