[Stml17] R: Re: Rest - indagine
Silvia Brunati
sbrunati a gmail.com
Ven 5 Dic 2014 08:51:20 CET
E io prevedo che Lon Basta passerà il suo tempo a porre rimedio alla guerra
in corso. :D
Il giorno 5 dicembre 2014 08:35, Federico Pirazzoli <cmdrtkar a gmail.com> ha
scritto:
> Credo che Rest farà scopo della sua vita sbattere il tuo pg fuori dalla
> Flotta, se solo "annusa" il tuo coinvolgimento in questa storia....
>
> Mi chiedo come reagirà quando dovranno collaborare..Il 05/dic/2014 08:14
> Paulo Rodriguez <gm.paulo.rodriguez a gmail.com> ha scritto:
> >
> > Si confermo Apollo è il mio nick, il personaggio si chiama Paulo
> Rodriguez!
> > Comunque bel pezzo, credo che Rest e Paulo saranno amiconi :D
> >
> >
> > Inviato da Samsung Mobile.
> >
> >
> > -------- Messaggio originale --------
> > Da: Contrammiraglio Lennox
> > Data:04/12/2014 23:51 (GMT+01:00)
> > A: USS Hope
> > Oggetto: Re: [Stml17] Rest - indagine
> >
> > OK...volevo non commentare ma è più forte di me...che palle i
> vulcaniani!!!!! :p
> >
> > Comunque, l'imbarco è molto molto bello, però:
> > - ma che è il primo ufficiale della sicurezza :\ mi mancano dei pezzi?
> Vabbe probabile :)
> > - non sono le palpebre che si dilatano ma le pupille!
> > - il capo operazioni non si chiama Apollo...quello è il nick di
> Amedeo....:) il nome è sud americano...
> >
> > :*
> >
> > Ileana
> >
> > Il 04/dic/2014 22:27 "Federico Pirazzoli" <cmdrtkar a gmail.com> ha
> scritto:
> >>
> >> Ed ecco il pezzo di imbarco di Rest! Vi avevo detto che é un figlio di
> Borg insensibile?
> >>
> >>
> >>
> >> USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa – Alloggio Rest - 1
> dicembre 2394 – Ore 05:30
> >>
> >> Rest era solo, all’interno della propria cabina, e le sole luci che
> illuminavano l’ordinatissima stanza erano quelle di poche candele da
> meditazione, accese su appositi supporti che non avrebbero costituito un
> rischio per la sicurezza del vascello.
> >>
> >> A differenza di molti dei suoi colleghi, che avevano scelto di
> continuare a risiedere in Accademia fino all’ultimo momento, il giovane
> Primo Ufficiale Tattico si era trasferito a bordo della U.S.S. Hope già da
> un mese, al fine di seguire al meglio le procedure di messa a punto dei
> sistemi e di carico delle scorte.
> >>
> >> Il suo corpo si muoveva lentamente, ripetendo con attenzione le precise
> figure della Suus Mahna. Certo, grazie all’addestramento come ufficiale
> della Sicurezza della Flotta Stellare aveva appreso anche altre forme di
> arte marziale più aggressive ed efficienti, ma riteneva che l’antico stile
> Vulcaniano – una vera e propria arte in grado di mantenere in perfetto
> equilibrio l’aspetto fisico e meditativo – fosse parte integrante di lui.
> >>
> >> Completati i propri esercizi mattutini alle 05:42, come ogni mattina,
> peraltro, si concesse una rapida doccia sonica ed un pasto frugale al
> replicatore dell’alloggio, così da essere pronto ad entrare in servizio
> alle 06:00, esattamente due ore prima dell’inizio effettivo del suo turno.
> >>
> >> Con indosso una divisa perfettamente stirata ed inamidata, sulla quale
> brillavano in maniera quasi maniacale il comunicatore ed i pin “fittizi” da
> Tenente Comandante, si diresse alla Sezione Tattica e Sicurezza, con
> l’intento di raggiungere il proprio ufficio e studiare i rapporti delle
> attività notturne prima dell’inizio del proprio effettivo turno di lavoro.
