[Stml17] [09.03] Siamo tutti teatranti sul palcoscenico dell’esistenza
Silvia Brunati
sbrunati a gmail.com
Dom 31 Dic 2017 09:15:16 CET
Davvero bello il brano!
E mi piace molto il modo in cui hai descritto l'irritazione/rabbia di Rest.
Complimenti!
Silvia Br.
Il 31 dic 2017 00:52, "Ilenia De Battisti" <fulmine791 a gmail.com> ha
scritto:
> Salve a tutti, ho ripreso il finale dei brano di Vanessa per agganciare il
> resto del mio brano, quindi ritroverete un piccolo pezzo della
> conversazione fra Rest e Bueller ma visto nei panni di Rest.
>
> Aggiungo qualcosa alla fine, tanto per spiegare cosa ho inserito
>
>
>
> *****************************************
>
> Brano: 09.03
>
> Titolo: Siamo tutti teatranti sul palcoscenico dell’esistenza
>
> Autore: Ten. Cmd. Rest figlio di Retok (Ilenia)
>
> *****************************************
>
>
>
>
> USS Hope - Plancia
>
> D.T. 02/11/2396 - Ore 23:55
>
> Rest occupava la sua postazione alla consolle tattica, ma si rendeva
> perfettamente conto di aver fatto decine di passi indietro nel rapporto con
> i propri colleghi; l’unica persona che sembrava aver capito il suo stato
> d’animo, seppure il giovane tattico tentasse di non far trapelare nulla
> delle proprie emozioni, era il tenente Basta. Rest aveva fatto parecchia
> meditazione negli ultimi giorni ma nonostante tutto c’era una piccola parte
> di lui, quella che tentava di celare nel più profondo della sua psiche, che
> lo esortava a pestare a sangue Bueller. Dopotutto chi aveva avuto l’idea di
> mandare una navetta con solo tre ufficiali a bordo? Chi aveva avuto la
> convinzione che inviare degli uomini senza un esperto di tattica e
> sicurezza potesse essere una strada percorribile?
>
> “Sì signor Rest, anche io mi stupisco della mia stupidità. Concordo con
> lei”
>
> La risposta di Bueller gli fece comprendere che anche la sua ultima
> risposta era stata sentita come una velata staffilata sui reni e tentò di
> abbassare un po’ i toni “Non è quello che intendevo dire”
>
> “Non si preoccupi, è che mi trovo impotente e nessuno mi sta dando una
> soluzione percorribile da tentare per recuperare Luna, Tucci e Xyr. Non
> avrei dovuto acconsentire all'invio della navicella in esplorazione
> scientifica solitaria e non avrei..”
>
> La risposta del Capitano gli fece sentire nettamente che le sue emozioni
> rischiavano di affiorare, osservò il volto del capitano risentendo in se
> quel forte desiderio di sferrargli un pugno, ma non era questo che ci si
> aspettava da lui, sia perchè ufficiale e sia perchè vulcaniano.
> Rapidamente, ma con fare deciso, Rest intervenne per cambiare discorso
> “Chiedo scusa, ma dovrebbe parlarne col Consigliere. La scelta di
> confidarsi con me è illogica al 90,5 per cento.”
>
> “Anche quando le do ragione, Rest lei è.. bah lasciamo perdere.. dov'è
> Caytlin?”
>
> “Astronomia, con il signor Rodriguez e la dottoressa Graahn” evitò di
> osservare direttamente il Bueller, sperando che con l’ultima risposta la
> loro conversazione si potesse ritenere conclusa. Da vulcaniano viveva con
> una certa frustrazione la situazione nella quale si trovava: il suo
> controllo sulle emozioni era sempre stata impeccabile, perchè ora doveva
> risultargli così maledettamente difficile?
>
> “A far che?”
>
> La domanda di Bueller portò Rest a rispondere nuovamente in modo piccato,
> cosa di cui si accorse ma non potè evitare “Non credo che sia di mia
> pertinenza saperlo Capitano. Lo posso affermare con una sicurezza del 97.9
> per cento”
>
> “Naaah ci rinuncio.. da quando Xyr non c'è lei è diventato intratt..”
>
> Rest serrò la mascella, doveva tornare in alloggio a meditare prima di
> dire o fare qualcosa di cui si sarebbe pentito: stava già per richiedere di
> poter essere sostituito dal tenente Basta, quando le rilevazioni alla
> consolle lo fecero tornare alla realtà “Signore, rilevo segnali di uscita
> da curvatura.. segnali imminenti”
>
> “La navetta di Luna?”
