[Stml14] 08.05 - Ritorno ad Empireo (Hazyel)
Vanessa Marchetti
hazyel91 a gmail.com
Sab 13 Apr 2019 18:16:06 CEST
Base Stellare K-4
Ponte 6 – Alloggio del Primo Ufficiale
25 gennaio 2399 - Ore 05.10
Era stato un duro periodo per tutti e Frank Moses lo sapeva bene: lo aveva sperimentato in prima persona.
Dapprima si era fatto mettere nel sacco dagli Aetos che avevano rapito non solo alcune valide colleghe, ma soprattutto Victoria, la sua figlioccia.
Aveva conosciuto negli occhi della moglie Bernadette un’emozione intensa: un appello disperato.. lui doveva tornare a tutti i costi con lei viva ed incolume.
Il lungo inseguimento, estenuante e senza esito per parecchi mesi, lo aveva reso più burbero che mai... la sua sfera affettiva era stata attaccata ed in lui non erano convissute, in perenne conflitto, soltanto preoccupazione e determinazione, ma il tutto era stato anche permeato dalla frustrazione che quell’intoppo avrebbe rallentato, e di parecchio, la sua caccia a Jak’Al.
Più tempo passava e più il progetto Empireo si sarebbe potuto bloccare, dovendo loro, per forza di cose, lasciar raffreddare le poche tracce che avevano sulla sua nemesi.
Bernadette, Robert e Margaret erano in costante pericolo: Frank aveva causato l’uccisione di uno dei figli di Jak’Al... aveva un conto aperto con lui ed era certo che solo staccandogli la testa dal collo i suoi cari sarebbero stati al sicuro.
Victoria non era mai rientrata in quell’equazione. Non che non tenesse a lei in maniera particolare, ma si era premurato che l'ostinata volontà di quest'ultima di far parte ad Empireo non fosse fonte di guai.
Aveva predisposto attorno alla figlioccia un cordone protettivo di prim’ordine: Cortez ed altri della vecchia guardia gli avevano giurato che non avrebbe corso pericoli.
E così era stato fino a quell’assurda vacanza sulla colonia Aetos. Avevano abbassato tutti quanti la soglia d’attenzione ed erano stati fregati.
Al loro rientro sulla Terra, aveva discusso più volte con Bernadette, ma la moglie era stata irremovibile: per quanto terrorizzata in tutti quei mesi dal non avere notizie della figlia adottiva, non intendeva privare Empireo delle competenze della stessa, tanto più che il sistema a sua protezione era rimasto perfettamente funzionante.
L’argomento, usato dalla moglie, che citava quella come una disavventura che non sarebbe mai più ricapitata, non aveva per nulla convinto Moses, concretamente più d’effetto era stato il discorso che non esisteva posto in nessun quadrante dell’universo più sicuro per lei della base stellare K-4.
Finanche il profondo affetto che lei provava nei confronti del Risiano, e che sembrava essere ricambiato, era, e Frank lo poteva ammettere solamente a denti stretti, un’arma di difesa contro le minacce esterne.
Hazyel non avrebbe mai permesso a nessuno di farle del male: la reazione che aveva avuto dopo il rapimento ne era stata la prova.
Era l'unico motivo per cui Moses aveva sancito una sorta di tregua con quel, per lui, insopportabile Capitano.
Avevano dapprima lavorato, per mesi e senza particolari screzi, per il bene della nave: spronando l’equipaggio durante la lunga caccia e organizzando il blitz vittorioso culminato con il rocambolesco ritorno.
Avevano poi cooperato, ognuno a modo proprio, per liberare i loro uomini dalla morsa della burocrazia e tornare, quanto prima, in servizio attivo.
Frank non si sarebbe, però, mai aspettato di confrontarsi con le conseguenze dell’imprevista duplice gravidanza della Tarev simultaneamente alla pista scovata dal nuovo responsabile della sicurezza.
Era una ghiotta opportunità sebbene, suo malgrado, si trovasse nuovamente a concordare col Risiano sull’assurdità del far ritrovare una prima partita di casse sperdute qua e là in quasi ogni angolo dei quadranti Alfa e Beta.
Fossero anche test sull’effettiva tenuta dei prototipi, il rischio di attirare indebite attenzioni era alto e concreto. Come mai, a suo tempo, non si erano curati dei possibili effetti collaterali ed ora, invece, si erano così adoperati per cancellare ogni traccia di coloro che potevano averne scoperto il segreto?
