[Stml17] 3x04 - Talmente improbabile da essere certo (Cadetto 'Luna' Jones della Casata di Klaa)
Silvia Bianchini
ltcomm.sibi a gmail.com
Lun 25 Gen 2016 16:43:07 CET
Carissimi! Eccomi qui con il pezzo, spero sia accettabile...
Come sempre sono a disposizione per cambi, modifiche, correzioni...
Baci
S.
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*Brano: 03-04*
*Titolo: Talmente improbabile da essere certo*
*Autore: Cadetto al **IV** anno Catalunya “Luna” Jones della Casata di *
*Klaa** (Silvia)*
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*USS Hope - Alloggi del capitano - 1 febbraio 2395 - Ore 21.40*
Ferris era appena entrato nel suo alloggio. Tutta quella situazione lo
stava stremando; anche se sulla carta doveva essere di tutto riposo, quella
missione lo stava provando psicologicamente ben più di avere a bordo
duecento romulani. Ripensò con un sorriso a quando aveva avvisato
l’Ammiraglio Lennox: *Non ce la perdonerà mai…*
I suoi pensieri, e la sua doccia, furono interrotti dal trillo della porta.
“Chi è?”
“Aprimi Ferris… ho scoperto una cosa interessante…” la voce di Luna sembrò
leggermente più squillante del solito. Dopo essere stata di umore euforico
per due intere settimane (e Ferris sapeva che non c’entrava niente la nota
di merito, ma solo il fatto di aver pilotato vittoriosamente una Miranda
contro un Falco da Guerra romulano l’aveva mandata in visibilio) Luna aveva
giorno dopo giorno perso smalto e da quando aveva saputo dell’affiancamento
il suo umore era stato funereo e insopportabile. Questo cambiamento di
umore poteva avere ben poche spiegazioni e Ferris sperò che non c’entrasse
nulla la dolcissima Caytlin.
“Entra… mi stavo cambiando… magari vedi qualcosa che ti piace…”
“Ne dubito…” disse Luna entrando nella camera “… infatti… e non fare lo
spaccone con quegli addominali… scommetto che in confronto a Basta sembri
un rammollito…” non era una prima volta… Ferris ogni tanto la provocava
dicendole che avrebbe dovuto provare… almeno per una notte.
“Rammollito a chi!” disse Ferris lanciandole la maglietta in faccia
“Allora? Cosa hai scoperto?”
Luna gli ritirò la maglietta e si andò a sedere per terra con la schiena
appoggiata al letto “Ho scoperto cosa fanno su Manlas per *divertirsi*!” il
sorriso a 32 denti di Luna mise Ferris sulla difensiva… di solito non
portava molto bene
“Sarebbe?”
“Corse con MPM!!!” disse Luna tutta eccitata
“Corse con cosa?”
“MPM, moto a propulsione magnetica… dai non dire che non le conosci! Ho
anche un programma olografico caricato qui a bordo… ci passo anche un sacco
di tempo… sono una discreta campioncina…”
“Ma aspetta… è quello in quella specie di pista coperta buia con moto
levitanti colorate, straordinariamente veloci e pericol…” Ferris intercettò
lo sguardo di Luna “No! Non se ne parla nemmeno!!! Ti proibisco in
qualsiasi maniera di partecipare…”
“Ma dddaiiii… e poi non vanno così veloci… solo 125 metri al secondo [450
Km/h, NdR]” le ultime parole uscirono come un sussurro dalla bocca della
ragazza che poi riprese con più veemenza “prometto che non ridurrò più lo
smorzamento inerziale se non in caso di emergenza…”
“Definisci emergenza… no, ma davvero, non se ne parla… questi non aspettano
altro di vederci commettere qualche cavolata… hai già incontrato il Tenente
Sorak?”
“No, lo vedrò domani… io, Rest e il *Comandante **Xyr* riceveremo le nostre
controparti qui, se non fosse che rimane a bordo anche quel bocconcino
della nostra dottoressa direi che sono finita nel gruppo noia… e non vedrò
neanche una plancia un po’ più moderna della nostra… tu hai già incontrato
il Capitano Royce?”
