[Stml14] 10.01 - Cinque giorni.. V. 2
Silvia Bianchini
ltcomm.sibi a gmail.com
Lun 13 Gen 2020 12:18:58 CET
Mi sembra tutto apposto
Alla via così
(-11 a Star Trek Picard... Così tanto per dire)
========================
Tenente Atena 'Starscratcher' Prince
Flight Control Office (CONN)
USS Raziel - NCC-79016
========================
"Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno"
______________________________
Private comunicator: ltcomm.sibi a gmail.com
Il lun 13 gen 2020, 11:57 Franco Carretti <frank_moses a mail.com> ha scritto:
> A me pare tutto ok
>
>
> *Sent:* Thursday, January 09, 2020 at 9:55 AM
> *From:* "Ilenia De Battisti" <fulmine791 a gmail.com>
> *To:* "USS Raziel" <stml14 a gioco.net>
> *Subject:* [Stml14] 10.01 - Cinque giorni.. V. 2
> Buongiorno,
> faccio prima a fare una correzione generale del brano sulla base delle
> varie indicazioni ricevute con la mail o in separata sede. Le correzioni al
> momento riguardano i seguenti punti:
> - Rexen è Ammiraglio: corretto
> - Merak è Viceammiraglio: corretto
> - Se mandi Malin con Fox non puoi mandare Stromm con Terr, visto che sono
> nome e cognome del medesimo png: Vero, io pensavo a Malice e ho sbagliato
> il nome - corretto
> - Sia Fox che Wood si chiamano entrambi Ebon: corretto
> Risposta alla domanda in seguito.
>
>
> *****************************************
>
> Brano: 10.01
>
> Titolo: Cinque giorni..
>
> Autore: Tenente Comandante Elaina Tarev (Ilenia)
>
> *****************************************
>
>
> * flashback*
>
> Sol III - San Francisco
>
> Comando di Flotta - Sala riunione 4B
>
> 23 novembre 2399 - ore 19.10
>
> La riunione era stata predisposta in fretta e furia, gli ammiragli avevano
> perso la speranza che le ricerche sulla rete spionistica di Jack’Al e la
> chiamata li aveva presi un po’ tutti alla sprovvista. Il brusio di
> sottofondo era cresciuto via via sempre più sino all’arrivo di Bernadette.
>
> Il contrammiraglio Often si voltò verso la collega, attendendo che
> prendesse posto “Beh, signori, come avrete immaginato, ci sono delle
> novità. Sono stati individuati cinque differenti punti di ascolto, intesi
> come punti dai quali Jak’Al o chi per lui aveva la possibilità di
> incamerare le informazioni provenienti dalla sua rete spionistica”
>
> “Aveva?” la domanda di Frashlar suonava poco convinta “Cosa significa che
> aveva? Il fatto che abbiamo ripulito alcune aree non significa che riesca
> ancora a carpire informazioni”
>
> “In verità la rete è stata distrutta” la Bates osservò per qualche attimo
> ciascuno dei suoi colleghi “La rete che correva al di sopra della rete
> micellare è andata distrutta, a quanto pare è stata assimilata dal micelio.
> Ad ogni modo tutte le ricerche fatte escludono che tale rete possa essere
> ricreata, questo sistema di spionaggio è andato definitivamente. La stessa
> polvere è stata divorata dal micelio, e con la distruzione delle ultime
> casse.. beh, possiamo dire che quel problema si è risolto.”
>
> “Sappiamo dove sono localizzati i cinque punti?”
>
> Often fece apparire l’immagine del quadrante alfa sullo schermo posto
> lateralmente alla sala per poi individuare cinque punti “I membri della
> Raziel sono riusciti a creare una ricostruzione della posizione dei punti
> d’ascolto.. la precisione è abbastanza accurata, sebbene non avessero molti
> dati”
>
> T’Li inarcò il sopracciglio osservando lo schermo “Non individuo alcuna
> logica nella disposizione dei punti di ascolto. E’ possibile che siano
> luoghi particolarmente protetti o difficilmente individuabili?”
>
> “In verità, secondo le ricerche da poco terminate, si ritiene che non sia
> stata una scelta libera” Often prese la parola “Alcune ipotesi sono legate
> ad una maggiore possibilità di connessione fra il nostro spazio e quello
> del micelio, ma di fatto non ha molta importanza capire il perchè si
> trovino lì ma come agire a questo punto.. almeno per i nodi di ascolto
> ancora esistenti”
>
> “Alcuni nodi di ascolto sono già stati smantellati? Così rapidamente?”
> Sothe sembrò scettica “Mi sembra incredibile..”
