[Stml14] 4.04 - Wood - Indagini per nulla ufficiali
Mauro Fenzio
oxila79 a gmail.com
Lun 13 Feb 2017 23:00:58 CET
Ecco a voi il brano
Per quanto riguarda il discorso fatto con te Vanessa non me lo sono
dimenticato, ma al momento Wood e Tarev sono in due posti distinti lo
faremo in seguito.
Nel brano sfrutto un po' il pg di Naidoo essendo lui il capo della tattica
e sicurezza per incarico/competenze è il piu indicato ^_^
Spero che vi piaccia
Ciao ciao
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Brano: 04.04
Titolo: Indagini per nulla ufficiali
Autore: Ten. Cmd. Wood (Mauro)
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Sol III (Stati Uniti) - San Francisco (zona della detonazione)
D.T. 11/01/2397 - Ore 22:04
Erano passati pochi minuti dal momento in cui Hazyel aveva dato le sue
disposizioni, ma tutto l’equipaggio si era già attivato, consapevoli che il
tempo sarebbe stato decisamente tiranno. Il Comandante Wood, ancora
pensieroso per la strana conversazione avuta con la compagna, si era fatto
teletrasportare con alcuni sottoposti a pochi metri dalla zona di
detonazione, mentre il Comandante Mendel rimaneva connessa con lui via
subspazio.
=^= Mendel a Wood, la sala che cercate è a circa cinque metri dalla vostra
posizione.. la porta è alla vostra destra..=^=
“Grazie, tienimi d’occhio i movimenti degli investigatori del Homeland
Security, se si avvicinano facci teletrasportare sulla nave.. vorrei
evitare di farmi pescare con le mani nella marmellata” Wood fece cenno alla
squadra di avanzare, controllandosi attorno alla ricerca di qualsiasi cosa
potesse essere al di fuori del normale.
=^= Certo Comandante, mi tenga aggiornata =^=
Wood si portò rapidamente verso la zona della detonazione “Signori, non
serve ricordarvi che non avremo molto tempo.. cercate di osservarvi
attentamente attorno.. ogni cosa fuori posto, per quanto possa sembrare
inutile, potrebbe essere un indizio fondamentale. Ed, ovviamente, rapidi..
fra poco la squadra scientifica della Terra sarà qui e per allora noi
dovremo essere già sulla nave..” le parole gli morirono in bocca mentre
osservava la scena di desolazione che gli stava di fronte.
La zona della detonazione appariva una zona di guerra, l’odore del sangue e
del bruciato si sovrapponevano tra loro dando una strana sensazione di
pericolo. Alex rimase immobile per qualche attimo ad osservare la zona,
mentre la rabbia gli montava dentro, ma era consapevole di non avere il
tempo di lasciarsi andare alle emozioni: avanzò sino al punto in cui era
stato collocato l’ordigno e si piegò sulle gambe per osservare il
pavimento. Rimase decisamente stupito di quale bravura avesse avuto la
squadra della sicurezza della Raziel, erano riusciti a recuperare realmente
tutti i pezzi dell’ordigno, e ciò che restava erano solo pezzi del mobilio.
Lentamente iniziò a controllare l’area sino a che un luccichio attirò la
sua attenzione, vi si avvicinò con curiosità e lo prese in mano: era uno
strano orecchino, probabilmente d’oro, con incastonata una pietruzza blu
cobalto, ma decisamente pacchiano e fin troppo grande per essere
considerato bello.
“Comandante, ha trovato nulla?” chiese il tenente Pavlov, una giovane umana
piuttosto nervosa dal trovarsi in quel luogo
“Si, ma non credo abbia molta importanza, probabilmente un ammiraglio ha
perso un orecchino”Alex mostrò l’orecchino alla giovane e parve bloccarsi
nell’osservare la sua espressione dubbiosa “Cosa c’è Elga?”
“Signore, se lo lasci dire, nessun ammiraglio indosserebbe una
grossolaneria.. mi capisca, gli ammiragli sono persone abbastanza
sofisticate e quello.. beh, mettiamola così.. me lo aspetterei da una donna
che pratica il lavoro più antico del mondo..”
Alex spalancò gli occhi “Tu ti rendi conto che questa non è una stanza in
cui possono entrare proprio tutti? Probabilmente non ci saremmo entrati mai
neppure noi se non fosse stato per quella bomba.. devo presupporre che hai
appena offeso un ammiraglio?” osservò il gioiello “Io non me ne intendo ma
probabilmente è una questione di gusti, a te non piace.. magari ad Elaina
piacerebbe”
Il tenente Pavlov alzò le spalle “Se lo dice lei, Comandante.. per me se le
regala una cosa simile la pianta su due piedi” fece una piccola pausa
allontanandosi “E io le darei pure ragione”
Wood sollevò gli occhi al cielo “Ma io dei sottoposti carini e simpatici
non li posso proprio avere, vero?”