“Sì… mi ha trattato come un ragazzino… e Xyr se la rideva sotto le antenne
alla grande… vederlo di nuovo domani non mi da grandi gioie. Credo che
l’unico contento di questi scambi sia Tucci…”
“quel ragazzo ha grossi problemi…”
“anche tu se è per questo…” ribatté Ferris
“Ma smettila… Dai Ferris… anche questa passerà… vado a prepararmi per
domani… quasi quasi vado un oretta in sala ologrammi… sai vorrei fare un
po’ di pratica” disse lei alzandosi.
“Ok…se proprio non vuoi passare la notte con me… ah… Luna”
“Si?” disse lei mentre stava già per uscire
“Comunque niente gare di MPM!”
“Uffa!!”
*USS **Ammard** – Ufficio Operazioni - 1 febbraio 2395 - Ore 23.15*
Paulo stava controllando i dati energetici della Ammard. Il Tenente
Comandante Leyn era di poche parole e di grande integrità morale. Questo
l’aveva capito subito: era bravo a capire le persone e a dare loro il
giusto valore e la Leyn era al di sopra di qualsiasi sua possibile offerta.
Così aveva accettato sportivamente la cosa e si era messo a lavorare
seguendo pedissequamente le sue indicazioni, compreso il monitoraggio del
consumo energetico con un programma di analisi di classe 1. Quello che la
Leyn non sapeva era che Paulo i suoi affari li aveva già fatti. Il
Comandante Eleanor Walsh, il primo ufficiale della Ammard aveva contattato
Strauss e questo aveva acconsentito a fare da tramite. Dopotutto i 60 anni
del Capitano erano un’età da festeggiare aveva detto la donna e lui si era
trovato d’accordo. Quindi era stato organizzato uno scambio che aveva
portato a bordo della Ammard 24 bottiglie di birra romulana e un discreto
mucchietto di latinum nelle tasche di Rodriguez. *Sì i compleanni sono
belli da festeggiare* pensò con la mente già proiettata ad altri affari
quando una sua sub-routine, sconosciuta alla Leyn, catturò la sua
attenzione. Normalmente i replicatori trasformano l’energia in materia, ma
fanno anche il contrario recuperando i vuoti, quali tazze, piatti e posate.
Per ogni tot di energia che viene usata nel replicatore circa il 50%
tornava sotto forma di vuoti. I picchi erano subito controllati perché
significavano una trasformazione di materia superiore a quella replicata,
ma Paulo aveva anche scoperto che era possibile limitare questi picchi
diffondendoli nella banda e la sua sub-routine serviva proprio a questo.
*bene bene bene… cosa abbiamo qui? Ingresso di energia dal replicatore
dell’Alloggio dell’Ambasciatore Vinard, diffusa e molto superiore a quanto
replicato… oltre 70 kg di materia riprocessata… interessante*
Paulo registrò i dati e sorrise tra se e se. Forse aveva trovato qualcosa
di prezioso.
*USS **Ammard** - Alloggi Riservati Personale Diplomatico - 2 febbraio 2395
- Ore 08.00*
“Ambasciatore Vinard, è già sveglio?” disse Agor con tono sorpreso. Di
solito l’ambasciatore era solito dormire almeno fino alle 9.00
“Sì… poi ieri sera non sono riuscito a finire la relazione e così visto che
ho dormito bene, ho pensato di svegliarmi subito per completarla prima di
sbrigare le faccende di oggi”
Agor guardò meglio l’Ambasciatore. Lo serviva da oltre vent’anni e non una
volta era andato a dormire lasciando del lavoro in sospeso. Nonostante uno
sguardo accurato, non trovò nulla di strano.
“Allora? Starai li impalato ancora per molto? Aiutami a vestirmi”
*sarà… forse anche lui per una volta non aveva ispirazione* pensò Agor
riprendendo i suoi compiti e archiviando quella stranezza come una tantum.
*USS Hope – Sala Teletrasporto 1 - 2 febbraio 2395 - Ore 08.32*
Quando gli ufficiali della Ammard apparvero sulla piattaforma di
teletrasporto, questi avevano oltre due minuti di ritardo e sia Xyr che
Luna sembravano fortemente in disappunto, mentre Rest, per quanto
intimamente contrariato, manteneva la sua serafica espressione di calma. La
fissa per la puntualità era qualcosa che le due avevano in comune, ma che
non avrebbero mai ammesso. Inoltre se per la prima era una questione di
ordine mentale, per la seconda era solo una sfida a fare sempre più veloce
per arrivare all’ora esatta partendo sempre dopo. La colpa del ritardo era
questa volta della Ammard a causa dell’intenso spostamento di mezzi,
materiali e persone tra le due navi.
