[Stml17] [4.00 - Ghraan - Check up]

Lennox evelin.lennox a gmail.com
Mer 1 Giu 2016 20:25:55 CEST


Aò, la signora Fletcher vi fa un baffo ehhh!! Ahahahah
Il 01 giu 2016 7:40 PM, "Maddalena" <vampitrill a gmail.com> ha scritto:

> Eccoci.
> Idea improvvisa, spero vi piaccia ;-)
>
> Maddy
>
> ....................................................................
>
> *USS Hope - Ufficio del Capitano - 1 giugno 2395 - ore 20.43*
>
>
>
> L'ammiraglio Lennox aveva un'espressione desolata.
>
> Ferris la osservava in video, alle spalle la presenza di Xyr nella sua
> solita eretta posa plastica, e tentava di capire fino a che punto ce
> l'avesse con lui in quel momento.
>
> Strauss, seduto dall'altra parte della scrivania, osservava la scenetta in
> silenzio ed esibiva il suo solito soddisfatto sorriso, come se in quel
> momento non esistesse alcun problema al mondo.
>
> La Lennox abbassò gli occhi sul padd posato sul piano della scrivania, li
> rialzò su Bueller e per un attimo parve non sapere cosa dire. Ma,
> purtroppo, il momento passò subito.
>
>
>
> "Io non riesco a capacitarmi che la Hope possa aver riportato così tanti
> danni in così pochi mesi," disse infine. "Il rapporto del vostro capo
> ingegnere è da incubo."
>
>
>
> Ferris si schiarì leggermente la gola, mentre Xyr dietro di lui irrigidiva
> ulteriormente, se mai fosse possibile, la postura e l'espressione di
> Strauss rimaneva assolutamente immutata.
>
>
>
> "Davvero non me ne capacito," ripetè la Lennox fissandolo e scuotendo la
> testa.
>
> "Siamo stati coinvolti in un certo numero di missioni..."
>
> "Vi siete infilati in un certo numero di missioni, vuole dire."
>
> "... e il nostro capo ingegnere comunica che tutti i sistemi sono
> funzionanti."
>
> "Funzionanti non significa che non abbiano subito danni."
>
> "Sì, ma li abbiamo sempre rattoppati."
>
> "Rattoppati?" La Lennox inarcò le sopracciglia, poi spostò lievemente il
> padd sul piano della scrivania. "Sa che i vostri smorzatori inerziali hanno
> subito danni da sforzo eccessivo centoquarantatre volte dall'inizio della
> missione?"
>
> "Centoquarantatre? Sul serio?" si inserì Strauss con espressione
> interessata. "Ora capisco cos'era tutto quel tremolare."
>
>
>
> Ferris fece per ribattere ma la Lennox alzò una mano.
>
>
>
> "Non mi interessa. A poca distanza da voi c'è la base 214. Ho già
> informato il loro comandante del vostro arrivo. Andrete là e sottoporrete
> la Hope ad un controllo completo. L'equipaggio ha permesso di sbarco. Non
> vi voglio a bordo mentre fanno le riparazioni." Si sporse leggermente verso
> lo schermo a fissare Ferris. "Bueller, è semplice questa volta. Niente
> problemi, siamo intesi?"
>
>
>
> "Sì, Signora. Certamente."
>
> "Non preoccuparti, Sibille. Li tengo d'occhio io," fece Strauss.
>
>
>
> La Lennox alzò gli occhi al cielo e chiuse il collegamento.
>
> Per qualche istante ci fu solo silenzio. Poi Ferris si appoggiò allo
> schienale della poltroncina.
>
>
>
> "Beh, una piccola vacanza farà bene a tutti."
>
> "Purchè non si verifichino problemi a bordo della base," intervenne Xyr in
> tono piatto. "Immagino che dovrà chiarire all'equipaggio che sbronze e
> risse non fanno parte del concetto di licenza."
>
>
>
> Ferris piegò il collo per osservarla. L'appropriata reazione a questo
> punto sarebbe stata un "sbronze e risse? Non noi..." o anche "sbronze e
> risse? ma che gente conosce?". Invece il giovane facente funzione di
> capitano si limitò a sorridere e a commentare: "Sa, non pensavo che lei
> conoscesse il termine sbronza."
>
>
>
> *USS Hope - Sala Tattica - 2 giugno 2395 - ore 5.32*
>
>
>
> "Va bene, ho una notizia buona e una cattiva," cominciò Ferris
> osservandosi intorno, lo sguardo che correva lungo il tavolo da riunione.
> Il briefing giornaliero era stato anticipato di due ore e, a parte Xyr e
> Rest che chiaramente non dormivano mai, tutti gli altri esibivano sguardi
> spenti e tazze di bevande calde.
>
>
>
> "Non metterai mai più un briefing a quest'ora?" domandò Luna.
>
> "Non esattamente, no."
>
> "Vorrei ricordare a tutti che l'orario dei briefing è dettato di volta in
> volta dalle necessità presenti, così come stabilito dal paragrafo 59, comma
> 3," li informò Rest, spietato come solo i vulcaniani, gli squali e gli
> alligatori sanno essere.
>
>
>
> Xyr annuì. Luna sbuffò. Gli altri si limitarono ad un silenzio catatonico.
>
>
>
> "Sono certo che il nostro primo ufficiale è fiero di lei, signor Rest, ma
