[Stml17] [7-02 - Il Dodecaedro delle Bermude - Tenente JG Catalunya “Luna” Jones della Casata di Klaa (Silvia Bi.)]

Silvia Bianchini ltcomm.sibi a gmail.com
Gio 6 Apr 2017 13:27:21 CEST


 *Eccomi!*
*Visto che siamo all'inizio ho cercato di dare una direzione alla missione.
ho avuto un'idea un po' complicata che spero di aver reso bene. fatemi
sapere!!*

*baci*
*Si.Bi.*


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INCOMING TRANSMISSION
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*Brano: 07.02*

*Titolo: Il Dodecaedro delle Bermude*

*Autore: Tenente JG Catalunya “Luna” Jones della Casata di Klaa (Silvia
Bi.)*

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*Distesa Shackleton*

*USS Hope - Plancia*

*DT 23/03/2396 ore 16.11*



“Sullo schermo”

Con sorpresa di tutti i presenti nulla apparve se non la distesa coni suoi
turbini di plasma e scariche elettromagnetiche.

“Signor Tucci c’è qualche problema?” disse Xyr

“Un secondo, sto ricalibrando… i sensori ottici non erano in linea con
quelli di prossimità…. ecco”

Sullo schermo apparvero le linee della classe Constellation della
Esperanza. L’immagine sembrava opaca, come dietro ad un filtro iridescente.

“Dobbiamo avvicinarci ancora. I campi elettromagnetici continuano a
deflettere i sensori ottici” riprese Tucci

“Qual è la distanza rilevata?” chiese Xyr

“Al momento la Esperanza è a 15 milioni di chilometri” disse Luna

“Avviciniamoci. Un quarto di impulso” disse Bueller

“Signore rilevo una seconda nave. Sembra un vascello klingon di classe
K’tinga. Sta aprendo il fuoco sulla Esperanza” disse Rest

“Acceleriamo a metà impulso. Allarme rosso”

Non appena la Hope accelerò, un forte scossone fece barcollare tutto
l’equipaggio.

“Cosa è successo?” disse Bueller

“Abbiamo superato una specie di fronte d’onda non rilevato sui sensori”
disse Luna aggiustando la rotta

Sullo schermo ora l’immagine era nitida.

La Constellation era impegnata in battaglia con il classe K’tinga, entrambe
le navi erano malconce, ma la nave federale sembrava essere messa peggio.

“Signor Jones posizioni la Hope in mezzo alle navi, limitare le manovre
evasive. Offriamo protezione alla Esperanza. Signor Rest mirare ai sistemi
d’arma del k’tinga” disse Bueller

Non appena si fu portata in posizione la nave klingon aprì il fuoco, ma gli
scudi della nuova classe Intrepid erano impenetrabili per armi così datate.

“Scudi al 93%”

“Fuoco coi phaser”

Due colpi in rapida successione partirono dai banchi phaser dorsali
colpendo i disgregatori del K’tinga e un ultimo colpo con i phaser ventrali
disabilitò il lancia siluri.

“Armi disabilitate”

“Capitano! Il K’tinga ha impostato una rotta di collisione!” disse Tucci

“Questi Klingon… Manovre evasive, Rest, fuoco sui motori. Tucci stia pronto
con un raggio traente”

La Hope si portò rapidamente sotto il K’tinga, mentre altri due raggi
phaser andavano a colpire i sistemi propulsivi della nave klingon. L’ultimo
colpo di phaser però destabilizzò ulteriormente il già fragile sistema di
curvatura della nave che esplose in mille pezzi. La Hope subì l’onda d’urto
principale, ma gli scudi svolsero egregiamente la loro funzione.

“Scudi al 45% Non abbiamo subito gravi danni” disse Rest.

“Nessun rilevo alcuna traccia vitale dal relitto” concluse Tucci

“Meglio così. Abbiamo concesso loro una morte onorevole sul campo di
battaglia. Le loro anime avranno già raggiunto lo Sto’Vo’Kor” disse Luna

“Cosa è successo Tenente? Avevo detto di disabilitare, non distruggere. Non
mi sembrava il giorno giusto per morire” disse Bueller

“l’eccesso di energia sui motori deve aver causato una reazione sui sistemi
del nucleo a curvatura”

“Capitano, consiglio un analisi di livello 2 su tutti i sistemi della nave”
disse Xyr “è già il secondo forte scossone che prendiamo oggi. Ah! E
manterrei l’allarme giallo”

“Sono d’accordo. Allerti tutte le sezioni”

“la Esperanza ci sta contattando” disse Rest

“Sullo schermo!” rispose Bueller alzandosi in piedi.

