[Stml17] 1.11 - Xyr - Piccoli segreti
Maddalena
vampitrill a gmail.com
Mar 23 Giu 2015 21:33:11 CEST
Mi è piaciuto molto il brano e la conclusione della storia mi sembra
comunque adeguata. Un ipotetico lettore capisce cosa è accaduto ma non è
necessario che gli venga spiegato tutto nel dettaglio.
Per quanto riguarda i titoli... non mi vengono mai bene.
1) Lo strano caso dei Ferengi scomparsi
2) Viaggio di istruzione
Il 23/06/2015 13:10, Reis Squiretaker ha scritto:
> Le ho copiate entrambe.. XD non ho proposto nulla XD
>
> ========================
> Guardiamarina Caitlyn
> Consigliere
> USS Hope NCC-25122
> [CV]:
> http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=169
> ========================
> *From:* Silvia Bianchini <mailto:ltcomm.sibi a gmail.com>
> *Sent:* Tuesday, June 23, 2015 12:54 PM
> *To:* USS Hope <mailto:stml17 a gioco.net>
> *Subject:* Re: [Stml17] 1.11 - Xyr - Piccoli segreti
>
> [Quote]
> 2) Ammiraglio, ho perso i ferengi
> [/quote]
> Maestra, Vanessa copia ;-P
> S. ;-*
>
> Il 23/giu/2015 12:16, "Reis Squiretaker"
> <vanessa_reis_squirtaker a outlook.it
> <mailto:vanessa_reis_squirtaker a outlook.it>> ha scritto:
>
> La rossa che fa arrossire l’Andoriana.. ottimo pezzo!
> Per i titoli sono un po’ a corto di idee, o meglio, sono simili a
> quelle già dette.. ossia a queste due proposte
> 1) Piccole pesti iniziano a far danni
> 2) Ammiraglio, ho perso i ferengi
>
> ========================
> Guardiamarina Caitlyn
> Consigliere
> USS Hope NCC-25122
> [CV]:
> http://starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/ruolino_servizio.php?id=169
> ========================
> *From:* Silvia Bianchini <mailto:ltcomm.sibi a gmail.com>
> *Sent:* Tuesday, June 23, 2015 10:16 AM
> *To:* USS Hope <mailto:stml17 a gioco.net>
> *Subject:* Re: [Stml17] 1.11 - Xyr - Piccoli segreti
>
> Mi è piaciuto molto e gli appunti fatti possono essere facilmente
> cambiati.
> Concordo con il nostro prode condottiero che la missione può dirsi
> conclusa ;-)
> S.
>
> Il 23/giu/2015 10:01, "Massimo Gallo" <keranydd a gmail.com
> <mailto:keranydd a gmail.com>> ha scritto:
>
> Come detto di idee ne avevo parecchie ma dovevo bloccare la
> consegna del pezzo di altri giorni per poterle sviluppare.
> Inizialmente che fosse tutto organizzato dai piccoli nanetti
> da giardino era l'idea da cui volevo partire, poi mi sono
> messo a scrivere e non sapevo bene come farlo saltare fuori.
> Fila perfettamente anche tutta la storia di Franco.
> Ditemi voi come volete gestirla.
> Posso metterla come riepilogo al rapporto che Bueller farà
> all'Ammiraglio e poi agganciarci il teaser della prossima
> missione.
> Come preferite, sono a disposizione per ogni eventualità.
> Il giorno 23 giugno 2015 09:52, Franco Carretti
> <ferris.bueller a mail.com <mailto:ferris.bueller a mail.com>> ha
> scritto:
>
> Vero! Mi ero dimenticato che l'avevo fatta esplodere :D
> Direi di cambiarla con una nave federale che riporta le
> pesti a casa.
> Per il "film" che mi sono fatto io, i ragazzini hanno
> usato i soldi delle famiglie per trasformare la stazione
> (magari si scopre che è di loro proprietà) e quando hanno
> avuto tutto pronto si sono fatti mandare in gita. Una
> volta vicini alla stazione hanno usato droghe e altro per
> confondere quelli della 52a regola e sparire.