Poteva centrare il discorso dei vettori e della biotossina? Ciò poteva presupporre che, oltre all’organizzazione impegnata nell’implementazione delle casse col polimero muta forma, ve ne fosse una seconda interessata a qualche diverso obiettivo, potenzialmente stragista.
Alcune informazioni, provenienti dal Contrammiraglio Often di Alpha Centauri e concernenti la possibilità di un atto terroristico, parevano confermare il dato: in ogni società, persino in quelle dei membri fondatori della Federazione, sopravvivevano organizzazioni tendenti al fondamentalismo, convinte che la loro idea di collettività fosse l’unica corretta e che il resto doveva essere modificato, in maniera pacifica o meno.
Su SOL III loro stessi avevano conosciuto, seppur marginalmente, il movimento Terra ai Terrestri che, però, si era rivelato più come un’organizzazione di professori, teorici e scienziati dedita ad attività, per lo più pacifiche, di protesta e di ricostruzioni ideologiche.
Chiunque avesse agito contro il figlio del Contrammiraglio Terr era, invece, qualcuno di veramente pragmatico e violento: pronto a far piazza pulita di amici, complici e nemici.
Solo il trasferimento di Navras gli aveva permesso di sopravvivere: il suo allontanamento in una base sperduta per aver osato indagare e arrestare un Contrammiraglio con le amicizie dell'Andoriano Vashek era arrivato al momento giusto.
Per maggior sicurezza, l'intervento della squadra di hacker dell’Ammiraglio Rexen aveva diffuso una serie di informazioni, su varie fonti, secondo cui le indagini di Terr erano brancolanti nel buio e non potessero, in nessun caso, nemmeno fortuito, arrivare a qualche sbocco interessante..
A maggior ragione ora che era stato promosso e trasferito ad altro incarico.. ciò lo aveva, in qualche modo, protetto... forse troppo, secondo i canoni di Moses.
Quel Terr era per lui ancora tutto da decifrare: dalla sua aveva sicuramente il tatto e il rispetto che aveva dimostrato nei confronti di Naidoo.
Lo aveva nominato come suo vice, cosa apprezzabile, ma non sempre scontata, ed aveva avallato la stragrande maggioranza delle risoluzioni prospettate da quest’ultimo.
Mancava, però, una riprova del suo valore sul lato pratico ed operativo: sembrava fin troppo dipendente, in positivo o in negativo, da quella Malin Stromm, la bionda dal caratterino non semplice e con modi non propriamente riguardosi del grado altrui.
Erano entrambi da testare sul campo.
Come se ciò non bastasse, Frank si era trovato fra capo e collo anche il trasferimento di Chase: un pilota forse non fra i più brillanti in assoluto, ma bravo a farsi trovare sempre pronto a qualunque evenienza.
Atena Prince, la sua sostituta, sarebbe arrivata a breve, dopo uno o due giorni, e pareva aver superato il doppio test da parte di Victoria e di Hazyel.
Non che quegli esami psicoattitudinali contassero qualcosa per Frank: la timoniera doveva ancora dimostrare il suo valore, proprio come Terr e la Stromm.
Molte cose erano cambiate, e troppe, per i suoi gusti, lo avevano colto alla sprovvista.. che stesse veramente invecchiando come sosteneva Bernadette?
O forse, come riteneva lui stesso, si era rilassato troppo a forza di fare da balia a quei giovani ufficiali e, quindi, si era rammollito?
E, se era successo a lui, con una tempra forgiata da anni di operatività anche sotto copertura e senza reti d’appoggio, cosa poteva essere successo sulla base stellare K-4?
L’operatività della stazione era stata il suo cruccio principale per tutto il viaggio dalla Terra: le indagini scientifiche sulle casse e sui polimeri erano per lui interessanti come una muta lezione sull’accoppiamento delle formiche.
Era certo che, per quanto fossero tutti professionisti, attentamente selezionati, l’essere stati privati, per mesi, del terzetto in comando, doveva, per forza di cose, aver avuto qualche conseguenza negativa sul livello di preparazione e reattività degli uomini di Empireo.
Era per quel motivo che, programmatasi, con tutta calma, una sveglia alle 4:45 di notte, aveva puntualmente fatto partire un allarme rosso per le 05:05.
L’unica a conoscenza dell’esercitazione era la Mendel, poiché programmatrice di una serie di evenienze cui l’equipaggio doveva rispondere con tempestività.
Al suono delle sirene, Frank emise un ghigno degno di un Tellarite e aprì la porta del proprio alloggio, scrutando con aria severa attorno a sé.