> >>
> >>
> >> USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa – Sezione Tattica e
> Sicurezza - 1 dicembre 2394 – Ore 06:00
> >>
> >> Giunto nei pressi della zona comune della Sezione, dove si trovavano
> diverse postazioni per il personale di turno, rimase però lievemente
> sorpreso trovandosi di fronte i Guardiamarina (fittizi) Brown e Taylor, che
> ricordava essere stati assegnati alla verifica dei container immagazzinati
> nella stiva di carico principale.
> >>
> >> Leggermente perplesso per la presenza dei due esattamente 1.12 ore
> prima del previsto completamento dell’ispezione, si avvicinò loro, con le
> mani intrecciate dietro la schiena, domandando “Ci sono dei problemi alla
> Stiva di Carico, signori?”
> >>
> >> I due si misero immediatamente sugli attenti alla vista dell’Ufficiale
> e Brown si affrettò a rispondere “No, signore…nessun problema. Abbiamo già
> terminato l’ispezione dei container caricati a bordo.” E, per sicurezza,
> gli porse un Dipadd contenente presumibilmente il rapporto dell’ispezione.
> >>
> >> Il Vulcaniano allungò la mano destra per afferrare il Padd, facendo
> attenzione a non sfiorare l’arto dell’Umano, quindi diede una rapida
> occhiata al contenuto del documento. Apparentemente il lavoro sembrava
> svolto con efficienza ed era presente una relazione completa, corredata di
> scansioni sensorie, del contenuto di 132 container, tanti quanti ne
> risultavano imbarcati secondo i documenti di trasporto.
> >>
> >> “Molto bene…” annuì, osservando con un accenno di curiosità le reazioni
> dei due. Brown appariva soddisfatto della cosa, mentre invece Taylor
> appariva leggermente a disagio. Ignorando per il momento la cosa, sfruttò
> la coda dell’occhio per verificare quanto personale li circondasse e –
> notando altre sei persone presenti, decise che era un buon momento per
> sfruttare le tecniche di incentivo morale del personale apprese nei suoi
> studi su Zakdorn e aggiunse “Avete svolto un lavoro efficiente,
> signori…sono soddisfatto. La cosa sarà tenuta in debita considerazione.”
> >>
> >> Sì, si disse Rest, era stata una buona strategia. Nell’ambiente
> ristretto e sostanzialmente chiuso di una Nave Stellare, specie di una nave
> di dimensioni relativamente piccole come la Hope, il circolo delle
> informazioni ufficiose era rapido ed efficiente e sarebbe stata una cosa
> buona per l’efficienza della Sezione che si sapesse che il Caposezione era
> attento alle modalità di svolgimento di tutte le attività, comprese quelle
> meno rilevanti, e che era capace di riconoscere e premiare un lavoro ben
> fatto.
> >>
> >> Come a confermare la sua valutazione, il volto di Brown si illuminò di
> un leggero sorriso, mentre affermava convinto “Grazie Signore!” poi, forse
> in un tardivo slancio di umiltà, aggiungeva “Anche se buona parte del
> merito è stata di Taylor…si è assunto l’incarico di analizzare tutti i
> carichi di materiali pesanti e lo ha fatto estremamente in fretta!”
> >>
> >> Il secondo Cadetto, tirato in ballo, ebbe una reazione che attirò
> l’attenzione di Rest. Anziché reagire positivamente ai complimenti del
> superiore e del collega, Taylor esitò, muovendosi per un istante a disagio
> sulle gambe, prima di dire, con voce un po’ incerta “Non ho fatto nulla di
> eccezionale…”
> >>
> >> Si trattava di una reazione anomala, specie in considerazione
> dell’inappropriato tasso di dilatazione delle palpebre dell’Umano, ma Rest
> fece finta di nulla, congedandoli con un cenno del capo prima di riprendere
> il percorso verso il proprio ufficio, il padd tenuto tra le mani incrociate
> dietro la schiena. Non aveva però dimenticato quella strana reazione e si
> ripromise – al momento opportuno – di approfondire il tutto.
> >>
> >>
> >> USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa – Ufficio Capo Sezione
> tattica - 1 dicembre 2394 – Ore 07:53
> >>
> >> Terminata in anticipo l’analisi degli esigui rapporti giunti durante la
> notte e redatta la tabella delle attività del turno Alpha, Rest si alzò
> dalla propria poltrona per recarsi al replicatore, ove ordinò una tazza di
> Thè speziato vulcaniano.
