[Stml14] [10.01] Cinque giorni...
Ilenia De Battisti
fulmine791 a gmail.com
Dom 5 Gen 2020 17:25:14 CET
Ecco il mio brano, anche se sul limite del tempo..
Buona lettura
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Brano: 10.01
Titolo: Cinque giorni..
Autore: Tenente Comandante Elaina Tarev (Ilenia)
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* flashback*
Sol III - San Francisco
Comando di Flotta - Sala riunione 4B
23 novembre 2399 - ore 19.10
La riunione era stata predisposta in fretta e furia, gli ammiragli avevano
perso la speranza che le ricerche sulla rete spionistica di Jack’Al e la
chiamata li aveva presi un po’ tutti alla sprovvista. Il brusio di
sottofondo era cresciuto via via sempre più sino all’arrivo di Bernadette.
Il contrammiraglio Often si voltò verso la collega, attendendo che
prendesse posto “Beh, signori, come avrete immaginato, ci sono delle
novità. Sono stati individuati cinque differenti punti di ascolto, intesi
come punti dai quali Jak’Al o chi per lui aveva la possibilità di
incamerare le informazioni provenienti dalla sua rete spionistica”
“Aveva?” la domanda di Frashlar suonava poco convinta “Cosa significa che
aveva? Il fatto che abbiamo ripulito alcune aree non significa che riesca
ancora a carpire informazioni”
“In verità la rete è stata distrutta” la Bates osservò per qualche attimo
ciascuno dei suoi colleghi “La rete che correva al di sopra della rete
micellare è andata distrutta, a quanto pare è stata assimilata dal micelio.
Ad ogni modo tutte le ricerche fatte escludono che tale rete possa essere
ricreata, questo sistema di spionaggio è andato definitivamente. La stessa
polvere è stata divorata dal micelio, e con la distruzione delle ultime
casse.. beh, possiamo dire che quel problema si è risolto.”
“Sappiamo dove sono localizzati i cinque punti?”
Often fece apparire l’immagine del quadrante alfa sullo schermo posto
lateralmente alla sala per poi individuare cinque punti “I membri della
Raziel sono riusciti a creare una ricostruzione della posizione dei punti
d’ascolto.. la precisione è abbastanza accurata, sebbene non avessero molti
dati”
T’Li inarcò il sopracciglio osservando lo schermo “Non individuo alcuna
logica nella disposizione dei punti di ascolto. E’ possibile che siano
luoghi particolarmente protetti o difficilmente individuabili?”
“In verità, secondo le ricerche da poco terminate, si ritiene che non sia
stata una scelta libera” Often prese la parola “Alcune ipotesi sono legate
ad una maggiore possibilità di connessione fra il nostro spazio e quello
del micelio, ma di fatto non ha molta importanza capire il perchè si
trovino lì ma come agire a questo punto.. almeno per i nodi di ascolto
ancora esistenti”
“Alcuni nodi di ascolto sono già stati smantellati? Così rapidamente?”
Sothe sembrò scettica “Mi sembra incredibile..”
Often fece apparire due immagini, l’una accanto all’altra “Come potete
notare dalla prima immagine, il primo punto si trova su di un pianeta
inospitale e, per la precisione, su l'ottavo pianeta del sistema M002K9:
questo pianeta si trova nell'ecosfera del suo sistema stellare ma tra
l’alta temperatura e l'atmosfera che risulta molto densa, e composta
principalmente da anidride carbonica mischiata a composti di altri gas
nobili, è da ritenersi del tutto inadatto per qualsiasi tentativo di
terraformazione” il contrammiraglio prese fiato “Il secondo nodo è
posizionato su di un asteroide posizionato nella fascia esterna al sistema
stellare AL07Y01. Si tratta di un piccolo corpo roccioso con un diametro di
circa un chilometro, ovviamente e privo di atmosfera”
“Entrambi i corpi celesti non appaiono adatti ad ospitare installazioni
abitabili”
“Lei ha ragione, contrammiraglio Merak, per questo si era presupposto che
si trattasse dei nodi di ascolto automatico. Purtroppo sono giunti una
serie di rapporti da cargo civili e privati che passavano ad una certa
distanza che hanno rilevato delle esplosioni proprio in quei due sistemi..
un paio di navi dell’intelligence si stanno muovendo in quella direzione
ma, considerata la distanza da cui sono state rilevate quelle esplosioni..
