[Stml14] [STML14][09.03][FOX] Certe questioni non andrebbero riaperte

Stefano Zaniboni stezani a me.com
Sab 13 Lug 2019 21:39:07 CEST


Buonasera a tutti, eccomi qua con il brano. 
Chiedo perdono per il ritardo increscioso nella scrittura ma, come ho detto a Vanessa in privato, in questi giorni ho dato le mie dimissioni dal mio lavoro qua a Tarvisio e domani mi trasferirò a Bologna per poi iniziare il nuovo lavoro. 
In caso di problemi e/o modifiche da fare la prossima settimana sarò a casa e riuscirò sicuramente in maniera più veloce a scrivere.

Buona lettura!

Stefano

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Brano: 09.03
Titolo: Certe questioni non andrebbero riaperte
Autore: Tenente Lucius Fox
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Settore 782

USS Raziel

Plancia

15 maggio 2399 – 09.00

Wood stava leggendo I dati sulla sua console provenienti dai sensori frontali della Raziel.

“Capitano rilevo qualcosa di strano: intorno alla nave si estende per diversi milioni di Km un campo ionizzante di notevole intensità che potrebbe interferire con i nostri sistemi se ci avviciniamo troppo, anche con gli scudi alzati. E’ sicuramente un fenomeno artificiale, non ho mai visto dei livelli cosi alti”

“E’ comunque possibile utilizzare il teletrasporto anche aumentando il segnale di trasmissione?” chiese Hazyel incrociando le braccia al petto ed avvicinandosi alla console dell’ufficiale scientifico per leggere il rapporto dei sensori.

“Lo sconsiglio caldamente, il campo ionizzante potrebbe interferire con l’invio dei dati e la ricomposizione non sarebbe garantita… nel giusto ordine. Credo pero’ che con l’aiuto del Signor Fox potremmo creare un fascio inverso di ioni, modificando opportunamente il deflettore di una delle nostre navette, annullando così il campo, in modo da attraversare lo spazio che ci separa dal cargo ed attraccare direttamente”

“Un po’ come farsi largo tra la folla” disse Moses serafico.

“Molto bene, avvisi subito la squadra di ingegneria” disse Hazyel che fece poi cenno a Moses di avvicinarsi, avviandosi verso il turbo ascensore.

“Cosa ne pensa Numero Uno?”

“Penso che sia tutto troppo tranquillo e che la situazione sia molto strana, considerato i nomi fatti in questa storia” rispose Moses alzando un sopracciglio.

“Ha ragione… voglio che rimaniate in allarme giallo, se si mettesse male dobbiamo essere pronti a tagliare la corda alla svelta e riduciamo tutto in rottami. “ detto questo si giro’ entrando nel turbo ascensore e lasciando la plancia al suo Primo Ufficiale.

“Appena abbiamo terminato di apportare le modifiche, Comandante Terr, voglio che lei con i Tenenti Fox, Prince e Stromm siate pronti a partire con le tute EVA” ordinò Frank sedendosi sulla poltrona di comando

 

Settore 782

Navetta Scorpion - USS Raziel

15 maggio 2399 – 13.10

=^=Siete autorizzati a lasciare l’hangar. Buona caccia=^=

“Qui Scorpion, ricevuto” rispose Atena con freddezza.

Le sue dita si muovevano velocemente sulla console e la navetta si mosse dolcemente in uscita dal piccolo hangar in direzione della Perseo.

“Attivo i generatori di campo. Potenza al 40%” disse Fox dalla sua postazione a fianco di Atena.

Davanti a loro il cargo minerario si ingrandiva sempre più ed i segni degli impatti diventavano evidenti.

Quando furono abbastanza vicini alla Perseo, Atena iniziò una serie di manovre che fecero ruotare la navetta e le fecero fare un giro antiorario intorno a tutto lo scafo del cargo minerario.

“Raziel, vi inviamo conferma visiva del numero di serie del cargo: CA-2216862. Procediamo alla ricerca di un punto di attracco sicuro”

=^=Mmpf.. ricevuto=^=

“Non sembrano esserci perdite dai motori. E comunque sono dei vecchi UBNT di classe 8, nella peggiore delle ipotesi emetterebbero sì qualche scoria radioattiva, ma rilevabili a poche centinaia di Km.. non a milioni” esclamò Fox preoccupato “Deve esserci qualcos’altro”

“Le nostre tute EVA Prophet resisteranno? “ chiese Hazyel.