> L'equipaggio della nave, sapendo che nessuno avrebbe
> creduto al fatto che loro non centravano niente, si sono
> fatti prendere dal panico e hanno usato il teletrasporto
> per fregarsi alcuni federali per poi venderli e fare soldi
> facili per darsi alla macchia.
> Secondo me tutto fila.
> *Sent:* Tuesday, June 23, 2015 at 9:06 AM
> *From:* "federico pirazzoli" <cmdrtkar a gmail.com
> <mailto:cmdrtkar a gmail.com>>
> *To:* "USS Hope" <stml17 a gioco.net <mailto:stml17 a gioco.net>>
> *Subject:* Re: [Stml17] 1.11 - Xyr - Piccoli segreti
>
> Beh, a me il pezzo é piaciuto molto..la sola cosa che non
> mi é chiara é come abbiano fatto i nani da giardino ad
> aprire un casinò e perché qualcuno avrebbe dovuto
> rapirli...che poi chi é stato?
>
> Personalmente una mezza idea me la sono fatta, ma é molto
> abbozzata...
>
> Comunque facio notare che il solo "errore" del pezzo é
> alla fine, quando si dice che la Hope é in rotta verso la
> 52a Regola, mentre così non può essere, dato che la nave é
> inabilitata nell'asteroide...
>
> --
> Inviato da myMail per Android
>
> martedì, 23 giugno 2015, 00:02AM +02:00 da Massimo Gallo
> <keranydd a gmail.com>:
>
> Rieccomi.
> Chiedere scusa é il minimo.
> Sono finito in quella classica situazione da cui
> sembra uno non ne possa mai uscire. Lavoro, lavoro e
> poi a casa l'unica cosa di cui hai voglia é staccare
> un po' ma ti ritrovi a dover fare altro lavoro, perché
> anche a casa c'è sempre qualcosa da fare.
> Il pezzo cerca di chiudere la missione. Non so se ci
> sono riuscito, so solo che avevo in mente tante cose
> ma poco tempo reale per scriverle così qualcosa è
> rimasto fuori, qualcosa è tirato per i capelli.
> Aperto ad ogni critica. Correggo di conseguenza.
>
> ****************************************
> Brano: 01-11
> Titolo: Piccoli segreti
> Autore: Xyr del clan Clos (Massimo)
> ****************************************
>
> Stazione di rifornimento Temistocle - 11 dicembre 2394
> - Ore 20:30
>
> I dadi cadevano sui tavoli da gioco. Una successione
> di sensazioni. Gioia, rimpianto, rabbia, eccitazione.
> La stazione era suddivisa su tre piani. Non era enorme
> e il Casinò sembrava occupare buona parte del piano
> intermedio.
> Quasi tutti quelli che si fermavano per un
> rifornimento dovevano finire prima o poi a dilapidare
> ricchezze sui tavoli.
> Tongo, Poker, Roulette Mazarita, Ji’hko Aenariano,
> tavoli per scommesse e altri tavoli il cui utilizzo
> era pressochè sconosciuto per la maggior parte delle
> razze presenti, ma non per questo doveva essere meno
> lucroso per i proprietari.
> I 5 membri della Hope si erano divisi per cercare
> notizie dei giovani Ferengi.
> Xyr aveva lasciato i due ragazzi della squadra di
> sicurezza a chiedere informazioni nell’area di
> attracco. Aveva chiesto a Tucci e Rest di confondersi
> “con discrezione” tra i vari tavoli per trovare prove
> della presenza delle maledette piccole pesti.
> L’Andoriana passeggiava con le mani intrecciate dietro
> la schiena. Era incuriosita da come il gioco d’azzardo
> potesse essere un strano mezzo di coesione così forte.
> Diverse razze sembravano dimenticare le loro rivalità
> quando l’adrenalina, o qualsiasi altro
> neurotrasmettitore scorresse nei loro corpi, scatenava
> la foga del gioco. Una scommessa che lasciava col
> fiato sospeso, una carta che non usciva da troppi
> giri, un tek’lat che non smetteva di lampeggiare sulla
> casella sbagliata. Qualsiasi cosa riusciva a bloccare
> esseri di ogni provenienza attorno ad un tavolo pronti
> a urlare, a scatenarsi, ad accusare un baro o a
> festeggiare davanti ad un liquore una vittoria effimera.