beh, è possibile che non esista più nulla né di quel pianeta né di
quell’asteroide”
Darion alzò lo sguardo “Ma perchè distruggerli? Ritenevano che non avessero
più utilità?” ù
Often annuì all’amico “E’ possibile addirittura che la loro distruzione sia
avvenuta in maniera automatica. Una volta collassata la rete si è attivata
una subroutine che ha portato alla distruzione delle apparecchiature”
Darion fece una smorfia infastidita, incrociando le braccia al petto “Spero
risultino più interessanti gli altri tre nodi di ascolto”
“Riteniamo di sì, anche se per motivi diversi..” Often cambiò le immagini
facendone apparire un altra coppia “Il terzo nodo di ascolto è stato
localizzato sulla superficie di Galeb IX. Si tratta di un semplice
planetoide nano. E’ composto principalmente da roccia sterile, di
conseguenza la superficie del pianeta non è di per sé adatta alla vita ma
molti satelliti simili sono stati colonizzati con l'utilizzo di cupole
pressurizzate a scopi minerari, e questo potrebbe auspicare che lì si trovi
davvero una installazione di Jak’Al. Magari un magazzino o qualcosa di
simile, anche perchè il sistema Galeb è totalmente privo di interesse
scientifico ed è per giunta lontano dalle consuete rotte delle navi”
“Un covo perfetto..” Rexen annuì per poi aggiungere “Certo, sarà difficile
avvicinarsi molto. Se si tratta di un'area poco trafficata noterebbero
subito l’arrivo di qualsiasi vascelli, figurarsi delle navi federali”
“E lo stesso problema affligge anche il quarto nodo individuato” Often
riprese la sua elencazione indicando l’immagine di destra “Si tratta di
Tiger IV, si tratta di un pianeta adattabile di classe K. Seppure la sua
atmosfera si estremamente rarefatta, anche qui la colonizzazione umanoide è
possibile mediante l'uso di cupole pressurizzate. Su pianeti simili si è
riusciti addirittura ad avviare dei processi di terraforming, questo fa
presupporre che sia possibile che anche lì vi possa essere una base più o
meno elaborata. Inoltre, anche il sistema Tiger è lontano dalle rotte
consuete e non è stato ritenuto interessante sotto il profilo scientifico”
“Anche in questo caso l’avvicinamento di una qualsiasi vascello verrebbe
facilmente notata” Bates osservò i colleghi “L’unico nodo di ascolto
diverso è il quinto e ultimo punto individuato”
“Esatto” Often fece apparire l’ultima immagine “L’ultimo nodo di ascolto è
la colonia di New France, nei pressi di DS9. Si tratta di una colonia umana
cresciuta esponenzialmente dopo la scoperta del tunnel bajoriano, con molte
somiglianze con le parti rurali della Francia ancora presenti su Sol III.
Sappiamo che il nodo di ascolto è nella colonia ma non sappiamo esattamente
dove, la mappatura che abbiamo a disposizione non può essere così precisa”
Bernadette intervenne “La colonia New France ha il fascino della cultura di
Sol III ma è abbastanza vicina al tunnel spaziale, ciò l’ha resa un nodo
commerciale e turistico della zona. Non è a livello di Risa o Argelius II
ma nessuno si stupirebbe più di tanto nel vedere giungere delle navi sul
pianeta”
“Un momento” Rexen intervenne con espressione cupa “Non starete pensando
seriamente ad una operazione sotto copertura, vero?”
“Si, questa è la nostra idea…”
“Follia!” Rexen non diede il tempo ad Often di parlare “State scherzando?
Non è il momento di tergiversare per mandare in gita Hazyel e i suoi,
bisogna agire rapidamente! Abbiamo già fallito fin troppe volte nel
recuperare informazioni a riguardo di quella dannata organizzazione,
vogliamo davvero rischiare di lasciarceli sfuggire di nuovo?”
“Concordo con l’opinione del contrammiraglio Rexen, ritengo sia illogico
voler optare per una .missione di infiltraggio” Merak prese la parola “Al
momento, dai dati che abbiamo, sappiamo che con una probabilità dell'87,75%
è stata rilevato il collasso della rete spionistica. Possiamo presupporre
che Jak’Al, o chi per esso, non possano avere la certezza assoluta che ciò
sia stato dovuto ad un intervento federale ma di fatto non lo potranno
escludere; ritengo con una probabilità del 73,98% potrebbero decidere in
via cautelativa di lasciare quei punti per il rischio che tali nodi siano
stati individuati, possibilmente portando via tutto ciò che possa essergli
utile. Se effettivamente quelle installazioni fossero stati anche dei
magazzini è probabile che trasporteranno via tutta la loro merce. Da quanto
posso vedere, si potrebbe ottimizzare il nostro intervento mediante un
intervento coordinato da parte di più flotte dell’intelligence”
Sothe alzò lo sguardo ad osservare il vulcaniano “Parla di un’azione armata
nei vari punti individuati?”