“Non sono progettate propriamente per questo scopo, ma sono state costruite per missioni estreme, quindi direi di sì.. ma, per evitare rischi, non sapendo esattamente quale sia la fonte delle radiazioni, direi che possiamo rimanere senza problemi per venti minuti. Oltre, al momento, non lo consiglio”

Dopo aver effettuato una serie di rotazioni intorno allo scafo, la Scorpion si fermò sopra un portello di emergenza. Con estrema precisione, Atena bloccò la navetta a cinque metri dal portello e rilasciò il tunnel di collegamento agganciandosi alla Perseo.

“Attracco completato Capitano, motori in stand-by”

“Ottimo lavoro Tenente. Signori andiamo a dare un’occhiata: Signor Fox, lei e il Comandante Terr andrete verso la Sala Macchine per riattivare la corrente e sbloccarci le porte del ponte di comando. Io ed il Tenente Stromm andremo in ricognizione e vi aspetteremo là. Tenente Prince, voglio che sia pronta a spingere al massimo in qualunque momento. Diamoci da fare”

Dietro di loro, Atena chiuse le porte della navetta e, con un forte sibilo, la stanzetta venne depressurizzata. Le porte sul piccolo tunnel si aprirono ed i quattro si diedero spinta sfruttando l’assenza di gravità.

Arrivati al portello della Perseo, Terr e Hazyel girarono la pesante sbarra di sicurezza in senso orario e la porta si aprì con un tonfo.

Sembrava di nuotare in un oceano nero: tutto era immerso nell'oscurità più totale. Accesero le torce sui loro caschi e le luci poste sugli avambracci. Con uno stridio metallico gli stivali aderirono al pavimento.

“Che divertimento…” disse Terr con tono sarcastico mentre imbracciava il suo phaser ed iniziava a muoversi in direzione della sala macchine.

 

 

Settore 782

Cargo Perseo – Ponti superiori

15 maggio 2399 – 13.32

Hazyel e Malin procedevano lentamente verso il ponte di comando, senza gravità artificiale e con gli stivali a tenerli ancorati al pavimento, ad ogni passo sembrava di camminare con dei sacchi di sabbia ai piedi.

Arrivarono ad un corridoio con un enorme squarcio che dava direttamente sullo spazio esterno. Hazyel si avvicinò ad osservare i bordi dell’apertura.

“Cosa ne pensa Stromm?”

“Così, ad occhio, mi sembra che lo squarcio sia compatibile con le rilevazioni: vede come si incurva il metallo in questi punti?” disse Malin indicando alcune zone divelte della parete con il puntatore laser del suo phaser.

“In questi punti il rivestimento esterno è stato spinto verso l’interno e molto probabilmente surriscaldato per ammorbidire il metallo e permettere che la punta dello sperone penetrasse la corazza. Forse volevano abbordare il Cargo e sfruttare le aperture per prelevare il suo carico…”

“Sappiamo cosa trasportava la Perseo?”

“Controllo i registri di carico: sembrerebbero minerali provenienti dalla colonia di estrazione di Taurus 1, nei pressi di Sauria, che ha attorno a sé cinture di asteroidi carichi di magnesio”

“Signor Fox, a voi come sta andando?”

=^=Siamo arrivati alle porte della sala macchine Capitano, ma qualcuno ha volutamente sparato ai pannelli di controllo di ogni accesso e un corridoio è crollato. Sto ricostruendo il circuito e con la mia batteria di emergenza cercheremo di aprire la porta=^=

 

Settore 782

Cargo Perseo – Ponti Inferiori

15 maggio 2399 – 13.45

Terr si guardava intorno con circospezione.

“Si rilassi Christopher, siamo da soli su questa nave. Non credo che nessuno avrebbe potuto sopravvivere senza una tuta. L’unico segno di vita è in plancia…” disse Fox armeggiando con un fascio di fibre ottiche.

“Non sono teso Lucius. Sono solo dubbioso su alcune questioni”

“Mi passi per favore quel modulo modbus? Che dubbi ha?”

“Per prima cosa nei corridoi ho visto diverse porte aperte e stanze piene di materiali utili, tra cui provviste, medicinali e strumentazioni. Perché’ speronare un cargo per poi non prendere nulla? Non farei dei grandi buchi in una nave per poi non abbordarla. E soprattutto, perché lasciare il lavoro incompiuto?”

