[Stml17] 1.10 - Ferris Bueller - Dividiamoci

Silvia Brunati sbrunati a gmail.com
Sab 6 Giu 2015 10:20:42 CEST


Molto divertente! Mi sono divertita a leggerlo dall'inizio alla fine.

Solo una nota....
[...]Ho pensato di fare cosa gradita al continente...[...]

Cioè un continente sta arrivando sulla stazione? :P

Il giorno 5 giugno 2015 11:02, Maddalena <vampitrill a gmail.com> ha scritto:

>  Bellissimo... i dialoghi sono davvero ben riusciti, danno l'atmosfera
> giusta... un gruppo di ragazzo brillanti ma un po' pirla, parlando di
> maturità.
> Bello!
>
> Maddy
>
>
> Il 04/06/2015 22:53, Franco Carretti ha scritto:
>
>  Buonasera. Pezzo fresco fresco di battitura. Riletto ma vabbeh.
> Ho cercato di riallacciare la situazione descritta nel pezzo precedente,
> soprattutto perchè fino ad ora il capitano non era mai stato nominato (vi
> licenzio in tronco)... ma il perchè i ferengi abbiano fatto quella
> stupidaggine (rapire altri 13 cadetti), rimarrà sempre un mistero (almeno
> al momento).
>
> Piccola aggiunta. Il pezzo qui sotto inscritto in 4 linee === è una parte
> riservata a voi giocatori.
> Fa parte della trama a più ampio respiro che piano piano andrà a formarsi
> e dipende soprattutto dalle mosse dei personaggi durante le missioni.
> Voi non ne sarete consapevoli ma a seconda di quello che succede avrete
> ogni tanto questi pezzettini di brani. In futuro vedremo come sfruttarli.
>
> Buona lettura
> PS: Il brano di David è in revisione arriverà presto.
> PPSS: Ho lasciato il ritrovamento dei ragazzini al prossimo. In teoria
> quando il secondo gruppo agisce il primo non è ancora tornato quindi
> saranno soli (oppure rallentano la cosa e aspettano anche gli altri...
> scelga il prossimo)
>
>
> ======================================
> ======================================
> *Cos'è successo?*
>
>
> *Non lo sappiamo... Pensate che siano stati loro? Speriamo di no. La
> situazione deve ancora assestarsi, ma vista la complessità della cosa
> potrebbe succedere ancora.*
> *Trovate subito una soluzione nessuno deve capire cosa sta succedendo.*
> ======================================
> ======================================
>
>
>
> *****************************************
> Brano: 01-10
> Titolo: Dividiamoci
> Autore: Capitano Ferris Bueller
> *****************************************
>
>
> *USS Hope - Aula 4 Ponte 3 - 11 dicembre 2394 - ore 15.25*
> Cinque minuti, ancora cinque interminabili minuti. Maledettissimi
> regolamenti.
> Aveva cercato in tutti i modi di far capire a quegli stupidi graduati
> quanto la situazione lo stava mettendo in agitazione. Era riuscito, grazie
> alle incredibili doti di raggiro di Rodriguez, a tenersi almeno aggiornato
> sugli eventi ma non a mettersi in comunicazione con Xyr o con altri membri
> del suo staff. Dannate regole!
>
> Ancora un minuto e tutto sarebbe finito.
>
> Come un centometrista il Guardiamarina Ferris era pronto alla sua
> postazione. L'orologio digitale scandiva i secondi con una tale lentezza
> che li faceva sembrare delle ore.
> Aveva terminato da almeno mezz’ora, ma nonostante questo, era dovuto
> rimanere lì dentro a causa di quei stramaledetti regolamenti.
> Quattro ore! Chiuso in una stanza per quattro stramaledettissime ore! Con
> il professor Swanson oltretutto! Nessuno era ligio alle regole come lui!
> A chi diavolo era venuto in mente di far dare un pre-esame di "Leggi
> diplomatiche" dopo pochi giorni dalla partenza? La scusa 'Andrai là fuori
> ragazzo mio, e non vogliamo che scateni una guerra perché non conosci le
> basi della diplomazia!', non sembrava molto valida in un momento come
> quello.