>
> Often fece apparire due immagini, l’una accanto all’altra “Come potete
> notare dalla prima immagine, il primo punto si trova su di un pianeta
> inospitale e, per la precisione, su l'ottavo pianeta del sistema M002K9:
> questo pianeta si trova nell'ecosfera del suo sistema stellare ma tra
> l’alta temperatura e l'atmosfera che risulta molto densa, e composta
> principalmente da anidride carbonica mischiata a composti di altri gas
> nobili, è da ritenersi del tutto inadatto per qualsiasi tentativo di
> terraformazione” il contrammiraglio prese fiato “Il secondo nodo è
> posizionato su di un asteroide posizionato nella fascia esterna al sistema
> stellare AL07Y01. Si tratta di un piccolo corpo roccioso con un diametro di
> circa un chilometro, ovviamente e privo di atmosfera”
>
> “Entrambi i corpi celesti non appaiono adatti ad ospitare installazioni
> abitabili”
>
> “Lei ha ragione, viceammiraglio Merak, per questo si era presupposto che
> si trattasse dei nodi di ascolto automatico. Purtroppo sono giunti una
> serie di rapporti da cargo civili e privati che passavano ad una certa
> distanza che hanno rilevato delle esplosioni proprio in quei due sistemi..
> un paio di navi dell’intelligence si stanno muovendo in quella direzione
> ma, considerata la distanza da cui sono state rilevate quelle esplosioni..
> beh, è possibile che non esista più nulla né di quel pianeta né di
> quell’asteroide”
>
> Darion alzò lo sguardo “Ma perchè distruggerli? Ritenevano che non
> avessero più utilità?” ù
>
> Often annuì all’amico “E’ possibile addirittura che la loro distruzione
> sia avvenuta in maniera automatica. Una volta collassata la rete si è
> attivata una subroutine che ha portato alla distruzione delle
> apparecchiature”
>
> Darion fece una smorfia infastidita, incrociando le braccia al petto
> “Spero risultino più interessanti gli altri tre nodi di ascolto”
>
> “Riteniamo di sì, anche se per motivi diversi..” Often cambiò le immagini
> facendone apparire un altra coppia “Il terzo nodo di ascolto è stato
> localizzato sulla superficie di Galeb IX. Si tratta di un semplice
> planetoide nano. E’ composto principalmente da roccia sterile, di
> conseguenza la superficie del pianeta non è di per sé adatta alla vita ma
> molti satelliti simili sono stati colonizzati con l'utilizzo di cupole
> pressurizzate a scopi minerari, e questo potrebbe auspicare che lì si trovi
> davvero una installazione di Jak’Al. Magari un magazzino o qualcosa di
> simile, anche perchè il sistema Galeb è totalmente privo di interesse
> scientifico ed è per giunta lontano dalle consuete rotte delle navi”
>
> “Un covo perfetto..” Rexen annuì per poi aggiungere “Certo, sarà difficile
> avvicinarsi molto. Se si tratta di un'area poco trafficata noterebbero
> subito l’arrivo di qualsiasi vascelli, figurarsi delle navi federali”
>
> “E lo stesso problema affligge anche il quarto nodo individuato” Often
> riprese la sua elencazione indicando l’immagine di destra “Si tratta di
> Tiger IV, si tratta di un pianeta adattabile di classe K. Seppure la sua
> atmosfera si estremamente rarefatta, anche qui la colonizzazione umanoide è
> possibile mediante l'uso di cupole pressurizzate. Su pianeti simili si è
> riusciti addirittura ad avviare dei processi di terraforming, questo fa
> presupporre che sia possibile che anche lì vi possa essere una base più o
> meno elaborata. Inoltre, anche il sistema Tiger è lontano dalle rotte
> consuete e non è stato ritenuto interessante sotto il profilo scientifico”
>
> “Anche in questo caso l’avvicinamento di una qualsiasi vascello verrebbe
> facilmente notata” Bates osservò i colleghi “L’unico nodo di ascolto
> diverso è il quinto e ultimo punto individuato”
>
> “Esatto” Often fece apparire l’ultima immagine “L’ultimo nodo di ascolto è
> la colonia di New France, nei pressi di DS9. Si tratta di una colonia umana
> cresciuta esponenzialmente dopo la scoperta del tunnel bajoriano, con molte
> somiglianze con le parti rurali della Francia ancora presenti su Sol III.