Il tenente Pavlov si voltò divertita “Beh.. ognuno ha ciò che si merita,
Comandante” quindi tornò a scansionare il pavimento “Credo di aver capito
perché l’ordigno non abbia funzionato a pieno. Credo che abbiano usato un
detonatore decisamente molto vecchio, i residui dell’esplosione indicano
l’utilizzo di un sistema di detonazione che non viene più utilizzato da
almeno una cinquantina di anni.. solo che non capisco perchè non abbiano
cercato qualcosa di più recente” si alzò e tornò ad osservare l’ufficiale
superiore “Forse non sono riusciti a recuperare materiali migliori per
mancanza di agganci…”
Wood osservò la collega “Hanno agganci tanto buoni da potersi permettere di
comprare materiale radioattivo ma non hanno agganci sicuri per acquistare
dell’esplosivo?” scosse il capo “No, deve esserci qualcos’altro sotto..
sembra quasi non avessero il tempo per ottenere di meglio. Da quando è
iniziata tutta questa faccenda mi sembra che le cose siano state fatte con
una grande fretta, anche se non capisco il perchè..”
=^= Mendel a Wood, il tempo a disposizione è finito.. recuperate quello che
potete e preparatevi al teletrasporto =^=
Alexander infilò l’orecchino in un contenitore e sfiorò il comunicatore
“Siamo pronti”
Il classico sfarfallio del teletrasporto li avvolse portandoli sulla Raziel
poco prima che gli scienziati civili entrassero nella stanza, mettendosi al
lavoro senza accorgersi di nulla.
USS Raziel - Stazione Ombra
D.T. 11/01/2397 - Ore 22:24
“Mendel a Wood, il tempo a disposizione è finito.. recuperate quello che
potete e preparatevi al teletrasporto” la voce della Mendel sembrava sempre
rimbombare un po’ all’interno di quella sua piccola alcova personale della
stazione ombra. Cippy continuava a cinguettare con decisione indicando
all’ufficiale prima uno e poi l’altro schermo “Lo so Cippy.. lo so!”
=^= Siamo pronti =^= la risposta di Wood non si fece attendere e Sarah
digitò rapidamente attivando il teletrasporto “Ed una cosa è fatta…” disse
fra sé e sé tornando a digitare alla consolle
“Disturbo?” Fox fece qualche passo all’interno della stazione ombra “Sarah
potresti darmi una mano?”
Mendel fece un piccolo sobbalzo per la sorpresa, poi annuì prontamente
“Ehm.. si, se non si tratta di qualcosa di molto lungo posso provarci..”
Fox si soffermò per un attimo a guardare gli schermi, spalancando gli
occhi: ovunque volgesse lo sguardo non riusciva a scorgere altro che
stringhe di dati, incomprensibili o quasi, che scorrevano ad una velocità
pazzesca, mentre Cippy volava da una parte all’altra “Ma… Sarah, che stai
facendo?”
“Sto per forzare i sistemi di sicurezza del Comando di Flotta..” rispose
senza scomporsi Sarah, continuando a digitare al terminale.
Fox spalancò gli occhi stupito “Cosa stai facendo tu?”
Sarah si fermò per un attimo ad osservare il collega “Abbiamo bisogno delle
registrazioni ambientali almeno di quella stanza e del corridoio
adiacente.. dobbiamo farci un’idea di chi sia entrato lì! E dato che
ufficialmente siamo fuori da ogni indagine…”
“..non possiamo rivolgerci ai canali ufficiali per avere quelle
registrazioni” rispose Fox, completando la frase della Mendel
“Esatto, inoltre una nostra squadra scientifica ha fatto delle analisi poco
fa.. ed è meglio che non risulti dalle registrazioni o saremo in un mare di
guai..” rispose Sarah tornando a digitare freneticamente al terminale
“Mm.. si immagino, ma sembra parecchio complesso..”
“Il sistema di sicurezza al Comando di Flotta è parecchio ostico” rispose
Sarah “Ma ci sono quasi..”
All’improvviso sullo schermo centrale le stringhe di dati sparirono,
facendo apparire il classico logo federale su sfondo blu “Eureka!” proruppe
Sarah tutta soddisfatta “E adesso scarichiamo ciò che ci serve ed
eliminiamo le prove del nostro intervento di oggi…” si bloccò per un attimo
tornando ad osservare Fox “Non mi hai detto perchè sei qui..”
Fox sembrò ricordarsene solo ora “Si, giusto. Mi servirebbe la planimetria
del Comando di Flotta, vorrei fare alcune simulazioni per ricostruire la
dinamica dell’esplosione”
Mendel sorrise apertamente “Te le invio al terminale della sala macchine
fra pochi minuti!”
Fox sorrise dirigendosi all’uscita “Grazie Sarah, sei sempre la migliore!”
USS Raziel - Ufficio della sicurezza
D.T. 11/01/2397 - Ore 22:36
Naidoo e Chase stavano ancora richiamando tutti i dati dei viaggi avvenuti
che giungevano o partivano da Sol III nelle ultime quattro settimane, ma la
mole di informazioni che il computer stava via via computando sembrava non
finire mai.
=^= Mendel a Naidoo: sto scaricando tutte le registrazioni ambientali della
sala riunioni e del corridoio delle ultime due settimane, mi occorrerà un
po’ di tempo. Appena finito ti invio tutto in ufficio? =^=
Naidoo sorrise osservando Chase, poi sfiorò il comunicatore “Certo, tanto
ci troverai qui per le prossime ore..”
“Prossime ore?” proruppe Chase osservando la consolle “Facciamo per i
prossimi giorni?.. anzi no, parliamo direttamente di settimane”
Naidoo annuì con sguardo serio “Si tratta di Sol III, un pianeta
decisamente importante all’interno della Federazione Unita dei Pianeti,
c’era da aspettarselo che il nostro lavoro si sarebbe trasformato nella
classica ricerca dell’ago nel pagliaio. Ad ogni modo noi cerchiamo delle
anomalie, giusto?”
