<div dir="auto">Mauro? Ilenia? Mancate voi. La seconda è giustificata x influenza. Il primo ha già lo spazzolino in mano x i tubi di Jeffries? XD </div><br><div class="gmail_quote"><div dir="ltr">Il giorno Lun 28 Gen 2019, 16:06 Vanessa Marchetti <<a href="mailto:hazyel91@gmail.com">hazyel91@gmail.com</a>> ha scritto:<br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div dir="auto">Se becco una bomba sulla mia nave sentimentalizzo io qualcuno a fette XD<div dir="auto">Per il titolo Federico provvederà a parte XD.</div><div dir="auto">Il brano, non so come mai, ha qualcosa di familiare XD molto ben riuscito cmq </div></div><br><div class="gmail_quote"><div dir="ltr">Il giorno Lun 28 Gen 2019, 14:53 Silvia Bianchini <<a href="mailto:ltcomm.sibi@gmail.com" target="_blank" rel="noreferrer">ltcomm.sibi@gmail.com</a>> ha scritto:<br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex"><div dir="ltr"><div><div><div>lo avevo già letto, ma riletto è ancora più bello.<br></div>confermo quanto detto a voce sugli inutili sentimentalismi Fede, ma alla olofoto mi sono commossa. Grazie per Nadjad, è dove ho sempre pensato che sarebbe arrivata.<br></div>Bravo!<br><br></div><div>SiBi</div></div><br><div class="gmail_quote"><div dir="ltr" class="m_1972688267369931156m_6017369656659963844gmail_attr">Il giorno lun 28 gen 2019 alle ore 12:21 Federico Rapuzzi <<a href="mailto:federico.rapuzzi@gmail.com" rel="noreferrer noreferrer" target="_blank">federico.rapuzzi@gmail.com</a>> ha scritto:<br></div><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0px 0px 0px 0.8ex;border-left:1px solid rgb(204,204,204);padding-left:1ex"><div dir="auto">Molto bene</div><div class="gmail_extra"><br><div class="gmail_quote">Il 28 Gen 2019 12:10, "Franco Carretti" <<a href="mailto:frank_moses@mail.com" rel="noreferrer noreferrer" target="_blank">frank_moses@mail.com</a>> ha scritto:<br type="attribution"><blockquote class="m_1972688267369931156m_6017369656659963844gmail-m_-7222929779954064423quote" style="margin:0px 0px 0px 0.8ex;border-left:1px solid rgb(204,204,204);padding-left:1ex"><div><div style="font-family:Verdana;font-size:12px"><div>Direi perfetto.
<div>
<div name="quote" style="margin:10px 5px 5px 10px;padding:10px 0px 10px 10px;border-left:2px solid rgb(195,217,229);word-wrap:break-word">
<div style="margin:0px 0px 10px"><b>Sent:</b> Monday, January 28, 2019 at 11:55 AM<div class="m_1972688267369931156m_6017369656659963844gmail-m_-7222929779954064423quoted-text"><br>
<b>From:</b> "Federico Rapuzzi" <<a href="mailto:federico.rapuzzi@gmail.com" rel="noreferrer noreferrer noreferrer" target="_blank">federico.rapuzzi@gmail.com</a>><br>
<b>To:</b> "USS Raziel" <<a href="mailto:stml14@gioco.net" rel="noreferrer noreferrer noreferrer" target="_blank">stml14@gioco.net</a>><br>
</div><b>Subject:</b> Re: [Stml14] Imbarco Navras Christopher Terr</div><div class="m_1972688267369931156m_6017369656659963844gmail-m_-7222929779954064423elided-text">
<div name="quoted-content">
<div>
<div>Grazie di cuore, Franco. Uso di Moses corretto?<br>
<div class="gmail_quote">
<div>Il giorno Lun 28 Gen 2019, 11:53 Franco Carretti <<a href="mailto:frank_moses@mail.com" rel="noreferrer noreferrer noreferrer" target="_blank">frank_moses@mail.com</a>> ha scritto:</div>
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0px 0px 0px 0.8ex;border-left:1px solid rgb(204,204,204);padding-left:1ex">
<div>
<div style="font-family:Verdana;font-size:12px">
<div>Brano spettacolare... i miei complimenti
<div>
<div style="margin:10px 5px 5px 10px;padding:10px 0px 10px 10px;border-left:2px solid rgb(195,217,229)">
<div style="margin:0px 0px 10px"><b>Sent:</b> Monday, January 28, 2019 at 1:23 AM<br>
<b>From:</b> "Federico Rapuzzi" <<a href="mailto:federico.rapuzzi@gmail.com" rel="noreferrer noreferrer noreferrer" target="_blank">federico.rapuzzi@gmail.com</a>><br>
<b>To:</b> "USS Raziel" <<a href="mailto:stml14@gioco.net" rel="noreferrer noreferrer noreferrer" target="_blank">stml14@gioco.net</a>><br>
<b>Subject:</b> [Stml14] Imbarco Navras Christopher Terr</div>
<div>
<div>Ciao a tutti,
<div>Il travaglio è stato lungo, spero che vi piaccia. È bello aver ricominciato a scrivere dopo così tanto tempo. </div>
<div>Grazie di cuore a tutti.</div>
<div>Fede</div>
<div>-------------</div>
<div> </div>
<div>
<div>SOL III - Scozia </div>
<div>Skye – Gairloch Hotel</div>
<div>10/12/2398 - Ore 22.45</div>
<div>Certe cose non cambiano nel tempo: passano i secoli, scorrono le generazioni come sabbia asciutta tra le dita, ma i paesaggi raramente cambiano al punto di essere irriconoscibili.</div>
<div>Cambia qualche dettaglio, una strada prende il posto di un tratturo, una frana elimina una cresta rocciosa, ma il Loch resta sempre il Loch e la Casa dei Mac Leods, divenuta da secoli una struttura ricettiva paragonabile al Continental di Risa o al Danieli di Betazed, faceva ormai parte della memoria genetica dei locali. </div>
<div>Certo, una nuova ala in alluminio trasparente e struttura portante in tritanio compresso, dotata di ogni comfort che le menti più viziate della Galassia potessero inventare, si era accostata all’antica magione, realizzata in spessi blocchi di pietra, severa guardiana della spietata costa e del crocevia strategico che collegava il nord ovest delle Higlands al resto del Regno Unito, ma lei era ancora lì, immutabile. Pronta a respingere gli Inglesi, nel caso Robert Bruce fosse tornato a reclamare l’indipendenza scozzese.</div>
<div>Anche nel 2398.</div>
<div>La notte era appena rischiarata da quella che i veneziani chiamavano Luna Turca, una piccola falce di luna calante, coperta a sprazzi da nuvole stracciate, spinte a sud da un vento a raffiche inclementi.</div>
<div>L’immutabilità del paesaggio attorno alla cupa magione era turbata soltanto da una figura dinoccolata che, stretta attorno al suo trench civile preferito, si avvicinava a passi lenti e silenziosi verso l’ala ovest del vecchio edificio, fermandosi spesso ad ascoltare ed a controllare i dintorni, come se si sentisse seguita.</div>
<div>Sempre con immensa circospezione, la figura giunse al di sotto della parete in pietra, dove era stato fissato lo scarico di uno dei pluviali del tetto. Ne saggiò la resistenza e, con consumata abitudine, iniziò ad arrampicarsi fino all’altezza del quarto piano dove, con un certo sforzo, balzò su un davanzale che sporgeva poco distante. </div>
<div>Sempre con gesti dettati dall’abitudine, raccolse da sotto una ciotola per cani in acciaio, ossidata dal disuso, un chip isolineare che introdusse con consumata perizia in un’apparentemente anonimo recesso nella malta tra due pietre. </div>
<div>La porta del davanzale si aprì silenziosa: all’interno, in quello che sarebbe dovuto essere il salotto della suite 641, affittata al Signor Allistar Kinkaid da 65 anni, tutto taceva in un buio spettrale.</div>
<div>Eppure la figura si bloccò, come sorpresa, da qualcosa che pareva non tornare.. fece per estrarre un phaser standard della flotta Stellare di Tipo I da una fondina nascosta nel trench di lana blu, quando una voce squarciò il silenzio:</div>
<div>“Luci!”</div>
<div>Terr trasalì, riconoscendola.</div>
<div>Il salotto si illuminò a giorno: seduta sul divano sedeva una Trill dai capelli grigi in uniforme da Contrammiraglio della Flotta Stellare.</div>
<div>Sorrideva sincera così come sorridevano sincere anche le due canne di una vetusta doppietta Holland & Holland da caccia grossa puntate al torso della figura sul davanzale: i due cani armati, sulle batterie in argento finemente cesellato, non lasciavano presagire nulla di buono.</div>
<div>L’uomo sul davanzale si rilassò, lasciando la sua arma nella fondina e scoprendo, a sua volta, due file di denti in un sorriso.</div>
<div>“Mamma, ti sembra il caso?”</div>
<div>Navras Christopher Terr, Tenente della Flotta Stellare, fece un passo in avanti, ma fu fermato dalle canne della doppietta che batterono sul suo sterno.</div>
<div>“Ti sembra l’ora di rientrare a casa, per di più di soppiatto, come un ladro?”</div>
<div>“Visto come è andata a lavoro, direi proprio di sì. Soprattutto, non dovresti essere qua...”</div>
<div>“Ho saputo cosa è successo, per questo sono venuta. Volevo sapere direttamente da te”</div>
<div>“E se ci fosse stato qualcuno ad aspettarmi?”</div>
<div>Il sorriso della donna assunse un tono sinistro.</div>
<div>“Sarebbero stati loro ad essere intrappolati qui dentro con me, sono sempre tua mamma”</div>
<div>“Sì, ma hai smesso di tritare Jem ‘Hadar già da qualche anno”</div>
<div>“... e poi prima c’era anche papà sì lo so, storia già sentita e risentita, che ansia! Ora togliti quello straccio e fammi capire come hai fatto a finire in quel disastro”</div>
<div> </div>
<div>SOL III - Cina</div>
<div>Quingdao – Sede Biosyn</div>
<div>07/12/2398 - Ore 10.00</div>
<div>=^=Stromm a Terr=^=</div>
<div>“Avanti”</div>
<div>=^=Rilevato teletrasporto in ingresso. Sala riunioni al terzo piano=^=</div>
<div>“Squadra Alfa in Standby, squadra Bravo in contenimento. Pronta con gli inibitori, Malin. Venticinque secondi alla schermatura del laboratorio”</div>
<div>=^=Ricevuto. Pronta=^=</div>
<div>“Stavolta li prendiamo. Terr a squadra Bravo”</div>
<div>=^=Qui Vandegrift, Tenente=^=</div>
<div>“Inibitori attivi fra venti secondi. Preparatevi a contenere eventuali fuggiaschi. Uscirete allo scoperto al mio segnale, non un attimo prima. Circa dieci minuti. Vogliamo prove inoppugnabili. Ripeto, si tratta di bersagli ad alto profilo, non fatevi intimidire da chi vi troverete davanti. Immobilizzate chiunque esca dal laboratorio”</div>
<div>=^=Anche se fosse un alto ufficiale della Flotta?=^=</div>
<div>“Anche se fosse lo stramaledetto Ammiraglio Picard! Dieci secondi all’inizio dell’operazione!”</div>
<div>Il Trill si voltò verso la squadra della Sicurezza acquattata tra le piante di una collinetta erbosa a duecentocinquanta metri dal laboratorio, circa quaranta secondi di corsa in equipaggiamento da incursione, secondo i suoi calcoli. </div>
<div>“Pronti ad irrompere, Stromm darà il semaforo verde”</div>
<div>La squadra annuì a Terr con diversi gradi di tedio. Aveva ripetuto il piano almeno cinquanta volte da quando erano stati assegnati a lui, ufficialmente per gestire la sicurezza di un dignitario Cardassiano in visita. Avevano ben presto scoperto quanto fosse diversa la verità.</div>
<div>Il tempo parve cristallizzarsi mentre attendevano. </div>
