[Stml17] R: R: 05.02 - Lon Basta - E' solo una questione di virgole...

Silvia Brunati sbrunati a gmail.com
Mar 25 Ott 2016 13:55:03 CEST


Si esatto :)

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Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
occupati. Bertolt Brecht
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Il giorno 25 ottobre 2016 13:47, Massimo Gallo <keranydd a gmail.com> ha
scritto:

> Il pezzo comincia con:
> "Il capitano Ferris Bueller fissava accigliato la porta chiusa della sala
> tattica, la riunione era finita da circa un’ora ma lui sembrava non
> essersene accorto."
>
> Io l'ho inteso come se tutti fossero già alle loro postazioni da un'ora.
>
> Il 25/ott/2016 13:17, "Vanessa Reis Squirtaker" <Vanessa_Reis_Squirtaker@
> outlook.it> ha scritto:
>
>> Prima Basta parla con gli altri come se fosse in Sala Tattica con loro.
>> Dopo pare che sia altrove. Tutto lì. Si è spostato e non l’ho letto? O già
>> prima era che ne so in plancia e seguiva la discussione da lontano?
>>
>>
>>
>>
>> ========================
>> Guardiamarina Caytlin
>> Consigliere
>> USS Hope NCC-25122
>> ========================
>>
>>
>>
>> *Da: *Silvia Brunati <sbrunati a gmail.com>
>> *Inviato: *martedì 25 ottobre 2016 13:08
>> *A: *USS Hope <stml17 a gioco.net>
>> *Oggetto: *Re: [Stml17] R: 05.02 - Lon Basta - E' solo una questione di
>> virgole...
>>
>>
>> Non ho capito la domanda, Bueller è solo in sala tattica e Basta si trova
>> da qualche altra parte per questo lo contatta.
>>
>> Silvia
>>
>>
>>
>> ------------------------------------------------------------
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>> Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
>> occupati. Bertolt Brecht
>> ------------------------------------------------------------
>> ------------------------------------------------------------
>>
>> Il giorno 25 ottobre 2016 12:52, Vanessa Reis Squirtaker <
>> Vanessa_Reis_Squirtaker a outlook.it> ha scritto:
>>
>>> Bel brano, ma non ho capito il finale.. Basta non era con gli altri?
>>> Visto che ci sono le comunicazioni stile comunicatori?
>>>
>>>
>>>
>>>
>>> ========================
>>> Guardiamarina Caytlin
>>> Consigliere
>>> USS Hope NCC-25122
>>> ========================
>>>
>>>
>>>
>>> *Da: *Silvia Brunati <sbrunati a gmail.com>
>>> *Inviato: *martedì 25 ottobre 2016 10:29
>>> *A: *USS Hope <stml17 a gioco.net>
>>> *Oggetto: *[Stml17] 05.02 - Lon Basta - E' solo una questione di
>>> virgole...
>>>
>>>
>>>
>>> Eccoci, con un pezzo riflessivo... Spero di aver colto bene lo spirito e
>>> le opinioni di tutti. :)
>>>
>>>
>>> Silvia
>>>
>>>
>>> *USS Hope – Sala Tattica – 8 Aprile 2395 - Ore 18:50*
>>>
>>>
>>> Il capitano Ferris Bueller fissava accigliato la porta chiusa della sala
>>> tattica, la riunione era finita da circa un’ora ma lui sembrava non
>>> essersene accorto. Per la prima volta in vita sua, da quando era al comando
>>> della Hope sentiva il peso del ruolo. Qui non si trattava di salvare un
>>> ufficiale rapito, o trovarsi coinvolti in trame complottistiche, questa
>>> volta non poteva prendere una decisione con la stessa velocità con la quale
>>> si lanciava dietro a delle belle gambe. Un conto erano i ragionamenti
>>> teorici fatti a lezione, un’altra sapere che dalla propria azione, o
>>> inazione, dipendeva il destino di miliardi di persone. Cos’aveva detto Xyr
>>> ribattendo a Tucci?
