[Stml17] 01.03 Chiacchiere e Distintivi
Silvia Brunati
sbrunati a gmail.com
Sab 21 Feb 2015 17:19:35 CET
Grazie!
Volevo provare qualcosa di nuovo con i betazoidi e sono contenta che vi
piaccia l'interpretazione dell'empatica con i colori. :)
Silvia
P.S. Anche a me piace scrivere a quattro/sei/otto mani :D
Il giorno 21 febbraio 2015 16:58, Reis Squiretaker <
vanessa_reis_squirtaker a outlook.it> ha scritto:
> Io sono sempre pronta per pezzi a quattro mani.. XD e concordo sull’uso
> di Basta.. qualcuno mi insegni!!!
>
>
> ========================
> Guardiamarina Caitlyn
> Consigliere
> USS Hope NCC-25122
> [CV]:
> http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=169
> ========================
>
> *From:* Franco Carretti <ferris.bueller a mail.com>
> *Sent:* Saturday, February 21, 2015 1:12 PM
> *To:* stml17 a gioco.net
> *Subject:* Re: [Stml17] 01.03 Chiacchiere e Distintivi
>
> Piaciuto anche a me, la cosa sta diventando sempre più intricata. Però
> mi domando... su una nave stellare ci sono certamente delle riprese degli
> interni, in realtà ci vuole molto poco per vedere se i piccoli c'erano o no.
> Forse hanno controllato (non è stato scritto ma era un'azione logica)? E
> se hanno controllato e nelle riprese ci sono quei brutti nani da giardino,
> possibile che abbiano ricreato tutta una simulazione solo per farci pensare
> che i ragazzi erano sulla nave? O anche semplicemente interrogando i membri
> dell'equipaggio, nemmeno uno si è tradito e tutti confermano la presenza
> dei ragazzi?
>
> Al momento abbiamo una nave con tracce biologiche dei ragazzi ma non su
> latinum che, si suppone, avrebbero dovuto pagare per i servizi "fuori
> menù". L'equipaggio, il governo e le riprese interne confermano, immagino,
> che i ragazzi erano a bordo quindi come possiamo escluderlo per la sola
> mancanza di tracce sul latinum?
>
> Vanessa, io un'idea ce l'avrei... se vuoi fare una cosa insieme nel
> prossimo turno se ne può parlare (sempreché quello che ho appena detto
> sopra abbia senso).
>
> Comunque il pezzo è bello :)
>
>
>
> *Sent:* Saturday, February 21, 2015 at 12:35 PM
> *From:* Maddalena <vampitrill a gmail.com>
> *To:* "USS Hope" <stml17 a gioco.net>
> *Subject:* Re: [Stml17] 01.03 Chiacchiere e Distintivi
> Bello, mi è paiciuto, soprattutto la parte su Basta e Tucci.
>
> Maddy
> Il 21/02/2015 10:50, Silvia Brunati ha scritto:
>
> E' breve, ma sono purtroppo settimane intense di lavoro.
> Spero vada bene!
>
> Silvia
>
> *
>
>
>
>
> *************************************************************Brano:
> 01.03Brano Precedente: 01.02 Il Profumo del LathinumTitolo: Chiacchiere e
> DistintiviAutore: Lon
> Basta***************************************************************
>
> *USS Hope – Hangar Navette – Ore 12:00*
>
> Luna aveva appena finito un noiosissimo turno in plancia con il primo
> ufficiale Xyr, o meglio, sotto il suo sguardo bruciante e ora fissava
> corrucciata il suo akesh. Da quando quei poppanti erano svaniti nel nulla,
> tutti sembravano impegnati a fare qualcosa tranne lei e Luna non amava
> stare con le mani in mano. Se fosse stata in accademia avrebbe saputo che
> fare per sfogare la sua frustrazione, qui era tutto decisamente più
> complicato.
> Il suono di qualcuno che si schiariva la gola alle sue spalle la riportò
> bruscamente alla realtà.
>
> "Pensi uscire a fare un giro?"
>
> Luna fissò Rodriguez corrucciata, valutando come rispondergli. "Ti
> piacerebbe vedere come vola?"
>
> "Si e no".
>
> **Interessante.*
>
> "Mettiamo che io abbia ancora solo mezz'ora di tempo per svolgere un
> incarico e che mi serva parlare con qualcuno," Rodriguez si schiarì la
> gola, "in tranquillità. Potremmo," occhieggiò l'akesh "farlo con quella?"