> le due notizie non riguardano l'orario della nostra riunione. L'ammiraglio
> Lennox ci ha prenotato un check up completo alla base 214. Stiamo andando
> lì."
>
> "Immagino che questa sia la buona notizia," disse Melanne, poggiando la
> tazza sul piano del tavolo.
>
> "Non esattamente. La buona notizia è che abbiamo una licenza per il
> personale a bordo della stazione. L'ammiraglio ha detto di spassarcela..."
>
>
>
> Ferris si bloccò intercettando l'occhiata fulminante di Xyr e si schiarì
> la gola.
>
>
>
> "... in osservanza al regolamento, naturalmente. Il nostro primo ufficiale
> si occuperà di organizzare i turni di sbarco."
>
>
>
> Un mormorio si diffuse lungo il tavolo.
>
>
>
> "Non è esattamente Risa," commentò Luna con uno sguardo ammicante al
> consigliere. "Ma immagino che possa andare. E la cattiva?"
>
> "Non parteciperemo alle riparazioni alla Hope." Ferris lo disse tutto d'un
> fiato, nel futile tentativo di minimizzare l'impatto della notizia. Come se
> questo potesse bastare...
>
>
>
> Il mormorio che questa volta si diffuse intorno al tavolo fu
> paradossalmente molto più notevole della prima volta. Persino Tucci
> sembrava sconvolto all'idea che qualcuno potesse mettere mano alla sua
> strumentazione in sua assenza e boccheggiava leggermente, come se Ferris
> avesse appena detto loro che la Lennox avrebbe preteso in sacrificio i loro
> primogeniti.
>
>
>
> "Non nella mia infermeria.."
>
> "Non vorranno toccare i miei smorzatori?!"
>
> "I sistemi tattici..."
>
> "Il motore..."
>
>
>
> Parlavano tutti insieme e Ferris dovette alzare una mano per ottenere
> silenzio,
>
>
>
> "Non è che la cosa faccia impazzire nemmeno me. Ma questi sono gli ordini.
> Perciò cercate di godervi la licenza e quando torneremo la Hope sarà ancora
> meglio di prima."
>
>
>
> Il fiume di proteste si placò quasi del tutto e Ferris calò l'affondo
> finale.
>
>
>
> "Il capitano Strauss rimarrà a bordo. A controllare."
>
>
>
> *Starbse 214 - Passeggiata - 3 giugno 2395 - ore 15.37*
>
>
>
> L'arrivo alla base era stato tranquillo. Il personale si era dimostrato
> gentile e i membri dell'equipaggio della Hope erano sbarcati come previsto,
> lasciando la nave nelle sue abili mani. Tutti si stavano dedicando, ognuno
> a suo modo, a quella piccola e improvvisa licenza.
>
>
>
> La base era piuttosto grande e dotata di un ampia zona commerciale piena
> di negozi, locali, sale ologrammi pubbliche e ristoranti. Non era Risa,
> Luna aveva ragione, ma non era troppo male in fin dei conti.
>
>
>
> Lon si guardò in giro nella passeggiata piena di gente. I luoghi affollati
> non lo facevano impazzire ma Melanne l'aveva praticamente obbligato ad
> accompagnarla a cercare un abito da sera. Che cosa mai se ne potesse fare
> di un abito da sera a bordo della Hope, non gli era chiaro, ma aveva
> comunque acconsentito ad andare con lei. Così passeggiavano lungo la linea
> apparentemente infinita di vetrine. Ogni tanto lei vedeva qualcosa, entrava
> e usciva con un pacchetto incartato con cura. Lui la aspettava fuori e,
> benchè si fosse isolato da quella moltitudine di menti, osservava la gente
> che gli brulicava intorno. Sulla base erano presenti alieni di ogni tipo,
> non solo appartenenti alla Flotta e alla Federazione ma provenienti un po'
> da ogni parte.
>
> Melanne ogni tanto gliene indicava qualcuno, anche se a Lon il suo
> interesse sembrava più un catalogo di conoscenze mediche, quasi stesse
> ripassando una lezione, più che conversando. Ma ci era abituato.
>
> In quei momenti il blu che percepiva da lei diventava più profondo, quasi
> nero e riposante.
>
> La sfumatura di quei colori in continuo vorticare era cambiata leggermente
> dopo la sua esperienza di possessione. Percepiva in lei qualcosa di
> diverso, ma nessuno dei due ne aveva fatto parola.
>
>
>
> Melanne si fermò davanti ad una vetrina e scrutò all'interno. Lon non le
> chiese cosa ci fosse di tanto interessante in un negozio di orologi a cucù,
> ma prima che lei potesse dire qualcosa un urlo venne dalle loro spalle.
> Entrambi si voltarono di scatto.
>
>
>
> Di fronte a loro la folla si era aperta intorno a quello che era
> chiaramente un cadavere. Alcuni guardavano verso l'alto come se il morto
> fosse caduto dal livello superiore.
>
> I due alzarono gli occhi e Melanne aprì leggermente la bocca.
>
> In piedi, appoggiata alla balaustra del livello superiore, c'era Luna.
>
>
>
> "Giuro che io non c'entro," disse.
>
>
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