[Stml17] [03.14] Xyr del Clan Clos - Scacco Matto

Massimo Gallo keranydd a gmail.com
Mer 25 Maggio 2016 12:32:13 CEST


Eccoci al pezzo.
Ho cercato di chiudere tutte le parti rimaste aperte o in sospeso.
Ho anche cercato di dare un po' di spessore ad alcuni personaggi per farli
crescere al di là della trama.
Spero vi piaccia.
Disponibile a correzioni varie.

_____

USS Hope – Sala detentiva – 3 febbraio 2395 - Ore 19:30


Xyr stava osservando la stanza dall'altro lato del campo di forza. Dal lato
corretto le veniva da pensare.

Seduto all'interno della stanza Bueller la guardava silenzioso con aria
preoccupata.

Nella stanza con lui la Dottoressa Graahn che, al contrario, continuava a
parlare, professandosi innocente per qualsiasi cosa fosse stata accusata.

Xyr era stata chiamata 50 minuti fa.

All’inizio non era riuscita a capire pienamente quello che il membro della
squadra di sicurezza le aveva riferito.

Il capitano e la Dottoressa Graahn erano rinchiusi in una cella. Ovviamente
da Bueller se l’era aspettato prima o poi. Segretamente si era anche spesso
augurata potesse capitare, ma la Graahn? Il suo profilo era l’esatto
opposto di un possibile galeotto.

Questo aveva smorzato un po’ il sorriso che le era nato spontaneo alla
notizia dell’arresto del suo superiore.

Il tragitto verso l’area detentiva necessitava di non più di qualche minuto
dalla sua posizione, ma inconsciamente aveva allungato la strada. Si era
anche concessa un Raktajino al Bar di Prora. In fondo nessuna postilla
regolamentare definiva esattamente in quanto tempo lei dovesse recarsi
all'appuntamento. Qualche minuto in più avrebbe certamente alimentato quel
sentimento di soddisfazione che cresceva quando univa l’immagine di Bueller
a quella di un campo di forza detentivo.

Alla fine aveva contattato Rest facendosi spiegare cosa era successo e si
era avviata pensierosa.

“Comandante, mi creda, il Capitano è chiaramente impazzito. Mi ha aggredita
e ci ha fatto teletrasportare qui. Dobbiamo portarlo subito in infermeria,
sedarlo. Mi ascolti la prego.”

L’andoriana non rispose.

Bueller si sistemò l’uniforme assumendo un’espressione che a Xyr ricordò un
pavone terrestre. In fondo era in presenza di 3 delle più belle donne della
nave e, se conosceva Bueller, il suo ego maschile era all'apice.

“Beh, Numero Uno, vedo che...”

Xyr fulminò il Capitano con lo sguardo.

Al suo fianco Caytlin bloccò a stento una risata.

Xyr si voltò verso il Consigliere con lo stesso sguardo feroce che aveva
riservato poco fa al suo superiore.

La Risiana soffocò il sorriso.

Rest aveva avuto il tempo di informarsi sul piano, se di piano si poteva
parlare, di Bueller e Caytlin prima di condividere l’informazione con Xyr.

Quell'umano era completamente impazzito.

“Vi rendete conto di quello che avete fatto?”

Caytlin e Bueller sembrarono per un attimo due studenti al primo anno di
Accademia richiamati da un istruttore.

“Avete deciso di accusare un membro dell’equipaggio basandovi su prove che
definire inconsistenti è poco. Ipotizzando che per qualche strano mistero
cosmico voi possiate aver ragione, avete chiuso in una cella detentiva il
Capitano della nave con un ipotetico, sconosciuto e pericolosissimo nemico.
E giusto per sottolineare la vostra totale mancanza di un approccio
analitico, avete deciso di rinchiudere questa sconosciuta forma aliena, il
cui stato fisico naturale è gassoso, lì dentro. Una stanza con un gran bel
campo di forza ionizzato di cui non vedo l’utilità contro del gas, ma allo
stesso tempo con un meraviglioso sistema di ventilazione che permette
all'aria di entrare e quindi direi a lui di uscire.”

