[Stml17] Rest - 02-01: Del come e del perché ci ritroviamo con una navetta conficcata in Sala Macchine

federico pirazzoli cmdrtkar a gmail.com
Mer 8 Lug 2015 17:48:05 CEST




Intanto grazie a tutti per i commenti...
Quanto al D'deridex vi dico solo che è stata una scelta voluta, e non solo perché credo sia la nave più bella di tutto TNG :-)

In fondò c'é un motivo se la Federazione scelse la Pegasus - una Oberth - per testare il suo Occultamento di Fase: nessuno si preoccupa dei vecchi modelli!

se voi foste l'Impero (o la Tal Shi'ar) e voleste una piattaforma per testare nuove tecnologie, scegliereste una "piccola" Norexan o una nave enorme, con tanto spazio per installare nuovi macchinari?

IMHO


mercoledì 8 luglio 2015 17:22 +0200 da Silvia Bianchini  <ltcomm.sibi a gmail.com>:
>Infatti anche se in ogni caso poca storia contro una Miranda...
>La domanda in realtà è cosa ci fa una nave dell'impero vecchia di 25 anni?
>Ai postumi (della sbronza) l'ardua sentenza
>Il 08/lug/2015 17:15, "Reis Squiretaker" < vanessa_reis_squirtaker a outlook.it > ha scritto:
>>Meno male che non è la più recente versione allora ahahaha 
>> 
>>
>>========================
>>Guardiamarina 
Caitlyn
>>Consigliere
>>USS Hope NCC-25122
>>[CV]:  http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=169
>>========================
>> 
>>From: Silvia Bianchini
>>Sent: Wednesday, July 08, 2015 4:33 PM
>>To: USS 
Hope
>>Subject: Re: [Stml17]Rest - 02-01: Del come e del perché ci 
ritroviamo con una navetta conficcata in Sala Macchine
>> 
>>Primo: non avevo ricevuto la prima mail... Mi viene il dubbio di 
essermi persa qualcos'altro...
>>Secondo: ottimo pezzo!!!
>>Terzo: nel 2394 la 
classe D'deridex romulana è stata quasi integralmente rimpiazzata dalle classe 
Norexan...
>>Bravo Fede!
>>Luna vi farà impazzire... XD
>>S.
>>Il 08/lug/2015 15:47, "Franco Carretti" < ferris.bueller a mail.com > ha 
scritto:
>>>Santoddio che pezzone! Fantastico!
>>> 
>>>C'è solo un punto strano:
>>> 
>>>"Però a bordo 
  c'é una forma di vita..." fece notare Xyr, quasi strappando di mano 
  l'analizzatore all'Umano. La bella Andoriana digitò alcuni comandi con le 
  lunghe ed affusolate dita blu. In risposta, l'analisi avviata dall'Ingegnere 
  Capo venne messa in secondo piano ed il piccolo schermo evidenziò un diagramma 
  d'onda che prima compariva solo come un piccolo simbolo di sfondo "si direbbe 
  un Betazoide..."
>>> 
>>>Quindi Xyr 
  aveva visto che era betazoide, ma poi in sala riunioni:
>>> 
>>>“Non sono 
  Romulani?” domandò invece Xyr, piuttosto stupita dalla cosa. Aveva scansionato 
  lei stessa il corpo del ferito trovato all’interno della navetta ed il 
  tricoder aveva confermato di trovarsi di fronte ad un essere proveniente dal 
  pianeta Romulus “Beh…ci assomigliavano molto…”
>>> 
>>> 
>>>Quindi c'è 
  qualcosa che non va probabilmente a causa del bagno del cellulare 
  :)
>>> 
>>>Comunque è una gran figata!
>>> 
>>> 
>>> 
>>> 
>>>  
>>>Sent: Wednesday, July 08, 2015 at 
  2:06 PM
>>>From: "federico pirazzoli" < cmdrtkar a gmail.com >
>>>To: "USS Hope" < stml17 a gioco.net >
>>>Subject: [Stml17] Rest - 
  02-01: Del come e del perché ci ritroviamo con una navetta conficcata in Sala 
  Macchine
>>>Ok signori, ecco il mio pezzo...innanzitutto mi scuso per il ritardo e 
  per l'ultima parte, forse un po' tirata via...
>>>purtroppo il mio cellulare ha ben pensato di farsi un tuffo nella ciotola 
  dell'acqua del cane e di autodistruggersi di conseguenza...ergo ho perso parte 
  del lavorato ed un mucchio di tempo, ma tant'è...
>>> 
>>>Alla fine qualcosa ho prodotto, ispirandomi principalmente ai seguenti 
  episodi:
>>> 
>>>TNG 5x24: The Next Phase - Un’altra dimensione
>>>TNG 7x12: The Pegasus - La Pegasus
>>>ENT 4x22: These Are The Voyages - Questi sono i viaggi...
>>> 
>>>Spero che l'idea sia di vostro gradimento!
>>> 
>>>*************************************************************************************************************
>>>Brano: 02-01
>>>Titolo: Del come e del perché ci ritroviamo con una navetta conficcata 
  in Sala Macchine
>>>Autore: Rest figlio di Retok
>>>Brano precedente: Missione o punizione?
>>>**************************************************************************************************************
>>> 
>>>U.S.S. Hope – Aula di Formazione nr. 3 - 30 dicembre 2394 - Ore 
  09:01
>>> 
>>>Paulo accolse la fine della lezione di meccanica quantistica con 
  malcelata soddisfazione e, con un colpo di reni, si tirò in piedi avviandosi 
  verso l'uscita dell’Aula...aveva cose molto più interessanti, divertenti e 
  potenzialmente redditizie da fare che perdere tempo dietro noiosissime lezioni 
  di Storia della Diplomazia Interplanetaria...
>>> 
>>>'Giusto Rest potrebbe trovare interessante una lezione del genere...' si 
  disse, notando l'Ufficiale Tattico che, dopo aver digitato tutto il tempo 
  della lezione sul proprio DiPadd, stava ora apprestandosi ad abbandonare a sua 
  volta l'aula per assumere il suo ruolo istituzionale a bordo della Hope.
>>> 
>>>Passando accanto al collega, però, il Capo Operazioni si accorse che 
  neppure il Vulcaniano doveva essere lo studente modello che aveva immaginato. 
