[Stml17] [08.00] Primi passi nella “Zona dell'Oblio”
Silvia Bianchini
ltcomm.sibi a gmail.com
Gio 27 Lug 2017 07:39:38 CEST
Che spettacolo, Ilenia!
Una situazione davvero complicata :-)
Come ce la caveremo questa volta?
=========================
Tenente JG Catalunya 'Luna' Jones della Casata di 'Klaa
Flight Control Office (CONN)
USS Hope - NCC-25122-A
=========================
"Se hai tutto sotto controllo vuol dire che non stai andando abbastanza
veloce"
______________________________
Private comunicator: ltcomm.sibi a gmail.com
Il 27 lug 2017 2:29 AM, "Franco Carretti" <ferris.bueller a mail.com> ha
scritto:
Teaser fenomenale, gran bella idea. Una "puntata" tutta su un pianeta.
Mi piace molto bravissima... e rapida come al solito
*Sent:* Wednesday, July 26, 2017 at 11:30 PM
*From:* "Ilenia De Battisti" <fulmine791 a gmail.com>
*To:* "USS Hope" <stml17 a gioco.net>
*Subject:* [Stml17] [08.00] Primi passi nella “Zona dell'Oblio”
Grazie a Franco che ha passato rapidamente il turno approfitto della serata
per inviarvi il teaser.. prima un paio di parole. Dato che siamo in estate,
siamo tutti desiderosi di ferie (almeno io si) e sentiamo la necessità di
rilassarci, ho pensato ad un teaser facile facile.. poco impegnativo..
perfetto per l'estate ^___^
Buona lettura!!!
*****************************************
Brano: 08.00
Titolo: Primi passi nella “Zona dell'Oblio”
Autore: Ten. Cmd. Rest figlio di Retok (Ilenia)
*****************************************
Flashback
USS Hope - Plancia
D.T. 24/07/2396 - Ore 08:45
Bueller sbadigliò sulla postazione di comando, la nottata passata con il
guardiamarina Rice era stata talmente intensa che alla fine aveva dormito
ben poco. Avrebbe preferito saltare quel turno in plancia, ma evitò di
chiedere a Xyr di sostituirlo: la giovane andoriana era già
sufficientemente brava, non solo a trovare ogni sua singola svista del
regolamento, ma ad annotarle con cura certosina e ad inviarle ai superiori,
perchè dargli una mano?
Spostò lo sguardo sugli altri presenti in plancia, non c’erano di certo
tutti gli ufficiali superiori a quell’ora. Si trattava di un turno
abbastanza leggero: dopo essere accorsi alla richiesta di aiuto del piccolo
cargo Muizeval, rimasto bloccato svariate ore a causa di un
malfunzionamento del sistema di propulsione, la USS Hope si era sobbarcata
il compito di trainare i malcapitati mercanti sino al sistema planetario
H7.25. Unici ufficiali superiori presenti, all’infuori di Bueller, erano il
tenente Rest alla consolle tattica, Tucci alla consolle scientifica e Luna
accomodata a timone.
Bueller guardò per svariati minuti le spalle di Luna per poi portare lo
sguardo verso Rest, notando solo allora di essere osservato con una strana
espressione, come se avesse in mente una domanda da porre a Bueller ma non
fosse ancora certo di farlo. Ferris si voltò un po’ di più verso il tattico
che, dal canto suo, abbassò rapidamente il capo ad osservare la consolle,
lasciando Bueller un po’ curioso: era davvero riuscito a intravedere
un’emozione sotto la corazza quasi invulnerabile di Rest?
Tornò a guardare di fronte a sè piuttosto annoiato, voltandosi appena
all’arrivo di Xyr “Dovremmo essere quasi giunti al pianeta”
Bueller si limitò ad annuire “Si, dovrebbe essere questione di minuti”
Xyr si voltò in direzione della consolle tattica “Tenente Rest, abbiamo
informazioni più dettagliate su questo sistema H7.25?”
