[Stml14] [STML 14][3.11 - Ma non finisce qui..]

Mauro Fenzio oxila79 a gmail.com
Lun 2 Gen 2017 13:16:43 CET


A voi il mio brano^_^

Buon anno

Spero vi piaccia


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Brano: 03.11

Titolo: Ma non finisce qui..

Autore: Ten. Cmd. Wood (Mauro)

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USS Raziel - Plancia

D.T.  17/09/2396 - Ore 22:46

Il Comandante Moses sedeva alla postazione di comando osservando sullo
schermo il volto flaccido e biancastro del Contrammiraglio Kreen sulla
destra ed il volto decisamente irritato del Comandante Gosling sulla
sinistra. La comunicazione era iniziata da pochi minuti eppure la
tentazione di andare a prenderlo a calci si stava impossessando del primo
ufficiale, tanto da rendergli difficile nascondere il disprezzo che nutriva
nei suoi confronti. Nel mentre il Capitano Gosling cercava affannosamente
di terminare il proprio rapporto, fra un’interruzione e l’altra.

“Capisco, quindi non avete fatto assolutamente nulla di utile e siete in
attesa di qualcuno come me che risolva tutto. Bah, gli standard della
Flotta Stellare si sono fatti decisamente troppo bassi se sono arrivati a
promuovere gente del vostro calibro” il Contrammiraglio si alzò dalla
poltroncina osservando di fronte a sé “Ad ogni modo assumo il comando, da
questo momento le operazioni le dirigerò io. Azzardatevi a mettervi in
mezzo e mi premurerò io stesso a farvi tornare al primo anno di accademia”
detto questo chiuse la comunicazione

Moses fissò malamente lo schermo per poi tornare a fissare il Capitano
Gosling “Non se la prenda Comandante, lui è fatto così. Ho saputo che uno
dei detenuti è deceduto, me lo conferma?”

“Sì Capitano, il Capitano Bishop risulta deceduto dopo la caduta in un
condotto di ventilazione. A quanto pare ha deciso di andare a vedere come
funziona una turbina un po’ troppo da vicino e non vi è stato nulla da fare”

“Ma come ha fatto a fuggire dalla cella? E’ riuscito a sabotare il sistema
di apertura delle porte?” chiese il Capitano Gosling “Non capisco come mai
si trovasse lì, speravo di scambiare quattro chiacchiere con lui per capire
meglio l’inizio di questa pandemia”

“Lo speravamo tutti, Capitano. Ad ogni modo si pensa vi sia stato un aiuto
dall’esterno, qualcuno potrebbe averlo aiutato a fuggire, abbiamo richiesto
le registrazioni ambientali e alcuni dei miei ufficiali si stanno già
occupando delle indagini”

“Molto bene, quando avrete finito mi faccia pervenire un rapporto
dettagliato”

Argelius II (Nephia) - Ospedale della Capitale (Saletta dei medici)

D.T.  17/09/2396 - contemporaneamente

Il tenente Naidoo trafficava con la vetusta consolle per le comunicazioni
presente nella stanza, cercando di richiamare i filmati delle aree
detentive cercando di trasferirli sul monitor centrale. Mentre i tenenti
Fox e Chase parlottavano fra loro con espressione piuttosto seria.

“Idee di cui volete mettermi a conoscenza?” chiese Naidoo voltandosi verso
i suoi due colleghi

“In realtà nulla di molto illuminante, ci stavamo chiedendo solamente come
abbia fatto il Capitano Bishop ad uscire dalla propria cella” rispose Chase

“Magari è riuscito a manomettere i dispositivi di bloccaggio dell’entrata”

“No tenente” intervenne con voce sicura Fox “Questo lo posso escludere con
certezza. Sono andato personalmente a controllare se vi fosse qualcosa che
facesse pensare ad un sabotaggio dei sistemi e non ho trovato nulla. Quella
porta è stata aperta da qualcuno dall’esterno, ne sono sicuro”

“Onestamente lo sospettavo, per quello ho deciso di farvi venire qui per
visionare insieme i filmati delle aree detentive ”intervenne Naidoo “Voglio
capire anche io cosa sia successo. Non so dirvi perchè, ma ho la sgradevole
sensazione che qualcuno volesse la morte di quell’uomo”

“Pensi alla Weyland Corporation?”

“Non direttamente Dave, nessun dirigente si sporcherebbe mai le mani. Ad
ogni modo, se una società fosse sufficientemente potente e dovesse avere
effettivamente dei traffici clandestini che potrebbero portarli a perdere
la propria posizione, sicuramente saprebbero come insabbiare la cosa”

“Questo è poco ma certo, ad ogni modo sono curioso di vedere questi filmati”

Naidoo sorrise alle parole di Chase attivando il terminale ed avviando le
registrazioni, per svariati minuti non ci fu nulla da vedere: per svariato
tempo l’unica cosa che videro fu l’immagine del Capitano Bishop che girava
per la cella inveendo contro tutto e tutti.

“Mi sa che è tempo perso” rispose stancamente Chase “E il Capitano Bishop
sta diventando decisamente monotono, è interessante osservare come esseri
come lui siano in grado di incolpare tutti tranne se stessi dei propri guai”

“Aspetta!” Fox si bloccò osservando lo schermo “Osservate cosa succede, chi
è quel ferengi?”