>
> “Negativo, Capitano.. direi di no.. al 99,9 per cento”
>
> “Sullo schermo signor Rest.. uhm.. no.. ha ragione.. direi che siamo
> d'acc.. oh merda! E quelle che diavolo sono? Sono tre volte più grandi di
> una Classe Galaxy.. ALLARME ROSSO! Energia agli scudi!”
>
> Rest non rispose neppure, i movimenti si fecero praticamente automatici
> mentre rispondeva agli ordini di Ferris “Allarme rosso attivato, energia
> alle armi ed agli scudi al 100 per cento” la voce di Rest si era fatta
> totalmente atona mentre operava alla consolle “Tutti i ponti sono stati
> allertati.. il personale è tutto alle loro postazioni..”
>
> Lon arrivò rapidamente in plancia e rimase sorpreso quando Rest gli affidò
> totalmente la gestione della consolle per portarsi ad una delle consolle
> generiche e iniziare a digitarvi quasi febbrilmente “Tutto bene Rest?” gli
> chiese a voce bassa
>
> “Glielo farò sapere fra qualche minuto, tenente Basta..” rispose sempre a
> bassa voce Rest
>
> Nel mentre tutto il resto dei membri della plancia seguivano con il fiato
> sospeso il movimento delle tre mastodontiche navi che, almeno per il
> momento si erano fermate proprio di fronte alla Hope
>
> “Signore, anche le tre navi hanno alzato gli scudi e dato energia alle
> armi. La situazione non è delle più rosee per noi...” Basta controllava la
> consolle tattica “Da quanto posso rilevare il loro potenziale, sia
> difensivo sia offensivo, è nettamente superiore al nostro.. in più la
> proporzione numerica è a loro favore”
>
> “Quante possibilità abbiamo di potergli sfuggire?”
>
> Basta sembrò attendere qualche attimo prima di rispondere, del resto
> solitamente era Rest l’ufficiale che si lanciava in calcoli percentuali da
> sembrare impossibili a qualsiasi altro ufficiale; tuttavia, dato che il
> collega non sembrava voler prendere la parola, alzò il capo verso Bueller
> “Sostanzialmente, almeno in teoria potremmo tentare di sfruttare la
> manovrabilità della nostra nave e tentare la fuga”
>
> “Mi sta dicendo che dobbiamo abbandonare i nostri uomini?”
>
> Basta alzò il capo “Le sto dicendo che in uno scontro le nostre
> possibilità di sopravvivenza diverrebbero inesistenti.. considerato la loro
> energia posso ipotizzare che quella nave ha il potenziale per impedirci
> qualsivoglia movimento anche se…” si voltò nuovamente a guardare il lavorio
> di Rest, rendendosi conto di aver capito le perplessità del tattico
>
> “Anche se?” Bueller si voltò ad osservare i suoi ufficiali “Anche se..
> cosa?”
>
> “Sono navi decisamente grosse, Signore..” si limitò a rispondere Basta
> prima di iniziare a digitare a sua volta alla consolle
>
> “E questo credo che lo abbiamo notato tutti” rispose in modo secco Bueller
> “La cosa dovrebbe esserci d’aiuto?”
>
> “Forse si.. forse no, Signore” Basta continuava a digitare alla consolle
> lanciando qualche sguardo verso Rest “Credo di aver capito e..” poi sentì
> la consolle bippare “Le navi hanno iniziato il loro attacco, hanno optato
> per una manovra di accerchiamento.. oramai la fuga è l’unica soluzione”
>
> “Maledizione! Manovre evasive, evitiamo di andare in pezzi! Signor Rest,
> abbiamo bisogno di una strategia e ne abbiamo bisogno adesso, dobbiamo
> scappare?”
>
> “Un minuto Signore…” la voce di Rest, totalmente atona e piatta diede
> fortemente fastidio a Ferris
>
> “Non abbiamo un minuto, Timoniere manovre evasive e pronti alla
> curvatura!” la voce di Bueller lasciò trasparire un forte senso di
> frustrazione, già la tensione del momento era palpabile.. non aveva tempo
> di gestire anche Rest.
>
> “Un minuto Signore…” si limitò a rispondere Rest, sempre totalmente
> apatico, digitando febbrilmente alla consolle
>
> “Signore, siluro in rotta di collisione con la nostra nave.. impossibile
> evitarlo!” la voce del timoniere era quasi nel panico “Non posso evitarlo,
> è impossibile! Preparsi allo schiant...eh?”
