[Stml17] Rest - indagine

Silvia Brunati sbrunati a gmail.com
Gio 4 Dic 2014 23:46:07 CET


Bello ! :D

Il giorno 4 dicembre 2014 22:25, Federico Pirazzoli <cmdrtkar a gmail.com> ha
scritto:

> Ed ecco il pezzo di imbarco di Rest! Vi avevo detto che é un figlio di
> Borg insensibile?
>
>
>
> USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa – Alloggio Rest - 1
> dicembre 2394 – Ore 05:30
>
> Rest era solo, all’interno della propria cabina, e le sole luci che
> illuminavano l’ordinatissima stanza erano quelle di poche candele da
> meditazione, accese su appositi supporti che non avrebbero costituito un
> rischio per la sicurezza del vascello.
>
> A differenza di molti dei suoi colleghi, che avevano scelto di continuare
> a risiedere in Accademia fino all’ultimo momento, il giovane Primo
> Ufficiale Tattico si era trasferito a bordo della U.S.S. Hope già da un
> mese, al fine di seguire al meglio le procedure di messa a punto dei
> sistemi e di carico delle scorte.
>
> Il suo corpo si muoveva lentamente, ripetendo con attenzione le precise
> figure della Suus Mahna. Certo, grazie all’addestramento come ufficiale
> della Sicurezza della Flotta Stellare aveva appreso anche altre forme di
> arte marziale più aggressive ed efficienti, ma riteneva che l’antico stile
> Vulcaniano – una vera e propria arte in grado di mantenere in perfetto
> equilibrio l’aspetto fisico e meditativo – fosse parte integrante di lui.
>
> Completati i propri esercizi mattutini alle 05:42, come ogni mattina,
> peraltro, si concesse una rapida doccia sonica ed un pasto frugale al
> replicatore dell’alloggio, così da essere pronto ad entrare in servizio
> alle 06:00, esattamente due ore prima dell’inizio effettivo del suo turno.
>
> Con indosso una divisa perfettamente stirata ed inamidata, sulla quale
> brillavano in maniera quasi maniacale il comunicatore ed i pin “fittizi” da
> Tenente Comandante, si diresse alla Sezione Tattica e Sicurezza, con
> l’intento di raggiungere il proprio ufficio e studiare i rapporti delle
> attività notturne prima dell’inizio del proprio effettivo turno di lavoro.
>
>
> USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa – Sezione Tattica e
> Sicurezza - 1 dicembre 2394 – Ore 06:00
>
> Giunto nei pressi della zona comune della Sezione, dove si trovavano
> diverse postazioni per il personale di turno, rimase però lievemente
> sorpreso trovandosi di fronte i Guardiamarina (fittizi) Brown e Taylor, che
> ricordava essere stati assegnati alla verifica dei container immagazzinati
> nella stiva di carico principale.
>
> Leggermente perplesso per la presenza dei due esattamente 1.12 ore prima
> del previsto completamento dell’ispezione, si avvicinò loro, con le mani
> intrecciate dietro la schiena, domandando “Ci sono dei problemi alla Stiva
> di Carico, signori?”
>
> I due si misero immediatamente sugli attenti alla vista dell’Ufficiale e
> Brown si affrettò a rispondere “No, signore…nessun problema. Abbiamo già
> terminato l’ispezione dei container caricati a bordo.” E, per sicurezza,
> gli porse un Dipadd contenente presumibilmente il rapporto dell’ispezione.
>
> Il Vulcaniano allungò la mano destra per afferrare il Padd, facendo
> attenzione a non sfiorare l’arto dell’Umano, quindi diede una rapida
> occhiata al contenuto del documento. Apparentemente il lavoro sembrava
> svolto con efficienza ed era presente una relazione completa, corredata di
> scansioni sensorie, del contenuto di 132 container, tanti quanti ne
> risultavano imbarcati secondo i documenti di trasporto.
>
> “Molto bene…” annuì, osservando con un accenno di curiosità le reazioni
> dei due. Brown appariva soddisfatto della cosa, mentre invece Taylor
> appariva leggermente a disagio. Ignorando per il momento la cosa, sfruttò
> la coda dell’occhio per verificare quanto personale li circondasse e –
> notando altre sei persone presenti, decise che era un buon momento per
> sfruttare le tecniche di incentivo morale del personale apprese nei suoi
> studi su Zakdorn e aggiunse “Avete svolto un lavoro efficiente,
> signori…sono soddisfatto. La cosa sarà tenuta in debita considerazione.”