>
> 4...
> 3...
> 2...
> 1...
>
> "Bueller a plancia!" il Capitano Ferris Bueller scattò come un fulmine
> verso il turbo ascensore uscendo senza nemmeno salutare l'ologramma del suo
> professore.
> =^=Capitano era l'ora!=^= se non conosceva così bene Xyr avrebbe detto che
> nella sua voce c'era un lieve accenno di sollievo =^=Com'è andato
> l'esame?=^=
> "Numero Uno le pare il momento?" mentre parlava camminava avanti e
> indietro nel turbo ascensore come una tigre in gabbia. Quattro ore di esame
> con nessuna possibilità di comunicare con i suoi proprio quando c'era più
> bisogno. "Voglio Basta, Rodriguez e lei in sala tattica!" le porte si
> aprirono su una plancia in pieno fermento "Adesso!" ruggì dando appena il
> tempo alle porte di aprirsi.
>
> I tre nominati scattarono come un sol uomo verso la sala attigua senza
> smettere di comunicare e ricevere ordini. Se la situazione non fosse stata
> così concitata avrebbe avuto il tempo di ammirarli.
>
> "Signor Basta! Come diavolo hanno fatto a portarsi via tredici membri
> dell'equipaggio. Posso capire il nostro Consigliere che si trovava su
> quella nave, ma lei ha permesso a dei ferengi di salire a bordo e rapire
> tredici dei nostri!" esclamò entrando anche lui nell'ufficio.
>
> *Rosso incandescente. Nessun altro colore. Solo rabbia.*
>
> "Signore non so che dirle. Nessun video di sicurezza ha mostrato dei
> ferengi a bordo, e il signor Doohan è chiaramente visibile in un video
> mentre gira attorno ad una colonna per digitare qualcosa alla sua console,
> ma a quella console non c'è mai arrivato." Il capo della sicurezza fece
> rapporto con la sua consueta voce priva di emozioni.
>
> *Macchie di grigio si nutrono del rosso incandescente. Dubbio. Il dubbio
> inizia a calmare la rabbia per poter ragionare più lucidamente.*
>
> "E gli altri?"
> "Stessa cosa con gli altri dodici. Entrano nei turbo ascensori e
> scompaiono, passano da una porta e scompaiono." commentò Xyr frustrata
> dalla situazione.
> "Qui c'è sotto qualcosa ragazzi, date retta a me! E' un complotto della
> stessa Federazione!" la faccia dagli occhi pallati di Strauss apparve su
> uno dei monitor.
> "Non adesso Strauss!" ringhiò Bueller all'indirizzo del folle
> barrista/capitano. Rodriguez poggiò una mano sul braccio di Ferris
> facendogli segno di calmarsi.
> "Tracce di teletrasporto? Fratture della realtà? Distorsioni spazio
> temporali?" continuò l'uomo imperterrito.
> "Nessuna Capitano!" rispose prontamente l'andoriana.
> "Come ho detto c'è sotto qualcosa. Non vi fidate degli alti papaveri!" lo
> schermo si spense.
> "Lo butto fuori da un portello!" Ferris inspirò profondamente e dopo aver
> trattenuto il fiato per alcuni attimi lo rilasciò lentamente.
> "Signor Basta, mi scusi per la sfuriata di poco prima. Essere costretto a
> dare l'esame e lasciarvi da soli in un momento come questo mi ha fatto
> imbestialire." il capo della sicurezza si limitò ad un cenno del capo.
> "Ce la siamo cavata anche senza di lei..." commentò in automatico Xyr.
> Pentendosi subito dopo di averlo detto. Cavata? Dopotutto era sotto il suo
> comando che quegli ufficiali erano stati rapiti.
> "Non ho mai avuto dubbi sulle vostre capacità." Xyr rimase basita per quel
> complimento che non si aspettava di ricevere. Nonostante tutta al sua
> animosità nei confronti del suo avversario, doveva ammettere che Bueller
> aveva una buona dose di leadership. Riusciva a guadagnarsi le simpatie
> della gente in maniera naturale.
