[Stml17] Rest - 02-01: Del come e del perché ci ritroviamo con una navetta conficcata in Sala Macchine

Silvia Brunati sbrunati a gmail.com
Mer 8 Lug 2015 18:35:13 CEST


Ehm... e le mie? Le ricevete?

Il giorno 8 luglio 2015 16:47, Franco Carretti <ferris.bueller a mail.com> ha
scritto:

> Io per ora le tue le ricevo... penso tutte
>
> *Sent:* Wednesday, July 08, 2015 at 4:45 PM
> *From:* "Silvia Bianchini" <ltcomm.sibi a gmail.com>
>
> *To:* "USS Hope" <stml17 a gioco.net>
> *Subject:* Re: [Stml17] Rest - 02-01: Del come e del perché ci ritroviamo
> con una navetta conficcata in Sala Macchine
>
> Mi date conferma che i miei messaggi arrivano?
> Il 08/lug/2015 16:41, "Silvia Bianchini" <ltcomm.sibi a gmail.com> ha
> scritto:
>>
>> Continuo a non ricevere le mail di Federico... Solo quelle di Franco...
>> Il 08/lug/2015 16:37, "Franco Carretti" <ferris.bueller a mail.com> ha
>> scritto:
>>>
>>>  Tranquillo correggo io quando metto online (e non posso mettere online
>>> finchè non ho preparato la cover)
>>>
>>> *Sent:* Wednesday, July 08, 2015 at 4:11 PM
>>> *From:* "federico pirazzoli" <cmdrtkar a gmail.com>
>>> *To:* "USS Hope" <stml17 a gioco.net>
>>> *Subject:* Re: [Stml17] Rest - 02-01: Del come e del perché ci
>>> ritroviamo con una navetta conficcata in Sala Macchine
>>>  REFUSISSIMO!!!!!!!!!!!!!
>>>
>>> mi cospargo il capo di ceneri...la frase corretta è:
>>>
>>>  "Però a bordo c'é una forma di vita..." fece notare Xyr, quasi
>>> strappando di mano l'analizzatore all'Umano. La bella Andoriana digitò
>>> alcuni comandi con le lunghe ed affusolate dita blu. In risposta, l'analisi
>>> avviata dall'Ingegnere Capo venne messa in secondo piano ed il piccolo
>>> schermo evidenziò un diagramma d'onda che prima compariva solo come un
>>> piccolo simbolo di sfondo "*non riesco ad avere una lettura chiara
>>> sulla specie, ma c'è...*"
>>>
>>> Chiedo perdono
>>>
>>>
>>> *_________________________________________________________________________*
>>> *Da*: Comandante del sommergibile *Sea Tiger*
>>> *A*: Ufficio Approvvigionamenti Arsenale di Cavite, Filippine.
>>> *Tramite*: Comando Forze Subacquee.
>>> *Oggetto*: Carta igienica.
>>> *#1*. Il 6 giugno 1941 questa nave ha inoltrato una richiesta di 150
>>> rotoli di carta igienica. Il 16 dicembre 1941 detta richiesta è stata
>>> restituita con la stampigliatura: "Materiale sconosciuto. Richiesta
>>> annullata."
>>> *#2*. Il Comandante del sommergibile *Sea Tiger* non può fare a meno di
>>> domandarsi cosa viene usato all'Approvvigionamento di Cavite in
>>> sostituzione di questo "materiale sconosciuto", un tempo perfettamente noto
>>> a questo Comando.
>>> _________________________________________________________________________
>>>
>>> Il giorno 8 luglio 2015 15:46, Franco Carretti <ferris.bueller a mail.com>
>>> ha scritto:
>>>>
>>>>   Santoddio che pezzone! Fantastico!
>>>>
>>>> C'è solo un punto strano:
>>>>
>>>> *"Però a bordo c'é una forma di vita..." fece notare Xyr, quasi
>>>> strappando di mano l'analizzatore all'Umano. La bella Andoriana digitò
>>>> alcuni comandi con le lunghe ed affusolate dita blu. In risposta, l'analisi
>>>> avviata dall'Ingegnere Capo venne messa in secondo piano ed il piccolo
>>>> schermo evidenziò un diagramma d'onda che prima compariva solo come un
>>>> piccolo simbolo di sfondo "si direbbe un Betazoide..."*
>>>>
>>>> Quindi Xyr aveva visto che era betazoide, ma poi in sala riunioni:
>>>>
>>>> *“Non sono Romulani?” domandò invece Xyr, piuttosto stupita dalla cosa.
>>>> Aveva scansionato lei stessa il corpo del ferito trovato all’interno della
>>>> navetta ed il tricoder aveva confermato di trovarsi di fronte ad un essere
>>>> proveniente dal pianeta Romulus “Beh…ci assomigliavano molto…”*
>>>>
>>>>
>>>> Quindi c'è qualcosa che non va probabilmente a causa del bagno del
>>>> cellulare :)
>>>>
>>>> Comunque è una gran figata!
>>>>
>>>>
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> *Sent:* Wednesday, July 08, 2015 at 2:06 PM
>>>> *From:* "federico pirazzoli" <cmdrtkar a gmail.com>
>>>> *To:* "USS Hope" <stml17 a gioco.net>
>>>> *Subject:* [Stml17] Rest - 02-01: Del come e del perché ci ritroviamo
>>>> con una navetta conficcata in Sala Macchine
>>>>   Ok signori, ecco il mio pezzo...innanzitutto mi scuso per il ritardo
>>>> e per l'ultima parte, forse un po' tirata via...
>>>> purtroppo il mio cellulare ha ben pensato di farsi un tuffo nella
>>>> ciotola dell'acqua del cane e di autodistruggersi di conseguenza...ergo ho
>>>> perso parte del lavorato ed un mucchio di tempo, ma tant'è...
>>>>
>>>> Alla fine qualcosa ho prodotto, ispirandomi principalmente ai seguenti
>>>> episodi:
>>>>
>>>> TNG 5x24: The Next Phase - Un’altra dimensione
>>>> TNG 7x12: The Pegasus - La Pegasus
>>>> ENT 4x22: These Are The Voyages - Questi sono i viaggi...
>>>>
>>>> Spero che l'idea sia di vostro gradimento!
>>>>
>>>>
>>>> ***************************************************************************************************************
>>>> *Brano: 02-01*
>>>> *Titolo: Del come e del perché ci ritroviamo con una navetta conficcata
>>>> in Sala Macchine*
>>>> *Autore: Rest figlio di Retok*
>>>> *Brano precedente: Missione o punizione?*
>>>>
>>>> ****************************************************************************************************************
>>>>
>>>> *U.S.S. Hope – Aula di Formazione nr. 3 - 30 dicembre 2394 - Ore 09:01*
>>>>
>>>> Paulo accolse la fine della lezione di meccanica quantistica con
>>>> malcelata soddisfazione e, con un colpo di reni, si tirò in piedi
>>>> avviandosi verso l'uscita dell’Aula...aveva cose molto più interessanti,
>>>> divertenti e potenzialmente redditizie da fare che perdere tempo dietro
>>>> noiosissime lezioni di Storia della Diplomazia Interplanetaria...