>
> Sì, si disse Rest, era stata una buona strategia. Nell’ambiente ristretto
> e sostanzialmente chiuso di una Nave Stellare, specie di una nave di
> dimensioni relativamente piccole come la Hope, il circolo delle
> informazioni ufficiose era rapido ed efficiente e sarebbe stata una cosa
> buona per l’efficienza della Sezione che si sapesse che il Caposezione era
> attento alle modalità di svolgimento di tutte le attività, comprese quelle
> meno rilevanti, e che era capace di riconoscere e premiare un lavoro ben
> fatto.
>
> Come a confermare la sua valutazione, il volto di Brown si illuminò di un
> leggero sorriso, mentre affermava convinto “Grazie Signore!” poi, forse in
> un tardivo slancio di umiltà, aggiungeva “Anche se buona parte del merito è
> stata di Taylor…si è assunto l’incarico di analizzare tutti i carichi di
> materiali pesanti e lo ha fatto estremamente in fretta!”
>
> Il secondo Cadetto, tirato in ballo, ebbe una reazione che attirò
> l’attenzione di Rest. Anziché reagire positivamente ai complimenti del
> superiore e del collega, Taylor esitò, muovendosi per un istante a disagio
> sulle gambe, prima di dire, con voce un po’ incerta “Non ho fatto nulla di
> eccezionale…”
>
> Si trattava di una reazione anomala, specie in considerazione
> dell’inappropriato tasso di dilatazione delle palpebre dell’Umano, ma Rest
> fece finta di nulla, congedandoli con un cenno del capo prima di riprendere
> il percorso verso il proprio ufficio, il padd tenuto tra le mani incrociate
> dietro la schiena. Non aveva però dimenticato quella strana reazione e si
> ripromise – al momento opportuno – di approfondire il tutto.
>
>
> USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa – Ufficio Capo Sezione
> tattica - 1 dicembre 2394 – Ore 07:53
>
> Terminata in anticipo l’analisi degli esigui rapporti giunti durante la
> notte e redatta la tabella delle attività del turno Alpha, Rest si alzò
> dalla propria poltrona per recarsi al replicatore, ove ordinò una tazza di
> Thè speziato vulcaniano.
>
> Quindi, sedutosi nuovamente alla scrivania con una postura rigida che
> nessun Umano – specie se da solo - avrebbe mantenuto a lungo, si apprestò
> ad esaminare il rapporto di verifica del materiale alloggiato nella Stiva
> di Carico principale. Per prima cosa lesse attentamente tutto il rapporto,
> verificando il contenuto dei container, rilevato dai Tricoder, con le bolle
> di carico.
>
> L’analisi non produsse alcun risultato utile, quindi l’Ufficiale tattico
> Capo si prese qualche momento per riflettere, sorbendo al contempo un lungo
> sorso della propria bevanda. Era evidente che Taylor fosse a disagio per il
> fatto di essere stato additato come colui che aveva svolto la maggior parte
> di un lavoro lungo e piuttosto noioso, riuscendo a farlo anche in un tempo
> minore rispetto a quello stimato.
>
> Poiché la maggior parte del personale Umano avrebbe reagito ad un
> complimento con orgoglio, o al massimo con imbarazzo,  in una situazione
> analoga, il Vulcaniano cercò di richiamare alla memoria tutte le reazioni
> del Guardiamarina sfruttando le tecniche di meditazione della propria
> razza. Effettivamente, dovette ammettere dopo un momento di profonda
> riflessione, durante i cinquantadue secondi che aveva impiegato per
> scorrere il rapporto quando Brown glielo aveva consegnato, Taylor aveva
> assunto una postura estremamente tesa, limitando al minimo i movimenti e
> mantenendo per tutto il tempo la muscolatura in tensione.
>
> Esisteva dunque una probabilità – quantificabile all’incirca al 76,43% -
> che Taylor temesse che dalla lettura del rapporto emergesse qualcosa per
> lui negativo. Ma cosa? Probabilmente – e si trattava di una logica
> supposizione da parte di Rest – non aveva adempiuto al proprio dovere in
> maniera così esemplare.
>
> Stuzzicato nella propria curiosità, il Vulcaniano prese la cosa come una
> sfida personale e richiamò le letture dei sensori nella Stiva di Carico,
> sovrapponendo sullo schermo del computer diverse informazioni. Per prima
> cosa richiamò una mappa della stiva stessa, sulla quale fece riportare la
> posizione esatta di tutti i 132 container caricati quindi, sfruttando le
> registrazioni dei sensori interni, tracciò il movimento dei comunicatori
> dei due ufficiali della sicurezza. All’indice temporale rilevato dalle
> letture dei sensori, poi, associò l’attività e la rilevazione dei due
> Tricoder, così da sapere esattamente cosa i suoi sottoposti stessero
> scansionando in ogni momento.
>
> Soddisfatto, quindi, Rest escluse il segnale di Taylor ed avviòla
> registrazione a 20 volte la velocità normale, esaminando col proprio occhio
> attento l’attività svolta da Brown nelle cinque ore che avevano trascorso
> nella stiva. Non trovando nulla di anomalo, riportò la registrazione
> all’inizio, eliminando il segnale di Brown e inserendo quello di Taylor.
