[Stml14] [04.10] E’ tempo di andare
Mauro Fenzio
oxila79 a gmail.com
Sab 22 Apr 2017 21:50:30 CEST
Ecco a voi il mio brano ^_^
Ringrazio Ilenia per non aver usato la frusta ^_^ e per avermi dato una
mano nella stesura.
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Brano: 04.10
Titolo: E’ tempo di andare
Autore: Ten. Cmd. Wood (Mauro)
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SOL III (Terra) - Birmingham (Parcheggio antistante l’Adam's Restaurant)
D.T. 15 gennaio 2397 - ore 23.16
Era passato parecchio tempo da quando Dominique Lefebvre aveva dato avvio
alla propria cenetta, o quanto meno erano trascorse molte più ore di quanto
il Comandante Moses potesse tollerare. Nel retro del furgone l’odore dei
contenitori di cibo, accatastati senza alcun criterio logico a pochi
centimetri dai piedi dei due ufficiali, si stava amalgamando con l’odore
muschiato e pungente di sudore, rendendo la permanenza sempre meno
piacevole.
“E andiamo, muoviti..” Moses iniziò quasi a ringhiare a denti stretti
“Pazienza, sono cose che richiedono tempo” Cortes osservava con sguardo
concentrato in direzione del ristorante “Non possiamo avere fretta ora”
“Ma noi di tempo non ne abbiamo” Moses rispose senza neppure malcelare il
suo nervosismo
“Non sappiamo ancora cosa stia succedendo” Chase si sporse un po’ verso
l’abitacolo osservando i due uomini sul retro “Abbiamo inseguito così tante
false piste.. abbiamo trovato semi-verità che si sono rivelate solo fumo
negli occhi.. cosa vi fa pensare che alla fine questa sarà diversa?”
“Istinto!” la sincronia con cui sia Moses che Cortes risposero in coro
lasciò Chase quasi senza parole per qualche istante
“Ma se siete certi che lui possa darci tutte le informazioni di cui
necessitiamo perchè mandare il Comandante Mendel ed il Tenente Naidoo in
avanscoperta alla Weyland-Yutani Corporation Tower?”
“Perchè difficilmente tutto ciò che sta accadendo ha semplicemente a che
fare con quella sorta di damerino..” Moses riportò lo sguardo in direzione
del ristorante “Stanno avvenendo cose troppo grandi perché siano la
copertura a qualche affare illecito di Lefebvre.. ma lui è pur sempre un
amministratore della Weyland, una delle compagnie più influenti della
Federazione.. non arrivi a certi livelli senza forzare le regole”
Chase portò lo sguardo sui due “Per voi una bomba al Comando di Flotta è
solo un forzare le regole?”
“Dipende dai punti di vista” la voce di Cortes si fece quasi tagliente “Se
si è disposti a sacrificare un’intera civiltà per poter avere una nuova
arma batteriologica da vendere al miglior offerente, cosa vuoi che sia
uccidere una decina di ammiragli o poco più?”
Moses si voltò a sua volta ed annuì a Cortes “Quando ci si prende la mano,
quando si arriva a non vedere più gli altri come persone, ma come semplici
ostacoli, diviene oltremodo facile sbarazzarsi di loro.. come fossero
oggetti inutili”
Chase spalancò gli occhi pronto a ribattere ma la voce di Cortes li fece
bloccare entrambi “Si sta per muovere”
Moses sbuffò “Mpf.. avrà fatto fuori le riserve della cucina” quindi sfiorò
il comunicatore “Moses a Wood, il nostro burattino sta lasciando il
ristorante.. diamo avvio al piano. Ah, il Comandante Mendel mi ha detto di
ricordarle che se farà qualcosa ai suoi preziosi computer dovrà fare i
conti con lei”
=^= Wood a Moses.. ehm.. ci proverò =^=
USS Raziel - Stazione Ombra
D.T. 15 gennaio 2397 - ore 23.31
La Stazione Ombra si stava rivelando una postazione ancor più complessa di
quanto apparisse dall’esterno. Il Comandante Wood passava lo sguardo fra un
monitor e l’altro tentando con difficoltà di seguire i vari volteggi di
Cippy, che trillando tentava di attirarne l’attenzione.