Bueller e Caytlin si scambiarono uno sguardo preoccupato attraverso il
campo di forza.

Melanne era rimasta in disparte e silenziosa.

Un leggero sorriso comparve sul suo volto, poi gli occhi le si rivoltarono
verso l’alto e cadde come sfinita al suolo.

Xyr toccò lentamente il suo comunicatore.

“Xyr a Rest. Direi ora....”

Bueller era inginocchiato accanto a Melanne verificandone le condizioni di
salute.

Dal comunicatore la voce di Rest arrivò senza particolare enfasi.

=^=Il mutaforma aereo è contenuto nel campo di forza attivato attorno
all'impianto di aerazione. La scansione sugli occupanti la cella conferma
tracce residue di ionizzazione sul corpo della Dottoressa Graahn. Nulla da
segnalare sul Capitano a parte battito cardiaco leggermente accelerato ed
un eccesso di adrenalina in corpo.=^=

“Grazie Rest. Signor Hallow, disattivi il campo di forza della cella. Xyr a
infermeria. Una squadra medica nella zona di detenzione. La Dottoressa
Graahn ha bisogno di cure urgenti.”

L’andoriana fece due passi indietro allontanandosi dalla cella mantenendo
sempre le mani intrecciate dietro la schiena.

“Consigliere, le chiederei di aspettare qui la squadra medica. Capitano.
Dopo di lei. Abbiamo un mutaforma solido da fermare se non ha nulla in
contrario.”

“Ehm... D’accordo. Ottimo lavoro Numero Uno.... credo. Bueller a Plancia.
Riunione in sala tattica fra 30 minuti. Rest, avverta tutti compreso
Strauss.”

Bueller sfrecciò verso il turbo ascensore seguito senza fatica dal suo
Primo Ufficiale.

“Ponte due. Grazie dell’intervento Numero Uno, davvero un ottimo lavoro.
Ora mi serve sapere a che punto erano Tucci e Graahan con le analisi che
dovevano condurre. Dobbiamo trovare l’altro mutaforma.... Xyr, tutto bene?
È decisamente silenziosa anche per i suoi standard.”

L’andoriana fissò Bueller dall'altro lato dell’ascensore.

“Chiedo il permesso di parlare liberamente come da articolo 343 del
Regolamento comma....”

“...comma 5. Xyr, conosco anch’io il Regolamento. So che ai suoi occhi
sembra incredibile, ma ci stavamo diplomando con gli stessi voti
all’Accademia. Comunque, maledizione, non sia così formale, se ha bisogno
di parlarmi lo faccia senza tirare in ballo simili articoli. Suvvia, siamo
Capitano e Primo Ufficiale, se non ci confidiamo tra di noi.”

Un silenzio pesante riempì la cabina dell’ascensore.

Bueller fissò l’andoriana trepidante, ma il suo Ufficiale non emise un
suono.

“Oddio, non vorrà davvero....”

Bueller si mise le mani fra i capelli, alzo gli occhi al cielo e sospirando
“So già che me ne pentirò..... Computer, registro personale Ferris Bueller
alfa, zulu, theta 3 6 4 8. Approvo la richiesta di Xyr del Clan Clos, Primo
Ufficiale della USS Hope, a parlare liberamente in mia presenza senza
distinzioni di grado.”

Xyr fece due passi lenti verso Ferris che ricoprirono lo spazio che li
separava. Le mani sempre intrecciate dietro la schiena.

“Computer, fermare ascensore.”

La distanza tra i due era ormai di una ventina di centimetri. L’andoriana
era leggermente più bassa dell’umano, ma in quell'istante Bueller si sentì
infinitesimamente piccolo.