  Il suo elaborato digitale, infatti, pareva una stringa di programma olografico 
  e - a giudicare da quel che poteva vedere - doveva trattarsi della simulazione 
  di uno scontro tra astronavi.
>>> 
>>>"Ma come, Rest...anziché prestare attenzione alla lezione e prendere 
  appunti si mette a compilare oloprogrammi di addestramento?" buttò lì senza 
  riuscire a trattenersi. La natura del collega - decisamente in antitesi con la 
  sua - lo spingeva alla sfida con alterni risultati, ma si trattava sempre di 
  scontri piuttosto interessanti!
>>> 
>>>Il Vulcaniano sollevò su di lui uno sguardo infastidito ma per nulla 
  stupito, segno che era conscio della sua presenza nonostante il trambusto 
  generato dai Cadetti che lasciavano l'aula e l'attenzione che pareva dare a 
  ciò su cui stava lavorando "Le assicuro, Comandante, che ho prestato tutta 
  l'attenzione necessaria alla lezione e che l'addestramento mnemonico al quale 
  sono stato sottoposto sin dall'infanzia rende sostanzialmente inutile l'atto 
  di appuntare i dettagli della medesima, specie alla luce del fatto che si 
  tratta di una lezione olografica, il cui contenuto é di immediata 
  consultazione per tutti..."
>>> 
>>>La risposta, nonostante i due si stessero ora fissando, fu data senza 
  smettere di digitare stringhe di codice. Quando fu apparentemente soddisfatto, 
  Rest salvò il lavoro svolto e si alzò, aggiungendo "Ad ogni modo non si tratta 
  di un programma di addestramento, ma della simulazione del test della 
  Kobayashi Maru. Stavo rivedendone la programmazione originale alla ricerca di 
  una modalità di risoluzione..."
>>> 
>>>Tutti gli Ufficiali Superiori della Hope conoscevano quel test perché 
  tutti - in previsione di quella crociera di addestramento - avevano seguito i 
  corsi base di Comando. Si trattava di un test particolare, la cui 
  programmazione presentava uno schema non-vincente al quale i Cadetti dovevano 
  tenere testa mostrando capacità creative nel modificarne i parametri di base 
  per giungere alla vittoria. Ciò premesso, Rodriguez non riusciva a comprendere 
  il senso delle parole del collega, cui disse "Mi scusi, Rest...ma non credo di 
  capire. A quanto so, anche lei ha già superato questo test, no? E allora 
  perché se lo ristudia?"
>>> 
>>>"Lo ho superato modificandone i parametri," affermò il Vulcaniano, 
  dicendo quella che all'altro pareva una ovvietà "ma in realtà trovo di 
  maggiore interesse la modalità di esecuzione iniziale del test. 
  Originariamente, infatti, il test era semplicemente uno schema non-vincente, 
  programmato per formare i Cadetti al fine di trasmettere loro la 
  consapevolezza dell'esistenza di situazioni non vincenti e per studiarne la 
  reazione di fronte ad esse. Solo successivamente é diventato uno strumento di 
  valutazione dell'inventiva dei Cadetti stessi."
>>> 
>>>"Quindi lei sta cercando di vincere lo schema non-vincente iniziale senza 
  barare?" domandò incredulo Paulo, mentre i due imboccavano il medesimo 
  corridoio diretti al più vicino turboascensore.
>>> 
>>>"Nessuno schema é perdente a priori, Comandante..." ribatté Rest, forse 
  piccato dal tono del Capo Operazioni "con il giusto tempo e la giusta 
  preparazione é sempre possibile individuare una strategia vincente. In questo 
  caso specifico, si tratta di un semplice confronto di astuzia strategica tra 
  il candidato e chi ha programmato il test..."
>>> 
>>>"E...come va questa sfida?" domandò Paulo, piuttosto divertito dalla 
  spocchiosità del Vulcaniano e con l'intenzione di fargli abbassare un po' la 
  cresta...dopotutto, se in più di 150 anni nessuno aveva battuto lealmente il 
  test della Kobayashi Maru, cosa faceva credere a Rest di poterci 
  riuscire?
>>> 
>>>"Per il momento rimane... sfidante..." rispose diplomaticamente il 
  Tattico, lasciando che le porte della piccola cabina si chiudessero dietro di 
  loro. Lasciati passare alcuni secondi, però, attivò il comando che bloccava il 
  turboascensore e aggiunse "Comandante...ho notato che il suo rapporto circa 
  gli eventi intercorsi durante la missione di liberazione del Consigliere e 
  degli altri membri dell'equipaggio dal mercato degli schiavi é a 
  tutt'oggi...lacunoso in alcuni punti. Posso avere una stima del tempo 
  necessario a renderlo definitivo?"
>>> 
>>>“Lacunoso?” rispose Paulo, preso in contropiede da quel repentino cambio 
  di argomento “In che senso…”
>>> 
>>>“Ho notato che il suo rapporto non approfondisce la consistenza e la 
  tipologia della totalità dei materiali che ha ritenuto opportuno…requisire da 
  quel luogo…” ribatté con una accurata scelta di parole il Vulcaniano, tenendo 
  gli occhi fissi sul collega delle operazioni alla ricerca di una qualsiasi 
  reazione visibile.
>>> 
>>>Ma Paulo Rodriguez era un uomo dalle mille risorse e dalla faccia di 
  bronzo nota a decine di tavoli da gioco sparsi per il settore terrestre e – 
  dopo quella iniziale reazione di stupore – il suo viso assunse una neutralità 
  emotiva così studiata da renderlo l’orgoglio di un qualsiasi istruttore di 
  Kolinahr mentre rispondeva “Ad essere sincero ho lasciato ai miei uomini la 
  maggior parte delle attività di verifica, ripromettendomi di verificare che 
  tutto fosse in ordine al più presto. Ma sa…questa è una vecchia nave e ci sono 
  sempre mille piccoli problemi. Ad ogni modo, se mi dice cosa ha notato manchi 
  posso fare un controllo al più presto.”