“Te l’ho già detto che io non capisco nulla dei tuoi trilli, vero?” Wood
osservava la piccola sfera metallica sospirando “Suvvia, e vienimi incontro”
“Vedo che le cose procedono di male in peggio..” Elaina fece alcuni passi
all’interno della Stazione Ombra osservando Wood “Si, mi sembri decisamente
fuori dal tuo mondo”
Alex si voltò ad osservarla “Spiritosa, come mai sei qui?”
Elaina fece spallucce “Al momento non ho molto da fare, dovrò scendere al
momento dell’interrogatorio ma.. per ora c’è tempo” sorrise divertita
“Sempre che tu riesca nella tua parte del piano”
=^= Moses a Wood, il nostro burattino sta lasciando il ristorante.. diamo
avvio al piano. Ah, il Comandante Mendel mi ha detto di ricordarle che se
farà qualcosa ai suoi preziosi computer dovrà fare i conti con lei =^=
La comunicazione di Moses fece ridacchiare Elaina e sbiancare leggermente
Wood “Ecco appunto, Sarah è piccolina e tanto carina ma non vorrei avercela
contro” sfiorò rapidamente il comunicatore “Wood a Moses.. ehm.. ci
proverò” quindi tornò al terminale che aveva di fronte
“Sai cosa fare?” chiese Elaina avvicinandosi
“Donna di poca fede, certo che lo so!” Wood alzò la mano ad indicare Cippy
“Secondo te perchè Sarah l’ha lasciato qui?” quindi, sollevato il capo
verso la piccola sfera, sorrise “Allora Cippy, questo è il nostro grande
momento.. possiamo farcela, interfacciati ai sistemi di videosorveglianza
dell’area e genera delle interferenze, meglio che nessuno ci veda”
La piccola sfera di metallo iniziò a cinguettare ritmicamente, mentre si
interfacciava con il computer di bordo, poi dagli altoparlanti si udì la
sua risposta =^= Interfaccia eseguita, i sistemi di videosorveglianza
dell’area sono impossibilitati al funzionamento =^=
“Molto bene Cippy, ora predisporre ed attivare il programma Mendel ESK.23”
La piccola sfera nuovamente riprese a cinguettare ritmicamente per poi
rispondere attraverso i terminali =^= Il programma è stato attivato, i
protocolli di sicurezza impediranno a chiunque di risalire alla Raziel.
L’operazione può essere monitorata sullo schermo a destra. =^=
Elaina ed Alex si misero entrambi ad osservare il monitor: pochi attimi
dopo una piccola esplosione controllata, a pochi passi dal ristorante,
generò un vasto muro di fumo che fece scappare tutti i presenti nella zona.
La paura di un nuovo attentato fece propendere ogni persona in zona a
rientrare nei propri veicoli con grande rapidità e darsela a gambe: anche
Dominique Lefebvre optò per salire precipitosamente sulla propria limousine
nera, senza neppure guardare chi vi fosse alla guida.
Wood ridacchiò divertito “E’ andata..” quindi si voltò ad osservare Elaina
“Visto, il piano è andato alla perfezione.. nessun intoppo”
Elaina ridacchiò annuendo “Non posso contraddirti Alex, è andato tutto nei
migliori dei modi.. e senza neppure un ferito da quello che vedo dalle
immagini..”
Wood sorrise raggiante “Dici che potrebbe scapparci un bacio all’eroe della
situazione?”
Elaina parve pensarci “Sai, credo proprio che possa starci..” si avvicinò a
Wood ma poi si spostò raggiungendo Cippy e schioccando un bel bacio sulla
sfera metallica “Ottimo lavoro Cippy, oggi sei l’eroe della situazione”
ridacchiò divertita e poi si diresse all’uscita.