“Ha idea di quante volte il suo nome è comparso nelle note che sto
scrivendo per palesi infrazioni al Regolamento della Flotta? Sarò
onesta.... nemmeno io. Ho deciso di smettere di tenere il conto dopo aver
superato quota 150. Lei è una scheggia impazzita sulla nave dove io presto
servizio come Primo Ufficiale. Contro ogni logica però sembra che chiunque
su questa nave penda dalle sue labbra. Ogni idiozia, ogni azione
sconsiderata la rendono un idolo nei confronti dei membri di questo
equipaggio. Io impartisco ordini, a lei basta chiedere. Io sfrutto il
potenziale di ogni membro di questo equipaggio dopo un’attenta analisi
delle capacità e delle esperienze, lei fa trovare in ogni membro
dell’equipaggio qualità che non pensavano di avere e che riescono a
sfruttare al 110%. A volte sono rimasta colpita persino io. Posso solo
ammirare questa sua predisposizione. Quello che non ammiro e che farò di
tutto per bloccare, è la sua tenacia nel rischiare la sua incolumità,
mettendo a rischio la MIA carriera. Ogni volta che lei fa... che lei fa il
Bueller, una macchia comincia a crearsi nel mio ruolino di servizio. Io
sono il suo Primo Ufficiale e il mio primo compito è quello di
salvaguardare l’incolumità del mio Ufficiale in Comando, sia pure un
Guardiamarina con il mio stesso grado che è appena uscito dall’Accademia.
Se questo suo atteggiamento non verrà modificato diventerò il suo Primo
Incubo e questa non è una minaccia.”

Un breve silenzio poi Xyr indietreggiò.

“Computer, far ripartire l’ascensore.”

Ferris rimase immobile pensieroso per qualche istante.

“Ma questa storia dell’idolo è una cosa diffusa o solo tra le donne?”



USS Hope – Sala Tattica - 3 febbraio 2395 - Ore 20:05



Gli ultimi ad entrare nella sala furono una Graahn quasi completamente
ripresa, Caytlin, Strauss e Luna.

“Ottimo, ci siamo quasi tutti. Dottoressa, il Signor Basta? Non si è ancora
ripreso?”

“Mi spiace Capitano, ordine del medico. Gli ho impedito io di presentarsi.
Si è ripreso dal cocktail di farmaci che gli è stato somministrato per
metterlo fuori gioco, ma non è ancora in grado di gestire le sue capacità
empatiche senza soffrire di terribili emicranie.”

“D’accordo nessun problema. Bene, ho chiesto questo incontro perchè la
situazione ormai è critica. Siamo quasi a destinazione e ancora non
sappiamo chi sia o dove sia uno dei mutaforma. Prima ne catturiamo uno
mentre l’altro gira per la Ammard, ora abbiamo catturato il chiamiamolo
“gassoso” e il “solido” è scappato. In più il “gassoso” era qui sulla Hope.
Come ci è arrivato? Idee, mi servono proposte da parte di tutti. Doohan,
Tucci. Qualche insensata e geniale idea che possa darci un vantaggio? Rest?
Qualche strategia che possa incastrare il nostro avversario? Forza
Ufficiali, datemi qualcosa su cui lavorare. Qualcuno si é convinto che noi
siamo l'élite del futuro e io voglio disperatamente crederci."

Le donne e gli uomini della Hope si guardarono tra di loro. Una sensazione
di sicurezza sembrò pervaderli. Persino Strauss accennó con il capo il suo
consenso.

Qualcosa scattò in tutti loro.

Il masso che bloccava il fiume delle loro idee fu tolto e un'onda
travolgente riempì l'alveo fino ad allora solo umido.

Tutti cominciarono a dire qualcosa.

“....sensori potenziati tramite....”, “....un’analisi del DNA su
accoppiamenti quantici....”, “....l’elettrocuzione applicata ad un....”,
“....la quarantena del personale non....”, “....una semplice strategia....”

Bueller guardò il suo equipaggio con orgoglio. Erano tutti impegnati nel
cercare di risolvere un problema comune e stavano collaborando senza
cercare di primeggiare l’uno con l’altra, ma solo per un fine comune.