“Cosa intende?”

“Perché’ lasciare la nave come un forma di groviera invece di farla saltare? Eliminerei qualsiasi traccia riconducibile a me, non trova?”

Le porte cigolarono non appena Fox richiuse i circuiti delle fibre ottiche.

“Ha ragione, ma probabilmente i pirati sono stati interrotti e non hanno potuto finire il lavoro. Concordo, però, su una cosa, non ho visto segni di alcun tipo lasciati dall’equipaggio… neanche un corpo o un qualche tentativo di difesa” disse Fox spostandosi indietro in attesa che le porte si aprissero, ma invano “Mi dia una mano, il meccanismo è incastrato”

Facendo leva e puntando i piedi, i due riuscirono a spalancare quel tanto che bastava i portelli e ad entrare nella sala macchine. Come per il resto della nave, tutto era silenzioso e non vi era nessun sistema attivo.

Fox collegò il suo tricorder e la batteria ad uno dei pannelli di controllo che si accese.

“I reattori non sono fuori uso per il combattimento, hanno eseguito le procedure di disattivazione”

“Chi è stato a spegnerlo se non c’è rimasto nessuno?” chiese Terr.

“I registri sono corrotti, non vi è nessun codice identificativo”

“Di sicuro non i pirati, non avrebbero lasciato tutto questo..” disse Christopher indicando i contenitori dei pezzi di ricambio “..e i portelli pressurizzati sono tutti aperti. “

“ Estraiamo il nucleo dati, il Comandante Mendel saprà’ dirci di più” disse Fox

Un movimento dietro di lui mise in allarme Terr: “Ad ore sei!” disse quest'ultimo alzando il phaser.

Istintivamente Fox si scansò di lato, buttandosi a terra, per lasciare campo libero. Dietro di lui, un casco dalla visiera spaccata volteggiava nel vuoto dello spazio.

Lucius si rialzò ansimando leggermente “ Sembra di essere in un film dell’orrore”

=^=Signor Fox, a che punto siete con la corrente?=^=

“Stiamo riattivando adesso i generatori di emergenza”

Grazie ai sofisticati software di interfacciamento installati da Sarah nei loro tricorder, fu sufficiente premere qualche pulsante sui terminali per avviare la diagnostica e riattivare i sistemi base della Perseo. I generatori si accesero con un rombo e tutto il cargo fu percorso da sibili, segno che la corrente stava ricominciando a circolare.

“Capitano, non abbiamo il supporto vitale, ma solo luci, porte e video-terminali.. e non sono certo che funzionino dappertutto”

=^=Molto bene, occhi aperti e raggiungeteci in plancia=^=

“Lucius, venga a vedere, questo è strano” disse Terr in piedi davanti ad una delle porte semi aperte di uno dei magazzini della sala macchine illuminando l’interno con la torcia sul suo braccio.

“Ma che diavolo…?”

Dentro la piccola stanza videro stoccati, in una sorta di enorme muro di scaffali in metallo, contenitori, lunghi circa un metro che fungevano da teche stagne trasparenti, pieni di fialette verdi e gialle alternate che scintillavano sulle pareti quando la luce colpiva il liquido.

Dal pavimento uscivano diversi cavi che andavano ad agganciarsi a delle batterie connesse in serie, probabilmente per mantenere costante la temperatura all’interno delle teche.

“Capitano, abbiamo trovato qualcosa, riesce a vederlo?”

 

Settore 782

Cargo Perseo – Ponti superiori

15 maggio 2399 – 13.50

“Sì Signor Terr riceviamo, allontanatevi e sigillate la sala macchine. Noi stiamo entrando in plancia, punto di ritrovo alla navetta. Ha visto tutto Tenente Prince?”

=^=Sì Capitano, siamo pronti a levare le tende quando vuole=^=

“Sbrighiamoci Tenente Stromm, apriamo queste porte… “

Hazyel non fece in tempo a terminare la frase che davanti a loro l’entrata della plancia si spalancò mostrando quello che all'apparenza sembrava essere un umano con addosso una tuta spaziale logora il cui casco era stato rattoppato con una striscia di nastro argenteo da cui faceva capolino una lunga crepa.

