[Stml17] CV Capo della Sicurezza

Sab 1 Nov 2014 16:03:53 CET

Grazie! Ed un benvenuto all'ammiraglio, anche se Lon si limiterebbe a
lanciarle a mala pena un'occhiata. :D

Il giorno 01 novembre 2014 15:19, Maddalena <vampitrill a gmail.com> ha
scritto:

>  Ribadisco che a me piace ;-)
>
> Il 01/11/2014 14:37, Silvia Brunati ha scritto:
>
> Ispirata dagli altri curriculum ecco quello del capo della sicurezza. Sono
> aperta a correzioni, osservazioni e critiche... .anche apprezzamenti va! :D
>
> Silvia
>
> [Nome Completo]: Lon Basta
>
> [Grado]: Cadetto al 4° anno
>
> [Data di nascita]: 01/06/2374
>
> [Luogo di Nascita]: Betazed
>
> [Razza/Sesso]: Betazoide/M
>
> [Altezza/Peso]: 174 cm, 70 Kg
>
> [Occhi]: Neri
>
> [Capelli] Neri
>
> [Segni Particolari]: Nessuno.
>
> [Studi e Specializzazioni]: Accademia della Flotta Stellare 4° anno
> accademico.
>
> [Curriculum Vitae]:
>
> 2374: Nasce su Betazed il 1° Giugno del 2374 durante l'occupazione del
> pianeta da parte del Dominio. Il padre era morto qualche mese prima, nel
> corso della Battaglia di Betazed (durata 10 giorni) lasciando la moglie
> incinta ed un figlio di un anno. Nel corso del secondo tentativo di
> liberazione del pianeta da parte della Flotta, Alina Basta perde la vita ed
> i suoi due figli, Barim ed il piccolo Lon, vengono presi in custodia dal
> fratello di lei, Kenash. Traumatizzato da quanto accaduto sia al pianeta
> che alla sua famiglia, Kenash riesce a fuggire da Betazed insieme ai due
> bambini e li porta su un pianeta isolato, dove li cresce in un clima di
> terrore e paranoia che non si interrompe nemmeno quando giunge la notizia
> che Betazed è stato finalmente liberato. Lon e Barim imparano a
> sopravvivere con le loro forze, sotto la rigida supervisione dello zio che
> li punisce severamente per ogni errore.
>
> 2382 (8 anni): Barim Basta, a dodici anni, scappa di casa con la promessa
> di tornare a recuperare Lon. La reazione di Kenash alla fuga del nipote, è
> terribile ed è Lon a subirne le conseguenze. Il bambino impara a
> proteggersi chiudendosi in se stesso, indurendo il carattere e adottando un
> comportamento apparentemente docile che non gli risparmia le sfuriate dello
> zio, ma gli permette di crescere se non altro in modo sano.
>
> 2385 (11 anni): Barim torna sul pianeta accompagnato da una cugina della
> madre, Tarina Avinon e dai suoi due figli, che riescono ad avere la meglio
> su Kanesh e recuperare Lon. Il bambino accoglie la salvezza in modo
> inaspettato rifiutandosi di partire e accusando il fratello di averlo
> abbandonato; solo l'intervento determinato di Tarina riesce a convincerlo a
> cedere.
>
> 2388 (14 anni): Lon è un adolescente difficile, nonostante sia stato
> seguito e aiutato a superare gli anni terribili che ha affrontato, non ha
> mai parlato apertamente del passato, accettando consigli e suggerimenti
> quasi passivamente. Non lega veramente con nessuno e tende ad isolarsi,
> nemmeno il fratello, con il quale si è riconciliato, riesce a superare la
> barriera che si è creata fra di loro. L'unica che ogni tanto riesce a farlo
> uscire dal suo bozzolo è la cugina della madre, Tarina Avinon, che lo
> avvicina con cautela e intelligenza accettandone i silenzi e l'apparente
> ostilità. E' grazie a lei che Lon, a poco a poco, si abitua allo stile di
> vita betazoide, anche se non riusce però ad accettarlo del tutto: si
> rifiuta di condividere i suoi sentimenti e i suoi pensieri, si oppone ai
> tentativi di farlo parlare del passato.
>
> 2389 (15 anni): Dopo una lite con Barim, che sfocia in rissa, Tarina
> Avinon, preoccupata per il ragazzo, lo affronta e gli ingiunge di trovare
> un modo di sfogare la rabbia repressa se non vuole esplodere e recare danno
> a se stesso e agli altri che lo circondano. Lon reagisce nel consueto modo:
> chinando la testa e annuendo, ma il discorso della donna sembra penetrare
> nel suo isolamento e da allora il comportamento del giovane betazoide
> migliora.
>
> 2390 (16 anni): inaspettatamente Lon fa domanda per l'Accademia della
> Flotta Stellare. La notizia coglie tutti di sorpresa, ma nessuno si oppone
> alla sua scelta, Tarina anzi lo sostiene convinta che in Accademia il