> >>
> >> Quindi, sedutosi nuovamente alla scrivania con una postura rigida che
> nessun Umano – specie se da solo - avrebbe mantenuto a lungo, si apprestò
> ad esaminare il rapporto di verifica del materiale alloggiato nella Stiva
> di Carico principale. Per prima cosa lesse attentamente tutto il rapporto,
> verificando il contenuto dei container, rilevato dai Tricoder, con le bolle
> di carico.
> >>
> >> L’analisi non produsse alcun risultato utile, quindi l’Ufficiale
> tattico Capo si prese qualche momento per riflettere, sorbendo al contempo
> un lungo sorso della propria bevanda. Era evidente che Taylor fosse a
> disagio per il fatto di essere stato additato come colui che aveva svolto
> la maggior parte di un lavoro lungo e piuttosto noioso, riuscendo a farlo
> anche in un tempo minore rispetto a quello stimato.
> >>
> >> Poiché la maggior parte del personale Umano avrebbe reagito ad un
> complimento con orgoglio, o al massimo con imbarazzo, in una situazione
> analoga, il Vulcaniano cercò di richiamare alla memoria tutte le reazioni
> del Guardiamarina sfruttando le tecniche di meditazione della propria
> razza. Effettivamente, dovette ammettere dopo un momento di profonda
> riflessione, durante i cinquantadue secondi che aveva impiegato per
> scorrere il rapporto quando Brown glielo aveva consegnato, Taylor aveva
> assunto una postura estremamente tesa, limitando al minimo i movimenti e
> mantenendo per tutto il tempo la muscolatura in tensione.
> >>
> >> Esisteva dunque una probabilità – quantificabile all’incirca al 76,43%
> - che Taylor temesse che dalla lettura del rapporto emergesse qualcosa per
> lui negativo. Ma cosa? Probabilmente – e si trattava di una logica
> supposizione da parte di Rest – non aveva adempiuto al proprio dovere in
> maniera così esemplare.
> >>
> >> Stuzzicato nella propria curiosità, il Vulcaniano prese la cosa come
> una sfida personale e richiamò le letture dei sensori nella Stiva di
> Carico, sovrapponendo sullo schermo del computer diverse informazioni. Per
> prima cosa richiamò una mappa della stiva stessa, sulla quale fece
> riportare la posizione esatta di tutti i 132 container caricati quindi,
> sfruttando le registrazioni dei sensori interni, tracciò il movimento dei
> comunicatori dei due ufficiali della sicurezza. All’indice temporale
> rilevato dalle letture dei sensori, poi, associò l’attività e la
> rilevazione dei due Tricoder, così da sapere esattamente cosa i suoi
> sottoposti stessero scansionando in ogni momento.
> >>
> >> Soddisfatto, quindi, Rest escluse il segnale di Taylor ed avviòla
> registrazione a 20 volte la velocità normale, esaminando col proprio occhio
> attento l’attività svolta da Brown nelle cinque ore che avevano trascorso
> nella stiva. Non trovando nulla di anomalo, riportò la registrazione
> all’inizio, eliminando il segnale di Brown e inserendo quello di Taylor.
> Poiché era quest’ultimo ad interessargli, eseguì la riproduzione solo a 10x
> e ciò fu un bene. All’inizio l’attività di Taylor risultava ineccepibile
> ma, mano a mano che si allontanava dal collega, le sue scansioni
> risultavano più rapide e meno approfondite. Rest si stava già convincendo
> di aver scoperto una semplice approssimazione sul lavoro svolto quando, a
> circa metà dell’attività, notò uno strano movimento.
> >>
> >> ‘Perché Taylor aggira uno spazio vuoto, prima di esaminare questi
> container di pezzi di ricambio del deflettore?’ si chiese, riportando
> indietro l’indice temporale di circa un minuto e riproducendo a velocità
> normale. Effettivamente il Guardiamarina aveva compiuto un ampio giro
> attorno ad alcune casse di pezzi di ricambio, anziché percorrere un tratto
> rettilineo.
> >>
> >> Incuriosito, l’Ufficiale decise di approfondire la cosa. Con un
> movimento elegante si alzò in piedi e, dopo aver recuperato il proprio
> Tricoder, si diresse a passo spedito verso la Stiva di Carico.
