[Stml14] R: 08.01 - Piccoli passi verso la normalità.. PARTE B
Ilenia De Battisti
fulmine791 a gmail.com
Lun 7 Gen 2019 10:12:27 CET
Salve,
eviterei di trasmettere tutto il brano ma solo il pezzetto che
effettivamente ho revisionato, questo perchè il brano è parecchio lungo.
La questione che aveva sollevato Franco era, ma se Retok ha negato agli
Aetos di andare sui pianeti federali perchè non si sapeva se trasportassero
o meno malattie.. com'è che i federali sono stati autorizzati ad andare
alla colonia? Il rischio della contaminazione c'era lo stesso. La soluzione
di cui abbiamo parlato è stata una scansione minima senza visita medica, si
è escluso che avessero malattie pericolose ma senza fare una vera visita
medica.
Per il resto va bene quanto detto da Vanessa, in caso la parte della
Commissione potrà essere riletta alla fine e vedere se smussarla
ulteriormente, magari con un occhio complessivo all'intero brano diventerà
più semplice capire come e di quanto intervenire.
Vanessa, in caso ti mando l'intero brano in separata mail a te se ti rende
più facile caricarlo sul sito... sperando che il limite dei 400 kb sia solo
delle mail e non del sito stesso o non so come lo caricherai XD
Ps. le correzioni sono in blu.. sono poche battute
Sol III - San Francisco
Comando di Flotta - Ufficio Contrammiraglio Darion
08/10/2398 - Ore 13.29
Jonathan Darion stava lottando contro l’abbiocco post-pranzo peggiore di
sempre: dopo l’incontro con l’ambasciatore Retok gli era venuta una rabbia
tale che solo una cosa avrebbe potuto fargli ritrovare la pace, mangiare
come non ci fosse un domani.
In meno di un’ora era riuscito ad ingurgitare, sotto gli occhi strabiliati
del parigrado Often un bis di antipasti, due primi, un secondo con annessi
i contorni e pure un bis di dolci: l’amico lo aveva ripreso, ma lui non ci
aveva fatto più di tanto caso, aveva un nervoso addosso che si sarebbe
mangiato anche la cuoca!
=^=Ammiraglio, la informo che il Signor Qwetzyr attende di poter entrare=^=
Darion si tirò un po’ più dritto sulla poltrona, sentendo la voce della
propria attendente, poi sfiorò l’interfono “Ma l’appuntamento non era
domani?”
=^=Sì Ammiraglio, ma l’ambasciatore riferisce di avere degli impegni
imprevisti ed insiste per incontrarla oggi=^=
Darion sbuffò alzando gli occhi al cielo “Ma come sono fortunato.. fallo
entrare”
=^=Sì Ammiraglio=^=
Beeske Quertzyr entrò con passo svelto e cadenzato, i capelli bianchi gli
ricadevano sulle spalle, nascondendo, in parte, l’elaborato orecchino che
portava, uno dei segni distintivi della sua razza assieme alle piccole
rughe sul naso; il vecchio Bajoriano sembrava avere ancora sangue
guerrigliero, non avrebbe mai accettato di essere ritenuto il responsabile
di quanto accaduto alla colonia Aetos.
Darion non aveva mai incontrato Quertzyr di persona, ma la sua fama lo
precedeva ovunque andasse: era rinomato per essere un tipo fin troppo
sospettoso, ed il fatto che proprio lui si fosse fatto imbrogliare dagli
Aetos gli dava da pensare
“Buon pomeriggio ambasciatore” si alzò dalla scrivania per poi muovere una
mano per farlo accomodare alla poltroncina “La prego si accomodi.. posso
offrirle qualcosa da bere?”
Lo sguardo di Quertzyr scrutò Darion quasi temesse di rischiare da un
momento all’altro di essere drogato con qualche strana sostanza, poi scosse
con decisione il capo “Non accetto mai di bere o mangiare cose che non ho
prima fatto controllare.. è la mia regola di vita!”
