[Stml17] [7.09 - Contrappasso - Tenente JG Catalunya “Luna” Jones della Casata di Klaa (Silvia Bi.)
Ilenia De Battisti
fulmine791 a gmail.com
Gio 13 Lug 2017 21:03:09 CEST
Letto rapidamente dopo il lavoro, spero di rileggerlo magari nel week end,
ma ad una prima lettura mi pare bello e be scritto ^_^
Il giorno 13 luglio 2017 16:54, Silvia Bianchini <ltcomm.sibi a gmail.com> ha
scritto:
> Ciao!!
> scusate il ritardo, ma avevo una bella idea e infatti il brano mi è venuto
> piuttosto lungo.
> Spero che vi piaccia!
>
> buona lettura
> fatemi sapere
>
> baci
> Si.bi.
>
> ========================================
> INCOMING TRANSMISSION
> ========================================
>
> *******************************************
>
> *Brano: 07-09*
>
> *Titolo: Contrappasso*
>
> *Autore: Tenente JG Catalunya “Luna” Jones della Casata di Klaa (aka
> Silvia Bianchini)*
>
> *******************************************
>
>
>
> *USS Hope - Plancia - 23 Marzo 2396, Ore 13:16*
>
>
>
> “Stanno venendo verso di noi ad un quarto di impulso. Tempo all’intercetto
> 5 minuti” disse Luna controllando le rilevazioni dei sensori che erano
> stati portati al massimo da Tucci per cercare di compensare almeno in parte
> il campo di interferenza della Distesa.
>
> “Sig. Dohaan?”
>
> “Tuttii sistemi principali sono inutilizzabili, al momento stiamo usando i
> sistemi ausiliari, ma non c’è backup”
>
> “Quanto le occorre per il ripristino?”
>
> “almeno un paio di giorni… la rete eps principale è andata” disse Dohaan
> alzando leggermente le spalle
>
> “Le do 6 ore” disse Xyr seccamente
>
> “Cercherò di fare miracoli, Comandante” rispose Dohaan uscendo dalla
> Plancia scrollando la testa
>
> “Vorrei ricordarvi che siamo tornati nella distesa e che il campo di
> radiazioni è sempre presente. Sto monitorando un saturimetro di mia
> ideazione e abbiamo ancora al massimo 6 ore prima di riscontrare effetti
> negativi” intervenne la dottoressa
>
> “Ha fatto bene a ricordarlo, comandante” disse Xyr “Sig. Rest, si assicuri
> che gli scudi rimangano sempre polarizzati”
>
> “Riusciamo a chiamarli?” chiese Bueller alzandosi e portandosi alle spalle
> di Rodriguez
>
> “non sarà una chiarissima, ma il segnale dovrebbe superare senza problemi
> le interferenze della distesa”
>
> “Proceda allora”
>
> “Chiamata inviata… non rispondono”
>
> “Non rilevo avarie. C’è una probabilità del 97,89% che ci stiano
> deliberatamente ignorando” fece il vulcaniano
>
> “manteniamo l’Allarme giallo” disse Ferris girandosi verso Rest
>
> Una serie di scossoni colpì la Hope
>
> “Cosa è successo?”
>
> “la Esperenza ha lanciato una serie di onde dal disco deflettore. Non
> rilevo alcun danno” rispose Rodriguez
>
> “Ma cosa stanno facendo?” disse Bueller
>
> “Incremento di antineutrini dal disco deflettore della Esperanza…Luna
> spostaci subito!” disse Tucci allarmato
>
> Senza aspettare altri ordine la giovane al timone manovrò la Hope per
> spostarsi, ma il colpo era troppo vicino e andò a impattare sugli scudi che
> vennero oltrepassati come una lama calda attraversa il burro. Nella loro
> corsa a grande velocità gli antineutrini colpirono i sistemi di
> trasferimento di energia della Hope mandandoli in sovraccarico. I sistemi
> della nave, già compromessi, non ressero allo sforzo e si spensero uno dopo
> l’altro. Rimasero attive solo le batterie di emergenza del supporto vitale
> e della gravità artificiale e, dopo pochi secondi di buio, si accesero
> anche le fioche luci di emergenza.