>>> 
>>>“Gliene sarei effettivamente grato…” rispose Rest, apparentemente 
  accettando quella risposta “in particolare sono interessato al rapporto circa 
  quelle quattro testate quantiche che si trovano al momento depositate nella 
  stiva del vascello del Cadetto Jones, in una zona prossima al motore e 
  pesantemente schermata alle emissioni di radiazioni…e sensorie…”
>>> 
>>>A quelle parole, Paulo non riuscì però a reprimere un leggero aumento 
  della sudorazione, come se qualcuno avesse alzato la temperatura in quel 
  dannato ascensore di una decina di gradi “Ah…quelli…” disse solo, mentre la 
  sua mente agiva rapidamente per trovare una risposta soddisfacente, una di 
  quelle che non lo avrebbe fatto finire di fronte ad una corte marziale 
  “effettivamente li ho requisiti perché mi sembrava inappropriato che una 
  simile tecnologia bellica, coperta dal più alto segreto militare, fosse 
  disponibile a chiunque in un posto come quello. Quanto al rapporto, non li ho 
  inseriti perché, da una prima analisi, mi sono parsi falsi…”
>>> 
>>>“Falsi?” domandò l’Ufficiale Tattico, sollevando un sopracciglio 
  interrogativo.
>>> 
>>>“Sì…” convenne Paulo, ora più sicuro di sé, visto che aveva iniziato a 
  trovare la strada giusta “naturalmente non sono un esperto di esplosivi, ma le 
  analisi preliminari della scocca esterna mi hanno lasciato alcune perplessità 
  e ho preferito aspettare ad inserire nel rapporto il ritrovamento di simili 
  armi, se non ero certo che fossero vere. Volevo innanzitutto sottoporre la 
  struttura di quelle testate ad una analisi approfondita ma – come sa – la 
  maggior parte delle risorse di calcolo del computer sono al momento dedicate 
  all’Astronomia, quindi non potrò farlo fino a completamento della missione 
  attuale.”
>>> 
>>>“Capisco…” rispose – apparentemente meditabondo – Rest. Dopo un attimo 
  aggiunse “Sarei comunque più tranquillo se le testate – o presunte tali – 
  venissero trasferite in armeria e poste sotto controllo della sicurezza. 
  Inoltre gradirei assistere alle successive analisi, quando avrà modo di porle 
  in essere. Ho avuto modo di studiare questa tipologia di armi e potrei essere 
  di supporto…”
>>> 
>>>“Naturalmente…” rispose il Capo delle Operazioni, tirando un invisibile 
  sospiro di sollievo quando vide Rest digitare un comando sul controller del 
  Turboascensore e farlo ripartire. Forse avrebbe aggiunto anche qualcos’altro, 
  se dopo aver percorso una decina di metri, la cabina non si fosse nuovamente 
  bloccata con un contraccolpo tale da farlo cadere a terra “Che 
  accidenti…?”
>>> 
>>>Rest, che era riuscito ad appoggiarsi ad una delle pareti curve per 
  sostenersi, si avviò rapidamente ai comandi solo per scoprire che l’energia 
  principale sembrava disattiva. Prima che potesse dire qualcosa, l’ascensore si 
  riavviò, percorse un altro ponte e si bloccò di nuovo, mentre l’intera nave 
  veniva scossa violentemente.
>>> 
>>>“Maledizione, che sta combinando Doohan in Sala Macchine?” sbottò 
  l’umano, riuscendo finalmente a rialzarsi e ad accedere al computer, appena 
  tornato in funzione. Verificate un paio di cose su di una mini schermata di 
  controllo danni, aggiunse “Non è possibile…qualcosa ha interrotto sia 
  l’energia principale che la secondaria. Adesso stiamo andando a 
  batterie…”
>>> 
>>>Mentre parlava, le porte si aprirono sulla Plancia del vascello, 
  mostrando che – al momento – sembrava non esserci una catena di comando 
  efficiente. Degli otto cadetti presenti, infatti, solo la timoniera Luna Jones 
  pareva avere il pieno controllo di sé, mentre riferiva che il timone pareva 
  rispondere anche se – a causa dell’interruzione dell’energia principale – 
  erano usciti dalla Curvatura. Per contro, l’ufficiale che sedeva sulla 
  Poltrona di Comando– il Tenente Aston – sembrava piuttosto spaesato e 
  sopraffatto dai rapporti che riceveva contemporaneamente da tutte le 
  postazioni.
>>> 
>>>“Signori....” disse con voce greve e forte il Vulcaniano, sovrastando i 
  rapporti confusionari ed attirando l’attenzione di tutto il personale di 
  Plancia, mentre Paulo Rodriguez si dirigeva con un ghigno alla postazione 
  delle Operazioni “credo sia opportuno che interrompiate i vostri rapporti e 
  procediate con ordine di priorità, così da poter efficientemente stabilire 
  l’esatta situazione della nave.”
>>> 
>>>Si trattava di certo di un consiglio sensato, quindi tutti vi si 
  attennero. Purtroppo ognuno degli addetti alle postazioni di Plancia riteneva 
  che le proprie informazioni fossero le più rilevanti, quindi tutti – con 
  l’eccezione dei due nuovi arrivati e di Aston - ricominciarono a parlare 
  contemporaneamente.
>>> 
>>>Rest provò per un secondo l’istinto di estrarre dall’armadietto tattico 
  un Phaser per sparare un colpo di avvertimento nel mezzo di quella mandria di 
  incapaci ma – prima ancora che la sua mente iniziasse ad individuare le 
  migliaia di motivazioni che classificavano questo desiderio come una illogica 
  esternazione di frustrazione – un fischio penetrante interruppe di nuovo il 
  chiacchiericcio, costringendo quasi tutti a zittirsi e tapparsi le 
  orecchie.
>>> 
>>>Il Vulcaniano osservò con un accenno di curiosità Paulo che – toltosi due 
  dita dalla bocca – ricominciava a lavorare come se nulla fosse. Prima che 
  qualcuno potesse ricominciare a parlare, però, aggiunse con tono di voce che 
  non ammetteva repliche “Credo sia opportuno che parliate solo quando siete 
  interpellati, dato che non sembrate in grado di capire da soli il corretto 
  ordine di priorità.”
>>> 
>>>Ottenuto un silenzio di tomba a quelle parole, il Vulcaniano si volse 
  verso l’Ufficiale in Comando, per cedergli la parola. Forse timoroso di 
  sbagliare – o, più probabilmente,  temendo di essere ricompreso nel 
  novero degli incapaci – Aston gli fece cenno di proseguire e lui non se lo 
  fece ripetere due volte. Mentre prendeva posto al Tattico, avviando una 
  scansione di prossimità e rivedendo al contempo il diario dei sensori, 
  aggiunse “Tenente Jones, stato della navigazione e dello spazio 
  circostante.”