> Poiché era quest’ultimo ad interessargli, eseguì la riproduzione solo a 10x
> e ciò fu un bene.  All’inizio l’attività di Taylor risultava ineccepibile
> ma, mano a mano che si allontanava dal collega, le sue scansioni
> risultavano più rapide e meno approfondite. Rest si stava già convincendo
> di aver scoperto una semplice approssimazione sul lavoro svolto quando, a
> circa metà dell’attività, notò uno strano movimento.
>
> ‘Perché Taylor aggira uno spazio vuoto, prima di esaminare questi
> container di pezzi di ricambio del deflettore?’ si chiese, riportando
> indietro l’indice temporale di circa un minuto e riproducendo a velocità
> normale. Effettivamente il Guardiamarina aveva compiuto un ampio giro
> attorno ad alcune casse di pezzi di ricambio, anziché percorrere un tratto
> rettilineo.
>
> Incuriosito, l’Ufficiale decise di approfondire la cosa. Con un movimento
> elegante si alzò in piedi e, dopo aver recuperato il proprio Tricoder, si
> diresse a passo spedito verso la Stiva di Carico.
>
>
> USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa – Stiva di Carico
> Principale - 1 dicembre 2394 – Ore 14:32
>
> “E questo è quanto, Comandante…” riferì il Vulcaniano, indicando al Capo
> delle Operazioni un container in tutto e per tutto identico agli altri
> presenti nella sala, salvo per il fatto che risultava ora aperto e al suo
> interno era possibile notare numerose casse di legno senza etichetta.
>
> “Sarà sicuramente un errore di consegna…” ribatté l’Umano con una faccia
> da schiaffi non indifferente, rivolgendo al parigrado un sorriso allegro,
> che non trovò però riscontro nella impenetrabile impassibilità del
> Vulcaniano “d’altra parte, il Container non risulta nella nostra bolla di
> consegna, no? Io suggerisco di richiuderlo e contattare l’astroporto per
> organizzare la riconsegna…anzi, dato che questa è proprio una cosa da
> Operazioni, lasci che me ne occupi io. Lei ha già tanti altri pensieri…”
>
> “Caricare materiale alcolico su di un vascello militare è un reato sancito
> dal Codice della Flotta Stellare, pertanto il suddetto materiale non potrà
> essere rimosso dalla stiva sino al completamento delle indagini e
> all’individuazione di eventuali responsabilità…” rispose glaciale il
> Vulcaniano, fissando l’altro ufficiale “in giallo” come a volerlo sfidare a
> ribattere.
>
> “Suvvia, non crede di esagerare…” provò a rabbonirlo  Apollo "è stato un
> errore del corriere…chi vuole che porti intenzionalmente quarantadue casse
> di birra Andoriana a bordo di una Nave Stellare della Federazione?” poi,
> notando che il collega non sembrava interessato a cedere di un millimetro
> dalla propria posizione, desistette affermando invece “Vabbé, lasciamo
> stare…ha già qualche indiziato?”
>
> “Ho acquisito le registrazioni video del carico della merce ed individuato
> sia il corriere sia chi l’ha ricevuta…che, per inciso, è uno dei suoi
> uomini…il Guardiamarina Dexter…” ribatté fermo Rest, prima di aggiungere
> “Oltre ovviamente al mio uomo che ha evitato con attenzione di scansionare
> la cassa.”
>
> " Continuo a pensare che, a meno di ventiquattro ore dal varo della nave,
> sarebbe meglio far sparire questa roba in maniera silenziosa e poi
> preoccuparci di eventuali punizioni all'interno della gerarchia di
> bordo..." ammise infine l'Umano, giocando a carte scoperte quanto gli era
> possibile e cercando di salvare capra e cavoli "ma l'ufficiale della
> Sicurezza é lei. Quel che posso fare é consigliarle di seguire la via
> gerarchica e lasciar decidere al Capitano Bueller..."
>
> Si trattava in effetti di un suggerimento sensato, ammise tra se Rest...un
> suggerimento che, però, portava ad un esito incerto. Il loro Capitano
> avrebbe seguito alla lettera il regolamento, portando i colpevoli in Corte
> Marziale, o avrebbe scelto una via traversa?
>
> Decidendo all'istante la strategia da intraprendere, Rest fece un cenno di
> assenso e se ne andò.
>
> Quando fu certo che le sue fini orecchie Vulcaniane fossero fuori dalle
> scatole, Apollo sfiorò il comunicatore convocando in stiva di Carico Taylor
> e Dexter, per decidere il da farsi...