>>>>
>>>> 'Giusto Rest potrebbe trovare interessante una lezione del genere...'
>>>> si disse, notando l'Ufficiale Tattico che, dopo aver digitato tutto il
>>>> tempo della lezione sul proprio DiPadd, stava ora apprestandosi ad
>>>> abbandonare a sua volta l'aula per assumere il suo ruolo istituzionale a
>>>> bordo della Hope.
>>>>
>>>> Passando accanto al collega, però, il Capo Operazioni si accorse che
>>>> neppure il Vulcaniano doveva essere lo studente modello che aveva
>>>> immaginato. Il suo elaborato digitale, infatti, pareva una stringa di
>>>> programma olografico e - a giudicare da quel che poteva vedere - doveva
>>>> trattarsi della simulazione di uno scontro tra astronavi.
>>>>
>>>> "Ma come, Rest...anziché prestare attenzione alla lezione e prendere
>>>> appunti si mette a compilare oloprogrammi di addestramento?" buttò lì senza
>>>> riuscire a trattenersi. La natura del collega - decisamente in antitesi con
>>>> la sua - lo spingeva alla sfida con alterni risultati, ma si trattava
>>>> sempre di scontri piuttosto interessanti!
>>>>
>>>> Il Vulcaniano sollevò su di lui uno sguardo infastidito ma per nulla
>>>> stupito, segno che era conscio della sua presenza nonostante il trambusto
>>>> generato dai Cadetti che lasciavano l'aula e l'attenzione che pareva dare a
>>>> ciò su cui stava lavorando "Le assicuro, Comandante, che ho prestato tutta
>>>> l'attenzione necessaria alla lezione e che l'addestramento mnemonico al
>>>> quale sono stato sottoposto sin dall'infanzia rende sostanzialmente inutile
>>>> l'atto di appuntare i dettagli della medesima, specie alla luce del fatto
>>>> che si tratta di una lezione olografica, il cui contenuto é di immediata
>>>> consultazione per tutti..."
>>>>
>>>> La risposta, nonostante i due si stessero ora fissando, fu data senza
>>>> smettere di digitare stringhe di codice. Quando fu apparentemente
>>>> soddisfatto, Rest salvò il lavoro svolto e si alzò, aggiungendo "Ad ogni
>>>> modo non si tratta di un programma di addestramento, ma della simulazione
>>>> del test della Kobayashi Maru. Stavo rivedendone la programmazione
>>>> originale alla ricerca di una modalità di risoluzione..."
>>>>
>>>> Tutti gli Ufficiali Superiori della Hope conoscevano quel test perché
>>>> tutti - in previsione di quella crociera di addestramento - avevano seguito
>>>> i corsi base di Comando. Si trattava di un test particolare, la cui
>>>> programmazione presentava uno schema non-vincente al quale i Cadetti
>>>> dovevano tenere testa mostrando capacità creative nel modificarne i
>>>> parametri di base per giungere alla vittoria. Ciò premesso, Rodriguez non
>>>> riusciva a comprendere il senso delle parole del collega, cui disse "Mi
>>>> scusi, Rest...ma non credo di capire. A quanto so, anche lei ha già
>>>> superato questo test, no? E allora perché se lo ristudia?"
>>>>
>>>> "Lo ho superato modificandone i parametri," affermò il Vulcaniano,
>>>> dicendo quella che all'altro pareva una ovvietà "ma in realtà trovo di
>>>> maggiore interesse la modalità di esecuzione iniziale del test.
>>>> Originariamente, infatti, il test era semplicemente uno schema
>>>> non-vincente, programmato per formare i Cadetti al fine di trasmettere loro
>>>> la consapevolezza dell'esistenza di situazioni non vincenti e per studiarne
>>>> la reazione di fronte ad esse. Solo successivamente é diventato uno
>>>> strumento di valutazione dell'inventiva dei Cadetti stessi."
>>>>
>>>> "Quindi lei sta cercando di vincere lo schema non-vincente iniziale
>>>> senza barare?" domandò incredulo Paulo, mentre i due imboccavano il
>>>> medesimo corridoio diretti al più vicino turboascensore.
>>>>
>>>> "Nessuno schema é perdente a priori, Comandante..." ribatté Rest, forse
>>>> piccato dal tono del Capo Operazioni "con il giusto tempo e la giusta
>>>> preparazione é sempre possibile individuare una strategia vincente. In
>>>> questo caso specifico, si tratta di un semplice confronto di astuzia
>>>> strategica tra il candidato e chi ha programmato il test..."
>>>>
>>>> "E...come va questa sfida?" domandò Paulo, piuttosto divertito dalla
>>>> spocchiosità del Vulcaniano e con l'intenzione di fargli abbassare un po'
>>>> la cresta...dopotutto, se in più di 150 anni nessuno aveva battuto
>>>> lealmente il test della Kobayashi Maru, cosa faceva credere a Rest di
>>>> poterci riuscire?
>>>>
>>>> "Per il momento rimane... sfidante..." rispose diplomaticamente il
>>>> Tattico, lasciando che le porte della piccola cabina si chiudessero dietro
>>>> di loro. Lasciati passare alcuni secondi, però, attivò il comando che
>>>> bloccava il turboascensore e aggiunse "Comandante...ho notato che il suo
>>>> rapporto circa gli eventi intercorsi durante la missione di liberazione del
>>>> Consigliere e degli altri membri dell'equipaggio dal mercato degli schiavi
>>>> é a tutt'oggi...lacunoso in alcuni punti. Posso avere una stima del tempo
>>>> necessario a renderlo definitivo?"
>>>>
>>>> “Lacunoso?” rispose Paulo, preso in contropiede da quel repentino
>>>> cambio di argomento “In che senso…”
>>>>
>>>> “Ho notato che il suo rapporto non approfondisce la consistenza e la
>>>> tipologia della totalità dei materiali che ha ritenuto opportuno…requisire
>>>> da quel luogo…” ribatté con una accurata scelta di parole il Vulcaniano,
>>>> tenendo gli occhi fissi sul collega delle operazioni alla ricerca di una
>>>> qualsiasi reazione visibile.