“Precisamente, un’azione rapida e mirata non darà il tempo alla rete di
Jak’Al di informare gli altri nodi di darsi alla macchia.. questo
permetterà ai nostri uomini di sequestrare ogni tipo di mercanzia illegale
dovesse essere rinvenuta ed imprigionare tutti i membri dell’organizzazione
criminale, con la possibilità di portarli in luoghi sicuri dove procedere
agli interrogatori”
Kovas scosse il capo “Davvero pensate che vi troverete persone così
importanti in quei luoghi, saranno al massimo delle pedine!”
“Si tratterebbe comunque di persone fidate” T’Li si voltò verso l’andoriano
“Sarebbe altamente illogico dare accesso ad informazioni così delicate e
potenzialmente remunerative a persone verso le quali non si possa porre la
propria fiducia. E’ possibile quindi che abbiano qualche informazione di
una certa importanza, ma i fatti hanno già dimostrato le capacità di Jak’Al
nell’eliminazione sistematica di ogni possibile testimone”
“Per questo è così maledettamente importante intervenire subito!
Lasciandogli del tempo per organizzarsi porteranno via la loro merce e si
daranno nuovamente alla macchia! Aspettare per dar tempo all’Empireo di
infiltrarsi è pura follia!”
“Capisco le obiezioni ma sono ancora dell’idea che il nodo d’ascolto su New
France abbia una grande importanza. Come notato dal contrammiraglio T’Li, è
probabile che le persone che si occupavano dell’ascolto delle informazioni
provenienti dalla rete spionistica fossero persone fidate, facenti rapporto
a persone di una certa importanza all’interno dell’organizzazione”
Bernadette Bates riprese per un attimo fiato “Si tratta di persone che
credono nell’organizzazione o comunque soggetti che sanno cosa gli
capiterebbe se venissero catturati, non parleranno mai così facilmente..
anzi, è possibile che alcuni di loro preferirebbero uccidersi piuttosto che
lasciarsi sfuggire qualsiasi informazione”
“E ritieni che gli ufficiali di Empireo sarebbero in grado di farli
parlare?” Darion osservò la collega “In un momento in cui, in effetti,
potrebbero aver alzato il livello di sicurezza dato che la loro rete è
andata distrutta inspiegabilmente?”
Il contrammiraglio Bates annuì “A mio avviso vale la pena tentare, voglio
dare loro una possibilità”
Rexen sbattè un pugno sul tavolo “Io non sono d’accordo, rischiamo che nel
frattempo tutti i membri dell’organizzazione riescano a sfuggirci tra le
dita!”
Darion sospirò alternando lo sguardo fra la Bates e Rexen “Credo che la
scelta migliore sia trovare un compromesso. Contrammiraglio Rexen, immagino
che vi servirà del tempo per inviare le flotte nei vari punti individuati..
potremmo lasciarli per un po’ in posizione a controllare la situazione e
dare un po’ di tempo ai nostri uomini di indagare”
“In questo modo le flotte potranno verificare che nessuno scappi e, in caso
di strani allontanamenti potranno seguirli.. con un po’ di fortuna
potrebbero addirittura trovare altri covi non ancora conosciuti” intervenne
Often dando appoggio all’amico “E per quanto riguarda i membri
dell’Empireo, direi di dargli cinque giorni su New France e poi
interverremo. Ritengo possa essere un buon compromesso”
I contrammiragli annuirono, l’unico piuttosto innervosito era Rexen “Non mi
piace ma accetto, predisporrò le flotte perché siano pronte in postazione
quanto prima”
USS Raziel - Ponte 3
Stiva 2 (riconvertita a Ponte Ologrammi di Addestramento)
25 novembre 2399 - ore 07.26
Gli ufficiali entrarono nella sala riunioni con in mano i propri d-pad ed
una espressione seria dipinta sul proprio volto. A capo tavola, Hazyel li
stava attendendo mentre confabulava con il primo ufficiale che gli sedeva
al fianco destro.
