[Stml17] [Xyr del Clan Clos - 03.06] - Pedine sulla scacchiera.

Maddalena vampitrill a gmail.com
Lun 15 Feb 2016 22:01:41 CET


Ma no, non è stato forzato. Lei non è troppo Tucciana, ma con lui si 
trova bene... non le mette l'ansia XD


Il 15/02/2016 21:56, Massimo Gallo ha scritto:
>
> Ehm....
> Grazie a tutte/i.
> Io ero convinto di aver scritto un'enorme schifezza. Di solito ci 
> metto tutta la settimana e a volte sforo anche.
> Ci ho messo due ore stavolta perché mi sono fatto prendere dal panico 
> visto che la scadenza era vicina, non avevo ancora cominciato e non 
> riuscivo a trovare idee. Mi ero concentrato sulla festa e davvero non 
> sapevo come gestirla :-(
> L'ho scritto di botto e non riletto. Infatti ora comincio a trovare 
> errori di battitura e cose che dovevo sviluppare meglio.
> La prossima volta voglio prendermi un po' di tempo e fare un lavoro 
> ben fatto :-)
> Ho anche forzato un po' il carattere di Graahn. Se troppo "Tucciana" 
> sistemo.
>
> Ciao
>
> Il 15/feb/2016 21:10, "federico pirazzoli" <cmdrtkar a gmail.com 
> <mailto:cmdrtkar a gmail.com>> ha scritto:
>
>     Beh...i miei complimenti! Tra le due ore che ho visto spendere
>     meglio in vita mia!
>
>     --
>     Inviato da myMail per Android
>
>     lunedì, 15 febbraio 2016, 09:55AM +01:00 da Silvia Bianchini
>     <ltcomm.sibi a gmail.com <mailto:ltcomm.sibi a gmail.com>>:
>
>         Bello, veramente due ore ben utilizzate ;-)
>         Molto divertente!
>         S.
>
>         ========================
>         Cadetto Catalunya 'Luna' Jones della Casata di 'Klaa
>         Flight Control Office (CONN)
>         USS Hope - NCC-25122
>         =========================
>         "Abbassare il limite di velocità!? Certo... salverebbe delle
>         vite, ma centinaia di persone arriverebbero in ritardo!"
>         ______________________________
>         Private comunicator: ltcomm.sibi a gmail.com
>         <https://e-aj.my.com/compose/?mailto=mailto%3altcomm.sibi@gmail.com>
>
>         Gran bel brano, sta venendo fuori una missione con i fiocchi
>         Grande Massimo
>         *Sent:* Sunday, February 14, 2016 at 5:59 PM
>         *From:* "Massimo Gallo" <keranydd a gmail.com
>         <https://e-aj.my.com/compose/?mailto=mailto%3akeranydd@gmail.com>>
>         *To:* "USS Hope" <stml17 a gioco.net
>         <https://e-aj.my.com/compose/?mailto=mailto%3astml17@gioco.net>>
>         *Subject:* [Stml17] [Xyr del Clan Clos - 03.06] - Pedine sulla
>         scacchiera.
>         Salve equipaggio.
>         Come preannunciato la scorsa settimana è stata un delirio,
>         questo weekend che speravo di utilizzare non è stato subito
>         foriero di buone idee per la nostra trama.
>         Alla fine oggi in un paio di orette ho buttato giù il pezzo
>         vista anche la scadenza per la consegna.
>         Ho cercato di aggiungere una parte al pezzo di Franco per
>         rendere ancora un pelo più intricata la matassa su un punto
>         che mi sembrava espandibile.
>         Spero possa piacere.
>         Eventuali errori ci saranno. Li correggo appena me li fate
>         notare....
>         ******
>
>         USS Ammard – Alloggi VIP - 02 febbraio 2395 - Ore 16:01
>
>         Un trillo alla porta lo destò dai suoi pensieri.
>
>         “Avanti.”