>>> 
>>>“Siamo stati strappati fuori dalla Curvatura per mancanza di energia alle 
  gondole…” affermò la Mezza-Klingon senza neppure consultare di nuovo i propri 
  strumenti “Fortunatamente sono stata veloce ad accorgermi del calo di potenza 
  e ho potuto compensare, o avremmo subito danni. Ad ogni modo ora siamo in 
  arresto completo e non ci sono altre navi o ostacoli alla navigazione nel 
  raggio dei sensori.”
>>> 
>>>“Confermo dai sensori tattici…” commentò quasi tra sé e sé Rest “Stato 
  della nave, signor Rodriguez?”
>>> 
>>>“Stiamo procedendo con l’energia di emergenza. La reazione del Nucleo è 
  stata soppressa e i reattori ad impulso hanno subito un arresto di emergenza 
  per evitare contraccolpi dovuti al reflusso energetico. Parte della rete EPS 
  nella zona tra la Sala Macchine ed il Punte di Lancio è stata interrotta da 
  qualcosa, ma non rilevo perdite di Plasma rilevanti. Il reflusso energetico ha 
  inoltre causato diversi danni ai sistemi: attualmente abbiamo perso le 
  comunicazioni, la propulsione a Curvature ed i sistemi tattici”
>>> 
>>>“L’Infermeria comunica che abbiamo circa una dozzina di contusi a causa 
  della brusca uscita dalla Curvatura ed un paio di feriti per esplosioni di 
  condotti EPS sui ponti inferiori, ma nulla di grave…” si intromise il 
  Guardiamarina Anister, dalle comunicazioni.
>>> 
>>>Rest fulminò con una occhiataccia la giovane Betazoide, rea di aver 
  parlato senza essere stata interpellata, ma scelse di non dirle nulla 
  verbalmente, mentre aggiungeva “Molto bene, signor Rodriguez, dia la priorità 
  al riavvio dell’energia secondaria ed alla riattivazione dei sistemi tattici. 
  Signor Jones, ho rilevato una zona di materia densa nelle propaggini della 
  nebulosa che stiamo costeggiando. Si diriga a pieno impulso in quella 
  direzione, così che possiamo mantenere un basso profilo finché non avremo 
  ripristinato i sistemi tattici.”
>>> 
>>>“Pensa che ci sia qualcuno che intende attaccarci?” domandò stupito 
  Aston, che nel frattempo si era alzato dalla poltrona centrale della Plancia 
  quasi scottasse “Che quel che è successo fosse un attacco?”
>>> 
>>>“Non ho elementi per rispondere a questa domanda,” affermò semplicemente 
  il Vulcaniano, mentre richiamava a video le letture dei sensori tattici 
  relative ai minuti precedenti, per tentare di capire cosa fosse effettivamente 
  successo “ma non posso neppure escludere tale ipotesi. Ergo, preferisco 
  eccedere in cautela che in avventatezza. Computer, attivare la condizione di 
  Allarme Giallo.” 
>>> 
>>> 
>>>U.S.S. Hope - Sala Macchine - Contemporaneamente
>>> 
>>>"Me lo rispieghi..." chiese il Capitano Bueller, osservando con una 
  torsione del collo il muso della navetta sconosciuta che spuntava parzialmente 
  dal soffitto della Sala Macchine. La navetta non sembrava aver sfondato la 
  paratia di separazione tra i ponti della nave, ma essere fusa in essa.
>>> 
>>>Nella stessa posizione del suo ufficiale comandante, il Cadetto James 
  Doohan III, Ingegnere Capo della Hope, aprì la bocca a vuoto un paio di volte, 
  come se non sapesse come iniziare la sua spiegazione. Alla fine disse "Non lo 
  so, signore. Un momento andava tutto bene...poi l'energia principale é saltata 
  e - tra mille cortocircuiti - é iniziata una reazione di riflusso nel Nucleo. 
  Quando siamo riusciti a spegnerlo, ho alzato gli occhi al soffitto e la nave 
  era lì...nessun rumore, nessun detrito caduto...come se si fosse 
  materializzata dal nulla."
>>> 
>>>"Di solito le navette non compaiono dal nulla..." commentò Bueller, senza 
  riuscire a staccare gli occhi dal muso di quel piccolo veicolo spaziale. La 
  forma gli era sconosciuta, ma il modello avrebbe potuto far pensare 
  all'evoluzione di una nave Federale. Nonostante lo scafo nero come la notte, 
  infatti, gli oblò frontali avevano la stessa forma leggermente stondata di 
  quelli di un Runabout ed anche la punta di una gondola, che spuntava dal 
  soffitto sotto la struttura principale, aveva un aspetto che poteva richiamare 
  quelli usati dalla Flotta per i suoi vascelli di piccolo tonnellaggio.
>>> 
>>>Il Capitano si volse allora verso Tucci, che fino a quel momento era 
  rimasto in silenzio dopo la sua iniziale ammissione di colpa. L'Ufficiale 
  Scientifico non parve cogliere l'implicito invito a prendere parte alla 
  conversazione, quindi Bueller si schiarì la gola un paio di volte e - infine - 
  lo richiamò all'ordine dicendo "Tucci, lei che ne pensa?"
>>> 
>>>Il giovane Umano sollevò spaesato lo sguardo dal terminale che stava 
  studiando e disse con voce colpevole “Non so da dove sia venuta, signore…ma ho 
  il tremendo sospetto di sapere perché sia comparsa qui…”
>>> 
>>>“Immagino che centri qualcosa con quanto ha affermato poco fa, ovvero che 
  è colpa sua…” commentò Xyr, che se ne stava immobile a braccia conserte alla 
  destra del Capitano, l’attenzione equamente suddivisa tra le procedure della 
  Sala Macchine, le conversazioni in corso e la navetta che spuntava sulle loro 
  teste.
>>> 
>>>Bueller le lanciò un’occhiataccia ma Edison parve non accorgersi 
  dell’interazione tra i due colletti rossi, rispondendo “Io…forse, signore. 