> Tuttavia al momento quello che stupiva maggiormente
> Xyr era la totale mancanza di Ferengi all’interno del
> Casinò.
> Per un popolo il cui unico scopo è il profitto, questa
> latitanza aveva dell’incredibile.
> E non si parlava solo degli studenti che forse nemmeno
> erano qui, ma di qualsiasi adulto.
> Durante l’attracco della Hope aveva notato almeno due
> navi da trasporto Ferengi e un Pod. Dove diavolo erano
> finiti quei maledetti nanetti dai lobi enormi?
> Rest e Tucci la incontrarono mentre, pensosa,
> spilucchiava appoggiata al bancone del bar qualche
> leccornia ancora viva.
> “Ditemi che avete scoperto qualcosa.”
> Tucci si schiarì la voce come per prepararsi ad un
> discorso ufficiale davanti ad un pubblico molto più
> numeroso.
> Quello che Xyr ancora non era riuscita a capire era il
> reale Tucci. Sembrava sempre perso nei suoi pensieri,
> era spesso silenzioso, ma lucido nelle sue analisi.
> Questo era un bene agli occhi del Primo Ufficiale. Il
> male era la sua capacità di rendere prolissa qualsiasi
> spiegazione tecnica. Timidezza? Difficoltà nei
> rapporti interpersonali? Semplice insicurezza?
> L’andoriana sperò silenziosamente che l’Ufficiale
> Scientifico riuscisse a rendere indolore questa parte
> della missione.
> “In effetti qualcosa di strano c’è. Le mappe che ci
> sono state fornite all’attracco evidenziano una
> planimetria che si basa su architettura Yloriana.
> Molto complessa, ma assolutamente efficace in un
> contesto come quello di una stazione.
> Lungo i 3 piani della struttura, i 32 spicchi che si
> intersecano con le 12 sfere concentriche che
> sorreggono i 4 pilastri portanti rendono il
> problematico controllo del flusso di navi e di persone
> semplicissimo da gestire. Dovete capire che lo sforzo
> fatto da Ylor nell’ipotizzare questa architettura ha
> portato.....” Tucci fissò Xyr negli occhi furenti e le
> parole gli si bloccarono in gola. Cercò in Rest un
> appoggio, ma il vulcaniano stava digitando qualcosa
> sul suo DiPadd senza apparentemente prestare
> attenzione alla spiegazione. Con un sospiro riprese il
> discorso.
> “Ecco, quello che cercavo di spiegare è che quella
> parete non ci dovrebbe essere. Quella dietro al tavolo
> del Bojingo. Manca una considerevole ala di questa
> zona e no, non è possibile che si tratti di una
> ristrutturazione o di un errore.”
> Queste ultime parole sembrarono anticipare un commento
> del Primo Ufficiale che dopo qualche secondo di pausa
> annuì soddisfatta.
> “Ottima osservazione Tucci. Ottima osservazione. Rest?”
> Il vulcaniano non sollevò nemmeno per un attimo lo
> sguardo dalla consolle su cui stava digitando febbrile
> dati su dati.
> “Comandante, quante strisce di latinum le è costato il
> piatto che sta mangiando?”
> L’andoriana sembrò sorpresa dalla domanda. Si
> aspettava una risposta, non di essere a sua volta
> interrogata.
> “Non ho portato del latinum con me. Queste mi sono
> sembrate a disposizione. Siamo in una società civile
> Rest, non tutto è gestito alla maniera Ferengi e non
> tutto deve essere obbligatoriamente pagato.”
> “Avrete sicuramente notato la mancanza di un tavolo da
> Dabo. Normalmente il 73,4% di tutti gli introiti di un
> casinò Ferengi si ottiene tramite il Dabo.
> La puntata media ai tre tavoli del poker? 83 strisce.
> 81,9% più bassa di quanto statisticamente converrebbe
> giocare per un ritorno del banco con profitto.
