[Stml14] [Moses - 04.00] Mosca andata e ritorno.

Ilenia De Battisti fulmine791 a gmail.com
Sab 14 Gen 2017 23:22:10 CET


^_^ bel brano,
molto avvincente

Il giorno 14 gennaio 2017 21:05, Franco Carretti <frank_moses a mail.com> ha
scritto:

> Grazie a tutti è stato un piacere.
> PS: Si credo che Cortez faccia paura pure a Moses (ma magari è una cosa
> reciproca) :D
>
> *Sent:* Saturday, January 14, 2017 at 5:13 PM
> *From:* "Riccardo Caglio" <rikij_ita a hotmail.com>
> *To:* "USS Raziel" <stml14 a gioco.net>
> *Subject:* Re: [Stml14] [Moses - 04.00] Mosca andata e ritorno.
>
> Brano fantastico, il taglio da action movie americano mi piace molto =D
>
> Riccardo
> ------------------------------
> *Da:* Stml14 <stml14-bounces a gioco.net> per conto di Stefano Zaniboni <
> stezani a me.com>
> *Inviato:* sabato 14 gennaio 2017 15.27
> *A:* marco.tassinari94 a email.it; USS Raziel
> *Oggetto:* Re: [Stml14] [Moses - 04.00] Mosca andata e ritorno.
>
> Brano eccellente come sempre, ottimo lavoro Franco:)
>
> Stefano
>
> Inviato da iPhone
>
> Il giorno 14 gen 2017, alle ore 13:52, marco.tassinari94 a email.it ha
> scritto:
>
>
> Come solito Franco hai scritto un brano da 10 e lode! Bello, avvincente e
> ammettiamolo Tombstone farebbe paura anche a Moses, giusto? =P
>
> --------- Original Message --------
> Da: "USS Raziel" <stml14 a gioco.net>
> To: "stml14 a gioco.net" <stml14 a gioco.net>
> Oggetto: [Stml14] [Moses - 04.00] Mosca andata e ritorno.
> Data: 14/01/17 11:58
>
> Ecco qui il teaser, spero possa andare. Se avete domande ne parleremo in
> ML.
> Buona lettura
> ======================================================
>
>
> *Gol'yanovo, Mosca - 10 gennaio 2397 ore 22:12*
> Odore di chiuso misto a sudore, fumo di sigarette e altre schifezze non
> ben identificabili. Le fascette di plastica che legavano le braccia alla
> sedia, mordevano la carne in profondità. Le mani erano ormai diventate
> delle appendici insensibili.
> Stava attendendo da due ore ormai. Due ore lunghe e piene di pugni e
> calci. Sputò un grumo di sangue e cercò di muovere la mascella indolenzita.
>
> "Che fine ha fatto Gregoy?" chiese il tizio grosso che lo aveva malmenato
> fino ad un attimo prima.
> "Arriva..." rispose l'altro che lo aveva malmenato per le due ore
> precedenti e ora era stanco.
>
> Non riusciva a vederli bene, vuoi per la scarsa illuminazione, vuoi per
> gli occhi gonfi.
> Frattura del setto nasale e almeno due costole rotte. Pensava che ci
> sarebbero andati giù più pesanti ma invece Gregoy aveva dato ordini
> differenti... forse per avere il privilegio di farlo fuori personalmente.
>
> L'energumeno alzò il pugno per un altro momento di antistress, ma il
> rumore della porta che si apriva lo bloccò con il braccio alzato. I due si
> voltarono guardinghi e il prigioniero strizzò gli occhi per poter vedere
> chi era arrivato... inutilmente.
>
> "Bene, bene, bene..." Gregoy, capo indiscusso del sindacato russo, aveva
> una voce estasiata. Assassino, trafficante d'armi. Qualsiasi cosa fosse
> reato lui l'aveva fatto... anche più di una volta. Per anni tutte le
> polizie della terra avevano cercato di mettergli le mani addosso, compresa
> la sicurezza della flotta stellare quando si è scoperto immerso fino al
> collo nei traffici illeciti con il dominio. Tutto inutilmente.
> Gregory era intoccabile in quella che una volta era l'antica russia.
> Nessuno poteva avvicinarlo senza che lui non lo sapesse e nessuno si era
> mai avvicinato così tanto da poterlo almeno vedere in faccia... e rimanere
> vivo almeno.