Un uomo sulla quarantina con la divisa rossa sporca era al centro di una
plancia semidistrutta con luci al minimo e fumo ovunque. Il volto era
indurito dalla tensione e dava l’impressione di essere un uomo di grande
dinamismo.

=/\= Sono il Capitano Edmond Coleman della USS Esperanza. Grazie per
l’aiuto. Avevamo i sistemi danneggiati quando quei maledetti klingon… cosa
ci fa una di loro nella vostra plancia!?=/\=

“Salve Capitano, sono il Capitano Bueller della USS Hope. Questa è il mio
timoniere, il Tenente Jones”

=/\= Jones? Un cognome umano? =/\=

“Siamo in pace da decenni con i klingon”

=/\= decenni di pace con i Klingon? Ma cosa state dicendo? =/\=

“è un discorso un po’ lungo… e voi avete bisogno di assistenza medica e
tecnica. Che ne dice se si fa teletrasportare a bordo, le spiegherò tutto.
Noi organizzeremo delle squadre per aiutarvi”

=/\= D’accordo… tanto nulla ha senso in questa zona di spazio. Siamo pronti
a ricevere le vostre squadre. A tra poco=/\=

La comunicazione si interruppe.

“Bene… mandiamo la dottoressa e il sig. Dohaan. Sig. Rest vada anche lei e
veda di controllare il loro database tattico. Caitlyn segui l’away team e
la dottoressa. Non sappiamo cosa hanno passato, ma potrebbero aver bisogno
di una buona parola da parte di un consigliere. Xyr organizzi le squadre,
ma rimarrà qui con me a ricevere il Capitano Coleman. E anche lei sig.
Basta, il suo intuito betazoide sarà molto d’aiuto. Rodriguez lei inve…”

“ma cosa!... non è possibile…” disse Tucci rivolto al computer
interrompendo il capitano

Tutti si girarono verso di lui che di rimando continuò a ignorarli

“Cosa c’è Tenente?” disse allora Xyr dopo aver preso un respiro

“i giroscopi sono impazziti.. Devo andare in astrometria!” e senza
aspettare il permesso dei superiori schizzò via dalla Plancia.

“Tenente Jones?” Disse Xyr

“In effetti non riesco più a determinare la posizione della nave. È meglio
che vada anche io in astrometria”

“Vada pure Tenente”



*USS Esperanza - Plancia*

*DT 23/03/2396 ore 16.32*



L’Away team della Hope si teletrasportò direttamente nella plancia della
Esperanza. I feriti non mancavano e la dottoressa Graahn non perse tempo in
convenevoli cominciando subito a smistare il lavoro ai suoi sottoposti
completando in breve tempo il triage e rimandando i più gravi con il
teletrasporto all’infermeria della Hope dove ad attenderli c’era il modello
5.1 del MOE, l’ultima versione rilasciata dal Professor Zimmermann e il suo
team della stazione Jupiter, per i primi trattamenti di urgenza.

Nel frattempo, un altrettanto rapito Dohaan ammirava come in un museo le
meraviglie della tecnica passata

“Comandante, vado in sala macchine, se non ricordo male le Constellation
avevano ancora la camera di premix a vista”

“D’accordo, mi faccia sapere se ha bisogno di altro personale” disse Rest
guardandosi intorno. Ovviamente conosceva le insegne dei gradi in uso nel
2314 e identificò subito che il guardiamarina alla postazione scientifica
era l’ufficiale con il più alto grado in plancia.

“Buongiorno Guardiamarina, può farmi accedere ai sistemi delle
registrazioni dei sensori da quando siete entrati nella nebulosa?”

“certamente… ehm.. non riconosco i suoi gradi, signore”

“Dal 2361 le insegne dei gradi sono state cambiate è logico che lei non le
riconosca. Un pallino oro e un pallino nero indicano il grado di Tenente JG”

“Capisco, ecco, la consolle è un po’ danneggiata, ma può leggere i dati
qui, signore”

Dopo pochi minuti di lettura un sopracciglio si alzò in una delle tipiche
espressioni di sorpresa vulcaniane.

“Tenente Rest a Hope” disse il vulcaniano premendo il commbadge sotto lo
guardo stupito del guardiamarina, non abituato a quella tecnologia.