Base Stellare K-4
Ponte 6 – Alloggio di Alexander Wood
25 gennaio 2399 - Ore 05.10
L’allarme rosso scosse di poco il riposo dell’Ufficiale Scientifico Capo.
Aveva passato la prima parte della nottata praticamente insonne, ripensando continuamente a Elaina, a Isabella ed anche a Gabryel.
Si era, quindi, trovato costretto a trascinarsi verso l’infermeria della stazione ove elemosinare dall’infermiera di turno un sonnifero.
Era tornato nel letto del suo alloggio da poco meno di due ore, quando le sirene avevano preso a suonare.
Dopo la bellezza di quasi cinque minuti, uno sbuffo scocciato e cavernoso fece capolino dalla bocca di Alexander mentre un braccio, come se dotato di vista propria, si stava muovendo alla disperata ricerca della sveglia.
Dopo un’infruttuosa ricerca di quasi un minuto, Wood estrasse la testa da sotto il soffice piumone termico che lo coccolava per impartire il comando vocale.
La bocca era impastata quindi ci mise più tempo del previsto a formulare la frase, a cui il computer di bordo rispose negativamente.
“Uhm.. ah già.. dormi Elaina.. vado io a dar da mangiare ai bimbi” disse Alexander con la mente offuscata prima di mettersi seduto e poi alzarsi stancamente alla ricerca delle due culle.
Mentre vagava a tentoni nella stanza, domandò alla compagna di disattivare la sveglia.. lo fece una volta, due volte.. tre volte..
Alla quarta comprese che qualcosa non andava: non c’era Isabella, non c’era Gabryel.. non c’era Elaina!
Fu allora che la sua mente si accese come una torcia imbevuta di materiale infiammabile, si precipitò ad indossare l’uniforme ed in trenta secondi era balzato fuori dall’alloggio, il cuore a mille e col fiato sospeso.
Guardò davanti a sé: tutto tranquillo..
Guardò alla sua destra: niente di anomalo..
Guardò alla sua sinistra: il Comandante Moses sembrava sul procinto di lanciare fulmini di rabbia dagli occhi
Wood cercò di deglutire, ma il pomo d’Adamo rimase ostinatamente in posizione elevata.
Prima che il Primo Ufficiale gli fosse addosso, Alexander fece la prima cosa che gli venne in mente: correre disperatamente verso le postazioni della sua sezione chiedendo, anzi urlando alla sua vice di aggiornarlo.
Senza essere visto, Moses si lasciò scappare un ghigno maligno.
Risa
Suraya Bay – Aitlyn Cove Resort
Contemporaneamente
Elaina non riusciva a prendere sonno: era esausta dall’aver dato da mangiare ai gemelli, eppure la sua mente vagava scrutando il mare.
Pensava al suo compagno ed a tutti i suoi colleghi impegnati in missione: per lei non era affatto facile non essere con loro.
Ogni tanto si trovava a pensare se il suo desiderio di maternità fosse più o meno forte della sua volontà di essere in prima linea, di sentirsi importante per la Flotta e per Empireo.
Era triste nel sentirsi esclusa e, nei momenti di sconforto, il suo umore era tendente al nero cosmico.. poi bastava un sorrisetto di Isabella o una faccia furbetta di Gabryel per farle passare il malumore e tutta la stanchezza.
In quel momento, stava ripensando alla serata di qualche giorno prima, trascorsa con Alexander, che era stata, da un lato, tonificante e rigenerante, ma, dall’altro, condita anche da mille pensieri e preoccupazioni.
Nel bel mezzo della cena galante, a base di prelibatezze di mare, organizzatale dal compagno, le era venuto il tarlo sulla capacità di Hazyel nel prendersi cura di entrambi i bimbi contemporaneamente.
Per quando potesse essere considerato sorprendente su altri aspetti, la sua goffaggine nel dover trattare con creature così piccole ed indifese per uno della sua stazza, la mettevano in ansia.
Come una mamma chioccia, era praticamente sempre stata Elaina ad occuparsi dei bambini.. i padri erano meno coinvolti, sebbene Alexander, dividendo assieme a lei le serate, durante il viaggio dalla Terra a Risa, fosse quello più attivo e partecipe.
Interrotta la cena in notevole anticipo, si erano fatti teletrasportare a bordo della Raziel solo per scoprire, con sgomento, come Hazyel non fosse più là.
L’ansia di Elaina era passata da alta ad altissima.
Un guardiamarina le consegnò una registrazione fornita loro dalla Mendel: il pad conteneva una breve stringa di testo con scritto un semplice =^=Tranquillizzati=^=.