> Considerando il fattore di conversione del latinum
> come: 1 mattone = 20 barre = 400 pezzi = 40000 strisce
> è palese che il totale del valore di tutti i tavoli da
> gioco in questo salone non raggiunga le 5 barre.
> Ho contato 3 membri della sicurezza e 1 sola
> telecamera posizionata sul soffitto al centro del
> salone che ha un ciclo di controllo di 93 secondi in
> senso orario. Dividendo l’area del casinò in 4 risulta
> chiaro che ogni area rimane scoperta per 69,75
> secondi. Tempo sufficiente per qualsiasi tipo di
> operazione illegale o irregolare ad ogni tavolo.
> Questo solo da un’analisi superficiale.”
> Rest alzò finalmente gli occhi dal DiPadd. Tucci e Xyr
> lo stavano osservando perplessi.
> L’Andoriana rivolse lo sguardo verso il muro indicato
> da Tucci. Prese in mano il bicchiere da cui aveva
> sorseggiato una bevanda qualche attimo prima
> osservandolo come a soppesarne la consistenza.
> Trasse un profondo sorriso, si erse in tutta la sua
> altezza e senza dire una parola si diresse decisa
> verso il muro senza l’apparente intenzione di fermarsi
> prima dell’impatto.
> Percorse i 20 metri con passo veloce e sicuro.
> La scena lasciò Tucci allibito e strappò anche un
> inarcamento di sopracciglio di Rest.
> Ad un paio di metri dal muro la figura gigantesca di
> uno Zaldan bloccò improvvisa la marcia di Xyr. Il
> Primo Ufficiale della Hope all’impatto col corpo
> massiccio e apparentemente inamovibile lasciò andare
> intenzionalmente il bicchiere che reggeva in mano.
> Questo proseguì per inerzia la sua corsa e scomparve
> nel muro alle spalle dell’alieno.
> Xyr si allontanò spingendolo in modo deciso e diretto
> non scusandosi per lo scontro e tornò dai suoi
> colleghi cadetti.
> “Comandante, tutto bene?”
> “Certamente Tucci. Non capisco la sua domanda. È uno
> Zaldan e non avevo nessuna intenzione di farlo
> arrabbiare mancandogli di rispetto scusandomi con lui.
> Rest i miei complimenti, ha perfettamente ragione.”
> Il Vulcaniano annuì mentre Tucci sembrava decisamente
> allibito.
> Rest volse il suo sguardo verso l’Ufficiale
> Scientifico con aria di sufficienza.
> “Quest’area del casinò è dedicata a distrarre i
> giocatori di passaggio e i controlli sulla legalità
> del gioco da parte di inviati della Federazione.
> Nessuna reale puntata pesante, nessuna reale azione di
> sicurezza. Solo un banale tentativo di nascondere
> qualcosa dietro al muro virtuale che lei ci ha
> indicato. Il Comandante ha voluto verificare la
> teoria. Ha dimostrato senza alcun dubbio che alcuni
> giocatori come lo Zaldan sono parte di un’operazione
> più grande, mentre il bicchiere che ha attraversato il
> muro ha dimostrato che la sua teoria architettonica,
> signor Tucci, era corretta.
> Ora non dobbiamo fare altro che entrare in quella sala.”
> “O trovare qualcuno con dell’ottimo latinum che ci
> aprirà le porte e ci permetterà di camminare su un
> tappeto rosso” aggiunse Xyr.
>
> Stazione di rifornimento Temistocle - 11 dicembre 2394
> - Ore 23:18
>
> =^=Confermo comandante, abbiamo individuato almeno 9
> giovani Ferengi che collimano con la descrizione
> fornitaci. Erano intenti a movimentare delle casse
> nell’hangar. Le stavano caricando sul Pod Ferengi
> attraccato alla stazione.=^=
> “Grazie guardiamarina, continui a tenerli d’occhio e
> mi avverta se ci sono novità. Xyr chiudo.”
> Il Primo Ufficiale era in piedi vicino alla postazione
> scientifica. Tucci stava cercando inutilmente di fare
> una scansione di tutta la stazione Temistocle alla
> ricerca di fisiologia Ferengi.