Chase annuì “Esatto, quindi possiamo iniziare a scremare tutti i dati che
abbiamo trovato eliminando ciò che non sembra interessare particolarmente,
come tutti i dati relativi alle navi della flotta stellare che si occupano
di pattugliare questo settore”
Naidoo annuì digitando al terminale “Esattamente.. e poi possiamo escludere
anche tutti quei cargo che tornano regolarmente sulla Terra per i propri
traffici, essendo trasporti sostanzialmente fissi non credo possano
ritenersi un’anomalia..”
Chase osservò il terminale “Restano ancora molti cargo?”
Naidoo annuì per poi osservare Chase “Il piano non è andato decisamente
come avrebbero voluto… e se avessero tentato di tagliare la corda?”
“Sì, è possibile in effetti. Del resto più aspettano e più rischiano di
attirare l’attenzione” Chase si allungò al terminale per osservare i dati
che vi scorrevano lentamente fino a fermarsi su di una scheda “Ottima
intuizione Idrissa.. in questo modo ci rimane una sola possibilità”
Naidoo annuì leggendo il terminale “Si, la SS Belladonna sarebbe dovuta
rimanere nel sistema per un’altra settimana ed invece è scappata via poco
dopo che i notiziari hanno trasmesso la notizia dell’esplosione al Comando
di Flotta.. credo sia il caso di informare il Capitano”
USS Raziel - Plancia
D.T. 11/01/2397 - Ore 23:46
Il Comandante Moses aveva la stessa espressione della vittima sacrificale
che osserva la pira sulla quale gli daranno fuoco fra pochi minuti. Aveva
ritardato quel momento finché aveva potuto, ma oramai gli agenti del
Homeland Security avevano chiamato così tante volte che non poteva più
ignorarli. Anche l’addetto alle comunicazioni sembrava non poterne più, ed
osservava il Comandante quasi con sguardo supplichevole.
“Signore, ci richiamano.. non so che altro inventarmi”
Moses si passò una mano sulla faccia decisamente infastidito “Molto bene,
sullo schermo”
Appena lo schermo si accese, Moses si ritrovò a fissare la faccia di un
umano all’incirca sulla quarantina, rosso in volto dalla rabbia.
=^= E’ quasi un’ora che tento di contattarla, Comandante Moses! Un’ora è
un’eternità! =^= l’uomo sembrava sul punto di esplodere, tanta la rabbia
che lo aveva preso =^= Sono l’agente McWilliams, esigo che inviate tutte le
prove che avete raccolto direttamente nei nostri laboratori! Abbiamo perso
già fin troppo tempo per la vostra incompetenza..=^=
Moses osservò la faccia di quell’uomo e si trattenne dal rispondergli a
tono, riflettendo per qualche attimo su come guadagnare tempo “Mi spiace,
ma non potremo ottemperare alla vostra richiesta.. almeno per un po’..”
=^= Come sarebbe a dire che non potete ottemperare?? =^= la faccia
dell’agente McWilliams sembrò divenire ancora più rossa =^= Esigo una
spiegazione! La vostra mancanza di professionalità rasenta il ridicolo! =^=
Moses si trattenne ancora dal rispondere, stringendo con forza i braccioli
della poltroncina “Purtroppo
abbiamo avuto dei problemi con il teletrasporto che ci hanno costretto ad
eseguire una serie di diagnostiche ulteriori a tutti i sistemi.. abbiamo
dovuto ricorrere alla diagnostica di livello uno, non vorremmo mai che un
disguido vi faccia perdere le vostre prove, no?”
L’agente sembrò calmarsi un po’ =^= Molto bene, e quanto vi occorre per
ultimare queste diagnostiche, di preciso? =^=
Moses osservò i dati sul proprio bracciolo per poi tornare a prestare lo
sguardo sullo schermo “Direi all’incirca una decina di ore.. minuto più,
minuto meno”
Le parole del primo ufficiale ebbero lo stesso effetto di un drappo rosso
agitato di fronte al toro, l’agente scattò dalla poltroncina su cui era
seduto allungandosi verso lo schermo =^= Cosa? Dieci ore? Ma lei è folle!
Siete gli ufficiali più incompetenti con cui abbia mai avuto a che fare,
adesso capisco perchè vi hanno sbattuto in una base dimenticata da Dio!
Siete la vergogna della Flotta Stellare!”
Moses oramai stringeva così forte i braccioli della poltroncina che le
nocche gli erano diventate completamente banche “Si, ha ragione.. ma avrà
tutte le prove domattina, buona serata..” fece segno all’addetto delle
comunicazioni di chiudere le comunicazioni e, nonappena lo schermo tornò
scuro, si alzò furente “Signori, torno nei miei alloggi, venite a
disturbarmi a vostro rischio e pericolo!”
