[Stml17] 01.02 Il profumo del Lathinum
federico pirazzoli
cmdrtkar a gmail.com
Mar 10 Feb 2015 16:29:13 CET
Ok gente...premesso che il pezzo non mi piace affatto, ve lo mando, prima
di cambiarlo per l'ennesima volta...
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*Brano: 01.02*
*Brano Precedente: 01.01 Poche idee, ma confuse*
*Titolo: Il profumo del Lathinum*
*Autore: Rest figlio di Retok*
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*USS Hope – Ufficio del Primo Ufficiale Tattico – Ore 11:40*
Rest raggiunse il suo ufficio a rapide falcate, digitando al contempo sul
proprio padd una serie di algoritmi di calcolo al fine di soddisfare al
meglio le richieste del Primo Ufficiale.
Xyr del Clan Clos era una delle poche persone, a bordo della U.S.S. Hope,
per le quali provasse una forma di rispetto differente da quella
strettamente necessaria al semplice mantenimento delle relazioni lavorative
con colleghi e subordinati, quindi ci teneva particolarmente a fornirle
informazioni il più precise possibile.
Varcata la soglia della Sezione senza neppure sollevare lo sguardo disse
solo “Riposo, signori…” senza neppure verificare se effettivamente i suoi
subordinati, come da regolamento, si fossero alzati al suo arrivo.
Notando con la coda dell’occhio il Guardiamarina Jerod avvicinarsi,
comunque, aggiunse “Non adesso, Guardiamarina…se il suo rapporto sulla
simulazione ha evidenziato il ritardo di 5.3 decimi di secondo nella
reazione della squadra Gamma lo carichi pure a sistema per la
validazione…viceversa lo rielabori facendo maggiore attenzione.”
Quindi continuò nel suo percorso, lasciandosi alle spalle un confuso Umano
intento a grattarsi la testa.
*USS Hope – Ufficio del Primo Ufficiale Tattico – Ore 12:03*
“Avanti!” rispose seccamente Rest, senza tuttavia distogliere lo sguardo
dal computer sul quale stava osservando lo scorrere di una serie di
equazioni probabilistiche che parevano occupare la maggior parte della sua
attenzione.
La porta dell’Ufficio del Primo Ufficiale Tattico si aprì col sibilo
caratteristico dei sistemi pneumatici della Flotta e ne entrò una giovane
Trill, con indosso l’uniforme della sezione Medico-Scientifica. Melanne
Graahn fece un paio di passi avanti, giusto per permettere alla porta di
richiudersi, e rimase in attesa.
La ragazza era un po’ stupita dall’assenza di reazione del collega
Vulcaniano e stava quasi pr domandarsi se non lo avesse colto in un brutto
momento, quando questi sollevò lo sguardo dallo schermo affermando
“Benvenuta, Dottoressa…la prego di perdonare la mia scortesia e di
accomodarsi. Stavo…valutando alcune possibilità.” e volse verso di lei lo
schermo contenente le equazioni da lui stesso impostate ed elaborate dal
computer “A volte mi capita di estraniarmi dal contesto contingente in casi
come questo…posso offrirle qualcosa?”
Melanne diede giusto un’occhiata al terminale ed al suo contenuto, ma non
si trattava del suo campo e non tentò neppure di interpretare i grafici di
dispersione che stava osservando. Si limitò quindi a prendere posto nella
poltroncina posta davanti a quella dell’Ufficiale che l’aveva convocata e
affermò “Si figuri, signor Rest… nessun disturbo. Posso chiederle invece
come mai voleva vedermi con tanta urgenza?”
“Si tratta della situazione contingente, Dottoressa…” spiegò il Vulcaniano
senza tanti preamboli, già dimentico di quella parvenza di ospitalità e
cortesia che si era forzato a mostrarle precedentemente “Su richiesta del
Comandante Xyr sto valutando una serie di…opzioni, circa il grado di
probabilità di vari contesti. Poiché tra questi vi è una costante, gradirei
una sua indicazione di natura clinica. Lei conosce bene i Ferengi sotto il
loro aspetto clinico?”