“Guardiamarina Xyr, sono il Comandante Walsh, Primo Ufficiale della USS
Ammard e sarò la sua mentore per oggi e per i giorni a venire. Ci sarà da
divertirsi!” disse con un bel sorriso e una vigorosa stretta di mano che
scosse i suoi lunghi e ricci capelli rossi. Eleanor Walsh era l’ultima di
una lunga stirpe di navigatori irlandesi e l’avo più antico di cui la
famiglia aveva memoria era stato addirittura al fianco dell’Ammiraglio
Nelson circa seicento anni prima. “Dobbiamo organizzare la festa di
compleanno per il Capitano. È importante per tenere alto il morale” disse
poi facendole l’occhiolino e lasciando senza parole la giovane andoriana.
“Allora proseguiamo, lei deve essere il Guardiamarina Graahn, beh le
presento il Comandante Leddard, il nostro Ufficiale Medico”
“Il dottor Michael Leddard? L’autore degli studi di neuropatia aliena
comparata””
“In persona” disse quest’ultimo “fa sempre piacere quando si trova una
giovane che abbia letto qualcosa di proprio” disse l’affascinante dottore
dagli occhi verdi fissando intensamente Melanne e sorridendo vedendola
arrossire “Sì, ci divertiremo. Mi porti a vedere la sua infermeria,
dottoressa”
Eleanor scosse la testa e poi riprese le presentazioni “Beh Guardiamarina
Rest, abbiamo letto grandi cose nel suo curriculum, ma penso che il Tenente
Comandante Parbaath possa comunque insegnarle qualcosa” disse presentando
al vulcaniano un uomo sulla quarantina e in perfetta forma fisica con degli
impianti elettronici all’altezza delle tempie “Come vede è un angosiano,
quindi è meglio non farlo arrabbiare…”
“infatti…” disse questo guardando a muso duro Rest il quale non
aspettandosi una reazione del genere indietreggiò di un passo e a quel
punto cominciò a ridere sotto lo sguardo attonito dei presenti.
“Chi l’avrebbe mai detto… Ti devo la colazione!” disse Eleanor sorridendo
“Ci scusi guardiamarina Rest e Tenente Sorak, sa com’è fatto. Quando vede
un vulcaniano non sa resistere”
“Guardiamarina Rest, se le posso dare un consiglio, ritenga i tentativi del
comandante Parbaath come degli esperimenti di reattività e non ci dia
troppa importanza” intervenne il Tenente Sorak “Ah e come ben saprà la
Federazione ha risolto il problema dell’aggressività nei Veterani di
Angosia da circa dieci anni”
“Grazie Signore, ne terrò conto” rispose Rest che nel frattempo aveva
ripreso il suo solito contegno
“Tenente, lei si che sa togliere ogni divertimento…” disse Paarbath
smettendo di ridere “Andiamo cadetto, mi porti a vedere la santabarbara di
questa nave e vediamo se riesco a farle capire come avrebbe dovuto fare per
battere un falco da guerra romulano senza dover per forza giocare ad
acchiapparella. La seguo” disse questo indicando l’uscita e seguendo Rest
fuori dalla sala teletrasporto.
Per la prima volta dal molto tempo Rest sollevò un sopracciglio di
disappunto. Secondo i suoi calcoli la Hope non avrebbe mai potuto
sconfiggere con la forza il falco da guerra romulano. E i suoi calcoli non
erano mai sbagliati. Probabilmente il comandante Parbaath era solo uno
spaccone, ma qualcosa gli faceva pensare che non era bene sottovalutarlo.
“Tenente Sorak, le presento il nostro timoniere… cadetto Catalunya Jones
della Casata di Klaa” disse quindi Xyr che dopo essere stata presa in
contropiede dalla vitalità del Comandante Walsh stava cercando di
riprendere le operazioni così come esattamente prescritto dal protocollo.
“Ho letto il rapporto dell’ultima missione della Hope e ho molte domande
per lei, cadetto. Praticamente ogni manovra che ha svolto era insensata
eppure complessivamente la somma di errori ha portato a una percentuale di
successo del 99%. Interessante” disse Sorak
Luna dovette sopprimere ogni suo istinto klingon per non cedere alla rabbia
e sfoderò il miglior sorriso cubano di cui era capace.