>
> "Ditemi tutto..." Il rapporto andò avanti per una buona mezz'ora. Fu messo
> a conoscenza di tutti i fatti salienti e della comunicazione da parte
> dell'alto comando sulla posizione dei rapiti.
> "Fra quanto sarà pronta la flotta di intervento? Diavolo dieci navi non
> credevo arrivassero a tanto per noi..."
> "Saranno pronti tra venti ore e non erano lì per noi, la flotta era già in
> posizione per attaccare quella roccaforte. Noi siamo solo un incentivo a
> fare in fretta."
> "Troppe venti ore. I nostri hanno bisogno di noi adesso!" ringhiò di nuovo
> Ferris
> "Un modo ci sarebbe..." la voce di Rodriguez grondava falsa noncuranza.
>
>
> *Badlands, Asteroide X-ALPHA-827 - 11 dicembre 2394 - ore 16.06*
> "Signor Doohan come si sente?" il giovane capo ingegnere era sdraiato a
> terra con la testa appoggiata alle gambe del consigliere Caytlin. I suoi
> occhi si aprirono di scatto e iniziarono a scandagliare l'ambiente come se
> fossero sofisticati sensori.
> "Cos'è successo?" chiese alzandosi lentamente dalla sua posizione.
> "Ha rischiato di farsi ammazzare per difendere gli altri. Ma come siete
> stati rapiti? Nessuno degli altri ha saputo dirmelo."
> "Non ne ho idea. Un attimo prima ero in sala motori, un attimo dopo mi
> ritrovo sulla nave ferengi... e ora mi risveglio in una gabbia circondato
> dalla peggior feccia della galassia. Forse dovrebbe essere lei a dirmi cosa
> è successo."
> "Ero riuscita a scoprire chi era stato a drogare l'equipaggio. La Hope
> doveva riportarmi a bordo ma Rescjak, il secondo ufficiale scientifico, ha
> fatto prima la sua mossa. Mi ha stordito con la sua frusta elettrica, la
> stessa che hanno usato anche su di lei. Quando ho ripreso i sensi Rescjak
> dava ordini a destra e sinistra, perfino il Daimon Bord, seppur riluttante,
> sembrava eseguirli. E' strano... strano e frustrante."
> "Cosa?"
> "Le mie prime valutazioni psicologiche sull'equipaggio avevano dato dei
> risultati piuttosto diversi. Sembravano i classici ferengi. Infidi sì, ma
> così scaltri da nascondermi quello che volevano fare assolutamente no!"
> "Ritiene che anche i ragazzini siano prigionieri qui?"
> "A questo punto non saprei cosa risponderle, ma lo scoprirò."
> "E come conta di fare?" il consigliere della USS Hope si alzò in piedi
> mostrando il suo abito succinto da ragazza dabo. Il suo corpo sensuale
> risaltava ancora di più grazie al tessuto trasparente dai colori cangianti
> che la fasciava. La stoica riservatezza del capo ingegnere ebbe per un
> attimo un tentennamento.
> "Troverò un modo..." rispose languida Caytlin facendogli l'occhiolino.
>
>
> *Hangar navette - USS HOPE - 11 dicembre 2394 - ore 16.15*
> "Pronti?" Luna guardò il gruppo che, tolta la divisa della flotta e
> indossati abiti civili, si stava preparando a commettere il peggior errore
> della loro vita. Almeno secondo Xyr e Rest che avevano in tutti i modi
> cercato di dissuadere l'away team.
> "Basta? Rodriguez?" chiese Ferris nascondendo il phaser nello stivale. Il
> primo si limitò a fare un cenno affermativo con la testa, il secondo
> sembrava contento come una pasqua di infilarsi in quel guaio.
> "Batav mi ha appena comunicato i codici di riconoscimento. Sapevo che quel
> ciccione tellarite ci poteva far entrare!"