>
> Tutti tranne due uomini.
>
> Uno dei due uomini era legato ad una sedia... forse Gregoy avrebbe
> cancellato una delle due macchie nel suo altrimenti perfetto curriculum.
> Il secondo uomo della lista invece era un'altra storia... ogni volta che
> Gregoy veniva a sapere che Lui tornava sulla terra, il criminale russo si
> faceva venir voglia di controllare i suoi affari ad un sistema solare di
> distanza. Due anche meglio.
>
> Ma ora erano solo loro due.
>
> "Gregoy apprezza la tua visita!" commentò il russo assaporando il momento.
> "Ancora a parlare di te in terza persona?" rispose il prigioniero
> sollevando lo sguardo.
> "Gregoy tenta da anni di mettere le mani addosso al suo federale
> preferito..." l'uomo parve non ascoltarlo continuando il suo personale
> monologo. "Certamente questa volta Gregoy non fallirà!"
>
> Il russo fece un cenno ad uno degli uomini della sua scorta che gli porse
> un'arma vecchio modello. Una pistola di almeno quattro secoli prima.
>
> "Gregoy ama le vecchie armi. Armi da uomini. Non quei pezzi di plastica
> che sparano raggi colorati... armi da bambini quelle. Se fosse stato
> qualcun altro Gregoy avrebbe lasciato che Victor e Vassily facessero il
> lavoro..." il russo lo guardò con un sorriso "Ma per il mio tenente
> preferito farò un eccezione!" commentò sollevando l'arma e puntandola in
> mezzo agli occhi del prigioniero.
>
> Naidoo guardò la bocca dell'arma da fuoco e poi gli occhi del suo
> assassino.
>
>
>
> *--Flashback--*
> *Base Stellare Empireo, Sala tattica - 27 dicembre 2396 ore 21:25*
> "Ne sono sicuri?" chiese Moses all'ammiraglio Bates per l'ennesima volta.
> "Certo che ne sono sicuri comandante, altrimenti non vi avrei nemmeno
> interpellati!" rispose piccata la donna. Trovava fastidioso l'abitudine di
> suo marito di dubitare di qualsiasi informazione che lui personalmente non
> aveva verificato. Gli occhi di Moses mandarono un bagliore di divertimento
> e la donna sbuffò. La stava stuzzicando... più tardi gliel'avrebbe fatta
> pagare. Magari in privato.
>
> "Capitano è indispensabile pendere sul serio questa minaccia - continuò
> l'ammiraglio - una minaccia di attacco terroristico non è da prendere alla
> leggera."
> "Sono d'accordo con lei - confermò Hazyel accavallando le gambe con fare
> pensieroso - ma il signor Moses ha ragione... non è una cosa normale un
> attacco terroritico sulla terra. Avete i vostri problemi come tutti, ma il
> terrorismo ve lo siete lasciati alle spalle da secoli ormai. Sappiamo chi
> sta organizzando tutto?"
> "Dalle voci pare sia una fazione anti federale e soprattutto xenofoba. 'La
> terra ai terrestri'... una di quelle cose assurde e radicate fra le persone
> con un basso livello culturale. Il razzismo abbonda fra gli stupidi. Ma i
> segni di un attentato sembrano tutti presenti: acquisti di materiali
> sospetti, aumento di traffico su canali sospetti..."
> "Che tipo di attacco vi aspettate?" la interruppe Moses.
>
> L'ammiraglio Bates guardò gli uomini e le donne sedute nella stanza "Una
> bomba sporca..."
> Naidoo fischiò fra i denti e Moses s'incupì.
>
> "Mi potete spiegare meglio?" chiese Sarah Mendel sentendo che l'aria nella
> stanza si era fatta di colpo gelida.
> "E' un tipo di arma molto antiquato e pericoloso." si intromise
> l'ingegnere capo "Sono armi radiologiche progettate per spargere materiale
> radiattivo in una vasta area. Non sono devastanti come un'arma nucleare ma
> sono molto più difficili da individuare."
> "Ma ormai non provocherebbe più i danni che dovrebbe. Nel giro di un mese
> saremmo in grado di eliminare tutta la contaminazione. Non voglio dire che
> non sia pericoloso - si affrettò a dire Wood sollevando le mani - ma se io
> volessi provocare distruzioni troverei certamente metodi migliori."