*La prossima volta la figura da pivello la dovrà fare Hazyel, io a questo
non mi presto più!* pensò Moses abbandonando la plancia e sfiorando il
comunicatore “Moses a Wood e Fox: ho guadagnato una decina di ore, quindi
le vostre indagini dovranno essere fatte tutte stanotte”
USS Raziel - Sala macchine
D.T. 11/01/2397 - Ore 23:53
=^= Moses a Wood e Fox: ho guadagnato una decina di ore, quindi le vostre
indagini dovranno essere fatte tutte stanotte =^=
Fox alzò il capo dal terminale, sospirando pesantemente e ritornando ai
propri calcoli: aveva ricostruito attraverso un’accurata simulazione la
dinamica dell’esplosione per poi spostare il proprio interesse a verificare
quali sarebbero state le reali conseguenze se la bomba fosse esplosa
correttamente. Lo scenario che poteva osservare dal terminale sembrava
quasi apocalittico: l’esplosione non avrebbe soltanto fatto sparire tutto
ciò che era all’interno di quella stanza, ma avrebbe lesionato i pilastri
portanti con una probabilità del 76,34%, comportando il crollo dell’intero
edificio: a conti fatti, se l’ordigno fosse stato posizionato in altri
punti, come direttamente sotto le colonne portanti principali, situate
nell’area dei turbolift, avrebbero avuto una percentuale talmente alta da
potersi avvicinare al crollo certo, ma la bomba era stata posizionata
proprio dove si sarebbero riuniti gli ammiragli.
“Trovato qualcosa?” la voce di Naidoo fece voltare Fox di scatto “Scusami,
non volevo interromperti.. dopo aver verificato i dati relativi alle
partenze da e per Sol III, volevo farmi un’idea di massima di come stanno
proseguendo le indagini”
Fox fece un cenno del capo “Proseguono, anche se un po’ a rilento.. ho
fatto alcune simulazioni. Secondo le mie ipotesi la distruzione dell’intero
edificio non era nelle intenzioni di chi ha messo la bomba, ma
semplicemente un danno collaterale.. al massimo qualcosa di utile per
nascondere le prove. Avrebbero potuto cancellare quell’edificio
semplicemente posizionando la bomba più vicino ai pilastri portanti..”
“Ipotizzi quindi che l'obiettivo fossero direttamente gli ammiragli”
intervenne Naidoo annuendo “Già, capisco.. ammetto che la scelta della
localizzazione per piazzare la bomba mi abbia dato la tua stessa
impressione fin dall’inizio” Naidoo si avvicinò a ciò che restava
dell’ordigno “E di questa che mi sai dire? C’è qualcosa di utile?”
Fox annuì osservando Naidoo “Si e no.. sicuramente era una parte
dell’ordigno che presumevano sarebbe andata distrutta.. quindi non si sono
preoccupati di usare particolari cautele per non lasciare tracce.. ho
trovato del materiale biologico, più o meno integro.. è stato inviato in
laboratorio dal Comandante Wood. Ho potuto inoltre constatare come la bomba
sia piuttosto moderna, ma non il detonatore.. quello avrà all’incirca una
cinquantina d’anni”
Naidoo sollevò lo sguardo su Fox “Da cosa lo deduci?”
Fox incrociò le braccia al petto “L’involucro esterno è schermato
esattamente come le casse che abbiamo recuperato su Risa, il che potrebbe
voler dire un coinvolgimento di..”
“..Jak'Al” terminò Naidoo annuendo serio
Fox prese fra le mani il contenitore dell’antimateria “Questo contenitore
non avrà più di tre anni, si tratta di una nuova lega metallica in grado di
offrire un’ottima resistenza agli urti.. un carico di contenitori simili è
stata rubata ad un laboratorio civile da Andoria all’incirca sei mesi fa..
ed è da qui che ho ritrovato la presenza di materiale organico” quindi
indicò i resti del detonatore “Mentre quello è decisamente più antico..
come ti dicevo per la sua composizione dovremmo stimare che sia stato
creato almeno una cinquantina di anni fa”
“Ci sono dei segni di riconoscimento?” chiese interessato Naidoo
“Sul contenitore dell’antimateria no, ma sul detonatore credo vi fosse la
firma del suo costruttore..” Fox digitò al proprio terminale facendo
apparire l’immagine di una serie di frammenti, evidenziando alcune zone più
scure “Questo annerimento non è stato causato dall’esplosione ma da una
tinta indelebile”
Naidoo fece una piccola smorfia incurvando il capo prima a destra e poi a
sinistra “Sembra un quadro cubista.. non riesco a vedervi nulla di sensato”
Fox sorrise “Con l’esplosione i frammenti del detonatore si sono contorti
ma data la ricostruzione dell’esplosione e del detonatore originario
possiamo ricostruire l’aspetto che aveva quel simbolo inizialmente” iniziò
a digitare al terminale sorridendo “E adesso? Che te ne pare?”
Sullo schermo i vari frammenti si riunirono riprendendo la forma del
detonatore, proprio sul fondo Naidoo potè finalmente notare una stella a
sette punte impressa nel metallo e colorata di un rosso sgargiante “Una
stella a sette punte?”
Fox annuì soddisfatto “Già, è tutto quello che ho potuto trovare da queste
prove.. e molto prima di quanto mi fosse stato richiesto” ammiccò divertito
osservando Naidoo “A questo punto non mi resta che preparare tutti i
frammenti per essere inviati ai cari investigatori..”