> "Bene. Numero Uno lascio a lei il comando, sa quello che deve fare." Xyr
> assentì nonostante le decisioni prese andassero contro qualsiasi
> regolamento della flotta stellare. Lei stessa avrebbe potuto elencare,
> codice per codice, comma per comma, il perchè quel piano avrebbe potuto
> portarli tutti alla corte marziale.
> "Si Capitano. Comunicherò all'Ammiraglio Lennox che non ci sentiamo in
> grado di affrontare la situazione e che potremmo essere solo d'intralcio in
> caso di guai. Ci ritireremo fino alla stazione mineraria nei pressi del
> pianeta Temecklia pronti comunque ad intervenire in caso di necessità.
> Seguiremo la rotta della 52a Regola a ritroso da qui. Arriveremo prima al
> casinò e vedremo se quelle pesti ferengi si sono nascoste lì." Nonostante
> conoscesse i rischi per la sua carriera si rese conto che non riusciva ad
> abbandonare la missione. Qualcosa dentro di lei le imponeva di salvare quei
> tredici uomini che erano sotto la sua responsabilità e soprattutto di
> ritrovare quei maledetti ragazzini che tanti guai stavano causando a tutti
> loro.
>
> “Bene. In bocca a lupo, Numero Uno! Doc lei è pronta?” La dottoressa
> Graahn sembrava un pesce fuor d’acqua senza la sua divisa. Appoggiato alla
> spalla aveva uno zaino tattico contenente tutto quello che aveva ritenuto
> necessario portare con se.
>
> “Sono pronta capitano!” Come diavolo le era venuto in mente di offrirsi
> volontaria? Lasciare la sicurezza della sua infermeria e buttarsi nella
> mischia! Meno male che Lon era li con lei, la sua calma era come un ancora
> che mitigava alcune delle sue insicurezze. Non tutte ma almeno alcune.
>
> “Doc è uno schianto!” commentò Luna affacciata al portellone del suo
> velivolo personale. Malenne, con un paio di pantaloni pieni di tasche in
> stile militare e aderenti nei punti giusti, una maglietta nera con scritto
> ‘le mezze-klingon lo fanno meglio’ prestata dal timoniere, aveva l’aspetto
> di un contrabbandiere. Un contrabbandiere estremamente imbarazzato al
> momento.
>
> Dopo pochi minuti la IKS Akesh si alzò agilmente in volo, uscendo con
> grazia dall’hangar della Hope. Un attimo dopo la nave di classe Miranda
> saltò in curvatura.
> “Bene Luna portaci in quell’inferno!” commentò Ferris.
>
> *Giallo intenso della gioia. Scintille rosso fuoco della determinazione.
> Verde pastello del divertimento infantile mischiato al blu dell’incuranza…
> questi due sono pazzi.*
>
>
> *USS HOPE – Plancia - 11 dicembre 2394 - ore 18.35*
> “Xyr chiudo!” terminò l’andoriana lasciandosi andare sulla poltrona. Per
> essere un primo ufficiale, in questi giorni aveva ricoperto il ruolo di
> Capitano anche troppo. Aveva mentito ad un ammiraglio, perso tredici
> colleghi e smarrito il bersaglio della sua missione. Eppure Bueller non le
> aveva mai fatto pesare la cosa, anzi si comportava come se fosse sua la
> colpa. Xyr colpì il bracciolo della poltrona con un moto di stizza.
> Sicuramente aveva un piano per metterla in cattiva luce, ma per ora c’era
> niente che potesse fare.
>
> “Capitano?”
> “Mi dica signor Rest…”
> “Dieci minuti all’arrivo presso la stazione di rifornimento. Il casinò si
> trova al suo interno… come intende procedere?”
> “Xyr a sala macchine!”
> =^=Qui Tucci! Io e l’ingegnere in seconda Peterson siamo riusciti a
> provocare qualche piccolo guasto come da lei richiesto. Il tutto può essere
> bypassato in caso di necessità.=^=
> “Ottimo lavoro signor Tucci. Ci troviamo in sala teletrasporto 2! Chiudo!”