Rest sollevò lo sguardo dalla consolle “Si signore.. Il sistema H7.25 è già
stato mappato: si tratta di un sistema planetario composto da sei pianeti
che ruotano attorno ad una stella nana bianca. Dei sette pianeti solo uno,
Nuwe Berria, si trova nella zona abitabile. Il pianeta è stato rinominato
Nuwe Berria, in onore dei due primi esploratori che, nel 2346, decisero di
impiantarvi una piccola colonia, del tutto ininfluente sino a circa una
decina di anni fa. Successivamente, l’intensificarsi dei commerci in questa
area ha portato ad un netto accrescimento della popolazione sul pianeta”
Luna si voltò dalla consolle “Ci siamo, stiamo per entrare nel sistema
planetario”
Il tenente Ferris si alzò in piedi osservando sullo schermo il pianeta nel
suo splendore “Sembra abbastanza simile al mio pianeta natale”
Tucci alzò il capo dalla propria consolle ed annuì “Confermo.. in effetti
si tratta di un pianeta di classe M, con un diametro pari a 12.918
chilometri, e quindi di poco maggiore a Sol III. Si trova nell’ecosfera del
sistema, il che unito all’atmosfera ricca di azoto ed una buona percentuale
di ossigeno, lo rende un pianeta abitabile. Ha una superficie rocciosa,
seppure per i due terzi sia ricoperto dalle acque. Dai dati in nostro
possesso il pianeta era già stato colonizzato da variegate forme di vita
vegetali ed animali, ma non da forme di vita superiori, e questo ha
permesso la creazione della colonia” alzò il capo ad osservare Bueller
“Direi che è quasi identica a Sol III, escluso il fatto che qui non vi è
mai stata alcuna forma di evoluzione umanoide”
“Signore, ci chiamano dal pianeta, si tratta della governatrice della
colonia” la voce dell’addetto alle comunicazioni risuonò nella plancia
“Sullo schermo..” rispose Bueller tornando ad osservare di fronte a sè
Un volto femminile con due grandi occhi azzurri apparve pochi minuti dopo,
dall’espressione appariva serena e sorridente =^= USS Hope, vi diamo il
benvenuto in questa piccola colonia. Sono la governatrice della colonia,
Sakuko. Non so come ringraziarvi per aver accolto la richiesta d’aiuto di
mio fratello e di averlo riportato sano e salvo, vi prego di accettare il
mio invito di scendere sul pianeta.. farò personalmente in modo che la
vostra visita sia per voi una festa =^=
Ferris osservò per qualche attimo i colleghi “La ringraziamo per l’invito
ma purtroppo siamo attesi altrove e non possiamo fermarci. Siamo stati
lieti di avervi potuto aiutare ma..”
=^= Insisto, per me sarebbe un’offesa personale se non accettasse il nostro
invito. Sono sicura che un piccolo ritardo non creerà tutti questi
problemi! =^= la voce della donna sembrò per qualche attimo alzarsi, come
se il rifiuto di Ferris l’avesse punta sul vivo.
Ferris fece nuovamente segno all’addetto alle comunicazioni di togliere
l’audio, per poi osservare i propri colleghi. La prima a prendere la parola
fu Xyr “Si tratta di una colonia in ampliamento, probabilmente con mire di
divenire un nuovo polo commerciale o vacanziero.. un po’ di pubblicità fra
le navi federali non è mai male.. credo sia per quello che spingono così
tanto per farci scendere sul pianeta”
Ferris sospirò per poi osservare nuovamente l'addetto alle comunicazioni,
ristabilendo il collegamento con la colonia “Molto bene, se è una cosa a
cui tenete così tanto saremo felici di scendere sul vostro pianeta. A
presto.” la comunicazione venne chiusa “Informate la base del nostro cambio
di piani e del nostro ritardo, io andrò ad avvertire il Capitano Strauss”.
Flashback
Shuttle tipo 10 - Plancia
D.T. 24/07/2396 - Ore 09:58
Bueller si guardò attorno un po’ nervoso, tirando leggermente il colletto
dell’uniforme da gala che era stato costretto ad indossare: già detestava
essere stato incastrato a dover partecipare ad un probabile e decisamente
noioso meeting diplomatico con i leader di una colonia decisamente poco
interessante, ma oltretutto non aveva neppure potuto teletrasportarvisi
direttamente. Le interferenze geo-magnetiche rendevano pericoloso il
teletrasporto, e questo lo aveva costretto ad optare per l’utilizzo di una
navetta. Quanto alla tipologia, avrebbe preferito la navetta di Luna ma Xyr
si era opposta, ritenendo una scelta poco oculata presentarsi con una
navetta così corazzata, avrebbe potuto dare un’idea fin troppo bellicosa
dei membri dell’equipaggio.