=/\= Qui Hope, ha bisogno di qualcosa Tenente? =/\= gli rispose la voce di
Rodriguez

“Ho scoperto una cosa molto interessante. Si prepari a riportarmi sulla
Hope”

=/\= Rimanga in posizione, la agganciamo =/\=



*USS Hope – Sala Teletrasporto 1*

*DT 23/03/2396 ore 16.32*



Il raggio di teletrasporto portò con il suo tipico sfarfallio il Capitano
Coleman a bordo della Hope. Nonostante fosse ancora un po’ in disordine si
poteva subito dire che era un bell’uomo. Mento volitivo, occhi profondi,
spalle larghe. Anche la sua stretta di mano era salda e forte.

*un vero Capitano della Flotta Stellare* pensò Xyr occhieggiando il
biondino facente funzione e facendone un confronto mentale.

“Capitano, grazie per il vostro tempestivo intervento. A quest’ora la mia
nave sarebbe stata distrutta”

“Si figuri Capitano. Le presento il Comandante Xyr, Primo Ufficiale, e il
Tenente Basta, Capo della Sicurezza”

“Come avete fatto a trovarci?”

“Abbiamo trovato una vostra boa”

“Ah! Allora siamo vicini alla boa?”

“Come non stavate cercando di ritrovarla?” disse Bueller

“Impossibile in questa zona di spazio. Stiamo andando da mesi alla cieca”

“mesi?”

“Sì siamo dentro questa nebulosa da quasi sei mesi. Non riusciamo a trovare
un modo per uscire e abbiamo visto una moltitudine di strani fenomeni… è
una zona di spazio piuttosto pericolosa…cosa c’è?” disse Coleman guardando
le facce perplesse dei giovani ufficiali

“Ehm… Capitano, la vostra nave è data per scomparsa da più di 80 anni”

“Non siamo nel 2314? Qual è la data stellare?”

Xyr e Bueller si guardarono, mentre Basta studiava attentamente le emozioni
del Capitano della Esperanza

“73225.93” disse Xyr

“Siamo nel 2396” concluse Bueller.



*USS Hope – Sala Tattica*

*DT 23/03/2396 ore 19.02*



Tutti gli ufficiali superiori della Hope, insieme al Capitano Strauss e al
Capitano della Esperanza erano seduti intorno al tavolo della sala riunioni
della Hope.

“Le operazioni di riparazione della Esperanza procedono a ritmo serrato,
anche se siamo con equipaggio ridotto. La vostra assistenza è stata
eccellente. Tenente Dohaan, il nostro Capo McGregor mi ha detto grandi cose
della sua abilità con i nostri sistemi e grazie a lei, dottoressa Graahn,
abbiamo salvato decine di feriti. Sono in debito con voi” disse Coleman.

Melanne arrossì leggermente e Dohaan sorrise “Devo ringraziare io, è stata
una bella esperienza poter lavorare su una tecnologia che ho solo studiato
sui libri”

“Bando ai convenevoli, veniamo a noi. Cosa ci può dire sig. Rest” disse
Bueller prendendo la parola

“I sensori della Esperanza hanno indicato le stesse nostre letture, seppur
con precisione inferiore. Ho notato una cosa interessante, che potrebbe
dare una spiegazione al fatto che a quanto risulta sia dalle dichiarazioni
dell’equipaggio e dall’orologio di bordo che per la Esperenza siano passati
esattamente 6 mesi, 8 giorni e 3 ore da quando è entrata nell’anomalia,
quando invece sono passati 82 anni. Una forte traccia crono-quantica ha
marcato la nave e tutto quello che vi era dentro. La stessa traccia, ma del
2396, ha marcato noi. Devo segnalare che dovremmo immediatamente ritirare
le nostre squadre dalla Esperanza e non condividere ulteriori informazioni
con il qui presente Capitano Coleman”

“Ma cosa sta dicendo!” si alzò dalla sedia infuriato l’interpellato

“Prima Direttiva Temporale” disse laconicamente Xyr

“mai sentita nominare… da quando la Flotta Stellare ha direttive temporali?”

“risponderle violerebbe la direttiva e il comandante Xyr mi farebbe
rapporto” disse Strauss con un sorriso “quello che deve a questo punto
sapere è che non possiamo più dirle niente di quello che è successo e
dovremo cancellare la nostra presenza dalle vostre registrazioni.
Termineremo le riparazioni, ma unicamente con tecnologia del 2314” prima
che Xyr potesse intervenire Strauss continuò “ed è intimato a non riportare
nulla di tutto quello che ha saputo qualora riuscisse a rientrare nella sua
linea temporale”.

