[Stml14] [08-00 - Un Salto nel Blu - Tenente Atena 'StarScratcher' Prince] Si.Bi.
Silvia Bianchini
ltcomm.sibi a gmail.com
Mer 5 Dic 2018 11:12:42 CET
Eccoci qui, anche grazie all'instancabile contributo di Vanessa vi presento
Atena Prince
Buona lettura
SiBi
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INCOMING TRANSMISSION
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*Brano: 08-00*
*Titolo: Un Salto Nel Blu*
*Autore: Tenente Atena ‘StarScratcher’ Prince (Si.Bi.)*
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*USS Livorno - in rotta verso Risa*
*Ponte 7 - Alloggi Passeggeri n. 4 - assegnato al Tenente Atena Prince*
*02 Settembre 2398 – 02:27*
Come la maggioranza degli alloggi per passeggeri non VIP o membri del corpo
diplomatico, su una classe Excelsior, gli alloggi per il personale in
transito erano sui corridoi interni e non avevano finestre sullo spazio,
quindi neanche la flebile luce delle stelle di passaggio in quel tranquillo
viaggio a curvatura sei rompeva il buio assoluto della stanza.
“Come ha fatto a convincermi?” disse Atena rompendo il silenzio
“è stato… convincente” rispose a sé stessa con voce fredda e tagliente
“probabilmente voleva solo liberarsi di me..” ribatté lei tristemente
“smettila!” la interruppe la voce “ti fidi di lui, giusto?”
Atena si girò supina nel letto spalancando gli occhi al buio “si.. mi fido”
“e lui si fida di te, lo ha dimostrato più volte”
“è vero, ma…”
“niente ma” troncò la voce freddamente
“abbiamo lasciato casa”
“solo perché c’era lui. Altrimenti era solo una nave come tante altre”
Silenzio.
“pensi… pensi che, dove andremo, troveremo persone in gamba?”
“l’ha detto lui.. dato che ti fidi, devi crederci” rispose la voce
“lo so”
Silenzio.
“mi mancherà”
“lo so” rispose la voce
Silenzio.
“e se dovessi sentirmi sola?” riprese Atena con una vocina sussurrata
“io sarò sempre con te... Ora riposati.. il viaggio è ancora lungo”
**FLASHBACK**
*USS Zen – Alloggio del Capitano Georgij Zukov*
*01 Settembre 2398 – 19:30*
“Allora ci siamo, mia bimba” disse Georgij abbracciandola con un pesante
accento russo che il traduttore universale non riusciva mai a correggere
del tutto. Nonostante l’altezza della ragazza, la stazza del sessantenne
capitano russo era così imponente che lei poteva benissimo poggiare la
testa sul suo petto facendosi coccolare “Quattro anni abbiamo passato
insieme.. sembra ieri che eri timida timoniera alle prime armi e ora
guardati.. Tenente della Flotta Stellare! Sono tanto fiero di te, Doyka
(*figliola in russo)”
“Grazie, Capitano”
Atena arrossì leggermente mentre Georgij la staccava delicatamente per
guardarla
“Non è addio questo, lo sai?” disse lui incoraggiante
“Sono solo un po’ triste… ero felice qui” rispose lei
“Anche io Atena, ma questa esperienza aiuterà te a crescere ancora e
fiorirai come magnifica donna che sei. Vedrai che sarai felice anche là..
inoltre tue sedute con dottoressa Winslow saranno più facili a farsi..”
“Vero.. è sempre stata bravissima con me”
“allora vedi che tu ha già un’mica e vedrai che ti troverai bene con Moses,
vecchio compagno mio.. ti puoi fidare! Hai già impacchettato tutto?”
“Sì, erano poche cose”
“Bene.. tra poche ore saremo a Base Spaziale 234 e tu prende USS Livorno
verso Risa… devi fare qualche giorno di licenza”
“Non posso andare direttamente verso la Base K4? Cosa c’è per me su Risa?”
domandò lei dubbiosa
Il russo rise
“No. Tu deve riposare. Sei giovane e bella ragazza.. prova ad andare bella
spiaggia”
**FLASHBACK**
*Base K4 – Empireo*
*Ponte 4 - Ufficio del Capitano*
*12 Agosto 2398 – 10:05*
Chase entrò nella stanza dove lo attendevano il Capitano Hazyel e il
Tenente Comandante Moses. Il secondo sembrava abbastanza infastidito come
se la sua presenza li fosse una perdita di tempo.