  Come certamente saprà, io ed il signor Doohan avevamo riscontrato alcune 
  anomalie circa il funzionamento della Gondola di dritta. Negli ultimi giorni 
  avevamo rilevato delle sporadiche perdite di potenza, come se ci fossero fughe 
  di plasma da qualche parte…o come se l’energia venisse drenata da 
  qualcosa…”
>>> 
>>>“Mi pareva di aver autorizzato una ispezione della gondola, no?” chiese 
  Bueller, che ricordava la discussione che aveva dovuto sostenere con Luna, 
  quando la sua amica aveva protestato vivamente per averla costretta per un 
  intero turno a procedere a velocità impulso, togliendole anche quel po’ di 
  gioia datale dalla vibrazione dei motori a curvatura…testuali parole “Mi pare 
  non aveste rilevato nulla.”
>>> 
>>>“Infatti signore, nessuna perdita.” Convenne il Capo Ingegnere, in 
  sostegno al collega della Sezione Scientifica “Per questo abbiamo ipotizzato 
  che il problema potesse essere di natura diversa…che un qualche fenomeno 
  spaziale causasse – a cicli costanti – le perdite che rilevavamo. Poiché però 
  i sistemi non rilevavano nulla, abbiamo pensato che potesse trattarsi di 
  qualcosa nel subspazio.” 
>>> 
>>>“Abbiamo quindi pensato di generare una piccola emissione subspaziale…una 
  sorta di impulso di risonanza del Nucleo di Curvatura.” Riprese Tucci “Nelle 
  nostre intenzioni avrebbe dovuto funzionare come una sorta di sonar 
  subspaziale…se ci fosse stato qualcosa – anche profondamente radicato nel 
  subspazio ed invisibile ai nostri sensori – l’impulso avrebbe dovuto colpirlo 
  e generare una eco…”
>>> 
>>>“E, mi faccia capire,” si intromise di nuovo Xyr “Avete attivato 
  l’impulso e la navetta è comparsa?”
>>> 
>>>“Dopo pochi secondi…” ammise Edison con un cenno del capo “Forse era 
  molto vicina a noi e l’impulso la ha…attirata verso il Nucleo di 
  Curvatura…”
>>> 
>>>Effettivamente quel poco del muso della navetta che si vedeva era 
  perfettamente allineato al Nucleo di Curvatura, quasi vi stesse precipitando 
  contro. Constatato ciò, Bueller disse “Quindi, in sostanza, il vostro impulso 
  ha in qualche modo attirato questa navetta verso il Nucleo ed in qualche modo 
  l’ha costretta a palesarsi. Ma come? Da dove viene?”
>>> 
>>>Nessuno rispose, quindi l’Umano aggiunse una domanda che da un po’ gli 
  ronzava in testa "Potrebbe venire dal futuro?"
>>> 
>>>"Io...non saprei..." affermò l'ingegnere, uscendo dal suo stato di 
  confusione e cercando un tricoder, che subito accese "Ma questo possiamo 
  verificarlo.” Dopo alcuni secondi di scansione, durante i quali il Primo 
  Ufficiale si era avvicinata al Capo Ingegnere per vedere per prima i 
  risultati, aggiunse “Non rilevo tracce di radiazione cronotonica, quindi penso 
  di no...non dovrebbe essere giunta attraverso uno spostamento temporale"
>>> 
>>>"Però a bordo c'é una forma di vita..." fece notare Xyr, quasi strappando 
  di mano l'analizzatore all'Umano. La bella Andoriana digitò alcuni comandi con 
  le lunghe ed affusolate dita blu. In risposta, l'analisi avviata 
  dall'Ingegnere Capo venne messa in secondo piano ed il piccolo schermo 
  evidenziò un diagramma d'onda che prima compariva solo come un piccolo simbolo 
  di sfondo "si direbbe un Betazoide..."
>>> 
>>>"Allora muoviamoci a tirarlo fuori!" ordinò Bueller, come attraversato da 
  una scarica elettrica, mentre la mano dirigeva al Comunicatore " Dottoressa 
  Grahan...a rapporto immediatamente in Sala Macchine!" quindi, voltandosi verso 
  i presenti, aggiunse "Signor Doohan, Signor Tucci…trovate un modo di entrare 
  in quell'affare, a costo di portare qui una scala e sfondare l'oblò 
  frontale... Basta, prenda uno dei suoi e lo copra!"
>>> 
>>> 
>>>U.S.S. Hope - Ponte di Lancio – 30 dicembre 2394 - Ore 9:25
>>> 
>>>"Molto bene Rest, tenga sott'occhio la situazione esterna e mi avverta di 
  qualsiasi cambiamento. Fino a diverso ordine mantenga tutti i sistemi in 
  Allarme Giallo."
>>> 
>>>Dopo un veloce scambio di informazioni con l'Ufficiale Tattico, che gli 
  pareva avesse messo sotto controllo la situazione in Plancia, Bueller si 
  concentrò su quanto stavano facendo i suoi uomini, non riuscendo però a 
  trattenersi dallo sbuffare, alla vista della parte posteriore della navetta 
  sconosciuta che spuntava - inclinata di una quarantina di gradi - dalla 
  superficie liscia del suo Ponte di Lancio.
>>> 
>>>Xyr, che aveva passato gli ultimi minuti ad interrogare gli addetti al 
  Ponte di Volo sull'accaduto si avvicinò a Bueller e, senza staccare a sua 
  volta gli occhi dal portello attorno al quale stavano trafficando Doohan e 
  Tucci, riferí "Anche gli addetti al Ponte confermano quanto già sapevamo...c'é 
  stato un primo breve Black Out e subito dopo é comparsa la nave, già 
  incastrata nello scafo. Quando si é materializzata c'é stata la seconda 
  perdita di potenza e la nave é uscita dalla Curvatura, causando lo 
  scossone..."
>>> 
>>>"Bene..." commentò il Capitano, anche se non pensava affatto fosse un 
  bene. Certo, la loro missione era improvvisamente diventata molto più 
  interessante ed eccitante, ma quella navetta comparsa dal nulla aveva causato 
  parecchi danni alla nave...alla SUA nave. E questo non era accettabile! "Ora 
  non ci resta che capire da dove diavolo si é materializzata e come. Ho parlato 
  con Rest. Lui e Paulo sono in Plancia e stanno ricontrollando tutte le letture 
  dei sensori. A quanto pare non c'é nulla di visibile nel raggio di analisi e 
  anche le letture dei momenti dell'incidente non mostrano la presenza di altre 
  navi, anomalie o altro..."