<div>Erano tutti pronti, in immobile agguato, tesi in attesa dell’ordine d’attacco, in compagnia del fruscio della vegetazione e del respiro del collega accanto. Terr, invece, sembrava una statua o un cane da punta fisso in caccia.</div>
<div>=^=Stromm a Terr=^=</div>
<div>“Avanti”</div>
<div>=^=Sono tutti dentro=^=</div>
<div>Terr si voltò verso i suoi, tutte le teste erano scattate verso di lui quando il comunicatore aveva cinguettato.</div>
<div>“Ricevuto. Attiva gli inibitori. Ci muoviamo”</div>
<div>Non ebbe bisogno di ripetere l’ordine, la squadra della sicurezza era già scattata in formazione, phaser di tipo III in punteria.</div>
<div>Semaforo verde, l’operazione passava alla fase critica.</div>
<div> </div>
<div>SOL III - Cina</div>
<div>Quingdao – Sede Biosyn</div>
<div>Laboratorio biologico 1G</div>
<div>Contemporaneamente</div>
<div>Una scienziata ignorò bellamente l’ingresso di otto persone, due dei quali alti papaveri della Flotta Stellare, nella zona sterile del laboratorio: avevano regolari pass, protezioni a norma e, da quanto aveva appurato, quegli ufficiali gironzolavano spesso per il reparto Ricerche Genetiche da qualche mese a quella parte.</div>
<div>Quando, però, sentì l’aria uscire dagli sfiati della porta pressurizzata, contò mentalmente trenta secondi e scattò come un meccanismo ad orologeria verso l’armadietto dove aveva riposto, da giorni, un inibitore del teletrasporto. </div>
<div>La donna, con consumata competenza, attivò il dispositivo e tornò alla scrivania dove stava lavorando, dopodiché infilò una mano sotto al camice bianco ed attivò un comunicatore nascosto come il resto della divisa della Flotta Stellare, reparto sicurezza.</div>
<div>“Stromm a Terr. Inibitore teletrasporto attivato”</div>
<div>=^=Ricevuto. Procedi con le comunicazioni=^=</div>
<div>Malin inserì una sequenza di comandi “Black out tra 5... 4... 3... 2... 1…” </div>
<div>Dopo che ebbe la conferma che tutte le trasmissioni erano saltate ed il teletrasporto inibito nel raggio di un chilometro, la donna aprì il camice in concomitanza della fondina del phaser di Tipo II, settato su stordimento massimo, e riprese a leggere il suo romanzo sul terminale come se nulla fosse.</div>
<div> </div>
<div>SOL III – San Francisco</div>
<div>Comando della Flotta Stellare</div>
<div>Dipartimento Servizi di Sicurezza</div>
<div>Ufficio Capitano Langdorff</div>
<div>10/12/2398 - Ore 08.00 </div>
<div>Terr, a differenza di un discreto numero di ufficiali operativi, non si sentiva a disagio di fronte ad una riunione o alla stesura di un rapporto, faceva parte del lavoro.</div>
<div>Era il fatto di dover produrre idee, stando seduto, a indispettirlo. </div>
<div>Sapeva che tutto era regolare, aveva pianificato ogni millimetro dell’operazione affinché tutto fosse ineccepibile: niente intoppi, niente rattoppi.</div>
<div>“Tenente, un ottimo lavoro, la procedura, da lei seguita, sembra essere assolutamente impeccabile: ogni fase documentata appropriatamente, un rapporto formalmente corretto e prodotto tempestivamente, sembra quasi che lei lo abbia scritto prima di dare il via alle danze”</div>
<div>“Grazie, Signore”</div>
<div>“Chiaramente, l’arresto del Contrammiraglio Vashek e del suo aiutante di bandiera, Comandante Weigand, faranno un certo scalpore. Sarà sulla bocca di tutti, Signor Terr”</div>
<div>“E’ una pubblicità sgradita sia all’efficienza dell’indagine che alla mia persona. Preferirei che ogni accenno in proposito fosse emendato, per il momento”</div>
<div>“Una domanda?”</div>
<div>“Prego”</div>
<div>“Ha condotto personalmente gli interrogatori?”</div>
<div>“Assistito dal Tenente JG Stromm, in presenza dei legali degli arrestati, conformemente al protocollo”</div>
<div>“Assolutamente impeccabile, Terr. Eppure c’è una cosa che non comprendo”</div>
<div>“Come posso aiutarla?”</div>
<div>“Il Comandante Weigand l’ho visto insieme agli altri arrestati poco prima di incontrarla. Fissava il muro e continuava a ripetere: </div>
<div>“I suoi occhi, come delle lanterne”</div>
<div>“Non so come spiegare, Signore. Immagino sia imputabile allo stress dell’arresto. Non credo sia facile passare da una brillante carriera da aiutante di bandiera di un Ammiraglio a prigioniero sotto custodia della Flotta Stellare. In ogni caso, devo salutarla.. le indagini devono andare avanti, come dite voi umani il campo va mietuto finché.. uhm.. non mi viene in mente.”</div>
<div>“D’accordo Terr, analizzerò a fondo il suo rapporto e la ricontatterò in merito. Può andare, per adesso”</div>
<div>Fuori dalla porta, lo attendeva Stromm, una pila di pad sottobraccio. Era loro abitudine parlare camminando, niente processi decisionali o scambi di informazioni rilevanti in un ufficio. </div>
<div>“Com’è andata, Capo?”</div>
<div>“Bene, Malin.. lo Shuttle?”</div>
<div>“Un vecchio sub luce anonimo, pod 35, 1500 metri da qui”</div>
<div>“Brava. Profilo basso. Hai avuto qualche risultato sul materiale sequestrato?”</div>
<div>“La Flotta impiegherà settimane a farci avere dei risultati, così ho seguito il suo consiglio e sono andata da quel suo contatto a St. Kitts; a proposito, spiagge incredibili, Signore. So già come passare la mia prossima licenza”</div>
<div>“Hermitage a Nevis, chiedi di Tilda, ti manda Zio Navras. Enfatizza su Zio”</div>
<div>“Non voglio sapere perché, ma grazie: parlando di lavoro, ho incontrato il Dottor McIntyre e, nel tempo di quattro Martini, mi ha fatto avere la composizione dei campioni che abbiamo.. distratto dal sequestro”</div>
<div>“Risultato?”</div>
<div>“Mac mi ha chiesto se fossi pazza a portare certa roba in giro”</div>
<div>“Perché?”</div>
<div>“Perché mi ha mandato in giro per il pianeta centrale della Federazione con i quattro componenti di un’arma biogenetica, Capo. I microbici campioni che avevo con me, se miscelati e diffusi con una testata tattica, sarebbero bastati ad eliminare ogni forma di vita nel raggio di 2500 km”</div>
<div>“Dove sono i campioni, adesso?”</div>
<div>“In viaggio per il deposito prove della Sicurezza della Flotta. Il mio uomo è piuttosto efficiente” </div>
<div>Il sopracciglio destro di Terr schizzò verso l’alto, uno dei suoi pochi gesti istintivi incontrollati. </div>
<div>“Noi ne avevamo 0.4 ml, i fusti erano da dieci litri ciascuno. Weigand ha detto che c’è il nostro bersaglio dietro a tutto questo. Dobbiamo aumentare la velocità. Non so se sia per uso personale o per fini commerciali, ma abbiamo fatto bene ad omettere il coinvolgimento dell’Organizzazione di Jak’Al dal rapporto alla Flotta. I nostri sono coinvolti, l’informazione deve restare confinata il più possibile. Le squadre?”</div>
<div>“Langdorff aveva già predisposto tutto: subito dopo gli arresti sono stati notificati gli ordini: la squadra Alfa parte domattina per due mesi di manovre terrestri congiunte con i Klingon, la squadra Bravo invece è stata smembrata e tutti i membri hanno ricevuto incarichi lontani. Il caposquadra sono riusciti ad inviarlo su DS-16 Gamma. Altre due eccellenti squadre smembrate nell’interesse del contenimento notizie, bello schifo. La nostra navetta è la quarta da sinistra” </div>
<div>“Prima o poi i Klingon si stuferanno di far manovre congiunte con la nostra bassa manovalanza. Grazie per il riepilogo, Stromm, ti meriti un regalo”</div>
<div>Terr si era bloccato davanti a un negozio. Articoli da spiaggia, dopotutto erano a San Francisco.</div>
<div>“Capo, non è necessario, era solo il mio dovere”</div>
<div>Per un attimo, il Trill piegò la testa squadrando i capelli corti dell’umana con cui collaborava dai tempi della Jubilee: capelli biondi corti, la pelle chiarissima ed il taglio degli occhi Suomi.</div>
<div>“Nonostante tu sia, ormai, uno strumento al servizio della Sicurezza della Flotta Stellare, esisti anche come Malin Stromm, di Bergen, e non puoi modificare il tuo genoma. Non sei progettata per St Kitts, amica mia. Ti serve un equipaggiamento adatto a questa missione”</div>
<div>Prima che la donna potesse reagire, Navras era schizzato dentro il negozio e ne era uscito con un ampio cappello di paglia.</div>
<div>“Là dove sta per andare, le servirà questo”</div>
<div>“Tenente, non dove…”</div>
<div>Le due detonazioni simultanee li colsero di sorpresa. Lo spostamento d’aria li proiettò contro la parete dell’edificio che avevano costeggiato. Terr ebbe l’illusione di udire distintamente lo schiocco secco di due costole che si rompevano sotto la forza del suo peso combinato a quello del suo secondo.</div>
<div>Emise un grugnito rimettendosi in piedi, cercando di ignorare la fiammata di dolore che stava sopraggiungendo.</div>
<div>Stromm stava meglio di lui e, protetta dal suo corpo, aveva soltanto qualche abrasione. La fredda finlandese aveva già estratto il suo phaser di ordinanza.</div>
<div>“Capo?”</div>
<div>Terr capì che Malin si stava rivolgendo a lui solo dal labiale. Le batté due volte la mano sulla schiena e parlò senza sentire il suono della sua voce. </div>
<div>“Operativo! La navetta è andata, siamo bruciati, ci muoviamo a piedi. Rapidi!”</div>
<div>I due, ancora frastornati, percorsero un centinaio di metri caracollando alla massima velocità possibile, svoltando ad ogni incrocio e tenendo d’occhio chiunque incontrassero.</div>
<div>Si rifugiarono in un androne per riprendere fiato.</div>
<div>“Stromm?”</div>
<div>“Tenente?”</div>
<div>“Quando ti dico di prendere un cappello, prendi un cappello” </div>
<div>Dopo anni di collaborazione, i due avevano sviluppato un rapporto particolare: gli anni a stretto contatto, la natura dei loro incarichi e i rischi condivisi li avevano resi, di fatto, l’uno l’unico vero confidente dell’altra e viceversa. Tentavano di mantenere un rapporto professionale ma, sovente, quell’intesa sviluppatasi in rapporti del genere tendeva ad emergere. </div>
<div>“Ottima proposta, Capo”</div>
<div>“Siamo esposti, comunque. Sanno chi siamo e come ci spostiamo. Hai un posto sicuro su questo pianeta?”</div>
<div>“Risiedo nella caserma”</div>
<div>“No, niente caserma, torna da Mac, digli che il tetto è rotto e piove a dirotto. Lui capirà”</div>
<div>“Non capisco come un ufficiale scientifico in pensio…”</div>
<div>“Il vecchio Mac è sempre una sorpresa, si prenderà cura di te, non farti ingannare dalle apparenze, c’è molto più che un vecchietto in pensione dietro a quei baffoni grigi. Esegui e fidati. Io vado a casa mia. Capiamo il livello di esposizione e muoviamoci di conseguenza”</div>
<div>“Non dovremmo fare rapporto alla Flotta?”</div>
<div>“Dopo. Ora profilo basso, nasconditi da Mac. Esegui un mio ordine diretto, non possono dirti niente. Alla Flotta penso io. Ventiquattro ore. Non cercarmi a St Kitts, non sarò là”</div>