> "Migliori forse, ma anche più facilmente idividuabili." commentò Naidoo
> "Tutti i materiali che al giorno d'oggi potrebbero provocare grandi
> distruzioni sono mantenute sotto stretto controllo. Le vecchie scorie
> radiattive invece sono un altro paio di maniche."
>
> "Esatto!" riprese l'ammiraglio Bates "E qui veniamo direttamente a lei
> tenente Naidoo. Lui sollevò un sopracciglio sorpreso. "Abbiamo saputo chi
> sta fornendo il materiale ai terroristi."
> "Gregoy..." sibilò il capo della sicurezza con un ringhio animale.
> "Vedo che si ricorda di lui..." confermò la donna.
> "Gregoy Golubev?" chiese Moses sorpreso e ebbe in risposta un cenno di
> assenso dalla moglie.
>
> "Potete spiegare? Chi è questo Gregoy?" domandò Hazyel.
> "E' una leggenda metropolitana. Lo spauracchio che le mamme criminali
> raccontano ai loro figli quando fanno i cattivi. 'Comportati bene o Gregoy
> verrà a prenderti per farti diventare come lui!'" rispose Moses con un
> grugnito.
> "La beffa più grande che il diavolo abbia mai fatto è stato convincere il
> mondo che lui non esiste." commentò Naidoo accigliandosi.
> "E come catturiamo qualcuno che nessuno al mondo riesce a trovare?" gliese
> la dottoressa Tarev con un brivido.
> "Sembra che qualcuno ci sia... e che Gregoy abbia un conto in sospeso con
> lui." rispose la Bates.
> "Quindici anni fa circa, quando ancora ero nella squadra omicidi di
> Pretoria, incrociai Gregoy per pura fortuna. Riuscii quasi a catturarlo ma
> sfuggì all'ultimo momento. Ha anche tentato un paio di volte di farmi
> uccidere, ma da quando sono entrato nella flotta stellare non ho più
> sentito parlare di lui." spiegò Naidoo "Credo di essere l'unico ad averlo
> visto in faccia."
>
> "No..." la voce di Cortez raggiunse gli altri raggelandoli. Tombstone non
> si sentiva mai: non interrompeva, non faceva domande, non dava
> suggerimenti. Era come un'arma, un affilato coltello da combattimento,
> lasciato su un tavolo in attesa di essere usato. "Anch'io ho avuto il
> piacere di incontrarlo." terminò con un tono inespressivo che fece
> rabbrividire Elaina.
>
> Visto che tutti lo guardavano fu costretto a dare una spiegazione e lo
> fece con un tono neutro e incolore. Durante tutto il racconto i suoi occhi
> erano persi nel vuoto e la sua voce rimase distaccata.
> "Adesso ogni volta che arrivo sulla Terra passo almeno una settimana in
> russia a cercarlo, ma da quel che so, ogni volta che io arrivo, lui parte
> per una meta il più lontano possibile dal pianeta." terminò Cortez.
> "Chissà perchè..." commentò Fox deglutendo per l'agghiacciante racconto e
> guadagnandosi un'occhiataccia dalla Mendel.
> "Secondo quello che si dice in giro: Satana in persona cerca Gregoy per
> strappargli il cuore con un cucchiaino..." commentò Moses con un ghigno.
>
> Fra lo stupore di tutti Cortez aprì il taschino della divisa tattica e
> gettò sul tavolo un cucchiaino da dolce. "Per non dimenticare..." spiegò
> Tombstone senza cambiare espressione.
>
> "Err... ehm. Ok." balbettò l'ammiraglio presa un po' alla sprovvista dalla
> situazione.
>
> "Mi perdoni ammiraglio, ma ancora non mi è chiaro. Come lo troviamo?"
> chiese di nuovo il medico di bordo.
> "Farò da esca." affermò lapidario Naidoo.
> "Si farà uccidere!" commentò Wood.
> "E' l'unico modo di prenderlo. Se io arrivo alla sua portata non si farà
> scappare l'occasione. Basterà un piccolo incarico di una settimana presso
> la base a Mosca... qualcosa di improvviso e tanto breve da non dargli tempo
> di pensare. Una volta che i suoi uomini mi avranno preso voi mi seguirete e
> noi prenderemo lui."