>
> “Cosa è successo?!”
>
> “La Esperanza ci ha completamente disabilitati. Siamo alla loro mercé”
>
> “Rodriguez, Tucci, andate ad assistere Dohaan nelle riparazioni. Voglio
> l’energia primaria nel minor tempo possibile” disse Bueller
>
> Un altro scossone.
>
> “E ora cosa succede?”
>
> “C’è una probabilità del 92,32% che ci abbiano agganciati con un raggio
> traente”
>
> “ma cosa vogliono fare?”
>
> “Possiamo solo aspettare” rispose laconicamente Xyr
>
> “Signore rilevo una chiamata in ingresso. Solo audio” disse Rest
>
> “Sentiamola”
>
> =/\=Ci avete presi per stupidi… ma vedremo come farete a cavarvela ora
> =/\= la voce di Coleman era fredda come il ghiaccio
>
> “Capitano Coleman, cosa sta facendo?” disse Bueller su tutte le furie
>
> =/\=Abbiamo capito che siete stati voi a mandarci in quella bolla
> temporale… l’abbiamo capito troppo tardi e non abbiamo potuto distruggervi
> anche se ci abbiamo provato mentre stavate per uscire nella nostra epoca.
> Se ci fossimo riusciti, voi non sareste mai stati li… e noi saremmo ancora
> nel 2314 con i nostri cari. È colpa vostra se non rivedremo mai più le
> nostre famiglie. Ora non torneremo nel nostro tempo, ma ci assicureremo che
> neanche voi ci riusciate. State per fare un nuovo giro dentro il
> dodecaedro. Se sarete fortunati passeranno meno di 80 anni prima di
> riuscire ad uscirne=/\=
>
> “è impazzito?! È vero vi abbiamo mandato nella bolla, ma voi stavate per
> distruggere una nave piena di ragazzini!”
>
> =/\=Dalle uova di pidocchio escono pidocchi! Erano solo sporchi klingon.
> Una volta che ci saremo tolti voi dai piedi saremo liberi di fare quello
> che vorremo… nessuno sa della nostra presenza in questa epoca e potremo
> fare un bel po’ di danni. La Flotta stellare che conosco io non avrebbe mai
> fatto pace con i Klingon=/\=
>
> “Potremmo sempre ritrovare la nostra porta mandando delle sonde… fate
> prima a ucciderci” sbottò Bueller
>
> =/\=Non vogliamo uccidervi. Non potremmo attaccare così una nave della
> Federazione… diciamo che è una ripicca… un contrappasso per quello che ci
> avete fatto. E pensate che per voi passerà poco tempo, quando invece ne
> passeranno anni… e non pensate di uscirne facilmente. Abbiamo scoperto che
> un colpo di risonanza impedirà alla traccia temporale di depositarsi.
> Potrete quindi lanciare tutte le sonde che volete, ma non troverete mai la
> corrispondenza temporale. Mettevi comodi, siamo quasi arrivati=/\=
>
> “Si fermi!!”
>
> “Hanno chiuso la comunicazione” disse Rest
>
> Bueller fece vagare lo sguardo sui suoi compagni che lo guardavano in
> cerca di un sostegno che lui stesso faceva fatica a trovare.
>
> Uno scossone.
>
> Una leggera vibrazione.
>
> Poi nulla.
>
> “Credo proprio che siamo rientrati nel dodecaedro” commentò Tucci
>
>
>
> *Distesa Shackleton – Dodecaedro delle Bermuda*
>
> *USS Hope – Ponte 13 – Condotti secondari della distribuzione di energia*
>
> *23 Marzo 2396, Ore 18:21*
>
>
>
> La Hope era ancora senza energia. Le flebili luci di emergenza erano
> l’ultimo baluardo dall’oscurità totale. Tutti gli ingegneri a bordo erano
> al lavoro per far ripartire i sistemi anche perché le batterie di emergenza
> avrebbero fornito energia ai sistemi di sostegno vitale solo per altre 21
> ore.