Sol III (Stati Uniti) - Ospedale Militare Letterman
D.T. 12/01/2397 - Ore 8:04
Il Capitano Hazyel si stava incamminando per i corridoi dell’ospedale per
raggiungere il proprio medico capo ancora impegnata nella cura dei feriti:
per l’occasione aveva dismesso i propri abiti consueti, optando per un
camice bianco da medico. La sera precedente era riuscito a contattare
Elaina, del resto avrebbe voluto velocizzare il più possibile la
chiacchierata con gli ammiragli, ma aveva finito per accogliere la
richiesta del proprio sottoposto e posticipare l’incontro al giorno
seguente. Arrivato all’area della terapia intensiva si soffermò per qualche
attimo ad osservarsi attorno, notando un numero decisamente alto di medici
e agenti di sicurezza. Elaina era ad un terminale, appariva stanca e
piuttosto contrariata. Le occhiaie che le erano apparse sotto gli occhi
erano il primo sintomo della privazione del sonno ma c’era sicuramente di
più: forse non se ne rendeva conto neppure lei, ma Hazyel vedeva molto di
Dhania nella dottoressa, e quell’espressione del viso voleva dire solo una
cosa, rabbia inespressa. Avanzò con passo cauto, non volendo intralciare il
lavoro dei vari infermieri che si spostavano da un lettino all’altro
“Dottoressa Tarev”
Elaina si voltò immediatamente e dall’espressione del volto Hazyel ne ebbe
la conferma, era decisamente stanca e di pessimo umore “Buongiorno” la voce
della donna era piuttosto bassa
“Ritiene possibile parlare con qualche ammiraglio?” Hazyel optò per non
indagare, per ora, la fretta di parlare con gli ammiragli prima che gli
investigatori gli precludessero ogni possibile contatto con le vittime non
gli permetteva di occuparsi dell’ufficiale medico
Elaina osservò per qualche istante il capitano, aveva ritardato quel
colloquio per mantenere calmi gli ammiragli, ma a questo punto non poteva
che acconsentire “Vi sono ancora tre ammiragli in stasi.. stiamo procedendo
con la ricostruzione di ampie aree del derma andate distrutte, risvegliarli
ora è escluso. Altri ammiragli sono a casa loro.. qui che possano parlare
con lei rimangono solo quattro ammiragli, la pregherei di ricordare che si
tratta di persone ferite, sarebbe auspicabile che non si agitino”
Hazyel annuì semplicemente lasciandosi guidare verso il gruppo di ammiragli
che parlottavano fra loro: l’ammiraglio Often sembrava aver intrapreso una
conversazione piuttosto avvincente con l’ammiraglio Darion, sotto lo
sguardo piuttosto annoiato degli ammiragli Geek e Sabor. Elaina si fermò un
po’ indietro, lasciando che il Capitano potesse parlare in tranquillità con
gli ammiragli.
“Ma smettila, l’unico motivo per cui tu sei rimasto ferito meno di me è per
quella ciambella di grasso che ti circonda l’addome.. anche se cadi
rimbalzi” Often ridacchiava osservando Darion
“Puoi dire quello che vuoi, ad ogni modo io sono rimasto ferito in modo più
leggero di te, il che significa solo una cosa.. ho un fisico più forte del
tuo!” Darion si diede un paio di colpetti sul ventre “E questo non è
semplice adipe.. sono addominali da tavola, e per farli ci sono voluti anni
ed anni di rigorose diete ingrassanti..” l’ammiraglio si fermò ad osservare
Hazyel “Buongiono, perché la sua presenza non mi stupisce affatto?”
Hazyel sorrise agli ammiragli “Perchè mi conosce molto bene, ammiraglio..
vorrei farvi alcune domande, tanto per farmi un’idea di quello che è
successo”
Often osservò Hazyel con espressione divertita “Ed è spinto dalla pura
curiosità a porci queste domande, immagino..” fece una piccola pausa per
poi proseguire “Ad ogni modo temo che non ci sia decisamente molto da dire,
siamo stati informati circa tre giorni fa che era stata indetta una
riunione su l'ipotetica minaccia incombente, e siamo venuti su Sol III.
Abbiamo saputo della sala in cui dovevamo recarci solo il giorno precedente
e, per quello che ne so, si tratta di una sala riunioni che solitamente non
viene molto utilizzata, quindi almeno a livello teorico nessuno avrebbe
dovuto entrarci prima di noi”
Darion ascoltava le parole del collega limitando a dei cenni del capo, di
tanto in tanto, per poi prorompere con gioia “Oh! Finalmente il mio
attendente!” alzò il braccio per farsi notare “Tenente Donovan.. venga
qui!!”
Il tenente arrivò di corsa “Ammiraglio, in molti vorrebbero informarsi
sulle sue condizioni.. posso comunicargli che si sente meglio?”
Hazyel osservò solo di sfuggita l’attendente, tornando a parlare con gli
ammiragli “Quindi non era successo nulla di strano? Non è capitato nulla di
anomalo in questi giorni?”
Tutti e quattro gli ammiragli scossero il capo in segno di diniego, Darion
nel frattempo tornò a prestare attenzione al proprio attendente, che
appariva teso e preoccupato “Digli quello che ti pare, ma ora ascoltami, ho
un incarico per te di importanza vitale.. non ne posso più del cibo di
ospedale, quindi ora tu corri fuori di qui e vai in quel grazioso bar che
sta a pochi passi da qui.. quello che sforna quelle enormi brioches alla
crema.. hai capito a che mi riferisco?”
L’attendente annuì, attirando l’attenzione di Elaina “Ehm, sì ammiraglio..”