“Siamo quasi arrivati alla zona di atterraggio” la voce svogliata di Luna
fece desumere a Ferris che neppure lei avesse desiderio di trovarsi lì
“Bene, qualche stretta di mani e poi ripartiamo..” Ferris si avvicinò alla
postazione del timone
“Sperando che siano realmente solo poche strette di mano..” Luna non si
girò a guardare il proprio ufficiale superiore, concentrata com’era
nell’esecuzione dell’atterraggio, ma non sembrava neppure così intenzionata
a nascondere lo scarso interesse che aveva a quell’incontro
“Siamo arrivati al rendez-vous in perfetto orario, come da accordi con i
leader del pianeta Nuwe Berria” Xyr accedette nella piccola plancia
osservando i presenti “Tutti gli ufficiali sono pronti a scendere, ho
ricordato loro il regolamento da applicarsi in queste occasioni e ritengo
siano sufficientemente preparati”
Ferris sorrise tra sè e sè, lui si era annoiato nella piccola plancia ma
pure i suoi colleghi non aveva di certo fatto un viaggio rilassante in
compagnia del suo primo ufficiale “Ah, immagino.. sono certo che sia
riuscita ad istruirli a dovere”
“Atterraggio riuscito” la voce di Luna fece voltare i due ufficiali
superiori “Provvedo all’apertura del portello laterale”
Flashback
Nuwe Berria - Zona di attracco Alfa 03
D.T. 24/07/2396 - Ore 10:15
La zona di attracco appariva ben illuminata, ed in ordine, addobbata con
una serie di decorazioni floreali che spandevano nell’aria un intenso e
penetrante profumo floreale, eppure apparve immediatamente a tutti
piuttosto inquietante. I vari ufficiali, a parte il tenente Rest,
avanzarono per il corridoio con un’espressione perplessa dipinta sul volto,
solo Rodriguez ruppe il silenzio formulando la domanda che tutti si erano
già posti nella propria mente.
“Ma dove diavolo sono tutti?” Paulo si guardò attorno “Qui non c’è neppure
un cane!”
“Insolito” la voce di Rest fece voltare i presenti “In effetti il
cerimoniale, in queste occasioni, prevederebbe che qualcuno sia presente
nel luogo dello sbarco, quantomeno per guidare gli ospiti alla destinazione
prestabilita..”
“Non mi piace affatto questa situazione” Lon si osservò attorno
“Neppure a me..” come tutti gli altri ufficiali, anche Bueller si guardò
attorno con circospezione “Ho quasi la tentazione di risalire sulla navetta
e tornare sulla nave”
=^= Benvenuti, nostri graditi ospiti, su Nuwe Berria. Sono un’unità
informatica incaricata a svolgere le funzioni di accompagnatore virtuale
nella Zona di attracco =^= la voce bassa e profonda che tuonò dagli
altoparlanti fece voltare tutti di scatto =^= Vi pregherei di proseguire
per questo corridoio, in meno di una cinquantina di metri raggiungerete la
hall.. grazie =^=
Ferris fece una smorfia per poi fare un cenno a tutti gli altri ufficiali
superiori di seguirlo, il passo lento e misurato mentre si osservava
attorno con attenzione. Benché il corridoio fosse riccamente decorato ed
abbellito, il non sentire altro suono al di fuori dell’eco sordo dei passi
dei suoi colleghi lo rendeva un po’ nervoso. Possibile che non si sentisse
qualcun altro parlare? Nessun rumore?
Accedette per primo nella hall e vide tutti i suoi dubbi divenire certezza,
dato che anche lì non vi era nessuno ad attenderli. Si voltò a guardare i
colleghi e pure loro apparvero perplessi e disorientati: qualcosa non
andava, lo avevano capito tutti ma non erano ancora certi sul da farsi.
“Tutto questo non ha senso, io direi di tornare sulla navett..” appena Luna
fece un passo per riprendere il corridoio e tornare verso la navetta, una
paratia di spesso metallo scese come una ghigliottina, sigillando il
passaggio “Capitano, hanno chiuso il passaggio!”
=^= Benvenuti nella Zona dell'Oblio =^= la voce della donna si fece
decisamente inquietante
“Sono il Capitano Ferris Bueller, pretendo una spiegazione su quanto sta
accadendo!” Ferris tuonò osservando l’altoparlante da cui aveva udito la
voce della donna “Quello che state ponendo in essere è un sequestro di
persona, pretendo di conoscere le vostre intenzioni!”
=^= Benvenuti nella Zona dell'Oblio =^= la voce si ripeté, mentre nell’aria
si iniziò a spandere un odore piuttosto dolce ed acidulo al tempo stesso.
“Capitano, è un gas anestetico!” la voce della dottoressa Graahn mise tutti
gli ufficiali in allerta.
Tutti i presenti tentarono di trovare un modo di levarsi dai guai: chi
tentando di individuare un passaggio, chi cercando di analizzare
rapidamente la paratia metallica che bloccava il corridoio per tentare di
ritornare sui propri passi ma, alla fine, caddero tutti a terra
addormentati, uno dopo l’altro.