Dopo di che, partiva un breve video in cui si vedeva un impacciato Hazyel sfruttare il supporto di uno dei disgregatori di bordo per eliminare, seduta stante, i pannolini sporchi di entrambi i gemelli, cambiandoli in simultanea.
Isabella sembrava decisamente quella più offesa da un simile trattamento, mentre Gabryel era più divertito dalle facce buffe del padre.
Superato in maniera magari non brillante, ma sicuramente pratica ed efficace, l’ostacolo del cambio dei piccoli, li aveva presi entrambi in braccio e si era fatto teletrasportare via.
Mentre Alexander aveva ancora il pad in mano, Elaina era già corsa verso il turbo ascensore e la sala teletrasporto chiedendo con urgenza ad uno degli addetti le coordinate di dove era stato mandato il Capitano.
Il compagno la raggiunse, qualche istante dopo, sventolandole sotto il naso la destinazione di Hazyel: il resort di famiglia.
Mentre venivano smaterializzati via, Sarah poté finalmente lasciarsi andare ad una risata liberatoria assieme a Mifs Bicks, il suo vice Tellarite, che, dal canto suo, proruppe in grugniti e scherzose bestemmie oscene.
Pochi istanti dopo essersi materializzati, preso atto di trovarsi in un piccolo resort di prim’ordine e non in qualche pericolosissimo anfratto pieno di criminali, Elaina e Alexander furono avvicinati da due Risiane, non più giovanissime, ma dai modi entrambi così aggraziati da farle sembrare sorelle, se non fosse nella loro profonda diversità fisica.
Una era alta, perfino troppo, con un fisico giunonico che culminava in un volto gioviale incorniciato da capelli castani ed occhi verdi.
L’altra, all’opposto, era minuta, bionda e dagli occhi grigi.
Avevano entrambe un’aria per nulla preoccupata, un atteggiamento serio, ma, allo stesso tempo, birbantesco.
Prima che Wood potesse proferir verbo, la più alta delle due lo anticipò:
“Io sono Jocelyn e lei è Aitlyn, la padrona di casa.. anzi dovrei dire, la vostra nuova ospite miei cari giovani”
“Come scusi?” domandò meravigliato Alexander
“Abbiamo disdetto la prenotazione e saldato il conto del vostro vecchio resort, d’ora in avanti sarete miei clienti”
Di fronte all’espressione tendente all’inebetito dell’uomo ed alla curiosità muta di Elaina, i cui occhi, però, saettavano qua e là alla ricerca dei suoi figli, riprese la parola Jocelyn ridendo di cuore
“Lei è Aitlyn, sposa di Tazyel, padre di Hazyel.. mentre io del vostro Capitano sono la mamma... tutti e tre siamo praticamente i nonni di Gabryel.. mentre te, con quel nasino che tanto assomiglia a quello della piccola Isabella, devi essere l’altro papà.”
Elaina non sapeva se rilassarsi o immergersi nervosamente nella mareggiata d’ansia che la stava attanagliando.. Alexander non sapeva cosa dire: si trovava di fronte alle suocere, ma non erano le sue.. o sì.. in un certo senso.
“Dove sono i miei figli?” proruppe improvvisamente con voce nervosa la Tarev
“O che maleducate.. Hazyel ce l’aveva detto che saresti venuti a cercarli.. ma ti posso assicurare che stanno bene.. venite con noi”
Aitlyn fece strada, mentre la più imponente Jocelyn chiudeva il quartetto.
In pochi minuti si allontanarono dalle costruzioni del resort dedicate agli ospiti ed arrivarono ad una piccola baia isolata, rischiarata dalla luna.
Un focolare crepitava in riva al mare ove si ergeva una graziosa costruzione in stile bungalow.
Dalla veranda provenivano delle risate: di un uomo e di una donna.
Arrivati ad una radura, Aitlyn fece segno di fare silenzio ed indicò ad Elaina dove guardare.
La Betazoide vide Hazyel, con in braccio un beato Gabryel che dormiva sulla sua spalla, che chiacchierava e rideva spensierato con una giovane Risiana bionda che, a sua volta, coccolava Isabella, ancora sveglia, ma quasi pronta a cedere al sonno.
Elaina sentì una punta di gelosia, Alexander una fitta di rancore. Quel Risiano non solo aveva tenuto i due gemelli senza troppe difficoltà, ma era anche in compagnia di uno schianto di ragazza.