Il tenente Naidoo prese il padd iniziando a digitare convulsamente “Ho già
visto quella faccia, non so perchè ma ha qualcosa che non mi è affatto
nuova” continuava a controllare le varie foto “Beccato! E’ l’ufficiale
della sicurezza della USS Zhongjing!”

Argelius II (Nephia) - luogo ignoto

D.T.  17/09/2396 - contemporaneamente

Lat si stava allontanando sempre più dall’area di detenzione tenendo un
braccio sotto la giacca stringendo nel pugno l’hypospray utilizzato per
avvelenare bishop. Era decisamente turbato e sudava copiosamente, non aveva
previsto la possibilità che tutto potesse precipitare ed ora che non aveva
grandi vie di fuga sentiva di dover agire al più presto. Argelius II è un
pianeta in netto sviluppo, ma se si sa cercare bene non vi è posto
nell’universo dove non vi sia chi sia disposto a fare di tutto per un po’
di latinum.

Camminava rapidamente per vicoli bui e spopolati controllando ogni anfratto
per il timore di finire nell’agguato di qualche criminale drogato alla
ricerca di una dose: l’odore di vomito e urina era così intenso che non
riusciva in alcun modo a farsi passare quel senso di nausea che lo
affliggeva, ma sapeva di dover proseguire se voleva avere ancora una
qualche speranza di non esser coinvolto.

Gli ci vollero alcuni minuti ma alla fine la meta del suo pellegrinaggio
era lì, di fronte a lui. Era convinto che quando gli avessero descritto
quella sorta di bettola avessero esagerato in peggio per fare gli spacconi,
ora si rendeva conto che probabilmente erano stati sin troppo indulgenti:
quell’edificio sembrava ad un passo dal crollo, ed il tanfo che ne
proveniva gli fece rimpiangere quell’odore agrodolce di vomito che lo aveva
accompagnato sino a lì.

Lat entrò con passo sicuro, fingendo di essere a suo agio ma dagli sguardi
che gli lanciarono ci mise poco a capire che il suo bluff era durato ben
poco. Si trovava in un luogo pericoloso ma doveva far sparire a tutti i
costi le prove che lo legavano a quella morte.

“Barista, voglio da bere!” esclamò con la maggior convinzione che poteva
mostrare accomodandosi su di un lurido sgabello addossato al bancone
“Qualcosa di forte e…” un coltello gli passò talmente vicino al volto da
fargli percepire lo spostamento d’aria per poi conficcarsi sul bancone, a
pochi millimetri dalla sua mano

“Verrò quando vedrò il latinum! Sparisci microbo!” la grossa barista
klingon si fece avanti guardando con sguardo feroce Lat “Non mi sono mai
piaciuti i vermi striscianti dei ferengi e tu non fai differenza”

Lat spalancò gli occhi quando si vide arrivare di fronte una grossa donna
klingon ma non arretrò limitandosi a tirar fuori una barra di latinum “Il
latinum non è un problema” e detto questo ne estrasse una seconda
osservando la donna “Mi serve un favore e mi serve subito”
La donna prese le due barre facendole sparire nel generoso decoltè e
rispose al ferengi con un una specie di gugnito “Parla!”
Lat estrasse l’hypospray “Ho bisogno che questo scompaia e non venga mai
piu ritrovato”
La donna sfoderò un gigno per niente rassicurante e prese l’hypospray
“Questo cosa? Io non ho visto niente!” e si allontanò


USS Raziel - Laboratorio scientifico

D.T.  17/09/2396 - Ore 23:04

Elaina giunse con passo rapido in laboratorio con i campioni ematici dei
bambini, dopo aver lasciato i piccoli ospiti in sala ologrammi. Raggiunse
il compagno che stava già predisponendo i reagenti e posizionò le varie
provette sui propri supporti.

“Scusa il ritardo, volevo assicurarmi che i nostri ospiti fossero
tranquilli in sala ologrammi”

Alexander si voltò fissando la donna serio in volto, puntandole il dito
verso il volto “Tu!!! Sia l’ultima volta che fai una cosa del genere.. mi
hai fatto perdere vent’anni di vita!”

Elaina spalancò gli occhi osservando per svariati istanti Alexander, quindi
spostò con calma il dito di Wood “Intanto, via con questa mano.. ti
potrebbe partire un colpo” fece una piccola pausa “Dovevo farlo, non so
dirti perchè ma dovevo farlo. Chiusa la questione, torniamo al lavoro”

Alexander si portò le mani sui fianchi osservandola con espressione
decisamente più rilassata “E da quando la questione sarebbe chiusa solo
perchè lo dici tu?” sorrise empaticamente felice di avere la propria
compagna accanto a sé, al sicuro

Elaina si voltò inclinando un po’ il capo “Perché c’è un virus
potenzialmente letale e il nostro proseguire a battibeccare avrà l’unico
risultato di ritardare qualsivoglia tentativo di darvi soluzione?” chiese
retorica per poi voltarsi verso il tavolo “Ammettilo, lo avresti fatto
anche tu se avessi avuto i riflessi un po’ più rapidi! E, detto tra noi,
questo solleverebbe un’interessante discussione su come quella leggerissima
modifica della tua silhouette in zona vita abbia appannato la tua
velocità.. merito di quei cannoli alla crema che ti spazzoli ogni mattina,
immagino!”