Flashback
USS Hope - Plancia
D.T. 24/07/2396 - Ore 13:52
Strauss occupava la postazione di comando, era stato il primo a spronare
tutti i giovani ufficiali superiori a scendere sul pianeta per imparare
anche la parte decisamente più noiosa, ma oltremodo necessaria, della vita
da ufficiale di un vascello federale: sapeva che in molti, fra cui lo
stesso Ferris, si sarebbero annoiati a morte, ma del resto non sempre è
possibile avere incarichi piacevoli.
“Capitano la navetta è in rientro..” la voce dell’ufficiale alle
comunicazioni fece voltare Strauss “E ci stanno chiamando”
“Molto bene, sullo schermo” Strauss portò la propria attenzione sullo
schermo principale, sorridendo divertito alla vista del volto di Ferris
“Allora, com'è andata?”
Ferris sorrise appena =^= Beh, come ci saremmo aspettati.. svariate strette
di mani e lunghi discorsi sulle potenzialità della loro colonia.. oltre che
a svariate frecciatine su come la Flotta Stellare potrebbe dar loro una
mano nel loro sviluppo =^=
Strauss annuì soddisfatto “Avete notato nulla di particolare o da
segnalare?”
=^= Nulla, le cose sono andate tutte come ci saremmo aspettati =^=
Strauss annuì nuovamente “In questo caso vi aspetto sulla nave. Strauss,
chiudo” quindi fece cenno alla giovane seduta alle comunicazioni di
chiudere il canale “Timoniere, non appena saranno a bordo, riprendere la
rotta stabilita. Curvatura quattro”
Nuwe Berria - Zona detentiva (ubicazione ignota)
D.T. 26/07/2396 - Ore 03:34
Il rumore assordante del metallo sbattuto sulle grate della cella fecero
svegliare di botto Rest dal suo torpore. Erano passate svariate ore da
quando si era risvegliato in quella cella, quasi certamente più di una
giornata, magari anche due, ma la privazione del sonno e del cibo gli
iniziava a rendere difficile mantenere sotto controllo lo scorrere del
tempo. Cosa fosse successo era riuscito in un certo qual modo a
ricostruirlo, erano stati sedati e lui era stato portato lì, ma il motivo
lo lasciava ancora interdetto. Era passato troppo tempo da quando erano
sbarcati perchè nessuno sulla Hope iniziasse a fare domande, cosa stavano
facendo per trovarli?
Nella luce fin troppo fastidiosa della sua piccola prigione, abbassò per
qualche istante lo sguardo, osservando in silenzio il pavimento, solo dopo
un po’ si voltò ad osservare il proprio collega di disavventure: Lon Basta
si era svegliato a sua volta, dallo sguardo era abbastanza evidente che si
sentisse come un animale in gabbia, e del resto non poteva dargli torto.
Rest si soffermò ad osservare il collega riflettendo in silenzio: fra tutti
i membri dell’equipaggio, la scelta di accoppiarlo proprio con Lon suonava
stranamente come uno sgradevole scherzo del destino. Anche Lon non sembrava
affatto felice di dover cooperare con Rest, preferendo cercare qualche modo
per fuggire per i fatti suoi.
Rest continuò ad osservarlo per un po’, poi tornò alle proprie meditazioni:
a parte Lon, non aveva udito la voce di nessuno degli altri, eppure erano
stati tutti sedati al loro arrivo. C’era la possibilità che anche gli altri
fossero bloccati in un’altra delle celle accanto alla sua, ma le
possibilità che ciò fosse reale non superavano il 12%: se fossero stati lì
persone come Ferris o Paulo lo avrebbero saputo tutti all’interno della
costruzione.
“Ti sei fatto qualche idea sulla situazione?” la voce di Lon fece voltare
Rest
“Difficile a dirsi” Rest si interruppe per qualche attimo “La situazione
richiede la ricerca di più informazioni per poter capire come agire” la sua
attenzione si portò verso nord-ovest, direzione dalla quale udiva delle
voci, seppure piuttosto lontane
Lon, notando il leggero cambio di espressione gli si portò accanto
“Informazioni?” si limitò a chiedere per poi restare in silenzio
“Gia.. qualcuno sta parlando di noi, a quanto pare non siamo candidati
idonei alla riprogrammazione”
“La riprogrammazione?” Lon portò il suo sguardo nella stessa direzione di
Rest, ma non avendo lo stesso udito non riusciva a cogliere le parole di
quella conversazione, udendo solo una sorta di chiacchiericcio indistinto
in sottofondo
“Esatto, il controllo mentale che le nostre specie hanno sviluppato per
sostenere il peso dei poteri telepatici impedisce al loro macchinario di
riuscire a riprogrammare la nostra personalità, cosa che con i nostri
colleghi non deve essere accaduto”
Lon abbassò il capo furente, il pensiero non potè che correre a tutti i
suoi amici, finiti chissà dove su quel pianeta, ma soprattutto alla giovane
dottoressa: chissà dov’era e come stava in quel momento Melanne. Rest, dal
canto suo, era sempre silenzioso ed in ascolto.