“Tenente Sorak, a volte serve solo l’istinto. Comunque cercherò di
rispondere alle sue domande”
“Ne riparleremo… mi porti in plancia, Cadetto”
“Sì… Signore”
*USS **Ammard** – Sala Tattica del Capitano – 2 febbraio 2395 – ore 8:37*
“Buongiorno Capitano Royce…” disse Ferris entrando nell’ ufficio del
Capitano della Ammard “vorrei sapere come saranno organizzati i
festeggiamenti su Manlas. Così potrò organizzarmi con il mio *facente
funzione di Primo Ufficiale* per i turni e gli sbarchi” disse Bueller
“Buongiorno Cadetto Bueller…” disse Royce lisciandosi i baffi e cominciando
a parlare con tono pomposo “al momento della cerimonia ufficiale ovviamente
tutti i suoi facenti funzione di ufficiali superiori dovranno presenziare
al discorso degli ambasciatori in alta uniforme…”
*Con buona pace di Luna* pensò Ferris
“…poi le farò avere i turni del mio equipaggio, in modo da coordinare gli
affiancamenti con gli sbarchi a terra. Sia chiaro Bueller… non voglio
problemi! Il Capitano Straus potrà anche garantire per voi, ma per come la
vedo io vi è stata data troppa libertà”
*…e anche di Rodriguez…*
*USS Hope – Plancia - 2 febbraio 2395 - Ore 08.51*
Erano quasi dieci minuti che i presenti in plancia trattenevano le risate
di fronte ai tentativi di Luna di giustificare manovre impossibili.
Medaglia d’argento di camminata sugli specchi in verticale.
“Cadetto, secondo i dati del computer, ogni volta che si trova al timone lo
smorzamento inerziale viene ridotto al 99,8% e ridotto addirittura al
95,1%, solo uno 0,1% superiore al limite durante le manovre effettuate il
30 dicembre scorso. Dovrebbe sapere benissimo che lo smorzamento inerziale
serve per evitare che le strutture della nave e i suoi occupanti…”
“diventino marmellata” interruppe Luna, poi notando lo sguardo del
vulcaniano si corresse “scusi… diventino marmellata, Signore”
“Non credo che sia la definizione esatta, Cadetto, ma sì… l’effetto delle
forti accelerazioni potrebbe creare una smolecolarizzazione cellulare
superando le velocità warp. Ma tutto l’equipaggio sarebbe morto solo
superando…”
“i 40 m/s2… oh scusi signore”
“Beh, come già sapevo non difetta di conoscenza, Cadetto, solo di rispetto
delle regole e dei protocolli”
“Tenente, credo che in determinate situazioni i protocolli servano solo a
renderci più vulnerabili. In quell’occasione specifica la riduzione del
4,9% dello smorzamento inerziale mi ha permesso di ottenere
complessivamente una maggiore manovrabilità e una maggiore velocità. Se non
l’avessi fatto saremmo stati distrutti dal falco da guerra e per quanto
possano essere gravi i danni strutturali e i feriti da contusione causati
dalle mie manovre è sempre meno di diventare pulviscolo spaziale per
effetto di siluri al plasma. In normali situazioni di crociera, la
riduzione del 0,2% crea, a parità di consumo energetico un incremento della
velocità del 1,6% e una piacevole sensazione di spinta…”
“…piacevole sensazione di spinta, curiosa espressione… fatto sta che la
probabilità di successo delle sue manovre, Cadetto, è molto bassa e vorrei
fare delle prove di volo sul ponte ologrammi”
“Tenente, pilotare una nave non è solo una questione di probabilità… perché
c’è sempre una possibilità di qualcosa… potrebbe anche aprirsi un tunnel
spaziale instabile o potrebbe apparire Q stesso in questo momento o
addirittura potrebbe esserci un mutaforma tra di noi proprio in questo
momento!” sbuffò Luna
“Cadetto, le assicuro che le probabilità che si verifichino tali eventi
sono straordinariamente basse” concluse Sorak imperturbabilmente.
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Cadetto Catalunya 'Luna' Jones della Casata di 'Klaa
Flight Control Office (CONN)
USS Hope - NCC-25122
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"Abbassare il limite di velocità!? Certo... salverebbe delle vite, ma
centinaia di persone arriverebbero in ritardo!"
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