>
> Bueller spalancò gli occhi, restando per qualche istante a bocca
> spalancata, mentre Basta sorrise alla volta di Rest “Avevi ragione, alla
> fine”
>
> “Avevamo.. tenente Basta, anche lei era giunto alle mie medesime
> conclusioni” rispose pacato ed atono Rest
>
> “Si, e qualcuno pensa di degnarsi a spiegarlo anche a noi? risposte
> particolarmente infastidito Bueller “Gradirei capire anche io cosa è
> successo!”
>
> Basta nuovamente attese per qualche attimo, ma dato il silenzio di Rest,
> riprese a parlare “Come le dicevo quelle navi sono tre navi decisamente
> molto grosse e quindi, al di fuori di ogni standard federale.. come ha
> giusto fatto notare anche lei. Se consideriamo la loro rotta dobbiamo
> presumere che abbiano transitato per un’area piuttosto controllata.. vi
> sono alcune basi stellari, alcuni pianeti federali.. ed inoltre si tratta
> di una zona di spazio molto sfruttata per i transiti di cargo, ed essendo
> una tratta così battuta viene fortemente controllata per il pericolo che
> qualche pirata orioniano prenda in considerazione di abbordarne uno” Basta
> fece una piccola pausa osservando Rest “Per riassumere, le possibilità che
> tre grosse navi sconosciute riescano ad evitare in quell’area di essere
> captate dalle basi stellari, dalle boe di controllo, dai sistemi di
> controllo dei pianeti oltre che da una qualsiasi nave cargo o nave
> pattuglia è.. beh.. decisamente ridotta”
>
> “8,56 per cento” Rest si limitò a dare la percentuale, incrociando le
> braccia al petto
>
> “Si..” Basta riprese a parlare “Da qui l’ipotesi più probabile è che in
> qualche modo qualcuno o qualcosa sia riuscito a ingannare i nostri sensori
> e farci credere che una tripletta di navi gigantesche stessero per
> distruggerci… una tripletta di navi talmente potente da costringerci alla
> fuga..” nuovamente fece una pausa “Crediamo che quello che abbiamo visto
> fosse una falsa ombra, come se avessero sfruttato i nostri stessi sistemi
> per farci vivere un’esperienza simile a quella che avremmo potuto avere
> all’interno di una sala del simulatore”
>
> “Possibilità che ritengo, a questo punto, da ritenersi certezza”
> nuovamente Rest si limitò a confermare le parole di Basta
>
> “Come diavolo hanno fatto a imbrogliare i nostri computer?”
>
> Rest si limitò a rispondere in modo apatico “Inserendo i codici di
> controllo della griglia dei sensori e modificandone i parametri per
> immettervi un programma di simulazione d’attacco”
>
> “I nostri codici?” la voce di Bueller si alzò di almeno un paio di ottave
> per la rabbia “Sta dicendo che qualcuno ha fornito i codici della nostra
> nave?”
>
> “No.. sto dicendo che qualcuno o qualcosa ha materialmente provato ad
> accedere al nostro computer tramite una sorta di comunicazione criptata che
> abbiamo continuato a rilevare proprio tramite i sensori”
>
> “Non credo di capire.. qualcuno ha tentato di accedere ai nostri computer
> per giorni e non solo non ce ne siamo accorti noi, ma neppure i nostri
> sistemi?” chiese Bueller avvicinandosi alla consolle di Rest
>
> “Si” il vulcaniano digitò alla consolle mostrando un grafico dei sensori
> ed indicando una serie di piccole fluttuazioni costanti “Vede?”