“Si sono allontanati ulteriormente, non riesco più a sentirli”
Rest si voltò ad osservare Basta: per quanto la cosa lo mettesse in
difficoltà, in quel frangente Lon era la sola persona che potesse aiutarlo,
e la logica lo portava a credere che da solo le possibilità di poter uscire
da quella situazione passassero ad un misero 2,5%.
Lon tornò a guardare con espressione seria e decisamente determinata il
vulcaniano: neppure a lui piaceva dover cooperare proprio con quella spina
nel fianco di Rest, ma la necessità di uscire di lì e ritrovare gli altri
era troppo forte.
“Quindi? Che cosa hai sentito di importante?”
“Vi sono una serie di informazioni che ritengo decisamente a nostro sfavore
al momento. Da quello che ho compreso la nostra nave è ripartita
all’incirca due giorni fa”
“Come sarebbe a dire che sono ripartiti? Il Capitano Strauss non ci avrebbe
mai abbandonato qui!”
“Siamo stati sostituiti a bordo da delle copie che per il momento non dato
hanno alcun segnale, quindi ritengono che il loro piano stia procedendo”
“Che tipo di piano?”
Rest scosse il capo “Non sono entrati nel dettaglio”
Lon sembrò fermarsi a riflettere “Siamo noi il primo equipaggio che è
finito per essere catturato o..”
“..o vi sono altre navi che viaggiano con una serie di ufficiali sostituiti
da delle copie? Non l’hanno detto, ma non credo si possa escludere a
priori” Rest si osservò attorno “Logica vuole che vi sia una possibilità
del 78,3% che la nostra non sia la prima nave a lasciare contro la propria
volontà alcuni ufficiali sul pianeta. Il controllo mentale attraverso la
manipolazione artificiale non è un processo sicuro, richiede un lungo
studio per trovare la giusta calibrazione dell’energia”
“Troppa poca e non riuscirai ad eliminare i ricordi profondi.. troppa e
comprometterai le funzioni neurali del soggetto portandolo anche alla
morte” Lon completò la frase di Rest annuendo “Di questo sarebbero
certamente più competenti Tucci e Graahn”
Rest annuì “Il fatto che la Hope se ne sia andata implica che al momento
non vi sia nessuno in orbita a cercarci.. del resto sarebbe illogico, dato
che per loro tutti noi siamo rientrati a bordo”
Lon sferrò un pugno alla paratia “Maledizione, in che diavolo di situazione
ci siamo andati a cacciare? Dobbiamo andarcene di qui!”
Rest annuì “Esatto, ed il prima possibile.. stanno procedendo ad un
potenziamento del procedimento per tentare una riprogrammazione anche su
noi due. Sanno che ciò potrebbe ucciderci ma..”
“Al momento noi gli siamo più un problema che un’utilità?” concluse Lon,
già conoscendo la risposta “E degli altri? Si sa nulla degli altri?”
“La riprogrammazione sembrerebbe essere andata a buon fine” rispose
laconico Rest
“Ma che dannazione significa che la riprogrammazione è andata bene?”
rispose piuttosto nervoso Lon
Rest lo osservò e si limitò a scuotere il capo “Onestamente, non lo so, non
possiedo sufficienti informazioni per poterlo ipotizzare”
Nuwe Berria - Spolecnost Company (6° piano - ufficio 03)
D.T. 26/07/2396 - Ore 08:34
Bueller era seduto comodamente nel proprio ufficio, giochicchiando con
alcuni rapporti lasciati sulla propria scrivania. La vita da dirigente
della piccola azienda manifatturiera del luogo non lo faceva di certo
impazzire: certo, era pur vero che gli dava tutta la libertà di fare la
corte a tutte le segretarie del piano, ma il tram tram quotidiano lo
annoiava molto. Gettò un occhio sui documenti sulla cima della pila e ne
prese uno, sbuffando sonoramente.
“Qualcosa non va?” la voce di Nancy, la giovane segretaria di Ferris fece
alzare lo sguardo al giovane “Inizi a sbuffare già di prima mattina..
possibile che non sei mai contento?”
“Tesoro, la tua sola assenza finisce per incupire le mie giornate.. è ovvio
che poi mi trovi a sbuffare!” Ferris ammiccò divertito osservando la
procace segretaria “Sai, non ho ancora testato la comodità della scrivania
di questo ufficio, ti va di fare un piccolo test o restiamo sul più
classico divano?”
Nancy sollevò lo sguardo al cielo “Certo che sei sempre pronto a provarci
tu, eh?”