>
> “La stazione ci sta contattando.” Avvertì l’addetto alle comunicazioni.
> “Sullo schermo.”
> =^=Qui stazione di rifornimento Temistocle. Come possiamo aiutarvi?=^= la
> voce femminile aveva un tono di benvenuto uguale a qualsiasi altra addetta
> di qualsiasi altra stazione della galassia.
> “Qui nave scuola federale Hope. Abbiamo riscontrato qualche piccola avaria
> ai motori. Niente di grave, ma volevamo verificare prima di continuare il
> viaggio. Chiedo il permesso di attraccare e la possibilità di far scendere
> l’equipaggio a piccoli gruppi per qualche ora di franchigia in attesa delle
> riparazioni!”
> =^=Permesso accordato, vi diamo il benvenuto alla stazione. Con
> l’occasione vi invito a visitare il Casinò Royale e il centro di massaggi
> Pengo! Inoltre per le prossime…=^= anche le informazioni commerciali erano
> comuni nelle stazioni non federali. Xyr fece cenno all’addetto alle
> comunicazioni di togliere l’audio.
>
> Si alzò dalla poltrona mentre alcuni uomini entravano in plancia e davano
> il cambio ai pochi rimasti del turno alfa. Il suo sostituto era un
> vulcaniano che ricopriva normalmente il ruolo di capitano durante il turno
> beta. Fortunatamente era un tipo accondiscendente e non aveva opposto
> obiezioni al piano suo e di Ferris.
>
> “Le lascio la plancia. Rest andiamo!” I due si riunirono presto a Tucci in
> sala teletrasporto e insieme ad altri due membri della sicurezza sbarcarono
> sulla stazione di rifornimento.
>
>
> *Badlands, Asteroide X-ALPHA-827 - 11 dicembre 2394 - ore 19.35*
> “Fin qui tutto bene.” Commentò Ferris dopo essere sceso insieme all’away
> team dalla navetta di Luna. La fortuna e l’abile dialettica di Rodriguez
> erano stati determinanti per trovare un approdo interno alla stazione.
> “Guardate lì! La 52° Regola” Luna indicò la nave posta in un approdo non
> molto distante dal loro, un ulteriore conferma ai dati che avevano.
> “Andiamo a cercare i nostri!” si mossero tutti come un unico uomo.
> Inconsciamente si posero a protezione della dottoressa disponendosi attorno
> a lei come delle guardie del corpo. Bueller e Luna erano davanti a tutti,
> come due giovani lupi che si trattenevano a stento. Basta si teneva molto
> vicino alla Graahm scrutando la folla in cerca di possibili minacce.
> Rodriguez toccava qualsiasi oggetto gli capitasse a tiro, ne valutava il
> valore, quando avrebbe potuto guadagnarci e se era possibile sgraffignarlo
> senza rimetterci la pelle.
> L’asteroide era cavo con strutture rinforzate che reggevano interi piani,
> quasi tutti aperti, collegati fra loro da ponti sospesi e scale. Data la
> scarsa gravità non era raro notare gente che saltava da un piano planando
> su quello successivo con leggerezza. Attorno a loro la peggiore feccia
> dell’universo faceva affari.
>
> “Dobbiamo arrivare alla zona dove vendono gli schiavi. Secondo voi da che
> parte è?” chiese Ferris guardando in alto alla ricerca di un qualcosa che
> gli facesse capire quale direzione prendere.
> “Ci penso io…” commentò laconico Basta avvicinandosi ad un trill dalla
> faccia sfregiata. Il gruppo vide il capo della sicurezza piegarsi verso
> l’orecchio del suo interlocutore e dirgli qualcosa. Questi in cambio gli
> diede una spinta per farlo allontanare.
> La mano di Lon si mosse rapida come un serpente colpendo con violenza lo
> stomaco del suo avversario che si piegò in due. Il betazoide lo afferrò per
> i capelli unti e tornò a parlargli all’orecchio. Il trill, non volendo
> ripetere l’esperienza indicò una piattaforma posta nella parte nord.
