[Stml14] Terr - il groviglio della lepre
Federico Rapuzzi
federico.rapuzzi a gmail.com
Mer 28 Ago 2019 11:54:11 CEST
Ciao,
colpevole, scioccamente colpevole. Eccolo.
USS RAZIEL
Ponte 1 - Plancia
21/05/2399, ore 17:57
Hazyel stava analizzando la situazione con il suo ufficiale tattico:
davanti a loro, una mappa del settore 782 e limitrofi su cui era
evidenziata la rotta della Perseo ed il punto in cui era stata ritrovata
dalla Raziel.
Ambedue stavano cercando di intuire quale potesse essere la rotta di fuga
degli Orioniani, responsabili, fra le altre cose, del sequestro del
Guardiamarina Mouser.
“A chi può interessare un topo da biblioteca? Il problema per i nostri
nuovi amici sarà sicuramente rivendere quel meraviglioso database vivente.
Sempre che siano abbastanza furbi da accorgersene in tempo e non decidano
di ucciderlo o venderlo senza verificarne le potenzialità.. a primo acchito
direi Ordine Ossidiano, Ferengi, Tal Shiar, ma la lista potrebbe essere
decisamente più lunga. Cosa ne pensa, Signor Terr?”
“Ritengo che, chiunque sia il loro potenziale compratore, l’estrazione di
Mouser non sia cosa semplice. Assumendo sempre che il compratore non sia
uno dei nostri. Non sarebbe la prima volta in cui mi imbatto in una
cospirazione ordita da cittadini federali”
Terr, fece una pausa, attendendo un cenno di assenso da parte del Capitano
prima di continuare:
“Mi concentrerei sulla rotta di fuga ed escluderei tutte le rotte dirette
per Cardassia e Ferenginar.. i confini sono disseminati di stazioni di
ascolto: non passerebbe uno spillo occultato da quelle parti, soprattutto
nel settore Bajoriano. Per non parlare poi dello spazio federale stesso:
pieno di navi civili, dispostissime a segnalare una nave anomala al primo
Capitano della Flotta Stellare nel settore”
“Pertanto resta il Quadrante Beta”
“Infatti. Escluderei, però, anche una rotta diretta per la Zona Neutrale
Romulana: stazioni di ascolto e pattuglie ogni mezzo parsec, emittori
tachionici. Mancano solo dei campi minati.. rimangono soltanto il confine
Klingon o i sistemi non allineati al confine esterno della Galassia, visto
che escluderei anche gli Tzenkheti. Non sono molto attivi, ultimamente”
Hazyel ingrandì sul punto in cui avevano localizzato il relitto squarciato
del cargo.
“Le boe Echo possono aver registrato qualcosa?”
“Purtroppo no, Signore. Sono i vecchi ripetitori per le comunicazioni
dell’Enterprise NX-01, non sono stati demoliti per via del loro interesse
storico, ma la loro manutenzione è puramente conservativa. A parte un
beacon che indica alle navi la loro presenza ed il conseguente pericolo per
la navigazione, non emettono e non ricevono nulla da secoli”
Hazyel notò gli occhi stanchi del mezzo Trill, il suo turno era finito da
tempo.
“Vada a riposare, Navras. La sua guardia è terminata da almeno mezz’ora. Ci
torneremo sopra con mente fresca”
USS RAZIEL
Ponte 1 - Alloggi Ufficiali
21/05/2399, ore 18:25
Terr era sdraiato sulla cuccetta bassa del castello di un alloggio doppio
della piccola nave federale.
Come ogni ufficiale anziano, aveva diritto a un minuscolo alloggio
personale ma, a causa di una manutenzione programmata a un condotto EPS
posto proprio dietro a una paratia dei suoi “quartieri”, aveva preferito
lasciare campo libero agli ingegneri di bordo e fare “branda calda” col
secondo ufficiale tattico.
Sul suo petto ondeggiava, sincrono al suo respiro, un PADD contenente una
sinossi dei fatti e delle informazioni in loro possesso: qualcosa non
quadrava ed il Trill ne era conscio, ma, al momento, la priorità era
recuperare il Guardiamarina Mouser, un uomo dalla carriera a vicolo cieco,
relegato in un patetico archivio della Flotta, in grado di accedere a
informazioni seppellite dal tempo e dalla SECLAR.