“Mm.. non mi piace semplicemente provarci, mi piace riuscirci..” Bueller si
avvicinò alla giovane tirandola all’interno dell’ufficio “Eddai Nancy, non
farti pregare..”
“Sei qui da soli due giorni e già ti conosce tutto il piano” lo sguardo
malizioso di Nancy fece capire al giovane umano di aver fatto centro “E va
bene, ma tu prima rispondimi? Perchè sbuffavi?”
“A quanto pare sta subentrando una nuova dirigente.. lo sai come sono fatti
quelli, non hanno ancora messo il piede in azienda e già partono con noiosi
rapporti per ricordare a tutti qual’è il comportamento da tenersi sul luogo
di lavoro per massimizzare i profitti.. questa poi, deve essere una sorta
di paranoica.. è arrivata da un paio d’ore e ho già una fila di ammonimenti
che potrebbe sfiorare il soffitto” Bueller iniziò ad accarezzare le spalle
della giovane spingendola delicatamente verso il divano, mentre le apriva
la camicetta “Ad ogni modo non intendo darle soddisfazione, non intendo
modificare il mio modo di fare per farla contenta! Dovrà accettarmi per
quello che sono, punto!”
Nancy ridacchiò divertita “Ed esattamente come saresti tu?”
Ferris stava per rispondere quando udì il sensore della porta ed una voce
femminile impostata e sicura che si stagliava nel silenzio che era sceso
all’interno dell’ufficio “Signor Bueller, avrei necessità di parlare con
lei. E’ presentabile al momento?”
“Dannata Xyr, sempre nel momento sbagliato deve presentarsi” la frase uscì
di getto dalle labbra di Bueller, tanto che Nancy lo osservò sorpresa
“Ma allora la conosci già?”
La domanda lasciò per un attimo Bueller interdetto, mentre una strana
sensazione di deja-vu lo fece divenire pensieroso “No..” rispose senza
grandissima convinzione “Non mi sembra.. no, ma conosco il tipo.. classica
donna in carriera con la mania del controllo” sorrise alla ragazza “Vai nel
bagno, la mando via il prima possibile”
Nancy osservò con espressione incuriosita Bueller prima di andarsi a
nascondere per potersi ricomporre un po’ nel bagnetto dell’ufficio “Sarà ma
per me non me la stai raccontando tutta..”
Ferris si voltò per rispondere alla giovane e procace segretaria ma
l’ennesimo bussare di Xyr lo fece desistere. Prese un profondo respiro e
poi attese qualche istante, più per far esasperare quella dirigente
fastidiosa, piuttosto che per una reale necessità “Avanti”
Xyr fece un paio di passi dentro l’ufficio osservandosi per qualche attimo
intorno con sguardo indagatore, prima di soffermarsi sul volto di Bueller.
Rimase per un attimo interdetta, con la sgradevole sensazione di conoscere
già quel volto: tentò di ripescare nella propria memoria il momento in cui
l’aveva visto per la prima volta ma non vi fu nulla da fare, sentiva di
averlo già visto ma in quel momento gli sfuggiva il dove ed il quando.
“Buongiorno, spero di non aver scelto il momento sbagliato”
Il tono in parte accusatorio di Xyr fece tossicchiare Bueller “No,
assolutamente. Sono io che le chiedo scusa se l’ho fatta attendere sin
troppo ma sa.. ero alle prese con la conclusione di un’importantissima
pratica e..”
“Se avessi avuto voglia di sentirmi raccontare qualche storiella sarei
andata all’asilo, non sarei venuta nel suo ufficio. Ad ogni modo sono qui
solo a ricordarle la riunione delle 13.30, dato che si parlerà delle linee
di condotta da tenersi in ufficio.” Xyr si voltò per dirigersi verso
l’uscita “E faccia uscire la sua importantissima pratica dal bagno, non
sarebbe male se pure lei tornasse ad occuparsi del suo lavoro”
Ferris spalancò gli occhi osservando Xyr lasciare l’ufficio e poi sbuffò
sonoramente “Dannatissima Xyr!”
Nuwe Berria - Sterrevag Observatory (4° piano - ala est)
D.T. 26/07/2396 - Ore: 12:56
Edison era ancora intento allo studio di una serie di dati raccolti
nell’ultima serata attraverso le apparecchiature implementate di recente
nel nuovo osservatorio dell’università di Nuwe Berria: sospirò pesantemente
con una certa tensione addosso. Aveva iniziato quel lavoro da pochi giorni
ma proprio non sembrava trovarsi a suo agio lì. In mezzo a quel manipolo di
esaltati tendeva a sentirsi fuori posto, come se qualcosa dentro di sé gli
urlasse a pieni polmoni che non dovrebbe trovarsi lì ma da tutt’altra
parte. I suoi colleghi avevano iniziato ad ostracizzarlo, quasi ritenendolo
troppo strano per far parte del gruppo, ed in fondo ad Edison probabilmente
non dispiaceva eccessivamente: nessuno di quei fantomatici “esperti” aveva
abbastanza materia grigia per capire la complessità delle sue spiegazioni e
lui era fin troppo stanco di dover costantemente tentare di trovare termini
più semplici per farsi comprendere.