> ragazzo possa finalmente trovare lo sfogo di cui ha bisogno e, con fortuna,
> la strada verso la guarigione. In Accademia in effetti Lon se la cava
> brillantemente in tutte quelle materie che sono legate all'azione, alla
> sopravvivenza e che richiedono capacità di adattamento e rapidità di
> movimento. Va meno bene l'interazione con gli altri cadetti e con i
> superiori: Lon rifiuta di lasciarsi coinvolgere nello spirito goliardico
> dell'Accademia, si tiene, se possibile, lontano da tutti, dando un'immagine
> di se piuttosto negativa, che rasenta l'antipatia per certe opinioni, non
> richieste, che ogni tanto elargisce. Nonostante questo, però, le sue
> prestazioni nel corso delle esercitazioni sono notevoli: soprattutto quelle
> in cui si deve veramente entrare in azione. Prendendo decisioni a volte
> anche azzardate, Lon riesce quasi sempre a portare a casa incolumi le
> persone che gli vengono affidate, anche contro la loro volontà. Questo gli
> guadagna una certa fama e sempre più spesso, quando gli istruttori formano
> i gruppi per le esercitazioni, gli altri cadetti gli affidano il compito di
> occuparsi della sicurezza della squadra.
>
> 2392 (18 anni): Prende parte ad un'esercitazione sul campo: l'obbiettivo
> dell'esercitazione è simulare una missione di sbarco e combattimento in
> ambiente ostile. Durante l'esercitazione il sito viene investito da una
> potente tempesta ionica non prevista. Lon, con l'incarico di ufficiale
> tattico della squadra, un altro cadetto, Melanne Graahn, medico, e un
> istruttore, rimasto gravemente ferito, vengono separati dal resto della
> squadra e sono costretti a ripiegare con scarse provviste d'acqua in una
> delle caverne sotterranee del pianeta. I due cadetti riescono a
> sopravvivere (e a mantenere in vita l'istruttore) grazie alle loro abilità
> e alla capacità di collaborare che permettono loro di sopravvivere fino
> all'arrivo del soccorsi, tre giorni dopo. Entrambi riceveranno un encomio
> al rientro in Accademia. L'esperienza fa si che fra Melanne e Lon si
> stabilisca un forte legame, Melanne è la prima persona che per Lon si
> avvicina di più ad essere un'amica.
>
> 2394 (20 anni): A pochi mesi dal diventare Ufficiale della Flotta
> Stellare, viene scelto per prendere servizio sulla U.S.S: Hope come facente
> funzioni di capo della Sicurezza.
>
> [Cartella Medica] Stato di salute nella norma. Nessuna patologia o
> intervento rilevante.
>
> Per quel che riguarda invece l'aspetto psicologico, Lon Basta sembra non
> aver ancora superato alcuni eventi traumatici del passato dei quali si
> rifiuta di parlare o trova il modo di non affrontare. La tendenza ad
> allontanare gli altri con battute ironiche e il carattere chiuso e
> scontroso, suggeriscono la presenza di sentimenti ancora non elaborati e
> che potrebbero, e sono talvolta, sfociati in sfoghi inaspettati.
> Tuttavia, il cadetto non mostra caratteristiche lesive per se o per gli
> altri, si suggerisce però al Consigliere di Bordo una discreta
> osservazione del suo comportamento.
>
> [Note Personali]
>
> Lon è molto chiuso, cupo, le poche volte che parla lo fa in modo diretto,
> secco e, spesso, provocatorio. Preferisce stare da solo che fingere di
> essere come gli altri e le sue caratteristiche betazoidi non lo aiutano nei
> suoi tentativi di isolarsi. I sentimenti che percepisce attorno a se lo
> disturbano, soprattutto se sono forti, per questo, solitamente, li esclude
> alzando una sorta di barriera difensiva. Solo Tarina Avinon e il fratello
> Barim, sono riusciti talvolta a penetrare questa barriera. Accetta
> l'amicizia con Melanne Graahn perché ne ha apprezzato il carattere nel
> corso dell'esercitazione, il loro rapporto è fatto di poche parole, sguardi
> d'intesa e silenzi.
>
>  Degli altri membri dell'equipaggio Lon non ha una grande opinione,
> detesta gli esibizionisti e interpreta lo spirito competitivo dei suoi
> colleghi come arroganza e voglia di mettersi in mostra.
>
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> Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
> occupati. Bertolt Brecht
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