Anche questo quadrava ben poco: gli ricordava un gruppo di ufficiali
scomodi della Flotta, rilegati a un incarico da addestratori su Bajor,
molti anni prima.
Navras posò il suo sguardo assonnato su quel ritratto di una famiglia
allargata dagli occhi stanchi, in cui spesso cercava consiglio.
*Catturato dagli Orioniani per essere torchiato d’ogni informazione…
pirati, contrabbandieri e schiavisti. Dove vi nascondete, schifosi pirati,
schiavisti e…*
Gli occhi dell’Ufficiale Tattico schizzarono alla foto.
“Contrabbandieri!”
Nella cuccetta sopra di lui, Malin Stromm si ridestò di colpo sbattendo
fragorosamente la testa contro il soffitto della cabina.
La donna represse un’imprecazione e, massaggiandosi la fronte, si sporse
verso la cuccetta sottostante con aria truce
“Capo! Ma ti sembra il modo di…”
Terr non fece in tempo a sentirla, era già balzato in piedi diretto alla
plancia.
“Cosa fanno i contrabbandieri, Stromm?”
“Lasciano dormire i loro assistenti?”
“Sgusciano, Stromm. Sgusciano tra le maglie della rete”
La finlandese ributtò la testa sul cuscino sbuffando
“Secondo me lasciano anche dormire i sottoposti”
Disse, rivolgendosi all’alloggio vuoto.
USS Raziel
Ponte 1 - Plancia
21/05/2399, ore 18:32
Hazyel fissava perplesso il suo nuovo Tattico, riapparso in servizio dopo
poco più di mezz’ora da quando era stato congedato per andarsi a fare
qualche ora di sonno.
“Apprezzo lo zelo come ogni altro Ufficiale Comandante, Signor Terr. Però
mi permetto di ricordarle che senza un adeguato riposo, il rendimento”
“Stanno puntando sulla Macchia, Capitano. Potrei avere una traccia su come
ritrovare Mouser..”
“In tal caso è libero di fondere i suoi neuroni come meglio crede”
Terr era in preda a uno stream of consciousness: la sua mente lavorava alla
teoria che andava sviluppandosi, mentre le mani lavoravano sulla consolle
di navigazione, sotto gli occhi apparentemente perplessi di Atena Prince.
“La Perseo è stata abbordata nel Settore 782, mentre qui abbiamo il confine
del braccio esterno della Macchia di Rovi, K4 è qua, più all’interno,
mentre noi siamo qui”
Il Tattico schizzò alla sua consolle, spostando il suo sostituto,
altrettanto perplesso, iniziando a digitarvi input.
Sullo schermo principale apparvero, attorno ai punti delle boe sensore
disseminate nell’area e della stazione, delle sfere che coprivano una vasta
area della fascia esterna della Macchia di Rovi.
“Se combiniamo i raggi dei loro sensori con i nostri e mettiamo in conto la
rete di boe disseminate in tutto il territorio federale che, soprattutto,
qui, attorno alla Macchia ed alle sue interferenze ed alla concomitanza
della Rotta Imperiale Romulana 36, sono molto fitte e in ottimo stato di
manutenzione, possiamo renderci conto che è possibile che gli Orioniani non
stiano puntando direttamente al di fuori della Macchia ma, con un certo
grado di abilità, stanno probabilmente compiendo un lungo arco ai margini
della stessa, fra tante interferenze e pochi sensori, per uscire poi verso
il confine più vicino allo spazio libero. E’ come il GIUK gap!”
“Prego?”
“Terra, prima della Terza Guerra Mondiale. I sommergibili di quella che
sarebbe diventata la coalizione orientale erano costretti, per raggiungere
l’oceano atlantico dalle loro basi, a passare in una strettoia tra
Groenlandia e Irlanda, il GIUK Gap. Con gli anni, grazie a mappature molto
precise dei fondali dello Stretto di Danimarca, queste unità avevano
trovato dei corridoi estremamente stretti che permettevano loro, sfruttando
la barriera sonora generata dall’orografia del fondale, di eludere le reti
sonar posate in quell’area.”
“Uhm.. e quindi?”