>>>
>>> “La Prima Direttiva non può essere piegata a nostro piacimento, esiste
>>> per un motivo”. Eppure anche lei, persino lei, era sembrata turbata quando
>>> Rodriguez le aveva fatto notare che si parlava di esseri viventi che
>>> avevano avuto la sfortuna di non essere sufficientemente evoluti per
>>> trovare un modo per salvarsi. “Anzi,” aveva continuato con veemenza
>>> Rodriguez, “ci stanno così provando che sono stati in grado di capire che
>>> siamo qui e hanno cercato di contattarci”.
>>>
>>> Bueller spostò lo sguardo verso lo schermo spento. Salvare una, due o
>>> tutt’e tre le popolazioni? O nessuna? Intervenire sulla stella che stava
>>> collassando, come aveva suggerito Tucci, e sparire nel nulla opponendosi ad
>>> un destino inevitabile, e all’ammiraglio Lennox, o far finta di non aver
>>> sentito l’appello disperato di un popolo? E come hanno fatto a capire che
>>> siamo qui se non sono mai riusciti a superare il loro ‘muro’? Quest’ultima
>>> osservazione l’aveva fatta Basta, sempre pronto a trovare qualcosa che non
>>> andava dopo aver ascoltato la discussione a lungo in silenzio. Che poi,
>>> cosa aveva così tanto da ascoltare? Non gli erano bastati tutti questi mesi
>>> per capire com’era fatto ciascuno di loro e imparare a fidarsi? Anche il
>>> betazoide sembrava bloccato da un muro, dal quale usciva solo raramente, al
>>> punto che Bueller si era più volte chiesto cosa bisognasse fare per avere
>>> quell’onore a parte essere la dottoressa Graahn. Quelle parole, però, gli
>>> si erano piantate nel cervello e non solo a lui. Luna, cui erano brillati
>>> gli occhi quanto le avevano spiegato perché l’avevano convocata d’urgenza,
>>> si era subito avvicinata a Tucci e insieme avevano iniziato a guardato gli
>>> schemi di rotazione dei pianeti per capire di più della tecnologia della
>>> civiltà misteriosa: “sono orbite quelle?” Aveva chiesto indicando qualcosa
>>> all’ufficiale scientifico. Caytlin nel frattempo, dopo aver guardato Rest,
>>> trincerato dietro il suo sguardo impassibile fisso su Xyr ed il suo volto
>>> pallido, aveva sospirato e si era alzata richiamando per tutti sullo
>>> schermo le immagini del sistema Cheyrou. “Prima Direttiva,” aveva
>>> annunciato e Bueller si era lasciato sfuggire un gemito all’idea di una
>>> lezione guadagnandosi un’occhiataccia dalla risiana. “Quando si entra in
>>> contatto con un pianeta che si sta sviluppando in modo autonomo verso una
>>> civiltà tecnologica, un ufficiale non deve fare nessun accenno alla propria
>>> identità o alla propria missione, né interferire con lo sviluppo sociale di
>>> tale pianeta, né far riferimenti allo spazio, ad altri mondi o a civiltà
>>> più avanzate”. Aveva fatto una pausa come per dare il tempo a tutti loro di
>>> digerire ogni singola parola. “Siamo tutti d’accordo che il nocciolo della
>>> questione sia questo”, aveva ripreso poi, “abbiamo stabilito un contatto
>>> con un pianeta,” aveva indicato Cheyron 2, “o parte di esso. Ma cosa ci
>>> chiedono esattamente?” Aveva sollevato la mano per fermare Rest che stava
>>> offrendo la risposta alla sua domanda retorica, “cosa sanno esattamente di
>>> noi? E come possiamo scoprirlo? Ma soprattutto, qualora decidessimo di fare
>>> qualcosa, che ne sarà degli altri?” Aveva concluso puntando il dito su
>>> Cheyron 1 e Bueller l’aveva guardata affascinato dalla determinazione dei
>>> suoi splendidi occhi grigi, e, ancor di più, da come era andata dritta al
>>> punto.