Prima che uno dei due potesse intervenire, la giunonica Jocelyn li afferrò entrambi per le spalle
“Erano mesi che non sentivamo Elailyn ridere così, quindi ora voi due cocchi belli, lasciate che i gemelli respirino un po’ di quell’armonia spensierata che regna fra Hazyel e la mia figlioccia. O se preferite, fra la figlia di Aitlyn ed il suo figlioccio... mentre voi due, senza fiatare, tornate alla vostra serata libera. I bimbi sono al sicuro, coccolati e amati. Domattina ve li ridiamo tutti interi”
Mentre la Tarev rimembrava con un sorriso triste gli eventi di quella sera, sentì un soffio fra i capelli, si girò istintivamente e vide davanti a sé il sorriso a trentadue denti della sorellastra di Hazyel mentre le porgeva una tazza colma di Mai-Tai.
Non ebbe nemmeno bisogno di usare i suoi poteri empatici.. pur conoscendola da pochi giorni, Elailyn era sveglia nel mezzo della notte per lei, più che per i bimbi.. e la sua cupa malinconia scomparve.
Base Stellare K-4
Ponte 4 – Sala Riunioni Principale
25 gennaio 2399 - Ore 08.30
I risultati dell’esercitazione voluta da Moses erano meno brutti di quanto lui si aspettasse o volesse dare a vedere.
Per quanto sbraitasse, grugnisse e rimproverasse chiunque gli fosse a tiro, come il più classico dei sergenti istruttori, era fiero delle donne e degli uomini al suo comando.
Mentre Hazyel e Moses erano impegnati ad inseguire gli Aetos, la Winslow, terza in ordine gerarchico, era prigioniera e la stessa Bates provvisoriamente esautorata dalle sue funzioni, l’intero progetto poteva implodere su sé stesso ed invece aveva continuato a prosperare.
La gestione della K-4 era rimasta in mano all’attendente del Capitano Hazyel, l’Argeliana Joel Guidan.
Al momento della sua assegnazione, Frank non sapeva se lo stesse prendendo in giro la moglie o la figlioccia oppure entrambe.. quella Guardiamarina sembrava la classica bambolina svampita, una sexy sbadata segretaria caricaturale.
Una volta letto il curriculum, continuò a non risultargli simpatica, ma la rivalutò sotto un’ottica puramente professionale: era stata addestrata principalmente a combattimenti a mani nude, sapeva muoversi in silenzio rimanendo nell’ombra ed era, quindi, una perfetta assassina all’abbisogna.
Così come un’ottima guardia del corpo.. ed era per quello che forse stava tanto antipatica a Frank: troppo brava per permettergli di strozzare nel sonno quel Risiano che avevano messo a capo di Empireo al posto suo.
Nel corso dei mesi, la presenza di Hazyel, da seccatura continua, era diventata per Moses una risorsa, molto fastidiosa, ma da sfruttare nella sua caccia a Jak’Al.
Pertanto, aveva abbandonato, almeno in parte, gli istinti omicidi nei confronti del suo superiore gerarchico e la presenza di Joel al servizio di Empireo si era focalizzata su quello che, a tutti gli effetti, era il secondo motivo alla base della sua assegnazione.
La giovane, come molti della sua razza, detestava particolarmente la conduzione amministrativa spicciola, ma era stata scelta da Bernadette e Victoria per una sua naturale propensione empatica che la portava ad essere un’ottima gestrice di risorse umane.
Lo aveva dimostrato in quei mesi, mantenendo alto lo standard qualitativo delle attività dei vari team di Empireo.
Ovviamente il merito non era stato tutto suo, Moses lo sapeva bene, ma la pressoché assenza di lamentele, per quel lungo periodo di sede vacante, lo aveva positivamente colpito.
Al suo fianco, l’enigmatico ed arcigno Cortez aveva garantito la sicurezza e l’incolumità di tutti gli appartenenti la stazione, cercando di mantenere elevati standard di addestramento e di reazione ad eventuali attacchi.
E la simulazione della nottata lo aveva dimostrato: l’unica a finire gambe all’aria, con un’espressione oscillante fra la sorpresa e la frustrazione, era stata Malin Stromm.
Partita a razzo subito dopo la prima serie di sirene d’allarme, aveva iniziato, da par suo, a dare ordini ed a muoversi con la grazia e la determinazione di un spazzaneve cingolato alle prese con un’enorme parete di ghiaccio di Andoria.
Sfortuna sua volle che, come suo avversario nella simulazione, fosse stato scelto proprio Tombstone.
La giovane era finita nella trappola del vecchio predatore ed ora il suo orgoglio ferito le faceva più male degli ematomi conseguenti quello scontro.