>>>>
>>>> Ma Paulo Rodriguez era un uomo dalle mille risorse e dalla faccia di
>>>> bronzo nota a decine di tavoli da gioco sparsi per il settore terrestre e –
>>>> dopo quella iniziale reazione di stupore – il suo viso assunse una
>>>> neutralità emotiva così studiata da renderlo l’orgoglio di un qualsiasi
>>>> istruttore di Kolinahr mentre rispondeva “Ad essere sincero ho lasciato ai
>>>> miei uomini la maggior parte delle attività di verifica, ripromettendomi di
>>>> verificare che tutto fosse in ordine al più presto. Ma sa…questa è una
>>>> vecchia nave e ci sono sempre mille piccoli problemi. Ad ogni modo, se mi
>>>> dice cosa ha notato manchi posso fare un controllo al più presto.”
>>>>
>>>> “Gliene sarei effettivamente grato…” rispose Rest, apparentemente
>>>> accettando quella risposta “in particolare sono interessato al rapporto
>>>> circa quelle quattro testate quantiche che si trovano al momento depositate
>>>> nella stiva del vascello del Cadetto Jones, in una zona prossima al motore
>>>> e pesantemente schermata alle emissioni di radiazioni…e sensorie…”
>>>>
>>>> A quelle parole, Paulo non riuscì però a reprimere un leggero aumento
>>>> della sudorazione, come se qualcuno avesse alzato la temperatura in quel
>>>> dannato ascensore di una decina di gradi “Ah…quelli…” disse solo, mentre la
>>>> sua mente agiva rapidamente per trovare una risposta soddisfacente, una di
>>>> quelle che non lo avrebbe fatto finire di fronte ad una corte marziale
>>>> “effettivamente li ho requisiti perché mi sembrava inappropriato che una
>>>> simile tecnologia bellica, coperta dal più alto segreto militare, fosse
>>>> disponibile a chiunque in un posto come quello. Quanto al rapporto, non li
>>>> ho inseriti perché, da una prima analisi, mi sono parsi falsi…”
>>>>
>>>> “Falsi?” domandò l’Ufficiale Tattico, sollevando un sopracciglio
>>>> interrogativo.
>>>>
>>>> “Sì…” convenne Paulo, ora più sicuro di sé, visto che aveva iniziato a
>>>> trovare la strada giusta “naturalmente non sono un esperto di esplosivi, ma
>>>> le analisi preliminari della scocca esterna mi hanno lasciato alcune
>>>> perplessità e ho preferito aspettare ad inserire nel rapporto il
>>>> ritrovamento di simili armi, se non ero certo che fossero vere. Volevo
>>>> innanzitutto sottoporre la struttura di quelle testate ad una analisi
>>>> approfondita ma – come sa – la maggior parte delle risorse di calcolo del
>>>> computer sono al momento dedicate all’Astronomia, quindi non potrò farlo
>>>> fino a completamento della missione attuale.”
>>>>
>>>> “Capisco…” rispose – apparentemente meditabondo – Rest. Dopo un attimo
>>>> aggiunse “Sarei comunque più tranquillo se le testate – o presunte tali –
>>>> venissero trasferite in armeria e poste sotto controllo della sicurezza.
>>>> Inoltre gradirei assistere alle successive analisi, quando avrà modo di
>>>> porle in essere. Ho avuto modo di studiare questa tipologia di armi e
>>>> potrei essere di supporto…”
>>>>
>>>> “Naturalmente…” rispose il Capo delle Operazioni, tirando un invisibile
>>>> sospiro di sollievo quando vide Rest digitare un comando sul controller del
>>>> Turboascensore e farlo ripartire. Forse avrebbe aggiunto anche
>>>> qualcos’altro, se dopo aver percorso una decina di metri, la cabina non si
>>>> fosse nuovamente bloccata con un contraccolpo tale da farlo cadere a terra
>>>> “Che accidenti…?”
>>>>
>>>> Rest, che era riuscito ad appoggiarsi ad una delle pareti curve per
>>>> sostenersi, si avviò rapidamente ai comandi solo per scoprire che l’energia
>>>> principale sembrava disattiva. Prima che potesse dire qualcosa, l’ascensore
>>>> si riavviò, percorse un altro ponte e si bloccò di nuovo, mentre l’intera
>>>> nave veniva scossa violentemente.
>>>>
>>>> “Maledizione, che sta combinando Doohan in Sala Macchine?” sbottò
>>>> l’umano, riuscendo finalmente a rialzarsi e ad accedere al computer, appena
>>>> tornato in funzione. Verificate un paio di cose su di una mini schermata di
>>>> controllo danni, aggiunse “Non è possibile…qualcosa ha interrotto sia
>>>> l’energia principale che la secondaria. Adesso stiamo andando a batterie…”
>>>>
>>>> Mentre parlava, le porte si aprirono sulla Plancia del vascello,
>>>> mostrando che – al momento – sembrava non esserci una catena di comando
>>>> efficiente. Degli otto cadetti presenti, infatti, solo la timoniera Luna
>>>> Jones pareva avere il pieno controllo di sé, mentre riferiva che il timone
>>>> pareva rispondere anche se – a causa dell’interruzione dell’energia
>>>> principale – erano usciti dalla Curvatura. Per contro, l’ufficiale che
>>>> sedeva sulla Poltrona di Comando– il Tenente Aston – sembrava piuttosto
>>>> spaesato e sopraffatto dai rapporti che riceveva contemporaneamente da
>>>> tutte le postazioni.
>>>>
>>>> “Signori....” disse con voce greve e forte il Vulcaniano, sovrastando i
>>>> rapporti confusionari ed attirando l’attenzione di tutto il personale di
>>>> Plancia, mentre Paulo Rodriguez si dirigeva con un ghigno alla postazione
>>>> delle Operazioni “credo sia opportuno che interrompiate i vostri rapporti e
>>>> procediate con ordine di priorità, così da poter efficientemente stabilire
>>>> l’esatta situazione della nave.”
>>>>
>>>> Si trattava di certo di un consiglio sensato, quindi tutti vi si
>>>> attennero. Purtroppo ognuno degli addetti alle postazioni di Plancia
>>>> riteneva che le proprie informazioni fossero le più rilevanti, quindi tutti
>>>> – con l’eccezione dei due nuovi arrivati e di Aston - ricominciarono a
>>>> parlare contemporaneamente.
>>>>
>>>> Rest provò per un secondo l’istinto di estrarre dall’armadietto tattico
>>>> un Phaser per sparare un colpo di avvertimento nel mezzo di quella mandria
>>>> di incapaci ma – prima ancora che la sua mente iniziasse ad individuare le
>>>> migliaia di motivazioni che classificavano questo desiderio come una
>>>> illogica esternazione di frustrazione – un fischio penetrante interruppe di
>>>> nuovo il chiacchiericcio, costringendo quasi tutti a zittirsi e tapparsi le
>>>> orecchie.