“Modifica?” Alexander si portò una mano sulla pancia “Per un paio di
chiletti in più” osservandola con lo sguardo ora più serio “ Sì, è vero,
l’avrei fatto anche io“ strinse le labbra osservandola “anche se sono uno
scienziato non posso sopportare quello che hanno fatto a quei poveri
ragazzi. Essere usati per il test di una malattia….” si voltò ad osservare
i campioni “Troviamo questa cura e freghiamo al più presto quegli animali”

Elaina annuì “Bene, è così che ti voglio! Ricordati che se anche questi
sono i campioni ematici dei bambini tu non dovrai far parola della loro
esistenza. Sono campioni di individui immuni in cui il virus ha subito una
mutazione. E basta! ” quindi sfiorò il comunicatore “Tarev a Mendel,
potresti aprire un canale con il viceammiraglio Squiretaker direttamente al
laboratorio?”

=^= Molto bene, sarà in comunicazione in pochi istanti =^=

Elaina si voltò ad osservare Alexander “Cerchiamo di chiarire la
situazione, lo so che quando la vedrai potresti avere seri dubbi sulle
capacità di quella vecchietta.. se è rimasta come la ricordo è, diciamo, un
po’ strampalata. Ad ogni modo è estremamente intelligente!”

Alexander inarcò un sopracciglio “Strampalata? ooook” tornando ad osservare
il monitor ora parecchio curioso di chi sarebbe apparso.

Sul monitor apparve la sagoma di una una donna piuttosto canuta dagli occhi
azzurri come il mare, che osservava con espressione interrogativa lo
schermo “Siete voi le persone che sono alle prese con il nuovo ceppo virale
trovato su Argelius II?”

Elaina face un colpetto di tosse “Si, viceammiraglio. Sono la dottoressa
Elaina Taref, è un onore poter avere la possibilità di avere il suo aiuto”
quindi mosse una mano verso Alexander “Le presento il Comandante Alexander
Wood, l’ufficiale scientifico capo”

Il vice ammiraglio non degnò d'uno sguardo Wood, persa nei suoi pensieri
“Tarev..Tarev.. Tarev” spalancò gli occhi dando un colpetto sul tavolino
“Farmacologia! L’unica allieva che sia riuscita a far schiumare di rabbia
quel vecchio borioso mentecatto!”
Alexander si voltò ad osservare Elaina “Borioso mentecatto? Me la dovrai
raccontare prima o poi questa storia” portando poi l’attenzione sul
viceammiraglio “Ammiraglio buona sera”

Il vice ammiraglio portò lo sguardo su Alexander scuotendo il capo “La sua
faccia non me la ricordo, ad ogni modo mettiamoci a lavoro! Non voglio
perder tempo, oltretutto voi siete giovani e avrete certamente voglia di
andare a perpetuare la specie.. quindi, i campioni li avete?”

Elaina fece un leggero colpetto di tosse “Ehm, si. Abbiamo i campioni e
stiamo per procedere nel tentativo di trovare un modo per trovare un
farmaco in grado di agire su quel virus”

Alexander sorrise alle parole della donna per poi farsi serio “Dunque, al
momento sappiamo che il virus è in grado di infettare le cellule e
integrare dei segmenti del suo DNA nell'RNA della cellula ospite. Quindi,
al momento della duplicazione viene duplicato il DNA del virus: il
risultato è che l’ospite stesso finisce per far proliferare il virus, ma le
nostre analisi hanno riscontrato che in sporadici casi il sistema
immunitario può attivarsi e attaccare il virus, facendolo inglobare nelle
cellule e facendolo diventare un loro organulo”

Il vice ammiraglio scosse il capo “Scordatevi i farmaci attualmente
esistenti, hanno creato un super-virus che se li mangiano a colazione..
un’altro esempio in cui quel ciarlatano del mio collega sarebbe inutile
come un microscopio senza lenti. Concentriamoci su quei campioni
dissonanti, sono quelli la chiave!” fece una pausa “Questo virus sta
facendo ciò che ogni essere vivente farebbe, tenta di sopravvivere.. è
questo suo attaccamento alla sopravvivenza che gli ha permesso di mutare
divenendo un organulo della cellula”

Elaina osservò lo schermo “Vuole procedere ad un’analisi degli organuli
nati dall’evoluzione del virus?”

Il vice ammiraglio osservò elaina “ Esattamente dottoressa!” annuì convinta
“Noi dobbiamo trovare l’antigene per poter bloccare quel virus” portò
l’attenzione su Alexander “Vede comandante, lei deve immaginare il virus
come un pezzo di quelle costruzioni che amano tanto i bambini. Lui deve
trovare un sito di aggancio e di solito è la cellula, ma se noi gli diamo
un nuovo sito a cui agganciarsi il virus viene inattivato. Se poi questo
nuovo sito è un antigene il corpo lo riconosce come esterno e il sistema
immunitario lo distrugge” osservando lo scienziato “Sono stata abbastanza
chiara?”
Alexander osservava via via più stupito quella donna sussurrando ad Elaina
“No, ma veramente sta cercando di spiegarmi biologia? Ma io sono uno
xeno-biologo..” poi alzando la voce “Si si, tutto chiarissimo ammiraglio!”