Terr, dal canto suo, si era comportato degnamente, spalleggiato e consigliato da Naidoo: la sua sezione aveva messo in sicurezza ogni anfratto della stazione, utilizzando, se non le soluzioni che Frank riteneva più congeniali, altre di uguale efficacia.
Anche le altre divisioni operative si erano comportate bene: Operazioni ed Ingegneria si erano interfacciate in maniera ottimale, rispondendo colpo su colpo agli allarmi creati ad arte dalla Mendel.
Degne di nota si erano rivelate la sezione medica guidata da Krissa Welsh, compito non facile dovendo far fronte all'assenza della Dottoressa Tarev, sia quella scientifica, con, eccezionalmente, a capo Elga Pavlov.
Nonostante la fuga precipitosa, infatti, beccato in flagrante ritardo, il Comandante Wood era stato spedito a spazzolare e lucidare Tubi di Jeffries.
Le unità degli analisti, coordinate da Victoria, non erano state interessate, preferendo Moses non distoglierle dall’ultimare il lavoro di indagine su Jak’Al attraverso vari approfondimenti sulle informazioni fornite, più o meno spontaneamente, dal Ferengi Ziral, una pedina ormai fin troppo a lungo nelle mani Federali.
Base Stellare K-4
Ponte 5 – Alloggio del Capitano
25 gennaio 2399 – 08.40
=^=Me lo volete fare impazzire, voi due.. come sarebbe a dire che avete passato la nottata assieme.. a chiacchierare dite voi.. e poi avete anche deliberatamente ignorato l'allarme rosso?=^=
“C'erano molte cose da discutere Contrammiraglio.. almeno per me.. ed una seduta con il Consigliere di Bordo rientra nei miei diritti.. a qualunque ora.. specialmente poi conoscendo perfettamente l'intenzione di Moses di rivoltare K-4 da cima a fondo per testare l'operatività degli uomini al suo comando”
=^=Mi sono persa qualcosa? Non era lei il responsabile operativo di Empireo, Capitano? =^= domandò Bernadette con una punta di curiosità
“Mamma.. lo sai come è fatto Frank” sbuffò Victoria
=^=Lo so.. ma, sbaglio, o eravamo d'accordo che mamma mi chiamavi solo in privato?=^=
“Che piaccia o meno a Frank, Hazyel per me è molto più che un semplice amico, quindi per quanto mi riguarda siamo nel privato..”
=^=Non vorrai mica dirmi qualcosa?=^= ammiccò la Bates alla figlioccia scrutando severamente Hazyel
“No.. solo che so come superare i test psicoattitudinali dei miei colleghi, mentre con lui non so mentire.. avevo bisogno di sfogarmi con una persona cui voglio bene per quanto successo con gli Aetos.. e, prima che tu faccia quella faccia, no.. non ti ho nascosto niente.. ho detto a lui le stesse cose che ho raccontato a te e a Frank a suo tempo..”
=^=Va bene Victoria.. non insisto oltre..=^= sospirò la Bates
“Ottimo.. allora Hazyel è preoccupato per la sorte di due suoi amici imbarcati sulla USS Rutherford.. ci sai dire qualcosa?”
=^=Non ho notizie.. ho decretato la quarantena dell'area, le indagini effettuate solo con sonde o sensori a lunga distanza paiono confermare l'esplosione della nave.. ma ci sono anomalie che stiamo esaminando=^=
“Di che genere?”
=^=Non è la prima nave a sparire nella zona, sebbene nessuna della Flotta Stellare, ma, a quanto risulta dai rapporti, è l'unica su cui abbiamo dei dubbi sulla completa distruzione.. vi sono stati fasci di energia un attimo prima che la nave collassasse..=^=
“Tracce di teletrasporto? O di motori ad impulso dei mezzi d'evacuazione della nave?”
=^=Direi più le prime che le seconde.. ma non sono forme di energia a noi conosciute, quindi anche definirle teletrasporti lo ritengo tuttora azzardato=^=
“Comprendo, la ringrazio dell'interessamento”
=^=Charles Benjamin Amundsen era.. anzi, per quello che mi riguarda, è tuttora un ottimo Capitano, nonché buon amico del neo Ammiraglio Crom.. l'ho messo io su quella nave ed intendo capire cosa sia successo a lui ed a tutti i suoi uomini=^=
“Quindi è vera la notizia che circolava? Il Denobulano ha fatto carriera?”