>
> Dohaan, sdraiato scomodamente nel condotto, stava cercando di ripristinare
> uno delle decine di nodi di distribuzione che erano stati fusi dal colpo
> della Esperanza, o forse dal viaggio nel tempo intorno ad una stella.
>
> “Capo, mi passi il condensatore di flusso. Se sistemiamo questo dovremmo
> far tornare la luce sul ponte 7 e così potremo finalmente avere accesso
> all’iniettore del reattore materia/antimateria e riavviare il nucleo di
> curvatura” disse rivolto al Capo Juliana Moss
>
> “Certo comandante…” disse la bionda sottufficiale dagli occhi di cerbiatta
> sbattendo le ciglia verso di lui
>
> Una vampa di calore lo attraversò e ritirò subito la mano come se le dita
> della ragazza fossero state roventi. Concentrarsi non era più possibile…
> col profumo di vaniglia dello shampoo di lei che si spandeva sempre di più
> in quel cunicolo buio… come aveva fatto a non notarlo prima?
>
> “ehm … ecco ….” Farfugliò provando a concentrarsi, ma con le mani rese
> scivolose dal sudore, una cosa semplice come sostituire il nodo di
> distribuzione, sembrava in quel momento una cosa impossibile da fare.
>
>
>
> *USS Hope – Ponte 7 – Sezione 4 - Alloggi Equipaggio*
>
> *23 Marzo 2396, Ore 18:22*
>
>
>
> Ferris stava girando per il ponte 7. Non aveva molto da fare a quel punto
> e Xyr era molto più brava di lui a controllare che le cose fossero fatte
> nei tempi giusti. Prima di pensare a come uscire dalla situazione in cui si
> trovavano era fondamentale rimettere in linea tutti i sistemi della Hope
> perché, e di questo ne era convinto, avrebbero usato ogni minima risorsa
> per tornare nel loro tempo e bloccare la Esperanza. Stava facendo credere a
> se stesso che il suo camminare per i ponti serviva a dare fiducia
> all’equipaggio, ma in realtà era un modo per non pensare che in quel
> momento era abbastanza inutile. Questo mentre tutti i suoi ufficiali erano
> al lavoro, Tucci era al lavoro per capire meglio come funzionasse il tempo
> ripiegato all’interno del dodecaedro. Basta e le squadre della sicurezza
> stavano controllando i ponti per fornire supporto e trasmettere gli ordini
> nel modo più veloce, e Rodriguez era stato dirottato in sala macchine per
> assistere Dohaan. La dottoressa Graahn aveva il suo bel daffare in
> infermeria tanto che anche Caytlin si era offerta di darle una mano, e Rest
> era al servizio di Xyr, come sempre.
>
> L’unica che poteva capire come poteva sentirsi era la sua migliore amica,
> che però era introvabile dalle 14 in punto, ovvero dalla fine del suo turno
> in plancia, e con il computer e i sensori interni spenti l’unico modo per
> trovarla era andando a setacciare la nave. Non si illudeva di trovarla nel
> suo alloggio sul ponte 4, raramente Luna passava li notte, o il giorno, o
> comunque qualsiasi ora del suo tempo libero e infatti il suo tentativo era
> andato a vuoto. *non capisco nemmeno perché le abbiamo dato una stanza se
> non ci va mai…* pensò Ferris dirigendosi quindi verso l’Hangar. Sperava di
> trovarla sull’Akesh, dove spesso e volentieri Luna passava la notte nella
> spartana scomodità dei vascelli klingon. Questo quando non si trovava
> “ospite” di qualche letto. Trovarla li avrebbe anche aiutato visto che
> l’Akesh era il motivo di facciata per cui la stava cercando, ma come ebbe
> modo di constatare non la trovò neppure lì. In realtà voleva passare un po’
> di tempo con lei anche per assicurarsi che stesse bene dopo il forte stress
> emotivo causato dall’aver rischiato di non esistere più. Così era tornato
> al piano originale ovvero setacciare la nave in cerca di indizi e così
> eccolo lì di fronte alla cabina 31, alloggio del marinaio Neessal, una
> bellissima kriosiana dai lineamenti perfetti, e del marinaio Anne Mayer,
> una delle rare austriache dai capelli neri e la pelle diafana, che sapeva
> essere molto amiche della sua timoniera.
