[Stml17] R: [3.11 - Ghraan - Trasferimenti]
federico pirazzoli
cmdrtkar a gmail.com
Sab 23 Apr 2016 09:08:53 CEST
Se ho ben colto la situazione delle ultime battute, mi sa che Basta non si sveglierà tanto presto...
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Inviato da myMail per Android sabato, 23 aprile 2016, 01:16AM +02:00 da Silvia Brunati < sbrunati a gmail.com> :
>Bello! Basta non la prenderà bene quando si sveglierà 😁
>
>Silvia
>----------------------------------------------------------------------
>Da: Maddalena
>Inviato: 22/04/2016 15:35
>A: Hope
>Oggetto: [Stml17] [3.11 - Ghraan - Trasferimenti]
>
>Spero vi piaccia ;-)
>
>--------------------------------------------------------------
>
>U.S.S. Hope -
Plancia - 03 Febbraio 2395 - Ore 16:15
>
>=^= Sala macchine
a plancia,
capitano credo che ci siano problemi sulla Ammard.... =^=
>
>La voce di Doohan
tagliò il
normale brusio della plancia come un coltello taglia il burro.
Ferris si
immobilizzò a metà di una battuta a spese di qualcuno di non ben
identificato
ma straordinariamente somigliante al primo ufficiale e alzò gli
occhi,
battendosi una mano sul comunicatore.
>
>"Qui Bueller. Che
genere
di problemi? Non può essere un po' più specifico?" domandò mentre
scorreva
con gli occhi i presenti alla ricerca di qualche conferma. Tutti
scossero la
testa e Luna gli rivolse un'occhiata un po' perplessa.
>
>"Se ci fosse
stato
qualcosa di strano te lo avrei detto," commentò facendo spallucce.
>"Noi qui non
rileviamo
niente," proseguì Ferris. "Problemi tipo cosa?"
>
>=^= Tipo il fatto che non mi risponde
nessuno. Nè Basta, nè
Tucci, nè nessun altro. =^=
>"Non rilevo
nessuna
interferenza con le comunicazioni," dichiarò Rest dalla sua
postazione, lo
sguardo alla consolle e le dita in rapido movimento sul display.
"E' tutto
normale. Se volesse aprire un canale con la Ammard, non ci sarebbe
nessun
impedimento."
>
>Ferris annuì una
volta e
chiuse la comunicazione. Doohan stava ancora borbottando qualcosa
ma lui non ci
fece troppo caso.
>
>"Se analizzassimo
la
Ammard per vedere se i nostri stanno bene o se sta succedendo
qualcosa di
strano, ci rileverebbero, vero?" chiese a tutti e a nessuno in
particolare.
>"Sì. E
probabilmente ci
chiederebbero per quale motivo stiamo conducendo le analisi,"
rispose
Rest.
>"Anche perchè
Royce non
nutre un'eccessiva simpatia per noi..." aggiunse Luna. "
>"Ma no, gli siamo
simpatici." Ferris strinse leggermente gli occhi fissando lo schermo come se
potesse trovarci
la soluzione ai suoi problemi. Poi si raddrizzò sulla poltrona di
comando, come
colto da un'improvvisa illuminazione.
>
>"Ok, apri un
canale con
la Ammard. Controlliamo se le comunicazioni funzionano davvero e
vediamo se a
bordo hanno avuto problemi. E analizzate l'area detentiva per
cercare i nostri."
>Luna si voltò a
guardarlo.
>"Credi di
riuscire a
inventare una scusa credibile?"
>"Non c'è bisogno
che sia
credibile. Credono già che siamo degli idioti."
>
>U.S.S. Ammard -
Sezione detentiva - Contemporaneamente
>
>Tucci
rimase completamente immobile, non
osando emettere un fiato. Per un attimo ci furono solamente buio
e silenzio
assoluti, come se tutti fossero in attesa di una mossa della
controparte.
>Il
mutaforma, che poteva aver ormai
assunto le sembianze di un tavolino o essere strisciato
attraverso un condotto,
e la squadra che tentava di fermarlo. Poi la voce di Basta gli
arrivò, ferma e
dura, da qualche parte alla sua destra.
>
>"Non
muoverti. Rimani dove sei e
non ti verrà fatto alcun male. L'area detentiva è sigillata, non
puoi
fuggire."
>
>"Da
qualche parte alla sua sinistra
gli arrivò un respirare spezzato, probabilmente una delle
guardie, poi una voce
rasposa che non apparteneva a nessuno di loro.
>
>"Qui
non c'è energia, mi pare. Come
puoi sapere che è ancora sigillata?"
>"Se
non lo fosse te ne saresti già
andato, giusto? E' solo questione di tempo. Entrerà in funzione
il sistema di
emergenza e qualcuno verrà a controllare il motivo del calo di
energia. Non
puoi fuggire, perciò non fare nulla di stupido."