=^=Sì, ha ricevuto la doppia promozione proprio qualche giorno fa.. mi devo ancora abituare a fargli il saluto militare dopo anni passati con lo stesso grado e..=^=
La Bates parve rispondere ad un interfono prima di riprendere a parlare con un tono di voce decisamente meno conviviale
=^=Hanno trovato il Capitano Langdorff gravemente ferito.. vi aggiorno appena possibile=^=
Risa
Suraya Bay – Aitlyn Cove Resort
25 gennaio 2399 – 09.40
“Jelen mio caro, ma ti vuoi muovere? Qua passano ere geologiche, non ti puoi fermare ogni istante”
“Tu ci sarai abituata, visto che tanto ami Risa, ma questa cacofonia di emozioni intense, per non parlare di lussurie di vario genere, mi stanno facendo venire le vertigini..”
“Se ti muovessi di più da Betazed questo non succederebbe..”
“Ma io amo il nostro pianeta, la capacità di contenere le nostre auree senza interferire nella libertà altrui di poter espandere le proprie.. abbiamo concezioni sulla telepatia così avanzate da rispettare le intimità degli altri.. cosa che, a quanto pare, qua è del tutto sconosciuta”
“Tu pensi alla auree mentali o ai gretti e materiali istinti passionali.. non ti accorgi che Risa è bellissima? Spiagge incantevoli, paesaggi meravigliosi”
“Certo.. e gente.. tanta gente.. persone su persone.. troppe! Tutte alla prese con questa carica energetica che pare possedere anche te!”
“No mio caro, io sono impaziente di rivedere Elaina e di vedere i miei due nipotini!”
“Questa poi me la devi ancora spiegare! Non è la prima volta che diventi nonna, ma non sei mai stata così su di giri!”
“Non essere sciocco Jelen, ti amo perché non lo sei.. ma ora stai proprio facendo l'ottuso!”
“Te l'ho detto che non sono a mio agio in questo tourbillon emozionale! E poi, scusa se insisto, continuo a non capire come la nostra bambina abbia potuto fare questa stupidaggine!”
“Ancora?? Ma non abbiamo passato più di metà viaggio da Betazed a Risa discutendo di questo?”
“Veramente no.. parliamo di sta cosa massimo dieci minuti, poi ti inalberi nemmeno avessi detto chissà quale cattiveria e vai a smaltire il nervosismo per una decina di ore lasciandomi solo come un allocco..”
“Sì e poi, quanto torno, ricominciamo daccapo.. io sarei stufa!”
“Ma potrò sapere come diamine ha fatto Elaina ad avere due figli, per di più gemelli, ma da due padri diversi? Ogni volta che l'ho sentita da quando ha quattordici anni, ha sempre avuto in mente questo Alexander.. prima lo odiava per non mi ricordo nemmeno più quale battuta del cavolo.. poi lo ama da una vita.. e fa un figlio con un altro?”
“Una sbandata non l'hai mai presa te?”
“Lo sai che è successo, ma non ha generato figli.. e vale la stessa cosa per te.. Elaina vuole essere sempre particolare.. la prima della classe: non solo rimane incinta, ma ci resta di entrambi i padri e sforna due gemelli? Una Betazoide Umana ed un Betazoide Risiano..”
“E quindi?”
“Quindi avrò due generi differenti, un esercito di consuoceri e non so nemmeno se vantarmi del parto di mia figlia oppure vergognarmi della sua lussuria”
“E' questo il tuo problema? Non sei felice di vedere i tuoi nipotini? Eppure hai insistito tu per venire..”
“Certo! Volevo vedere questo Risiano così tanto decantato che quasi ti ha conquistato senza conoscerlo.. e, invece, pare sia scappato con la coda fra le gambe sulla sua base del cavolo al posto di affrontare la situazione.. e pure Alexander non scherza.. fuggito pure lui.. due autentici cuor di leone!”
“Se hai qualcosa da chiedere, come ce l'ho io, lo farai con tua figlia!” sbottò Dhania
“Sì ma..”
“Ma niente.. sennò ti abbandono pure qua per dieci ore! Se anche lei avesse fatto sesso con entrambi i ragazzi contemporaneamente, sono fatti suoi! Noi dobbiamo supportarla per affrontare le eventuali malelingue, per aiutare a crescere i nostri nipotini se ne avesse bisogno.. per darle tutto il nostro affetto e amore.. non per colpevolizzarla, qualunque cosa sia successa! Sono stata chiara?”
“Ok.. ok.. non si può più parlare con te! Però resta il fatto che sto genero Risiano lo voglio conoscere.. per capire che razza di poco di buono sia per insidiare una ragazza felicemente fidanzata da anni e..”