Con la coda dell’occhio notò Xyr che lo stava osservando, ma appena si
voltò per guardarla, l’andoriana mosse rapidamente la testa ritornando a
concentrarsi sulla discussione.

Dopo 20 minuti avevano creato un piano a sentir loro infallibile. Erano
tutti assolutamente soddisfatti e partecipi. Persino Tucci, di solito così
estraneo a simili discussioni corali, aveva partecipato a tutta la
riunione. Aveva addirittura raccolto tutte le idee man mano che venivano
proposte per ideare il piano finale.

Bueller era assolutamente euforico di questa cosa.

Benissimo, ora non restava che mettere in atto quello che avevano deciso,
ma prima doveva condividerlo con Telmin e con Walsh.



USS Ammard – Sala Tattica - 3 febbraio 2395 - Ore 20:40



Il Primo Ufficiale della Ammard ricevette da Bueller le informazioni e
sembrò piacevolmente colpita.

“Devo dire che mi state stupendo. In questo modo dovremmo riuscire a
individuarlo e bloccarlo e contemporaneamente permettere il regolare
svolgimento dell’incontro su Manlas.”

=^=Senza tralasciare che il Capitano Royce potrà svolgere il suo difficile
compito senza ulteriori interruzioni..... e senza saperne nulla.=^=

“Un altro punto a favore della sua idea Bueller. Saremo a Manlas fra 2 ore.
Il meeting comincerà ufficialmente alle 24:00 ora della nave, mentre su
Manlas sarà tarda mattinata. Finite i preparativi poi riposatevi qualche
ora perché dovrete essere al meglio alla cerimonia..... E Bueller, si
ricordi l’alta uniforme. Sono certo che il suo Primo Ufficiale abbia
provveduto a preparargliela e a fargliela trovare nel suo alloggio”
concluse Walsh strizzando l’occhio in direzione di Xyr.

Bueller si voltò verso l’andoriana. Per qualche istante gli sembrò di
vedere sul viso del Primo Ufficiale un lieve sorriso.



USS Hope – Sala Teletrasporto - 4 febbraio 2395 - Ore 01:30



Il meeting tra il Presidente del Consorzio del sistema di Manlas e il
Capitano Royce era cominciato da più di un’ora.

Il protocollo manlasiano prevedeva che la cerimonia per la firma
dell’annessione arrivasse dopo una prima parte puramente diplomatica in cui
le due fazioni discutevano di articoli e comma vari.

Bueller era felicissimo di aver saltato questo aspetto della trattativa.

Il piano per individuare il mutaforma era esageratamente semplice
concettualmente, ma estremamente complicato a livello strumentale. Tuttavia
Tucci si era dimostrato quasi elettrizzato all’idea di poter modificare i
buffer del teletrasporto trasformandoli in scanner ad alta definizione.

Aveva ipotizzato tecnicismi che avevano lasciato interdetta buona parte del
team della Hope.

Gli scanner del teletrasporto avrebbero interagito con una strumentazione
portatile sistemata sul pianeta in modo da poter identificare particolari
catene molecolari. A suo dire, unendo le analisi effettuate da Melanne con
una bozza di modifica ai sensori su cui stava lavorando da giorni, avrebbe
identificato senza problemi ogni variante possibile del mutaforma.

Per evitare domande da parte dell’equipaggio della Ammard si era anche
interfacciato con Telmin via comunicazione subspaziale per guidarlo nel
settaggio del teletrasporto.

Due celle erano pronte per accogliere l’alieno, sia sulla Hope che sulla
Ammard.

Nell'improbabile caso il mutaforma fosse riuscito ad eludere gli scanner,
grazie alle capacità analitiche di Rest, l’equipaggio della HOPE aveva
creato in un database con la maggior parte delle possibili sfumature
caratteriali e i dati personali dei federali partecipanti al meeting. Lon
Basta avrebbe man mano comunicato queste informazioni al minimo accenno di
dubbio.