Edison era perso nei suoi pensieri quando qualcuno lo toccò sulla spalla,
facendogli fare un saltino all’indietro per la sorpresa “Ma.. cosa?”
“Dottor Tucci, buongiorno.. avremmo dovuto vederci all’incirca due ore fa.
Ricorda?” la voce di Doohan risuonò nella stanza
Tucci si soffermò per un attimo su quel volto, forse non gli era del tutto
nuovo “Chi l’ha mandata da me? Per caso ci conosciamo?”
Doohan si fermò ad osservarlo, in effetti non ricordava di aver mai visto
quel volto, eppure era andato con una certa sicurezza verso quel giovane,
quasi con la convinzione che fosse lui la persona che stava cercando “No..
beh, non esattamente. Credo di essere andato per esclusione..” fece un
colpetto di tosse “Ad ogni modo mi hanno detto che ha richiesto un
ampliamento del proprio padiglione.. giusto?”
Tucci era ancora interdetto ad osservare il volto di quell’uomo, aveva
sempre avuto una memoria di ferro, eppure non riusciva a ricordare quando
avesse già incontrato quel tizio “Interessante, ha fatto svariati lavori in
questo osservatorio?”
Doohan si fermò per un attimo, ebbe la strana sensazione che tutto questo
fosse normale, come se avesse già avuto a che fare con lui ma non ebbe il
tempo di rispondergli che un giovane scienziato si intromise bruscamente
“Buongiorno”
Doohan si voltò ad osservare il giovane “Buongiorno”
“Lei è l’ingegnere civile, il signor Doohan..”
“E’ esatto” Doohan fece un rapido cenno del capo “Sono qui per il progetto
di ampliamento della sezione di astrofisica teorica”
“Molto bene, venga con me. Mi occuperò io di mostrarle esattamente quali
ampliamenti vorremmo poter apportare” il giovane si spostò attendendo che
Doohan lo seguisse. L’ingegnere rimase per qualche altro attimo ad
osservare Tucci, quel volto gli diceva qualcosa ma non sapeva cosa: restò
lì per qualche altro istante ma, notando l’impazienza del giovane
scienziato, annuì alla sua volta allontanandosi rapidamente da Edison.
Nuwe Berria - Esi Bhe Della Hospital - 2° piano (ufficio 03)
D.T. 26/07/2396 - Ore: 18:26
Melanne aveva da poco finito il proprio turno in reparto e si sentiva
piuttosto felice di aver tolto il camice e aver finalmente potuto indossare
degli abiti civili: fece una piccola smorfia osservando l’ora, si era fatta
convincere da alcune colleghe ad uscire per bere qualcosa ma in effetti non
ne aveva molta voglia. Il lavoro da infermiera iniziava a starle stretto,
in particolar modo lo sguardo che alcuni medici le lanciavano quando gli
faceva notare che vi sono metodi migliori per curare i pazienti.
“Dottoressa, dottoressa..” Rodriguez avanzava con passo sicuro in direzione
di Melanne “Dottoressa, giusto lei cercavo!”
Melanne si voltò con la strana impressione di aver già sentito quella voce,
ed il volto non gli era del tutto sconosciuto, ma non ricordava dove avesse
potuto già vederlo “Sono un’infermiera, e per giunta fuori turno. Mi spiace
ma non posso aiutarla”
“Ah.. avrei giurato fosse un medico!” Rodriguez osservò Melanne per
svariati attimi prima di sospirare “Potrebbe indicarmi qualcuno con cui
potrei parlare? Il mal di schiena oggi mi sta uccidendo!”
Graahn sorrise divertita “Nel reparto di pediatria? Direi nessuno. Sarà
ancora giovane, ma dubito fortemente che possa definirsi in età pediatrica”
fece una leggera pausa osservando ancora il giovane “Esca da qui e vada al
reparto di destra, quello è il pronto soccorso.. sono certa che lì troverà
qualcuno che potrà visitarla”
“Molto bene, la ringrazio allora” Paulo osservò ancora per qualche attimo
la giovane, poi salutò e se ne andò, lasciando Melanne a riflettere su dove
potesse aver già visto quello strano ragazzo.