> Il gruppo si mosse di nuovo passando in mezzo a naausicani puzzolenti e
> glaciali breen. Alla fine, riuscirono a raggiungere il loro obiettivo, ma
> rimasero delusi. Il piano era quello giusto, ma oltre ad una discreta folla
> di energumeni sudati, conteneva solo un grande palco su cui un banditore
> benzita mostrava la merce. Al momento la merce erano i ferengi della 52a
> regola.
>
> “Questa poi…” esclamò sorpreso Ferris.
> “Giustizia divina!” sorrise di rimando Luna mettendo un braccio sulla
> spalla della dottoressa.
> “Signor Jones, la prossima volta che viene a prendere un analgesico in
> infermeria, la stordisco e le amputo quel braccio!” commentò Melanne con
> tono noncurante. Basta, dietro di loro, mostrò per un attimo un pallido
> sorriso che subito fu ingoiato dalla sua imperturbabilità.
> “Il mio istinto mi dice che li tengono lì!” intervenne Rodriguez indicando
> un piccolo magazzino posto ad un livello sotto il piano in cui si trovavano.
> “Cosa te lo fa pensare?” chiese il giovane capitano cercando di
> individuare un particolare che potesse avvallare la supposizione del capo
> operazioni.
> “Prima di tutto è il solo luogo chiuso in zona e visto come la gente salta
> da un piano all’altro credo che sia il solo modo per non farsi sfuggire i
> prigionieri. Seconda cosa ci sono due guardie naausicane alla porta che non
> fanno avvicinare nessuno. Terzo, me lo dice tricorder che ho fregato al
> tipo laggiù. Quello è l’unico luogo nell’asteroide con una fonte di vita
> Risiana.”
> “Bastava il punto tre!” commentò Luna battendo 'il cinque' al capo
> operazioni.
> “Ottimo lavoro! Signor Rodriguez ci serve una via di fuga. Non entreremo
> mai tutti sull'Akesh. Ci troviamo all'approdo si sbrighi." Il capo
> operazioni sparì nella folla.
> "Dottoressa rimanga con Luna. State pronte ad entrare appena avremo steso
> le guardie." Dopo un cenno affermativo Ferris e Lon scesero la prima rampa
> di scale che portava al piano sottostante. Le due guardie notarono l'arrivo
> dei due giovani e si guardarono attorno alla ricerca di eventuali altri
> intrusi.
>
> "Mi raccomando Signor Basta, rapidi e decisi..." sussurrò al suo compagno
> quando ormai erano a metà percorso lungo il ponte sospeso.
> "Ti dico di no! Sono certo che non era da questa parte, ci scommetto la
> mia stramaledetta paga!" sbraitò il capitano all'indirizzo del capo della
> sicurezza. "Guarda chiediamolo a loro! Scusate è questo il livello 25?"
> "Si..." grugnì il naausicano incrociando le braccia al petto.
> "Ah!" Ferris rimase un attimo basito per aver azzeccato ma scosse le
> spalle "Vabbeh fa niente ho perso la paga!" e mollò un cazzotto in pieno
> volto all'energumeno.
>
> Il naausicano non si scompose minimamente, come se il pugno fosse solo il
> tocco di una piuma.
>
> "Merda che male!" esclamò invece il giovane massaggiandosi le nocche
> doloranti. Due mani enormi lo afferrarono per il bavero del giubbotto
> sollevandolo di almeno un metro da terra. "Scommetto che a Kirk queste cose
> non capitavano!" commentò stampando una ginocchiata sotto il mento
> dell'essere che lo lasciò andare.
> Con un grido e una breve rincorsa abbracciò la vita del suo avversario e
> si lanciò insieme a lui contro il muro della struttura. Per un attimo
> sembrò che la cosa sortisse un minimo effetto ma il naasicano se lo scrollò
> di dosso rimettendosi in posizione eretta.