<div>“Sissignore. Profilo basso. MacIntyre. 24 ore”</div>
<div>I due camminarono vicini, atteggiandosi ad estranei ed assicurandosi di non essere seguiti, fino al pod del teletrasporto poi, senza scambiarsi nemmeno un gesto, si trasportarono alle rispettive destinazioni.</div>
<div> </div>
<div>SOL III – Scozia</div>
<div>Skye – Gairloch Hotel</div>
<div>Suite 641</div>
<div>11/12/2398 ore 07.00</div>
<div>Sua madre poteva avere qualche capello grigio e non essere più la giovane responsabile alle operazioni che dava la caccia ai Jem’Hadar di venticinque anni prima, ma aveva ancora energie da vendere. </div>
<div>Non solo aveva preteso di sentire lo svolgimento della retata ai laboratori Biosyn, degli arresti e degli interrogatori due volte ma, quando Terr aveva insistito per buttarsi sul divano un paio d’ore a dormire, si era attaccata al terminale della suite e aveva fatto un po’ di lavoro di analisi.</div>
<div>“Navras, credo che il materiale che hai sequestrato fosse destinato a una nave trasporto della Flotta Stellare sottoforma di rifornimenti.. e ritengo ci sia dell’altro”</div>
<div>“Uhm.. cioè?”</div>
<div> Ho avuto accesso ai tuoi rapporti sull’indagine in cerca di ulteriori dettagli e ho notato che, oltre ai nomi previsti: tu, la giovane Malin, il tuo Capo Sezione ed il Capitano che dirige la Sezione Sicurezza dove hai consegnato gli arrestati, c’è stato un accesso ai dati curioso”</div>
<div>“E?”</div>
<div>“Apparentemente un muro di gomma.. Ascoltami, Navras: tutta questa faccenda puzza di guai, pare essere il tipo di operazione in cui era coinvolta la mia unità. Questa non è una caccia ad un criminale qualsiasi. Questo è il motivo per cui ti volevamo Dottore, Avvocato o qualunque cosa, ma non un ufficiale della Flotta. Almeno non uno come noi”</div>
<div>Terr ignorò l’ultimo commento della madre: era la penosa storia della sua vita da quando aveva deciso di arruolarsi.</div>
<div>“Ne sai qualcosa?”</div>
<div>“No. Non è nella mia area di competenza.. ah.. a proposito di competenze, tra due ore ho una riunione con il resto del cinema. Stiamo organizzando un colpo di Stato di Romulus e devo gestire le ripercussioni sul mio settore”</div>
<div>Terr balzò in piedi dal divano dove si era accampato per la notte: non aveva avuto la forza di trascinarsi alla stanza da letto che sua madre gli aveva lasciato libera.</div>
<div>“E’ solo una simulazione” si affrettò a dire lei con un sorriso</div>
<div>*Mia madre fa giardinaggio ed è Presidentessa del Club dell’Orchidea. La tua? Organizza colpi di stato per i Servizi della Flotta Stellare. Per forza uno cresce paranoico come me*</div>
<div>“Cerca di non farla diventare reale, mamma. C’è quella splendida Colonnello della Flotta Imperiale e mi servirebbero ancora un paio di anni di stabilità nel quadrante per…”</div>
<div>Il Contrammiraglio Nadjad Terr, una delle responsabili del controspionaggio concernente l’Impero Stellare Romulano, piantò i suoi occhi, fiammeggianti furia omicida, in quelli del figlio.</div>
<div>“Stai. Lontano. Dalle. Romulane. Portano solo guai, ne so qualcosa”</div>
<div>La donna si avviò al balcone avvicinandosi al davanzale, fece per scavalcare quando tornò sui suoi passi.</div>
<div>“Dimenticavo, niente finestre per me. Io sono un’ospite regolare, ho preso una stanza giù di sotto. Non entravo qui da anni. Vedi? Mi comporto come quando ero come te: un operativo nei guai fino al collo. Sto invecchiando, Navras”</div>
<div>“Mamma, nessuno entra qui da almeno cinque anni”</div>
<div>“Ci rivedremo su Bajor. Salutami Malin, ah.. a proposito.. bel cappello!”</div>
<div>La porta della Suite 641 si chiuse su un figlio perplesso.</div>
<div>*Come diavolo ha fatto a sapere del cappello?*</div>
<div> </div>
<div>SOL III – San Francisco</div>
<div>Comando della Flotta Stellare</div>
<div>Dipartimento Servizi di Sicurezza</div>
<div>Situation Room – Anticamera</div>
<div>11/12/2398 – Ore 10.30</div>
<div>Il Contrammiraglio Terr stava raccogliendo i suoi pad per la simulazione. </div>
<div>Non che le servissero a molto: la sua memoria era uno strumento ben affilato, ma, come molti ex operativi destinati a un incarico da scrivania, soffriva ancora di un certo complesso di inferiorità nei confronti degli amministrativi di carriera: quei topi da biblioteca si ricordavano il passaggio di un insignificante cargo per una nebulosa dimenticata in un angolo sperduto del Quadrante.</div>
<div>Lei era diversa: sarebbe potuta scendere su Romulus con un’uniforme federale ed un cartello legato al collo con su scritto “arrestatemi, sono una spia” e, due settimane dopo si sarebbe trovata a Risa, con un Singapore Sling in mano, a discutere di statue paleo Vulcaniane con il Comandante in Capo della Tal Shiar. Il bastardo sembrava avere una predilezione per quelle maledette maschere funerarie ineleganti. </div>
<div>Il suo sesto senso la avvertì di qualcuno alle sue spalle, Nadjad Terr diede un colpo secco alla sua chioma e si voltò di scatto, trasformando il suo sorriso di circostanza in sincero e guardingo stupore.</div>
<div>“Ammiraglio Rexen? Non pensavo si interessasse ai nostri sciocchi giochi da biblioteca”</div>
<div>“Oggi sì.. ma, più che altro, sono qui per lei, Terr”</div>
<div>Tutti gli interruttori nel cervello della Trill passarono da bianco a rosso in un battito di ciglia. </div>
<div>Guai.</div>
<div>Navras.</div>
<div>“Comandi, Ammiraglio”</div>
<div>“Sembra che si sia creata una certa situazione recentemente.. pare che la navetta, su cui stava per imbarcare suo figlio con la sua assistente, sia esplosa senza una ragione precisa”</div>
<div>“Sì, Navras mi ha informata. Uno sfortunato episodio”</div>
<div>“Il fatto preoccupante è che questo non è stato il solo disgraziato incidente che è successo ieri a San Francisco. C’è stata una seconda detonazione: pare che la celle dove erano detenuti alcuni criminali arrestati dal Tenente Terr e dal Tenente JG Stromm abbia subito una curiosa implosione. Nessun sopravvissuto”</div>
<div>Nessun protocollo può fermare una madre: Nadjad Terr colpì il comunicatore, fermata subito da un gesto gentile, ma fermo del suo superiore. </div>
<div>“Non si preoccupi, Contrammiraglio. Occhi premurosi vegliano su di lui”</div>
<div>“Il suo ufficiale superiore?”</div>
<div>“Temo che la situazione sia al di sopra del Capitano Langdorff. E’ già stato contattato ed ha ordine di collaborare, come gradirei facesse anche lei, Contrammiraglio”</div>
<div>“Mi guardi dritta negli occhi, Ammiraglio e mi risponda: mio figlio è bruciato?”</div>
<div>“No, Contrammiraglio. Tutto il contrario. Navras si è avvicinato con ammirevole tenacia ad un vaso di Pandora che dovrà essere scoperchiato a tempo debito. Dovrà seguire un determinato percorso per riuscirci.. anche perché, in questa battuta, non c’è solo un cacciatore”</div>
<div>“Come posso contribuire a quest’operazione?”</div>
<div>“Dimenticandone completamente l’esistenza. E’ la cosa migliore che possa fare nell’interesse di tutti, prima che il tetto crolli irrimediabilmente”</div>
<div>Nadjad colse l’antifona al volo, ma senza nessuna reazione apparente. Si voltò ed entrò nella Situation Room, come se non avesse mai incontrato nessuno. </div>
<div>*Navras, in che guaio ti sei cacciato?*</div>
<div> </div>
<div>SOL III – Scozia</div>
<div>Skye – Gairloch Hotel</div>
<div>Suite 641</div>
<div>Contemporaneamente</div>
<div>Navras era collegato con Stromm, in vacanza forzata presso la villetta del Dottor Mac Intyre. La donna era palesemente tesa.</div>
<div>“Ho parlato con il Capitano Langdorff: siamo in licenza da ieri mattina. Nessuna assenza ingiustificata. La nostra linea d’azione è stata approvata e gli ordini sono di restare nei nostri alloggi ed aspettare nuove disposizioni”</div>
<div>Stromm sembrò rilassarsi anche se poi fissò perplessa lo schermo.</div>
<div>“Ufficialmente, lei dovrebbe essere su quest’isola, Terr”</div>
<div>“Non preoccuparti per me, Stromm. E’ come se ci fossi. Il Vecchio Dottore non può badare a tutti e due. Comunque, sarò da voi domani mattina al massimo”</div>
<div>Navras fu interrotto da qualcuno che bussava educatamente alla porta: dal punto in cui la mano picchiava, un piccoletto piuttosto deciso e Navras riconobbe al volo il suo visitatore.</div>
<div>“Devo lasciarti Malin” disse chiudendo il terminale ed avvicinandosi con passi silenziosi alla porta per poi aprirla di colpo.</div>
<div>Nessuna sorpresa da parte del settantenne in tenuta tradizionale scozzese dall’altra parte.</div>
<div>“Buongiorno, signor Sean”</div>
<div>“I miei rispetti, Tenente. Ho saputo che era tornato a farci visita nella vecchia stanza di suo padre e volevo assicurarmi che tutto fosse in ordine”</div>
<div>“Assolutamente perfetto, grazie”</div>
<div>“Come da ordini ricevuti dal Coma… dal Signor Kinkaid, molti anni fa: “che affoghi di polvere, ma che nessuno entri”</div>
<div>“Ed è esattamente così. La Signorina Ripley è a casa?”</div>
<div>“No, Tenente. E’ in giro per la Galassia a risolvere non so che problema su non so quale nave. Figli... ”</div>
<div>“Le porga i miei saluti”</div>
<div>“Senza dubbio”</div>
<div>Terr si avvicinò a un vecchio scrigno portasigarette da cui estrasse un generoso ammontare di Lathinum compresso, la valuta intergalattica preferita per le transazioni sottobanco. </div>
<div>“Non ho un’idea della contabilità, ma credo che questo possa bastare per un po’, giusto?”</div>
<div>“Ah, mi permetterei di informarla che potrebbe esserci un’infiltrazione nel tetto della rimessa barche. Niente di sicuro, però il giovane Christian ha notato due individui che curiosavano da quelle parti circa quindici minuti fa”</div>
<div>Terr gelò: mai avrebbe pensato che qualcuno avrebbe potuto trovarlo lì.</div>
<div>“Grazie Signor Sean, lei è impagabile”</div>
<div>“Lo diceva anche il suo rimpianto genitore. Immagino conosca le regole della casa in merito alle infiltrazioni”</div>
<div>“Assolutamente”</div>
<div>Terr richiuse di colpo la porta, schizzò verso un armadio che celava una rastrelliera porta fucili: la collezione di suo padre.</div>
<div>Scelse una versione a calcio collassabile del fucile Phaser di Tipo III, un modello vecchio, ma sempre affidabile e, mantenendo una certa calma, si assicurò che il mirino ottico fosse in ordine: perfetto, pulito da non più di una settimana; le celle di energia nella bandoliera in carica perfetta.</div>
<div>Sean e suo padre erano stati ottimi amici.</div>
<div>*Il ferro del Vecchio non si butta via*</div>