“Signori, accomodatevi” Hazyel attese che tutti si sedessero prima di
riprendere a parlare “Come ben sapete siamo in viaggio verso New France,
una colonia di origine terrestre con caratteristiche similari ad alcune
regioni di Sol III. Ho chiesto ad ognuno di voi di analizzare i dati
presenti nel database per capire dove ci stiamo dirigendo, cosa avete
trovato di utile?”
Wood fu il primo a prendere la parola “Si tratta di un pianeta di classe
minshara con un diametro di circa 10.400 chilometri. Si trova nell’ecosfera
del proprio sistema stellare e la sua superficie rocciosa, ricoperta in
gran parte dall’acqua, lo rende un pianeta perfetto per la colonizzazione.
In effetti l’acqua, considerata in forma liquida o solida, ricopre circa il
73% della superficie” Alexander osservò il padd scorrendo i dati che aveva
individuato “Si tratta di un pianeta in cui si era sviluppato una gamma
variegata di forme di vita vegetali ed animali ma nessuna razza umanoide.
Come la maggior parte dei pianeti di classe Minshara, presenta climi molto
variabili a seconda della latitudine in cui ci si trova…”
Moses incrociò le braccia al petto “E sapere tutto ciò dovrebbe esserci
utile?”
“In un certo modo sì. Le mie ricerche mi portano a credere che il nodo di
ascolto sia nascosto all’interno della colonia stessa perchè in tutte le
altre aree sarebbe stata individuabile” Wood riprese a spiegare osservando
i propri colleghi “Al momento New France ha un’area, molto estesa ma ben
localizzata, in cui lo sviluppo umano ha modificato l’ambiente con la
creazione di una grande città ed una vasta periferia rurale dove si produce
tutt’ora il vino attraverso la coltivazione della vite. Tutte le altre aree
sono rimaste inalterate per preservare le forme di vita vegetali e animali
autoctone del pianeta”
Sarah fece una smorfia osservando il collega “Mm.. e cosa esclude che il
nodo di ascolto si trovi in una di quelle aree prive della presenza umana?”
“Il fatto che quelle aree sono prive di costruzioni umane, ma hanno un
incredibile interesse scientifico. Le specie vegetali di quella colonia
sono ancora in fase di studio, per non parlare delle specie animali;
l’elevato numero di scoperte fatte e il desiderio di preservare almeno in
parte la bellezza di quel pianeta ha portato alla predisposizione di una
griglia di sensori molto complesso che finirebbe per individuare
immediatamente qualsivoglia forma di energia artificiale che dovesse
improvvisamente apparire in una di quelle aree”
Fox osservò il collega facendo spallucce “Potrebbero aver alterato il
sistema per non essere rilevati”
“Si, a livello teorico si..” Alexander scosse il capo “Ma dovete tener
conto che l’area rimasta incontaminata, come detto poc’anzi, ha una grande
importanza scientifica.. anche ora vi sono la bellezza di otto ricerche in
corso, con rilevazioni dalla superficie e dallo spazio. Un sensore o due
puoi anche ingannarlo ma escludo che possano ingannare così tanti gruppi di
ricerca, devo presupporre che sia nella colonia il punto più semplice per
nascondere un utilizzo così alto di energia”
Navras Christopher Terr attese che Wood avesse finito di parlare prima di
prendere la parola “La colonia di New France è una colonia di origine
terrestre, nata dal desiderio di esportare in un altro pianeta le tecniche
viticole mantenendo viva una tradizione che, a causa dell’espansione delle
città, poteva essere messo in pericolo su Sol III” prese fiato per poi
riprendere “Inizialmente si trattava di una colonia rurale, con una vasta
area in cui erano state coltivate più di cinquanta tipologie di piante di
vite originarie di Sol III. Veniva prodotto dell’ottimo vino, anche grazie
al terreno ricco di sali minerali, ma non aveva un grande interesse a
livello turistico, almeno sino a che la scoperta del tunnel spaziale
bajoriano non ha spostato il traffico di navi; in questi ultimi trent’anni
la colonia ha avuto un incredibile sviluppo, che ha portato alla creazione
di una grande città turistica e commerciale al fianco dell’area rurale”
“Quindi nessuno farebbe caso ad un volto nuovo..” intervenne Hazyel
“No, nessuno ci farebbe caso. Fra mercanti alla ricerca di acquistare del
vino di quella colonia ed il vasto numero di turisti, la presenza di
qualche volto nuovo passerebbe del tutto inosservato. La città inoltre è
ancora in espansione nell’area desertica che si estende a sud-est della
colonia stessa..”