>
>Tucci
rimase immobile. Basta aveva
ragione, sarebbe entrata in funzione l'energia di emergenza.
Anzi, avrebbe
dovuto essere già entrata in funzione. Perchè il sistema non
aveva compensato
il calo di potenza?
>Non
ebbe il tempo di chiederselo a
lungo.
>Dalla
sua destra vennero un tonfo, un
grugnito e un fruscio. Nessun raggio phaser illuminò il buio, ma
del resto chi
avrebbe mai sparato senza vedere un accidente di niente?
Qualcosa, forse un
corpo, lo spinse di lato con violenza. Perse l'equilibrio e
cadde. Qualcuno
gridò. Sentì la voce di Basta dare ordini alle guardie, ma non
udì risposte.
Poi qualcosa cominciò a strisciargli su per la gamba. Prese
fiato per gridare,
ma la cosa glielo impedì.
>
>U.S.S. Hope -
Plancia - 03 Febbraio 2395 - Ore 16:38
>
>=^=
Giovanotto, mi sta dicendo che state
conducendo un test dei sensori sulla mia nave? =^=
>
>Royce,
inquadrato sullo schermo
principale mentre sedeva compostamente sulla poltrona di comando
della Ammard,
aveva il volto atteggiato in un'espressione mista di divertimento, compassione e
fastidio che
Ferris trovò leggermente offensiva. Dal modo in cui lo guardava
sembrava fosse
la più grande seccatura della sua vita, dopo i rapporti da
compilare e la
necessità di fare movimento fisico.
>
>*E'
un po' come avere un padre che ti
odia, * pensò Ferris, sorvolando momentaneamente sul fatto che
Royce
continuasse ad ostinarsi a non usare il suo grado. Si stampò in
volto il suo sorriso
più innocente e annuì.
>
>"Sì,
Signore. Vede, stiamo
conducendo un... un'esercitazione sull'utilizzo dei sensori per
la ricerca e
l'analisi di forme di vita. E dato che qui intorno non c'è
nessun
altro..."
>Royce
sembrò leggermente rabbonito
dall'appellativo 'Signore' e si limitò a sbuffare, facendo
svolazzare per un
istante i baffoni biondi.
>"Vista
la situazione, rimandiamo ad
un altro momento le esercitazioni. Intesi, Bueller?"
>"Sì,
Signore."
>
>La
comunicazione si chiuse.
>
>"Meno
male che gli eravamo
simpatici..." commentò Luna.
>"Almeno
sappiamo che le
comunicazioni funzionano."
>"Non
lo avremo insospettito?"
>"Non
mi sembrava insospettito. E se
anche il mutaforma fosse lì, non stiamo facendo nulla di male.
Non possiamo
comunque trovarlo con una scansione normale e temo che lui lo
sappia. I nostri,
invece, dove sono?"
>
>U.S.S. Ammard -
Sezione detentiva - Contemporaneamente
>
>L'energia
di emergenza tornò in funzione
e l'area detentiva si tinse di un color rosso scuro. La guardia
della sicurezza
alzò gli occhi, si portò la mano alla testa e scosse il capo per
schiarirsi le
idee. Qualcosa l'aveva colpito e si sentiva leggermente
stordito.
>Alzò
gli occhi. A un paio di metri,
Basta era disteso a terra, immobile e apparentemente privo di
conoscenza. Su di
lui erano chinati Tucci e il comandante Telmin. Il primo
sembrava illeso, il
secondo accigliato. Un giovane ufficiale della sicurezza della
Ammard, un
guardiamarina, lo aiutò ad alzarsi.
>
>"Stai
bene?" gli chiese in
tono cortese.
>Il
ragazzo annuì. "Sì... cosa è
successo?"
>"Un
calo di energia," rispose
l'altro. "Ci hanno mandato a controllare, mentre gli ingegneri
cercano di
capire la causa. Ha disattivato completamente l'energia in
questa sezione,
compresi i campi di contenimento. Il prigioniero vi ha
attaccati?"
>"Sì,
credo di sì. Dov'è
adesso?"
>"E'
fuggito," rispose Telmin
in tono duro. "Ci sono già delle squadre della sicurezza
impegnate a
cercarlo. Ora vi rimando a bordo della vostra nave," proseguì
rivolgendosi
a Tucci. "La vostra squadra è al completo, immagino."
>Lo
scienziato annuì. "Sì, certo."
>"Bene,
allora prima tornate alla
vostra nave, meglio è. Ci sarà molto da spiegare al capitano.
Per esempio,
perchè eravate qui."
>
>U.S.S. Hope -
Plancia - 03 Febbraio 2395 - Ore 16:47
>
>"Li
ho trovati, Signore. Tutti i
membri della squadra risultano presenti. Uno dei segnali ha
fluttuato per 0.4
secondi, ma ho verificato le letture e i segni vitali
corrispondono al numero e
ai parametri dei membri della squadra di sbarco," rapportò Rest.
