[Stml17] [08.00] Primi passi nella “Zona dell'Oblio”

Massimo Gallo keranydd a gmail.com
Gio 27 Lug 2017 08:54:08 CEST


Cavolo che bel brano!!!
Una missione su un pianeta è perfetta.
Bravissima!

Il 26 lug 2017 11:31 PM, "Ilenia De Battisti" <fulmine791 a gmail.com> ha
scritto:

> Grazie a Franco che ha passato rapidamente il turno approfitto della
> serata per inviarvi il teaser.. prima un paio di parole. Dato che siamo in
> estate, siamo tutti desiderosi di ferie (almeno io si) e sentiamo la
> necessità di rilassarci, ho pensato ad un teaser facile facile.. poco
> impegnativo.. perfetto per l'estate ^___^
>
> Buona lettura!!!
>
>
>
>
> *****************************************
>
> Brano: 08.00
>
> Titolo: Primi passi nella “Zona dell'Oblio”
>
> Autore: Ten. Cmd. Rest figlio di Retok (Ilenia)
>
> *****************************************
>
>
>
>
> Flashback
>
> USS Hope -  Plancia
>
> D.T. 24/07/2396 - Ore 08:45
>
> Bueller sbadigliò sulla postazione di comando, la nottata passata con il
> guardiamarina Rice era stata talmente intensa che alla fine aveva dormito
> ben poco. Avrebbe preferito saltare quel turno in plancia, ma evitò di
> chiedere a Xyr di sostituirlo: la giovane andoriana era già
> sufficientemente brava, non solo a trovare ogni sua singola svista del
> regolamento, ma ad annotarle con cura certosina e ad inviarle ai superiori,
> perchè dargli una mano?
>
> Spostò lo sguardo sugli altri presenti in plancia, non c’erano di certo
> tutti gli ufficiali superiori a quell’ora. Si trattava di un turno
> abbastanza leggero: dopo essere accorsi alla richiesta di aiuto del piccolo
> cargo Muizeval, rimasto bloccato svariate ore a causa di un
> malfunzionamento del sistema di propulsione, la USS Hope si era sobbarcata
> il compito di trainare i malcapitati mercanti sino al sistema planetario
> H7.25. Unici ufficiali superiori presenti, all’infuori di Bueller, erano il
> tenente Rest alla consolle tattica, Tucci alla consolle scientifica e Luna
> accomodata a timone.
>
> Bueller guardò per svariati minuti le spalle di Luna per poi portare lo
> sguardo verso Rest, notando solo allora di essere osservato con una strana
> espressione, come se avesse in mente una domanda da porre a Bueller ma non
> fosse ancora certo di farlo. Ferris si voltò un po’ di più verso il tattico
> che, dal canto suo, abbassò rapidamente il capo ad osservare la consolle,
> lasciando Bueller un po’ curioso: era davvero riuscito a intravedere
> un’emozione sotto la corazza quasi invulnerabile di Rest?
>
> Tornò a guardare di fronte a sè piuttosto annoiato, voltandosi appena
> all’arrivo di Xyr “Dovremmo essere quasi giunti al pianeta”
>
> Bueller si limitò ad annuire “Si, dovrebbe essere questione di minuti”
>
> Xyr si voltò in direzione della consolle tattica “Tenente Rest, abbiamo
> informazioni più dettagliate su questo sistema H7.25?”
>
> Rest sollevò lo sguardo dalla consolle “Si signore.. Il sistema H7.25 è
> già stato mappato: si tratta di un sistema planetario composto da sei
> pianeti che ruotano attorno ad una stella nana bianca. Dei sette pianeti
> solo uno, Nuwe Berria,  si trova nella zona abitabile. Il pianeta è stato
> rinominato Nuwe Berria, in onore dei due primi esploratori che, nel 2346,
> decisero di impiantarvi una piccola colonia, del tutto ininfluente sino a
> circa una decina di anni fa. Successivamente, l’intensificarsi dei commerci
> in questa area ha portato ad un netto accrescimento della popolazione sul
> pianeta”
>
> Luna si voltò dalla consolle “Ci siamo, stiamo per entrare nel sistema
> planetario”
>
> Il tenente Ferris si alzò in piedi osservando sullo schermo il pianeta nel
> suo splendore “Sembra abbastanza simile al mio pianeta natale”
>
> Tucci alzò il capo dalla propria consolle ed annuì “Confermo.. in effetti
> si tratta di un pianeta di classe M, con un diametro pari a 12.918
> chilometri, e quindi di poco maggiore a Sol III. Si trova nell’ecosfera del
> sistema, il che unito all’atmosfera ricca di azoto ed una buona percentuale
> di ossigeno, lo rende un pianeta abitabile. Ha una superficie rocciosa,