“Capisco…”

“Abbiamo qualche spiegazione scientifica e soprattutto abbiamo capito dove
siamo?” disse Ferris rivolto a Tucci

“Il problema.. Capitano… è che siamo in una zona di El’han-Xharr-Starmann…”

“Siamo dove?” disse Basta

“è una zona di grave interferenza gravimetrica in cui alcune delle
principali leggi che regolano lo spazio e il tempo non funzionano come
dovrebbero” intervenne Luna. Di fronte alle facce stupite degli ufficiali
superiori si sentì in dovere di proseguire “Beh.. era una postilla del
corso di Geometria Subspaziale… questa Zona è stata teorizzata dallo
scienziato vulcaniano El’han, dalla scienziata andoriana Xharr e dallo
scienziato umano Starmann nel 2154 dopo studio empirico della Distesa
Delfica”

“Mi stupisco sempre di quanto tu possa essere così secchiona” disse Bueller
sorridendo

“è solo che ricordo facilmente queste cose… è stato quel fronte d’onda che
abbiamo superato a marcarci temporalmente” riprese Luna “Prosegui Edison”

“è anche più grave… con i sensori a lungo raggio abbiamo identificato venti
zone di emissione di forte interferenza gravitazionale e lungo i loro
vettori una contemporanea interazione crono-quantica, questo unito allo
spostamento inerziale di una così grande massa, come dimostrato da Ehaxiam,
causa una rotazione interna e non prevedibile. Pertanto non riuscendo a
identificare un punto fermo non è possibile regolare i nostri sistemi
astrometrici”

“Mi scusi Tucci, non ho ben capito…” disse Bueller che usualmente recepiva
una parola su 50 di quelle dette dal suo ufficiale scientifico

“Vi spiego io così facciamo prima” disse Luna alzandosi e andando verso uno
degli schermi. Lo accese e venne mostrata la Distesa Shackleton.

“Questa è la Distesa e questo” sullo schermo apparve l’immagine
tridimensionale di un dodecaedro “è un grosso dado a 12 facce. La sua area
si estende su circa cinque anni luce ed ai vertici abbiamo rilevato delle
forti matrici gravitazionali. L’interazione di queste matrici
gravitazionali ha creato, esternamente un campo di forte interferenza
magnetica, la nostra Distesa Shackleton, ma internamente ha creato una zona
ben peggiore. Quando abbiamo superato quel fronte d’onda siamo entrati da
una delle facce del dado e ora siamo dentro di questo. I nostri sensori non
sono in grado di vedere esternamente al dado quindi possiamo capire solo la
nostra posizione relativa dentro il dado, seppur con grossi limiti, quali
ad esempio capire a quali facce del dado siamo vicini, ma non capire dove
ci troviamo nello spazio perché il dado è in rotazione costante e casuale”

“Digli dell’interferenza crono-quantica” disse Tucci

“Sì ci sto arrivando… allora… ogni faccia ha una propria traccia temporale
e da quello che abbiamo capito ciò significa che si può uscire solo dalla
faccia con la giusta traccia. Qualunque tentativo di passare per una
traccia temporale diversa causerebbe la istantanea annichilazione temporale”

“Saremmo distrutti?” disse Basta

“No… non saremmo mai esistiti” rispose Luna

“Altra cosa interessante è che all’interno del dodecaedro c’è una
situazione di coesistenza temporale. Abbiamo sempre concepito il tempo come
lineare. In questo spazio invece il tempo non è lineare, ma è ripiegato e
occupa lo stesso spazio”

“Corriamo dei pericoli immediati? Sono preoccupata per quelle radiazioni”
disse la dottoressa

“Le radiazioni erano esterne al dodecaedro e probabilmente da questo
generate” rispose Tucci
“Il problema è quindi che non sappiamo dove siamo e come fare a uscire”
concluse Luna tornando al suo posto. Nonostante la gravità della sua
descrizione i suoi occhi tradivano l’entusiasmo per quella missione “in
pratica siamo nel dodecaedro delle bermuda”

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END OF TRANSMISSION
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Tenente JG Catalunya 'Luna' Jones della Casata di 'Klaa
Flight Control Office (CONN)
USS Hope - NCC-25122-A
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"Abbassare il limite di velocità!? Certo... salverebbe delle vite, ma
centinaia di persone arriverebbero in ritardo!"
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Private comunicator:  ltcomm.sibi a gmail.com
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