“Bravo.. vai e prendine una mezza dozzina.. corri!” Darion sorrise tutto
felice “Ah, e già che ci sei, anche un vassoio di pasticcini non ci
starebbero male!”
L’attendente sembrò decisamente sollevato di potersene andare ma il suo
atteggiamento finì per attrarre anche le attenzioni di Hazyel.
“E tu guarda chi c’è qui?” la voce dell’agente McWilliams fece voltare sia
il Capitano che i vari ammiragli “Voi non dovreste essere qui, e lo sapete
bene! State intralciando le indagini e questo è intollerabile!” l’agente si
diresse verso la dottoressa “Parlo principalmente con lei, cosa ci fa
ancora qui?”
Elaina, spalancò gli occhi stanchi, decisamente perplessa dalla domanda
“Ehm.. siamo in un ospedale ed io sono un medico.. credo che la connessione
luogo-lavoro dovrebbe rendere abbastanza palese la motivazione per cui mi
trovo qui”
Le parole di Elaina non fecero altro che far imbufalire McWilliam che le si
portò a pochi centimetri “Ora mi ascolti bene, lei non è un medico di
questo ospedale, ma di quella sottospecie di bagnarola che avete il
coraggio di chiamare nave! Qui dentro ci sono persone dotate di esperienza
e professionalità, non si tratta di morette di dubbia capacità che sono
state spedite su delle basi inutili solo per fornire qualche pillola per il
mal di testa!” McWilliam indicò la porta “Quindi, dato che sappiamo
entrambi che lei è qui solo per permettere ai suoi colleghi di continuare a
ficcare il naso nelle mie indagini, la informo che non è più gradita in
questo ospedale.. muovi il culo ed esci da qui, bambolina!”
Elaina, già di pessimo umore di suo, stava per rispondere a tono, ma il
tocco sulla spalla della mano di Hazyel la fece trattenere quel tanto che
bastò per far si che fosse il Capitano stesso a parlare “Dottoressa, lei è
una dottoressa.. non si tratta né di una semplice moretta, né tantomeno di
una bambolina.. a sua discrezione può rivolgersi a lei con il termine di
Comandante o dottoressa. Sono stato sufficientemente chiaro?” la voce di
Hazyel, in questo caso decisa ed autoritaria, ebbe l’effetto di far
arretrare un po’ l’agente.
McWilliams sembrò ammutolirsi di fronte allo sguardo deciso di Hazyel
“Andatevene, o vi accuserò di intralcio alle indagini..” detto questo si
allontanò, dirigendosi dagli ammiragli
Rimasti da soli, Hazyel portò lo sguardo su Elaina “Hai notato qualcosa di
strano durante la mia chiacchierata con gli ammiragli?”
“Si e no, gli ammiragli erano sinceri.. non sapevano nulla ma..”
“..l’attendente sembrava sentirsi in colpa di qualcosa” Hazyel annuì “Ho
avuto anch'io la stessa identica sensazione” il volto del Capitano si
rasserenò un po’, mentre un sorriso si faceva largo sulle sue labbra “Non
ci resta che parlare con lui.. andiamo, ti offro un caffè.. qui oramai non
hai più nulla da fare”
Elaina annuì togliendosi il camice e si diresse con il suo superiore verso
l’uscita.
USS Raziel - Laboratorio medico-scientifico
D.T. 12/01/2397 - Ore 8:13
Wood era tornato in laboratorio dopo qualche ora di sonno, i pensieri che
gli erano venuti per via dell’attentato e la strana rabbia della compagna
gli avevano reso difficile prender sonno ma ora si sentiva rinvigorito.
Appena entrò il tenente Pavlov era già lì “Comandante, buongiorno. come ha
richiesto abbiamo preparato tutti gli indumenti per il teletrasporto..
abbiamo tentato altre analisi ma nulla, non c’era niente di indicativo”
Wood si limitò ad annuire “Capisco, del resto ci eravamo accorti fin subito
che quello era un vicolo cieco” quindi si portò al terminale “Ciò che
dobbiamo ancora risolvere è il mistero dell’orecchino ritrovato”
“E’ permesso?”
La voce di Naidoo fece voltare Wood “Certamente, cosa posso fare per te?”
“Speravo ci fosse qualche nuovo indizio per comporre questa sorta di
puzzle, so che il tenente Fox le ha inviato dei campioni organici..”
Wood annuì per qualche attimo “Si, ho messo i campioni del tenente e quelli
che ho rinvenuto io su questo orecchino nella centrifuga.. fra poco
dovrebbero essere pronti per essere analizzati”
Naidoo annuì con decisione “Avete già iniziato a fare qualche ipotesi? Ogni
idea potrebbe essere d’aiuto in questa fase delle indagini..”
Wood si voltò ad osservare Naidoo “Abbiamo appurato che il detonatore è
decisamente vecchio.. almeno una cinquantina d’anni”
“Possiamo dire che abbia almeno quarantasei anni, in effetti..” la voce di
Naidoo apparve molto sicura “Abbiamo individuato la firma, il simbolo della
stella a sette punte stampata in colore rosso era il marchio di un certo
Sertuk, un famoso dinamitardo tellarita convinto che le sue bombe fossero
una sorta di opera d’arte.. un modo per creare piccole stelle artificiali..
ma tutti i dati portano a ritenerlo deceduto 46 anni fa, per un
malfunzionamento della sua ultima opera d’arte”
“E qui si aggancia il mio problema.. questo piano sembra andare a due
velocità” intervenne Wood
“Due velocità?” Naidoo si voltò a guardare Wood perplesso “In che senso?”