Alex ridacchio a sua volta “Avanti Alex lo sapevi che sarebbe finita così!
Perchè ti stupisci? ” quindi sfiorò il comunicatore “Wood a Moses: il
burattino è nella scatola, ora sta solo da portarlo al magazzino”
=^= Moses a Wood: molto bene =^=
SOL III (Terra) - Birmingham (Mercedes di Dominique Lefebvre)
D.T. 15 gennaio 2397 - ore 23.40
Chase occupava silenziosamente il posto di giuda con espressione divertita:
aveva approfittato della confusione provocato dal finto attentato per poter
prendere il posto dell’autista di Dominique e sfrecciare via a tutta forza
appena il prezioso carico era salito a bordo. Nel retro, Dominique era
troppo nervoso per accorgersi che l’auto aveva superato l’entrata alla sua
lussuosissima proprietà, era troppo intento a parlare al telefono.
“Ma sì, te lo ripeto, mi ci sono trovato proprio in mezzo! Tu non hai idea
del numero di persone che fuggiva terrorizzata, ho temuto davvero di finire
investito!”
Chase cercò di sforzarsi ad udire la conversazione, ma non riuscì a capire
né chi fosse, né cosa stesse dicendo. Intanto Dominique riprese a
rispondere “No, ti ringrazio ma ho tutte le intenzioni di non muovermi da
casa. Questa situazione mi mette decisamente ansia.. viviamo davvero in
tempi folli, non si è neppure più sicuri per andare a mangiare un’aragosta
in santa pace! Anzi, sai che ti dico? Disdici tutti i miei appuntamenti di
domani, credo di essermi meritato almeno un giorno di vacanza. Devo
riprendermi, la serata è stata snervante.. evita di dargli il mio numero di
telefono, non credo che risponderò!” qualche attimo di silenzio, mentre sul
volto di Dominique si disegnava un sorriso divertito “Lo sapevo Sophie che
avresti capito la situazione, ci vediamo dopodomani in ufficio” l’uomo
chiuse la chiamata e socchiuse gli occhi “Alfred, quanto manca? Dovremmo
già essere arrivati a casa, no?”
Chase non rispose affatto ma si frugò in tasca, da qualche parte doveva
esserci quella strana boccetta che gli aveva consegnato Elaina. Dominique
riaprì gli occhi osservando nella direzione del conducente “Alfred, sei
diventato improvvisamente sordo?”
Chasle rimase ancora in silenzio ma buttò alle sue spalle l’ampolla alzando
rapidamente il vetro che divideva la posizione anteriore dalla zona
passeggeri. Appena toccata terra, la sottilissima ampolla di vetro si
ruppe, rilasciando nell’aria un odore di primule e lavanda: Dominique
spaventato tentò di chiamare aiuto ma l’anestetico fu decisamente più
rapido, facendolo svenire in pochi secondi.
SOL III (Terra) - Birmingham (Weyland-Yutani Corporation Tower - 50° piano)
15 gennaio 2397 - contemporaneamente
Il Comandante Mendel era finalmente riuscita ad accedere al database del
terminale di Dominique e con una notevole difficoltà, mentre Naidoo aveva
iniziato a camminare nervosamente avanti e indietro per la stanza. Avevano
lavorato molto per riuscire a giungere lì ma i risultati che stavano
ottenendo sembravano essere decisamente inconcludenti.
“Allora, trovato nulla?” Naidoo appariva nervoso “A quest’ora speravo di
essere già sulla nave”
“Lo so, è una cosa condivisa ma parliamoci chiaro.. non è che non sia in
grado di trovare o aprire qualche documento, semplicemente ciò che
cerchiamo qui non c’è..” Sarah continuò a lavorare digitando freneticamente
Naidoo sollevò gli occhi al cielo “Come non c’è nulla?”
Sarah si fermò per qualche attimo osservandolo “Abbiamo avuto l’accesso
alla rete della società e ora posso visionare tutti i dati al suo interno
ma sono certa che esista molto di più.. l’ufficio della titolare, una certa
Corinne.. non è connesso alla linea”
Naidoo la osservò “Ritieni che dobbiamo spostarci in quell’ufficio?”