>
> Bussò.
>
> Dopo qualche secondo avvicinò l’orecchio alla porta quel tanto per sentire
> il rumore di cose che vengono frettolosamente nascoste e, avrebbe potuto
> giurarlo, anche il rumore di bottiglie. Con suo gran stupore ad aprire la
> porta trovò proprio Luna a mala pena vestita in slip e una canottina
> leggera che lasciava proprio poco all’immaginazione. Dietro di lei, le due
> ragazze erano sedute, con i volti leggermente arrossati e con la stessa
> mise della sua timoniera, su un materasso evidentemente tirato giù dal
> piano superiore del letto a castello e messo per terra di fronte a quello
> inferiore. Dietro un mobiletto, a malapena nascosta c’erano un paio di
> bottiglie di birra andoriana… vuote.
>
> Appena le due lo videro scattarono in piedi per il saluto.
>
> “pigiama party senza pigiama? Comode, comode” disse Ferris divertito e
> intimamente sollevato
>
> “Sei venuto a ispezionare le truppe, Ferris?” rispose Luna appoggiandosi
> allo stipite
>
> “In realtà stavo cercando te” disse Bueller continuando a occhieggiare le
> grazie delle due giovani
>
> “Allora concentrati su di me… e i miei occhi sono qui” disse portando la
> mano davanti al viso di Ferris e catturandone lo sguardo con le dita per
> portarlo ai suoi occhi
>
> “ehmm sì! Ti stavo cercando perché dovremmo fare un collegamento tra le
> navette e l’Akesh per dare un po’ di energia alla Hope, così Dohaan può
> avere più tempo per…per…” il suo sguardo vagò verso il seno rigonfio del
> marinaio Mayer e fu subito ripreso dallo schioccare di dita di Luna “…per
> ripristinare l’energia principale e magari riuscire a riavviare il nucleo
> di curvatura”
>
> “mmm d’accordo… buona idea, quando va fatto?” disse Luna spostando lo
> sguardo all’indietro dentro la cabina
>
> “anche tra mezz’or…” lo sguardo assassino della mezzosangue klingon lo
> fulminò “tra un paio d’ore andrà benissimo. Non c’è fretta, ma ho pensato
> che prima si fa meglio è. Scusate il disturbo” disse poi rivolto alle due
> marinaie e fece per andarsene poi si girò e mimò con le labbra in direzione
> di Luna un “poi mi racconti tutto” e fece finta di asciugarsi il sudore,
> strappandole una risata. Prima che la porta si richiudesse fece giusto in
> tempo a sentire Luna dire “Allora… dove eravamo rimaste?”
>
>
>
> *USS Hope – Sala Riunioni*
>
> *24 Marzo 2396, Ore 7:47*
>
>
>
> “Grazie all’incessante lavoro delle squadre di manutenzione e in generale
> di tutto l’equipaggio, la rete eps è tornata funzionante in tutti i settori
> chiave e il comandante Dohaan è riuscito a riavviare il motore a curvatura
> pochi minuti fa. Ottimo lavoro comandante” disse Xyr
>
> “Anche grazie al collegamento delle navette che ha fatto da starter,
> ottima idea Capitano. Comunque dovremmo finire tutte le riparazioni entro
> le 13” disse Dohaan schermendosi.
>
> “Possiamo dire che tutto l’equipaggio si è comportato al meglio in questo
> momento di difficoltà. Xyr organizzi poi i turni per dare il giusto riposo
> a tutti” disse Bueller “quindi ora non ci resta che uscire di qui. Idee?
> Tucci?”