Darion annuì per qualche attimo, il pomeriggio stava prendendo la stessa
piega della mattinata e l’unica cosa che poteva fare era tentare, per
quanto possibile, di concludere la conversazione senza lasciarsi andare
all’impulso di strozzare qualcuno “Si, beh.. comprendo, regola
assolutamente sensata” fece una breve pausa “Sa il motivo per cui è qui?”
“Ma per chi mi ha preso? Avrò anche ottant’anni, ma sono ancora in grado di
ricordare perfettamente cosa faccio durante la mia giornata! Avete
perseguitato il mio staff per settimane al solo scopo di avere un incontro
con me per parlare degli Aetos!”
“Si, era solo un modo per introdurre l’argomento..” cercò di spiegare
Darion facendo appello alla sua proverbiale pazienza “Tutto qui.. nessuno
ha mai messo in dubbio le sue capacità mnemoniche..”
“Lasci stare le introduzioni, vada al punto! Ho dovuto posticipare una
conferenza per venire qui al Comando di Flotta.. se possibile vorrei
limitare la perdita di tempo!” lo sguardo di Quertzyr era arcigno e
piuttosto sdegnato, come se l’essere stato chiamato a rispondere
dell’accaduto lo avesse profondamente irritato
Darion, dal canto suo, rimpiangeva il giorno in cui aveva ricevuto
l’incarico di portare avanti quelle indagini “Si, questa mattina ho avuto
modo di parlare con l'ambasciatore Retok.. mi ha informato che lei è
subentrato quale riferimento fra la Federazione ed il popolo Aetos una
volta che era stata autorizzata la creazione della loro colonia.. è
corretto?”
“Qualcuno doveva occuparsene!” Quertzyr alzò la voce, cosa piuttosto
consueta per lui “La Federazione ha l’abitudine di lasciare andare le cose
senza controllo! Tutto quello che ai piani alti ritengono non li possa
toccare direttamente diventa del tutto irrilevante e semplicemente ve ne
lavate le mani!”
“Oddio, non direi che la cosa sia proprio vera.. la Flotta Stellare ha
sempre avuto un ruolo non solo per la salvaguardia dei propri cittadini, ma
anche come aiuto delle popolazioni non facenti parte della Federazione
stessa..”
“Falsità! Io ne sono la riprova!! La mia razza ne è la riprova!!” la voce
dell’ambasciatore si fece particolarmente fastidiosa mentre quest’ultimo
scattava in piedi, dimostrando una notevole agilità tenuto conto della sua
età avanzata “Cosa mi dice del massacro avvenuto nella Valle di Kendra?
Morirono quarantatre combattenti della resistenza Bajoriana ad opera della
milizia Cardassiana. Dov’era la Federazione mentre i miei fratelli
Bajoriani venivano uccisi? Dov’era la Flotta Stellare quando fu individuato
l’accampamento della Resistenza? Glielo dico io dove erano! Al sicuro, nel
territorio federale, a dare le spalle al mio popolo.. come può guardarmi in
faccia ed affermare che la Federazione è sempre pronta ad aiutare tutti?”
l’ambasciatore picchiò un pugno alla scrivania “Ed alla liberazione del
campo di lavoro forzato di Gallitep, dove persero la vita migliaia di
Bajoriani, la Federazione cosa fece per aiutarci? Niente! Ecco cosa fece..
Gul Darhe'el, il macellaio, tentò di uccidere tutti i prigionieri del campo
durante la liberazione perché gli è stata lasciata la possibilità di farlo!
Se la Flotta Stellare fosse intervenuta tutti quei morti si sarebbero
potuti evitare!”
“Si calmi ambasciatore, si accomodi.. la prego, non era mia intenzione
mancare di rispetto a lei ed al suo popolo.. se non le spiace riprenderei a
parlare da quando lei è subentrato all’ambasciatore Retok, la colonia era
già sorta?”
“Era in corso di costruzione!” affermò con una certa convinzione
l’ambasciatore
“E.. mi scusi, ma non le è parso strano che una simile colonia.. con tutti
i confort necessari.. abbia richiesto così poco per essere costruita?”