> “Confermo che non risulta possibile analizzare
> quell’area di stazione. Qualche sorta di inibitore
> impedisce una lettura accurata. Non potrei
> assolutamente dire chi c’è o chi non c’è in quelle
> stanze del Casinò.”
> “Cosa hanno detto dalla Stazione?”
> “Beh, si sono trincerati dietro a qualche discorso di
> privacy per i giocatori. Non riesco a far cambiare
> loro idea e a farmi passare i codici di verifica.”
> “D’accordo Tucci, continui a provare. Per scrupolo si
> legga le Direttiva sulla Non interferenza in contesti
> extrafederali. È stata redatta nel Simposio di Teler
> IV circa 3 anni fa. Potrebbe aiutarla la prossima
> volta che cerca di negoziare per avere informazioni
> vitali per una missione. Rest, abbiamo fretta,
> proseguirei col piano.”
> “Come ritiene Comandante. Ho identificato il soggetto
> perfetto seguendo le sue indicazioni. La sua nave è
> attraccata da 3 giorni. Nelle ultime 2 ore è stato al
> centro massaggi Pengo, dove può ancora trovarlo.”
> Xyr si congedò con un gesto del capo e si avviò verso
> il turbolift.
>
> Stazione di rifornimento Temistocle – Centro massaggi
> Pengo - 11 dicembre 2394 - Ore 23:40
>
> Thomas Gerik III riemerse dalla piscina con la stessa
> grazia di un ippopotamo appesantito da anni di
> inattività e a sentire le malelingue anche con la
> stessa mole.
> I suoi 140 kg di peso erano uniformemente distribuiti
> sul suo corpo sotto forma di adiposi cuscinoni.
> Quello che comunque colpiva non erano certo le sue
> sinuose forme, ma l’opulente ricchezza che si
> percepiva al suo passaggio.
> Due donne emersero con lui dall’acqua. Una prese un
> asciugamano e glielo porse mentre l’altra uscì
> dall’acqua e tenne aperta la vestaglia che doveva
> contenere l’umano.
> Avvolto nel suo telo color latinum congedò con un
> sorriso le sue accompagnatrici e si diresse verso lo
> spogliatoio.
> Due assistenti lo aiutarono a vestirsi, non senza
> fatica, divincolandosi dalle sue mani da piovra.
> Afferrò una coscia di tugar romulano e iniziò a
> morderla mentre uscì dal centro massaggi.
> Ad attenderlo cinque ragazze i cui abiti dovevano
> essere stati quasi distrutti da qualche strana arma
> che non intaccava i tessuti organici ma solo quelli
> sintetici.
> Con loro due enormi guardie del corpo e un boliano che
> aveva tutta l’aria di essere il segretario personale
> di Gerik.
> Le cinque ragazze tutte moine si avvinghiarono a
> quello che riuscivano del grasso umano. Tutti insieme
> si diressero verso il Casinò strappando sguardi
> schifati, curiosi o semplicemente invidiosi al loro
> passaggio nei corridoi della stazione.
> L’entrata nell’area pubblica del Casinò aumentò solo
> di poco il chiassoso vocio dei giocatori.
> Alcuni furono attratti dalla scena curiosa, altri dai
> non-abiti delle cinque accompagnatrici.
> Thomas Gerik III si diresse impettito verso la parete
> illusoria.
> In una mano i resti del cibo che continuava a mangiare
> mentre nell’altra alcune strisce di latinum che
> maneggiava con arte circense.
> Lo Zaldan di guardia all’ingresso gli si mise di fronte.
> Gerik gli rivolse uno sguardo curioso. Poi sorridente
> gli lasciò cadere in mano il latinum con cui stava
> giochicchiando.
> “Thomas Gerik III, il suo latinum e la sua compagnia
> chiedono di poter essere onestamente derubati nella
> sala segreta”.
> A questa pseudo battuta le ragazze e il segretario
> diedero prova di pendere dalle labbra o dalla
> ricchezza del grasso mercante. Risatine false ed
> esagerate misero di buon umore l’omone.
> Il muro olografico si aprì e dal suo interno emersero
> due piccole figure. Due giovani Ferengi si
> avvicinarono a piccoli e veloci passi inchinandosi
> davanti a Gerik.