“Mi ha fatto chiamare, Capitano?” disse Chase
“Si Tenente, si accomodi” disse Hazyel indicandogli la poltroncina a fianco
quella dove era seduto Moses poi attese che si sedesse prima di continuare
“vorrei farle una domanda sig. Chase”
“Mi dica, Capitano” disse questo non capendo cosa stava succedendo
“Come vede il suo futuro?
“Non credo di aver capito, Signore”
“Ha trentotto anni ed è ancora Tenente. Ci chiedevamo quali fossero le sue
aspettative per il futuro”
“Beh… Capitano… una volta avrei detto insegnare, ma gli anni qui mi hanno
fatto cambiare molto la prospettiva delle cose. Non mi dispiacerebbe fare
carriera” disse quasi sognante, prima di recuperare la presenza di sé “ma,
per certe cose, credo di essere un po’ in ritardo. Guardi lei ad esempio”
“Beh io sono un caso particolare” rispose Hazyel guadagnandosi una
occhiataccia da Moses “comunque intanto vediamo di fare qualcosa in
proposito”
”In che senso, Capitano?”
“Si è liberato un ruolo di timoniere e terzo ufficiale sulla USS Zen. È
un’altra nave dei servizi al comando del Capitano Zukov. L’Ammiraglio Bates
ci ha fatto sapere che nel giro di tre o quattro anni il primo ufficiale
della USS Zen, il Comandante Martak, dovrebbe vedersi assegnata una propria
nave e lei.. beh potrebbe aspirare, un giorno, a prendere il suo posto se,
nel frattempo, volesse frequentare la scuola per ufficiali superiori”
“Grazie Capitano! Sarebbe un onore…” disse felicemente Chase prima di
incupirsi “… ma questo significa abbandonare il progetto Empireo…”
“…sì… e no” disse Moses “non farebbe più parte di questo progetto, ma
rimarrebbe un ufficiale dei servizi segreti della Flotta.. la USS Zen
pattuglia i territori abitualmente frequentati dalla pirateria che fa capo
al Sindacato di Orione.. qualunque traffico possa essere ricondotto
all’organizzazione criminale di Jak’Al dovrà esserci segnalato. E’ una cosa
che quella vecchia canaglia di Zukov già fa di suo.. lei dovrà aiutarlo in
tale compito”
“E’ una grande opportunità..” disse Chase soppesando i pro e i contro
“tuttavia, potrei far carriera anche qua a bordo della Raziel, no?”
“Senza scuola comando, non avrebbe ulteriori promozioni. Lo sa benissimo
anche lei, tranne che nell’insegnamento.. E non metterebbero un Tenente
Comandante alla guida di una Defiant, per di più una ufficialmente
assegnata come nave di una base scientifica nel bel mezzo del nulla.. è una
opportunità unica, se la perde non ne avrà altre..” affermò Moses
“Beh… allora…”
“Se ci vuole pensare su” disse Hazyel
“No Capitano, ha ragione… devo prendere in mano la mia carriera… e questa
occasione è troppo importante… accetto”
“Mi congratulo con lei, Tenente” disse Hazyel stringendogli la mano
“contatteremo subito l’Ammiraglio per informarla. In libertà”
Chase uscì con il sorriso sulle labbra
“Abbiamo fatto bene a lasciarlo andare?” domandò Moses
“Beh era il meglio per lui” rispose Hazyel “l’uscita dal tunnel è stata un
mix di fortuna ed abilità, ma ci siamo riusciti più grazie ad una mia
intuizione ed all’eroismo di Fueller che alle sole doti di timoniere del
nostro buon Chase. Inoltre, non ha passato la visita psicologica di
controllo al nostro rientro.. non avremmo potuto tenerlo con noi”
*Risa*
*Scogliere di Galartha*
*18 Settembre 2398 – 10:07*
Nonostante non potesse contestare la bellezza del posto, delle spiagge e la
cortesia espressa in infiniti modi dai Risiani per accogliere e far sentire
a proprio agio i turisti, Atena non riusciva proprio a rilassarsi nella
spiaggia riservata del resort.