<div>Si avvicinò prudente alla finestra: campo sgombro per 150 gradi. </div>
<div>La rimessa barche era poco più di tre chilometri, aveva meno di tre minuti.</div>
<div>Il mezzo vulcaniano uscì dalla porta della stanza celando l’arma lunga sotto al vecchio trench che portava piegato sottobraccio: i civili non avrebbero notato la piega innaturale della giacca, se si fosse mosso in fretta. </div>
<div>Scelse le scale, avrebbe avuto più margine di manovra e copertura.</div>
<div>Attraversando la hall affollata dalla ressa dei velisti giunti in loco per la tappa del campionato locale, in mezzo alla distesa multicolore di cerate, notò due uomini.</div>
<div>*Età militare, addestramento, fuori contesto. Niente armi pesanti*</div>
<div>I tre minuti erano passati troppo in fretta. </div>
<div>Fece per guadagnare uno dei corridoi che portavano alle sale colazioni del vecchio complesso.</div>
<div>Nella sua direzione arrivavano due uomini con indosso l’uniforme di una barca locale piuttosto famosa. Tutto il loro non verbale sembrava apporre però un cartello sulle loro teste: militari.</div>
<div>Non erano lì per caso, gli sbarravano la strada.</div>
<div>Molto abili. Probabilmente ogni uscita era già sotto controllo.</div>
<div>Quello che avrebbe fatto lui.</div>
<div>Scacco.</div>
<div>Fece per alzare il trench che teneva sottobraccio con un gesto distratto, quando uno dei due allargò le braccia a mani aperte, palmi a vista: il gesto universale delle intenzioni pacifiche.</div>
<div>“Tenente Terr, quello che ha sotto alla giacca non serve. Veniamo in pace, dobbiamo parlare”</div>
<div>Terr sorrise interiormente. </div>
<div>Se lo avessero voluto morto avrebbero già provveduto a estrarre i phaser che, probabilmente, nascondevano in una fondina ascellare, a giudicare dalla postura del braccio sinistro di ambedue.</div>
<div>La partita era ancora aperta.</div>
<div>“Bene, visto che venite in pace, chiamate anche i due scimmioni che avete usato come battitori per farmi arrivare da voi… e la giacca resta con me”</div>
<div>I due strabuzzarono gli occhi, fulminei ispezionarono con lo sguardo il corridoio deserto, per poi iniziare ad aprire le zip delle giacche sportive ed estrarre i phaser che, come previsto dal mezzo Trill, erano in posizione ascellare.</div>
<div>Navras li fermò con un gesto deciso, spingendoli, nel contempo, in una stanza attigua, approfittando del movimento per aumentare la sua distanza dai due.</div>
<div>“Prima pensare, poi sparare. E’ pieno di civili, là dietro. Evidentemente, i due miscredenti non sono vostri amici. Cominciamo dalle basi: chi siete?”</div>
<div>Il trench era caduto a terra e il calcio del phaser era magicamente in posizione di tiro. Terr teneva l’arma abbassata, ma tutti e tre sapevano che non sarebbe rimasta tale a lungo.</div>
<div>Uno dei due rovesciò il colletto della giacca mostrando un comunicatore della Flotta.</div>
<div>“La nostra missione è scortarla al Comando di Flotta, il Capitano Langdorff della Sicurezza ha detto di qualificarci come i Carpentieri”</div>
<div>Amici. Forse nemici estremamente ben informati.. quantomeno conoscevano il suo Ufficiale Comandante.</div>
<div>“Coincide. Sì, lei tenga d’occhio la porta. Cosa dovrei rispondere io in caso di condizione di pericolo?”</div>
<div>“Un riferimento a un tetto che fa acqua”</div>
<div>Amici. Oppure Langdorff era stato costretto a parlare. Improbabile.</div>
<div>*Stiamo al gioco, per ora*</div>
<div>“Tra circa venticinque secondi i nostri amici capiranno che non sono andato a incipriarmi il naso. Dobbiamo muoverci. Li attiriamo fuori e li prendiamo? Quali sono i vostri parametri?”</div>
<div>“Estrazione silenziosa, coatta se necessaria”</div>
<div>“Questo esclude una cattura. Allora muoviamoci, il tetto gronda acqua e non possiamo rischiare una carneficina.. verso il basso ci sono..”</div>
<div>“Le gallerie delle vecchie cantine. Ottima idea, Tenente... ”</div>
<div>*Sono professionisti, conoscono le planimetrie a memoria. Sicuramente non uomini di Langdorff*</div>
<div>“Meglio andare sul sicuro.. Delta1 a Shuttle. Teletrasporto per tre!” </div>
<div> </div>
<div> </div>
<div>Utopia Planitia</div>
<div>Bacino di carenaggio 23</div>
<div>11/12/2398 - Ore 04.13</div>
<div>La Raziel sembrava un rapace addormentato: luci scafo spente, nessun barlume dalle gondole a curvatura, nemmeno il ronzio rassicurante dei generatori ausiliari in funzione. </div>
<div>La nave era, infatti, collegata alla rete energetica della stazione mentre i suoi sistemi venivano revisionati da amorevoli mani, anche se poco abituate a vedere quell’unità in bacino.</div>
<div>L’equipaggio, ancora sotto valutazione, era alloggiato a terra per cui i corridoi rimbombava mentre Lara Petersen camminava lungo il corridoio e ognuno dei suoi passi veloci sembrava rimbombare all’unisono con il cuore in palpitazione. Allo stesso tempo, la sua testa sembrava avere un peso innaturale, come quando da bambina era sul punto di fare qualcosa di sbagliato, ma era decisa a proseguire.</div>
<div>Anche oggi, Laura Petersen avrebbe fatto una bella marachella. </div>
<div> </div>
<div>SOL III – San Francisco</div>
<div>Comando della Flotta Stellare</div>
<div>Ufficio del Contrammiraglio Bates</div>
<div>11/12/2398 – Ore 14.30 </div>
<div>Bernadette Bates si presentò nell’anticamera del suo ufficio presso il Comando dopo una riunione sul budget del progetto Empireo. </div>
<div>I costi di una stazione destinata alle Operazioni Speciali rappresentavano un problema: autorizzare l’allocazione di risorse per qualcosa che, ufficialmente, non si doveva sapere a cosa servisse era sempre spinoso. </div>
<div>In più c’era quella nuova grana: uno dei responsabili della Sicurezza delle squadre dell’Ammiraglio Rexen le aveva inoltrato una copia di richiesta urgente di estrazione per due ufficiali che avevano sfiorato Empireo e si erano ritrovati un branco di lupi alle calcagna. </div>
<div>Aveva potuto soltanto dare una rapida scorsa al rapporto preliminare: le era sembrato di capire che non fosse andato tutto liscio e, che, in qualche modo, fosse coinvolta una fra le colleghe dell’Intelligence più competenti per quanto riguardava l’Impero Stellare Romulano. </div>
<div>Adesso, finalmente, avrebbe potuto dedicare le giuste risorse alla questione e districare la matassa di informazioni confuse che le erano arrivate a brandelli nelle ultime ore. </div>
<div>Una giornata piena di pensieri, anche per un Contrammiraglio a capo di un progetto segreto. </div>
<div>L’anticamera del suo studio era insolitamente affollata: oltre al suo storico attendente, il Vulcaniano Terel, vi era un Trill, dalle orecchie a punta ed in abiti civili, che stava in un angolo accanto ad una giovane Tenente, ammanettata, che scagliava occhiate omicide ad uno dei membri della squadra della sicurezza che l’aveva arrestata e sul cui volto si stava formando una notevole ecchimosi.</div>
<div>“Liberate quella donna.. Chi di voi è il Tenente Terr?” domandò retoricamente</div>
<div>Il Trill si voltò verso l’Ammiraglio: lo sguardo di quell’uomo aveva qualcosa di particolare che non poteva essere descritto. Niente che potesse spaventare la Bates, ma sufficiente per mettere in crisi molti sospettati.</div>
<div>“Con me, Tenente”</div>
<div>Navras sussurrò un paio di parole a Stromm, che sembrarono calmarla, e seguì il Contrammiraglio nel suo ufficio.</div>
<div>La Bates non perse un secondo depositando il suo pad sulla scrivania e, sedendosi, invitò il suo ospite ad imitarla. </div>
<div>Il Trill restò in piedi.</div>
<div>Bates scrollò le spalle e lasciò Navras in quella posizione per un abbondante quarto d’ora mentre rileggeva tutto il materiale inerente quella situazione e metteva ordine tra le varie informazioni.</div>
<div>Terr non mosse un muscolo per tutto il tempo: in posizione standard di riposo, mani dietro alla schiena, inamidato come un vecchio ritratto olografico.</div>
<div>“Immagino che si stia già facendo un’idea di cosa stia succedendo, Tenente”</div>
<div>“Sissignora, temo che la mia indagine abbia incrociato una sua qualche operazione. Da quanto ho potuto dedurre, non siete parte dell’organizzazione in cui era coinvolto il Contrammiraglio Vashek e che, sospetto, annoveri diversi altri ufficiali corrotti all’interno della Flotta”</div>
<div>“Vada avanti..” lo esortò Bernadette</div>
<div>“Suppongo, vista la velocità e le modalità con cui la sua sezione ha intercettato ed estratto sia me che il Tenente JG Stromm, che mi teneste d’occhio da tempo con risorse notevoli, almeno da quando la mia indagine mi ha portato nel settore 001, il che fa presupporre un obiettivo comune, ma mezzi diversi… decisamente superiori ai miei. Il Gairloch è sempre stato per me un rifugio sicuro, anche dalla Sicurezza della Flotta.. almeno lo era stato sinora”</div>
<div>“Perché avrebbe bisogno di un nascondiglio, Tenente?”</div>
<div>“Perché mi è capitato spesso di investigare su personale della Flotta Stellare, soventemente ufficiali di comando. Questo rende la gestione della sicurezza un affare piuttosto elaborato..”</div>
<div>“In condizioni normali, Signor Terr, sarebbe ordinato al silenzio ed assegnato ad altro incarico ma, per sua fortuna, la sua piccola indagine ha fatto emergere degli sviluppi decisamente interessanti. La seguivamo da tempo.. da ben prima del suo arrivo sulla Terra. Si ricorda il cargo armato che ha perquisito quando serviva sulla USS Severstal? E’ stato quello il momento in cui le nostre rotte sono entrate in collisione, Tenente. Il suo lavoro non è passato inosservato e questa riunione sarebbe comunque avvenuta prima o poi. Le particolari circostanze hanno anticipato i tempi… e le modalità”</div>
<div>“Ammiraglio, sul cargo sequestrato dalla USS Severstal c’erano dei vettori Federali rubati qui, sulla Terra. Partendo da essi, sono arrivato alle testate o, meglio, all’agente biochimico che avrebbero caricato sulle testate. Una volta miscelate le componenti, ci saremmo trovati quaranta litri di agente per quaranta vettori. Ho avuto una proiezione del potenziale distruttivo di questo agente: non ho idea di come possa essere impiegata una simile potenza di fuoco”</div>
<div>“Cosa dicono le sue proiezioni, Terr?”</div>
<div>“Dicono che ce n’è a sufficienza per eliminare ogni forma di vita animale su un pianeta di Classe M. Fortunatamente, sono riuscito a sventare il contrabbando dei vettori ed a sequestrare l’agente. Ignoro purtroppo il movente: se questo sistema d’arma fosse per uso diretto di… dell’Organizzazione su cui sto indagando, oppure in produzione per essere rivenduto in stock o al pezzo a terze parti, non posso ancora determinarlo con certezza. I suoi uomini mi hanno estratto prima di poter avviare questo filone d’indagine”</div>