>>>>
>>>> Il Vulcaniano osservò con un accenno di curiosità Paulo che – toltosi
>>>> due dita dalla bocca – ricominciava a lavorare come se nulla fosse. Prima
>>>> che qualcuno potesse ricominciare a parlare, però, aggiunse con tono di
>>>> voce che non ammetteva repliche “Credo sia opportuno che parliate solo
>>>> quando siete interpellati, dato che non sembrate in grado di capire da soli
>>>> il corretto ordine di priorità.”
>>>>
>>>> Ottenuto un silenzio di tomba a quelle parole, il Vulcaniano si volse
>>>> verso l’Ufficiale in Comando, per cedergli la parola. Forse timoroso di
>>>> sbagliare – o, più probabilmente,  temendo di essere ricompreso nel novero
>>>> degli incapaci – Aston gli fece cenno di proseguire e lui non se lo fece
>>>> ripetere due volte. Mentre prendeva posto al Tattico, avviando una
>>>> scansione di prossimità e rivedendo al contempo il diario dei sensori,
>>>> aggiunse “Tenente Jones, stato della navigazione e dello spazio
>>>> circostante.”
>>>>
>>>> “Siamo stati strappati fuori dalla Curvatura per mancanza di energia
>>>> alle gondole…” affermò la Mezza-Klingon senza neppure consultare di nuovo i
>>>> propri strumenti “Fortunatamente sono stata veloce ad accorgermi del calo
>>>> di potenza e ho potuto compensare, o avremmo subito danni. Ad ogni modo ora
>>>> siamo in arresto completo e non ci sono altre navi o ostacoli alla
>>>> navigazione nel raggio dei sensori.”
>>>>
>>>> “Confermo dai sensori tattici…” commentò quasi tra sé e sé Rest “Stato
>>>> della nave, signor Rodriguez?”
>>>>
>>>> “Stiamo procedendo con l’energia di emergenza. La reazione del Nucleo è
>>>> stata soppressa e i reattori ad impulso hanno subito un arresto di
>>>> emergenza per evitare contraccolpi dovuti al reflusso energetico. Parte
>>>> della rete EPS nella zona tra la Sala Macchine ed il Punte di Lancio è
>>>> stata interrotta da qualcosa, ma non rilevo perdite di Plasma rilevanti. Il
>>>> reflusso energetico ha inoltre causato diversi danni ai sistemi:
>>>> attualmente abbiamo perso le comunicazioni, la propulsione a Curvature ed i
>>>> sistemi tattici”
>>>>
>>>> “L’Infermeria comunica che abbiamo circa una dozzina di contusi a causa
>>>> della brusca uscita dalla Curvatura ed un paio di feriti per esplosioni di
>>>> condotti EPS sui ponti inferiori, ma nulla di grave…” si intromise il
>>>> Guardiamarina Anister, dalle comunicazioni.
>>>>
>>>> Rest fulminò con una occhiataccia la giovane Betazoide, rea di aver
>>>> parlato senza essere stata interpellata, ma scelse di non dirle nulla
>>>> verbalmente, mentre aggiungeva “Molto bene, signor Rodriguez, dia la
>>>> priorità al riavvio dell’energia secondaria ed alla riattivazione dei
>>>> sistemi tattici. Signor Jones, ho rilevato una zona di materia densa nelle
>>>> propaggini della nebulosa che stiamo costeggiando. Si diriga a pieno
>>>> impulso in quella direzione, così che possiamo mantenere un basso profilo
>>>> finché non avremo ripristinato i sistemi tattici.”
>>>>
>>>> “Pensa che ci sia qualcuno che intende attaccarci?” domandò stupito
>>>> Aston, che nel frattempo si era alzato dalla poltrona centrale della
>>>> Plancia quasi scottasse “Che quel che è successo fosse un attacco?”
>>>>
>>>> “Non ho elementi per rispondere a questa domanda,” affermò
>>>> semplicemente il Vulcaniano, mentre richiamava a video le letture dei
>>>> sensori tattici relative ai minuti precedenti, per tentare di capire cosa
>>>> fosse effettivamente successo “ma non posso neppure escludere tale ipotesi.
>>>> Ergo, preferisco eccedere in cautela che in avventatezza. Computer,
>>>> attivare la condizione di Allarme Giallo.”
>>>>
>>>>
>>>> *U.S.S. Hope - Sala Macchine - Contemporaneamente*
>>>>
>>>> "Me lo rispieghi..." chiese il Capitano Bueller, osservando con una
>>>> torsione del collo il muso della navetta sconosciuta che spuntava
>>>> parzialmente dal soffitto della Sala Macchine. La navetta non sembrava aver
>>>> sfondato la paratia di separazione tra i ponti della nave, ma essere fusa
>>>> in essa.
>>>>
>>>> Nella stessa posizione del suo ufficiale comandante, il Cadetto James
>>>> Doohan III, Ingegnere Capo della Hope, aprì la bocca a vuoto un paio di
>>>> volte, come se non sapesse come iniziare la sua spiegazione. Alla fine
>>>> disse "Non lo so, signore. Un momento andava tutto bene...poi l'energia
>>>> principale é saltata e - tra mille cortocircuiti - é iniziata una reazione
>>>> di riflusso nel Nucleo. Quando siamo riusciti a spegnerlo, ho alzato gli
>>>> occhi al soffitto e la nave era lì...nessun rumore, nessun detrito
>>>> caduto...come se si fosse materializzata dal nulla."
>>>>
>>>> "Di solito le navette non compaiono dal nulla..." commentò Bueller,
>>>> senza riuscire a staccare gli occhi dal muso di quel piccolo veicolo
>>>> spaziale. La forma gli era sconosciuta, ma il modello avrebbe potuto far
>>>> pensare all'evoluzione di una nave Federale. Nonostante lo scafo nero come
>>>> la notte, infatti, gli oblò frontali avevano la stessa forma leggermente
>>>> stondata di quelli di un Runabout ed anche la punta di una gondola, che
>>>> spuntava dal soffitto sotto la struttura principale, aveva un aspetto che
>>>> poteva richiamare quelli usati dalla Flotta per i suoi vascelli di piccolo
>>>> tonnellaggio.
>>>>
>>>> Il Capitano si volse allora verso Tucci, che fino a quel momento era
>>>> rimasto in silenzio dopo la sua iniziale ammissione di colpa. L'Ufficiale
>>>> Scientifico non parve cogliere l'implicito invito a prendere parte alla
>>>> conversazione, quindi Bueller si schiarì la gola un paio di volte e -
>>>> infine - lo richiamò all'ordine dicendo "Tucci, lei che ne pensa?"
>>>>
>>>> Il giovane Umano sollevò spaesato lo sguardo dal terminale che stava
>>>> studiando e disse con voce colpevole “Non so da dove sia venuta, signore…ma
>>>> ho il tremendo sospetto di sapere perché sia comparsa qui…”
>>>>
>>>> “Immagino che centri qualcosa con quanto ha affermato poco fa, ovvero
>>>> che è colpa sua…” commentò Xyr, che se ne stava immobile a braccia conserte
>>>> alla destra del Capitano, l’attenzione equamente suddivisa tra le procedure
>>>> della Sala Macchine, le conversazioni in corso e la navetta che spuntava
>>>> sulle loro teste.