> Sappiamo che il nodo di ascolto è nella colonia ma non sappiamo esattamente
> dove, la mappatura che abbiamo a disposizione non può essere così precisa”
>
> Bernadette intervenne “La colonia New France ha il fascino della cultura
> di Sol III ma è abbastanza vicina al tunnel spaziale, ciò l’ha resa un nodo
> commerciale e turistico della zona. Non è a livello di Risa o Argelius II
> ma nessuno si stupirebbe più di tanto nel vedere giungere delle navi sul
> pianeta”
>
> “Un momento” Rexen intervenne con espressione cupa “Non starete pensando
> seriamente ad una operazione sotto copertura, vero?”
>
> “Si, questa è la nostra idea…”
>
> “Follia!” Rexen non diede il tempo ad Often di parlare “State scherzando?
> Non è il momento di tergiversare per mandare in gita Hazyel e i suoi,
> bisogna agire rapidamente! Abbiamo già fallito fin troppe volte nel
> recuperare informazioni a riguardo di quella dannata organizzazione,
> vogliamo davvero rischiare di lasciarceli sfuggire di nuovo?”
>
> “Concordo con l’opinione dell’ammiraglio Rexen, ritengo sia illogico voler
> optare per una .missione di infiltraggio” Merak prese la parola “Al
> momento, dai dati che abbiamo, sappiamo che con una probabilità dell'87,75%
> è stata rilevato il collasso della rete spionistica. Possiamo presupporre
> che Jak’Al, o chi per esso, non possano avere la certezza assoluta che ciò
> sia stato dovuto ad un intervento federale ma di fatto non lo potranno
> escludere; ritengo con una probabilità del 73,98% potrebbero decidere in
> via cautelativa di lasciare quei punti per il rischio che tali nodi siano
> stati individuati, possibilmente portando via tutto ciò che possa essergli
> utile. Se effettivamente quelle installazioni fossero stati anche dei
> magazzini è probabile che trasporteranno via tutta la loro merce. Da quanto
> posso vedere, si potrebbe ottimizzare il nostro intervento mediante un
> intervento coordinato da parte di più flotte dell’intelligence”
>
> Sothe alzò lo sguardo ad osservare il vulcaniano “Parla di un’azione
> armata nei vari punti individuati?”
>
> “Precisamente, un’azione rapida e mirata non darà il tempo alla rete di
> Jak’Al di informare gli altri nodi di darsi alla macchia.. questo
> permetterà ai nostri uomini di sequestrare ogni tipo di mercanzia illegale
> dovesse essere rinvenuta ed imprigionare tutti i membri dell’organizzazione
> criminale, con la possibilità di portarli in luoghi sicuri dove procedere
> agli interrogatori”
>
> Kovas scosse il capo “Davvero pensate che vi troverete persone così
> importanti in quei luoghi, saranno al massimo delle pedine!”
>
> “Si tratterebbe comunque di persone fidate” T’Li si voltò verso
> l’andoriano “Sarebbe altamente illogico dare accesso ad informazioni così
> delicate e potenzialmente remunerative a persone verso le quali non si
> possa porre la propria fiducia. E’ possibile quindi che abbiano qualche
> informazione di una certa importanza, ma i fatti hanno già dimostrato le
> capacità di Jak’Al nell’eliminazione sistematica di ogni possibile
> testimone”
>
> “Per questo è così maledettamente importante intervenire subito!
> Lasciandogli del tempo per organizzarsi porteranno via la loro merce e si
> daranno nuovamente alla macchia! Aspettare per dar tempo all’Empireo di
> infiltrarsi è pura follia!”
>
> “Capisco le obiezioni ma sono ancora dell’idea che il nodo d’ascolto su
> New France abbia una grande importanza. Come notato dal contrammiraglio
> T’Li, è probabile che le persone che si occupavano dell’ascolto delle
> informazioni provenienti dalla rete spionistica fossero persone fidate,
> facenti rapporto a persone di una certa importanza all’interno
> dell’organizzazione” Bernadette Bates riprese per un attimo fiato “Si
> tratta di persone che credono nell’organizzazione o comunque soggetti che
> sanno cosa gli capiterebbe se venissero catturati, non parleranno mai così
> facilmente.. anzi, è possibile che alcuni di loro preferirebbero uccidersi
> piuttosto che lasciarsi sfuggire qualsiasi informazione”
>
> “E ritieni che gli ufficiali di Empireo sarebbero in grado di farli
> parlare?” Darion osservò la collega “In un momento in cui, in effetti,
> potrebbero aver alzato il livello di sicurezza dato che la loro rete è
> andata distrutta inspiegabilmente?”