“Bene Tucci, direi che finora nulla da segnalare. Xyr, Rest e Rodriguez
sono già sul pianeta. Io, il Consigliere, Luna e la Dottoressa Graahn
stiamo per scendere. Il signor Basta avrà il comando della Hope in nostra
assenza. Sarà più facile coordinarsi con le squadre di sicurezza. Qui con
lei resterà il Signor Cor.”

Detto questo, Bueller nella sua smagliante alta uniforme prese posto sulla
piattaforma del teletrasporto e qualche istante dopo si rimaterializzò con
il resto del team sulla superficie di Manlas.

“Ok, andiamo a divertirci e mi raccomando, occhi aperti.”



Manlas – Area sconosciuta all’interno del palazzo presidenziale sede del
meeting - 4 febbraio 2395 - Ore 01:50



La figura di Tucci si materializzò in un’area appartata del palazzo. Sulla
Hope il corpo di Cor giaceva riverso vicino la consolle del teletrasporto.

Una giovane donna manlasiana che passava per il corridoio salutò referente
l’ufficiale della Flotta prima di proseguire per la sua strada. Un sorriso
beffardo sul viso dell’uomo fu l’ultima cosa che vide.

Qualche istante dopo la consistenza della struttura umanoide cominciò a
modificarsi fino a passare all’aspetto della sua ultima vittima.

Indisturbato il mutaforma si incamminò all’interno del palazzo.



Manlas – Sala del dibattito - 4 febbraio 2395 - Ore 02:40



Le discussioni erano quasi terminate. Per una forma di solennità
tipicamente manlasiana tuttavia la firma ufficiale sull’accordo si sarebbe
svolta di fronte ad una platea più ampia composta dai rappresentanti della
Federazione e di Manlas.

Royce e Frak’ur, il Presidente manlasiano, si erano presi qualche minuto di
pausa per rinfrescarsi.

Xyr pattugliava l’area insieme al Primo Ufficiale della Ammard.

Walsh risultava estremamente simpatica all’andoriana. Un carattere forte ma
allo stesso tempo allegro. Un ottimo Ufficiale e un perfetto Primo
Ufficiale. C’era solo da imparare a stare in sua compagnia.

Un applauso annunciò l’entrata in sala di Frak’ur.

Royce invece tardava. Walsh sbuffò leggermente.

“Xyr, un consiglio da amica. Cerca di legare con il tuo capitano e non
seguire il mio esempio. Io sopporto Royce come sopporterei di venir spedita
su un sole in una navetta non schermata.”

L’andoriana mantenne lo sguardo sul Presidente manlasiano.

“Dalla tua c’è da dire che Royce non brilla per sagacia, simpatia, carisma
e bellezza.”

“Beh, non tutte sono fortunate nell’avere un giovanotto con quelle
caratteristiche come il tuo *facente funzioni di Capitano* Bueller. Oh
guarda, parli del Diavolo. Capitano Bueller, si unisca a noi.”

Avvicinandosi Bueller notò che la postura di Xyr ritornò impeccabile. Aveva
notato che in presenza di Eleanor Walsh lei tendeva a rilassarsi.

“Capitano, ha visto Royce da qualche parte? Dovrebbe essere tornato ormai.”

“Royce? No, mi spiace. Si starà riprendendo dalla discussione. Diciamo che
non lo invidio. Essere catapultato d’urgenza a sostituire l’ambasciatore
non deve essere stato semplice.”

“Boh, secondo me si sarà perso in qualche cucina..... Vado a cercarlo prima
che ci metta nei guai. A dopo.”

Xyr salutò con un gesto ampio della mano un manlasiano che ricambiò con un
gesto ancora più ampio del braccio.

Bueller fece invece un leggero cenno con la testa. Lo sguardo risentito che
il manlasiano assunse prima di allontanarsi incuriosì Ferris.

“Che strano comportamento.”

“L’ha appena insultato.”