>
> *52° Regola, Sezione Scientifica – Ore 23:00*
>
> Lon Basta si godeva il silenzio e si rendeva invisibile. La prima delle
> due cose non gli capitava spesso, perciò non era così dispiaciuto di essere
> nuovamente a bordo della 52° Regola; la seconda invece solitamente
> richiedeva maggior impegno, ma il signor Tucci gli aveva inconsapevolmente
> semplificato le cose attirando su di se l'attenzione.
>
> Il Daimon Bord non era stato contento di vederli, ma, dopo che Lon gli
> aveva spiegato che non erano interessati a lui era stato ben felice di
> consegnarli al suo ufficiale scientifico che, a sua volta, dopo averli
> parcheggiati davanti ad una consolle aveva addotto ad un lavoro
> improrogabile e incaricato un suo sottoposto, che aveva cercato inutilmente
> di svignarsela senza farsi vedere, di assistere il signor Tucci e 'il suo
> amico'.
>
> Appoggiandosi alla parete a braccia conserte, con la miglior espressione
> da 'sono qui ma non conto nulla' che conoscesse, Lon aveva subito messo in
> chiaro il suo ruolo di scorta ed era stato ben presto dimenticato. Cosa che
> gli aveva permesso di dedicarsi all'ascolto del silenzio mentre l'ufficiale
> scientifico mentre sprofondava nella mole di dati dei diari della nave
> Ferengi.
>
> Quella situazione non disturbava affatto il betazoide, le emozioni,
> l'aveva imparato sulla sua pelle, potevano ingannare. Affidarsi totalmente
> a loro per capire chi si aveva di fronte era un errore. L'istinto, lo
> studio di un atteggiamento o il contrarsi di un muscolo potevano dire molto
> di più di un individuo. Per esempio il signor Tucci era tutto il contrario
> di quello che uno poteva pensare di lui.
>
> *Blu intenso, delle profondità del mare, tracce di una serenità che si
> disperde nell'immensità.*
>
> Era da un'ora che era in quello stato, da quando aveva iniziato a fare
> quella ricerca che il signor Rest aveva richiesto; al punto che si sarebbe
> potuto pensare che stesse perdendo tempo per godersi quel momento di
> isolamento anche lui. In realtà, però, le sue dita scorrevano rapide sui
> dati passando dall'uno all'altro quasi seguisse uno schema preciso, gli
> occhi che tenevano il passo delle mani, e tutto il suo corpo era teso come
> quello di un segugio dietro una pista. Sorprendentemente calmo quando
> faceva il suo lavoro, nervoso e impacciato quando interagiva con gli altri.
>
> "E poi c'è Rescjak, quello non fa che cercare modi di farmi sembrare
> stupido davanti al Daimon, devo sempre stare attento a quello che faccio,
> come lo faccio, persino a dove nascondo i... non che io nasconda nulla sia
> chiaro! Se lo facessi non verrei certo a dirlo a te amico mio, ha ha ha..."
> Il ferengi non ci aveva messo molto a perdere interesse nel lavoro del
> signor Tucci, annoiato e depresso, aveva sbuffato, si era lamentato, aveva
> provato a fare conversazione con l'ufficiale scientifico ricevendo in
> cambio solo monosillabi, poi si era rivolto al betazioide cui erano bastate
> un paio di battute per incoraggiarlo a sfogarsi. Non era stato ordinato
> loro di "fare amicizia" con i ferengi, dato però che il suo compito era
> quello di fare da scorta a Tucci, per farlo al meglio doveva conoscere
> l'ambiente in cui si trovava e quindi scoprire il più possibile sulla
> situazione a bordo della 52° Regola.
>
> *Giallo tenue che si fa largo nella profondità del blu, appena una
> striscia di eccitazione accennata che svaniva però nell'immensità
> dell'oceano per perdersi nuovamente.*
>
> Tucci fissò il vuoto mormorando fra se poi tornò ai suoi dati, non era la
> prima volta che lo faceva da quando si era messo al lavoro. Sembrava aver
> trovato qualcosa e poi lo perdeva e riprendeva la sua ricerca.