Moses annuì a Terr “Nessuno ha notato la presenza degli uomini di Jak’Al,
ma d’altra parte facilita anche la nostra missione di infiltrazione. E per
quanto riguarda i rischi biologici?”
“La colonia non ha registrato la presenza di malattie contagiose di
pericolosità tali da potersi parlare di rischio biologico” Elaina osservò
il primo ufficiale “A parte un paio di focolai di influenza non si sono
registrate malattie degne di nota, ad ogni modo provvederò a somministrare
un vaccino a tutti coloro che scenderanno sul pianeta”
“Molto bene” Hazyel riprese la parola osservando i propri uomini “Ho voluto
che finiste i vostri rapporti entro questa mattina perché, come
immaginerete, se vogliamo agire sotto copertura non potrete arrivare alla
colonia a bordo di questa nave. La Raziel è un gioiello di efficienza ma la
Defiant resta pur sempre una nave federale da guerra, sarebbe difficile
passare inosservati. Allo stesso modo non ho ritenuto che farvi giungere
tutti insieme, magari con la stessa giustificazione, fosse un’idea
praticabile; piccoli gruppi passano sicuramente più inosservati di una
grossa comitiva.” il capitano si voltò verso la Mendel “Ho chiesto alla
vostra collega di elaborare assieme al Comandante Moses delle coperture che
permettesse a chi scenderà sul pianeta di non attrarre eccessive attenzioni
ma li lasci liberi di controllare le varie aree della colonia”
“Sì Capitano..” Sarah si voltò verso i colleghi “Abbiamo deciso di creare
quattro gruppi che si occuperanno di controllare le varie aree della
colonia. Nell’area a sud-est la colonia è in piena espansione, la continua
costruzione di nuovi edifici ha portato ad una grande richiesta di
ingegneri civili e manodopera, per questa ragione abbiamo pensato che fosse
il posto migliore per inviare il signor Fox con sua moglie”
“Mia moglie??” Fox spalancò gli occhi “Ho una moglie?”
“Si” Sarah annuì mostrando sullo schermo i volti modificati dei tenenti Fox
e Malin “Lei sarà il signor Ebony Thompson, ingegnere civile. Verrà
accompagnato dal tenente Malin, che sarà sua moglie, la signora Musa Carter”
“L’area di sud-est è un’area giovane ma a poca distanza vi è una zona che
potrebbe nascondere il punto d’ascolto. A sud della colonia vi sono una
serie di grandi laboratori che assorbono parecchia energia, non possiamo
escludere che nello scantinato di uno di quei complessi vi siano i
macchinari e le persone che cerchiamo” Moses osservò Fox “Non sarà facile
entrarvi ma confido che troviate il modo di farlo”
“L’area a nord ovest, viceversa, è l’area più rurale. Dato che su quel
pianeta è il momento della vendemmia, abbiamo ritenuto che potesse essere
una buona copertura inviare un paio di persone nell’area proprio per
occuparsi della raccolta” Mendel attivò attraverso il proprio padd lo
schermo della sala, facendo apparire i volti modificati del tenente Terr e
della sua vice Strom “Sarete il signor Curtis Andrews e la signora Niamh
Bell”
“L’area rurale potrebbe sembrare la meno interessante ma in realtà si
tratta dell’area con meno controlli, ci sono aree intere recintate in cui
nessuno può entrare se non nel periodo della vendemmia” Moses si voltò
verso Terr “Si tratta di un'area piuttosto vasta e chiederà un certo
impegno perlustrare la zona ma mi aspetto che lei e la sua vice rimaniate a
disposizione anche del resto del gruppo, se fosse necessario dovrete essere
pronti ad intervenire anche in altre aree della colonia”
“Le due aree rimanenti sono quelle di sud-ovest e di nord-est. Sono
entrambe aree più turistiche ma che offrono varie aree poco visitate, per
differenti ragioni: purtroppo non credo vi sia modo di escluderle dalla
ricerca ed anzi, potrebbero essere le zone giuste. E’ facile nascondere la
propria presenza in una folla di turisti..” Mendel fece apparire sullo
schermo i volti modificati di Wood, Tarev e Moses “L’area a sud ovest è
l’area con la maggior concentrazione degli edifici di divertimento, sono
sorti grandi casinò ed ippodromi. La cosa più interessante è che proprio in
quei giorni si terrà un torneo di poker aperto a tutti”
Wood sorrise divertito “Bello, andiamo a giocare a poker? Mi piace! Ma
questa volta possiamo invertire i ruoli miei e di Elaina? Io gioco e lei fa
l’accompagnatrice?” l’occhiataccia di Elaina fece sorridere i presenti
mentre Wood tentava di perorare la sua posizione “Andiamo,
l’accompagnatrice donna è vista molto meglio che il toy boy di turno, no?”