>
> “Rumori di sottofondo.. l’eco di quello che resta del Big Bang e via
> dicendo, è normale che vi siano delle distorsioni di sottofondo.. i nostri
> sensori sono calibrati per ignorarle e pulire il segnale”
>
> “Esatto, ma queste non sono solo fluttuazioni di sottofondo ma una
> subroutine attraverso la quale qualcuno ha lavorato sino ad ottenere i
> nostri codici della grigia dei sensori.. hanno sfruttato la nostra
> predisposizione a ritenere consueto un minimo di disturbo ai sensori,
> nonché la calibrazione dei nostri sistemi, per poter operare in piena
> autonomia e discrezione” Rest fece una pausa “Ritengo sia il caso di
> programmare il computer in modo da variare i codici della nave in modo
> ciclico, in modo da impedire a chiunque sia alla base di tutto questo di
> ottenere nuovamente i codici”
>
> “Provveda, Signor Rest.. voglio che tutti gli ufficiali superiori ancora
> sulla nave si presentino in sala tattica domattina, a questo punto credo
> sia il momento di fare il punto della situazione”
>
>
>
>
> Pianeta Demone - Paelyrion
>
> D.T. 02/11/2396 - contemporaneamente
>
> Xyr emise quasi un piccolo gridolino quando, osservando il soffitto di
> quella strana stanza, osservò con un misto di orrore e sgomento la USS Hope
> andare in mille pezzi; le tre grandi navi avevano distrutto la sua nave,
> tutti i suoi amici erano morti di fronte ai suoi occhi e lei non aveva
> potuto far nulla per impedirlo.
>
> “No…” la giovane andoriana era quasi paralizzata, con la testa all’insù
> “Non puoi averlo fatto sul serio!”
>
> “E’ vero.. è tutto vero, mia cara Xyr.. ed è solo tua la responsabilità di
> quanto è accaduto” il Maestro Ar Akul osservò per qualche attimo il cielo
> restando sempre nella penombra “Gran peccato, se avessi accettato di darmi
> i codici della nave avrei potuto portare anche loro qui da me”
>
> “Volevi qualche altro prigioniero?” Xyr digrignò i denti per la rabbia “Se
> li desideravi tanto perchè li hai fatti morire? Che ragione avevi per far
> distruggere la nave?”
>
> “Non mi interessava affatto la nave, nè i suoi occupanti.. se avessi
> voluto catturarli non ci sarebbe stato nulla di più semplice.. era
> semplicemente un test”
>
> Xyr parve per un attimo frastornata da quella risposta “Un test? Hai
> ucciso tutte quelle persone per un test?”
>
> “Volevo vedere se come donna avessi capito qual’è il tuo ruolo, è evidente
> che nei vostri pianeti si è persa la giusta divisione fra il ruolo
> dell’uomo e della donna e questo ha ingenerato molta confusione. Non hai
> rispettato il tuo ruolo, di fronte alle domande di un uomo non hai risposto
> con il dovuto rispetto e questo ha avuto le sue conseguenze.. ma in fondo
> non te ne faccio una colpa, sono le varie razze umanoidi che con il passare
> del tempo sono state corrotte da idealismi privi di senso”
>
> Lo sguardo di Xyr si fece furente “E tu cosa diavolo vuoi saperne di noi?
> Chi ti ha dato il diritto di giudicare il resto della galassia?”
>
> Il Maestro Ar Akul non mutò minimamente la propria postura, né il suo tono
> di voce “Io esisto da sempre, ho osservato dalla mia dimora le vostre
> specie, ho valutato i vostri sforzi nel migliorarvi ed infine vi ho
> giudicati carenti.. ma nella mia infinita benevolenza, ho deciso di
> accogliere te ed i tuoi colleghi nella mia dimora ed ospitarvi per
> l’eternità. Io ti insegnerò qual’è il giusto ruolo per una donna e fra
> qualche secolo, quando capirai tutti i benefici che puoi trovare nel vivere
> nel mio harem, me ne sarai grata..”
>
> “Io non sarò mai tua!” Xyr scattò indietro furibonda
>
> “Staremo a vedere, il bello di questa mia dimora è che qui il tempo non
> esiste.. e l’eternità è davvero un lungo periodo” il Maestro Ar Akul si
> ritrasse andando a suonare una piccola campanella e subito la bellissima
> Jie arrivò da lui, chinando il capo verso terra “Accompagni Xyr nei suoi
> alloggi, per questa sera il nostro incontro si conclude qui”
>
> Il Maestro attese che Xyr e Jie uscissero, poi tornò ad ammirare il
> soffitto; in pochi attimi la scena proiettata cambiò e all’orizzonte tornò
> a profilarsi la figura della USS Hope, ancora del tutto integra “Se non
> volete andarvene con le buone, vorrà dire che dovrò utilizzare le cattive”
>
>
>
>
> USS Hope - Sala tattica
>
> D.T. 03/11/2396 - Ore 07:28
>
> Nella sala tattica gli ufficiali superiori rimasti a bordo si guardavano
> negli occhi, Strauss aveva già avuto modo di parlare con Bueller ma aveva
> deciso di lasciare che i giovani avessero modo di parlare fra loro senza
> interferire per il momento. Bueller era in piedi, accanto ai finestroni, ed
> osservava l’infinità dello spazio.