> >>
> >>
> >> USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa – Stiva di Carico
> Principale - 1 dicembre 2394 – Ore 14:32
> >>
> >> “E questo è quanto, Comandante…” riferì il Vulcaniano, indicando al
> Capo delle Operazioni un container in tutto e per tutto identico agli altri
> presenti nella sala, salvo per il fatto che risultava ora aperto e al suo
> interno era possibile notare numerose casse di legno senza etichetta.
> >>
> >> “Sarà sicuramente un errore di consegna…” ribatté l’Umano con una
> faccia da schiaffi non indifferente, rivolgendo al parigrado un sorriso
> allegro, che non trovò però riscontro nella impenetrabile impassibilità del
> Vulcaniano “d’altra parte, il Container non risulta nella nostra bolla di
> consegna, no? Io suggerisco di richiuderlo e contattare l’astroporto per
> organizzare la riconsegna…anzi, dato che questa è proprio una cosa da
> Operazioni, lasci che me ne occupi io. Lei ha già tanti altri pensieri…”
> >>
> >> “Caricare materiale alcolico su di un vascello militare è un reato
> sancito dal Codice della Flotta Stellare, pertanto il suddetto materiale
> non potrà essere rimosso dalla stiva sino al completamento delle indagini e
> all’individuazione di eventuali responsabilità…” rispose glaciale il
> Vulcaniano, fissando l’altro ufficiale “in giallo” come a volerlo sfidare a
> ribattere.
> >>
> >> “Suvvia, non crede di esagerare…” provò a rabbonirlo Apollo "è stato
> un errore del corriere…chi vuole che porti intenzionalmente quarantadue
> casse di birra Andoriana a bordo di una Nave Stellare della Federazione?”
> poi, notando che il collega non sembrava interessato a cedere di un
> millimetro dalla propria posizione, desistette affermando invece “Vabbé,
> lasciamo stare…ha già qualche indiziato?”
> >>
> >> “Ho acquisito le registrazioni video del carico della merce ed
> individuato sia il corriere sia chi l’ha ricevuta…che, per inciso, è uno
> dei suoi uomini…il Guardiamarina Dexter…” ribatté fermo Rest, prima di
> aggiungere “Oltre ovviamente al mio uomo che ha evitato con attenzione di
> scansionare la cassa.”
> >>
> >> " Continuo a pensare che, a meno di ventiquattro ore dal varo della
> nave, sarebbe meglio far sparire questa roba in maniera silenziosa e poi
> preoccuparci di eventuali punizioni all'interno della gerarchia di
> bordo..." ammise infine l'Umano, giocando a carte scoperte quanto gli era
> possibile e cercando di salvare capra e cavoli "ma l'ufficiale della
> Sicurezza é lei. Quel che posso fare é consigliarle di seguire la via
> gerarchica e lasciar decidere al Capitano Bueller..."
> >>
> >> Si trattava in effetti di un suggerimento sensato, ammise tra se
> Rest...un suggerimento che, però, portava ad un esito incerto. Il loro
> Capitano avrebbe seguito alla lettera il regolamento, portando i colpevoli
> in Corte Marziale, o avrebbe scelto una via traversa?
> >>
> >> Decidendo all'istante la strategia da intraprendere, Rest fece un cenno
> di assenso e se ne andò.
> >>
> >> Quando fu certo che le sue fini orecchie Vulcaniane fossero fuori dalle
> scatole, Apollo sfiorò il comunicatore convocando in stiva di Carico Taylor
> e Dexter, per decidere il da farsi...
> >>
> >>
> >> USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa – Corridoio nei pressi
> della Stiva di Carico Principale - 1 dicembre 2394 – Ore 16:30
> >>
> >> Rest avanzava a passo marziale lungo il corridoio ove il Computer di
> bordo lo aveva informato essere il Comandante Xyr. Il Vulcaniano stringeva
> in mano un rapporto dettagliato del caso "Birra Andoriana" ed era ben
> deciso a farlo giungere al Capitano con l'avvallo del Primo Ufficiale, così
> che l'Umano al comando della Hope non potesse in qualche modo insabbiare la
> faccenda.
> >>
> >> Forse un esterno avrebbe potuto considerare il suo un eccesso di zelo,
> ma la verità era che Rest riteneva un affronto personale il fatto che uno
> dei suoi uomini, ancora prima di lasciare il bacino spaziale, avesse avuto
> l'ardire di infangare l'onore della SUA Sezione macchiandosi di un crimine,
> di piccola o grande entità che fosse.