La donna rimase silenziosa per un istante, colta forse in contropiede dalla
domanda dell’Ufficiale tattico, ma si riprese rapidamente rispondendo “Sì,
quando sono stata informata che la nostra missione consisteva nello
scortare un gruppo di giovani Ferengi ho ritenuto opportuno effettuare – e
far effettuare al mio personale – una serie di simulazioni di interventi su
di loro…”
“Ottimo…” rispose Rest, come se non si aspettasse nulla di meno. Dopo un
secondo aggiunse “E, mi dica…cosa cercherebbe su di una nave Ferengi se
dovesse verificare l’effettiva presenza di un gruppo di adolescenti maschi
a bordo?”
La Dottoressa Graahn rimase silenziosa per un momento, mentre un leggero
rivolo di sudore le correva lungo la fronte. Perché lo sguardo di Rest la
faceva sentire sotto esame, come se fosse lei la cadetta e lui l’ufficiale
effettivo tra i due?
‘Che razza di pensieri ti vengono in mente, Melanne!’ si rimproverò
mentalmente, cercando di fare mente locale sulla domanda. Non era così
difficile, tutto sommato…già quando avevano trovato la 52° Regola alla
deriva aveva istruito le squadre di ricerca affinché cercassero tracce
della presenza dei Ferengi, quindi disse “Come già ho spiegato agli uomini
dell’Away Team che hanno effettuato il primo controllo della nave Ferengi,
quello che c’è da cercare è piuttosto semplice: residui cellulari, impronte
digitali e resti di fluidi organici nelle varie cabine e nelle zone comuni
della nave…”
Ma perché, mentre lo diceva, si sentiva sempre più nervosa, come se stesse
dando la risposta sbagliata all’esame di anatomia Vulcaniana?
“Quindi queste sono le tracce organiche che avete cercato e rinvenuto sulla
52° Regola, giusto?” domandò il Tattico, fissandola con gli occhi scuri
come e le vedesse attraverso e se stesse guardando qualcosa di molto più
interessante alle sue spalle.
“Sì…abbiamo individuato chiare tracce biologiche dei giovani Ferengi,
compatibili con quelle dei profili genetici fornitici insieme agli accordi
di scambio culturale…” rispose, ora palesemente dubbiosa, la donna. Il tono
di Rest sottintendeva chiaramente che avevano ignorato un dettaglio, ma non
riusciva assolutamente a capire quale questo potesse essere “Non abbiamo
agito correttamente, forse?” non poté trattenersi dall’aggiungere, ora
anche un poco risentita.
“Avete agito esattamente seguendo le procedure della Flotta ed effettuando
una rilevazione da manuale, Dottoressa…” le rispose enigmaticamente il
Vulcaniano, senza darle effettivamente alcuna informazione circa la
correttezza di quanto fatto “la ringrazio molto, credo di non avere altro
da chiederle. E’ stata…illuminante.”
Ciò detto si rimise a lavorare, senza più degnarla della benché minima
attenzione. Sentendosi come un cadetto che è appena stato bocciato ad un
esame nel quale ha scoperto che era necessario studiare un testo del quale
non sapeva l’esistenza, la Dottoressa non poté che uscire dalla stanza.
*52° Regola, Alloggi degli Ufficiali Superiori – Ore 12:45*
“Davvero, non mi pare che questi siano affari della Flotta!” protestò il
Daimon Bord, cercando di mostrarsi imponente nel suo metro e cinquanta e
fissando con sguardo di sfida l’Ufficiale della Flotta Stellare che gli
stava accanto “Già avete fallito nel proteggere gli studenti che stavamo
trasportando nel VOSTRO territorio, ed ora volete anche impicciarvi nei
miei affari personali?”
Lon Basta lo fissò con i suoi occhi neri, come se volesse trapassarlo da
parte a parte solo con lo sguardo. Naturalmente, essendo il Capitando della
52° Regola un Ferengi, non aveva modo di leggere la sua mente, ma la cosa
non gli interessava molto.