Mendel scosse il capo “No, impossibile.. da quello che ho potuto capire dai
dati all’interno del database, quell’ufficio ha molti più sistemi di
sorveglianza.. sono stati via via ampliati anno dopo anno” fece una piccola
pausa “Non posso escludere di poterli aggirare ma..”
“Avremmo bisogno di molto tempo, giusto?” terminò la frase Naidoo “Quindi
siamo qui per nulla? Possibile che non vi sia alcuna anomalia fra tutti
quei documenti?”
“Non ho detto questo, qualcosa sono riuscita a trovare” Sarah digitò
nuovamente con rapidità “Tra i rapporti delle ultime ventiquattro ore.. si
fa riferimento ad un prototipo di vascello federale che ha lasciato la zona
demandata ad i test di funzionalità dei motori per dirigersi in una qualche
zona non specificata di gran fretta”
“Una zona non specificata?” chiese Naidoo con curiosità
Sarah annuì “Purtroppo si, ma qualunque cosa gli interessi.. credo che sia
appurato che non si trovi su Sol III” spense il terminale con nervosismo
“Nulla di interessante”
Il tenente Naidoo stava per rispondere a Mendel, quando un rumore nel
corridoio lo fece trasalire “Sta arrivando qualcuno..”
Sarah sbiancò di colpo “Ma non era un piano completamente libero?”
“Si, certo.. ma questo non significa che qualcuno non passi a
controllare..” Naidoo si avvicinò alla porta aderendo alla parete “Sta per
arrivare chiama la nave, ci serve un teletrasporto d’emergenza..ora”
Il comandante Mendel annuì sfiorando il comunicatore “Qui Mendel,
teletrasporto d’emergenza..”.
Pochi attimi dopo la guardia giurata entrò nella stanza ma i due ufficiali
federali già non erano più lì.
SOL III (Terra) - Smethwick (Area di stoccaggio materiali, magazzino 32)
16 gennaio 2397 - ore 0.38
Cortes aveva preso il posto Chase alla guida del furgone, mentre un sempre
più agitato Moses stava seduto al suo fianco
“quando diavolo arriviamo?”
“Tra poco stia tranquillo comandante. Abbiamo trovato un magazzino in
disuso e abbiamo fissato lì il Rendez-vous con il comandante Chase”
Arrivati davanti al grande portone del magazzino un guardiamarina si
premurò di aprire le porte per farli entrare. Al centro del magazzino
faceva bella figura di se la mercedes di Lefebvre, mentre il suo
proprietario, ancora svenuto, era stato imbrigliato ad una sedia pronto per
essere interrogato.
“IL cocktail speciale della dottoressa funziona?” proruppe Moses mentre
scendeva dal furgoncino
“Splendidamente comandante” rispose Chase “Ma al momento non ha ancora
ripreso i sensi”
Proprio in quel momento lo scintillio del teletrasporto fece apparire il
Comandante Tarev e il comandante Wood vicino a loro con indosso le tute eva.
Tarev si avvicinò a Lefebvre iniziando a scansionarlo per valutarne i segni
vitali mentre Wood si avvicinò ai colleghi porgendo loro delle tute eva.
Chase osservò la tuta che gli veniva porta “Ma le droghe non dovrebbero
fargli dimenticare tutto quello che accadrà ora?”
Elaina ripose il tricorder guardando il collega “Si nel cocktail di farmaci
ho incluso l’Acido γ-idrossibutirrico che bloccherà la memorizzazione di
ciò che accadrà, ma, per sicurezza, meglio che non ci veda in faccia.”
preparando poi la dose di Norep per far riprendere l’uomo.
Moses recuperò la propria tuta indossandola “Forza muoviamoci voglio sapere
cosa stanno combinando e lo voglio sapere in fretta”
Appena tutti ebbero indossato le tute Elaina iniettò il composto nel collo
di Lefebvre che lentamente iniziò a riprendere i sensi.