>
> Il contrammiraglio Bates annuì “A mio avviso vale la pena tentare, voglio
> dare loro una possibilità”
>
> Rexen sbattè un pugno sul tavolo “Io non sono d’accordo, rischiamo che nel
> frattempo tutti i membri dell’organizzazione riescano a sfuggirci tra le
> dita!”
>
> Darion sospirò alternando lo sguardo fra la Bates e Rexen “Credo che la
> scelta migliore sia trovare un compromesso. Ammiraglio Rexen, immagino che
> vi servirà del tempo per inviare le flotte nei vari punti individuati..
> potremmo lasciarli per un po’ in posizione a controllare la situazione e
> dare un po’ di tempo ai nostri uomini di indagare”
>
> “In questo modo le flotte potranno verificare che nessuno scappi e, in
> caso di strani allontanamenti potranno seguirli.. con un po’ di fortuna
> potrebbero addirittura trovare altri covi non ancora conosciuti” intervenne
> Often dando appoggio all’amico “E per quanto riguarda i membri
> dell’Empireo, direi di dargli cinque giorni su New France e poi
> interverremo. Ritengo possa essere un buon compromesso”
>
> Gli ammiragli annuirono, l’unico piuttosto innervosito era Rexen “Non mi
> piace ma accetto, predisporrò le flotte perché siano pronte in postazione
> quanto prima”
>
>
> USS Raziel - Ponte 3
>
> Stiva 2 (riconvertita a Ponte Ologrammi di Addestramento)
>
> 25 novembre 2399 - ore 07.26
>
> Gli ufficiali entrarono nella sala riunioni con in mano i propri d-pad ed
> una espressione seria dipinta sul proprio volto. A capo tavola, Hazyel li
> stava attendendo mentre confabulava con il primo ufficiale che gli sedeva
> al fianco destro.
>
> “Signori, accomodatevi” Hazyel attese che tutti si sedessero prima di
> riprendere a parlare “Come ben sapete siamo in viaggio verso New France,
> una colonia di origine terrestre con caratteristiche similari ad alcune
> regioni di Sol III. Ho chiesto ad ognuno di voi di analizzare i dati
> presenti nel database per capire dove ci stiamo dirigendo, cosa avete
> trovato di utile?”
>
> Wood fu il primo a prendere la parola “Si tratta di un pianeta di classe
> minshara con un diametro di circa 10.400 chilometri. Si trova nell’ecosfera
> del proprio sistema stellare e la sua superficie rocciosa, ricoperta in
> gran parte dall’acqua, lo rende un pianeta perfetto per la colonizzazione.
> In effetti l’acqua, considerata in forma liquida o solida, ricopre circa il
> 73% della superficie” Alexander osservò il padd scorrendo i dati che aveva
> individuato “Si tratta di un pianeta in cui si era sviluppato una gamma
> variegata di forme di vita vegetali ed animali ma nessuna razza umanoide.
> Come la maggior parte dei pianeti di classe Minshara, presenta climi molto
> variabili a seconda della latitudine in cui ci si trova…”
>
> Moses incrociò le braccia al petto “E sapere tutto ciò dovrebbe esserci
> utile?”
>
> “In un certo modo sì. Le mie ricerche mi portano a credere che il nodo di
> ascolto sia nascosto all’interno della colonia stessa perchè in tutte le
> altre aree sarebbe stata individuabile” Wood riprese a spiegare osservando
> i propri colleghi “Al momento New France ha un’area, molto estesa ma ben
> localizzata, in cui lo sviluppo umano ha modificato l’ambiente con la
> creazione di una grande città ed una vasta periferia rurale dove si produce
> tutt’ora il vino attraverso la coltivazione della vite. Tutte le altre aree
> sono rimaste inalterate per preservare le forme di vita vegetali e animali
> autoctone del pianeta”
>
> Sarah fece una smorfia osservando il collega “Mm.. e cosa esclude che il
> nodo di ascolto si trovi in una di quelle aree prive della presenza umana?”