<div>“Perché mi sta dicendo tutto questo, Tenente? E’, senza dubbio, una violazione evidente del suo protocollo operativo”</div>
<div>Il Trill mantenne la sua posizione, ma il suo volto parve distendersi.</div>
<div>“Per tre ottime ragioni, Ammiraglio: prima, se lei fosse coinvolta nell’Organizzazione su cui sto indagando, Stromm ed io saremmo già morti o questa conversazione starebbe avvenendo in circostanze decisamente meno civili e, di sicuro, non all’interno del cuore del Comando della Flotta Stellare; seconda, l’unità al suo comando deve avere dei mezzi decisamente superiori ai miei e questo lo posso dedurre da come mi avete tenuto sotto controllo, dalle informazioni in suo possesso e dal fatto che né il Capitano Langdorff, mio diretto superiore né mia madre, il Contrammiraglio Terr, non abbiano ancora sfondato la porta di questo ufficio: ambedue sono al corrente di una mia situazione di pericolo e non hanno mie notizie da ore. Il che implica che sono stati tranquillizzati in qualche modo. Una loro eventuale uccisione simultanea non avrebbe molto senso e la giudico improbabile: prima di arrivare al suo ufficio, Ammiraglio, i gentili signori che mi hanno estratto dal Gairloch così cortesemente, mi hanno fatto attraversare a piedi diversi padiglioni del Comando: l’uccisione di due ufficiali avrebbe innescato una serie di protocolli standard di Sicurezza che non ho notato”</div>
<div>“Quale sarebbe la terza, Tenente?”</div>
<div>“Il mio istinto mi dice di affidarmi a lei, Ammiraglio: non ho nessun interesse per il protocollo in un frangente simile: là fuori, probabilmente più vicino di quanto possiamo immaginare, c’è un’organizzazione criminale che sta cercando di entrare in possesso di un’arma in grado di cancellare la vita da un pianeta. Lei sta dando la caccia alle stesse persone, è evidente, come è lampante che ha a disposizione risorse che mi permetterebbero di velocizzare l’indagine e mettere fine a questa minaccia”</div>
<div>“Allora la pianti di essere così abbottonato e mi dica cosa sa di Jak’Al”</div>
<div>Fu a quel punto che Terr si sedette e iniziò a rilassarsi.</div>
<div> </div>
<div>SOL III - San Francisco</div>
<div>Comando della Flotta Stellare</div>
<div>Ufficio del Contrammiraglio Bates</div>
<div>Anticamera</div>
<div>11/12/2398 - Ore 15.08</div>
<div>Il Trill aveva condensato con la Bates anni di ricerche in poco meno di mezz’ora e il materiale da rielaborare non era stato poco. </div>
<div>Dopo essere stato momentaneamente congedato, Navras aveva passato l’ultima ora e mezza cercando di rielaborare le informazioni che aveva potuto raccogliere su cosa potesse essere questa misteriosa Task Force che pareva sapere tutto e poter fare tutto, quando fu interrotto dal Vulcaniano Terel, l’aiutante di bandiera del Contrammiraglio Bates.</div>
<div>“Tenente Terr, potrebbe entrare un momento? L’Ammiraglio vorrebbe conferire ancora con lei”</div>
<div>Navras scambiò una rapida occhiata con Malin senza fiatare ma come per dirle *Stai in campana, non siamo ancora fuori dai rovi*</div>
<div>“Tenente, ci sarebbero un paio di persone che vorrebbero parlare dello sviluppo futuro delle sue indagini” esordì la Bates</div>
<div>*Tienili tesi, Navras. Sei tu che stai interrogando loro* </div>
<div>“Ammiraglio, con il dovuto rispetto, ho subito un attentato e quello che suppongo essere un tentativo di rapimento nelle ultime ventiquattrore. La mia sicurezza è chiaramente compromessa, non vorrei estendere il problema alla sua Task Force”</div>
<div>Bates scoccò un’occhiata in tralice a Terr senza parlare prima di attivare il suo comunicatore</div>
<div>“Avviare sequenza”</div>
<div>Circa due secondi dopo, il Trill avvertì il ronzio tipico di un teletrasporto.</div>
<div>Due uomini si materializzarono nella stanza: immediatamente il sesto senso di Terr li identificò come pericolosi: la sua attenzione fu subito attratta da un umano, grado Tenente Comandante, chiaramente il tipo che non si sarebbe fatto il minimo scrupolo a usare un phaser su settaggi diversi dallo stordimento, tutto il suo non verbale, dal modo in cui occupava lo spazio intorno a se alle micro rughe di espressione, confermavano questa prima ipotesi.</div>
<div>L’altro, un Risiano sulla trentina, gli ricordò un gigolò da quattro soldi che aveva incontrato una volta alla Base Stellare 641, ma l’analogia terminava lì. Quest’ultimo portava i gradi di Capitano e, secondo la prima analisi di Terr, era da considerarsi ancora più pericoloso del primo.</div>
<div> </div>
<div>USS RAZIEL</div>
<div>Ponte 2 – Ingegneria</div>
<div>Tubo Jeffries 2/16B</div>
<div>11/12/2398 - Ore 15.15</div>
<div>Il cortocircuito innescò una reazione a catena: i condotti ODN, che avrebbero dovuto ridistribuire il surplus energetico al circuito secondario, furono i primi a saltare. </div>
<div>I relay di emergenza, che avrebbero dovuto bloccare la distribuzione di energia, limitando i danni, non scattarono, permettendo al sovraccarico di estendersi per tutta la linea su due ponti. Fortunatamente per la Raziel, Vasilevic era un uomo di cantiere e non uno scalda sedie da ufficio: invece di perdere tempo a compilare rapporti, si era rimboccato le maniche ed era andato avanti con i lavori, installando una seconda coppia di relay con un anticipo di dodici ore sulla tabella di marcia.</div>
<div>Quello che sarebbe stato un cortocircuito tale da paralizzare i teleruttori dei motori a impulso della nave, fu soltanto un fastidioso ritardo sulla programmazione delle riparazioni.</div>
<div>Lara Petersen, sorrise soddisfatta da un terminale nella stiva cargo della nave.</div>
<div>*Tutto secondo i piani*</div>
<div>Compiaciuta, azionò il suo comunicatore. Quel Risiano era proprio un tesoro, chissà se sarebbe riuscita a tenerselo stretto.</div>
<div> </div>
<div>SOL III – San Francisco</div>
<div>Comando della Flotta Stellare</div>
<div>Ufficio del Contrammiraglio Bates</div>
<div>Contemporaneamente</div>
<div>“Tenente Terr, mi permetta di presentarle il Capitano Hazyel e il Comandante Moses della USS Raziel”</div>
<div>I tre si squadrarono un secondo, Navras si sentiva come sotto un bio scanner medico.</div>
<div>“A quanto pare, ha avuto qualche problema di sicurezza, Tenente” intervenne come con un cupo brontolio Moses</div>
<div>Terr si voltò verso la Bates, la quale lo tranquillizzò con un cenno.</div>
<div>“Si, Comandante. Un’indagine che, a quanto pare, ha sollevato un vespaio”</div>
<div>Moses grugnì, scrollando il capo.</div>
<div>“Forse perché i dilettanti dovrebbero esplorare strani, nuovi mondi e non far perdere tempo a chi salva la Federazione”</div>
<div>Terr trattenne l’impulso di alzarsi in piedi e spiegare al Comandante il suo punto di vista, ma si rivolse invece al più alto in grado dei due nuovi venuti.</div>
<div>“Capitano, non so fino a che punto siate coinvolti e aggiornati nella presente situazione, ma credo che possiamo, per il momento, trascurare i rispettivi palmarès e concentrarci su quanto emerso finora. Circa quattro giorni fa ho fatto irruzione in un laboratorio a Quingdao dove ho avuto modo di sequestrare quaranta litri di una bio tossina sintetizzata clandestinamente sotto la protezione di un alto ufficiale della Flotta, probabilmente a capo di una cellula facente parte di una più estesa organizzazione criminale, per essere, con buone probabilità, contrabbandata al di fuori del territorio Federale”</div>
<div>“Destinazione?”</div>
<div>“Al momento sconosciuta, come il Comandante ha fatto brillantemente notare poco fa, la mia sicurezza è stata compromessa, probabilmente da personale interno alla Flotta Stellare. Il mio itinerario e la mia residenza sono informazioni note a un numero estremamente esiguo di persone, eppure ho subito due agguati in meno di ventiquattrore, evento piuttosto insolito.. il che mi porta a una domanda: come ha fatto a venire a conoscenza del Gairloch, Ammiraglio?”</div>
<div>*Ora vediamo come reagisci*</div>
<div>“La sua indagine è, come abbiamo potuto stabilire poco fa, connessa a uno dei progetti di cui si occupa la mia Task Force. Nel momento in cui è atterrato sulla Terra è stato tenuto sotto controllo, il suo itinerario estratto dal database del Capitano Langdorff”</div>
<div>“Mi permetta l’interruzione, Signora. Anche l’ubicazione della mia casa sicura?”</div>
<div>Bates scambiò un’occhiata con il suo aiutante di bandiera, Terel, il quale rispose con un cenno affermativo.</div>
<div>Terr fece scattare un sopracciglio verso l’alto, perplesso.</div>
<div>*Questa non me l’aspettavo*</div>
<div>“Il fatto è, Signora, che il Capitano Langdorff non dovrebbe essere stato a conoscenza dell’ubicazione della mia casa sicura. E’ una precauzione che abbiamo concordato tempo fa”</div>
<div>Il comunicatore di Hazyel squillò, portando il Capitano ad allontanarsi in un angolo dell’ufficio.</div>
<div>“Pertanto, Ammiraglio, da qualche parte c’è qualcuno che sta cercando di reperire un ingente quantitativo di armamenti di distruzione di massa. Al momento abbiamo bloccato vettori e agente chimico, ma non è detto che, vista l’audacia con cui questo qualcuno…”</div>
<div>Moses interruppe Terr con un gesto.</div>
<div>“Apprezzo la sua discrezione, Tenente, ma credo proprio che possa riferirsi in questa sede a Jak’Al usando il suo nome. Non troverà persone più qualificate di noi in materia”</div>
<div>“Come preferisce, Signore… vista l’audacia dimostrata da Jak’Al nel commissionare questo materiale…”</div>
<div>“Come fa ad essere sicuro che ci sia Jak’Al dietro a tutto questo?”</div>
<div>“Durante il mio incarico sulla USS Severstal ho intercettato dei vettori a lungo raggio federali rubati, le indagini hanno fatto emergere che il committente era Jak’Al o qualcuno ai suoi diretti ordini. Da allora non ho fatto altro che indagare su questo nome e sull’organizzazione a esso connessa. Comunque, dai vettori sono risalito alla Biosyn di Quingdao. Ho passato tre mesi a raccogliere prove ed a seguire lo sviluppo dell’agente biochimico. Nel momento in cui è emerso il coinvolgimento di un alto ufficiale della Flotta…”</div>
<div>“Nomi, Terr…”</div>
<div>Terr si rivolse ancora alla Bates, la quale gli fece nuovamente segno di proseguire.</div>