>>> 
>>>"In tal caso, immagino che troveremo le nostre risposte lì dentro..." 
  commentò l'Andoriana, mentre le antenne sulla sommità della sua fronte si 
  tendevano verso il portello della navetta misteriosa, che Tucci e Doohan erano 
  finalmente riusciti a forzare.
>>> 
>>>Lon Basta, armato di un Phaser Tipo II, entrò rapidamente, seguito da un 
  secondo membro della Sicurezza e, contemporaneamente, l'Ufficiale Scientifico 
  Capo ed il Capo Ingegnere iniziarono a scansionare l'interno del 
veicolo.
>>> 
>>>Bueller e Xyr li raggiunsero a rapide falcate e, prima che qualcuno 
  potesse dire nulla, la voce di Basta richiese l'intervento della Dottoressa 
  Grahan, che si era fino a quel momento tenuta a distanza per non intralciare 
  le operazioni. 
>>> 
>>>Al richiamo del Capo della Sicurezza tutti gli ufficiali presenti si 
  precipitarono nell’angusto spazio della navetta, così che la Dottoressa 
  dovette spintonare Capitano e Primo Ufficiale per adempiere ai suoi doveri. 
  Naturalmente, se avesse saputo che ciò che la aspettava era il corpo di un 
  uomo che emergeva parzialmente da una paratia – all’interno della quale doveva 
  essersi materializzato quando la navetta aveva riacquistato consistenza – 
  probabilmente si sarebbe data meno da fare.
>>> 
>>>Lon Basta percepì chiaramente lo shock della donna come un alone verde 
  che si stendeva come un velo sui suoi pensieri ma, poiché il suo intervento 
  era necessario, attirò l’attenzione dell’amica sul secondo passeggero 
  “Dottoressa, non credo possa fare più nulla per quell’uomo…questo, d’altro 
  canto, è ancora vivo.”
>>> 
>>>A quelle parole la Dottoressa Grahan si riscosse e, staccati gli occhi da 
  quel volto dall’espressione distorta dal dolore per quella morte così 
  improvvisa, si trovò ad osservare un secondo corpo, disteso a terra accanto ad 
  una consolle che non era in grado di identificare. Quasi automaticamente il 
  braccio si sollevò puntando il Tricoder verso il ferito e, quando vide un 
  segno vitale instabile ma ancora percepibile, ordinò “Presto, serve un 
  teletrasporto di emergenza in Infermeria!”
>>> 
>>>“La struttura della navetta rende impossibile il teletrasporto 
  dall’esterno…” disse subito Tucci, ma il Capo della Sicurezza doveva averlo 
  già compreso dai suoi pensieri o dalle scansioni efettuate perché, con un 
  rapido cenno, si era fatto affiancare dal sottoposto ed insieme avevano 
  cominciato a spostare il ferito, cercando di farlo nel modo più sicuro 
  possibile.
>>> 
>>>Con uno sbuffo Melanne si accostò all’amico e gli mostrò il giusto modo 
  di sostenere il collo del paziente quindi, quando i due membri della sicurezza 
  lo ebbero portato fuori, disse solo “Io vado, Capitano…le farò sapere al più 
  presto…”
>>> 
>>>Quindi, dopo essersi messa accanto al ferito – ora sdraiato sul ponte di 
  decollo – sfiorò il comunicatore e disse “Grahan a Sala Teletrasporto 1. 
  Emergenza Medica, due da teletrasportare in Infermeria.”
>>> 
>>>Rimasti soli all’interno della Navetta, Bueller, Xyr, Tucci e Doohan si 
  guardarono per un momento, quindi fu l’Ufficiale scientifico a domandare, 
  quasi timidamente “Hem…nessuno ha notato che i due passeggeri erano 
  Romulani?”
>>> 
>>> 
>>>U.S.S. Hope – Sala Riunioni – 30 dicembre 2394 - Ore 12:30
>>> 
>>>Diario del Capitano: Supplemento. Sono tre ore che le riparazioni sono 
  state avviate, ma ancora metà dei sistemi automatizzati non rispondono. Al 
  momento le avarie più gravi riguardano i Motori a Curvatura ed il sistema 
  delle Comunicazioni. Per quanto riguarda le Comunicazioni, la Sala Macchine ha 
  riferito che il sovraccarico energetico subito dal nucleo ha bruciato 
  l’Antenna Subspaziale, pertanto sarà necessario organizzare una sostituzione 
  della stessa, cosa che dovrà essere fatta con attività extraveicolare.
>>> 
>>>Per quanto concerne la Curvatura, invece, il signor Doohan ha affermato 
  che i motori sono in buone condizioni, ma che non sarà possibile alimentare la 
  Gondola di sinistra fintanto che non avremo rimosso la navetta sconosciuta dal 
  soffitto della Sala Macchine, dato che pare si sia incastrata esattamente 
  all’interno di uno dei giunti EPS principali.
>>> 
>>>Attualmente abbiamo ripristinato l’Energia Secondaria e – su suggerimento 
  del signor Rest – siamo nascosti all’interno di una zona particolarmente densa 
  della Nebulosa che stavamo analizzando. Ciò dovrebbe proteggerci dal rischio 
  di individuazione da parte di amici dei due Romulani che abbiamo trovato nella 
  navetta, per lo meno fin quando non avremo ripristinato le comunicazioni con 
  il Comando di Flotta.
>>> 
>>>Diario personale: chiunque sia il genio che ha stilato la lista dele 
  priorità negli interventi di riparazione non ha la più pallida idea di quanto 
  possa essere intrattabile Luna quando si ritrova costretta a mangiare razioni 
  di emergenza e a bere caffè liofilizzato…devo assolutamente trovare una buona 
  scusa per convincere Xyr a mettere i replicatori alimentari in cima alla lista 
  delle riparazioni…
>>> 
>>>Il Capitano Bueller finì di registrare l’aggiornamento sulla situazione 
  e, in attesa dell’arrivo dei colleghi inviati alla riunione, si mise ad 
  osservare la nebulosa al di fuori degli oblò di osservazione. Si trattava di 
  uno spettacolo impressionante, visto da così vicino, ma Ferris aveva ben altro 
  per la testa. Aveva a bordo due ufficiali Romulani su una navetta sconosciuta, 
  ma di fattura non Romulana. Uno era certamente morto, mentre l’altro pareva 
  ferito gravemente. La nave aveva subito avarie ai sistemi principali e – anche 
  se si trattava di riparazioni facili – lo impensieriva avere a che fare con i 
  Romulani ed essere tagliato fuori dal Comando di Flotta.