>
> “Il fatto che quelle aree sono prive di costruzioni umane, ma hanno un
> incredibile interesse scientifico. Le specie vegetali di quella colonia
> sono ancora in fase di studio, per non parlare delle specie animali;
> l’elevato numero di scoperte fatte e il desiderio di preservare almeno in
> parte la bellezza di quel pianeta ha portato alla predisposizione di una
> griglia di sensori molto complesso che finirebbe per individuare
> immediatamente qualsivoglia forma di energia artificiale che dovesse
> improvvisamente apparire in una di quelle aree”
>
> Fox osservò il collega facendo spallucce “Potrebbero aver alterato il
> sistema per non essere rilevati”
>
> “Si, a livello teorico si..” Alexander scosse il capo “Ma dovete tener
> conto che l’area rimasta incontaminata, come detto poc’anzi, ha una grande
> importanza scientifica.. anche ora vi sono la bellezza di otto ricerche in
> corso, con rilevazioni dalla superficie e dallo spazio. Un sensore o due
> puoi anche ingannarlo ma escludo che possano ingannare così tanti gruppi di
> ricerca, devo presupporre che sia nella colonia il punto più semplice per
> nascondere un utilizzo così alto di energia”
>
> Navras Christopher Terr attese che Wood avesse finito di parlare prima di
> prendere la parola “La colonia di New France è una colonia di origine
> terrestre, nata dal desiderio di esportare in un altro pianeta le tecniche
> viticole mantenendo viva una tradizione che, a causa dell’espansione delle
> città, poteva essere messo in pericolo su Sol III” prese fiato per poi
> riprendere “Inizialmente si trattava di una colonia rurale, con una vasta
> area in cui erano state coltivate più di cinquanta tipologie di piante di
> vite originarie di Sol III. Veniva prodotto dell’ottimo vino, anche grazie
> al terreno ricco di sali minerali, ma non aveva un grande interesse a
> livello turistico, almeno sino a che la scoperta del tunnel spaziale
> bajoriano non ha spostato il traffico di navi; in questi ultimi trent’anni
> la colonia ha avuto un incredibile sviluppo, che ha portato alla creazione
> di una grande città turistica e commerciale al fianco dell’area rurale”
>
> “Quindi nessuno farebbe caso ad un volto nuovo..” intervenne Hazyel
>
> “No, nessuno ci farebbe caso. Fra mercanti alla ricerca di acquistare del
> vino di quella colonia ed il vasto numero di turisti, la presenza di
> qualche volto nuovo passerebbe del tutto inosservato. La città inoltre è
> ancora in espansione nell’area desertica che si estende a sud-est della
> colonia stessa..”
>
> Moses annuì a Terr “Nessuno ha notato la presenza degli uomini di Jak’Al,
> ma d’altra parte facilita anche la nostra missione di infiltrazione. E per
> quanto riguarda i rischi biologici?”
>
> “La colonia non ha registrato la presenza di malattie contagiose di
> pericolosità tali da potersi parlare di rischio biologico” Elaina osservò
> il primo ufficiale “A parte un paio di focolai di influenza non si sono
> registrate malattie degne di nota, ad ogni modo provvederò a somministrare
> un vaccino a tutti coloro che scenderanno sul pianeta”
>
> “Molto bene” Hazyel riprese la parola osservando i propri uomini “Ho
> voluto che finiste i vostri rapporti entro questa mattina perché, come
> immaginerete, se vogliamo agire sotto copertura non potrete arrivare alla
> colonia a bordo di questa nave. La Raziel è un gioiello di efficienza ma la
> Defiant resta pur sempre una nave federale da guerra, sarebbe difficile
> passare inosservati. Allo stesso modo non ho ritenuto che farvi giungere
> tutti insieme, magari con la stessa giustificazione, fosse un’idea
> praticabile; piccoli gruppi passano sicuramente più inosservati di una
> grossa comitiva.” il capitano si voltò verso la Mendel “Ho chiesto alla
> vostra collega di elaborare assieme al Comandante Moses delle coperture che
> permettesse a chi scenderà sul pianeta di non attrarre eccessive attenzioni
> ma li lasci liberi di controllare le varie aree della colonia”
>
> “Sì Capitano..” Sarah si voltò verso i colleghi “Abbiamo deciso di creare
> quattro gruppi che si occuperanno di controllare le varie aree della
> colonia. Nell’area a sud-est la colonia è in piena espansione, la continua
> costruzione di nuovi edifici ha portato ad una grande richiesta di
> ingegneri civili e manodopera, per questa ragione abbiamo pensato che fosse
> il posto migliore per inviare il signor Fox con sua moglie”
>
> “Mia moglie??” Fox spalancò gli occhi “Ho una moglie?”