<div>“... del Contrammiraglio Vashek, ho proceduto a irrompere e ad arrestare tutti i coinvolti. A quel punto, avrei voluto procedere con ulteriori interrogatori approfonditi e sviluppare la mia indagine da questa serie di arresti ma…”</div>
<div>Hazyel era piombato in mezzo ai tre, allontanando Moses dalla scrivania del Contrammiraglio.</div>
<div>Terr riuscì a cogliere un frammento di conversazione riguardante qualcosa avvenuto sulla nave chiamata Raziel.</div>
<div>“Ammiraglio, abbiamo avuto un problema, è necessaria la nostra presenza a bordo. Tenente Terr, le va di unirsi a noi? Ho la sensazione che ci farà comodo un segugio come lei, nei prossimi giorni”</div>
<div>Terr abbozzò un sorriso, si alzò e si affacciò sull’anticamera.</div>
<div>“Stromm!”</div>
<div>La finlandese non attendeva altro: con un unico gesto si liberò dai due membri della sicurezza che la tenevano sotto stretta sorveglianza e, lesta come un gatto, afferrò il fucile phaser del suo superiore appoggiato poco distante, lasciando i due di pietra.</div>
<div>“Dove andiamo, Capo?”</div>
<div>“A vedere una nave, Malin. Capitano Hazyel, grazie per l’invito. Disturba se il Tenente JG Stromm si unisce a noi?”</div>
<div>Stavolta fu il Risiano a fissare il Contrammiraglio Bates che, puntualmente, diede un cenno affermativo di risposta.</div>
<div>“Benvenuta nella comitiva, Tenente. Ci dorme anche con quel fucile?”</div>
<div>La finlandese scagliò un’occhiata gelida ad Hazyel, passando l’arma al suo superiore. </div>
<div> “Quel coso dovrebbe essere in un museo” borbottò Moses fissando l’oggetto perplesso.</div>
<div> “Gli armaioli di un tempo sapevano il fatto loro” rispose Terr verificando la carica dell’arma.</div>
<div>Moses grugnì, ma solo Bates e Hazyel vi riconobbero approvazione.</div>
<div>Mentre si avviavano verso una sala teletrasporto, Navras si accostò alla sua assistente.</div>
<div>“Perché ti tenevano ammanettata, Malin?”</div>
<div>“Quando sono venuti a prendermi ne ho steso uno”</div>
<div>Terr abbozzò.</div>
<div>“La prossima volta, tutti!”</div>
<div>“Non mancherò, Capo. Questi due?”</div>
<div>“Sembrano puliti. Operazione complessa, mezzi importanti. Troppo piccola per essere pubblica, ma troppo grossa per essere clandestina. Malin, in campana: penso che Langdorff ci abbia venduti.”</div>
<div>“Si, Capo”</div>
<div> </div>
<div>USS RAZIEL </div>
<div>Ponte 2 – Ingegneria</div>
<div>11/12/2398 - Ore 16.15</div>
<div>Moses e Hazyel stavano analizzando un rapporto sull’incidente riportato su un pad mentre tutto il personale presente nelle ore dell’incidente veniva radunato, sotto l’occhio vigile di Stromm, nel locale reattore della sala macchine. </div>
<div>Terr, invece, era scomparso da qualche minuto nei tubi di Jeffries assieme a Fox.</div>
<div>“Mmpf.. non mi piace che questi due facciano quello che vogliono sulla nostra nave”</div>
<div>“Un punto di vista esterno ci farà comodo in questa situazione e, dopotutto, il coinvolgimento di Terr nel nostro progetto, sarebbe stata solo questione di tempo. Il Tenente si stava avvicinando, lentamente e imperturbabilmente, al nostro obiettivo principale”</div>
<div>Moses grugnì.</div>
<div>“In effetti, Naidoo stava iniziando ad avere troppe cose da gestire, una mano gli farà comodo. C’è solo una questione: il padre del Tenente Terr. Ho cercato la sua scheda, è completamente censurata, lui porta il nome della madre. E’ come se avessero voluto condannarlo all’oblio”</div>
<div>“Ho parlato con Rexen, al riguardo, quando Navras Terr è comparso per la prima volta sui nostri radar. Sembra che il padre di Terr fosse un ufficiale con un ruolo estremamente particolare. L’Ammiraglio mi ha suggerito di non indagare in merito e mi ha garantito l’assoluta affidabilità del cosiddetto Giovane Cacciatore. Soprannome orrendo, non trova?”</div>
<div>“Perché lo hanno bollato così? Perché è bravo ad indagare?”</div>
<div>“No, perché è uno che sbatte dentro i colleghi. Si infiltra in un equipaggio dove sospetta irregolarità, si attira qualche simpatia e ne approfitta per raccogliere prove a carico.”</div>
<div>“Mmpf.. suggerisco prudenza”</div>
<div>“Sono solo voci, Moses. Della biondina cosa sappiamo invece?”</div>
<div>Moses scoccò un’occhiata in tralice al suo superiore.</div>
<div>“Professionalmente, Frank”</div>
<div>“E’ la sua ombra dai tempi dell’Ambasciata Federale su Romulus. Sembra che siano inseparabili: lei è il suo braccio operativo. Il rammollito punta il dito e manda avanti il suo sottoposto a fare il lavoro sporco. Siamo sicuri che sia il profilo giusto per noi?”</div>
<div>“Ho una buona sensazione su Navras Terr, vediamo come se la cava, oggi. Possiamo lasciargli gestire quella che, dopotutto, sembra un’indagine di routine su un banale incidente”</div>
<div>Pochi istanti dopo Lucius Fox apparve dal portello di accesso della rete dei tubi di Jefferies della Sala Macchine, seguito pochi istanti dopo da Navras. La faccia dell’ingegnere non faceva presagire nulla di buono. I due si separarono, Fox diretto verso i suoi ufficiali superiori, Terr incontro a Stromm e alla piccola ressa di ingegneri e membri dell’equipaggio della Raziel.</div>
<div>“Rapporto, Signor Fox”</div>
<div>“Capitano, la nave sarà operativa a breve. Tempo previsto per le riparazioni, venticinque minuti. Però… Capitano, temo abbiamo un sabotatore a bordo. Quello nuovo, il Trill, ha trovato un ponte tra due condotti ODN, messo ad arte per innescare un sovraccarico nella rete in grado di paralizzare la nave per settimane. Fortunatamente, una modifica dell’ultimo minuto, due valvole d’arresto, che non risultavano installate da nessuna parte, hanno limitato il sovraccarico ad una sezione estremamente limitata della rete ODN. Capitano, quel Tenente Terr…”</div>
<div>“Vada avanti, Fox”</div>
<div>“... ha trovato il sabotaggio in poco tempo, veramente poco. Come se conoscesse gli schemi della nave.. o come se avesse piazzato lui il ponte”</div>
<div>“Terr era con me e Moses al momento dell’incidente e, nei giorni precedenti, troppo impegnato per aver orchestrato un attentato alla Raziel della cui esistenza era comunque all’oscuro. Escluderei il Tenente dai sospetti, per ora”</div>
<div>Fu a quel punto che la loro attenzione fu attratta da un certo trambusto nel gruppo di ingegneri. Vinogradov stava sovrastando Terr urlandogli in faccia che nessuno poteva dire che lui, Anastasij Vinogradov, era un maledetto sabotatore. Il massiccio ingegnere continuava a puntare il dito contro il mezzo Vulcaniano per rinforzare le sue affermazioni.</div>
<div>“Adesso manderà avanti la sua lacchè. Vado a fermare quel montato di un Trill, sarà figlio di un Contrammiraglio, ma questo comportamento è intollerabile su una nave della Flotta Stellare”</div>
<div>Frank fece per andare verso il battibecco quando fu delicatamente trattenuto da Hazyel.</div>
<div>“Aspetti, Moses”</div>
<div>Terr scattò imprevedibilmente, afferrando il dito dell’ingegnere e, usandolo come leva, per mandarne in torsione il braccio. Il voltò di Vinogradov si contorse in una smorfia di dolore lancinante.</div>
<div>Navras afferrò il massiccio ingegnere, reso impotente dalla ferrea presa, e lo sbatté, senza troppe cerimonie, verso il locale controllo delle pompe di raffreddamento del reattore.</div>
<div>Quando le porte si richiusero alle spalle dei due, Hazyel e Moses scattarono all’unisono, percorrendo in una decina di secondi lo spazio che li separava.</div>
<div>La scena che trovarono all’interno li lasciò di stucco.</div>
<div>L’ingegnere stava stritolando l’ufficiale della sicurezza in un abbraccio che avrebbe sbriciolato spalle e costole ad un Klingon, scrollandolo di tanto in tanto. </div>
<div>La cosa più inquietante era che i due stessero ridendo fragorosamente.</div>
<div>“...ho ancora una bottiglia di samogon fatta da mio nonno, quando tu troverai il bastardo che ha fatto questo alla piccola nave…”</div>
<div>“..ci siederemo a un tavolo e berremo la tua vodka mangiando i miei malossol, sotto il grande tetto del cielo. Come uomini”</div>
<div>“Come Fratelli, Orecchie a Punta. Il suo nome, Tenente?”</div>
<div>“Navras, Fratello. Il mio nome è Navras”</div>
<div>Stromm entrò nell’angusto locale pompe e, dopo essere fatta strada, senza troppa gentilezza, tra Moses e Hazyel attirò l’attenzione del mezzo Trill.</div>
<div>“Ce l’ho. Quella che sembra abbia passato due ore dall’estetista prima di presentarsi in servizio, con la faccia lunga e gli occhi tristi...” Malin abbassò gli occhi sul suo pad in cerca di un nome “...Petersen, Lara. Nata a Des Moines, Sol III…” </div>
<div>“Malin, non mi servono i dettagli. Mettila in caldo, tra poco arrivo. Usa la sala tattica.. mette sempre in soggezione”</div>
<div>“Anche lo sgabuzzino di questo scricciolo di nave?”</div>
<div>“Soprattutto. Procedi”</div>
<div>Questa volta Hazyel e Moses furono lesti nel far luogo alla Stromm, animata da una volontà che pareva conferire un deflettore di navigazione al suo corpo.</div>
<div>“Scricciolo di nave?”</div>
<div>“E’ abituata ad una Prometheus…”</div>
<div>“Il fatto è, Tenente, che la Raziel non ha una sala tattica propriamente detta”</div>
<div>“Conosco le navi di classe Defiant, di solito viene impiegata la mensa ufficiali”</div>
<div>“...di cui la Raziel non dispone. Questa nave è una sorpresa”</div>
<div>“Molte cose sono una sorpresa, da quando vi ho incontrati, Capitano... in ogni caso.. Computer, localizza il Tenente JG Stromm!”</div>
<div>=^=Impossibile eseguire=^=</div>
<div>Hazyel sorrise di fronte alla perplessità di Navras.</div>
<div>“Molte sorprese, Terr”</div>
<div> </div>
<div>SOL III - San Francisco</div>
<div>Comando della Flotta Stellare</div>
<div>Ufficio del Contrammiraglio Bates</div>
<div>Contemporaneamente</div>
<div>Bernadette stava riguardando le schede di Terr e Stromm. Il coinvolgimento dei due ufficiali nel Progetto Empireo non era stata una sorpresa, ma le tempistiche erano state stravolte.</div>
<div>In quel preciso momento, sembrava stesse letteralmente scoppiando una bomba sulle loro teste.</div>
<div>La sezione informatica dell’Ammiraglio Rexen stava monitorando tutto il traffico comunicazioni inerente Terr e, apparentemente, la sua ultima operazione aveva suscitato un vespaio senza fine.</div>
<div>Il Comandante Weigand aveva un sacco di amici con un’uniforme addosso e, a prescindere dalla gravità dei suoi crimini, non erano rimasti molto felici del suo arresto e, più probabilmente, della sua morte in carcere. Lo stesso poteva dirsi del Contrammiraglio Vashek.</div>
<div>Pertanto, un sacco di alti ufficiali stavano cercando di addossare a Terr e Stromm la responsabilità dei fatti concernenti la loro uccisione in carcere. </div>