>
> “Ricapitoliamo” Ferris fu il primo a prendere la parola “Ci troviamo nel
> luogo in cui dovrebbe trovarsi, almeno in teoria, l'ammasso stellare 4K701,
> chiamato dagli astronomi Nebulosa del Diavolo” fece una piccola pausa,
> tornando ad osservare i colleghi E’ chiamata così per via del colore rosso,
> delle tempeste di plasma che la attraversano e per due buchi neri che sono
> stati da molti considerati degli occhi.. ad ogni modo ogni il Signor Tucci
> aveva rilevato alcuni mutamenti gravitazionali tali che, per le sue stime,
> avrebbero permesso alla nebulosa di aprirsi lasciando vedere una sorta di
> pianeta che non è mai stato né visto né registrato sulle mappe, dato che
> costantemente circondato da tempeste impenetrabili di plasma. Il fatto è
> che non vi è il pianeta, non vi è la nebulosa, e soprattutto non vi sono i
> nostri colleghi, devo pensare che l’intera nebulosa sia stata occultata?"
>
> “Improbabile” la voce di Rest suonò fredda “Vi è solo una probabilità del
> 2,01 per cento che l’intera nebulosa possa essere stata occultata
> totalmente; questa mia conclusione si basa sulla constatazione che per
> qualsivoglia analisi che abbiamo fatto nel lasso di alcuni giorni non
> abbiamo rilevato nessuna emanazione che possa far pensare ad un sistema di
> occultamento, inoltre residuano il problema di come recuperare il
> quantitativo di energia necessaria per un simile sistema e, infine, la
> reazione che potrebbe avere la stessa nebulosa se bombardata con
> l’emissione di qualsivoglia tipo di energia.. tachioni o altro”
>
> “Bene, quindi a questo punto cosa dovrei pensare? Che semplicemente
> abbiano spostato la nebulosa? Qualche giorno fa era qui e ora non si sa?”
> la frustrazione di Bueller era palpabile ma divenne pura perplessità
> osservando lo sguardo che si stavano lanciando fra loro Lon e Rest “State
> scherzando?”
>
> “Noi vulcaniani non scherziamo, non fa parte della nostra cultura ideare
> situazioni atte a provocare l’ilarità dei nostri interlocutori..” rispose
> secco Rest, inarcando un sopracciglio
>
> “Certo, ovviamente..” Bueller sospirò osservando i due “Qual’è la vostra
> idea?”
>
> Basta osservò Rest per poi prendere la parola “Se ci fosse Tucci sarebbe
> tutto più semplice, ad ogni modo io e Rest ieri notte abbiamo avuto una
> lunga conversazione su dove potrebbe essere sparita la nebulosa e.. beh,
> alla fine la soluzione più probabile è che semplicemente si sia spostata di
> dimensione rispetto a noi.. è sempre lì solo che su una dimensione
> leggermente diversa dalla nostra, quel tanto che basta per non essere più
> visibile”
>
> Bueller osservò i due con aria scettica “E come farebbe a spostarsi da una
> dimensione all’altra?”
>
> “La spiegazione ci è venuta in mente per la presenza dei due buchi neri..”
> Basta riprese la parola ma era evidente che non era avvezzo a dare
> spiegazioni così legate all’astrofisica teorica “Abbiamo osservato per ore
> le registrazioni e letto tutti i rapporti che abbiamo potuto leggere..
> tutti concludono con la stessa spiegazione, quella nebulosa non ha senso,
> non dovrebbe esistere”
>
> “In teoria abbiamo di fronte una nebulosa con all’interno due buchi neri..
> nebulosa che per i dati è davvero antica” Rest fece una pausa osservando
> Bueller “A questo punto la probabilità che il materiale della nebulosa non
> fosse stato esaurito dai due buchi neri si avvicina allo zero, eppure da
> tutti i dati che abbiamo trovato la nebulosa non è mai né cresciuta né
> diminuita”
>
> Bueller si massaggiò il collo “Si, credo di capire.. due buchi neri così
> grandi avrebbero dovuto attrarre a sè tutti i gas che compongono la
> nebulosa ed infine far scomparire il fenomeno.. e da qui siete arrivati a
> pensare a dimensioni differenti?”