>
> “Si” Sarah annuì mostrando sullo schermo i volti modificati dei tenenti
> Fox e Malice “Lei sarà il signor Ebony Thompson, ingegnere civile. Verrà
> accompagnato dal tenente Malice, che sarà sua moglie, la signora Musa
> Carter”
>
> “L’area di sud-est è un’area giovane ma a poca distanza vi è una zona che
> potrebbe nascondere il punto d’ascolto. A sud della colonia vi sono una
> serie di grandi laboratori che assorbono parecchia energia, non possiamo
> escludere che nello scantinato di uno di quei complessi vi siano i
> macchinari e le persone che cerchiamo” Moses osservò Fox “Non sarà facile
> entrarvi ma confido che troviate il modo di farlo”
>
> “L’area a nord ovest, viceversa, è l’area più rurale. Dato che su quel
> pianeta è il momento della vendemmia, abbiamo ritenuto che potesse essere
> una buona copertura inviare un paio di persone nell’area proprio per
> occuparsi della raccolta” Mendel attivò attraverso il proprio padd lo
> schermo della sala, facendo apparire i volti modificati del tenente Terr e
> della sua vice Strom “Sarete il signor Curtis Andrews e la signora Niamh
> Bell”
>
> “L’area rurale potrebbe sembrare la meno interessante ma in realtà si
> tratta dell’area con meno controlli, ci sono aree intere recintate in cui
> nessuno può entrare se non nel periodo della vendemmia” Moses si voltò
> verso Terr “Si tratta di un'area piuttosto vasta e chiederà un certo
> impegno perlustrare la zona ma mi aspetto che lei e la sua vice rimaniate a
> disposizione anche del resto del gruppo, se fosse necessario dovrete essere
> pronti ad intervenire anche in altre aree della colonia”
>
> “Le due aree rimanenti sono quelle di sud-ovest e di nord-est. Sono
> entrambe aree più turistiche ma che offrono varie aree poco visitate, per
> differenti ragioni: purtroppo non credo vi sia modo di escluderle dalla
> ricerca ed anzi, potrebbero essere le zone giuste. E’ facile nascondere la
> propria presenza in una folla di turisti..” Mendel fece apparire sullo
> schermo i volti modificati di Wood, Tarev e Moses “L’area a sud ovest è
> l’area con la maggior concentrazione degli edifici di divertimento, sono
> sorti grandi casinò ed ippodromi. La cosa più interessante è che proprio in
> quei giorni si terrà un torneo di poker aperto a tutti”
>
> Wood sorrise divertito “Bello, andiamo a giocare a poker? Mi piace! Ma
> questa volta possiamo invertire i ruoli miei e di Elaina? Io gioco e lei fa
> l’accompagnatrice?” l’occhiataccia di Elaina fece sorridere i presenti
> mentre Wood tentava di perorare la sua posizione “Andiamo,
> l’accompagnatrice donna è vista molto meglio che il toy boy di turno, no?”
>
> “Mmpf.. non sarete voi due ad andare lì, ma io con il nome Owen Frazier”
> Moses chiuse il discorso senza tante cerimonie osservando i colleghi
> “Controllerò l’area di sud-ovest e coordinerò le altre squadre, quindi mi
> aspetto di ricevere rapporti sulle vostre scoperte”
>
> Elaina annuì al primo ufficiale per poi tornare ad osservare Sarah
> “Andando ad esclusione, io ed il Comandante Wood andremo nella zona di
> nord-est”
>
> “Esattamente, si tratta di un’area fra l’industriale ed il residenziale,
> la difficoltà era quella di trovare una buona motivazione per inviarvi
> qualcuno” la Mendel prese per un attimo il fiato prima di proseguire “Ma
> come dicevamo, si tratta di una colonia terrestre e come tale ha preservato
> molte delle sue peculiarità culturali, fra cui la sua religione..” lo
> sguardo di Sarah si posò su Wood con un certo sorriso divertito sul volto
>
> A poco a poco Alexander si accorse che tutti lo stavano osservando con
> espressione divertita “Ehm.. si? Mi sono perso qualcosa?”
>
> “Voi due andrete ad un ritiro per la preparazione pre-matrimoniale, siete
> stati iscritti come la coppia dei Williams, formata dal signor Jonathan
> Williams e la sua compagna Emilia Walker” la Mendel al vedere la smorfia
> sul volto di Wood trattenne a stento la risata “Si tratta di un corso che
> si dovrebbe tenere quasi esclusivamente la mattina per lasciare i
> partecipanti liberi di visitare il pianeta al pomeriggio”
>
> “Il resto dell’equipaggio resterà a bordo della Raziel, dove monitoreremo
> la situazione da una certa distanza in modo da essere pronto ad
> intervenire” Hazyel spaziò con lo sguardo fra i suoi uomini “Domande?”
>
> “Si” Wood era ancora stupito “Il comandante Tarev ed io possiamo fare a
> cambio con Terr e la sua vice?”
>
> Hazyel scosse il capo “Assolutamente no. Andate a prepararvi e passate in
> infermeria per la modifica dei caratteri facciali. Prima dello sbarco vi
> verranno consegnati tutti gli strumenti del caso. Buona fortuna signori!