Il viceammiraglio annuì “Molto bene, caro.. molto bene! Mi sembravi un po’
svampito dall’espressione ma fingerò di crederci che tu vi abbia capito
qualcosa” quindi ad Elaina “Poi spiegaglielo di nuovo con parole semplici,
ora non abbiamo tempo da perdere!”

Elaina annuì “Ehm.. si, ammiraglio, senz’altro” trattenne un sorriso per
poi osservare Wood “Forza, iniziamo con la coltura delle cellule dei nostri
campioni. Sai già come si fa, vero?”

Alexander spalancò gli occhi alle parole del viceammiraglio “Io svampito?”
poi verso Elaina annuendo “Bha, sì, qualcosa mi ricordo...inizio a
preparare il bioreattore” avviandosi alla cappa da esperimenti.

Il viceammiraglio osservò Alexander allontanarsi “Ah, gran pezzo di
esemplare umano.. farà la gioia di molte colleghe!” quindi osservò Elaina
“Se ne ha la possibilità se lo faccia un giro in giostra, non credo che se
ne pentirà! Ora vado, ho sonno e il mio cuscino mi sta chiamando! Fatemi
sapere come vanno le colture” detto questo chiuse la conversazione,
lasciando Elaina ad occhi spalancati ad osservare uno schermo nero.




USS Raziel - Plancia

D.T.  17/09/2396 - Ore 23:59

Moses si alzò dalla postazione di comando stiracchiandosi un po’, la
giornata era stata decisamente lunga ed ora sentiva il bisogno di dormire
qualche ora. Si voltò verso il suo sostituto limitandosi a cennare nella
sua direzione “Chiamatemi solo se c’è qualcosa di importante” quindi si
diresse all’uscita

“Comandante, Chiamata in entrata” trillò l’ufficiale dalla propria consolle

“La USS Zhongjing ci sta chiamando, dicono sia una cosa urgente e
richiedono la sua presenza e quella del capitano”

“Apra il canale” tuonò la voce possente del Capitano Hazyel mentre accedeva
in plancia

Moses si voltò ad osservare Hazyel con attenzione “Tornato sulla nave
finalmente? Pensavo avessi deciso di restare sul pianeta in villeggiatura..”

“Si siamo stati controllati da cima a fondo. Nessuno della Raziel è stato
infettato da Crypto  Comandante, non mi dica! Le sono mancato, vero?”
rispose divertito Hazyel in attesa che sullo schermo apparisse il viso del
Capitano Gosling

“Mpf..” si limitò a rispondere Moses prima di focalizzare la propria
attenzione sul monitor

“Capitano Hazyel, è un piacere vederla finalmente. Comandante Moses,
buonasera” il volto del capitano Gosling appariva un po’ teso “Mi trovo
nella strana situazione di dovervi avvertire che il Comandante Lat, che
state cercando, è attualmente tornato a bordo della nave”

Hazyel e Moses si osservarono per qualche attimo in volto per poi tornare a
fissare entrambi il Capitano Gosling “Sta scherzando?”

“Vorrei poterle dire di sì, capitano”

“Abbiamo delle domande da fargli di una certa importanza!” intervenne Moses
con sguardo serio

“Non ne dubitavo, Comandante, è pervenuto anche a me il video degli ultimi
minuti di lucidità del Capitano Bishop e capisco che abbiate molte domande
in testa, ma il mio ufficiale è pronto a spiegare la sua estraneità da
quella morte”

“Estraneità?” intervenne il Capitano Hazyel “Mi perdoni, ma ho qualche
dubbio a riguardo. Ad ogni modo il nostro ufficiale della sicurezza
vorrebbe avere un colloquio con il suo ufficiale, le sarei grata se lo
facesse teletrasportare qui”

La Gosling osservò Haziel “IL mio ufficiale ha già acconsentito a farsi
interrogare, ma avverrà via comunicazione. Ha già dichiarato la sua
estraneità nei fatti. I due medici hanno iniettato qualcosa al comandante
Bishop. Lui era li solo in qualità di ufficiale della sicurezza per evitare
che succedesse qualcosa….e sebbene non abbia certamente volto in modo
esemplare il suo compito. Non puo essere di certo accusato di qualcosa.
D’altra parte i filmati sono piuttosto chiari.”

Hazyel annuì “Per ora, diciamo che va bene. Informerò i miei ufficiali di
prepararsi”




Argelius II (Nephia) - Ospedale della Capitale (Saletta dei medici)

D.T.  18/09/2396 - 07:30

La consolle accanto a Naidoo iniziò a bippare e, una volta aperta la
chiamata, lo sguardo del giovane Stander si focalizzò sugli ufficiali con
espressione un po’ demoralizzata “Niente signori, nulla di conclusivo”

Naidoo sbuffò sonoramente “Guardiamarina Stander! Possibile che non
riusciate a trovare nulla? Sappiamo che gli è stato iniettato qualcosa, è
mai possibile che non siete in grado neppure di trovare quello che già
sappiamo? “
Il guardiamarina scosse la testa “Non so se è possibile ma di certo è
quello che sta succedendo. Esistono centinaia di sostanze che non possiamo
rilevare durante un’autopsia.. l’unico modo per sapere cosa hanno
effettivamente iniettato è trovare l’hypospray che hanno usato”

“Ma noi sfortunatamente non lo abbiamo, dobbiamo avere informazioni da quel
corpo! Voglio sapere se qualcuno ha aiutato al Capitano a lasciare il
nostro mondo o meno!”