>>> 
>>>‘Dovrei inviare una sonda, con un rapporto sulla situazione…’ si disse. 
  Ma sapeva perché  ancora non lo aveva fatto. Quella era la loro seconda 
  missione ed erano già riusciti a ficcarsi in un mare di guai entrambe le 
  volte. Questa volta sarebbe stato il caso di comunicare all’Ammiraglio Lennox 
  qualcosa di più di un <<Non stavamo facendo niente di male, ma una 
  navetta Romulana ci è comparsa in Sala Macchine scassando un po’ tutto…ah, 
  abbiamo anche un cadavere Romulano in obitorio, o almeno qualche suo 
  pezzo…>> 
>>> 
>>>Decisamente…
>>> 
>>>“Invierò la sonda dopo la riunione.” Borbottò, alzandosi in piedi e 
  sistemandosi la parte superiore dell’uniforme. Quella era la soluzione 
  migliore, si disse. I ragazzi avevano di certo scoperto qualcosa di utile in 
  quelle tre ore che aveva concesso loro ed un rapporto con informazioni più 
  utili sarebbe certo stato meglio accolto dal Comando.
>>> 
>>>Come se fossero stati convocati da un suo comando mentale, i 
  <<ragazzi>> entrarono a piccoli gruppi in Sala Riunioni, 
  salutandolo e poi andando a prendere posto. Per primi – esattamente all’ora 
  convenuta – entrarono Xyr e Rest, seguiti in rapida successione dagli altri, 
  che parvero giungere in gruppetti in base alle amicizie che si erano strette 
  durante i precedenti anni di Accademia.
>>> 
>>>‘Proprio come un gruppetto di studenti…’ si disse il Capitano Bueller, 
  prima di prendere la parola affermando senza troppi preamboli “Molto bene, 
  signori…abbiamo un rapporto da inviare all’Ammiraglio Lennox, quindi voglio 
  solo un paio di risposte semplici e chiare: chi cavolo sono quei Romulani, 
  perché si trovavano così vicini alla Hope e come accidenti hanno fatto a 
  materializzarsi nel soffitto della nostra Sala Macchine?”
>>> 
>>>“Beh…innanzitutto non sono Romulani…” affermò leggermente turbata la 
  Dottoressa Grahan, arrossendo quasi immediatamente alle occhiate sorprese 
  lanciategli da tre quarti dell’equipaggio. Tutti i presenti avevano visto quei 
  corpi – o quantomeno le riprese effettuate dalle olocamere di sorveglianza 
  mentre venivano portati via – ma solo Rest, da bravo Vulcaniano, riuscì a 
  nascondere lo stupore a quelle parole. Lui e Lon Basta, anche se forse il 
  Telepate era già stato messo al corrente della cosa, dato che era arrivato 
  insieme alla dottoressa.
>>> 
>>>“Non sono Romulani?” domandò invece Xyr, piuttosto stupita dalla cosa. 
  Aveva scansionato lei stessa il corpo del ferito trovato all’interno della 
  navetta ed il tricoder aveva confermato di trovarsi di fronte ad un essere 
  proveniente dal pianeta Romulus “Beh…ci assomigliavano molto…”
>>> 
>>>“Erano alterati chirurgicamente per sembrarlo…” spiegò la Dottoressa, 
  tirando fuori dalle tasche del camice da medico un piccolo contenitore sterile 
  al cui interno vi era un piccolo circuito nero “inoltre… ognuno di loro aveva 
  uno di questi, innestato della parte superiore della colonna vertebrale. 
  Emette un falso segnale che integra le bioemissioni del corpo, creando una 
  falsa traccia. I nostri analizzatori li leggevano come Romulani, ma i due 
  appartengono a specie Federali. Quello sopravvissuto è un Umano, mentre 
  l’altro era un Betazoide.” La donna fece una pausa, prima di aggiungere 
  “Inutile che vi dica che non avevo mai visto un apparecchio del genere prima. 
  Una cosa simile può essere fatta con un Tricoder, ma per breve tempo ed è 
  facilmente identificabile. Il segnale di quest’affare è praticamente perfetto. 
  Se non avessi operato uno dei due e fatto l’autopsia all’altro, probabilmente, 
  non me ne sarei accorta pur avendoli su di un bioletto dell’Infermeria.”
>>> 
>>>“Li ha identificati?” domandò semplicemente Rest, mentre i colleghi 
  ancora stavano rimuginando sulle implicazioni di quel che era stato loro 
  rivelato.
>>> 
>>>“L’Umano si chiama John Smith, un contadino del Kansas…” affermò la 
  Grahan con il tono di chi è incredulo circa ciò che sta riferendo “mentre il 
  Betazoide si chiamava Alari Sten, un bibliotecario di Medela III.”
>>> 
>>>“I nomi sono evidentemente fasulli,” affermò Rest, senza neppure alzare 
  lo sguardo sui colleghi “si tratta di nomi e cognomi comuni estremamente 
  diffusi su entrambi i pianeti, di conseguenza – tenendo conto delle 
  circostanze - le probabilità che si tratti di identità di copertura sono del 
  91,36%”
>>> 
>>>Bueller fece cenno di essere d’accordo con la testa, quindi osservò gli 
  altri e disse “E della navetta che mi dite? Di chi è? Che ci faceva qui e, 
  soprattutto, come ci è comparsa dentro la nave?”
>>> 
>>>“La navetta risulta essere uno yacht da diporto appartenente ad un tale 
  Myelos, un Boliano residente in Atarsis, un mondo extrafederale ai confini con 
  lo spazio Ferengi.” Riferì Lon Basta, che aveva usato i codici del radiofaro 
  (spento) della navetta per cercare indizi sulla sua origine “Ma, devo 
  ammettere, per essere una navetta civile è stata pesantemente 
  modificata.”