“Capiamoci, ricercare l’acquisto di materiale radioattivo ponendolo
relativamente in vista in modo da far ritenere che il pericolo sia più
reale possibile farebbe pensare che vi sia stato sotto uno studio
puntiglioso del piano, almeno a livello teorico.. ma per quanto riguarda la
fase esecutiva, sembrerebbe essere stata fatta decisamente di fretta..
detonatore vecchio, carica che non esplode nemmeno.. sembra tutto troppo
affrettato..”
Naidoo rimase in silenzio “E questo cosa ti fa pensare? Sembra che ti sia
già fatto qualche idea”
Wood si voltò, l’espressione seria “Si tratta soltanto di un’ipotesi, ma
l’impressione è che si tratti di un gruppo di ex-galeotti” incrociò le
braccia al petto “L’impressione è che un gruppo di persone abbiamo
premeditato, magari anche per un lungo periodo come vendicarsi della
Flotta, e appena usciti abbiano tentato di fare tutto nel minor tempo
possibile.. con risultati fortunosamente meno letali di quelli che
avrebbero voluto”
Il suono della centrifuga fece voltare gli ufficiali, Wood fu il primo a
muoversi per raggiungere la consolle, dove fece partire una comparazione
all’interno dei database federali alla ricerca di corrispondenze di dna.
“Faccia un tentativo con la sua idea..” Naidoo si avvicinò a Wood “Provi a
controllare prima le schede di chi è finito dentro”
Wood annuì restringendo la ricerca e non ci volle molto perché il computer
gli fornisse i risultati che tanto speravano entrambi: sul terminale
apparvero le schede di tre personaggi piuttosto noti alla Flotta Stellare.
Naidoo sorrise soddisfatto “Sembrerebbe che la tua intuizione fosse
corretta, ed abbiamo finalmente tre soggetti da rintracciare..” sfiorò il
terminale aprendo la prima scheda “Shriroth, maschio, andoriano.. si è
fatto dieci anni per tentato omicidio” sfiorò nuovamente il terminale
aprendo la seconda scheda “Groga, maschio, nausicano.. anche lui si è fatto
sempre dieci anni per tentato omicidio” infine, aprì la terza scheda “E
dulcis in fundo, Malika Laan, femmina, bajoriana.. e pure lei si è fatta
dieci anni per tentato omicidio”
Wood rimase in attesa, osservando lo schermo “Tutti e tre hanno avuto la
stessa condanna, ma chi volevano uccidere?”
Naidoo digitò nuovamente al terminale “A quanto pare l’ammiraglio Bates..
credo che Moses non la prenderà affatto bene”
Wood annuì pensieroso “Non vorrei essere nei loro panni..” quindi si voltò
ad osservare l’orecchino “Rimane solo una domanda, ma come ci è arrivata
una ex galeotta dentro quella sala riunioni?”
“C’è un solo modo per saperlo” intervenne Naidoo “Visionare le
registrazioni ambientali..”
Sol III (Stati Uniti) - Bar “Sweet Desire”
D.T. 12/01/2397 - contemporaneamente
Hazyel ed Elaina arrivarono al bar trovandovi ancora il povero attendente
in attesa. Il tenente Donovan picchiettava con il piede per terra con una
certa frustrazione, osservando di tanto in tanto in direzione della barista.
“Quanto manca? Avrei un po’ di fretta..” il tenente tentò nuovamente di
incalzare la barista
“Gliel’ho già detto.. è questione di minuti!” la barista sembrava piuttosto
nervosa “Questa mattina le brioches alla crema sono andate letteralmente a
ruba e abbiamo dovuto farne una seconda infornata, se ha un po’ di pazienza
potrà averle!”
Hazyel sorrise divertito per poi alzare una mano “Buongiorno, io e la mia
amica vorremmo due caffè..” il sorriso dell’uomo fece passare tutto il
nervosismo alla barista, che rimase per qualche istante imbambolata a
fissare quei due occhi così magnetici e penetranti “Magari anche tre, se il
tenente qui presente vuole unirsi a noi..”
Il tenente Donovan si voltò perplesso “Come scusi?”
Hazyel scosse il capo, sfoderando tutto il suo fascino “Non si scusi,
lavorare per degli ammiragli deve essere decisamente stressante… dato che
deve aspettare comunque, perchè non si prende un paio di minuti? Si siede
per un attimo e si rilassa..”
Donovan parve illuminarsi ad osservare il volto di Hazyel, finendo per
annuire quasi con gioia.
Elaina se ne restava un po’ indietro ad osservare la scena, la capacità del
capitano di trovare sempre il modo di ottenere ciò che voleva dal prossimo
la lasciava stupita, tanto da avere il serio dubbio di essere di fronte ad
un betazoide abilmente camuffato: forse sua madre, la cara Dhania, aveva
insegnato fin troppi trucchetti al suo amante, ma quel che era certo è che
le doti del capitano fossero molto maggiori di un semplice bel visino.
Hazyel fece cenno ad Elaina di avvicinarsi porgendole un caffè e prendendo
posto ad un tavolino “La vedo molto nervoso tenente.. qualcosa non va?”