>>>>
>>>> Bueller le lanciò un’occhiataccia ma Edison parve non accorgersi
>>>> dell’interazione tra i due colletti rossi, rispondendo “Io…forse, signore.
>>>> Come certamente saprà, io ed il signor Doohan avevamo riscontrato alcune
>>>> anomalie circa il funzionamento della Gondola di dritta. Negli ultimi
>>>> giorni avevamo rilevato delle sporadiche perdite di potenza, come se ci
>>>> fossero fughe di plasma da qualche parte…o come se l’energia venisse
>>>> drenata da qualcosa…”
>>>>
>>>> “Mi pareva di aver autorizzato una ispezione della gondola, no?” chiese
>>>> Bueller, che ricordava la discussione che aveva dovuto sostenere con Luna,
>>>> quando la sua amica aveva protestato vivamente per averla costretta per un
>>>> intero turno a procedere a velocità impulso, togliendole anche quel po’ di
>>>> gioia datale dalla vibrazione dei motori a curvatura…testuali parole “Mi
>>>> pare non aveste rilevato nulla.”
>>>>
>>>> “Infatti signore, nessuna perdita.” Convenne il Capo Ingegnere, in
>>>> sostegno al collega della Sezione Scientifica “Per questo abbiamo
>>>> ipotizzato che il problema potesse essere di natura diversa…che un qualche
>>>> fenomeno spaziale causasse – a cicli costanti – le perdite che rilevavamo.
>>>> Poiché però i sistemi non rilevavano nulla, abbiamo pensato che potesse
>>>> trattarsi di qualcosa nel subspazio.”
>>>>
>>>> “Abbiamo quindi pensato di generare una piccola emissione
>>>> subspaziale…una sorta di impulso di risonanza del Nucleo di Curvatura.”
>>>> Riprese Tucci “Nelle nostre intenzioni avrebbe dovuto funzionare come una
>>>> sorta di sonar subspaziale…se ci fosse stato qualcosa – anche profondamente
>>>> radicato nel subspazio ed invisibile ai nostri sensori – l’impulso avrebbe
>>>> dovuto colpirlo e generare una eco…”
>>>>
>>>> “E, mi faccia capire,” si intromise di nuovo Xyr “Avete attivato
>>>> l’impulso e la navetta è comparsa?”
>>>>
>>>> “Dopo pochi secondi…” ammise Edison con un cenno del capo “Forse era
>>>> molto vicina a noi e l’impulso la ha…attirata verso il Nucleo di Curvatura…”
>>>>
>>>> Effettivamente quel poco del muso della navetta che si vedeva era
>>>> perfettamente allineato al Nucleo di Curvatura, quasi vi stesse
>>>> precipitando contro. Constatato ciò, Bueller disse “Quindi, in sostanza, il
>>>> vostro impulso ha in qualche modo attirato questa navetta verso il Nucleo
>>>> ed in qualche modo l’ha costretta a palesarsi. Ma come? Da dove viene?”
>>>>
>>>> Nessuno rispose, quindi l’Umano aggiunse una domanda che da un po’ gli
>>>> ronzava in testa "Potrebbe venire dal futuro?"
>>>>
>>>> "Io...non saprei..." affermò l'ingegnere, uscendo dal suo stato di
>>>> confusione e cercando un tricoder, che subito accese "Ma questo possiamo
>>>> verificarlo.” Dopo alcuni secondi di scansione, durante i quali il Primo
>>>> Ufficiale si era avvicinata al Capo Ingegnere per vedere per prima i
>>>> risultati, aggiunse “Non rilevo tracce di radiazione cronotonica, quindi
>>>> penso di no...non dovrebbe essere giunta attraverso uno spostamento
>>>> temporale"
>>>>
>>>> "Però a bordo c'é una forma di vita..." fece notare Xyr, quasi
>>>> strappando di mano l'analizzatore all'Umano. La bella Andoriana digitò
>>>> alcuni comandi con le lunghe ed affusolate dita blu. In risposta, l'analisi
>>>> avviata dall'Ingegnere Capo venne messa in secondo piano ed il piccolo
>>>> schermo evidenziò un diagramma d'onda che prima compariva solo come un
>>>> piccolo simbolo di sfondo "si direbbe un Betazoide..."
>>>>
>>>> "Allora muoviamoci a tirarlo fuori!" ordinò Bueller, come attraversato
>>>> da una scarica elettrica, mentre la mano dirigeva al Comunicatore "
>>>> Dottoressa Grahan...a rapporto immediatamente in Sala Macchine!" quindi,
>>>> voltandosi verso i presenti, aggiunse "Signor Doohan, Signor Tucci…trovate
>>>> un modo di entrare in quell'affare, a costo di portare qui una scala e
>>>> sfondare l'oblò frontale... Basta, prenda uno dei suoi e lo copra!"
>>>>
>>>>
>>>> *U.S.S. Hope - Ponte di Lancio – 30 dicembre 2394 - Ore 9:25*
>>>>
>>>> "Molto bene Rest, tenga sott'occhio la situazione esterna e mi avverta
>>>> di qualsiasi cambiamento. Fino a diverso ordine mantenga tutti i sistemi in
>>>> Allarme Giallo."
>>>>
>>>> Dopo un veloce scambio di informazioni con l'Ufficiale Tattico, che gli
>>>> pareva avesse messo sotto controllo la situazione in Plancia, Bueller si
>>>> concentrò su quanto stavano facendo i suoi uomini, non riuscendo però a
>>>> trattenersi dallo sbuffare, alla vista della parte posteriore della navetta
>>>> sconosciuta che spuntava - inclinata di una quarantina di gradi - dalla
>>>> superficie liscia del suo Ponte di Lancio.
>>>>
>>>> Xyr, che aveva passato gli ultimi minuti ad interrogare gli addetti al
>>>> Ponte di Volo sull'accaduto si avvicinò a Bueller e, senza staccare a sua
>>>> volta gli occhi dal portello attorno al quale stavano trafficando Doohan e
>>>> Tucci, riferí "Anche gli addetti al Ponte confermano quanto già
>>>> sapevamo...c'é stato un primo breve Black Out e subito dopo é comparsa la
>>>> nave, già incastrata nello scafo. Quando si é materializzata c'é stata la
>>>> seconda perdita di potenza e la nave é uscita dalla Curvatura, causando lo
>>>> scossone..."