“Ecco.... perfetto. Lei invece ha avuto tempo di studiarsi anche il loro
protocollo.”

“Ho anche avuto l’onore di leggere l’accordo che verrà firmato grazie alla
gentilezza dell’assistente del defunto Ambasciatore.”

“Però.... sarà stato davvero divertente. Oh ecco, Walsh sta tornando.
Allora Comandante, qualche notizia del suo Capitano?”

“In che senso? Sarà da qualche parte. Non sono la sua balia. Ora ho da
fare, scusatemi.”

“Mah.... Xyr, ho insultato anche lei in qualche modo?”

L’andoriana osservò la sua amica allontanarsi.

“Strano.... Capitano c’è una cosa che non mi torna. Ci stavo pensando da un
po’. Non ci siamo ancora spiegati come sia riuscito il mutaforma gassoso a
finire sulla Hope.”

Bueller sorseggiò il suo bicchiere prima di rispondere.

“Non abbiamo in effetti avuto il tempo di analizzare bene la cosa. Penso
sia arrivato insieme al nostro team, magari sfruttando il corpo di Basta
che era svenuto. Poi in qualche modo in infermeria ha preso il controllo
della nostra Dottoressa.”

Xyr si gustò un dolce particolarmente speziato tipico del pianeta. Quasi
sovrappensiero continuò la conversazione.

“Quello che non capisco è il perché. È ovvio che la Ammard era la scelta
perfetta per poter pianificare qualcosa. Tanto più che il suo complice era
già su quella nave....Capitano, ma se per caso non fosse sulla Ammard?”

Bueller bloccò il bicchiere vicino alle labbra.

“Se per caso non fosse sulla Ammard resterebbe la Hope. E se fosse sulla
Hope avrebbe potuto salire come Basta o come....”

“Tucci!”

“Tucci!”

I due ufficiali pronunciarono quel nome all’unisono.

“E noi gli abbiamo anche detto tutto il piano!”

“Senza pensarci un attimo. Idioti senza esperienza. Eravamo troppo intenti
a vantarci di quanto siamo bravi e belli. Siamo riusciti a distrarre
persino Rest e a non farlo ragionare.”

“Bueller a Basta. Individui Tucci immediatamente.”

Un silenzio che sembrò infinito fu interrotto dalla voce nel comunicatore.

=^=Sembra sia in sala teletrasporto. Mando subito una squadra. Che
succede?=^=

“È il mutaforma!!!!”

Un altro silenzio che fece crescere l’adrenalina nei corpi dei due
Ufficiali a terra.

=^=Capitano in sala teletrasporto c’è il corpo del cadetto Cor e il
comunicatore di Tucci. Ho controllato, sulla Hope non c’è. Ho contattato
anche la Ammard per verificare la sua presenza da loro.=^=

Bueller richiamò l’attenzione dei suoi ufficiali sparsi nella sala.

“Se è sceso a terra potrebbe essere chiunque. Rodriguez, Luna, Rest,
Caytlin, Melanne. Abbiamo un problema serio. Il mutaforma era Tucci. Ci ha
fregati.”

La Dottoressa Graahn si mise una mano sulle labbra.

“Ora ci sono. Non riuscivo a mettere a fuoco le ultime ore quando non ero
in me. Era tutto confuso ma pensavo fosse una conseguenza della possessione
mentale. Ho analizzato Tucci, ora me lo ricordo e i dati erano assurdi!
Perchè non sono riuscita a mettere a fuoco la cosa prima?”

Bueller le mise amichevolmente una mano sulla spalla. “Ci penseremo dopo,
ora dobbiamo trovarlo. La scelta più sensata è Royce. Dovrebbe già essere
tornato dalla pausa eppure non ce n’è traccia. Dividiamoci e cerchiamolo.
Forza forza forza.”

L’ultima cosa di cui si sarebbe sentita la necessità in questo momento era
un fuggi fuggi generale con scene di panico o un’ammissione pubblica sul
fatto che la Federazione non è in grado di proteggere i suoi membri.