>
> “Ci ho pensato tutta la notte e penso che la nostra unica alternativa sia
> analizzare meglio il dodecaedro per capire bene come questo sia formato. Se
> ben ricordate i vertici sono zone di emissione di forte interferenza
> gravitazionale che causa lungo i lati una forte interazione crono-quantica.
> Se riuscissimo a eliminare le zone di emissione o almeno capire il perché
> di queste emissioni potremmo uscire da qui”
>
> “possiamo avvicinarci ai vertici?” disse Xyr
>
> “Ci possiamo provare, ma più ci avviciniamo, più il campo di interferenza
> gravitazionale andrà ad interagire con il nostro nucleo di curvatura. Per
> avvicinarci il più possibile dovremo spegnerlo e muoverci solo con i
> reattori di manovra. Per me nessun problema, ma vi avviso che potrebbe
> essere molto rischioso” intervenne Jones con un lampo negli occhi
>
> “Cerchiamo di ottimizzare i nostri sensori per aumentare il nostro margine
> di avvicinamento. Sig. Rest, è possibile modulare gli scudi per aumentare
> la nostra integrità strutturale? Prevedo che ne avremo bisogno” disse Xyr
> guardando di sbieco Luna
>
> Basta che fino a quel momento era stato in silenzio si mosse sulla sedia
> come disturbato. E in effetti le onde di blu-nero tempesta che percepiva da
> Tucci, ben lontane dal suo ipnotico vorticare, lo stavano alquanto
> disturbando
>
> “Vuole aggiungere qualcosa sig. Basta?” fece Strauss notando il movimento
>
> “no, signore… non io” rispose il betazoide e Bueller capì subito cosa
> voleva dire.
>
> “Qualcun altro? Sig. Tucci?” disse puntando gli occhi sul giovane
> scienziato che sembrava assorto nei suoi pensieri. Niente di strano quindi.
>
> “Ehm in realtà sì c’è qualcosa, ma vorrei studiare meglio la questione”
>
> “Beh intanto ci informi”
>
> “sì... ecco… senza una traccia temporale al momento non possiamo uscire da
> nessuna delle facce del dodecaedro, ma se riuscissimo per ipotesi a
> modulare gli scudi per simularla…a seconda di quanto saremmo stati bravi a
> simularla e i decimali in questo caso sarebbero molto importanti, tanto
> che… addirittura? Eh sì… il margine di errore è a 13 decimali, beh in quel
> caso potremmo ignorare il differenziale di tempo del campo, che è al
> momento incalcolabile”
>
> Un secondo di silenzio mentre tutti i presenti provavano a capire quello
> che Tucci aveva appena detto. A Luna e a Basta si illuminarono gli occhi
> quasi nello stesso tempo, ma lei fu più veloce ad aprire la bocca
>
> “Se non ho capito male il problema è che o tentiamo un’uscita
> rischiosissima per rientrare esattamente o almeno con un piccolo margine
> nel nostro tempo esatto o dobbiamo considerare che esiste un differenziale
> di tempo tra quello che passa qua dentro per via della linea temporale
> ripiegata e quello che passa esternamente”
>
> “Cioè vorrebbe dire che come per la Esperanza erano passati sei mesi ed in
> realtà erano passati 80 anni. Sarebbe come moltiplicare ogni secondo qua
> dentro per 160. Due giorni sarebbero praticamente un anno!” intervenne
> Caytlin
>
> “Non esattamente, il differenziale è incalcolabile perché il tempo essendo
> ripiegato non scorre nello stesso modo, bastano i nostri movimenti dentro
> il dodecaedro e il movimento del dodecaedro stesso a variare l’incognita
> moltiplicativa” disse quindi Tucci
>
> “Quindi stiamo andando sia avanti che in dietro nel tempo a ritmi che non
> possiamo prevedere?” disse Xyr
>
> “Sì, ma abbiamo i dati delle sonde che abbiamo lanciato e posso provare a
> identificare un range di oscillazione”
>
> “Fatto sta che abbiamo bisogno di più dati. Atteniamoci al piano quindi
> andremo a capire cosa produce le onde di interferenza” concluse quindi
> Ferris “quanto tempo ci vorrà per arrivare in prossimità di uno dei
> vertici?”