>>> 
>>>“Navetta civile un accidenti!” Esclamò Paulo Rodriguez, che aveva passato 
  le ultime tre ore a studiare i sistemi di quella navetta, o perlomeno quella 
  parte di sistemi che non erano diventati parte integrante del loro Ponte di 
  Volo “schermatura antisensoriale, dispositivo di occultamento, sensori attivi 
  e passivi ad altissima definizione, reattore Antimateria in grado di produrre 
  una quantità di energia sufficiente ad alimentare una nave tre volte più 
  grande. E questo è solo quello che sono riuscito a studiare. C’è anche un 
  altro apparecchio – quello accanto a cui era accasciato il falso Romulano 
  sopravvissuto – che non ho idea di cosa faccia, ma sembra avere un output di 
  energia enorme. Tutto ciò che posso dire che non è parte della dotazione 
  standard della navetta, ma pare essere stato aggiunto in un secondo momento, 
  collegandolo direttamente ad un condotto del Plasma dopo aver scavato una 
  sorta di nicchia nel pavimento.”
>>> 
>>>“Potrei sbagliare…” azzardò Tucci, apparentemente perso dietro mille 
  pensieri “ma credo di aver già visto qualcosa di simile, anche se solo su un 
  progetto che credevo non fosse mai stato realizzato…”
>>> 
>>>Bueller dovette resistere alla tentazione di strappare a forza le parole 
  dall’Ufficiale Scientifico per un intero minuto, prima che aggiungesse “Quello 
  assomiglia davvero tanto ad uno sincronizzatore di fase…se così fosse, la 
  navetta ci sarebbe potuta finire dentro perché era “fuori fase” rispetto a 
  noi…”
>>> 
>>>Questa volta neppure Rest riuscì a nascondere completamente una 
  espressione di stupore, anche se la mascherò con consumata abilità in una 
  alzata di sopracciglio decisamente tipica della sua razza. Fu comunque Xyr a 
  chiedere “Fuori fase? Cioè quella nave ci sarebbe potuta passare attraverso 
  senza difficoltà? Ho studiato qualcosa al riguardo…mi pare fosse un corso 
  sugli armamenti di razze del Quadrante Delta…”
>>> 
>>>“Non serve spingersi così lontani…” rispose lo scienziato, che dopo aver 
  avanzato la propria ipotesi aveva effettuato anche alcune ricerche “il fatto 
  che la Federazione non abbia mai ritenuto opportuno studiare questa tecnologia 
  – peraltro considerata a tutti gli effetti un dispositivo di occultamento e 
  quindi vietata dal Trattato di Algeron – non significa che non l’abbia mai 
  incontrata. Dai miei studi ho scoperto che proprio i Romulani avevano 
  sviluppato un prototipo che la sfruttasse, ma pare che non sia andata bene e 
  abbia quasi distrutto la nave che lo montava…”
>>> 
>>>“Umh…quindi abbiamo due membri della Federazione camuffati 
  chirurgicamente per sembrare Romulani, una navetta ipertecnolgica che dovrebbe 
  essere un semplice yacht da diporto e una specie di dispositivo di 
  occultamento ultratecnologico, la cui tecnologia sappiamo essere stata 
  studiata dai Romulani e da loro sviluppata almeno fino a livello di 
  sperimentazione…” riepilogò Bueller, contando sulle dita della mano destra i 
  fatti man mano che li elencava “solo a me questa cosa puzza di Servizi Segreti 
  lontano anni luce?”
>>> 
>>>Prima che qualcuno potesse rispondere, le luci si abbassarono e vennero 
  rapidamente sostituite da quelle dell’Allarme Rosso, mentre la relativa sirena 
  richiamava tutti i membri dell’equipaggio di Cadetti alle relative postazioni 
  di emergenza.
>>> 
>>> 
>>>U.S.S. Hope – Plancia – quarantasette secondi dopo
>>> 
>>>La Plancia della Hope distava dalla sala riunioni circa due minuti, ma 
  Bueller ed il suo seguito di giovani Ufficiali impiegarono meno della metà del 
  tempo per raggiungerla. Per ognuno di quegli interminabili cinquanta secondi, 
  il Capitano della Hope si chiese che accidenti d’altro potesse essere 
  successo.
>>> 
>>>Luna, che in quel momento era stata messa al comando delle operazioni di 
  Plancia, gli aveva solo riferito di “muovere quel dannato sedere e 
  raggiungerla”, quindi Ferris non aveva molti indizi su cosa stesse 
  capitando.
>>> 
>>>Quando le doppie porte della Plancia si aprirono, i suoi uomini si 
  lanciarono alle rispettive postazioni e l’Umano chiese solo “Che accidenti sta 
  succedendo?”, ma non ebbe bisogno di alcun chiarimento, quando vide sullo 
  schermo visore la massiccia ed inconfondibile sagoma di un Falco da Guerra 
  Romulano di Classe D’Deridex stagliarsi sullo sfondo dello spazio circostante, 
  al di fuori dell’ampia coltre di materiale gassoso e detritico della Nebulosa 
  che – si sperava – li nascondesse alla immensa nave da guerra della Marina 
  Imperiale.
>>> 
>>>“Oh…porca…” disse una voce alle sue spalle, ma Bueller non si chiese 
  neppure chi fosse stato a parlare. Di chiunque si trattasse, aveva quasi 
  certamente dato voce al pensiero di tutti in quella sala.
>>> 
>>>********************************
>>>END TRANSMISSION
>>>********************************
>>>_________________________________________________________________________ Da : 
  Comandante del sommergibile  Sea 
  Tiger
>>>A : 
  Ufficio Approvvigionamenti Arsenale di Cavite, Filippine.
>>>Tramite : 
  Comando Forze Subacquee.
>>>Oggetto : 
  Carta igienica.
>>>#1 . 
  Il 6 giugno 1941 questa nave ha inoltrato una richiesta di 150 rotoli di carta 
  igienica. Il 16 dicembre 1941 detta richiesta è stata restituita con la 
  stampigliatura: "Materiale sconosciuto. Richiesta annullata."
>>>#2 . 
  Il Comandante del sommergibile  Sea 
  Tiger non può fare a meno di domandarsi cosa viene usato all'Approvvigionamento di 
  Cavite in sostituzione di questo "materiale sconosciuto", un tempo 
  perfettamente noto a questo Comando. 
>>>_________________________________________________________________________ _______________________________________________ 
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>>> 
>>>====================================
>>>Capitano Ferris Bueller
>>>USS 
  Hope - NCC-25122
>>>Skype Combadge: Silente69
>>>Private comunicator:  ferris.bueller a mail.com
>>>http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Hope/main.php?include=home.php
>>>===================================
>>>La 
  vita scappa via in fretta. Se uno non si ferma e non si guarda attorno, 
  rischia di 
  sprecarla.
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