Stander scosse il capo “Signore, ho fatto tutti i controlli del caso. Posso
dirle che il Capitano Bishop aveva un notevole quantitativo di fratture,
agli arti ed al torace.. dalla localizzazione è possibile ipotizzare che la
maggior parte di esse siano state causate dalla ventola, in minima parte
potrebbero essere state causate dalla caduta nel condotta.. tuttavia in
assenza di fratture a stampo diventa più complesso essere pienamente
precisi. La causa del decesso è stata la massiccia emorragia.. il
decadimento dei globuli rossi stabiliscono il momento della morte in un
orario pienamente compatibile con quello delle immagini. Dal sangue non è
stato rilevato nulla, ma vi sono molte sostanze non rilevabili, quindi non
è indicativo” fece una pausa “Questo è quello che ho rilevato”

“E il Comandante Tarev? Che cosa ne pensa?”

Stander fece un colpetto di tosse “Ehm.. Il Comandante Tarev non ha
partecipato all’autopsia”

Naidoo incrociò le braccia al petto “Il Comandante non ha partecipato? E
come mai?”

“Ha affermato che devono venire prima i vivi.. e poi i morti. E’ impegnata
alla ricerca di un antivirale sufficientemente potente per debellare
Crypto.. quindi non ha partecipato all’autopsia”

Naidoo sospirò scuotendo il capo “Capisco, quindi nulla di indicativo da
usare contro quel Lat.. la vedo dura”

Stander scosse il capo “Mi spiace tenente, abbiamo fatto del nostro
meglio..” quindi si congedò e chiuse la comunicazione.

“E adesso come facciamo a prendere in castagna quel ferengi?” chiese Fox

Chase scosse la testa “Non so cosa dire speravo che l’autopsia avrebbe
rilevato qualcosa, ma siamo ad un vicolo cieco”
Fox osservò i colleghi “Ma lui non lo sa. Possiamo cercare di farlo cadere
in fallo”
Naidoo scosse la testa alzandosi dalla console “Lat, è furbo..avrà già
fatto in modo che ogni prova che potesse inchiodarlo sia stata eliminata”
incamminandosi nella stanzetta. “Quello che mi da più fastidio è che,
avendo identificato le talpe nei due medici, nessuno si prenderà più la
briga di investigare.” stringendo i pugni.
Fox scosse il capo “Non ci pensare, concentrati su Lat.. è con lui che devi
parlare”

Naidoo si sedette su una console osservando i colleghi “Parlare...parlare
poi di cosa? Non ho in mano nulla che non sia quello che ha dichiarato. E a
me serve qualcosa per inchiodarlo e farmi dire chi lo finanzia” piuttosto
innervosito

“E quindi cosa vuoi fare ora?” gli chiese Chase “Non abbiamo nulla di ciò
che ci occorrerebbe, e quel che è peggio è che quasi certamente lui lo sa!”

Naidoo sospirò “Togli pure quel quasi.. lui lo sa “ si strinse nelle spalle
“ Portiamo a casa quello che abbiamo. Nessuno potrà dire che non ci abbiamo
provato” sospirando per poi sfiorare il comunicatore
=^= Naidoo a Mendel, apritemi una comunicazione con la USS Zhongjing “




USS Raziel - Ufficio del Capitano

D.T.  18/09/2396 - Ore 08:03

Hazyel raggiunse il proprio terminale con espressione seria in volto, aveva
ritardato quella chiamata per tutto il tempo che aveva potuto ma ora non
era più possibile attendere; lentamente portò una mano al terminale.

“Computer, aprire canale protetto con il pianeta Ba’ku”

Hazyel si sistemò comodamente sulla poltroncina, assumendo una posizione
eretta ed attese sino a che sul proprio terminale apparve il volto di un
uomo apparentemente sulla quarantina, ed una donna piuttosto affascinante e
dal sorriso solare.

“Buonasera, sono il Capitano Hazyel, vi ringrazio di aver accettato di
parlare con me”

“Salute a voi, Capitano Hazyel. Sono Sojef e la donna accanto a me si
chiama Anij.. saremo noi a parlare a nome del nostro popolo. Come possiamo
aiutarvi?”

“Mi trovo nella situazione di dover chiedere asilo per tre orfani
attualmente a bordo della nostra nave”

I due ba’ku si osservarono per un attimo in volto stupiti da una simile
richiesta, non era mai successo che qualche razza diversa dai ba’ku vivesse
sul loro pianeta “E’ una richiesta piuttosto anomala” intervenne Sojef
“Come mai non portate questi orfani su di uno dei tanti pianeti federali?”