>"Finalmente
una buona
notizia," rispose Ferris, abbandonandosi contro lo schienale.
"Perchè
diamine non hanno risposto alle nostre chiamate?" chiese poi,
voltandosi.
>"Sembra
che la Ammard abbia
sperimentato un consistente calo di potenza."
>"Dove?"
>"Approssimativamente,
nei pressi
dell'area detentiva."
>"Cosa?
Che sta succedendo su quella
nave?"
>"Immagino
che dovremmo chiederlo
alla squadra di sbarco. Stanno rientrando in questo momento."
>
>U.S.S. Hope -
Infermeria - 03 Febbraio 2395 - Ore 17.01
>
>"Insomma,
non si tratta di nulla di
grave," disse Ferris, incrociando le braccia al petto.
Nonostante le buone
notizie era il ritratto stesso dell'infelicità.
>Melanne
annuì un paio di volte, le mani
affondate nelle tasche del camice. "Fortunatamente, sì. Si
tratta per lo
più di qualche botta in testa. Lon... il signor Basta ha
riportato una
commozione cerebrale, ma non ci sono danni neurologici. Non si è
ancora
svegliato e..."
>"...
e quando lo farà, sarà
comprensibilmente di pessimo umore," terminò Caytlin.
>"Ci
può giurare."
>
>Per
un attimo cadde il silenzio.
>
>"Siamo
stati fortunati, le cose
potevano andare molto peggio. Ma resta il fatto che abbiamo
combinato un gran
casino questa volta." Ferris si massaggiò la radice del naso per
un
momento.
>"Tecnicamente,
noi non abbiamo
combinato nulla." Xyr mosse appena le antenne verso i presenti,
come a
sottolineare la sua affermazione, le mani unite dietro le
schiena. "Visto
il presunto guasto, non fa alcuna differenza il fatto che al
momento del calo
di energia, il campo di forza della cella del prigioniero fosse
abbassato,"
>"Certo,
Royce, sarà di certo
comprensivo."
>"Forse
mentirgli, raccontando di
quell' esercitazione non è stata una
mossa saggia," puntualizzò il primo ufficiale in tono
velatamente
accusatorio.
>"Dovevo
dire qualcosa. Se l'altro
mutaforma fosse stato in plancia, non avrei potuto semplicemente
dire che forse
abbiamo trovato il modo per scovarlo e abbiamo mandato qualcuno
a
verificare."
>"E il
capitano Royce non sarebbe
stato incline a darci il permesso di interrogarlo ancora," si
inserì la
Risiana con garbo.
>
>Melanne
seguì il dialogo senza
aggiungere un granchè, ancora concentrata sulle condizioni dei
suoi pazienti.
>
>"Per
quanto riguarda i dati?"
chiese improvvisamente Xyr, riscuotendola dai suoi pensieri.
>"Oh,
sono arrivati, almeno la prima
parte. Il signor Doohan, li ha appena trasferiti qui. Io e il
signor Tucci
cominceremo ad analizzarli non appena lo avrò dimesso."
>
>Tutti
annuirono. Dopo alcuni istanti,
Melanne li lasciò per andare a controllare i suoi pazienti.
Un'infermiera le
passò un padd con i risultati degli esami degli uomini della
sicurezza. La
trill li scorse, poi firmò l'autorizzazione alla dimissione.
>La
sua tappa successiva fu Lon.
Controllò i suoi segni vitali e tirò un leggero sospiro di
sollievo. Quando
l'aveva visto materializzarsi sul lettino le era quasi preso un
colpo. Annotò
qualcosa sulla sua cartella, infine andò da Tucci.
>Lo
scienziato era seduto sul lettino, le
gambe che penzolavano dal bordo.
>In
realtà sembrava stare benissimo, per
cui non c'era motivo di tenerlo in infermeria, ma Melanne aveva
preferito
controllare ogni membro della squadra. Dato che, a suo stesso
dire, non aveva
subito alcun genere di danno, le analisi tuttavia si erano
limitate alle
scansioni di routine.
>
>"Come
si sente?" gli domandò,
prendendo un padd con i risultati dell'esame.
>"Oh,
bene, grazie."
>
>Melanne
sorrise e annuì distrattamente.
I suoi occhi scorsero rapidamente i dati, poi aggrottò le
sopracciglia.
"Ma questo..."
>Non
fece in tempo a finire la frase.
Tucci le afferrò il polso. Melanne alzò lo sguardo,
un'espressione di stupore
mista ad allarme in viso, Durò soltanto un secondo, poi la sua
espressione si
distese e Tucci la lasciò. I due si rivolsero uno sguardo. Tucci
sorrise e
Melanne annuì. Poi cancellò dal file dell'ufficiale scientifico
i dati che
aveva appena letto.
>
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