“Le dico una cosa.. il fatto che molte popolazioni appartenenti alla
Federazione non siano in grado di costruire con la medesima velocità
un'installazione non significa che vi sia qualcosa di strano sotto!”
“Beh.. Sol III è ricca di edifici architettonici di un certo pregio..”
Darion non aveva neppure concluso la frase e già si era pentito di quello
che stava dicendo
“Sol III? Ricca di edifici architettonici? Le dico una cosa.. Mentre voi
vivevate ancora nelle caverne, i Bajoriani erano già dei grandi architetti,
artigiani e filosofi! Abbiamo esportato la nostra cultura in molti altri
mondi mentre voi stavate ancora cercando di capire come costruire una
lancia usando un sasso!!”
Darion sospirò per un attimo, sapeva che il pessimo carattere di Quertzyr
era solo un meccanismo di difesa che l’ambasciatore tendeva a palesare
quando era sotto stress, ma, allo stesso tempo, lo avrebbe volentieri preso
a calci
“Sono consapevole che i Bajoriani sono una delle razze più antiche
dell'Universo, tanto da aver raggiunto l'apice della civilizzazione
migliaia di anni prima di molte altre razze, compresa la mia.. ma non siamo
qui per fare una gara su quale sia la razza federale migliore in assoluto..
semplicemente siamo qui per analizzare la questione Aetos. Dunque, mi stava
dicendo che la velocità di costruzione dell’installazione non vi ha
lasciato sospetti, ma.. so per certo che l’ambasciatore Retok avesse negato
agli Aetos di scendere su pianeti abitati per il loro rifiuto a sottoporsi
a delle visite mediche che comprovassero la loro non pericolosità per le
razze federali.. è corretto?
“Assolutamente, si sono sempre rifiutati ad accettare di subire delle
visite vere e proprie”
Darion annuì “Quindi, se loro non erano autorizzati a venire nei mondi
abitati, come mai noi siamo stati autorizzati ad andare in quella colonia?
Per lo stesso ragionamento anche quella colonia sarebbe stata da ritenere
quasi in quarantena, il rischio che gli ospiti venissero contagiati da
qualche malattia ignota era comunque presente”
“Non esattamente” Quertzyr si spostò un po’ sulla sedia, come se la
conversazione gli stesse dando parecchio fastidio “Quando gli Aetos
avanzarono la proposta di creare una colonia aperta gli fu sollevata la
questione, all’inizio rifiutarono ogni tipo di analisi.. ma con gli
incontri si raggiunse un compromesso”
“Un compromesso?” Darion sembrava molto interessato “Vale a dire?”
“C’è nella mia relazione!” rispose seccamente l’ambasciatore bajoriano “Gli
aetosiani hanno accettato di sottoporsi ad un’analisi minima per ricercare
la presenza sul loro corpo e nel loro sangue di malattie o micro-organismi
dannosi per le razze federali senza essere sottoposti a nessun altra visita
e con la promessa che tutti i campioni sarebbero stati distrutti dopo le
verifiche! Le analisi si sono limitate ad escluderne la pericolosità,
esattamente come da accordi!”
“Capisco.. e per caso avete fatto dei sopralluoghi dell’installazione?”
“Ovviamente, ma per chi mi ha preso?”
“Per un ambasciatore estremamente ligio al proprio dovere, con un enorme
bagaglio culturale ed un’esperienza tale da aver optato per fare dei
sopralluoghi alla colonia.. cosa che naturalmente trovo assolutamente
appropriato.. e mi dica.. ha notato qualcosa che potesse apparire sospetto?”
“No” rispose con convinzione l’ambasciatore
“No?” chiese Darion sorpreso “Ma avete fatto più sopralluoghi, giusto?”
“Ovviamente, ho proceduto a delle ispezioni di tutta l’installazione sia
mentre veniva costruita che in seguito, pochi giorni prima che i primi
ufficiali federali vi mettessero piede per la loro vacanza”
“E ad ogni sopralluogo risultava sempre tutto perfetto? Niente fuori posto?”