> "Ma che sei fatto di mattoni?" tre colpi al ventre e un uppercut al mento
> non sortirono migliore effetto. "Ah! Al diavolo le buone maniere!" esclamò,
> abbassandosi per evitare un gancio destro delle dimensioni di un camion. Un
> attimo dopo l'arma nello stivale fece la sua comparsa. Il naausicano si
> afflosciò come un castello di carte. Il giovane capitano si guardò attorno
> per vedere come se la cavava il capo della sicurezza, ma quest'ultimo stava
> già trascinando il suo avversario al riparo del muro per evitare che
> venisse visto dall'alto.
> "A lui è bastato un solo pugno." commentò Luna avvicinandosi all'amico.
> "La prossima volta andiamo io e lui a fare il lavoro da uomini!"
> "Ma se ti ho salvato almeno tre volte in altrettante risse!"
> "Basta voi due..." intervenne la Graahn prima che il battibecco diventasse
> troppo rumoroso. Anche se a dire il vero il vociare della gente era già ad
> un livello elevato.
> "Bene, armi in pugno e pronti ad entrare. Stordite tutto quello che non è
> chiuso in una gabbia. Al mio tre! Uno..."
>
> La porta del magazzino si aprì e l'inconfondibile capigliatura rossa di
> Caytlin apparve sulla soglia.
>
> "Perchè ci avete messo così tanto?" commentò la bella risiana aprendo del
> tutto la porta e mostrando due prigionieri, probabilmente umani, legati e
> imbavagliati. Il resto degli uomini della Hope era libero e armato seppur
> con mezzi di fortuna.
> "C'era traffico... bel vestito." commentò Ferris deglutendo. Un "Caspita!"
> di Luna gli fece eco.
> "Portateli dentro!" commentò lei ridendo e facendosi da parte.
>
> Dopo pochi minuti anche i naasicani erano stati legati e imbavagliati e
> poi chiusi insieme agli altri in una delle gabbie. La dottoressa era
> passata da tutti per controllare le condizioni dei rapiti ma non aveva
> riscontrato grossi danni a parte un paio di costole rotte e una spalla
> lussata.
>
> "Fortunatamente non ci sono feriti gravi, possono tutti camminare."
> "Grazie per essere venuta Melanne!" il consigliere sorrise alla dottoressa
> che ebbe un attimo di tentennamento e poi arrossì.
> "Era mio dovere." Commentò burbera.
> "Bene signori, la nave ci aspetta all'approdo. Muoviamoci in piccoli
> gruppi distanti non più di tre metri. La fuori c'è una bolgia infernale."
> ordinò Ferris posizionandosi vicino alla porta.
>
> Due potenti colpi infransero la calma del magazzino. Qualcuno stava
> picchiando con violenza contro la porta.
>
> "Ok! Piano B" esclamò di conseguenza il giovane.
> "Da quando abbiamo il piano B?" chiese Luna mentre insieme ad alcuni dei
> rapiti spostava una delle gabbie contro la porta.
> =^=Rodriguez a Capitano Bueller!=^=
> "Visto? Ecco il piano B! Signor Rodriguez che piacere sentirla. Abbiamo un
> piccolo problema con i locali!"
> =^=Ci penso io. Rimanete immobili!=^=
> "Dice che ci pensa lui..." commentò Ferris rivoltò al suo timoniere con
> un'alzata di spalle.
>
> Un attimo dopo tutti gli uomini della Hope si ritrovarono nella stiva di
> carico della 52a regola. Niente sensazione di teletrasporto o luci. Un
> attimo prima erano nel magazzino e un attimo dopo sulla nave.
> "Che diavolo!?" esclamò Luna guardandosi intorno.
> "Nonononono! Cazzo!" Rodriguez cercava di spengere un principio d'incendio
> da uno strano congegno dall'aspetto alieno che si trovava al centro della
> stiva. A nulla valsero i suoi sforzi, dopo poco le luci dell'oggetto si
> spensero con uno sfrigolio. "Che sfortuna! Quel coso valeva una fortuna!"
> commentò dando un calcio alla console.
> "Che cos'è questa cosa!" Esclamò l'ingegnere capo. L'evento a cui aveva
> assistito lo aveva scosso più di quanto si aspettasse.