“La condizione fisica in cui sono questi bambini fa sì che il loro
invecchiamento sia sostanzialmente bloccato, e questo gli renderebbe
difficile vivere in un qualsiasi altro mondo federale se non il vostro..”

“Posso chiedervi come mai non possono tornare al loro pianeta?” chiese
Anij, già empaticamente più coinvolta nella faccenda

“Purtroppo il loro mondo non esiste più..” Hazyel fece una pausa osservando
il volto della donna “Non esiste più il loro popolo, sono sopravvissuti
solamente loro tre.. ecco perché non hanno più una casa”

La donna osservò con sguardo triste Hazyel scuotendo il capo “Poveri
ragazzi.. deve essere stato uno shock terrificante..” mentre gli occhi gli
inumidiscono

Hazyel annuì “Non conosco la tecnologia e quindi il vostro mondo, sarebbe
l’ideale per loro.. è per questi motivi che abbiamo pensato di chiedervi
aiuto”

Sojef osservò per qualche istante il volto della donna che gli stava
accanto per poi annuire “E che sia,come può immaginare capiamo
perfettamente cosa provano quei poveri ragazzi! Faremo un'eccezione a
nostra volta, accogliendo i tre orfani fra noi..”

Hazyel tirò un sospiro di sollievo per poi aggiungere “Devo chiedervi
un’ultima cosa..”

I due ba’ku tornarono a guardare Hazyel in silenzio, piuttosto seri in
volto.

“Agli occhi della galassia quei tre bimbi non esistono.. non voglio che
qualcuno possa pensare di usarli per scoprire chissà quale elisir
dell’eterna giovinezza..”

Sojef annuì con sguardo serio “Non si preoccupi comprendiamo la questione,
da noi saranno al sicuro”



USS Raziel - Laboratorio

D.T.  18/09/2396 - Ore 08:30

Nel laboratorio c’era un silenzio assordante mentre i due ufficiali si
portavano verso le apparecchiature. Alexander estrasse la coltura dal
bioreattore tenendola per qualche attimo fra le mani ed osservandola con
sguardo speranzoso “Abbiamo solo questa possibilità speriamo sia andata
bene” avviandosi al microscopio a induzione

Elaina si posizionò allo strumento preparandosi a inoculare il sangue
infetto sul substrato di cellule appena cresciute "Incrociamo le dita"
sentiva la mano tremare leggermente per la tensione del momento, se le cose
non avessero funzionato non avrebbero avuto molte possibilità di salvare
tutti coloro che erano rimasti infettati sul pianeta.

Attivato il terminale, sullo schermo apparve un ingrandimento del campione
presente nel microscopio: per alcuni secondi si potè vedere il virus
attaccare le cellule iniziando il suo ciclo di riproduzione, senza subire
alcun rallentamento.

“Non era decisamente questo quello che speravo di vedere!” sbuffò Elaina
manifestando tutta la sua frustrazione

“Donna di poca fede, dagli un attimo no? Magari si stanno svegliando
adesso.. lo sai che non c’è vita prima del caffè!!” cercò di fare una
battuta Alexander, ma anche lui era decisamente nervoso.

Sullo schermo intanto il virus sembrava prendere la meglio, occupando una
buona porzione del vetrino quando improvvisamente tutto parve arrestarsi:
le cellule della cultura svilupparono a poco a poco degli enzimi che nelle
immagini apparivano quasi iridescenti. Gli enzimi iniziarono ad attaccare
direttamente il virus provocandone la lisi completa.

Alexander osservava interessato l'effetto che le stesse cellule stavano
avendo sul virus, mentre un sorriso di pura soddisfazione si faceva strada
sulle sue labbra "Non si limita ad inattivarlo lo scioglie completamente"
rimase ad osservare lo schermo per svariati attimi per poi voltarsi verso
Elaina, abbracciò con vigore la compagna sollevandola da terra "Abbiamo la
cura! Noi possiamo distruggere Crypto!"

Elaina sorrise lievemente verso il compagno, ma con espressione decisamente
meno euforica "Ok, ok Alexander.. abbiamo fatto un passo avanti, ma
dobbiamo fare ancora altre analisi e studi prima di dire che abbiamo una
cura! Abbiamo fatto un semplice test su delle cellule coltivate. Ma questo
non esclude che, inoculato in un organismo già debilitato dalla malattia,
possa dare degli effetti collaterali imprevisti. Iniziamo a sentire quali
sono le condizioni del pianeta e poi pianifichiamo il da farsi"

Alexander adagiò la ragazza "Va bene, abbiamo fatto un gran passo avanti"
sfiorando poi il comunicatore “Wood a Mendel: Avremmo bisogno di fare una
comunicazione con l'ospedale”

Dopo alcuni secondi i due stavano comunicando con la dottoressa Maliky.

Elaina fu la prima a prendere la parola "Salve dottoressa come va il vostro
piano di contenimento della pandemia?"