>>>>
>>>> "Bene..." commentò il Capitano, anche se non pensava affatto fosse un
>>>> bene. Certo, la loro missione era improvvisamente diventata molto più
>>>> interessante ed eccitante, ma quella navetta comparsa dal nulla aveva
>>>> causato parecchi danni alla nave...alla SUA nave. E questo non era
>>>> accettabile! "Ora non ci resta che capire da dove diavolo si é
>>>> materializzata e come. Ho parlato con Rest. Lui e Paulo sono in Plancia e
>>>> stanno ricontrollando tutte le letture dei sensori. A quanto pare non c'é
>>>> nulla di visibile nel raggio di analisi e anche le letture dei momenti
>>>> dell'incidente non mostrano la presenza di altre navi, anomalie o altro..."
>>>>
>>>> "In tal caso, immagino che troveremo le nostre risposte lì dentro..."
>>>> commentò l'Andoriana, mentre le antenne sulla sommità della sua fronte si
>>>> tendevano verso il portello della navetta misteriosa, che Tucci e Doohan
>>>> erano finalmente riusciti a forzare.
>>>>
>>>> Lon Basta, armato di un Phaser Tipo II, entrò rapidamente, seguito da
>>>> un secondo membro della Sicurezza e, contemporaneamente, l'Ufficiale
>>>> Scientifico Capo ed il Capo Ingegnere iniziarono a scansionare l'interno
>>>> del veicolo.
>>>>
>>>> Bueller e Xyr li raggiunsero a rapide falcate e, prima che qualcuno
>>>> potesse dire nulla, la voce di Basta richiese l'intervento della Dottoressa
>>>> Grahan, che si era fino a quel momento tenuta a distanza per non
>>>> intralciare le operazioni.
>>>>
>>>> Al richiamo del Capo della Sicurezza tutti gli ufficiali presenti si
>>>> precipitarono nell’angusto spazio della navetta, così che la Dottoressa
>>>> dovette spintonare Capitano e Primo Ufficiale per adempiere ai suoi doveri.
>>>> Naturalmente, se avesse saputo che ciò che la aspettava era il corpo di un
>>>> uomo che emergeva parzialmente da una paratia – all’interno della quale
>>>> doveva essersi materializzato quando la navetta aveva riacquistato
>>>> consistenza – probabilmente si sarebbe data meno da fare.
>>>>
>>>> Lon Basta percepì chiaramente lo shock della donna come un alone verde
>>>> che si stendeva come un velo sui suoi pensieri ma, poiché il suo intervento
>>>> era necessario, attirò l’attenzione dell’amica sul secondo passeggero
>>>> “Dottoressa, non credo possa fare più nulla per quell’uomo…questo, d’altro
>>>> canto, è ancora vivo.”
>>>>
>>>> A quelle parole la Dottoressa Grahan si riscosse e, staccati gli occhi
>>>> da quel volto dall’espressione distorta dal dolore per quella morte così
>>>> improvvisa, si trovò ad osservare un secondo corpo, disteso a terra accanto
>>>> ad una consolle che non era in grado di identificare. Quasi automaticamente
>>>> il braccio si sollevò puntando il Tricoder verso il ferito e, quando vide
>>>> un segno vitale instabile ma ancora percepibile, ordinò “Presto, serve un
>>>> teletrasporto di emergenza in Infermeria!”
>>>>
>>>> “La struttura della navetta rende impossibile il teletrasporto
>>>> dall’esterno…” disse subito Tucci, ma il Capo della Sicurezza doveva averlo
>>>> già compreso dai suoi pensieri o dalle scansioni efettuate perché, con un
>>>> rapido cenno, si era fatto affiancare dal sottoposto ed insieme avevano
>>>> cominciato a spostare il ferito, cercando di farlo nel modo più sicuro
>>>> possibile.
>>>>
>>>> Con uno sbuffo Melanne si accostò all’amico e gli mostrò il giusto modo
>>>> di sostenere il collo del paziente quindi, quando i due membri della
>>>> sicurezza lo ebbero portato fuori, disse solo “Io vado, Capitano…le farò
>>>> sapere al più presto…”
>>>>
>>>> Quindi, dopo essersi messa accanto al ferito – ora sdraiato sul ponte
>>>> di decollo – sfiorò il comunicatore e disse “Grahan a Sala Teletrasporto 1.
>>>> Emergenza Medica, due da teletrasportare in Infermeria.”
>>>>
>>>> Rimasti soli all’interno della Navetta, Bueller, Xyr, Tucci e Doohan si
>>>> guardarono per un momento, quindi fu l’Ufficiale scientifico a domandare,
>>>> quasi timidamente “Hem…nessuno ha notato che i due passeggeri erano
>>>> Romulani?”
>>>>
>>>>
>>>> *U.S.S. Hope – Sala Riunioni – 30 dicembre 2394 - Ore 12:30*
>>>>
>>>> Diario del Capitano: Supplemento. Sono tre ore che le riparazioni sono
>>>> state avviate, ma ancora metà dei sistemi automatizzati non rispondono. Al
>>>> momento le avarie più gravi riguardano i Motori a Curvatura ed il sistema
>>>> delle Comunicazioni. Per quanto riguarda le Comunicazioni, la Sala Macchine
>>>> ha riferito che il sovraccarico energetico subito dal nucleo ha bruciato
>>>> l’Antenna Subspaziale, pertanto sarà necessario organizzare una
>>>> sostituzione della stessa, cosa che dovrà essere fatta con attività
>>>> extraveicolare.
>>>>
>>>> Per quanto concerne la Curvatura, invece, il signor Doohan ha affermato
>>>> che i motori sono in buone condizioni, ma che non sarà possibile alimentare
>>>> la Gondola di sinistra fintanto che non avremo rimosso la navetta
>>>> sconosciuta dal soffitto della Sala Macchine, dato che pare si sia
>>>> incastrata esattamente all’interno di uno dei giunti EPS principali.
>>>>
>>>>  Attualmente abbiamo ripristinato l’Energia Secondaria e – su
>>>> suggerimento del signor Rest – siamo nascosti all’interno di una zona
>>>> particolarmente densa della Nebulosa che stavamo analizzando. Ciò dovrebbe
>>>> proteggerci dal rischio di individuazione da parte di amici dei due
>>>> Romulani che abbiamo trovato nella navetta, per lo meno fin quando non
>>>> avremo ripristinato le comunicazioni con il Comando di Flotta.