“Esatto.. l’installazione era perfetta, aveva tutte le caratteristiche
necessarie per ospitare membri federali.. non c’era nulla di anomalo”
ripeté sempre con convinzione l’ambasciatore
“Si ma.. quello che non capisco è.. tutti gli ufficiali sedati sono stati
ritrovati in sorte di capsule predisposte ad ospitarli mantenendoli
incoscienti.. c’era un’intera area adibita a stoccaggio dei prigionieri,
quindi mi domando come mai una simile cosa non sia stata osservata” si
sporse in avanti osservando l’ambasciatore “Quell’area vi era forse stata
preclusa?”
“Affatto.. ho visionato tutta l’installazione con i miei occhi, ma quando
andai lì non c’era alcuna capsula.. l’intera area era stata semplicemente
adibita a magazzino di stoccaggio per una serie di materiali necessari per
la manutenzione ordinaria della base..”
“Quindi mi conferma che non c’era nulla di strano in quella colonia?”
chiese nuovamente Darion, quasi a volersi sincerare di aver compreso bene
“No, nulla di anomalo” rispose nuovamente con convinzione l’ambasciatore
“E nell’atteggiamento del popolo Aetos, c’è mai stato qualcosa che l’ha
insospettita? Un interesse un po’ troppo pronunciato verso il gentil
sesso.. qualche mezza frase carpita nel discorso che le ha fatto pensare
che vi potesse essere qualcosa sotto.. qualsiasi cosa..”
“Assolutamente no!” Quertzyr si sporse in avanti sulla scrivania di Darion
“Secondo lei avrei mai dato l’autorizzazione a far scendere del personale
federale su una base controllata da una popolazione su cui avevo anche solo
un velato dubbio? No! Dannazione, ho fatto tutti i controlli che erano
possibili.. ho verificato personalmente la colonia e parlato con il loro
Capitano, non c’era nessuna motivazione per negare a quel popolo di avere
dei contatti con i popoli appartenenti alla Federazione!”
“Parliamo di questo, di quelle conversazioni che ha avuto con il Capitano
Bagtar.. perché desiderava creare nella sua colonia un polo vacanziero? Ha
dato qualche motivazione?”
“Il Capitano Bagtar ha parlato con me in più riprese della propria volontà
di rendere la colonia appena creata aperta alle altre popolazioni della
zona, le motivazioni erano state più d’una.. in primis la gratitudine”
“Gratitudine verso di noi? Da quello che so non abbiamo fatto poi molto, a
parte concedergli di scendere su un pianeta disabitato..” rispose un po’
dubbioso Darion
“E questo per il Capitano Bagtar era qualcosa da tenere in debita
considerazione! Mi raccontò che il suo pianeta natale con il passare del
tempo si era fatto piccolo per la sua gente, le risorse calate avevano
portato le varie potenze del pianeta a competere in un’aspra battaglia per
accaparrarsi il predominio del loro mondo. Quando i governi nazionalistici
crollarono, la gente si divise in una serie di Ordini che, a loro volta,
portarono avanti la guerra.. davanti allo scempio che era stato fatto,
alcuni decisero di intraprendere un viaggio per cercare nuove soluzioni da
portare sul loro mondo” l’ambasciatore fece una pausa “Per loro la terra è
qualcosa di estremamente importante, si può uccidere per averla e noi
gliela abbiamo concessa”
Darion annuì “Comprendo.. e le altre motivazioni?”