<div>Addirittura la madre del Tenente aveva ricevuto minacce, questione che preoccupava la Bates non poco: il Contrammiraglio Terr era un ufficiale della Vecchia Scuola, nota per essere stata una testa piuttosto calda nei suoi anni da operativa. </div>
<div>L’ultima cosa che Bernadette voleva era una collega dell’Intelligence dal grilletto facile e con chissà quanti contatti sottomano, in piena sindrome da mamma chioccia.</div>
<div>L’Ammiraglio Rexen l’aveva rassicurata a riguardo, ma non era tranquilla.</div>
<div>Se Hazyel e Frank avessero avuto un buon feedback dal loro piccolo esercizio, le sarebbe toccato disinnescare quella situazione e l’avrebbe fatto con una certa facilità, con buona soddisfazione di tutte le parti in causa.</div>
<div>Altrimenti, peggio per Terr.</div>
<div> </div>
<div>USS RAZIEL</div>
<div>Ponte 1 – Ufficio del Capitano</div>
<div>11/12/2398 - Ore 17.05</div>
<div>La Petersen crollò in quarto d’ora.</div>
<div>C’era qualcosa nel modo in cui Terr impostava il discorso che, per quanto Laura avesse provato ad alterare, deviare od omettere i fatti, alla fine si era trovata costretta a raccontare tutto.</div>
<div>Prontamente, il mezzo Trill aveva fatto rapporto a Hazyel, riferendogli che aveva una pista da seguire su Marte. </div>
<div>Per qualche ragione, un gruppo di mercenari Orioniani aveva commissionato, tramite un contabile finanziario residente sul pianeta rosso, il sabotaggio alla Petersen. </div>
<div>Stromm si era immediatamente messa sulla traccia di eventuali movimenti finanziari mentre Terr aveva preso appuntamento con Hazyel e Moses presso l’ufficio di Bates per riferire all’Ammiraglio gli sviluppi delle indagini.</div>
<div> </div>
<div>SOL III - San Francisco</div>
<div>Comando della Flotta Stellare</div>
<div>Ufficio del Contrammiraglio Bates</div>
<div>13/12/2398 - Ore 08.00 </div>
<div>La Bates era curiosa di come si sarebbero sviluppate le cose. Come aveva già fatto Frank con Chase, anni prima, Hazyel e Moses avevano organizzato un teatrino per valutare l’efficienza di Navras Terr ma, questa volta, aveva l’inspiegabile sensazione che gli sviluppi sarebbero stati diversi dal solito. Sinceramente, Bernadette sarebbe rimasta compiaciuta da un’inusuale sviluppo del giochino dei suoi due operativi preferiti.</div>
<div>Hazyel e Moses erano fuori, in anticamera: attendevano l’arrivo di Terr con i risultati del suo viaggio su Marte, dove un altro membro della logistica di Empireo, fingendosi il contatto degli Orioniani, avrebbe fornito un’altra falsa pista a Terr da seguire. </div>
<div>Restò particolarmente stupita quando la porta del suo ufficio si aprì, attivata un po’ troppo rudemente da Moses come se qualcuno lo avesse proiettato nella stanza con uno spintone. </div>
<div>Poco distante lo seguivano Hazyel e un ingegnere della Flotta, Laura Petersen, ambedue con le mani alzate.</div>
<div>“Contro il muro. Anche lei, Ammiraglio. Per favore”</div>
<div>Il tono del Tenente JG Stromm, rinforzato da un fucile phaser, non ammetteva repliche.</div>
<div>I quattro eseguirono l’ordine lentamente, tenendo le mani bene in vista.</div>
<div>Terr fece il suo ingresso appena un istante dopo, anche lui armato del suo consueto, vetusto, Tipo III.</div>
<div>“Stromm. Tutto tranquillo, abbiamo almeno un quarto d’ora”</div>
<div>Poi, rivolto al quartetto allineato alla parete, sfoderò il peggior sorriso sarcastico del suo vasto repertorio.</div>
<div>*Adesso bisogna farli parlare: è ora di capire dove vogliono arrivare*</div>
<div>“Signori, siete tutti in arresto per il sabotaggio della USS Raziel e per cospirazione ai danni della Federazione Unita dei Pianeti”</div>
<div>“Tenente, è ridicolo!”</div>
<div>“Sono assolutamente d’accordo con lei, Ammiraglio, quella che sto mettendo in scena in questo istante è una pagliacciata. Esattamente la stessa cosa che è avvenuta sulla Raziel. Potreste essere così gentili da spiegarmene la ragione, possibilmente prima che il Tenente JG Stromm si innervosisca ulteriormente?”</div>
<div>“Il terzo pad da sinistra, Tenente Terr. Se ne sinceri da sé”</div>
<div>Terr era colpito dalla calma con cui i quattro stavano agendo, come se si aspettassero tutto questo.</div>
<div>Il dubbio si insinuò nella mente dell’Ufficiale della Sicurezza.</div>
<div>*I cospiratori non si comportano così. Che stia per prendere il granchio più grosso della mia carriera? No. Tu sei il Giovane Cacciatore, l’infame che sbatte sotto chiave i suoi colleghi. Tu non sbagli*</div>
<div>“Malin, li tenga sotto tiro. Se provano a grattarsi il naso o ad avvicinarsi a un comunicatore…”</div>
<div>“Con piacere, Capo”</div>
<div>Terr si sedette alla scrivania dell’Ammiraglio, con una mano afferrò il pad indicatogli dalla Bates, mentre l’altra restava sull’impugnatura del phaser, appoggiato sulla scrivania e puntato nella direzione generale dei quattro. </div>
<div>Scorse il documento per circa un paio di minuti. Quando alzò gli occhi dal pad era esterrefatto. Non aveva letto tutto il documento, ma ne aveva avuto abbastanza per stabilire dimensioni e dislocamento del mastodontico granchio, dotato di chele phaser, che era appena finito nella sua trappola. Si alzò di scatto dalla poltrona, arma puntata al pavimento.</div>
<div>*Navras, sei un imbecille*</div>
<div>“Malin?”</div>
<div>“Capo?”</div>
<div>“Abbassa il fucile”</div>
<div>“Prego?”</div>
<div>“Riposo, Tenente. Se ho capito bene la situazione, ed è difficile non capirla, vista la sua lampante chiarezza, stai tenendo sotto tiro gli unici ufficiali della Flotta a non volere la nostra testa… e siamo in odore di trasferimento” </div>
<div>Navras si avvicinò ad Hazyel, studiandolo accuratamente.</div>
<div>“Lo dicevo che era lei, quello pericoloso. Capisco il bisogno di valutarci, ma perché tutto questo polverone?”</div>
<div>“Volevamo avere la certezza che la sua scheda dicesse la verità e non fosse gonfiata dall’effetto ‘Figlio del Contrammiraglio Terr’. Inoltre, non eravamo convinti della sua piena operatività… la depressione, l’assistente alle operazioni che sembra agire da factotum per un ufficiale altrimenti apparentemente incompetente...” </div>
<div>“Capitano, diciamo che ho la buona abitudine a tenere un profilo basso ed a farmi sottovalutare dai miei sospettati. Dopotutto, era lei quello contro un muro con un fucile phaser puntato allo…”</div>
<div>Qualcosa attirò l’attenzione di Navras sull’uniforme di Moses, una piccola trascurabile piega su una divisa altresì perfetta. </div>
<div>Nel giro di pochi istanti notò qualcosa di simile anche sull’uniforme di Hazyel ed in quella della Bates..</div>
<div>Finalmente, si rese conto della vera pasta di cui erano fatti i suoi interlocutori. Il suo orgoglio restò piuttosto ferito da ciò che non aveva realizzato sino a quell’istante.</div>
<div>*Grandissimi bastardi… eravate esattamente dove volevate trovarvi, bravi. Molto bravi*</div>
<div>“Malin, hai notato che il Comandante Moses era pronto a freddarti con il suo phaser di ordinanza?”</div>
<div>“No” </div>
<div>“Le nostre più sentite scuse, Signori, abbiamo molto da imparare... Grazie per averci lasciato agire.. a modo nostro”</div>
<div>“Considerata la particolarità del progetto in cui state per essere coinvolti, della vostra abitudine a indagare su effettivi corrotti della Flotta Stellare, cosa che possiamo sembrare a primo acchito, e la vostra propensione ad agire fuori dal sistema gerarchico standard, abbiamo ritenuto corretto lasciarvi un po’ di spazio per acquisire la giusta fiducia. Inoltre, come accennavo prima, era necessario fugare qualche dubbio sulle sue capacità, Tenente Terr. Non eravamo sicuri se fosse incompetenza nascosta da un’ottima collaboratrice o una politica di profilo basso. Siamo piacevolmente sorpresi, sareste dovuti essere voi quelli messi al muro. Come ha capito?”</div>
<div>Il complimento risollevò l’umore del mezzo Vulcaniano: allora non era stato così scioccamente prevedibile.</div>
<div>“Vinogradov: Un ingegnere del suo stampo non omette una modifica sul suo rapporto d’intervento. Un altro ingegnere potrebbe essere in difficoltà, in caso di riparazioni d’urgenza... “ e qui Terr tentò malamente di imitare un accento russo “... a salvare piccola nave. Da quel momento, niente reggeva più, nemmeno la magistrale interpretazione dell’ottima Laura Petersen, il che mi ha portato al non verbale..” </div>
<div>Terr lasciò danzare un allusivo sopracciglio a mezza fronte. </div>
<div>“...che l’ingegnere mostrava nei suoi confronti, Capitano. Da lì ho smesso di focalizzarmi sul sabotaggio, ho ignorato la falsa pista su Marte ed ho iniziato a lavorare su di lei, sul Comandante e sull’Ammiraglio, della cui onestà ero già sicuro, ma non del suo ruolo e del rapporto con lei e Moses: avevo troppi pochi elementi per valutare la situazione nel suo quadro generale e, devo ammettere, nulla mi aveva fatto immaginare qualcosa di simile al disegno che ho abbozzato da una prima, parziale lettura del documento che ho appena visionato. Devo ammettere di essere stupito. immagino che dopo questo.. fraintendimento.. vi aggiungerete anche voi alla lista di quelli che vogliono la nostra testa. Una lista piuttosto lunga, non ne sono sorpreso ma, visti tutti insieme...”</div>
<div>Il silenzio pervase la stanza per qualche istante</div>
<div>Fu il Contrammiraglio Bates a rompere gli indugi.</div>
<div>“Adesso che i giochi sono finiti e sappiamo tutti che tipo di ufficiali siamo e da che parte siamo schierati, è il caso di tirare le righe e portare un po’ d’ordine in questo caos.”</div>
<div>Hazyel sorrise cogliendo un attimo di indecisione negli sguardi dei due ufficiali prima che Bernadette riprendesse a parlare</div>
<div>“Tenente Navras Terr, Tenente JG Malin Stromm, siete trasferiti alla stazione scientifica K4, presso la Macchia di Rovi, con effetto immediato. Siete ufficiali impulsivi, inadatti al servizio presso strutture standard della Flotta, la stazione è il posto giusto per due teste calde come voi. Nonostante quanto accaduto in questa stanza, che, in circostanze normali, vi condannerebbe alla tortura del palo, il Tenente Navras Christopher Terr viene promosso con effetto immediato al grado di Tenente Comandante e il Tenente Malin Stromm potrà finalmente togliere il suffisso Junior Grade dal suo grado. Sarete agli ordini del Capitano Hazyel e del Comandante Frank Moses, ai quali mi permetto di suggerire procedure di valutazione e arruolamento meno fantasiose e meno propense a spiacevoli conseguenze, come quelle a cui abbiamo potuto assistere oggi.”</div>