Seguendo il consiglio del patrigno si era messa in costume il giorno
precedente ed aveva provato ad andare in spiaggia, ma, quasi
istantaneamente, aveva subito una serie di attenzioni non richieste e,
soprattutto, non volute alla quale era scappata via in un lampo.
Così dal giorno seguente aveva deciso di approfittare delle bellezze
naturalistiche e, allo stesso tempo, di mantenere il suo rigido programma
di allenamento.
Era per quel motivo che ora stava sudando con uno zaino da 15kg sulle
spalle e musica elettronica nelle orecchie, appesa con dei rampini alla
parete rocciosa di una scogliera a strapiombo sul mare, una delle pareti
più difficili della galassia, o così almeno era sponsorizzata dal locale
centro informazioni turistiche.
La difficoltà principale di quel tratto di scogliera era che tendeva a
cambiare pendenza man mano che veniva scalata. I geologi avevano studiato a
lungo il fenomeno e sembrava avesse a che fare con una struttura a
“ingranaggio” della roccia sottostante per cui anche il relativo peso
(rispettivamente alla massa della roccia) di un intrepido scalatore era
sufficiente per muovere la massa sottostante e causare variazioni di
pendenza. Ed ora li, dopo quasi tre ore di arrampicata a pochi metri dalla
cima e quasi duecento metri sopra a rocce appuntite sottostanti con tutto
attorno spruzzi biancastri delle onde del mare.
“Allora questo dove lo devo piantare?” si disse a mezza voce tenendosi
ancorata alla parete quasi verticale con una mano e tenendo un ancoraggio
nell’altra “Con l’ultimo che ho piantato, ho causato un movimento di 1,8
secondi in avanti cosa che ha ridotto la pendenza dello 0,9%, ma, appena ho
passato il rinvio e spostato il piede a destra, la rotazione ha causato un
aumento della pendenza ed uno smottamento conseguente del 6%”
Atena fece pensierosamente due calcoli a mente soppesando le sue
alternative.
“Qui dovrebbe andare” conficcò l’ancoraggio e lo martellò con la piccozza,
cosa che provocò il movimento della parete. In pochi attimi fece passare il
rinvio, smontò l’ancoraggio sotto di lei e salì di un altro metro tenendosi
strettamente alla parete che continuava a muoversi. La solida cima era solo
due metri sopra di lei.
Era esausta.
“dai! Ancora due passaggi e ci sei” si disse tra i denti “non sarai mica
una mollacciona no?”
Fece un altro passaggio e si trovò un metro sopra. La guida aveva ragione:
quella parete era decisamente impegnativa.
Montò l’ultimo ancoraggio e si tirò su con le braccia quando il movimento
della parete sotto di lei le fece perdere l’appoggio dei piedi e, per
effetto congiunto del movimento e dello strattone, anche l’ancoraggio si
staccò facendola rimanere a penzoloni sul bordo del precipizio.
“respira” si ingiunse a mezza voce con un tono freddo.
Il respiro e la tecnica respiratoria erano al centro del Systema.
Attraverso la respirazione, poteva controllare la paura e, tramite il
controllo, evitare che il panico di quella situazione le facesse commettere
altre sciocchezze quale non controllare se l’ancoraggio fosse adeguatamente
fissato.
“sono stata scema” si disse mormorando
“si lo sei stata… ma ora concentrati” si ripeté sempre tra i denti con un
tono freddo
Le gambe dure dallo sforzo prolungato rispondevano male, ma riuscì a
tirarne su una oscillando un po’ fin sopra il bordo del precipizio e
contemporaneamente a fare leva sulle braccia per rotolare al sicuro. Si
fermò a respirare supina lì, a pochi centimetri dal dirupo, quando si
accorse della presenza di qualcuno seduto poco distante da lei.
Rotolò verso di lui per poi alzarsi con un balzo: chiunque fosse quel
Risiano, vestiva comodi pantaloni sportivi e stava a torso nudo, con lo
zaino da arrampicata poggiato a fianco. La muscolatura dell’uomo era
impressionante. Un magnifico esemplare maschile. Lo osservò per un secondo
con curiosità prima che Diana la bacchettasse mentalmente intimandola di
recuperare la concentrazione.