*Scusate signor Presidente, siete in pericolo, un mutaforma è nascosto qui
e vuole probabilmente ucciderla. Peccato che non sappiamo chi sia e poi,
quasi scordavo, ve l’abbiamo portato qui noi.* La firma dell’annessione
sarebbe saltata di certo.

Prima lo si doveva trovare e immobilizzare dimostrando un minimo di
capacità.

I seguenti minuti furono un via vai di controlli segreti, occhiate
sospettose, offese al protocollo per perquisizioni al limite del lecito.

I ragazzi della Hope si divisero per coprire più aree e si diedero davvero
da fare.

Fu Rest a individuare un Royce leggermente barcollante entrare nella stanza
qualche minuto dopo.

Frak’ur e la sua delegazione gli si fecero incontro come da protocollo
manlasiano.

Royce teneva in mano qualcosa di luccicante. Xyr si gettò verso il Capitano
della Ammard per bloccarlo, ma Bueller le si parò davanti.

“Ferma. C’è qualcosa che non quadra.”

Royce si portò il bicchiere d’argento alla bocca. Alcune gocce di un
liquido rosato gocciolarono fuori.

“Carissimo Frak’ur, il nettare che producete qui è deeeeelisssioso. Allora,
firmiamo questo pezzo di cartrrta e diamo inizio alla festa!!!”

Il Primo Ufficiale della Hope si sentì avvampare dalla rabbia. Quell’uomo
era stato scelto per presenziare ad un importante trattato, aveva potuto
discutere di codici fino allo sfinimento, poteva essere orgoglioso di
essere il rappresentante ufficiale della Federazione Unita dei Pianeti
durante l’annessione di un nuovo popolo e lui cosa stava facendo? Si stava
rendendo ridicolo e stava portando con lui tutta la Federazione.

Qualche manlasiano cominciò a ridere. Frak’ur si avvolse nel mantello. Xyr
sapeva che era un chiaro segnale di indignazione di quel popolo. Aveva
studiato per diletto la loro cultura. Li conosceva.

“Capitano, sta andando male, la situazione sta degenerando, dobbiamo
allontanare Royce, ci sta mettendo in ridicolo.”

“Xyr, davvero, qualcosa non torna. Non può essere Royce il mutaforma. Una
sbronza non può far saltare un accordo di questo tipo. Deve essere qualcosa
di più drammatico. Il mutaforma ha in mente qualcosa, dobbiamo trovarlo....
o trovarla....”.

Bueller si guardò intorno finché non trovò quello che stava cercando.

“Xyr, ora mi deve ascoltare e fidarsi di me. Non voglio ordinarglielo, deve
essere una sua decisione. Stanno per succedere due cose. La prima è che lei
sta per prendere il posto di Royce nelle trattative. È l’unica che ha
studiato il protocollo e che ha letto le clausole del trattato. Questa
annessione è importante.”

L’andoriana sembrò improvvisamente assumere un’aria ancora più impettita.
Bueller pensò di non averla mai vista così felice.

“La seconda?”

“Ehm... la seconda? Si ricorda il discorso che mi ha fatto qualche ora fa
nell’ascensore? Quello del non fare il Bueller? Quello del non mettermi nei
guai? Ecco..... le spiace se comincio a comportarmi bene dalla prossima
volta? Ora ci porti quella firma. Luna, allontana Royce. Consigliere, il
nostro Primo Ufficiale avrà bisogno di una mano. Mi fido di voi.”

Xyr guardò Bueller attivare il suo comunicatore, muoversi veloce verso
Eleanor Walsh, abbracciarla vigorosamente e sparire con lei attraverso il
raggio del teletrasporto.



USS Hope – Sala Tattica - 4 febbraio 2395 - Ore 18:20



Lennox aveva ormai perso la sua solita calma. Non sapeva davvero più cosa
fare con la Hope.