> “Bentornato signor Gerik, mi auguro che la suite, la
> sala massaggi e il ristorante offerti dalla casa siano
> stati di suo gradimento.” I piccoli denti appuntiti di
> uno dei due Ferengi si unirono in un enorme sorriso di
> circostanza.
> “E spero che non sia troppo affezionato al suo
> latinum.“ disse il secondo Ferengi subito zittito da
> una violenta gomitata da parte del primo.
> “Ehm, non stia ad ascoltare mio cugino. Prego signor
> Gerik, lei, il suo segretario e le sue sei
> accompagnatrici siete i benvenuti.”
> Thomas Gerik III gonfiò la sua prominente pancia
> sistemandosi i ricchi calzoni cadenti e si incamminò
> tronfio verso il muro. Due passi dopo si bloccò di colpo.
> “Cinque accompagnatrici. Mi sembrava fossero solo
> cinque prima.”
> Guardò attento attorno a sè. Due gemelle Orionane
> dalla pelle color smeraldo, una Rutiana dai capelli
> rossi, una bajoriana dai capelli corvino, una bionda
> terrestre e una bianca andoriana.
> Thomas cercò di concentrarsi sui visi ma fu distratto
> dai corpi avvolti in abiti succinti. Lunghi spacchi su
> gambe affusolate e seni chiusi su corpetti al
> contrario semi aperti.
> L’andoriana passò dolcemente una mano sulla guancia
> del mercante avvicinandosi con fare innocente al suo
> orecchio dove sussurrò qualcosa sorridendo.
> “.......................Sei, ovviamente erano sei....”
> Gerik sussulto nel pronunciare la frase.
> Il piccolo corteo entrò senza ulteriori interruzioni e
> rumori, tranne un sonoro ceffone alla mano del
> mercante rea di essersi soffermata sul gluteo
> dell’andoriana.
> “Maschi, una certezza....” fu il pensiero di Xyr
> mentre entrava nell’area privata del Casinò.
> Lo spettacolo che la accolse avrebbe lasciato senza
> fiato quasi chiunque, ma lei aveva smesso di
> sorprendersi anni fa, sostituendo la sorpresa stessa
> con qualcosa di meglio, una ferrea disciplina, una
> robusta preparazione e una profonda asocialità.
> Tuttavia non potè non ammirare l’organizzazione messa
> in piedi dai giovani Ferengi.
> Quelle maledette piccole pesti stavano girando per i
> tavoli contando soldi, portando bibite, leccando
> amabilmente sederi, invitando ragazze Dabo a fare il
> loro dovere di distrazioni viventi.
> Tutto sembrava perfettamente creato per il profitto.
> Nella sala grande quasi il doppio dell’altro Casinò si
> trovavano decine di tavoli tra cui 5 Dabo e 3 Huzin
> dove le barre di latinum quasi coprivano i Ferengi
> addetti alla gestione.
> "Giovani ma maledettamente svegli."
> Xyr si incamminò per i tavoli lasciando un distratto
> mercante dirigersi con il suo carico di ricchezza
> verso l’oblio del gioco.
> Il piano ideato da Rest era logicamente semplice nella
> sua complessità.
> Bastava riuscire ad entrare, identificare il
> generatore di interferenza che schermava il Casinò,
> simularne un guasto in modo da permettere ai sensori
> della Hope, leggermente modificati da Tucci, di
> agganciare tutti i Ferengi sulla stazione che
> rientravano in definiti parametri di età e di
> teletrasportarli a bordo della Hope, territorio di
> giurisdizione Federale e partire con la nave il più
> velocemente possibile.
> Xyr ci impiegò quasi 20 minuti per trovare quello che
> stava cercando.
> Quando individuò la sala del generatore di
> interferenza individuò anche i due massicci guardiani
> messi lì a impedire qualsiasi azione.
> Pensò per qualche secondo a come agire, poi si forzò
> sul volto il suo miglior sorriso e si avvicinò verso
> uno dei due, lenta e con la miglior andatura sensuale
> fosse a lei possibile.