Il tenente sembrò restio a parlare, era evidente che nascondeva qualcosa
che lo preoccupava “Beh.. come ha detto lei, il mio lavoro è molto
stressante”
“Gran brutta situazione quella che è avvenuta al Comando di Flotta..”
intervenne con voce rilassata Elaina, per introdurre la questione
Hazyel, a sua volta prese la tazza di caffè annuendo “Già.. gran brutta
situazione, ma da quello che so le indagini stanno proseguendo spedite.. se
in quella stanza è entrato qualcuno se ne accorgeranno in fretta”
A queste parole il tenente si irrigidì completamente, la tensione in lui
era massima “Già.. sì, avete sicuramente ragione”
Hazyel tornò a guardare il tenente con espressione quasi magnetica
“Tenente, ma lei è sicuro di star bene? E’ successo qualcosa che la
preoccupa.. parli liberamente, non lo tenga dentro..”
La voce suadente del capitano e quei suoi due occhi quasi ipnotici
sembrarono avere un effetto micidiale sul tenente “Io in quella stanza ci
sono entrato la sera prima della riunione..” lo disse quasi senza
rendersene conto e se ne pentì subito dopo, ma ormai la frittata era fatta
“No, aspettate, non sono entrato lì per quello che pensate!”
Hazyel ed Elaina si guardarono per un attimo in faccia, poi il Capitano
proseguì “E perché sei entrato lì?”
Il tenente si fece rosso, evidentemente imbarazzato “Beh.. avevo incontrato
una tipa.. una bajoriana.. uno schianto. Insomma, io non sono uno che
solitamente ha molta fortuna con il gentil sesso, e tutto all’improvviso un
gran bel pezzo di carrozzeria viene da me e inizia a farmi la gattina” si
asciugò la fronte con la mano “All’inizio sembrava quasi irreale ma.. lei
era così focosa, così sexy.. continuava a dirmi che per il lavoro che
faccio ero davvero una persona importante.. che vi devo dire? Mi ha fatto
perdere la testa!! E poi se ne è uscita con la proposta di farlo
direttamente al Comando di Flotta.. lo so che avrei dovuto dire di no, ma
ero ubriaco fradicio e avevo una voglia di darci dentro con quella gran
pezzo di..”
“Abbiamo capito!” intervenne Elaina spalancando gli occhi
Hazyel sorrise divertito, Dhania gli aveva raccontato che la figlia era fin
troppo pudica per i suoi gusti “Dunque l’ha portata in quella stanza per
fare l’amore?” concluse sorridendo “E come è andata?”
Il tenente per un attimo sorrise “Credo che sia stato il miglior sesso di
tutta la mia vita, ci siamo dati talmente dentro che alla fine siamo
crollati dal sonno sul pavimento.. mi sono risvegliato ancora nudo che era
quasi mattina, mi sono vestito in fretta e furia e sono fuggito di lì.. ho
rischiato di essere visto”
Hazyel annuì per un attimo “Capisco..” quindi sorseggiò un po’ del proprio
caffè.
USS Raziel - Ufficio della sicurezza
D.T. 12/01/2397 - Ore 8:22
Naidoo aveva attivato da poco le registrazioni ambientali e aveva preso
posto alla propria scrivania, accanto a lui Chase osservava con interesse
il lavoro del collega.
“Direi di iniziare dal momento in cui sono entrati gli ammiragli e tornerei
indietro sino al momento in cui qualcuno accede a quella stanza, tanto per
capire chi abbia avuto la possibilità di mettere la bomba..” asserì Naidoo
mentre digitava alla consolle
“Direi che è un’ottima idea..” intervenne Chase sorridendo
A poco a poco il filmato venne riavvolto fino al momento in cui un
tenentucolo non particolarmente attraente entrava nella stanza in compagnia
di una donna vestita come una prostituta. Naidoo arcuò un sopracciglio
perplesso “Ma con tutti i posti dove darsi alla pazza gioia non c’era nulla
di meglio che il tavolo di una sala riunioni?”
Chase ridacchiò divertito “Evidentemente non abbiamo la loro fantasia..”
Naidoo annuì lasciando che il filmato riprendesse a velocità normale “Sarà,
ma io ho un’altra idea del luogo perfetto”
Sullo schermo intanto si poteva vedere il tenente sollevare di peso la
donna, ponendola sul tavolo, spogliarsi con una fretta tale da rischiare di
strappare letteralmente i bottoni della camicia ed infine iniziare a
barcollare.
“Un momento, questo non mi pare normale..” intervenne Chase osservando il
povero tenente finire ko sul pavimento “Non mi pare per nulla normale”
Naidoo si protese verso lo schermo “Lo hanno drogato, mi sembra abbastanza
certo..”
Sullo schermo intanto, la donna, dopo essersi osservata attorno, mise
qualcosa sotto il tavolo e se ne andò.
“Che cosa ha fatto prima di andarsene? Mi sembra abbia lasciato qualcosa
dietro di sé..” Naidoo tornò a digitare alla consolle tornando indietro ed
allargando l’immagine sino ad individuare l’oggetto che la donna teneva in
mano “Non c’è più dubbio.. la bomba è stata messa sul luogo da lei..ed io
questo viso l’ho già visto poco fa..”
“Sappiamo già di chi si tratta?” chiese Chase
“Si.. di una certa Malika Laan.. è arrivato il momento di fare rapporto al
Capitano ed al primo ufficiale”.
-------------- parte successiva --------------
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