> >>
> >> Fu per questo che giunse quasi a passo di carica nei pressi della Stiva
> di Carico ove Xyr si stava a sua volta dirigendo, rallentando il passo solo
> quando notò i due Ufficiali Superiori che il Primo Ufficiale stava
> scortando. Naturalmente sapeva chi fossero, ma la loro presenza era un
> ostacolo allo scopo che si era prefissato, quindi dedicò loro il minimo
> dell'attenzione necessaria.
> >>
> >> Il lieve movimento della testa fu l’unico segnale di saluto nei
> confronti dei suoi diretti superiori. “Comandante Xyr, credo sia necessario
> lei legga questa nota”. L’andoriana prese curiosa il PADD che il Tattico le
> porse.
> >>
> >> Ovviamente Rest conosceva perfettamente il contenuto della nota e,
> conoscendo molto bene anche i tempi di lettura di Xyr, non ebbe difficoltà
> a ripeterla nella sua mente esattamente allo stesso ritmo con il quale
> l'Andoriana la stava leggendo.
> >> “In data 1 Dicembre 2394 ore 15.45 presso stiva di carico USS Hope
> NCC-25122 è stata ritrovata un fornitura di 42 casse (1008 bottiglie) di un
> fermentato alcolico con ceppi di Saccharomyces cerevisiae di zuccheri
> derivanti da fonti amidacee presenti esclusivamente sul pianeta Andoria. Il
> nome comune è Birra Andoriana. Come da protocollo della Flotta Stellare
> introdurre clandestinamente suddetta sostanza su un qualsiasi vascello
> della Flotta ricade nelle violazioni deferibili alla corte marziale. In
> seguito ad un’attenta indagine svolta (cui in allegato le registrazioni
> video dell’intera operazione di carico) vengono proposti per il suddetto
> deferimento presso la Corte Marziale i seguenti cadetti le cui schede sono
> anch'esse allegate. Sembra l’intera operazione si sia svolta all'oscuro del
> Capo Operazioni già interrogato in merito.”
> >>
> >> Xyr cercò di mantenere la calma. A pochi metri davanti a lei c’era una
> stiva di carico piena di materiale medico e di Birra Andoriana caricata
> illegalmente sotto gli occhi di tutti. Tra lei e la stiva un
> Contrammiraglio e un Capitano che probabilmente se ne sarebbero accorti.
> >>
> >> “Grazie Rest, ottimo lavoro”. Xyr appose quasi tremante di rabbia il
> suo nome come controfirma alla nota del vulcaniano inviandola al Capitano
> Bueller.
> >>
> >> Una volta congedato, l'ufficiale Tattico Capo fece il saluto militare
> al terzetto e, girato sui tacchi, se ne andò.
> >>
> >>
> >> USS Hope attraccata presso Base Stellare 16 alfa – Alloggio di Rest - 1
> dicembre 2394 – Ore 23.30
> >>
> >> La serata si era conclusa con la più classica delle cene di gala con
> gli auguri da parte del Comando di Flotta e con la baldoria prima della
> partenza, ma Rest non era rimasto tanto a lungo da scoprirla. Terminato il
> pasto ed i discorsi ufficiali si era accomiatato, raggiungendo il proprio
> alloggio ove aveva meditato per esattamente quarantacinque minuti, prima di
> spegnere tutte le luci e mettersi a dormire.
> >>
> >> In maniera completamente illogica, tuttavia, il sonno aveva deciso di
> tardare a presentarsi, mentre l'eccitazione per l'inizio della missione
> faceva sì che la sua mente divagasse verso le infinite sfide che li
> avrebbero attesi.
> >>
> >> Decidendo che sarebbe stato illogico ed improduttivo rimanere svegli
> nel letto, si alzò e, raggiunto il tavolo del salotto, attivò l'interfaccia
> di Stratagema, lasciando che il computer selezionasse - attraverso la rete
> civile subspaziale - un avversario casuale...esattamente ciò che gli
> serviva per riuscire a liberare la mente da ogni pensiero.
> >>
> >> _______________________________________________
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Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
occupati. Bertolt Brecht
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