> "E quella fissazione per sapere cosa facciamo, quando lo facciamo, con chi
> parliamo! Secondo Sergin ha attivato i sensori ovunque sulla nave e ci
> spia, per questo lui si è preso uno di quegli aggeggi in grado di ingannare
> le registrazioni, quelli che ti fanno vedere cose che non ci sono. Hai
> capito che intendo?"
> "No".
> "Ma come no? Quei cosi che vendono per alterare le immagini! Sergin dice
> che funziona che una meraviglia e che, opportunamente modificato è in grado
> di alterare anche i dati," il ferengi teneva la voce bassa, guardandosi
> attorno e ogni tanto alzando lo sguardo verso l'alto. Lon, che ne aveva
> seguito lo sguardo senza notare nulla di particolare, si prese qualche
> secondo per studiarne l'espressione, stava prendendolo in giro per indurlo
> a parlare o, se era vero che il Daimon Bord registrava tutto, stava
> tradendo il suo collega?
> "Mi piacerebbe proprio avere uno di questi congegni," buttò li per dargli
> corda, "come se l'è procurato il tuo amico?"
> "Pfuff! Amico! Non mi ha ancora restituito il latinum che gli ho prestato
> due giorni fa! Dice che l'ha perso! Ah! Comunque credo gliel'abbia venduto
> un mercante in una base dove ci siamo fermati per rifornimento, un tizio
> nuovo".
>
> *Il blu intenso si era schiarito all'improvviso, perdendo la serenità
> all'inseguimento di una luce più intensa ora, eccitante, in aumento.*
>
> "Non avrebbe mai potuto permetterselo comprandolo, sai, legalmente," il
> ferengi sogghignò alzando nuovamente gli occhi verso l'alto, "ci credi? Che
> ci spiano? E' un'assurdità! Di certo non ti racconterei queste cose se ci
> credessi! Andrei direttamente dal Daimon a dirglielo". Aumentò il tono
> della voce di un pò alle ultime parole.
> "A meno che il Daimon non l'abbia già scoperto," commentò con un sorriso
> complice Lon cercando di tenere l'attenzione del ferengi su di se. Tucci
> non aveva cambiato posizione, ma il viso si era improvvisamente animato e
> il borbottio del suo ragionamento si era fatto più deciso. Il ferengi
> sgranò esageratamente gli occhi.
> "Dici che lo sa già?! Come avrebbe mai potuto saperlo? Io non gliel'ho
> certo detto!" L'espressione del suo viso era un'opera d'arte di finta
> sorpresa e incredulità.
>
> *Giallo che all'improvviso soppianta il blu, non ancora accecante, ma
> inesorabilmente alla conquista della tranquillità.*
>
> Una rapida occhiata verso l'umano convinse immediatamente Lon che stavolta
> non era un falso allarme, doveva liberarsi del ferengi.
> "E' un peccato perché se l'avesse saputo da te magari ti avrebbe
> ricompensato". Commentò con aria saputa.
> "Oh".
> "Già".
> "Ma guarda tu com'è tardi! Il mio turno è iniziato da tre minuti! Devo
> proprio andare!"
> "Davvero?" Lon si finse dispiaciuto.
> "Assolutamente! Mi spiace, bella conversazione, ripetiamola!"
>
> *Giallo accecante, forse orgoglio, soddisfazione, ma soprattutto
> eccitazione. Troppo forte.*
>
> Non appena le porte si chiusero alle spalle del ferengi Lon si prese
> qualche secondo di tempo poi si avvicinò a Tucci. L'ufficiale scientifico
> sollevò di scatto lo sguardo vedendolo e, sorprendentemente gli sorrise.
> "No".
> Il sorriso scomparve all'istante.
> "No cosa?"
> "Non ora".
> "Eh?"
> Lon sbuffò, non era fatto per parlare, né per spiegare.
> "Raccolga i suoi risultati e torniamo a bordo".
> "Ma ho appena iniziato a..."
> "Signor Tucci, il Daimon Bord vorrà sapere cosa ha scoperto, non lo
> conosco a sufficienza da sapere se una volta saputolo cercherà di coprire
> tutto o se invece collaborerà con noi. Non so nemmeno se," istintivamente
> alzò gli occhi verso l'alto come aveva fatto il ferengi prima, "sta
> ascoltando questa conversazione, so per certo però che sarà ostacolato per
> qualche minuto. Preferisce trattare con lui qui, o al sicuro a bordo della
> Hope?"
>
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