> Ricordate che dal momento in cui giungerete sul pianeta avrete cinque
> giorni di tempo, poi le flotte federali faranno irruzione negli altri nodi
> di ascolto e quelli che non verranno individuati svaniranno nel nulla”
>
>
>
>
>
> USS Raziel - Ponte 1
>
> Plancia della nave
>
> 10 dicembre 2399 - ore 03.32
>
> Hazyel entrò in plancia osservando i suoi uomini intenti alle proprie
> consolle nonostante le poche ore di sonno. Il silenzio nella stanza era
> assoluto mentre avanza sino a prendere posto alla sua postazione di comando.
>
> “Dove siamo al momento?”
>
> “Siamo di poco fuori al sistema stellare” Atena, alla postazione del
> timone, rispose prontamente “Confermo che la scelta migliore, a mio avviso,
> sia raggiungere la terza luna del quinto pianeta del sistema. L’alto
> magnetismo di quel corpo celeste celerà la nostra posizione”
>
> “Molto bene, ha già calcolato una rotta che ci permetta di giungere a
> quella luna senza essere osservati?”
>
> “Si Capitano, ritengo di aver individuato la miglior rotta possibile”
> Atena continuò a fissare la consolle “Le possibilità che possano avvistare
> la Raziel sono trascurabili”
>
> Il Capitano annuì prima di voltarsi verso la consolle OPS “Dove si trovano
> le quattro squadre?”
>
> “Terr, Stromm, Fox e Malice giungeranno con un cargo civile bajoriano fra
> circa dieci ore. Saranno seguiti poco dopo dal Comandante Moses, che
> giungerà con un cargo civile vulcaniano. Gli ultimi a giungere saranno Wood
> e Tarev, con un vascello mercantile terrestre” la Mendel osservò Hazyel “E
> da quel momento avranno cinque giorni di tempo, non è poi molto”
>
> “Vero, ma vi è pur sempre il rischio che anche prima dello scadere del
> tempo gli uomini di Jak’Al tentino la fuga. Manteniamo l’attenzione alta,
> potremmo essere costretti ad intervenire in qualsiasi momento”
>
>
> Cerco di spiegare la scelta di differenziare i diversi nodi di ascolto per
> tipologie: il primo motivo era dato dal fatto che se consideriamo la rete
> spionistica come similare alla rete internet, i nodi sono sostanzialmente
> automatizzati, ma se fossero stati tutti automatizzati avremo
> sostanzialmente finito il brano con il teaser, nel senso che a parte dei
> bei macchinari (divenuti del tutto inutilzzabili dato la distruzione della
> rete di polimero) non avremmo trovato niente.. non era una strada
> percorribile. L'altro motivo era dare una spiegazione quanto più credibile
> sul dove stavamo andando e perché abbiamo scelto di andare proprio lì
> anziché in un altro dei nodi di ascolto individuati.
> Ho iniziato con il ritenere che probabilmente la scelta di dove
> posizionare i nodi di ascolto non fosse stato redatto a tavolino,
> altrimenti avremmo avuto di fronte tutti luoghi che per un motivo o un
> altro non sarebbero stati adatti ad operazioni di infiltrazione (se ho una
> tecnologia simile e potessi decidere dove metterla, cercherei di
> posizionarla in luoghi in cui non rischio che nessuno la possa trovare..
> dove nessuno possa metterci il naso - covi nascosti fuori dalle rotte
> ordinarie, etc.. etc..) - E' vero che se anche si fosse optato per un
> simile situazione restava aperta la possibilità di agire con il piano di
> Rexen e quindi coordinare una serie di incursioni armate sui vari nodi, ma
> temevo che una simile strategia avrebbe legato un po' troppo le mani a
> tutti coloro che scriveranno dopo di me e soprattutto che in tal modo il
> brano sarebbe stato risolto in pochi brani.. ho pensato fosse meglio
> evitare.
> Decidendo che i nodi dovessero sorgere in luoghi in cui il confine fra il
> sub-spazio occupato dal micelio ed il nostro universo è (per svariate
> motivazione) più labile, sono passata a descrivere i cinque nodi di ascolto.