>
> “Il più vicino dovrebbe essere a quattro ore a pieno impulso” disse Luna
>
> “Appena le riparazioni saranno pronte procediamo. In libertà” concluse
> Ferris
>
>
>
> *USS Hope – Plancia*
>
> *24 Marzo 2396, Ore 17:13*
>
>
>
> “Ci stiamo avvicinando al vertice. Proseguire oltre con il nucleo di
> curvatura attivo non è consigliabile” disse Luna manovrando la Hope
> attraverso quella zona di spazio. Sullo schermo lo spazio bluastro che era
> racchiuso dal dodecaedro stava virando ad un quasi viola intenso mentre le
> interferenze gravimetriche creavano uno spigolo dall’aria molto poco
> rassicurante. Eppure qualcosa sul fondo apparve sui sensori.
>
> “Cos’è quella cosa laggiù?” disse Rodriguez
>
> “Sig. Rest migliorare l’ingrandimento” disse Xyr
>
> “Efficienza dei sensori al massimo. Per osservare meglio il fenomeno
> occorre avvicinarsi” disse Rest “ ma quella cosa sembra una sfera e c’è una
> probabilità del 78,32% che sia artificiale”
>
> “Artificiale? Chi avrebbe mai potuto costruire questa cosa? Possiamo
> avvicinarci con una navetta?” disse Bueller
>
> “L’interferenza gravitazionale è troppo forte, già con questa bellezza ci
> sarà da ballare… una navetta non reggerebbe” disse Luna
>
> “Allora procediamo. Disattivare il nucleo di curvatura. Pieno impulso poi
> reattori di manovra. Tenente Jones. Ci porti più vicino. Sig. Rest si
> assicuri che la polarizzazione degli scudi sia sempre neutra. Non vorrei
> attirare scariche indesiderate”
>
>
>
> La Hope avanzò lentamente cercando di schivare i punti peggiori di
> distorsione, ma più procedeva più lo spazio si addensava di corrente
> gravimetrica tanto che ad un certo punto la spinta dei motori non riuscì
> più a spingere in avanti la nave che già così era sottoposta ad un notevole
> stress.
>
> “Siamo fermi. Non posso portarci più vicini” disse Luna cercando di
> mantenere il controllo della plancia di volo nonostante i forti scossoni.
>
> “Tucci sensori al massimo raccolga quante più informazioni possibili e
> veda di darci una buona notizia. Comunque aveva ragione Rest… quella è
> proprio una sfera e sembra tutto fuorché naturale” disse Bueller guardando
> lo schermo.
>
> In effetti quello che era a tutti gli effetti uno dei venti vertici del
> dodecaedro era una sfera dall’aspetto artificiale visto che era nera,
> lucida e senza alcuna imperfezione.
>
> “Signore, la struttura ha le caratteristiche di una sfera Dyson… questi
> dati sono incredibili!” disse Tucci con entusiasmo quasi ignaro degli
> scossoni che stavano mettendo a dura prova l’equipaggio e la nave
>
> “Siamo tutti molto eccitati per questa scoperta scientifica, ma ha
> scoperto come fare a farci uscire?” disse Bueller frettolosamente
>
> “Situazione della nave?” disse Xyr “e dell’equipaggio?” aggiunse poi dopo
> un secondo di riflessione
>
> “Integrità strutturale al 52% in diminuzione, danni a tutti i ponti, 12
> feriti lievi che sono stati portati in infermeria”
>
> “Allertare le squadre di emergenza e lo staff medico. Luna quanto puoi
> tenerci qui?”
>
> “Più di quanto possa reggere la nave.. ”
>
> “Integrità strutturale al 34%
>
> “Pronti ad invertire la rotta!”
>
> “No! Capitano aspetti un minuto!” disse Tucci con ansia
>
> “Non ce l’abbiamo un minuto!”
>
> “Dobbiamo fare un colpo di risonanza del nucleo di curvatura!”