“Cosa diavolo……” sbattè gli occhi un paio di volte cercando di mettere a
fuoco chi aveva davanti a se “Chi siete? Cosa volete da me? Vi siete messi
nei guai, voi non sapere chi sono io “
Moses osservò l’uomo davanti a se “ No sappiamo bene chi sei Lefebvre e
sappiamo anche molto bene con che marmaglia sei invischiato. Ora sta a te
decidere come vuoi passare la nottata. Se ci dici in fretta tutto quello
che vogliamo sapere tra un oretta sarai nel tuo letto e non ti ricorderai
nulla di quel che è successo se no sarai nostro ospite per parecchio. Cosa
hanno in mente alla Weyland? “
Lefebvre scoppiò a quel punto in una fragorosa risata. “Avanti amico, sono
in questo campo da abbastanza tempo da capire che siete solo aria fritta.
Non osereste mai farmi del male. La Weyland? Non so di cosa parli.. non
riuscerete mai ad estorcermi delle informazioni. La nave di Corinne è al
sicuro con me”
Moses osservò stupito l’uomo che aveva di fronte a se per poi guardare il
suo ufficiale medico
Elaina dal canto suo si limitò a sorridere “Sta solo facendo effetto il
nostro cocktail, comandante non si preoccupi”
Moses scoprì i denti in un sorriso beffardo. “Una nave? E’ dove sarebbe
diretta”
Il corpo di Lefebvre iniziò ad essere scosso da un lieve sussulto che si
fece via via più intenso per poi sfociare in una risata “Corine è al sicuro
con me!” fece una pausa, sempre ridendo smodatamente “Volete sapere una
cosa? Io quella manco la sopporto.. se non fosse per tutti i soldi che mi
dà non le parlerei neppure!” ridacchia divertito “Quella carampana viene a
dire a me che vuole cambiare la realtà con fatti concreti! E come pensa di
farlo? Mandando una nave come il nostro prototipo dritto dritto verso
Ba’Ku.. con tutti i rischi che comporta, oltretutto!“
Appena pronunciò il nome del pianeta tutta la squadra della Raziel proruppe
all’unisono “Ba’Ku? “
Lefebvre continuava a ridere “Ma si ma si quella nave che cercate. Quella
pazza è convinta che quelli della Raziel abbiano nascosto chissà cosa su
quel pianeta e che quello possa curarla! Per me si è bevuta anche il
rimasuglio di cervello che le era rimasto!"
Moses fece un cenno alla dottoressa che immediatamente sedò il loro
prigioniero che lentamente, tra le risate, scivolò nel sonno più profondo
Moses indicò due incursori “Voi due, portatelo a casa” poi rivolto agli
ufficiali “Noi torniamo immediatamente sulla nave” stringendo i pugni
USS Raziel - Ufficio del capitano
16 gennaio 2397 - ore 1.00
Risedato Lefebvre, e riportato a casa sua, tutto l’equipaggio era stato
richiamato a bordo per predisporsi ad una partenza di emergenza. Sebbene
tutto l’equipaggio della nave fosse impegnato in approfonditi controlli su
tutti i sistemi della Raziel la tensione che si respirava era la stessa che
precede una tempesta.
Gli ufficiali superiori erano stati richiamati nell'ufficio del capitano,
dove Haziel stava camminando nervosamente. Il comandante Moses era seduto
ad una delle poltroncine con in mano un pad che stava riproducendo
l’interrogatorio di Lefebvre. Quando si arrivò al punto in cui si
scoprivano i piani di Corinne, Moses strinse lo chassis del pad così forte
da farsi sbiancare le nocche delle mani
Chase e la Mendel entrarono in quel momento nella piccola stanza ma il
capitano e il primo ufficiale non se ne accorsero minimamente
Dal corridoio, nel frattempo, giungevano le voci dei Comandanti Tarev e
Wood impegnati in una concitata discussione “No no.. Alex tu non hai capito
se quella solo pensa di toccare i bambini la sua malattia sarà l’ultima
cosa di cui si debba preoccupare, perchè io le torco quel suo collo
grinzoso fino a farla soffocare”
Wood, che le camminava affianco scosse la testa “No no.. se ci prova la
pelo e la metto sotto sale… così, giusto per vederla soffrire “sospirò
pesantemente mentre cercava di calmarsi “No.. non va bene, non dobbiamo
farci prendere dalla collera! Dobbiamo rimanere concentrati per riuscire a
fregarla!”