>>>>
>>>> Diario personale: chiunque sia il genio che ha stilato la lista dele
>>>> priorità negli interventi di riparazione non ha la più pallida idea di
>>>> quanto possa essere intrattabile Luna quando si ritrova costretta a
>>>> mangiare razioni di emergenza e a bere caffè liofilizzato…devo
>>>> assolutamente trovare una buona scusa per convincere Xyr a mettere i
>>>> replicatori alimentari in cima alla lista delle riparazioni…
>>>>
>>>> Il Capitano Bueller finì di registrare l’aggiornamento sulla situazione
>>>> e, in attesa dell’arrivo dei colleghi inviati alla riunione, si mise ad
>>>> osservare la nebulosa al di fuori degli oblò di osservazione. Si trattava
>>>> di uno spettacolo impressionante, visto da così vicino, ma Ferris aveva ben
>>>> altro per la testa. Aveva a bordo due ufficiali Romulani su una navetta
>>>> sconosciuta, ma di fattura non Romulana. Uno era certamente morto, mentre
>>>> l’altro pareva ferito gravemente. La nave aveva subito avarie ai sistemi
>>>> principali e – anche se si trattava di riparazioni facili – lo impensieriva
>>>> avere a che fare con i Romulani ed essere tagliato fuori dal Comando di
>>>> Flotta.
>>>>
>>>> ‘Dovrei inviare una sonda, con un rapporto sulla situazione…’ si disse.
>>>> Ma sapeva perché  ancora non lo aveva fatto. Quella era la loro seconda
>>>> missione ed erano già riusciti a ficcarsi in un mare di guai entrambe le
>>>> volte. Questa volta sarebbe stato il caso di comunicare all’Ammiraglio
>>>> Lennox qualcosa di più di un <<Non stavamo facendo niente di male, ma una
>>>> navetta Romulana ci è comparsa in Sala Macchine scassando un po’ tutto…ah,
>>>> abbiamo anche un cadavere Romulano in obitorio, o almeno qualche suo
>>>> pezzo…>>
>>>>
>>>> Decisamente…
>>>>
>>>> “Invierò la sonda dopo la riunione.” Borbottò, alzandosi in piedi e
>>>> sistemandosi la parte superiore dell’uniforme. Quella era la soluzione
>>>> migliore, si disse. I ragazzi avevano di certo scoperto qualcosa di utile
>>>> in quelle tre ore che aveva concesso loro ed un rapporto con informazioni
>>>> più utili sarebbe certo stato meglio accolto dal Comando.
>>>>
>>>> Come se fossero stati convocati da un suo comando mentale, i
>>>> <<ragazzi>> entrarono a piccoli gruppi in Sala Riunioni, salutandolo e poi
>>>> andando a prendere posto. Per primi – esattamente all’ora convenuta –
>>>> entrarono Xyr e Rest, seguiti in rapida successione dagli altri, che
>>>> parvero giungere in gruppetti in base alle amicizie che si erano strette
>>>> durante i precedenti anni di Accademia.
>>>>
>>>> ‘Proprio come un gruppetto di studenti…’ si disse il Capitano Bueller,
>>>> prima di prendere la parola affermando senza troppi preamboli “Molto bene,
>>>> signori…abbiamo un rapporto da inviare all’Ammiraglio Lennox, quindi voglio
>>>> solo un paio di risposte semplici e chiare: chi cavolo sono quei Romulani,
>>>> perché si trovavano così vicini alla Hope e come accidenti hanno fatto a
>>>> materializzarsi nel soffitto della nostra Sala Macchine?”
>>>>
>>>> “Beh…innanzitutto non sono Romulani…” affermò leggermente turbata la
>>>> Dottoressa Grahan, arrossendo quasi immediatamente alle occhiate sorprese
>>>> lanciategli da tre quarti dell’equipaggio. Tutti i presenti avevano visto
>>>> quei corpi – o quantomeno le riprese effettuate dalle olocamere di
>>>> sorveglianza mentre venivano portati via – ma solo Rest, da bravo
>>>> Vulcaniano, riuscì a nascondere lo stupore a quelle parole. Lui e Lon
>>>> Basta, anche se forse il Telepate era già stato messo al corrente della
>>>> cosa, dato che era arrivato insieme alla dottoressa.
>>>>
>>>> “Non sono Romulani?” domandò invece Xyr, piuttosto stupita dalla cosa.
>>>> Aveva scansionato lei stessa il corpo del ferito trovato all’interno della
>>>> navetta ed il tricoder aveva confermato di trovarsi di fronte ad un essere
>>>> proveniente dal pianeta Romulus “Beh…ci assomigliavano molto…”
>>>>
>>>> “Erano alterati chirurgicamente per sembrarlo…” spiegò la Dottoressa,
>>>> tirando fuori dalle tasche del camice da medico un piccolo contenitore
>>>> sterile al cui interno vi era un piccolo circuito nero “inoltre… ognuno di
>>>> loro aveva uno di questi, innestato della parte superiore della colonna
>>>> vertebrale. Emette un falso segnale che integra le bioemissioni del corpo,
>>>> creando una falsa traccia. I nostri analizzatori li leggevano come
>>>> Romulani, ma i due appartengono a specie Federali. Quello sopravvissuto è
>>>> un Umano, mentre l’altro era un Betazoide.” La donna fece una pausa, prima
>>>> di aggiungere “Inutile che vi dica che non avevo mai visto un apparecchio
>>>> del genere prima. Una cosa simile può essere fatta con un Tricoder, ma per
>>>> breve tempo ed è facilmente identificabile. Il segnale di quest’affare è
>>>> praticamente perfetto. Se non avessi operato uno dei due e fatto l’autopsia
>>>> all’altro, probabilmente, non me ne sarei accorta pur avendoli su di un
>>>> bioletto dell’Infermeria.”
>>>>
>>>> “Li ha identificati?” domandò semplicemente Rest, mentre i colleghi
>>>> ancora stavano rimuginando sulle implicazioni di quel che era stato loro
>>>> rivelato.
>>>>
>>>> “L’Umano si chiama John Smith, un contadino del Kansas…” affermò la
>>>> Grahan con il tono di chi è incredulo circa ciò che sta riferendo “mentre
>>>> il Betazoide si chiamava Alari Sten, un bibliotecario di Medela III.”
>>>>
>>>> “I nomi sono evidentemente fasulli,” affermò Rest, senza neppure alzare
>>>> lo sguardo sui colleghi “si tratta di nomi e cognomi comuni estremamente
>>>> diffusi su entrambi i pianeti, di conseguenza – tenendo conto delle
>>>> circostanze - le probabilità che si tratti di identità di copertura sono
>>>> del 91,36%”
>>>>
>>>> Bueller fece cenno di essere d’accordo con la testa, quindi osservò gli
>>>> altri e disse “E della navetta che mi dite? Di chi è? Che ci faceva qui e,
>>>> soprattutto, come ci è comparsa dentro la nave?”
>>>>
>>>> “La navetta risulta essere uno yacht da diporto appartenente ad un tale
>>>> Myelos, un Boliano residente in Atarsis, un mondo extrafederale ai confini
>>>> con lo spazio Ferengi.” Riferì Lon Basta, che aveva usato i codici del
>>>> radiofaro (spento) della navetta per cercare indizi sulla sua origine “Ma,
>>>> devo ammettere, per essere una navetta civile è stata pesantemente
>>>> modificata.”