Nuwe Berria - Jildena Kafejo Pub
D.T. 26/07/2396 - Ore 23:34
Il Jildena Kafejo Pub si stava a poco a poco riempiendo di vita. Non era
mai stato un luogo molto sicuro ma, da quando era stata installata una
caserma per aspiranti top gun, le risse erano divenute una sorta di
routine. Luna era entrata da poco in quel locale e già aveva una gran
voglia di iniziare una rissa: era stata accettata al corso senza nessuna
difficoltà, ma per il momento non le avevano ancora dato modo di poter
dimostrare le proprie capacità e la cosa stava diventando decisamente
frustrante. Le lezioni teoriche la annoiavano a morte, come se in fondo
sapesse già tutto ciò di cui aveva bisogno, eppure non le volevano dare
l’autorizzazione al volo.
Luna si sedette al bancone ordinando il solito ractajino, poi si voltò ad
osservare i vari avventori, dando le spalle all’entrata “Raul, fai partire
quel ferro vecchio e metti su qualche musica decente!”
“Posso?”
La voce calda e suadente di Caitlyn fece bloccare per un attimo Luna:
pensieri e sensazioni forti si risvegliarono in lei, ma quando si voltò a
guardare la giovane non riuscì a ricordare dove l’avesse già incontrata “Ma
certo bellezza, come potrei non voler la compagnia di una ragazza così
bella”
Caitlyn sorrise osservando Luna “Ti sembrerà strano ma per un momento ho
avuto come l’impressione di averti già vista”
Luna annuì “No, non lo trovo affatto strano, anzi.. è stata la stessa
impressione che ho avuto anche io. Forse sei stata nella nuova caserma?”
Caitlyn sorrise apertamente “Sei un pilota, chissà perchè ma lo avevo
pensato..” quindi scosse il capo “No, non sono mai stata lì”
Luna bevve in poche sorsate il proprio drink “Per il momento sono solo un
aspirante top gun, e tu?” sorrise apertamente “Qual’è la tua professione?
Magari capirò dove ti ho visto”
Caitlyn scosse il capo “Non credo.. sono un’insegnante in una piccola
scuola elementare, non credo che tu possa essere venuta lì” quindi fece una
piccola scrollatina di spalle “Ad ogni modo non importa, non credo sia così
importante.. ci verrà in mente prima o poi quando ci siamo già incontrati..”
Luna annuì “Bevi con me?”
“Perchè no..” Caitlyn si sedette accanto a Luna sorridendo “In fondo la
notte è ancora giovane..”
_____________________________________________________________
P.s. Riassunto esplicativo:
Gli ufficiali superiori della Hope sono scesi per poter incontrare la
governatrice del pianeta ma al loro arrivo sono stati tutti anestetizzati.
Poche ore dopo, una serie di “finti” loro sono risaliti a bordo e la Hope
se ne è andata, riprendendo la sua rotta come se nulla fosse successo.
Sul pianeta tutti gli ufficiali della nave hanno iniziato a vivere delle
nuove identità ma hanno dei flashback della loro vita passata:
-
Capitano: dirigente d’azienda
-
Primo ufficiale: dirigente d’azienda
-
Consigliere: insegnante in una scuola elementare
-
Capo operazioni: (si era recato in ospedale per il mal di schiena,
tecnicamente non ho idea di quale lavoro gli sia stato dato)
-
Ingegnere capo: ingegnere civile
-
Ufficiale medico capo: infermiera del reparto di pediatria
-
Ufficiale scientifico: astronomo
-
Timoniere: aspirante top gun
gli unici che al momento mantengono la propria memoria sono Rest e Basta,
che in quanto vulcaniano e betazoide hanno un maggior controllo sulla loro
mente.
Quindi al momento ci sono finti ufficiali, simili ai nostri sulla nave con
Strauss e, sul pianeta, una serie di ufficiali che credono di non essere
degli ufficiali della flotta, seppure di tanto in tanto hanno dei flashback
e delle sensazioni di deja-vu che non riescono a comprendere. Più facile di
così…. ^_^
_______________________________________________ Stml17 mailing list
Stml17 a gioco.net http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml17
====================================
Capitano Ferris Bueller
USS Hope - NCC-25122
Skype Combadge: Silente69
Private comunicator: ferris.bueller a mail.com
www.starfleetitaly.it/hope
===================================
Ma questa storia dell'idolo è una cosa diffusa o solo tra le donne? F.
Bueller (Xyr - 03.14 - Scacco matto)
_______________________________________________
Stml17 mailing list
Stml17 a gioco.net
http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml17
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://gioco.net/pipermail/stml17/attachments/20170727/3a3c17f1/attachment-0001.html>
Maggiori informazioni sulla lista
Stml17