>
>
> USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa – Corridoio nei pressi
> della Stiva di Carico Principale - 1 dicembre 2394 – Ore 16:30
>
> Rest avanzava a passo marziale lungo il corridoio ove il Computer di bordo
> lo aveva informato essere il Comandante Xyr. Il Vulcaniano stringeva in
> mano un rapporto dettagliato del caso "Birra Andoriana" ed era ben deciso a
> farlo giungere al Capitano con l'avvallo del Primo Ufficiale, così che
> l'Umano al comando della Hope non potesse in qualche modo insabbiare la
> faccenda.
>
> Forse un esterno avrebbe potuto considerare il suo un eccesso di zelo, ma
> la verità era che Rest riteneva un affronto personale il fatto che uno dei
> suoi uomini, ancora prima di lasciare il bacino spaziale, avesse avuto
> l'ardire di infangare l'onore della SUA Sezione macchiandosi di un crimine,
> di piccola o grande entità che fosse.
>
> Fu per questo che giunse quasi a passo di carica nei pressi della Stiva di
> Carico ove Xyr si stava a sua volta dirigendo, rallentando il passo solo
> quando notò i due Ufficiali Superiori che il Primo Ufficiale stava
> scortando. Naturalmente sapeva chi fossero, ma la loro presenza era un
> ostacolo allo scopo che si era prefissato, quindi dedicò loro il minimo
> dell'attenzione necessaria.
>
> Il lieve movimento della testa fu l’unico segnale di saluto nei confronti
> dei suoi diretti superiori. “Comandante Xyr, credo sia necessario lei legga
> questa nota”. L’andoriana prese curiosa il PADD che il Tattico le porse.
>
> Ovviamente Rest conosceva perfettamente il contenuto della nota e,
> conoscendo molto bene anche i tempi di lettura di Xyr, non ebbe difficoltà
> a ripeterla nella sua mente esattamente allo stesso ritmo con il quale
> l'Andoriana la stava leggendo.
> “In data 1 Dicembre 2394 ore 15.45 presso stiva di carico USS Hope
> NCC-25122 è stata ritrovata un fornitura di 42 casse (1008 bottiglie) di un
> fermentato alcolico con ceppi di Saccharomyces cerevisiae di zuccheri
> derivanti da fonti amidacee presenti esclusivamente sul pianeta Andoria. Il
> nome comune è Birra Andoriana. Come da protocollo della Flotta Stellare
> introdurre clandestinamente suddetta sostanza su un qualsiasi vascello
> della Flotta ricade nelle violazioni deferibili alla corte marziale. In
> seguito ad un’attenta indagine svolta (cui in allegato le registrazioni
> video dell’intera operazione di carico) vengono proposti per il suddetto
> deferimento presso la Corte Marziale i seguenti cadetti le cui schede sono
> anch'esse allegate. Sembra l’intera operazione si sia svolta all'oscuro del
> Capo Operazioni già interrogato in merito.”
>
> Xyr cercò di mantenere la calma. A pochi metri davanti a lei c’era una
> stiva di carico piena di materiale medico e di Birra Andoriana caricata
> illegalmente sotto gli occhi di tutti. Tra lei e la stiva un
> Contrammiraglio e un Capitano che probabilmente se ne sarebbero accorti.
>
> “Grazie Rest, ottimo lavoro”. Xyr appose quasi tremante di rabbia il suo
> nome come controfirma alla nota del vulcaniano inviandola al Capitano
> Bueller.
>
> Una volta congedato, l'ufficiale Tattico Capo fece il saluto militare al
> terzetto e, girato sui tacchi, se ne andò.
>
>
> USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa – Alloggio di Rest - 1
> dicembre 2394 – Ore 23.30
>
> La serata si era conclusa con la più classica delle cene di gala con gli
> auguri da parte del Comando di Flotta e con la baldoria prima della
> partenza, ma Rest non era rimasto tanto a lungo da scoprirla. Terminato il
> pasto ed i discorsi ufficiali si era accomiatato, raggiungendo il proprio
> alloggio ove aveva meditato per esattamente quarantacinque minuti, prima di
> spegnere tutte le luci e mettersi a dormire.
>
> In maniera completamente illogica, tuttavia, il sonno aveva deciso di
> tardare a presentarsi, mentre l'eccitazione per l'inizio della missione
> faceva sì che la sua mente divagasse verso le infinite sfide che li
> avrebbero attesi.
>
> Decidendo che sarebbe stato illogico ed improduttivo rimanere svegli nel
> letto, si alzò e, raggiunto il tavolo del salotto, attivò l'interfaccia di
> Stratagema, lasciando che il computer selezionasse - attraverso la rete
> civile subspaziale - un avversario casuale...esattamente ciò che gli
> serviva per riuscire a liberare la mente da ogni pensiero.
>
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Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
occupati. Bertolt Brecht
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