>
>         L’Ambasciatore continuò ad osservare lo spazio scorrere a
>         velocità curvatura dall'oblò del suo alloggio. Senza voltarsi
>         mosse a malapena gli occhi per guardare la figura appena
>         entrata riflessa sulla superficie trasparente di fronte a sé.
>
>         Un ghigno si dipinse sul volto della persona appena entrata.
>
>         “Ottimo. Vedo che Vinard non è più Vinard. Volevo solo
>         assicurarmene.”
>
>         L’Ambasciatore si voltò lentamente con le mani sempre
>         intrecciate dietro la schiena.
>
>         Il movimento successivo fu invece talmente veloce da risultare
>         quasi invisibile agli occhi della figura presente nella stanza.
>
>         Il corpo apparentemente anziano di Vinard percorse i tre metri
>         che lo distanziavano dal suo ospite in poco meno di una
>         frazione di secondo. Il braccio sinistro si mosse per
>         afferrare con una morsa d’acciaio il collo della figura di
>         fronte a sé, sollevandola da terra senza il minimo sforzo.
>
>         “Non dubitare di chi ti è superiore.”
>
>         Dopo un istante di silenzio una risata soffocata uscì dalla
>         gola stretta nella morsa.
>
>         Il braccio  di Vinard cominciò a tremare prima lentamente poi
>         sempre più veloce. La presa si allentò di colpo e il corpo
>         dell’Ambasciatore crollo a terra in preda alle convulsioni.
>
>         L’ufficiale si sistemò il malconcio colletto dell’uniforme.
>
>         “Tu invece non dimenticare mai chi comanda voi esseri
>         superiori. Hai una missione. Mi aspetto tu la svolga al
>         meglio. Stasera c’è la festa per il Capitano Royce. Declina
>         l’invito, non voglio che qualcosa possa andare storto. È da
>         troppo poco che sei in questa forma e quei mocciosi curiosi
>         della Hope possono rischiare di alterare l’equilibrio con
>         qualche domanda cui non sei pronto a rispondere. Sono anche
>         loro pedine inconsapevoli sulla mia scacchiera. Stiamo
>         giocando una pericolosa partita. La nostra prossima mossa sarà
>         uno scacco e non voglio sorprese.”
>
>         Un’ultima sistemata all'uniforme prima di cominciare a
>         dirigersi verso la porta.
>
>         “Ah, quasi dimenticavo le buone abitudini.”
>
>         Fece due passi indietro verso il corpo ancora a terra e sferrò
>         tre calci sul costato dell’ambasciatore che sobbalzò dal dolore.
>
>         “Ora va meglio, buona serata.”
>
>         La figura uscì dalla stanza e si incamminò nel corridoio della
>         nave.
>
>         A terra sul pavimento dell’alloggio di Vinard una piccola
>         spilla tonda che rappresentava un grado nella gerarchia della
>         Flotta Stellare, riposava opaca dopo essersi staccata da un
>         colletto.
>
>         USS Ammard – Bar di Prora - 02 febbraio 2395 - Ore 17:45
>
>          “Coraggio cadetto. Stiamo parlando di una festa, maledizione.
>         Ci si dovrebbe divertire. Ma su Andor siete tutti così rigidi?”
>
>         Gli occhi di Xyr rimasero fissi sul Comandante Walsh. Erano
>         sedute al bar di Prora da ormai 30 minuti.
>
>         Ogni frase del Primo Ufficiale della Ammard veniva contestata
>         dopo essere stata analizzata dal Primo Ufficiale della Hope.
>         Ogni sfumatura, ogni accezione, ogni piccolo intercalare erano
>         soggetto di discussione.
>
>         “Suvvia, qualche bevanda, un po’ di musica, qualche
>         chiacchiera non hanno mai ucciso nessuno. Cosa vuol dire che
>         il tipo di bevande da servire in simili occasioni deve
>         rientrare nei parametri del Corollario al Regolamento della
>         Flotta discusso su Ertoria VII durante il Consiglio Riflessivo
>         del 2388? Ma poi che diavolo è un Consiglio Riflessivo? No!