Aveva rimproverato Bueller per le azioni sconsiderate, non ultima quella di
farsi rinchiudere in una cella con entrambi i mutaforma in due momenti
distinti. Lo aveva ripreso pesantemente sul suo gestire le cose senza
coinvolgere la Flotta Stellare con azioni al limite dell’insubordinazione.

Allo stesso tempo lo aveva anche elogiato per essere riuscito comunque a
scoprire il complotto e a concludere l’annessione di Manlas alla
Federazione.

L’apporto di Xyr e di Caytlin alla fase finale della trattativa era
risultato palese a tutti. Il Presidente Frak’ur era rimasto estasiato dalla
loro conoscenza degli usi e costumi di Manlas e dalla competenza tecnica e
legale dimostrata dalle due donne.

Frak’ur aveva anche sorvolato sulla pessima figura di Royce.

“.... e questo non vuol dire che io sia soddisfatta di quello che avete
fatto. Siete stati fortunati! Nemmeno affiancarvi una nave è bastato a non
farvi finire nei guai. Ora restate attaccati alla Ammard fino a nuovi
ordini. Lennox chiudo.”

Il logo della Federazione sostituì il volto furioso dell’Ammiraglio.

Bueller e Xyr sulla Hope e Walsh sulla Ammard rimasero ad osservarsi
attraverso gli schermi.

Fu Bueller il primo a rompere il silenzio.

“È andata abbastanza bene direi...... comunque Comandante Walsh, tutto ok
sulla Ammard? Stanno già girando le prime voci. Come la sta prendendo
l’equipaggio?”

“Beh, devo ammettere di essere rimasta in infermeria diverse ore prima di
riprendermi dalla batosta che il mutaforma mi ha inflitto sul pianeta. Una
commozione cerebrale e qualche costola rotta hanno facilitato la visita di
diversi membri dell’equipaggio al mio capezzale. Direi di aver sentito solo
commenti positivi. Royce è sempre stato un problema un po’ per tutti. Non
era la prima volta che metteva in ridicolo la Flotta o creava problemi.
Saperlo confinato nel suo alloggio e sapere che la nave per ora sarebbe
passata sotto il mio comando sembra aver galvanizzato l’equipaggio.
Vedremo, se son rose fioriranno. Ora devo tornare alle mie mansioni di
facente Capitano prima che qualcuno si chieda che fine ho fatto. Ci
sentiamo. Ah Bueller..... ha un grande equipaggio, ne sia fiero. Walsh
chiudo.”

Bueller osservò Xyr guardare il profilo di Manlas dall’orbita
geostazionaria assunta dalla Hope.

“Beh, Numero Uno. Anche questa è andata.”

Xyr si voltò verso di lui come per dire qualcosa.

Bueller la osservò in attesa. Non successe nulla. Una sensazione di disagio
cominciò a riempire la sala.

“Sta scherzando.... mi dica che sta scherzando.... ok, ok, ok. Sono senza
parole. Computer, registro personale Ferris Bueller alfa, zulu, theta 3 6 4
8. Approvo la richiesta di Xyr del Clan Clos, Primo Ufficiale della USS
Hope, a parlare liberamente in mia presenza senza distinzioni di grado.
Pazzesco.”

L’andoriana si avvicinò lentamente al suo Capitano. Staccò una delle mani
da dietro la schiena e lentamente la tese aperta in un gesto abbastanza
inequivocabile.

Bueller ne fu sorpreso. Si alzò e strinse la mano tesa del suo Primo
Ufficiale.

Qualche secondo dopo Xyr ritrasse la mano, la rimise insieme all'altra
dietro la schiena, si congedò con un gesto del capo e lentamente uscì dalla
stanza.

-- 

====================================
Comandante Xyr

USS Hope - NCC-25122
Private communicator:  <keranydd a gmail.com>keranydd a gmail.com

Skype: keranydd1

===================================
“fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza" -
Alighieri Dante

“....e il regolamento” – Xyr del Clan Clos
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