“Mmpf.. non sarete voi due ad andare lì, ma io con il nome Owen Frazier”
Moses chiuse il discorso senza tante cerimonie osservando i colleghi
“Controllerò l’area di sud-ovest e coordinerò le altre squadre, quindi mi
aspetto di ricevere rapporti sulle vostre scoperte”
Elaina annuì al primo ufficiale per poi tornare ad osservare Sarah “Andando
ad esclusione, io ed il Comandante Wood andremo nella zona di nord-est”
“Esattamente, si tratta di un’area fra l’industriale ed il residenziale, la
difficoltà era quella di trovare una buona motivazione per inviarvi
qualcuno” la Mendel prese per un attimo il fiato prima di proseguire “Ma
come dicevamo, si tratta di una colonia terrestre e come tale ha preservato
molte delle sue peculiarità culturali, fra cui la sua religione..” lo
sguardo di Sarah si posò su Wood con un certo sorriso divertito sul volto
A poco a poco Alexander si accorse che tutti lo stavano osservando con
espressione divertita “Ehm.. si? Mi sono perso qualcosa?”
“Voi due andrete ad un ritiro per la preparazione pre-matrimoniale, siete
stati iscritti come la coppia dei Williams, formata dal signor Ebony
Williams e la sua compagna Emilia Walker” la Mendel al vedere la smorfia
sul volto di Wood trattenne a stento la risata “Si tratta di un corso che
si dovrebbe tenere quasi esclusivamente la mattina per lasciare i
partecipanti liberi di visitare il pianeta al pomeriggio”
“Il resto dell’equipaggio resterà a bordo della Raziel, dove monitoreremo
la situazione da una certa distanza in modo da essere pronto ad
intervenire” Hazyel spaziò con lo sguardo fra i suoi uomini “Domande?”
“Si” Wood era ancora stupito “Il comandante Tarev ed io possiamo fare a
cambio con Terr e la sua vice?”
Hazyel scosse il capo “Assolutamente no. Andate a prepararvi e passate in
infermeria per la modifica dei caratteri facciali. Prima dello sbarco vi
verranno consegnati tutti gli strumenti del caso. Buona fortuna signori!
Ricordate che dal momento in cui giungerete sul pianeta avrete cinque
giorni di tempo, poi le flotte federali faranno irruzione negli altri nodi
di ascolto e quelli che non verranno individuati svaniranno nel nulla”
USS Raziel - Ponte 1
Plancia della nave
10 dicembre 2399 - ore 03.32
Hazyel entrò in plancia osservando i suoi uomini intenti alle proprie
consolle nonostante le poche ore di sonno. Il silenzio nella stanza era
assoluto mentre avanza sino a prendere posto alla sua postazione di comando.
“Dove siamo al momento?”
“Siamo di poco fuori al sistema stellare” Atena, alla postazione del
timone, rispose prontamente “Confermo che la scelta migliore, a mio avviso,
sia raggiungere la terza luna del quinto pianeta del sistema. L’alto
magnetismo di quel corpo celeste celerà la nostra posizione”
“Molto bene, ha già calcolato una rotta che ci permetta di giungere a
quella luna senza essere osservati?”
“Si Capitano, ritengo di aver individuato la miglior rotta possibile” Atena
continuò a fissare la consolle “Le possibilità che possano avvistare la
Raziel sono trascurabili”
Il Capitano annuì prima di voltarsi verso la consolle OPS “Dove si trovano
le quattro squadre?”
“Terr, Stromm, Fox e Malin giungeranno con un cargo civile bajoriano fra
circa dieci ore. Saranno seguiti poco dopo dal Comandante Moses, che
giungerà con un cargo civile vulcaniano. Gli ultimi a giungere saranno Wood
e Tarev, con un vascello mercantile terrestre” la Mendel osservò Hazyel “E
da quel momento avranno cinque giorni di tempo, non è poi molto”
“Vero, ma vi è pur sempre il rischio che anche prima dello scadere del
tempo gli uomini di Jak’Al tentino la fuga. Manteniamo l’attenzione alta,
potremmo essere costretti ad intervenire in qualsiasi momento”
-------------- parte successiva --------------
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