> Lentamente sempre molto lentamente si appoggiò al
> massiccio Ba’Ku facendo chiaramente intendere le
> proprie lascive intenzioni. Un sorriso complice da
> parte dell’alieno verso il suo compagno di piantone le
> fece capire di aver colpito nel segno. Attirò per la
> mano il Ba’Ku in una stanza che aveva notato qualche
> secondo prima, sperando fosse vuota. Chiuse il tendone
> dietro di sè, si avvicinò come per baciarlo, mise una
> mano sulla bocca del malcapitato e lo colpì
> violentemente col ginocchio nel basso ventre per poi
> stordirlo con una gomitata alla nuca. Svenuto, gli
> prese il braccio e lo mise fuori dalla tenda
> agitandolo come se il guardiano stesse chiamando il
> suo socio ad unirsi a loro. Il secondo piantone, un
> umano dallo sguardo non particolarmente intelligente
> si guardò intorno poi furtivo si avvicinò alla stanza.
> Xyr gli fece crollare addosso il compagno e
> approfittando della sorpresa e della mancanza di
> equilibrio stordì, con forse eccessiva violenza, l’umano.
> “Confermo, maschi, una certezza.......”.
> Le successive fasi del piano filarono senza intoppi.
> Manomettere il generatore di interferenza fu semplice
> grazie alla sedia che gli scagliò contro dopo aver
> provato a capire inutilmente come funzionasse.
> Quasi immediatamente dalla sala piccole figure Ferengi
> cominciarono a sparire agganciate dal teletrasporto.
> Il caos cominciò a sostituire la giocosa atmosfera del
> Casinò. Tutti cominciarono a scappare in preda al
> panico non senza prima essersi riempiti le tasche del
> latinum incustodito.
> Xyr sorrise per un istante.
> “Xyr a Hope. Rest, prima di rientrare a bordo mi
> conferma che tutti i fuggiaschi sono nostri graditi
> ospiti nella stiva?”
> La voce che rispose fu quella inaspettata di Bueller.
> =^=Posso confermarglielo io Comandante. Stavano
> arrivando mentre noi riattraccavamo nella Hope. Mi
> sono accertato personalmente ci fossero tutti. Poi mi
> spiegherà bene cosa è successo. Vorrei essere
> preparato prima di affrontare l’Ammiraglio Lennox. Nel
> frattempo la teletrasporto direttamente in plancia
> così mi comincerà a riferire. Bueller chiudo.=^=
> “No! Capitano, non in plan...”
> “...cia”.
> Xyr si materializzò nel mezzo della plancia della Hope.
> La lunga gonna rossa presentava due spacchi frontali
> sulle coscie che evidenziavano i lunghi stivali, il
> ventre era scoperto e adornato di un diamante
> sull’ombelico, mentre uno stretto corpetto nero
> volutamente aperto fino quasi al limite copriva solo
> parte dei seni.
> I capelli erano sciolti e le davano un look quasi
> selvaggio, mentre sul viso il trucco le evidenziava i
> lineamenti.
> Bueller rimase in silenzio come tutti i membri
> presenti in plancia.
> “Chiedo il permesso di andarmi a cambiare.”
> “...”“Capitano. Chiedo il permesso di poter lasciare
> la plancia per andare ad indossare la divisa.”
> “Ah, certo Comandante, prego, prego. Ci vediamo fra
> qualche minuto quando sarà pronta.”
> Xyr fece un cenno affermativo con la testa e si
> incamminò verso il turbolift scortata dagli sguardi
> attenti degli ufficiali di plancia. La porta si aprì e
> Caytlin uscì dall’ascensore. Xyr si irrigidì
> ulteriormente e ripetendo il gesto con la testa entrò
> nell’ascensore.
> "Era Xyr quella?"
> Bueller guardò Caytlin.
> “Esatto consigliere e se non lo sapessi geneticamente
> impossibile direi che il nostro Comandante è arrossita.”
> Caytlin rispose a Bueller con un sorriso.
> “Guardiamarina, rotta per il rendez-vous con la 52a
> Regola, abbiamo un carico da scortare..... e un
> Ammiraglio da calmare.”
>
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