>         Aspetti, non risponda. Non lo voglio sapere. Facciamo così.
>         Dividiamoci i compiti prima che io sia accusata di omicidio
>         nei confronti di un cadetto. Io penso al dove e al cosa
>         preparare, le penserà al chi e alla musica.”
>
>         “Comandante, ritengo che questa decisione sia da rivedere, io
>         non conosco...”
>         “Eh, no. Ora basta Xyr. Facciamo un passo indietro, d’accordo?
>         Io vengo accusata di essere troppo – come dicono i miei
>         colleghi? – alternativa e rilassata su alcune regole. Lei
>         viene catalogata come... mi faccia trovare le parole
>         utilizzate da un suo quasi parigrado sulla Hope. Parole che
>         non troverà nel suo ruolino di servizio perché catalogate come
>         nota personale...  ah ecco: /Preferirei essere immerso nudo in
>         un cespuglio di piante urticanti iniriane che passare un altro
>         minuto a discutere di regole con il facente funzioni di Primo
>         Ufficiale Xyr./ Ora, non so esattamente cosa siano le piante
>         urticanti in oggetto, ma a prima vista direi che la cosa non
>         sarebbe esattamente piacevole.”
>
>         Xyr osservò per un istante il suo bicchiere pensierosa poi si
>         rivolse a Walsh.
>
>         “Devo dire che quel commento sulle piante urticanti mi ha reso
>         orgogliosa di come sto svolgendo il mio lavoro e che farò di
>         tutto per scoprire chi l’ha detto per.... ringraziarlo
>         dimostrando che ha ragione. Premesso questo vorrei accettare
>         il suo consiglio. Cosa possiamo fare per mediare i nostri
>         caratteri e organizzare questa festa?”
>
>         “Allora c’è speranza!”
>
>         Walsh diede una pacca sulla spalla di Xyr.
>
>         “Innanzitutto quando siamo tra di noi direi che possiamo
>         passare al tu. Chiamami Eleanor. Poi direi che dividerci i
>         compiti possa essere davvero un bel metodo per fidarci delle
>         capacità altrui. Io non organizzerei mai una festa dove
>         nessuno si diverte, ma magari il mio concetto di divertimento
>         è leggermente sopra le righe. Tu non lasceresti mai niente
>         all'improvvisazione e vorresti tutto organizzato nei minimi
>         dettagli, ma magari il tuo concetto di organizzazione è
>         leggermente..... ok, togliamo il leggermente. Il tuo concetto
>         di organizzazione è assolutamente rigido. Magari le persone
>         possono voler prendere delle decisioni in autonomia. Quindi
>         ricapitoliamo. Tu pensi a chi invitare gestendo i turni e
>         affiancando ufficiali della Ammard a quelli della Hope e al
>         sottofondo musicale dove hai esperienza, io a come
>         interpretare il concetto di festa.”
>
>         Xyr osservò per un istante Eleanor sorseggiando la bevanda
>         grigiastra nel suo bicchiere.
>
>         “In questo file che ti ho appena mandato troverai i miei
>         giudizi personali da Primo Ufficiale della Ammard su tutti i
>         membri dell’equipaggio. È un’analisi superficiale, sia chiaro,
>         ma almeno li potrai conoscere meglio per capire chi realmente
>         sono. Non vorrei che scoprissi che Royce è un borioso e noioso
>         umano e lo aggredisti con la musica sbagliata rendendolo
>         suscettibile proprio alla sua festa.”
>
>         Xyr si lasciò andare ad un flebile sorriso poi cominciò a
>         digitare dati sul suo Pad.
>
>         “Qui c’è la mia valutazione invece dei cadetti della Hope.”
>
>         Walsh osservò per un istante i dati che le erano appena stati
>         passati.