“La seconda era una questione tecnica.. avevano creato una colonia con
tutti i confort, ma togliere tutto avrebbe richiesto tempo.. tempo che non
avrebbero avuto, una volta apertosi il tunnel spaziale avrebbero avuto
ore.. al massimo giorni per tornare a casa, ecco perché la colonia sarebbe
rimasta a noi, per questo motivo volevano che del personale federale li
raggiungesse per imparare ad utilizzare i comandi dell’installazione”
“Mm.. un corso sulla tecnologia della colonia insomma” Darion annuì
seguendo con interesse le parole dell’ambasciatore
“Esatto, ed infine.. la terza motivazione era la semplice ricerca del
sapere..” l’ambasciatore fissò con attenzione il volto del Contrammiraglio
“Il Capitano Bagtar mi disse che probabilmente la loro presenza nel nostro
quadrante sarebbe durata qualche mese.. al massimo un anno, il tempo era
poco e quasi certamente non sarebbero tornati mai più.. quella era la
nostra unica possibilità per conoscerci come specie ed apprendere l’una
dalle altre”
“E le è apparso sincero quando parlava?” chiese Darion a bruciapelo
“Dalla prima all’ultima parola!” fu la risposta secca dell’ambasciatore
“Analizzando la situazione ora, farebbe scelte diverse?” chiese ancora
Darion con rapidità, studiando le reazioni del proprio interlocutore
“Ma che diavolo di domanda è? Ovvio che prenderei scelte diverse, le pare
che la mia intenzione sia permettere il rapimento del personale della
Flotta Stellare?” l’ambasciatore si accese all’improvviso, come una
fiaccola “Ma con il senno di poi siamo tutti dei campioni!”
Darion annuì nuovamente, come immaginava quelle conversazioni erano state
sostanzialmente inutili, ma la cosa era piuttosto scontata; si alzò
osservando l’ambasciatore “Non la trattengo oltre, mi perdoni se le ho
fatto perdere tempo, le auguro buona giornata”
“Buona giornata!” l’ambasciatore Quertzyr non se lo fece ripetere due volte
e, inforcata la porta, se ne andò di gran carriera.
Darion si lasciò andare sulla poltroncina per poi sfiorare l’interfono “Mi
chiami il Contrammiraglio Often”
Passarono pochi minuti, ed il volto di un sorridente Steven apparve sullo
schermo
=^=Fammi indovinare? Indigestione? Te l’ho detto che stavi esagerando a
pranzo, almeno quella fetta di meringata al cioccolato potevi lasciarla
perdere, no?=^= avrebbe proseguito, ma si zittì osservando l’espressione
contrariata di Darion =^=Ahia.. è successo qualcosa, vero?=^=
“Ho appena finito l’incontro con l’ambasciatore Quertzyr..”
Often fece una smorfia per poi scuotere il capo =^=Spero non fosse sulla
difensiva, sa essere veramente odioso e petulante quando si sente sotto
stress..=^=
“Era stressato.. parecchio!” intervenne Darion con espressione iraconda “E
questo l’ha reso talmente amabile da rendere stressato anche me!”
=^=Jonathan, mio vecchio amico.. sai perfettamente perché l’Ammiraglio
Rexen ha scelto te: gli ambasciatori possono essere delle vere serpi in
seno, ma tu hai una pazienza che si potrebbe attribuire solo ai santi.. è
stato davvero così terribile?=^=
Darion osservò lo schermo annuendo con convinzione “Ho passato una giornata
con due saccenti ed arroganti ambasciatori, convinti che la loro razza è
senza dubbio migliore della mia.. che hanno pensato bene di impegnarsi più
nel farmi sentire un emerito idiota piuttosto che a rispondere alle domande
per chiudere la questione Aetos”
=^=Mi spiace, ma pensa se Rexen li avesse inviati ad altri.. magari ad uno
come il Viceammiraglio Kovas, che cosa sarebbe successo?=^=
Darion si fermò a pensarci un attimo “Beh.. Retok lo avrebbe infilato nel
primo tubo lanciasiluri libero della sua nave e lo avrebbe fatto tornare a
nuoto su Vulcano.. per l’ambasciatore Quertzyr non saprei, ma una mezza
idea di distruggere il pianeta Bajor gli sarebbe saltata in mente e con
essa tutti quei palazzi creati mentre noi vivevamo nelle caverne!”
=^=Fammi indovinare, si è giocato la carta del povero Bajoriano che ha
combattuto per il suo popolo mentre voi Flotta Stellare..=^=
“Siete rimasti al sicuro, a casa vostra a voltare le spalle al suo popolo?”
concluse Darion prima di annuire “Sì.. tutto il repertorio!”
=^=Non te la prendere.. provvederò a chiedere di fissare una riunione con
gli altri quanto prima, è ora di mettere la parola fine alla questione
Aetos una volta per tutte =^=
-------------- parte successiva --------------
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