>
> Tutti guardarono il Capitano Hazyel che osservava intensamente Naidoo
> dall'altra parte del tavolo. Alla fine acconsentì con uno sguardo di
> ghiaccio negli occhi.
>
> "Cercate solo di non arrivare tardi..." mormorò Naidoo.
>
> Hazyel e Moses fecero un live cenno di assenso.
>
>
>
> *Gol'yanovo, Mosca - 10 gennaio 2397 ore 22:23*
> "Hai niente da dire a Gregoy prima di morire?" chiese l'uomo con un ghigno
> di sufficienza.
> "Si..." Nidoo sputò di nuovo del sangue a terra e poi tornò a guardarlo
> negli occhi "Gregoy Golubev ti dichiaro in arresto!"
>
> Le luci si spensero all'improvviso. Nessun rumore, solo qualche grugnito
> nel buio. Corpi umani che cadono. Poi un farò si accese illuminando con la
> sua luce azzurrina i due contendenti.
> Gregoy aveva ancora l'arma puntata sul volto di Naidoo ma decine di
> puntini rossi danzavano sul sul corpo e sul suo volto. Al di fuori del
> perfetto cerchio creato dalla luce, forme più nere dell'oscurità si
> muovevano silenziose con occhi verdi che risplendevano raccapriccianti. Il
> criminale deglutì e rimise la sicura alla pistola. Una mano emerse dal buio
> e gliela tolse lentamente.
>
> "Non potete fare nulla a Gregoy. Gregoy sarà libero in breve tempo..."
> commentò il russo con un sorriso.
> "Non questa volta... tu parlerai. E ci diari tutto quello che vogliamo
> sapere della bomba sporca." lo avvertì Naidoo mentre qualcuno dal buio
> tagliava i legacci che lo trattenenvano alla sedia.
> "Gregoy non parla!" rispose lui con sicurezza mentre un tintinnio
> metallico si avvicinava nell'oscurità.
> "Oh Gregoy, tu parlerai... eccome se parlerai" sorrise Naidoo guardando il
> buio e pregustandosi quello che stava per accadere.
>
> L'uomo in tuta da combattimento aveva il viso nascosto dall'elmo, ma il
> cucchiaino d'acciaio che batteva ritmicamente contro il fucile laser che
> portava a tracolla era inconfondibile.
> Gregoy lanciò un grido di terrore e cercò di scappare ma altre mani lo
> afferrarono e lo trascinarono nell'oscurità. Il suo grido fu troncato di
> netto.
>
> "Tu sei pazzo fratello!" commentò DiNardo aprendo la visiera dell'elmo
> "Hai rischiato grosso..."
> "Una normale giornata d'ufficio." rispose il capo della sicurezza
> appoggiandosi all'amico.
> "Pensi che parlerà?" domandò il suo vice passandogli un tricorder lungo il
> corpo e facendo una smorfia per le condizioni del suo compagno.
> "Probabilmente racconterà anche le marachelle che faceva da ragazzino -
> intervenne Moses uscendo dal buio - Aveva un terrore folle di Cortez.
> Sicuramente racconterà tutto. Fatti dare un'occhiata dalla dottoressa, non
> hai un bell'aspetto." terminò il Primo Ufficiale guardando le tumefazioni
> del viso.
> "Naidoo a Raziel, due da far risalire." chiamò Naidoo appoggiato ancora
> alla spalla del suo vice. Un attimo dopo i due sparirono in una cascata di
> luci.
>
> "Pensi che sia un semplice attacco terroristico?" chiese Hazyel
> togliendosi il casco della tuta e guardando Moses negli occhi.
> "Mmpfh... Potrebbe essere ma qualcosa mi dice che catturare Gregoy è stato
> solo il primo passo. E che i terroristi non centrano nulla in questa
> storia."
> "E' quello che penso io. Vai con gli altri e assicurati che Cortez non
> faccia fuori il russo... almeno non prima di aver parlato." commentò
> sarcastico.
>
> Moses mostrò un sorriso da lupo e si dileguò nel buio.
>
> "Hazyel a tutte le squadre. La festa è finita per ora... tutti a casa."
>
>
>
>
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> Ten. Cmdr. Francis Moses
> Primo Ufficiale
> USS Raziel
> [CV]: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=139
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> "La tecnologia migliora ogni giorno e va bene, ma di solito basta un pezzo
> di gomma da masticare, un coltellino e un sorriso." Spy game
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