>
>         “Buon Dio, Xyr! Davvero pensi questo di Bueller? Proprio
>         tutto? Sicura? Ce ne sarebbe da scrivere un saggio. Ok. Invece
>         su Rodriguez me lo sarei aspettato. Anche sulla Dottoressa mi
>         stai stupendo. Concordo sul timoniere. Ho avuto informazioni
>         simili e inquietanti dal suo pari funzione sulla mia nave.
>         Uau! Questo, no, davvero, questo mi fa morire dal ridere. Xyr!
>         È Risiana, è ovvio che si comporti così e che faccia questo
>         effetto....”
>
>         “Gentili signore, posso unirmi a voi?”
>
>         L’imponente figura del responsabile della sicurezza della
>         Ammard si stagliò vicino a loro.
>
>         “Telmin! Prego, stavamo giusto scambiandoci quattro confidenze
>         tra donne.”
>
>         Xyr scattò dalla sedia sull'attenti.
>
>         “Buon pomeriggio signore. In realtà ho parecchio lavoro da
>         fare. Con il vostro permesso tornerei sulla Hope per
>         organizzarmi. Vi lascio parlare da soli. Comandante Walsh, la
>         ringrazio per i consigli.”
>
>         Non appena l’andoriana ebbe lasciato il tavolo Telmin ne prese
>         il posto.
>
>         “Eleanor, dobbiamo parlare.....”
>
>         USS Hope – Plancia - 02 febbraio 2395 - Ore 18:41
>
>         “Come sarebbe a dire che non possiamo individuare tecnicamente
>         un mutaforma? Ci sarà un modo per poter capire se ci sono
>         differenze, che ne so, di DNA?”
>
>         Tucci e Graahn si guardarono per un attimo, indecisi su chi
>         avrebbe dovuto spiegare a Bueller la cosa.
>
>         Fu la dottoressa a provarci.
>
>         “Il problema Capitano è che i geni non sono distribuiti in
>         modo uniforme lungo i cromosomi. Ogni cromosoma contiene
>         diverse regioni che sono ricche di geni ma allo stesso tempo
>         altre che ne sono povere. Questo è correlato con il contenuto
>         di una coppia di basi azotate presenti nel DNA. Di solito si
>         usa il triplo legame guanina – citosina per differenziare la
>         struttura.”
>
>         Bueller aveva mosso la testa in modo affermativo per tutta la
>         spiegazione.
>
>         “Ammesso io abbia capito anche solo una parola di quello che
>         lei ha detto Dottoressa, e le posso assicurare che non è così,
>         potremmo usare questa cosa per identificare una varianza?”
>
>         Melanne si voltò verso Tucci e cominciarono a confabulare tra
>         loro.
>
>         Bueller rimase immobile anche se stava cominciando a spazientirsi.
>
>         “Ehm....”
>
>         “Oh, certo Capitano, scusi.”
>
>         Fu Tucci a parlare questa volta.
>
>         “Questa differenza può far sì che le proprietà fisiche delle
>         molecole di DNA differiscano al variare della composizione
>         percentuale delle coppie di basi azotate presenti, permettendo
>         così l'identificazione dei corredi genomici nelle diverse
>         specie, in quanto ogni specie ha un suo contenuto in
>         percentuale molto caratteristico.”
>
>         Bueller riprese a muovere la testa in modo affermativo.
>
>         “Signor Tucci. Buio più totale sul significato di quello che
>         ha detto. L’unica cosa che forse ho capito è che ci sono
>         differenze.”
>
>         Tucci sembrò folgorato. Guardò Melanne che stava digitando
>         dati sulla consolle.
>
>         “Questo potrebbe restringere il campo.”
>
>         “Esatto, però la possibilità che organismi afferenti a specie
>         differenti abbiano la stessa composizione in percentuale è reale.”
>
>         “Giusto. Quindi dovremmo confrontare il dato cromosomico
>         relativo in percentuale con differenti elementi di
>         valutazione....”
>
>         “....partendo da un campione alfa.”
>
>         Bueller poggiò i gomiti sui braccioli della poltrona di
>         comando e unì le dita davanti a sé con fare pensieroso.