Il Risiano sorrideva, ma non fidarsi era la regola.
“Niente male, Tenente Prince” disse sorridendo porgendole una borraccia
“Non è la mia specialità, ma conosco bene questa scogliera. Per essere la
sua prima scalata qua, direi che ha fatto un ottimo tempo”
Atena era già passata in modalità difensiva, anche se il Risiano non
sembrava avere cattive intenzioni; senza togliergli gli occhi da dosso, lo
squadrò con severità, senza muoversi, senza prendere la borraccia,
limitandosi a togliere lo zaino: un peso in meno qualora avesse dovuto
difendersi.
“Lei chi è? Come fa a sapere chi sono?” gli domandò tagliente
Il Risiano si alzò in piedi sovrastandola di quasi un palmo sorridendo e
rimettendo la borraccia nello zaino.
“Capitano Hazyel, sarò il suo ufficiale comandante” disse lui porgendole la
mano amichevolmente
Atena si mise sull’attenti
“Mi scusi, Signore! Non potevo riconoscerla” disse lei alludendo al fatto
che il Risiano indossava solo dei pantaloni sportivi.
“Riposo, nessun problema Tenente. E poi lei è in licenza dopo tutto. Non
avrei voluto disturbarla, ma ero ansioso di conoscerla personalmente.. mi
hanno detto grandi cose di lei anche se so che ha avuto delle difficoltà,
in passato, a fare gruppo e nel nostro lavoro dobbiamo fidarci l’uno
dell’altro”
Hazyel si portò verso il bordo della scogliera ad osservare il mare “è un
po’ come scalare questa parete: ogni volta è diversa perché a seconda di
come si affronta lei cambia e bisogna avere la certezza che gli attacchi
che si usano e tutta la strumentazione impiegata sia perfettamente
funzionante.. altrimenti si precipita nel vuoto muore senza protezioni.
Capisce quello che voglio dire, vero Tenente?” disse poi voltandosi a
guardarla seriamente
“Certamente Signore… si può fidare di me” rispose lei reggendo il suo
sguardo senza scomporsi
Lui la osservò un po’, poi un sorriso comparve sul suo volto: “Allora la
lascio alla sua licenza, ci rivedremo a bordo della base K4. Si diverta
Tenente, Risa è piena di.. attrattive”
Il Risiano prese lo zaino, lo indossò, e poi si allontanò con un saluto
prima di buttarsi giù dalla scogliera puntando un punto preciso ove
spumeggiava la marea, sotto lo sguardo pietrificato di Atena che si
affacciò con l’ansia di vederlo schiantato dalla caduta vertiginosa. Invece
l’uomo aveva aperto un piccolo paracadute da parapendio dallo zaino e stava
elegantemente planando governando la brezza leggera.
Atena lo fissò a bocca aperta prima di bacchettarsi da sola.
“Non ci pensare nemmeno. Non è roba per te” si disse a mezza voce
freddamente “quindi smettila di guardarlo”.
“ok ok… allora mi sa che è meglio andare a farsi una doccia” si rispose tra
sé e sé prendendo lo zaino e voltando la schiena al mare si incamminò verso
il resort.
*Base K4 – Empireo*
*Ponte 12*
*Molo di Attracco 2*
*11 ottobre 2398 – 10:05*
“Ben trovata Tenente, benvenuta a bordo. Ha fatto buon viaggio?” le domandò
il Tenente Comandante Winslow accogliendola alla stazione.
“Si grazie” disse Atena guardandosi intorno a disagio pur mantenendo una
posa marziale “Anche se Risa l’ho trovata troppo vitale” aggiunse seriamente
“Sono molto felice che comunque si sia presa questa licenza”
“sono stata obbligata”
“beh.. ha preso un po’ di sole.. non si è riposata?”
“Ricevevo troppe attenzioni in spiaggia! Mi sono allenata”
“Beh.. se non altro, la licenza l’ha usata…” sospirò la Winslow “Altra cosa
per cui sono felice che sia arrivata qui è che potremo riprendere con
regolarità le nostre sedute ... Allora mi segua, le presento gli altri”
“Si, Comandante” disse Atena e dopo aver preso un respiro si incamminò
dietro la rossa.
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