Jelen si bloccò.. improvvisamente un'aurea rosso intenso era sbucata dal nulla alle sue spalle.. proveniva da una giovane Risiana dai capelli biondi portati a lunghi boccoli sulle spalle.
“Dhania..” bisbigliò alla moglie “Mi sa che ho combinato un guaio..”
“Bravo.. davvero bravo.. insultare Hazyel con la sorella a portata di orecchio.. ora vedi di stare zitto che sta arrivando Elaina con.. o guarda! Guardali che amorini di nonna!!”
Mentre la Dottoressa Tarev si avvicinava ai genitori, notò immediatamente l'aura di Elailyn così come l'occhiolino malandrino della madre.. sapeva che avrebbe dovuto recitare pure con lei la parte della scappatella con Hazyel, ma non sarebbe stato per nulla facile.
Certamente meno difficile che raccontarle la verità ossia di essere stata rapita da folli alieni che volevano usarla come cavia.. per fortuna i dettagli erano stati tutti secretati.
Elaina sospirò e sfoderò il suo miglior sorriso su una faccia da poker.
Base Stellare K-4
Ponte 12
Terrazza panoramica Hangar 2
25 gennaio 2399 – Ore 10:15
Victoria poteva percepire dietro di sé le paure di Atena.
Solitamente la neo timoniera della Raziel era estremamente precisa ed attenta alle formalità, ma il tutto permeato da una certa timidezza e riservatezza.
Nel corso dei loro incontri passati, Atena aveva imparato che poteva fidarsi della Winslow e quindi con lei manteneva aperto un minimo spiraglio dei suoi reali sentimenti.
In quel momento, chiaramente era spaesata, le mancava il suo mentore ed era ancora incerta se aveva fatto bene ad accettare quella nuova sfida.
Fu per quello che la Consigliera di Empireo, senza parlarle, ordinò al turbo ascensore di scendere di un livello, al posto di portarla direttamente sul ponte 4.
Quando le porte si aprirono, con fare distratto, Victoria le lasciò strada.
Appena la vide, Atena ne fu conquistata: le modifiche effettuate su Utopia Planitia avevano reso la USS Raziel più accattivante che mai per una timoniera attenta ai dettagli come lei.
Entrò con aria assorta, ma attenta ed iniziò ad esaminarne le forme e le peculiarità meccaniche riconoscibili ad occhio nudo.
In questo suo percorso, come se fosse un medico impegnato in una prima diagnosi visiva del suo paziente, ignorò bellamente un paio di Guardiamarina della sua sezione che si voltarono verso il Comandante Winslow incerti sul da farsi: erano abituati a Chase ed alle sue maniere informali, ma non sapevano come comportarsi con la nuova responsabile di sezione.
Victoria li tranquillizzò e li congedò con un gesto: potevano tornare alle loro attività, al resto ci avrebbe pensato lei.
Mentre la Prince continuava la sua opera, talvolta borbottando qualcosa fra sé a mezza bocca, Dren Lodthx si avvicinò alla Winslow.
“Ottima idea quella delle luci mirate, così la Raziel sembra un rapace addormentato.. un'immagine veramente scenografica se mi posso permettere Signora”
“Non tentare di adularmi, Guardiamarina.. il trasferimento di quasi due anni fa è del tutto meritato.”
“Non è piaggeria, Comandante.. ha fatto effetto anche a me, una volta che ho posizionato le luci come mi ha richiesto..”
“Mancano quella cobalto e quella rossa però..”
“Sì non l'ho ancora installate” fece l'ingegnere Denobulano proveniente dalla USS Leicester “mi domandavo cosa servissero.. già ora sembra un predatore pronto all'attacco”
Una terza voce si aggiunse alle loro spalle, era quella di Hazyel:
“La Raziel è un Arcangelo di Empireo.. la luce rossa equivarrebbe alle fiamme, quella cobalto alla spada..”
Lodthx guardò entrambi con curiosità e sospetto: non aveva compreso quanto parlassero seriamente e quanto, invece, lo prendessero in giro.
Fece in tempo a riflettere che, tutto sommato, l'immagine era suggestiva ed evocativa, ma quanto era da prendere sul serio la battuta del Risiano?
Non poté chiederglielo, in quanto Atena lo anticipò:
“Tenente Prince a rapporto, Capitano, chiedo il permesso di salire a bordo della USS Raziel. Sarebbe per me un vero onore pilotarla”
“Permesso accordato, benvenuta fra noi.. le do mezz'ora, poi si faccia accompagnare in Sala Riunioni Principale sul ponte 4”
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Capitano Hazyel
Ufficiale in Comando
USS Raziel NCC-79016
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