>
> “La nave si spezzerà in due!” disse Xyr tenendosi alla poltrona per
> evitare di essere sbalzata via
>
> “è l’unico modo Capitano!” disse Tucci
>
> “Se non altro faremo un bel botto… Plancia a Sala Macchine”
>
> =/\=Mi dica Capitano=/\= disse Dohaan
>
> “Preparatevi per un colpo di risonanza del nucleo di curvatura entro 20
> secondi”
>
> =/\=Stiamo tenendo insieme il nucleo con lo scotch, un colpo così e
> rischiamo di finire in pezzi!=/\= disse Dohaan
>
> “Lo so comandante, ma è un ordine”
>
> =/\=vedremo di fare un miracolo allora=/\= disse Dohaan chiudendo la
> comunicazione
>
> “Stato?” disse Xyr
>
> “Integrità strutturale scesa al 27%”
>
> “Abbiamo luce verde dalla sala macchine per il colpo di risonanza”
>
> “Attivare”
>
>
>
> *Distesa Shackleton*
>
> *USS Hope – Infermeria*
>
> *24 Marzo 2396, Ore 18:47*
>
>
>
> “Xyr… Xyr… sta bene?”
>
> L’andoriana aprì gli occhi. Bueller le stava tenendo la testa e stava
> provando a svegliarla. Un sorriso comparve sul suo volto. Quel sorriso
> sbruffone che faceva impazzire tantissime ragazze, ma che su di lei
> usualmente provocava una reazione di rabbia.
>
> “Siamo vivi?” disse lei
>
> “Evidentemente… solo qualche ferito, ma nessuno grave… beh tranne lei”
>
> “io? la nave?” disse provando ad alzarsi, ma il dolore alla testa che fino
> a quel momento non aveva sentito si fece sentire in tutta la sua potenza e
> decise che era meglio stare giù”
>
> “Stia giù comandante, ha una brutta commozione cerebrale” intervenne
> Melanne avvicinandosi
>
> “La nave è danneggiata, ma sostanzialmente intera. Poteva andare peggio”
>
> “Ma cosa…”
>
> “non l’ho capito di preciso quando Tucci l’ha spiegato, ma credo che le
> sfere contenessero particelle di anti-tempo e che fossero controllate da un
> flusso di anti-tachioni”
>
> “la sfera imprigionava una spaccatura spaziotemporale?” disse Xyr portando
> la mano alla testa
>
> “Sì… se l’argomento le interessa sappia che Tucci era al settimo cielo e
> le racocnterà tutto. Per quel che ci riguarda le dico che il colpo di
> risonanza ha spaccato la sfera e a catena si sono distrutte tutte. Il
> dodecaedro non esiste più e senza di lui anche la distesa si sta
> dissolvendo. Se vuole ammirarla dovrà uscire dall’infermeria”
>
> “Ma solo tra 12 ore” intervenne la dottoressa “e poi da parte mia sono
> solo contenta che non ci siano più radiazioni.. .qualcosa in meno di cui
> preoccuparsi”
>
> “Infatti… ora non ci resta che trovare la Esperanza”
> ========================================
> END OF TRANSMISSION
> ========================================
>
>
> P.S. Allora ho lasciato volutamente la parte finale senza troppe
> spiegazioni, ma ho voluto mettere ben in chiaro che siamo tornati nel tempo
> nostro e siamo in tempo per dare la caccia alla Esperanza che alla fine ha
> guadagnato poco più di un giorno di vantaggio.
> Se avete dubbi chiedete, al massimo si cambia qualcosa :D
> ciao!!
>
>
> =========================
> Tenente JG Catalunya 'Luna' Jones della Casata di 'Klaa
> Flight Control Office (CONN)
> USS Hope - NCC-25122-A
> =========================
> "Se hai tutto sotto controllo vuol dire che non stai andando abbastanza
> veloce"
> ______________________________
> Private comunicator: ltcomm.sibi a gmail.com
>
>
> _______________________________________________
> Stml17 mailing list
> Stml17 a gioco.net
> http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml17
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>
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