“Il progetto Empireo ha disseminato di sensori i confini della Macchia di
Rovi, giusto? Scommetto che la copertura non è totale a causa delle sacche
di gas”
“In effetti è così: è un problema a cui stiamo cercando di porre rimedio da
tempo. Suppone che esista una rotta che permette di uscire dalla Macchia
evitando i nostri sensori?”
“Ne sono convinto: scommetto che esista una strada, o più di una: l’arte
del contrabbando è sgusciare là dove nessuno lo riterrebbe possibile..
esistono, inoltre, molti modi per ingannare o sabotare una boa sensore: ho
accumulato una certa esperienza in materia durante il mio primo imbarco”
Terr armeggiò con la consolle tattica.
“Escluderei una ricerca di questa rotta, per il momento, concentrandomi
sulla destinazione finale. Il raggio dei nostri sensori e le interferenze
delle sacche ci impediscono di battere tutti i possibili vettori di uscita
ma, con l’aiuto del Signor Wood, che sicuramente avrà una mappatura delle
sacche di gas pericolosi per la navigazione a impulso, e del Tenente
Prince, credo di poterne escludere un certo quantitativo”.
“Ottima teoria, Comandante. Non mi sono chiare però tre cose.. innanzitutto
la presunta destinazione finale degli Orioniani: non ci sono molti luoghi
adatti al traffico di schiavi nel settore; secondo: quanto potremmo
restringere l’area di ricerca in modo da poter intercettare questi
Orioniani e, infine, cosa sarebbe la Rotta Imperiale Romulana 36?”
“E’ uno dei vettori di invasione nei piani d’attacco Romulani in caso di
guerra con la Federazione: per questo è così ben scannerizzata dai nostri
sensori; per l’area di ricerca ho bisogno di conferire con i signori Wood e
Prince”
Alexander, apparentemente impegnato in altro, alzò la testa dalla sua
consolle, attirando l’attenzione dei due con un cenno. Sullo schermo
principale apparve, sovrapposta alla mappa richiamata da Terr, un’ulteriore
serie di zone colorate che, in alcuni casi, andavano a sovrapporsi con i
raggi dei sensori succitati.
“Ecco fatto, Comandante Terr. La sua mappatura è pronta. Non navigherei con
nessuna nave nella galassia attraverso o addirittura vicino alle sacche
marcate in rosso. Quelle in giallo sono attraversabili a bassissima
velocità mentre le verdi possono generare emissioni fastidiose, in grado di
disturbare i sistemi di una nave, ma non di pregiudicarne la navigazione”
Navras guardò l’ufficiale scientifico, ringraziandolo con un cenno.
Prince si voltò verso poppa, fissando i tre dalla sua consolle.
“Mi farebbe piacere analizzare con attenzione quella mappa”
Terr, dopo aver atteso un cenno di assenso dal suo Capitano, spedì alla
consolle di navigazione la mappa aggiornata.
Prince, con quel suo curioso atteggiamento, quasi stesse conversando con un
amico immaginario, iniziò a studiarne la rappresentazione grafica,
tempestando la consolle di navigazione, digitando quasi ad una velocità
innaturale, scambiando opinioni con la Mendel riguardo al possibile effetto
di alcune sacche di gas con i sistemi di navigazione.
Hazyel guardò la sua plancia, il suo equipaggio: la divisione tra vecchi e
nuovi stava iniziando a scomparire, l’ingranaggio si stava nuovamente
oliando.
Un leggero senso di compiacimento lo pervase.
Vedendo Moses entrare in plancia per avvicendarlo, si rivolse ai suoi:
“Molto bene, Signori: avete un’ora per fornirmi il minor numero di rotte di
uscita possibili. Signor Terr, aggiorni il Primo Ufficiale. Signor Moses, a
lei la nave”
Frank, come se fosse rimasto nascosto fino a quel momento, scoccò
un’occhiata truce a Terr
“E così ci sarebbe un buco nella nostra rete di sicurezza?”
“Sembrerebbe, Signore”
“Mmpf. Trovi un tappo adeguato, se vuole vedere la sua prossima licenza”
USS RAZIEL
Ponte 1 - Alloggio del Capitano
21/05/2399, ore 19:30
Il campanello dell’alloggio non trovò il Risiano sorpreso.
“Avanti”
Terr fece il suo ingresso con un’andatura dinoccolata, quasi guardinga.