> - I primi due nodi si trovano su planetoidi/asteroidi non adatti a
> sostenere la vita umana e con caratteristiche tali che anche ogni ipotesi
> di terreformazione o di installazione di cupole è da escludersi: in questo
> caso il nodo di ascolto è del tutto automatico. Pensate a dei ripetitori
> nello spazio, questi captano il segnale e lo rispediscono da qualche parte
> ma a parte questo non hanno alcuna utilità e non è stato possibile
> utilizzare tali luoghe per nient'altro. In questo caso, una volta venuta
> meno la rete, la loro esistenza era divenuta inutile a Jak'Al. A parte che
> testimoniare che un tempo qualcuno ha usato quell'asteroide/planetoide per
> motivi suoi, non serve a nulla: è poco credibile che Jak lasci sopravvivere
> della tecnologia che non gli serve e che magari potrebbe essere usata per
> individuare delle sue basi segrete (del resto, se quelli erano ripetitori,
> da qualche parte dovevano pure mandarlo il messaggio). E cosa fa Jak a
> tutto ciò che non gli serve più? Lo elimina! Ha eliminato persone senza
> sbattere ciglia, non credo che si preoccupi di eliminare qualche
> macchinario.
> - Gli altri due nodi descritti si trovano su pianeti che per loro
> caratteristiche sono adatti ad ospitare (anche se in condizioni non proprio
> comodissime) la vita umana. Si tratta di pianeti fuori dalle rotte normali
> delle navi commerciali e della flotta, ergo lì non ci va a ficcare il naso
> nessuno: hanno trovato delle basi sicure e le usano solo come nodi di
> ascolto? A mio avviso è poco probabile, ha molto più senso che al loro
> interno si svolgano altre attività (immagazzinamento merci, ad esempio.. se
> l'organizzazione di Jak ha un florido commercio di armi da qualche parte
> dovranno pur tenerle, no? Perchè non in posti simili? Dove il controllo è
> sostanzialmente pari a zero o quasi..) - Ora, la rete è saltata.. vero, ma
> dalle loro spie all'interno della Flotta non sono giunte notizie
> allarmanti.. solo i nove e la Raziel sa cosa sta succedendo e ne hanno
> parlato in luoghi "polvere-free", quindi fuori dalla portata di orecchie di
> Jak. E' possibile che per sicurezza sposteranno anche queste basi, ma
> perchè distruggere tutto ciò che hanno portato in quei pianeti se non c'è
> fretta? E' possibile che stiano preparandosi a traslocare, ecco perchè
> delle flotte predisposte da Rexen stanno monitorando senza essere viste
> quei sistemi stellari.
> - New France: ultimo punto d'ascolto e vera motivazione per cui il piano
> di Rexen alla fine ha ricevuto una frenata. Se io decido di agire con la
> forza sui due nodi di ascolto qui sopra va tutto bene: su quei due pianeti
> (mai visitati da nessuno) ci sono solo persone che conoscono quelle basi e
> quindi sicuramente sono membri dell'organizzazione o loro simpatizzanti..
> diventa un gioco facile, arrestiamo tutti e fine. Ma su New France? Arresto
> tutti? La vedo dura.. a parte che i diplomatici ci fanno a strisce, avremmo
> tutti i riflettori puntati addosso (e addio copertura), ma soprattutto si
> tratta di un pianeta abitato e visitato da centinaia di migliaia di persone
> che non hanno nulla a che fare con Jak. Se facessimo un cordone attorno al
> pianeta i membri dell'organizzazione farebbero esplodere il nodo di ascolto
> e si mescolerebbero fra i turisti.. non li troveresti mai. Ecco che qui una
> missione sotto copertura ci sta, soprattutto se consideriamo che noi
> sappiamo che il nodo è sul pianeta ma non la sua esatta ubicazione.
>
> Il piano di Rexen non è del tutto errato, agendo di forza su almeno due
> nodi su cinque si avrebbe l'arresto di tutti i collaboratori di Jak intenti
> al trasloco e magari di grossi carichi di merce illegale (armi? sostanze
> illecite?) o ancor meglio informazioni sui loro server. La sua voglia di
> agire è giustificata dal fatto che tergiversare per tentare di catturare
> chi si trova su New France potrebbe portare al dare il tempo necessario
> all'organizzazione di scappare dagli altri punti noti senza dare la
> certezza di trovare realmente qualcosa di utile su New France. D'altra
> parte Often, nel predisporre delle flotte in osservazione dei nodi su
> pianeti isolati e nel dare un termine fisso alle indagini, ha cercato di
> andare incontro all'idea della Bates e alle obiezioni di Rexen (e in off al
> mio desiderio di lasciare un po' più carta bianca a chi scriverà dopo di
> me)
>
> Spero di essermi spiegata, in caso chiedete qui sotto.
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> Primo Ufficiale
> USS Raziel
> [CV]: http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino.php?id=139
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> "La tecnologia migliora ogni giorno e va bene, ma di solito basta un pezzo
> di gomma da masticare, un coltellino e un sorriso." Spy game
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