>>>
>>> “Il futuro di questi popoli è segnato dal destino o dalla sfortuna,
>>> scegliete quella che preferite”, con un sorrisetto cinico Luna aveva
>>> interrotto la discussione con Tucci per offrire la sua opinione, “se non
>>> fossimo stati qui il pensiero della loro morte non ci avrebbe nemmeno
>>> sfiorati, sarebbe stata solo una notizia fra le tante che probabilmente non
>>> avremmo nemmeno notato”.
>>>
>>> “Ma siamo qui”, aveva ribattuto Melanne Graahn, “e non possiamo
>>> ignorarlo”. Non aveva aggiunto altro ma era evidente che avrebbe voluto
>>> farlo.
>>>
>>> “La Prima Direttiva parla chiaro”, la voce di Lon Basta aveva sorpreso
>>> un po’ tutti perché aveva rotto un silenzio imbarazzato, Bueller si era
>>> augurato che non se ne uscisse aggiungendo un altro dubbio, “e il
>>> comportamento che dovremmo tenere è quello di rispettarla”, il suo sguardo
>>> si era posato per un istante sulla trill prima di proseguire, “dato che gli
>>> abitanti di Cheryon 2 si sono accorti della nostra presenza, in
>>> ottemperanza al regolamento dovremmo prima di tutto scoprire cosa hanno
>>> scoperto di noi e sulla nostra tecnologia e, solo sulla base di quello
>>> prendere una decisione”. Il betazoide, appoggiando quello che aveva poco
>>> prima detto Caytlin, non aveva offerto soluzioni, ma tempo e Bueller
>>> l’aveva apprezzato. Tempo era quello di cui avevano bisogno.
>>>
>>> “Quindi il suo suggerimento sarebbe quello di…?” Aveva chiesto il
>>> capitano anche se aveva capito benissimo dove volesse andare a parare Basta.
>>>
>>> “Indagare e scoprire e, nel frattempo, in osservanza ai regolamenti, non
>>> rispondere ai tentativi di contatto”.
>>>
>>> Sarebbe stato facile per lui sostenere che quella non era una decisione
>>> che gli competeva, non era un ‘vero’ capitano, gli sarebbe bastato chiamare
>>> Strauss e passare a lui la palla. Questa possibilità, che l’avrebbe di
>>> fatto sollevato dal compiere delle scelte, gli lasciava però l’amaro in
>>> bocca. Non aveva importanza che il suo fosse solo un incarico temporaneo,
>>> lui *era* il capitano della Hope e, fino a quando avesse ricoperto quel
>>> ruolo, l’avrebbe fatto al meglio delle sue possibilità. Se questa volta si
>>> fosse tirato indietro, cos’avrebbe fatto quando quei gradi, che ora portava
>>> per concessione, una smorfia infastidita gli attraversò il viso, se li
>>> fosse guadagnati diritto? Non avrebbe potuto chiedere aiuto a Strauss in
>>> quel caso. Ma se questa decisione, qualunque cosa avesse deciso, fosse
>>> stata sbagliata? Non sarebbe stato arrogante da parte sua pensare di poter
>>> risolvere la situazione senza aiuto?
>>>
>>> “La sua età e la sua inesperienza le danno tutto il diritto di chiedere
>>> aiuto a chi è più esperto”, gli aveva detto una volta Strauss in un raro
>>> momento di lucidità versandogli da bere, “questo non significa però che il
>>> consiglio che riceverà sia quello giusto”. L’aveva fissato con un
>>> sorrisetto ironico, “essere capitano non è solo una questione di bei voti”.
>>>
>>> Bueller si alzò di scatto dalla poltrona che all’improvviso gli sembrava
>>> scomoda.
>>>
>>> =^= Qui Basta, siamo pronti a partire al suo comando =^=
>>>
>>> Non c’era più tempo, il capitano Ferris Bueller raddrizzò le spalle e
>>> portò la mano al comunicatore.
>>>
>>> =^= Qui Bueller, sto arrivando. =^=
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>>> Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano
>>> occupati. Bertolt Brecht
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