>
>         “Sono sicurissimo voi stiate parlando di qualcosa di sensato,
>         non lo metto in dubbio, ma così, per essere sicuro di aver
>         capito bene, potreste fare un riassunto?”
>
>         Tucci e Graahn si diressero veloci senza rispondere verso il
>         turbolift continuando a discutere tra loro.
>
>         “Dottoressa.... Signor Tucci...”
>
>         I due ufficiali entrarono nell'ascensore senza considerare
>         chiunque ci fosse attorno a loro.
>
>         Bueller lì seguì con lo sguardo allucinato poi appena le porte
>         si chiusero si voltò verso Luna che a stento stava trattenendo
>         le risate.
>
>         =^=Tucci a Capitano Bueller.=^=
>
>         Ferris fu disorientato dalla voce di Tucci proveniente dal
>         comunicatore. Si posò una mano sul viso scuotendo la testa
>         sconsolato.
>
>         “Mi dica Tucci.”
>
>         =^=Capitano, ma dove è finito? Ero convinto fosse vicino a me
>         un attimo fa. Non importa. Abbiamo un’idea. Poi le spiego. Ci
>         servirebbe un campione di tessuto o qualcosa di organico di
>         ogni membro della Ammard per poter fare un raffronto. Tucci
>         chiudo.=^=
>
>         Bueller appoggiò la nuca contro il poggiatesta della poltrona.
>
>         “Perché a me..... perché proprio a me.... Un momento Tucci,
>         come faccio a fornirle un campione di tessuto di ogni membro
>         della Ammard. È una palese violazione del Regolamento e della
>         privacy. Tanto varrebbe dire a tutti la verità!!! Si era
>         parlato di essere discreti. Tucci? Tucci?”
>
>         Ferris si alzò di scatto dalla poltrona cominciando a
>         camminare avanti e indietro per la plancia.
>
>         Fu Caytlin a fermarlo. Il consigliere era rimasta seduta
>         vicino a lui per tutto il tempo fino ad ora.
>
>         Ferris scordò di colpo qualsiasi cosa gli stesse passando per
>         la mente e per un attimo che gli sembrò infinito vide la
>         profondità e la bellezza degli occhi della giovane Risiana.
>         Dovette costringere i propri polmoni a riprendere a immettere
>         aria.
>
>         “....oni in questi casi.”
>
>         “Credo di non aver capito cosa ha detto Consigliere.”
>
>         La dolcezza del viso non si alterò minimamente. “Ho solo
>         suggerito di non fare tutto da solo e di provare a valutare
>         diverse prospettive interne e soluzioni in questi casi. Gioco
>         di squadra, ricordi?”
>
>         Bueller la osservò per un ultimo attimo. Come avrebbe voluto
>         sparissero tutti improvvisamente in plancia lasciandoli soli.
>
>         Prese un profondo respiro.
>
>         “Proposte? Rodriguez, Rest, Luna? Chiunque? Datemi qualcosa su
>         cui lavorare.”
>
>         Fu Rodriguez che tossicchiando chiese il permesso di parlare.
>
>         “Forse ho un’idea.”
>
>         Bueller osservò attento il Capo Operazioni in attesa di una
>         spiegazione che tardava ad arrivare.
>
>         “Ooooh, capisco. Rest, a lei la plancia. Rodriguez, mi
>         accompagni in sala tattica.”
>
>         Appena la porta della sala si chiuse la voce di Rodriguez tornò.
>
>         “Per quello che ho in mente, credo mi servirà che Xyr chiuda
>         un occhio scendendo a compromessi e che Telmin ci dia accesso
>         ad alcuni dati negli archivi della Ammard.”
>
>         “Certo..... Rodriguez, credo lei sappia meglio di me che /Xyr/
>         e /compromesso/ nella stessa frase non possano esistere per
>         delle particolari leggi universali. Tuttavia possiamo sentire
>         questo piano. Parlerò al nostro Primo Ufficiale appena avremo
>         le idee più chiare. /O al limite potrò far finta di essermene
>         casualmente dimenticato./”
>
>         “Qualche tempo fa sono venuto casualmente in possesso di
>         alcuni impianti dermici.... non necessariamente legali.... che
>         potrebbero essere replicati in un certo numero e che
>         potrebbero registrare i valori che ci servono. Ovviamente
>         Capitano capirà che dovremmo essere discreti e... creativi.