I Due comandamenti arrivarono insieme davanti alla porta che si aprì
proprio nel momento in cui Haziel stava sferrando un pugno alla scrivania
“Maledizione dobbiamo fermarla e farlo immediatamente!” fissando il suo
equipaggio “Voglio delle idee e le voglio subito! Hanno già parecchio
vantaggio su di noi, dobbiamo partire ora!” il, di solito, misurato
capitano appariva furioso “Non posso sopportare che possano toccare quei
bambini.” fissò il suo equipaggio ad uno ad uno “Su forza ci hanno mandato
qui perché siamo i migliori, possibile che non riusciamo a cavare un ragno
dal buco?”
I membri dell’equipaggio osservavano preoccupati e ammutoliti il loro
capitano, finché Chase prese la parola. “Signore noi non possiamo partire
finché non veniamo autorizzati dal controllo volo. L’unico modo sarebbe
prendere un’altra nave..”
Mendel schioccò le dita “O il posto di un’altra nave” immediatamente i
membri della Raziel si voltarono verso di lei “Come?”
La donna si guardò attorno un po’ stupita, convinta di averlo solo pensato.
“E’ molto rischioso ma potremmo provare una cosa. Al controllo volo hanno
un database che accoppia numero di trasponder e nome della nave. Se
riuscissimo a sostituire il nostro numero con il numero di una nave in
partenza avremo il via libera. Il problema è che si accorgeranno della
modifica”
Chase osservò la collega “Non se noi facciamo saltare il database e poi lo
sostituiamo con uno ad-hoc con il nostro numero di trasponder”
Haziel spostava lo sguardo prima su uno poi sull’altro dei suoi ufficiali
“Non voglio sapere come lo farete ma fatelo, avanti!” poi sollevò lo
sguardo ad osservare gli altri “Voglio un controllo totale della nave.
Sappiamo che stiamo andando a cercare un prototipo e non sappiamo cosa
abbia a bordo, ma loro non si aspettano di avere una defiant alle calcagna.
In libertà!”
USS Raziel - Plancia
16 gennaio 2397 - ore 3.00
Tutti gli ufficiali superiori avevano già preso posizione alle loro
console. Un silenzio assordante invadeva la plancia, rotto solo dal bippare
delle console e dal rumore dei passi di Haziel, che camminava nervosamente
sul ponte “Ma quanto diavolo ci mettono avremmo già dovuto essere in
viaggio..” sfiorò il comunicatore “Plancia a Stazione Ombra: Comandante
Mendel, a che punto siamo?”
=^= Stazione Ombra a Plancia: Capitano hanno appena caricato il database
modificato. Stanno riavviando i sistemi =^=
Alcuni secondi dopo l’addetto alle comunicazioni ruppe il silenzio
“Signore, comunicazione in entrata dal controllo volo”
Haziel e tutta la plancia si voltarono ad osservare il povero tenente
“Allora?”
“Abbiamo il permesso di decollo e il vettore di allontanamento! Possiamo
partire!”
La sensazione fu la stessa di uno scoppio di una bomba. Dove prima c’erano
ufficiali silenziosi ora c’era un marasma di analisi scansioni e
preparativi per l’imminente partenza
“Partenza immediata. Massima curvatura appena possibile! Tracciare la rotta
più rapida verso Ba’ku voglio cercare di arrivare prima di loro. Contattate
la Empireo su una frequenza sicura, che si tengano pronti anche loro!”
-------------- parte successiva --------------
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