“Mi dica, Comandante: abbiamo una rotta d’uscita per i nostri Orioniani”
“Capitano, il problema è questo, Signore. Ne abbiamo sei. Calcolando la
nostra velocità di intercettazione e la distanza tra le varie rotte di
uscita, ci è impossibile coprirle tutte e chiudere la rete in tempo, anche
dispiegando le nostre navette”
“Ma…”
“In effetti, Signore, si: ci sarebbe un ma. La destinazione logica pare
essere uno dei sistemi neutrali sul confine Klingon. Da lì, confondere le
acque e sparire per sempre è fin troppo facile.
Ho un contatto della massima fiducia nell’Impero Klingon che potrebbe
esserci di aiuto, fornendoci informazioni. Nonostante faccia parte della
Casta Guerriera dell’Impero, diciamo che lui è.. ecco.. estremamente
attento agli aspetti economici del suo Casato. In pratica, il più grande
arrangiatore di affari e trafficante di informazioni nel quadrante Beta,
Ferengi esclusi, ovviamente. Se c’è qualcuno che può offrirci un
suggerimento, è l’uomo giusto”
“Non mi sta disegnando un quadro molto rassicurante, Navras”
“Beh, Signore. Forse dovrei anche aggiungere che sua nipote è un rispettato
Ufficiale della Flotta Stellare, che lui ha collaborato con i Servizi della
Flotta attraverso mio padre in diverse occasioni, soprattutto durante la
guerra contro il Dominio, quindi uso alle nostre procedure di sicurezza e
che, ecco.. sarebbe il mio secondo padrino. Mi sono già rivolto a lui in
passato: poche domande, ottimi consigli”
“Uno di famiglia, per farla breve”
“Assolutamente, Signore”
“Quando è stato il momento di inserirla in questo Progetto, Terr, il
Comandante Moses ed io abbiamo scavato su di lei.. anche tramite canali non
ufficiali”
“Comprensibilmente, Signore”
“... la sua famiglia, Comandante. Assai complessa, soprattutto per quanto
concerne suo padre e la sua carriera nella Flotta..”
“Decisamente complessa, Signore. Non ne parlo volentieri”
“Comprensibilmente, Tenente, magari un giorno cambierà idea.. in ogni caso,
voglio fidarmi di lei: contatti il Generale Klaa e mi faccia sapere cosa ha
saputo dal suo stimato zio. Lo chiama così, vero?”
Terr restò leggermente piccato dalle informazioni in mano di Hazyel: non
era abituato ad essere messo così a nudo. D’altro canto, questa era una
delle implicazioni, un prezzo da pagare che il mezzo Vulcaniano giudicò
congruo per far parte di quel gruppo.
“Esattamente, Signore. Posso usare il suo terminale? Serve un certo grado
di privacy per gestire certe comunicazioni..”
“La lascio, Tenente”
“La pregherei di trattenersi, Capitano. Trovo corretto che assista alla
conversazione”
Hazyel capì l’importanza del gesto del suo ufficiale, non era tipico per
chi era uso a incarichi indipendenti, spesso senza la possibilità di
fidarsi nemmeno dei suoi.
"In tal caso, sarei onorato di fare la conoscenza del suo Stimato Zio.
Chissà come è cambiato dai tempi di quella foto"
Terr scoccò un’occhiataccia degna di Moses al suo ufficiale comandante.
“Mio padre aveva il costume di installare trappole tra i suoi effetti
personali: una volta da bambino mi hanno dovuto teletrasportare d’urgenza
in un centro medico perché avevo provato ad aprire una sua valigetta. Negli
anni l’ho sempre ritenuto eccessivamente paranoico. Adesso, mi trovo a
riconsiderare questo uso”
“Signor Terr, la inviterei a non disseminare di granate a compressione
Romulana la mia nave e la mia stazione. Chiami l’onesto Fedh’Klaa e vediamo
dove ci porta”
Terr sorrise, mentre inseriva il codice di crittatura della chiamata sub
spaziale: un codice che il Capitano non riconobbe, ma giudicò piuttosto
complesso per una semplice chiamata.
“Le preferite da mio padre. Coincidenza?”
Hazyel ricambiò il sorriso.
“Assolutamente, Comandante Terr. Una pura coincidenza”
-------------- parte successiva --------------
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