>
> “In un certo senso si..” Basta prese la parola “Signore, si tratta solo di
> un’ipotesi e non abbiamo avuto il tempo di fare tutte le rilevazioni per
> cercare di capire se la nostra idea è fattibile o meno ma.. parafrasando
> uno dei libri scritti sul suo pianeta, quando giungi ad eliminare tutto ciò
> che è impossibile, qualsiasi cosa resti, per quanto possa sembrare
> improbabile..”
>
> “..non può essere che la verità” Bueller annuì a Basta “Fatevi aiutare
> dalla sezione scientifica, loro sapranno cosa cercare.. o almeno spero”
> sospirò per un attimo “E alla fine viene il problema del finto attacco..
> credo che sia abbastanza chiaro che l’intenzione era spaventarci abbastanza
> da darci alla fuga”
>
> “Si, credo che sia evidente che qualcuno non ci voglia qui.. E devo dire
> che ha studiato davvero un piano complesso per farci abbandonare il luogo”
> la dottoressa Graahn portò le mani sulle ginocchia “Ad ogni modo volevano
> solo farci abbandonare il luogo, non ucciderci”
>
> “Mi duole intervenire ma sono meno ottimista rispetto a Melanne” la voce
> di Caytlin fece voltare tutti nella sua direzione “E’ possibile che quello
> fosse il suo primo tentativo.. diciamo che per ora si è limitato a darci un
> buffetto sulla spalla”
>
> “Quindi per lei potrebbe fare molto di peggio?” Bueller osservò la
> consigliera
>
> “Mi rendo conto che al momento i dati che abbiamo raccolto sono pochi e,
> almeno in teoria, è possibile che il nostro ipotetico “qualcuno” non abbia
> altri modi se non l’intimidazione per farci andare via di qui ma lo ritengo
> improbabile..” Caytlin fece una pausa “E’ più probabile che abbia già
> ottenuto quello che vuole e non gli interessi altro che mandarci via di qui”
>
> “Ma non capisco il perchè..” Bueller si fermò “A meno che l’anomalia non
> abbia a che fare con tutto questo… Tucci era stato chiaro, l’apparizione
> del pianeta fantasma era un evento più unico che raro!”
>
> “Finito l’evento il pianeta tornerà a celarsi dentro la nebulosa e non vi
> sarà più alcun modo per raggiungerlo se non attendere un nuovo evento che
> probabilmente avverrà fra qualche millennio” la voce di Caytlin fece
> sgranare gli occhi a tutti “Si, credo che tutto l’attacco servisse solo per
> ottenere del tempo”
>
> Bueller serrò per un po’ la mascella “Quindi è possibile che i nostri
> uomini si trovino sul pianeta fantasma, e qualcuno ci voglia impedire di
> recuperarli in tempo?”
>
> “Le probabilità si aggirano attorno al 69,34 per cento” rispose Rest
> “Anche se al momento non se ne comprende la motivazione”
>
> Bueller scosse il capo sferrando un pugno al tavolino “Al diavolo il
> perchè! Non abbiamo tempo! Mettete al lavoro la sezione scientifica, voglio
> sapere quanto tempo ci rimane per recuperare i nostri amici e soprattutto
> come raggiungerli!”
>
> ___
>
> Non sono certa di essere stata in grado di spiegare a quali conclusioni si
> è giunti ma:
> - Le tre navi sono rilevate per un brutto scherzetto che ci è stato fatto
> dal Maestro con i nostri sensori
> - La nave è salva ma il Maestro ha proiettato sul soffitto una simulazione
> in cui la nave andava distrutta, quindi Xyr pensa che la Hope non esista più
> - Il Maestro è un misogino che si vuole tenere Xyr e allargare il suo Harem
> - Sulla Hope hanno capito che il Maestro voleva farli fuggire per fargli
> perdere tempo, in modo che non facessero in tempo a capire come raggiungere
> i propri uomini e salvarli.. il pianeta presto tornerà all'interno della
> nebulosa e a quel punto non sarà più raggiungibile
> - La nebulosa si trova in una dimensione leggermente diversa dalla nostra
> (almeno questa è la teoria più papabile) e non si ha idea di come
> raggiungerla..
>
> credo di aver riassunto i punti principali, ma in caso cercherò di
> spiegarmi in seguito ^_^
>
>
>
>
>
>
> <https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail> Mail
> priva di virus. www.avast.com
> <https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail>
> <#m_6333287435127864552_DAB4FAD8-2DD7-40BB-A1B8-4E2AA1F9FDF2>
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