Lon era arrabbiato per essere stato costretto dal suo parigrado Rest ad
effettuare quell’analisi assurda ma, fintanto che il Capitano Bueller non
avesse definito in via definitiva la struttura gerarchica della Sezione
Tattica e Sicurezza, la posizione del Vulcaniano come Tattico Capo lo
rendeva un suo superiore in tutte le faccende che non riguardavano la
sicurezza interna della nave, quindi era stato costretto a trasferirsi a
bordo del Vascello Ferengi e ad intraprendere quell’assurda discussione col
suo comandante.
Respirando per mantenere il controllo della propria rabbia crescente, il
Betazoide si limitò a ripetere quanto il collega di Sezione gli aveva
suggerito quando gli aveva affidato l’incarico “Daimon…poiché concorderà
che la nostra priorità è recuperare la scolaresca, la prego di voler
collaborare. Come già le ho detto, stiamo cercando tracce che i vostri
aggressori possano aver lasciato quando hanno abbordato la vostra nave e
hanno cancellato la memoria di archiviazione del vostro computer.”
“E questo cosa dovrebbe avere a che fare col controllare la mia
cassaforte?” Protestò furioso il Ferengi, evidentemente colpito in ciò che
più gli era caro, ovvero il Lathinum.
“Il nostro Capitano ritiene che i criminali possano aver tentato di
forzarla per impadronirsi del contante che trasportate. Se così fosse,
potrebbero aver lasciato tracce identificabili che ci permettano di
individuarli e catturarli…” spiegò Lon, per quanto anche lui non credesse
più di tanto a quella spiegazione.
“Quindi se vi mostro la cassaforte vi limiterete a cercare tracce?” chiese
il Daimon, sospettoso “senza prelevare nulla all’interno? E poi vi
toglierete dai piedi?”
“Naturalmente…” rispose il Betazoide, quasi stupito da quella domanda “Si
tratta di sue proprietà private, non vedo perché mai dovremmo
impadronircene…”
Il Ferengi rifletté per un momento su quella affermazione, poi disse “E va
bene, ma non vi mostrerò i codici di apertura e sarò presente per tutto il
tempo, durante le rilevazioni…”
Con uno sbuffo e la speranza di finire il più in fretta possibile, il
Tenente Basta entrò nell’ampia e lussuosa cabina di Daimon Bord e cominciò
l’analisi richiesta dal Primo Ufficiale Tattico.
*USS Hope – Ufficio del Primo Ufficiale – Ore 14:15*
Xyr sollevò lo sguardo dal DiPADD che Rest le aveva fornito, dopo aver
osservato solo la prima pagina delle oltre cinquanta di testo e grafici che
componevano la relazione. Il Vulcaniano aveva diligentemente inserito come
copertina una pagina di riepilogo dei propri risultati e, già nelle prime
tre righe, l’Andoriana aveva trovato qualcosa che l’aveva sorpresa.
“Quindi, secondo lei, le nostre prime rilevazioni sono errate ed i Ferengi
non sono mai stati a bordo della 52° Regola?” domandò, mentre già una
tempia le pulsava dolorosamente a causa dell’accesso d’ira che sentiva
montarle dentro. Possibile che, in un frangente così delicato, l’equipaggio
avesse fatto un qualche grossolano errore di valutazione?
“Non errate, Comandante…solo…depistate…” rispose il Vulcaniano con
malcelato orgoglio “come potrà vedere a pagina undici, le analisi sono
state effettuate rispettando alla lettera i protocolli medici della Flotta
Stellare e hanno, effettivamente, rilevato che i passeggeri si sono trovati
per un qualche tempo a bordo della nave Ferengi. Solo che non si sono
trovati a bordo durante questo viaggio.”
“E lo dedurrebbe da…?” domandò la donna, raggiungendo la pagina indicata
del rapporto e sforzandosi di leggere il più rapidamente possibile i dati
ivi riportati.
“Dalla cassaforte del Daimon della nave…” rispose il Primo Ufficiale
Tattico, prima di aggiungere “Ho incaricato il signor Basta di scansionare
l’interno della sua cassaforte con un rilevatore per tracce biologiche e,
su tutto il Lathinum presente, non ho trovato tracce biologiche dei giovani
Ferengi.”