Maliky inclinò il capo un paio di volte "Siamo riusciti a circoscrivere
l'infezione raggruppando i contagiati nelle stive che abbiamo approntato a
sale degenza" prendendo un padd ed iniziando a farvi scorrere i dati "Al
momento abbiamo diecimila contagiati. Tra l’equipaggio della nostromo
riscontriamo i casi più gravi" osservando i due scienziati "Stimiamo che
duecento contagiati non raggiungeranno la serata e i membri della nostromo
sono tra essi" mordendosi le labbra sentendosi sconfitta "Ditemi che almeno
voi avete qualche novità"

Alexander ascoltò con attenzione le parole della dottoressa poi sorrise con
espressione raggiante "Beh, se la cura del virus lei la vuole definire
novità allora sì, abbiamo novità!"

Elaina mollò una gomitata ad altezza stomaco ad Alexander, piuttosto
irritata dal suo enorme entusiasmo, per poi prendere la parola "Non è
esatto.. noi abbiamo un primo stadio di cura ma non possiamo usarla.
Attualmente abbiamo un enzima in grado di eliminare il virus ma non
sappiamo come potrebbe comportarsi in un organismo. Non possiamo
assolutamente usarla come cura al momento, sono necessari altri esami"

Alexander incassò il colpo, dando un paio di colpetti di tosse, per poi
voltarsi verso Elaina "Elaina, duecento persone moriranno entro stasera,
dobbiamo almeno tentare!"

Elaina stava scuotendo la testa "Non possiamo testare la cura sui
pazienti....se lo facessimo non saremmo molto diversi da quelli che l'hanno
creato"

Alex si voltò appoggiando le mani sulle spalle di Elaina "Ti sbagli Elaina,
saremmo parecchio diversi! Loro lo facevano per loro tornaconto. Noi non lo
facciamo per avere la vita eterna o per avere i nostri nomi scritti nei
libri. Lo facciamo perchè ci sono duecento persone innocenti che non
arriveranno a stasera"

Elaina si voltò con espressione seria “Si, ma nulla esclude che inoculando
quell’enzima su quelle persone non avvenga una reazione imprevista con il
sistema immunitario che li faccia morire in pochi minuti” scuote il capo
“Tu sei uno scienziato Alexander, lavori su dei campioni perfetti ma io
sono un medico e so che le variabili in gioco all’interno di un corpo
umanoide sono molteplici! Non possiamo sapere se le controindicazioni
colpiranno qualche organo, oppure se all’interno di un corpo ospite lo
stesso enzima non attacchi a raffica le stesse cellule sane dell’individuo!”

“E cosa cambierebbe?” rispose d’un fiato Wood “Saranno morti entro stasera.
Forse hai ragione, io lavoro su cellule perfette replicate. Ma sono un
essere umano, ho visto cosa succede a chi muore per effetto di crypto e non
lo augurerei a nessuno. Se fossi io quello condannato scambierei volentieri
quell’agonia con la possibilità di guarire o con una morte in pochi minuti”

Maliky osservava alternativamente i due scienziati che parlavano “Sono
medico anche io dottoressa. Le assicuro che anche una remota possibilità di
cura è meglio di questa situazione. So bene che deontologicamente non è la
procedura corretta, ma siamo in emergenza la vita di quelle persone è nelle
nostre mani e siamo agli sgoccioli”

Elaina sospirò pesantemente, detestava dover tornare sulle proprie
posizioni, soprattutto quando sentiva di essere nel giusto, poi scosse il
capo “Un paio d’ore.. datemi un paio d’ore per un’ultima simulazione. Se il
computer non rileverà problematiche con l’iterazione fra questo enzima e
gli organismi umanoidi potrete somministrarlo ai vostri pazienti”




Sol III - Birmingham (Weyland-Yutani Corporation Tower)

D.T.  18/09/2396 - Ore contemporaneamente

Corinne camminava nervosamente nella sala riunioni della costruzione
principale. “Questo è quello che ottieni a mandare due bambocci a fare un
lavoro da adulti”
Nel frattempo i due nipoti osservavano la zia “Zia Corinne non è colpa
nostra, non potevamo immaginare che ci saremmo trovati in una situazione
del genere.” Corinne si fermò osservando i due puntando un dito accusatorio
“Tutte scuse!  Ora sparite dalla mia vista, da domani andrete entrambi a
lavorare presso i nostri siti d’estrazione”
I due stavano per ribattere ma lo sguardo della donna li fece desistere
immediatamente e si allontanarono.
Appena entrambi furono fuori dalla vista si sentì una voce provenire dal
lato della sala “Non te la prendere Corinne non erano pronti ad occuparsi
di una situazione così importante. Devono ancora farsi le ossa.” un uomo
esile si staccò da una delle colonne palesandosi alla vista di corinne “E i
tre superstiti di cui parlava bishop?” riferendosi ai bambini
Corinne scosse lentamente la testa “Sono spariti! Probabilmente sono stati
uccisi su quel pianeta. Anni e anni di studi e progettazioni.. e tutto è
stato mandato in fumo da quei due! Se non fossero i miei nipoti li avrei
già fatti eliminare...e non è detto che non accada” si voltò ad osservare
l’uomo che se ne stava immobile davanti a lei “Voglio che questa divisione
venga smantellata e che tutte le informazioni che potrebbero legare la
Weyland-Yutani Corporation a cripto vengano distrutte. Riprenderemo gli
studi nella nostra sede su Alantari III, te ne occuperai tu...e stavolta
contatta dei professionisti. Non il primo capitano maniaco che capita a
tiro”

L’uomo osservò Corinne sorridendo scuotendo la testa “Dovresti sapere che i
miei servigi sono costosi, ma che non lascio mai le cose a metà. A
proposito quel ferengi? Sei sicura che non parlerà se messo alle strette?”
Corinne osservò l’uomo facendo un lieve sorriso “Mio caro dovresti sapere
che gli incidenti possono capitare… e quando meno te lo aspetti.”