> "Teletrasporto istantaneo a curvatura spaziale." rispose Rodriguez "O
> meglio era... troppo carico mi sa."
> "Come scusi?" Chiese ancora il giovane ingegnere cercando di recuperare il
> suo equilibrio interiore.
> "A quanto ho capito è un dispositivo di teletrasporto che invece di
> inviare una persona in forma di energia da un punto ad un altro, piega lo
> spazio di arrivo fino a congiungersi con quello di partenza. Il soggetto
> viene istantaneamente portato nel punto di arrivo senza essere
> dematerializzato. Ero un po' di fretta e non ho chiesto maggiori
> informazioni a Rescjak quando l'ho trovato qui che cercava di scappare.
> E' lui che ha venduto i suoi commilitoni."
> "Ma non è possibile? Scentificamente questa cosa è assurda!" l'equilibrio
> interiore di Doohan andò di nuovo a farsi benedire.
> "E' lei il capo ingegnere, se dice che non è possibile ci credo..."
> commentò disinteressandosi alla discussione "Capitano qui fuori ci aspetta
> uno shuttle di tipo 5. E' l'unica cosa che ho trovato al giusto prezzo."
> "E con cosa l'hai pagato di grazia?" chiese Ferris
> "Ho venduto la nave!" rispose il capo osservazioni con un'alzata di spalle.
> "Cosa?" il ringhio del timoniere della Hope raggelò tutti i presenti.
> "Calma bellezza! Non la tua nave... QUESTA nave!" Luna grugnì soddisfatta.
> "Ma se non è nemmeno tua!" esclamò il capitano sollevando le mani al cielo.
> "Per questo ritengo che sia il caso di andarcene in fretta!"
>
>
>  *Badlands, IKS Akesh - 11 dicembre 2394 - ore 19.58*
> “Perchè non abbiamo preso la 52a regola?" chiese Ferris mentre cercava di
> districarsi dalla folla di gente stipata sullo sparviero, che seppur a
> massimo carico era sempre meno pieno della navetta di tipo 5 che li stava
> precedendo.
> "Troppo tardi. L'avevo già sabotata quando mi sono reso conto che su
> quella nave c'era un vero gioiello! Peccato sia stato saldato alla nave
> altrimenti potevamo lasciare Doohan e portare il teletrasporto al posto
> suo." rispose il capo operazioni.
> "Adesso almeno si spiega come hanno fatto i nostri a sparire dalla Hope
> senza lasciare tracce di teletrasporto. Ma è davvero possibile che quel
> coso pieghi lo spazio?"
> "Ha funzionato mi pare..."
> "Beh quando la flotta arriverà lo prenderanno in consegna. Tanto quella
> nave non andrà da nessuna parte." Commentò Luna dalla postazione di guida.
> "Mmmmh..."
> "Cosa! Che c'è ancora?" chiese Ferris ormai esausto.
> "Ho pensato di fare cosa gradita al continente in arrivo sabotando la nave
> ferengi in modo che emetta un fortissimo impulso elettromagnetico. Brucerà
> ogni circuito nel raggio di chilometri, soprattutto i sistemi difensivi del
> covo. Purtroppo dopo quello che le ho combinato della 52a Regola rimarrà
> ben poco d'intatto."
> "Va bene... sarà difficile spiegarlo ai superiori ma almeno siamo tutti
> vivi."
> "Adesso cosa facciamo Capitano?" chiese Rodriguez distendendosi per quanto
> possibile sulla sua poltroncina.
> "Adesso andiamo a cercare altri guai! Dì al signor Basta di far muovere
> quella carretta, voglio esserci quando Xyr prende a calci quei ragazzini!"
>
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> Capitano Ferris Bueller
> USS Hope - NCC-25122
> Skype Combadge: Silente69
> Private comunicator: ferris.bueller a mail.com
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> http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/fleetyards/Hope/main.php?include=home.php
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> La vita scappa via in fretta. Se uno non si ferma e non si guarda attorno,
> rischia di sprecarla.
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Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
occupati. Bertolt Brecht
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