>         Sfrutterei l’occasione della festa per poter cominciare a
>         prendere quei dati. Telmin dovrebbe lasciarmi libero accesso
>         ad un canale di comunicazione tra questi dispositivi e il
>         computer della Ammard e poi trasferire questi dati alla Hope
>         dove Tucci e Graahn potranno farci quello che deve essere
>         fatto.... qualsiasi cosa sia. Il tutto ovviamente in modo
>         discreto.”
>
>         “Mi faccia capire meglio Rodriguez, questi impianti dermici...
>         non necessariamente legali... quanto potrebbero avvicinare la
>         corte marziale ad un ufficiale che casualmente ne è in
>         possesso e che sempre casualmente decide di utilizzarli?”
>
>         “Ehm.... diciamo Capitano che la persona che, senza
>         minimamente accorgersene, se li è trovati in borsa e sempre
>         senza farci caso è salita su una navetta le cui registrazioni
>         sono risultate, non si sa come, leggermente alterate potrebbe
>         aver rovinato alcuni rapporti di solida amicizia con un gruppo
>         di onestissimi mercanti. Questo spiacevole malinteso se ben
>         analizzato potrebbe essere visto in un contesto non
>         propriamente legale e quindi....”
>
>         “Rodriguez!”
>         “Se mi prendono gettano via le chiavi e mettono in quarantena
>         il pianeta dove si trova la cella in cui mi rinchiudono.....”
>
>         “Ok, andiamo a guardare questi impianti dermici. Li userò io,
>         lei pensi a spiegarmi come funzionano e ad avvertire Telmin.
>         Nel frattempo terrò occupata Xyr.”
>
>         USS Ammard – Bar di prora - 02 febbraio 2395 - Ore 20:41
>
>         =^=Xyr, volevo solo aggiornarla su quella questione di cui
>         abbiamo parlato oggi pomeriggio in infermeria. Ho ricevuto le
>         informazioni da parte della sicurezza. La sua controparte
>         potrà giocare tranquillamente nella nostra squadra alla festa. =^=
>
>         L’andoriana cercò per un istante di capire il gergo di
>         Bueller. Ok, sembrava chiaro che Walsh fosse a posto e che
>         Telmin l’avesse messa a conoscenza dei nostri dubbi e del
>         nostro piano. Meglio così, quella donna le stava simpatica.
>
>         “Grazie Capitano, le vorrei solo ricordare il regalo per il
>         Capitano Royce. Ho informato Rodriguez di procurarselo e di
>         farglielo recapitare nel suo alloggio. Le ricordo anche che la
>         festa è alle 21 e che è informale. Niente di sofisticato. Ho
>         comunque organizzato le venga recapitata una divisa in ordine.
>         Troverà anche quella nel suo alloggio. Per una buona parte
>         della serata sarò impegnata con il sestetto musicale. Come
>         dimostrazione di buona volontà e di integrazione ho pensato di
>         creare un piccolo gruppo con partecipanti della Hope e della
>         Ammard. Sfrutterò questa mia postazione defilata per osservare
>         da esterna le reazioni dei partecipanti alla festa. Spero
>         abbia ripassato il protocollo necessario in questi casi. La
>         Hope sarà rappresentata da lei e io non potrò aiutarla. Non
>         vorrei ci fossero note negative sul mio curriculum per cause
>         non mie.”
>
>         =^=Xyr. Grazie per la fiducia.... ci vediamo dopo.=^=
>
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>         Capitano Ferris Bueller
>         USS Hope - NCC-25122
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>         La vita scappa via in fretta. Se uno non si ferma e non si
>         guarda attorno, rischia di sprecarla.
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