Il Comandante Xyr sollevò lo sguardo dal rapporto, fissandolo perplesso,
prima di domandare, ora palesemente confusa “E perché si aspettava di
trovarne, Tenente? Immagino che i servigi del Daimon Bord siano stati
acquistati dal Governo Ferengi, non dai singoli passeggeri…”
“Il trasferimento indubbiamente, ma non tutti i servizi a bordo della
nave.” Spiegò Rest, sempre senza sciogliere la posa di attenti che stava
tenendo in piedi, davanti alla scrivania della donna “Secondo il contratto
fornitoci, infatti, il Grande Nagus ha acquistato personalmente il
trasporto della scolaresca fino al rendez-vous con il vascello Federale che
avrebbe dovuto prenderla in carico, ovvero noi. Il fatto che non sia stato
esplicitato nulla circa altri servizi a bordo, quali l’utilizzo del
computer, dei servizi o della mensa, fa supporre che gli stessi siano a
pagamento a parte ed in contanti, secondo l’uso Ferengi. Ora, poiché tutti
i guadagni derivanti da servizi a bordo di un vascello Ferengi sono di
esclusiva proprietà del Daimon della stessa e poiché non vi erano tracce
biologiche della scolaresca nel Lathinum presente nella cassaforte del
Daimon Bord…”
“Quei Ferengi non hanno viaggiato sulla nave e non hanno usufruito dei
relativi servizi…” dedusse Xyr. Questa volta l’ira che sentiva pulsarle
dentro era perché qualcuno li aveva presi in giro e, sapendolo, ora voleva
assolutamente sapere chi fosse stato per poterlo smascherare e mettergli le
mani al collo. Cercando di calmarsi, l’Andoriana ripercorse le informazioni
ricevute dal subordinato Vulcaniano e chiese “Rest…mi diceva che le tracce
trovate sono finte…quindi significa che qualcuno ha fatto soggiornare per
un breve tempo la scolaresca a bordo al fine di lasciare tali tracce,
giusto? E poi avranno dovuto conservarle, tenendo quei locali in stasi o
privi di atmosfera…Ma questo presuppone che – chiunque sia stato – conosca
piuttosto bene le nostre procedure e sappia cosa avremmo cercato…”
“Sì, Comandante. Alla luce di questo ho ipotizzato tre opzioni, elencate
nella prima pagina del rapporto per probabilità crescente…” confermò Rest,
lieto che le sue analisi avessero trovato riscontro positivo in Xyr, che
considerava come l’ufficiale più promettente a bordo di quella nave di
cadetti.
L’Andoriana ritornò con un paio di tocchi alla prima pagina del rapporto ed
analizzò le tre opzioni proposte, leggendole ad alta voce, anche se era
certa che il Vulcaniano le conoscesse a memoria.
“Opzione numero 1: Tentativo di truffa a fine di ottenimento di vantaggi
commerciali da parte del Governo Ferengi. 28.6% di probabilità. Pro: La
scomparsa dei Ferengi in territorio Federale avrebbe permesso al Governo
Ferengi di scaricare sulla Federazione l’onere di un eventuale riscatto.
Contro: la scoperta della truffa messa in atto avrebbe potuto aggravare il
sistema di dazi doganali imposti dalla Federazione nei confronti delle
merci Ferengi, riducendo i profitti degli stessi in misura più che
proporzionale al ricavo ottenibile.”
“Opzione numero 2: Test delle capacità dell’equipaggio della U.S.S. Hope di
far fronte ad una situazione investigativa e diplomatica imprevista.
Probabilità 33.7% Pro: La scomparsa dei Ferengi in territorio Federale
avrebbe permesso al Comando di Flotta di valutare l’effettiva capacità di
reazione e problem solving della U.S.S. Hope e del suo equipaggio di fronte
ad una situazione delicata sotto vari aspetti, senza tuttavia comportare
effettivi rischi per il personale civile. Contro: il test non poteva essere
organizzato senza la collaborazione del Governo Ferengi, con conseguenti
oneri economici. Un risultato non dissimile si sarebbe potuto ottenere con
mezzi esclusivamente interni alla Federazione e minori costi.”