Detto questo i due congedarono.



USS Raziel - Plancia

D.T.  19/09/2396 - Ore 10:30

Gli ufficiali superiori della Raziel era riunito in plancia attendendo
tutti che il capitano arrivasse. Hazyel fece il suo ingresso in plancia con
un sorriso piuttosto divertito, accompagnato dal Capitano T’Pen.
“Comodi signori”  prendendo posto alla postazione di comando “siamo qui per
fare il punto della situazione” portando da prima lo sguardo sui due
scienziati che si erano occupati del virus “Quale è la situazione di
crypto?”
Elaina prese la parola “Abbiamo sintetizzato un antivirus dalle cellule che
hanno sviluppato immunità. Abbiamo fatto delle simulazioni al computer e,
dopo alcune lievi modifiche per farlo interagire a più ampio spettro,
abbiamo sintetizzato il farmaco. Ieri nel pomeriggio hanno iniziato il
protocollo di inoculazione. Non abbiamo ancora delle guarigioni complete ma
in molti casi il virus ha iniziato a regredire. Stiamo attendendo che
vengano completate le procedure per inserire il codice dell’antivirus nella
programmazione standard dei replicatori medici”
Hazyel annuì in direzione degli ufficiali “Ottimo, questo è un punto a
nostro favore” Osservò poi Naidoo “La questione Lat, invece?”

Naidoo osservò il suo capitano “Purtroppo non abbiamo potuto collegare il
ferengi alla morte del capitano Bishop. L’autopsia non ha rilevato nulla.
Devono aver usato un farmaco non rilevabile. Ma soprattutto non c’è modo di
collegare quelli della Weyland-Yutani Corporation ai fatti avvenuti sul
pianeta e alla nostra nave.” osservando il proprio capitano.
T’Prinne prese la parola “C’era da prevederlo. Una compagnia come quella sa
muoversi senza lasciare tracce, ma sono certa che ci riproveranno e la
prossima volta li prenderemo” fece una pausa “Da questo momento porteremo
avanti noi il prosieguo delle indagini su questo pianeta, vi ringraziamo
per il supporto che siete riusciti a dare”

Hazyel osservò T’Prinne per qualche istante “Non tornerà con noi?”

“No, preferisco continuare le indagini su Argelius II. Io e la mia squadra
torneremo con la 12a flotta.”

“Molto bene..” Hazyel si alzò osservando i propri ufficiali “Siete liberi
di andare, fra poche ore faremo nuovamente rotta su K4. Questa volta la
Weyland ci è sfuggito, ma ve lo posso giurare sin d’ora.. non finisce qui!”

Gli ufficiali salutarono e ad uno ad uno si allontanò dirigendosi chi nella
propria sezione e chi nel proprio alloggio. Alexander ed Elaina si
attardarono un po’ più degli altri ad osservare i dati che scorrevano sui
terminali della plancia: i dati che arrivavano dal pianeta erano via via
sempre più incoraggianti ed i due ufficiali ne erano molto soddisfatti.

“Torni in infermeria?”

“Sì Alexander, devo verificare i dati dell’autopsia.. uno dei miei
guardiamarina è entrato in paranoia, improvvisamente ha il terrore di non
saper fare il suo lavoro, e tu?”

“Io devo tornare in laboratorio, è in condizioni pietose mi hanno scambiato
tutti i reagenti e sono quasi certo che mi siano spariti alcuni becker”

“O cielo, dubito che se li siano mangiati, hai controllato gli inventari
del laboratorio? Magari ne hanno rotto qualcuno.. ad ogni modo possiamo
prenderne qualcun altro al nostro ritorno”

Alexander estrasse il padd “Gli inventari dici? “richiamando i dati
dell’ultimo rapporto “Vedi è qui.. dicono che ce ne devono essere sei
invece non ci sono”

Elaina osservò Alexander “Mm.. vedo che sei impegnato.. volevo farti una
domanda, ma in effetti è un discorso a lungo termine e posso aspettare”
intanto iniziò a dirigersi al turbolift con passo veloce

Alexander scosse la testa restando accanto a lei avviandosi verso il
turbolift “Ma no, amore dimmi pure” continuando a guardare il padd

Elaina lo osservò per qualche attimo, quindi inclinò  leggermente il capo
“E se avessimo un figlio?” glielo chiese con grande candidezza, poi si
allontanò salendo sul turbolift

Il pad di Alexander gli scivolò dalle mani andando a schiantarsi al suolo
“C..cosa?” ma ormai le porte del turbolift si erano chiuse davanti al suo
naso, lasciandolo lì da solo ad osservare quelle porte metalliche con
espressione sbalordita.
-------------- parte successiva --------------
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