<div>Moses puntò gli occhi sui suoi due nuovi sottoposti. </div>
<div>“Avete dodici ore per presentarvi a bordo della Raziel con i vostri effetti. Scattate e lasciate qui ogni pensiero di puntarmi nuovamente contro un phaser nella vostra vita”</div>
<div>“Sissignore”</div>
<div>I due uscirono dal Comando di Flotta, pervasi da due differenti stati d’animo: il volto della, solitamente inossidabile, Stromm era dipinto di una cupa tristezza: il trasferimento ad una stazione di serie B, in un’area relativamente tranquilla del territorio federale era equivalente ad una condanna in carcere per un ufficiale operativo, la promozione soltanto un patetico palliativo per una carriera finita. Eppure quei due, gli ex sospettati, non sembravano affatto ufficiali logorati dal lavoro di routine di una stazione scientifica nel bel mezzo del nulla.</div>
<div>Terr, invece, gongolava. </div>
<div>“Capo, non c’è nulla per essere così giocondi. Non capisce che ci hanno condannato all’oblio nell’avamposto più inutile della Federazione? Ho sentito parlare di K4, la tomba degli ufficiali scomodi, il cimitero degli elefanti”</div>
<div>“Malin, ho letto quel pad, ricordi?”</div>
<div>“Cosa c’era scritto: godetevi gli interminabili turni di conteggio delle particelle di pulviscolo stellare? Capo, sono tanti anni che lavoriamo insieme ma credo che stavolta siamo arrivati…”</div>
<div>“... nel posto dove avremo le risorse e l’autorità per fare, finalmente, il nostro lavoro. Il problema è che non potremo raccontarlo a nessuno. K4 è la cortina fumogena che abbiamo cercato per tutte le nostre carriere. Fidati”</div>
<div>Stromm parve risollevarsi, conosceva Navras Terr da molto tempo e, se un giorno si fosse svegliato e le avesse detto che il Presidente della Federazione era, in realtà, un doppiogiochista Gorn, avrebbe messo in tasca le manette rinforzate senza indugiare un secondo.</div>
<div>“Sicuro, Navras?”</div>
<div>“Assolutamente. La nostra priorità è inserirci in questo progetto nel minor tempo possibile e, a tal proposito, questo potrebbe aiutare”</div>
<div>Navras estrasse dalla schiena dei pantaloni uno dei pad, trafugato dalla scrivania del Contrammiraglio Bates, lanciandolo alla collega.</div>
<div>Malin strabuzzò gli occhi.</div>
<div>“Non farti illusioni! Sono sicuro che il Capitano e Moses mi abbiano visto prenderlo”</div>
<div>“Buon segno, un gesto di fiducia gratuita”</div>
<div>“Adesso tocca a noi capire loro come hanno capito noi”</div>
<div>“Capo, siamo sicuri che esista ancora un noi e un loro?”</div>
<div>Navras abbassò il capo, pensoso: Malin, dopotutto, poteva aver ragione.</div>
<div>Il loro percorso li riportò al punto di partenza: il negozio di cappelli dove tutto era cominciato.</div>
<div>Il Vulcaniano passò un amichevole braccio attorno alle spalle della collega.</div>
<div>“Risa non sarà St. Kitts, ma avrai comunque bisogno di un cappello, ragazza pallida, figlia del ghiaccio e del vento”</div>
<div> </div>
<div>Utopia Planitia</div>
<div>USS Raziel</div>
<div>Ponte 1 – Ufficio del Capitano</div>
<div>14/12/2398 - Ore 08.30</div>
<div>Moses aveva convocato un inquieto Naidoo per ragguagliarlo dei nuovi eventi. </div>
<div>Le valutazioni presso il Comando ed il recente, insospettabile, trasferimento di Chase ad altro incarico avevano generato un certo grado di insicurezza tra gli ufficiali della USS Raziel.</div>
<div>La voce che circolava era che nessuno fosse al sicuro, che il progetto Empireo stava per essere chiuso o riconvertito, che qualcuno avesse arrestato Hazyel, Moses e persino l’Ammiraglio Rexen.</div>
<div>Naidoo sapeva distinguere un pettegolezzo ingigantito da una vera e propria voce, però, due facce nuove, in uniforme da ufficiali della sicurezza, giravano liberamente per la nave ed il Comandante Mendel gli aveva riferito che un alloggio sulla Raziel era stato per loro liberato e che era stata data disposizione su K4 di allestire gli spazi necessari per accoglierli.</div>
<div>“Pertanto, le cose stanno così. Nessun trasferimento, nessun’altra operazione, come è successo a Chase? Soltanto un supporto, un affiancamento?”</div>
<div>“Esattamente, Signor Naidoo. Il Tenente Comandante Terr si occuperà della sicurezza della Raziel e della parte investigativa, lei di quella della stazione e di tutto il relativo traffico informazioni inerente la stazione ed il Progetto. Si interfaccerà direttamente con il Vulcaniano Terel, attendente del Contrammiraglio Bates.</div>
<div>Il suo compito stava diventando eccessivo per una sola figura ed il Contrammiraglio Bates era preoccupata circa l’impossibilità di avere lo stesso uomo chiave in carica sia sulla stazione che sulla nave”</div>
<div>Naidoo sorrise.</div>
<div>“Capisco, Comandante: le navi hanno la fastidiosa tendenza a spostarsi nello spazio”</div>
<div>Moses concesse al suo ex capo della sicurezza uno dei suoi rari sorrisi.</div>
<div>“A volte anche nel tempo. Un altra cosa, Signor Naidoo: tenga d’occhio i nuovi arrivati per un po’ e mi riferisca. ”</div>
<div>“Teme qualcosa, Signore?”</div>
<div>“No. Voglio solo essere sicuro”</div>
<div>“Provvederò Comandante” </div>
<div> </div>
<div>Utopia Planitia</div>
<div>USS Raziel</div>
<div>Ponte 1 – Alloggio 12</div>
<div>14/12/2398 - Ore 16.25</div>
<div>“Poteva andare peggio, Malin, potevano infilarci in una camerata da quattro cuccette”</div>
<div>“Che fortuna: intrappolata in uno sgabuzzino con il più grande russatore del Quadrante Beta… senza offesa, Capo. Ti ricordi quando eravamo appostati vicino al mercato delle verdure di Bhakera, su Romulus e ti sei addormentato?”</div>
<div>Il volto di Terr si fece interrogativo.</div>
<div>“Registrai il suono della russata, ho le prove. Una volta l’ho usato per far credere a Saffier che ci fosse una ridondanza anomala nei condotti del plasma secondari della USS Severstal. Corse da Voktaq terrorizzato, suggerendo un’evacuazione della sezione ventrale della nave ed una separazione di emergenza”</div>
<div>Terr rise fragorosamente: sapeva dello scherzo e di quanto potessero essere molesti i suoi rumori notturni, ma la storia, rinforzata dal ricordo della faccia terrorizzata di Saffier, lo divertivano sempre.</div>
<div>“Mia madre dice che quello e la punta piegata dell’orecchio sinistro sono le prove che sono figlio di mio padre. Pare che durante i primi sei mesi della loro convivenza uno dei due dovesse spostarsi sul divano”</div>
<div>“Non so molto su tuo padre, Christopher, ma, da quel poco che ho potuto sentire e per come conosco tua madre, devono esserci state delle belle lotte a casa per il predominio sul letto”</div>
<div>“Non immagini, Malin. Una buona parte dei miei traumi infantili arrivano da quelle discussioni”</div>
<div>Navras Christopher Terr lanciò sulla cuccetta bassa la sua borsa.</div>
<div>Il grosso dei suoi effetti personali erano stati già trasportati a bordo, insieme a quelli di Stromm, ma, all’interno di quella borsa, c’erano gli oggetti che lo definivano, quelli che lo avrebbero sempre seguito, da una nave all’altra; da questa estrasse la base di un oloritratto e lo posò sul piccolo portaoggetti accanto alla cuccetta, attivandolo. </div>
<div>Quattro persone, piuttosto malconce: tre ufficiali della Flotta e un Capitano Klingon, in uniformi desuete di almeno vent’anni, apparvero sulla basetta: a giudicare dallo stato deplorevole delle loro uniformi, dai fucili phaser, due quali con chiare bruciature da sovraccarico, affastellati di fronte a loro e dalla plancia semidistrutta, che un occhio esperto avrebbe riconosciuto come quella di una nave di Classe Akira, sembravano appena scampati a una qualche terribile disgrazia. </div>
<div>Sui volti stanchi, deformati dalla deprivazione del sonno e dal dolore delle ferite era dipinto un sorriso, quasi di liberazione. </div>
<div> “Padre, Madre, Padrini: penso che esistano poche famiglie più eterogenee di questa” Stromm sorrise, riguardando la foto per l’ennesima volta.</div>
<div>“Già, e non hai visto il resto”</div>
<div>“Adesso ho conosciuto anche MacIntyre. Che legame avete?”</div>
<div>“Teoricamente, nessuno. Quello che ho imparato è che la famiglia non è il gruppo generato dal legame genetico, ma dalle persone attraverso cui definisci te stesso. Mio padre è cresciuto senza famiglia e credo che abbia sopperito così”</div>
<div>“Se il tuo vecchio fosse qui, sarebbe fiero di lei, Tenente Comandante Navras Christopher Terr”</div>
<div>“No, mi farebbe notare che sto perdendo tempo in sentimentalismi, invece di produrre cose utili come frugare ogni sporco recondito segreto di chiunque sia imbarcato su questa nave, per un eventuale ricatto futuro, oppure piazzare due cariche da demolizione in Sala Macchine, sulle reti di distribuzione di energia primaria e secondaria, perché non sai mai quando ti possa tornare utile paralizzare la nave su cui stai servendo per sei ore”</div>
<div>“Un tipo paranoico”</div>
<div>“Per alcuni un eroe, per altri un criminale indegno di portare l’uniforme”</div>
<div>“...e per te, Navras?”</div>
<div>“Ambedue, mia madre è solita dire che, se fosse vissuto abbastanza, sarebbe stato il primo Capitano a ricevere la nomina contemporaneamente a un mandato di arresto”</div>
<div>“Pochi della Vecchia Guardia si sono adattati ai nostri tempi”</div>
<div>“Figuriamoci lui, il suo primo imbarco fu una nuovissima nave... di Classe Excelsior. A volte, penso che sia meglio così, che sia mancato in servizio attivo, prima di essere invitato al congedo o assegnato a un incarico senza scopo”</div>
<div>“Però qualcuno ce l’ha fatta, ad esempio..”</div>
<div>=^=Hazyel a Terr=^=</div>
<div>“Qui Terr, Capitano”</div>
<div>=^=A rapporto nel mio ufficio, occorre riesaminare i fatti degli ultimi giorni=^= </div>
<div>“Immediatamente, Capitano”</div>
<div>Terr sorrise sarcastico al suo secondo. </div>
<div>“Si comincia, Tenente Stromm”</div>
<div>“Faccia attenzione a non fare arrabbiare nessuno, Tenente Comandante Terr”</div>
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<div> </div>
<div>Federico Rapuzzi </div>
<div>Captain</div>
<div>S/Y Adrigole </div>
<div>(+39) 3466794397</div>
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Ten. Cmdr. Francis Moses<br>
Primo Ufficiale<br>
USS Raziel<br>
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"La tecnologia migliora ogni giorno e va bene, ma di solito basta un pezzo di gomma da masticare, un coltellino e un sorriso." Spy game</div>
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