“Opzione numero 3: Tentativo da parte di potenze terze di peggiorare i
rapporti esistenti tra la Federazione Unita dei Pianeti e l’Alleanza
Ferengi. 37.4% di probabilità Pro: non valutabili senza conoscere
l’identità della forza terza. Contro: non valutabili senza conoscere
l’identità della forza terza Segue elenco di potenziali soggetti
interessati all’azione.”
Xyr scorse l’elenco, che comprendeva gruppi terroristici, gruppi
commerciali e forze spaziali. Decisamente troppo da valutare nei pochi
minuti che mancavano all’incontro col Capitano Bueller. Quindi si limitò a
domandare “Immagino che il residuo 0.3% sia da attribuire a quegli eventi
inspiegabili ed imprevedibili di cui abbiamo parlato, giusto? Consigli
sulle nostre prossime mosse?”
Rest rimase silenzioso per un istante. Naturalmente aveva diverse idee su
come procedere, ma si trattava di abbozzi e non era nella sua natura
pianificare disponendo di così poche informazioni. Ad ogni modo, poiché Xyr
stava attendendo una sua risposta, disse “Personalmente ritengo che non
disponiamo di sufficienti informazioni per scremare ulteriormente le varie
possibilità, ma abbiamo diverse direzioni in cui si potrebbe investigare.
So che il Tenente Tucci sta cercando di ricostruire i banchi di memoria
danneggiati della 52° Regola, ma non so quanto troverà, a parte forse la
conferma che i Ferengi non vi hanno effettivamente viaggiato…”
Fece un ulteriore momento di pausa, prima di aggiungere “Credo invece che
dovremmo tracciare ed analizzare i conti del Daimon Bord e di eventuali
suoi prestanome, nonché delle famiglie delle…vittime. E’ risaputo che la
70° Regola dell’Acquisizione recita “*Prima prendi i soldi, poi lascia che
l'acquirente si preoccupi di ritirare la merce.*”…quindi è probabile che i
soggetti coinvolti in questa messinscena abbiano già ottenuto parte della
ricompensa lor spettante. Per conto mio ho chiesto ai miei uomini di
verificare gli alloggi assegnati ai falsi viaggiatori e, in particolare,
l’eventuale Lathinum lì presente. Se la messinscena è stata accurata come
fino ad ora riscontrato, ve ne sarà di effettiva proprietà dei ragazzi ed
esiste la possibilità che tale valore contante faccia parte della
provvigione che hanno ricevuto per partecipare al tutto.”
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END TRANSMISSION
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Ok, giusto due parole...mi dispiace di aver usato pochissimo gli altri
personaggi, ma vorrei entrare ancora un po' "nella lor testa"...spero di
non aver fatto casini con la Dottoressa e Lon...soprattutto con
quest'ultimo penso sarebbe interessante sviluppare il discorso relativo al
rapporto tra i due, visto che le relative funzioni sono molto
sovrapponibili ed hanno caratteri di certo non facilmente conciliabili,
visto quanto è "dittatore" Rest...
Vabbé...non fatemi troppo nero, mi raccomando!
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*Da*: Comandante del sommergibile *Sea Tiger*
*A*: Ufficio Approvvigionamenti Arsenale di Cavite, Filippine.
*Tramite*: Comando Forze Subacquee.
*Oggetto*: Carta igienica.
*#1*. Il 6 giugno 1941 questa nave ha inoltrato una richiesta di 150 rotoli
di carta igienica. Il 16 dicembre 1941 detta richiesta è stata restituita
con la stampigliatura: "Materiale sconosciuto. Richiesta annullata."
*#2*. Il Comandante del sommergibile *Sea Tiger* non può fare a meno di
domandarsi cosa viene usato all'Approvvigionamento di Cavite in
sostituzione di questo "materiale sconosciuto", un tempo perfettamente noto
a questo Comando.
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-------------- parte successiva --------------
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