Nella mano stringeva un fucile laser segnato dai graffi e dalla trascuratezza e lo teneva puntato ora verso Stromm ora verso il Capitano.

“Il castello nasconde un grande tesoro, ma vi è solo una via per accedervi. Un cavaliere desidera entrare, ma non conosce la parola d’ordine” l’uomo fece una pausa.

Istintivamente sia il Capitano sia Stromm alzarono i loro phaser e li puntarono verso l’uomo.

“Ad un certo punto arriva un cavaliere, la guardia gli dice dodici e il cavaliere risponde sei. Al successivo la guardia dice otto e il cavaliere risponde quattro. L’ultimo cavaliere entra rispondendo cinque alla parola dieci. Io allora vi dico: quattro.”

Stromm sul canale privato comunicò con Hazyel: =^=Capitano credo che questo uomo sia preda di una grave ipossia=^=

=^=Non credo, la voce sembra sufficientemente lucida=^=

Malin non rispose per qualche istante e quei pochi secondi sembravano interminabili.. doveva agire a protezione del Capitano o attendere? Con Terr non avrebbe avuto dubbi, ma con quel Risiano? Stava per per muoversi in direzione di Hazyel quando lui ruppe il silenzio.

Il casco nero nascondeva i suo volto e dai microfoni si abilitarono automaticamente i filtri vocali facendo sembrare la sua voce più profonda del normale.

“Se il cavaliere risponde due, la guardia sguainerebbe la spada e lo ucciderebbe. La risposta corretta è sette”

Dopo cinque secondi l’uomo esplose in una fragorosa risata, lasciando Malin stupefatta ed interdetta

“Siete bravi a fare i gradassi nelle vostre tutine da sfilata, ma cosa vi è saltato in mente di riaccendere i sistemi della nave? Volete mettere magari un cartello qui fuori con scritto: trattative in corso? Pensavo che la riservatezza fosse uno dei punti chiave dell’accordo, altrimenti perché’ tutto questo casino?”

“Ha ragione, ma i miei uomini dovevano assicurarsi di avere il controllo della situazione” rispose pronto Hazyel.

“Suvvia siamo gentiluomini! Onoriamo quasi sempre i nostri contratti! “ rispose l’uomo esplodendo in un’altra risata tornando però serio per qualche secondo

“Piuttosto, provate a fregarci e vi facciamo saltare insieme a tutta la nave. Saliamo in plancia cosi potremo parlare di affari. E spero per voi che abbiate quanto pattuito”

“Terr, Fox avete sentito tutto?”

=^=Qui Terr, ricevuto. Vi raggiungiamo=^=

“Occhi aperti, mi raccomando”

“Siete in anticipo di un giorno, non vi aspettavamo cosi presto. Dovrò’ tirare giù i miei colleghi dalle brande”

“Come possiamo chiamarvi?” chiese Stromm mantenendo sempre il phaser orizzontalmente

“Oh.. volete fare amicizia ora? Con quell'affare puntato contro? Bah.. comunque io sono Lince.. se proprio volete darmi un nome” rispose l’uomo mentre le porte del corridoio si chiudevano alle loro spalle e l’ambiente tornava pressurizzato. Le luci diventarono da rosse a verdi e, a quel punto, le porte di fronte a loro si aprirono mostrando la plancia semi distrutta della Perseo, dove altri due uomini stavano bivaccando.

Istintivamente, vedendo i due nuovi arrivati armati, portarono entrambi le mani alle fondine.

“Lavativi! Sono arrivati i nostri clienti. Spegnete il campo ionizzante e chiamate Serse, deve prepararsi a portare la merce a pagamento avvenuto” disse Lince prima di aggiungere “Come sta il nostro uccellino curioso?”

Hazyel e Stromm si guardarono per un istante attraverso i caschi.

“Chi altro c’è? Mi sembrava che i nostri patti fossero chiari”

“Purtroppo è un’ospite, non proprio desiderato, ma pagante che voleva spifferare cose che non avrebbe dovuto vedere… ma vi porremo rimedio presto. Sarà parte integrante della presentazione” disse Lince indicando uno dei gusci di salvataggio della plancia.

Hazyel si sporse e vide all’interno un essere umano magrissimo, con evidenti segni di tortura. Piangeva e tremava.
-------------- parte successiva --------------
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