>>>>
>>>> “Navetta civile un accidenti!” Esclamò Paulo Rodriguez, che aveva
>>>> passato le ultime tre ore a studiare i sistemi di quella navetta, o
>>>> perlomeno quella parte di sistemi che non erano diventati parte integrante
>>>> del loro Ponte di Volo “schermatura antisensoriale, dispositivo di
>>>> occultamento, sensori attivi e passivi ad altissima definizione, reattore
>>>> Antimateria in grado di produrre una quantità di energia sufficiente ad
>>>> alimentare una nave tre volte più grande. E questo è solo quello che sono
>>>> riuscito a studiare. C’è anche un altro apparecchio – quello accanto a cui
>>>> era accasciato il falso Romulano sopravvissuto – che non ho idea di cosa
>>>> faccia, ma sembra avere un output di energia enorme. Tutto ciò che posso
>>>> dire che non è parte della dotazione standard della navetta, ma pare essere
>>>> stato aggiunto in un secondo momento, collegandolo direttamente ad un
>>>> condotto del Plasma dopo aver scavato una sorta di nicchia nel pavimento.”
>>>>
>>>> “Potrei sbagliare…” azzardò Tucci, apparentemente perso dietro mille
>>>> pensieri “ma credo di aver già visto qualcosa di simile, anche se solo su
>>>> un progetto che credevo non fosse mai stato realizzato…”
>>>>
>>>> Bueller dovette resistere alla tentazione di strappare a forza le
>>>> parole dall’Ufficiale Scientifico per un intero minuto, prima che
>>>> aggiungesse “Quello assomiglia davvero tanto ad uno sincronizzatore di
>>>> fase…se così fosse, la navetta ci sarebbe potuta finire dentro perché era
>>>> “fuori fase” rispetto a noi…”
>>>>
>>>> Questa volta neppure Rest riuscì a nascondere completamente una
>>>> espressione di stupore, anche se la mascherò con consumata abilità in una
>>>> alzata di sopracciglio decisamente tipica della sua razza. Fu comunque Xyr
>>>> a chiedere “Fuori fase? Cioè quella nave ci sarebbe potuta passare
>>>> attraverso senza difficoltà? Ho studiato qualcosa al riguardo…mi pare fosse
>>>> un corso sugli armamenti di razze del Quadrante Delta…”
>>>>
>>>> “Non serve spingersi così lontani…” rispose lo scienziato, che dopo
>>>> aver avanzato la propria ipotesi aveva effettuato anche alcune ricerche “il
>>>> fatto che la Federazione non abbia mai ritenuto opportuno studiare questa
>>>> tecnologia – peraltro considerata a tutti gli effetti un dispositivo di
>>>> occultamento e quindi vietata dal Trattato di Algeron – non significa che
>>>> non l’abbia mai incontrata. Dai miei studi ho scoperto che proprio i
>>>> Romulani avevano sviluppato un prototipo che la sfruttasse, ma pare che non
>>>> sia andata bene e abbia quasi distrutto la nave che lo montava…”
>>>>
>>>> “Umh…quindi abbiamo due membri della Federazione camuffati
>>>> chirurgicamente per sembrare Romulani, una navetta ipertecnolgica che
>>>> dovrebbe essere un semplice yacht da diporto e una specie di dispositivo di
>>>> occultamento ultratecnologico, la cui tecnologia sappiamo essere stata
>>>> studiata dai Romulani e da loro sviluppata almeno fino a livello di
>>>> sperimentazione…” riepilogò Bueller, contando sulle dita della mano destra
>>>> i fatti man mano che li elencava “solo a me questa cosa puzza di Servizi
>>>> Segreti lontano anni luce?”
>>>>
>>>> Prima che qualcuno potesse rispondere, le luci si abbassarono e vennero
>>>> rapidamente sostituite da quelle dell’Allarme Rosso, mentre la relativa
>>>> sirena richiamava tutti i membri dell’equipaggio di Cadetti alle relative
>>>> postazioni di emergenza.
>>>>
>>>>
>>>> *U.S.S. Hope – Plancia – quarantasette secondi dopo*
>>>>
>>>> La Plancia della Hope distava dalla sala riunioni circa due minuti, ma
>>>> Bueller ed il suo seguito di giovani Ufficiali impiegarono meno della metà
>>>> del tempo per raggiungerla. Per ognuno di quegli interminabili cinquanta
>>>> secondi, il Capitano della Hope si chiese che accidenti d’altro potesse
>>>> essere successo.
>>>>
>>>> Luna, che in quel momento era stata messa al comando delle operazioni
>>>> di Plancia, gli aveva solo riferito di “muovere quel dannato sedere e
>>>> raggiungerla”, quindi Ferris non aveva molti indizi su cosa stesse
>>>> capitando.
>>>>
>>>> Quando le doppie porte della Plancia si aprirono, i suoi uomini si
>>>> lanciarono alle rispettive postazioni e l’Umano chiese solo “Che accidenti
>>>> sta succedendo?”, ma non ebbe bisogno di alcun chiarimento, quando vide
>>>> sullo schermo visore la massiccia ed inconfondibile sagoma di un Falco da
>>>> Guerra Romulano di Classe D’Deridex stagliarsi sullo sfondo dello spazio
>>>> circostante, al di fuori dell’ampia coltre di materiale gassoso e detritico
>>>> della Nebulosa che – si sperava – li nascondesse alla immensa nave da
>>>> guerra della Marina Imperiale.
>>>>
>>>> “Oh…porca…” disse una voce alle sue spalle, ma Bueller non si chiese
>>>> neppure chi fosse stato a parlare. Di chiunque si trattasse, aveva quasi
>>>> certamente dato voce al pensiero di tutti in quella sala.
>>>>
>>>> **********************************
>>>> *END TRANSMISSION*
>>>> **********************************
>>>>
>>>> *_________________________________________________________________________*
>>>> *Da*: Comandante del sommergibile *Sea Tiger*
>>>> *A*: Ufficio Approvvigionamenti Arsenale di Cavite, Filippine.
>>>> *Tramite*: Comando Forze Subacquee.
>>>> *Oggetto*: Carta igienica.
>>>> *#1*. Il 6 giugno 1941 questa nave ha inoltrato una richiesta di 150
>>>> rotoli di carta igienica. Il 16 dicembre 1941 detta richiesta è stata
>>>> restituita con la stampigliatura: "Materiale sconosciuto. Richiesta
>>>> annullata."
>>>> *#2*. Il Comandante del sommergibile *Sea Tiger* non può fare a meno
>>>> di domandarsi cosa viene usato all'Approvvigionamento di Cavite in
>>>> sostituzione di questo "materiale sconosciuto", un tempo perfettamente noto
>>>> a questo Comando.
>>>>
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Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
occupati. Bertolt Brecht
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