> seppure per i due terzi sia ricoperto dalle acque. Dai dati in nostro
> possesso il pianeta era già stato colonizzato da variegate forme di vita
> vegetali ed animali, ma non da forme di vita superiori, e questo ha
> permesso la creazione della colonia” alzò il capo ad osservare Bueller
> “Direi che è quasi identica a Sol III, escluso il fatto che qui non vi è
> mai stata alcuna forma di evoluzione umanoide”
>
> “Signore, ci chiamano dal pianeta, si tratta della governatrice della
> colonia” la voce dell’addetto alle comunicazioni risuonò nella plancia
>
> “Sullo schermo..” rispose Bueller tornando ad osservare di fronte a sè
>
> Un volto femminile con due grandi occhi azzurri apparve pochi minuti dopo,
> dall’espressione appariva serena e sorridente =^= USS Hope, vi diamo il
> benvenuto in questa piccola colonia. Sono la governatrice della colonia,
> Sakuko. Non so come ringraziarvi per aver accolto la richiesta d’aiuto di
> mio fratello e di averlo riportato sano e salvo, vi prego di accettare il
> mio invito di scendere sul pianeta.. farò personalmente in modo che la
> vostra visita sia per voi una festa =^=
>
> Ferris osservò per qualche attimo i colleghi “La ringraziamo per l’invito
> ma purtroppo siamo attesi altrove e non possiamo fermarci. Siamo stati
> lieti di avervi potuto aiutare ma..”
>
> =^= Insisto, per me sarebbe un’offesa personale se non accettasse il
> nostro invito. Sono sicura che un piccolo ritardo non creerà tutti questi
> problemi! =^= la voce della donna sembrò per qualche attimo alzarsi, come
> se il rifiuto di Ferris l’avesse punta sul vivo.
>
> Ferris fece nuovamente segno all’addetto alle comunicazioni di togliere
> l’audio, per poi osservare i propri colleghi. La prima a prendere la parola
> fu Xyr “Si tratta di una colonia in ampliamento, probabilmente con mire di
> divenire un nuovo polo commerciale o vacanziero.. un po’ di pubblicità fra
> le navi federali non è mai male.. credo sia per quello che spingono così
> tanto per farci scendere sul pianeta”
>
> Ferris sospirò per poi osservare nuovamente l'addetto alle comunicazioni,
> ristabilendo il collegamento con la colonia “Molto bene, se è una cosa a
> cui tenete così tanto saremo felici di scendere sul vostro pianeta. A
> presto.” la comunicazione venne chiusa “Informate la base del nostro cambio
> di piani e del nostro ritardo, io andrò ad avvertire il Capitano Strauss”.
>
>
>
>
> Flashback
>
> Shuttle tipo 10 -  Plancia
>
> D.T. 24/07/2396 - Ore 09:58
>
> Bueller si guardò attorno un po’ nervoso, tirando leggermente il colletto
> dell’uniforme da gala che era stato costretto ad indossare: già detestava
> essere stato incastrato a dover partecipare ad un probabile e decisamente
> noioso meeting diplomatico con i leader di una colonia decisamente poco
> interessante, ma oltretutto non aveva neppure potuto teletrasportarvisi
> direttamente. Le interferenze geo-magnetiche rendevano pericoloso il
> teletrasporto, e questo lo aveva costretto ad optare per l’utilizzo di una
> navetta. Quanto alla tipologia, avrebbe preferito la navetta di Luna ma Xyr
> si era opposta, ritenendo una scelta poco oculata presentarsi con una
> navetta così corazzata, avrebbe potuto dare un’idea fin troppo bellicosa
> dei membri dell’equipaggio.
>
> “Siamo quasi arrivati alla zona di atterraggio” la voce svogliata di Luna
> fece desumere a Ferris che neppure lei avesse desiderio di trovarsi lì
>
> “Bene, qualche stretta di mani e poi ripartiamo..” Ferris si avvicinò alla
> postazione del timone
>
> “Sperando che siano realmente solo poche strette di mano..” Luna non si
> girò a guardare il proprio ufficiale superiore, concentrata com’era
> nell’esecuzione dell’atterraggio, ma non sembrava neppure così intenzionata
> a nascondere lo scarso interesse che aveva a quell’incontro
>
> “Siamo arrivati al rendez-vous in perfetto orario, come da accordi con i
> leader del pianeta Nuwe Berria” Xyr accedette nella piccola plancia
> osservando i presenti “Tutti gli ufficiali sono pronti a scendere, ho
> ricordato loro il regolamento da applicarsi in queste occasioni e ritengo
> siano sufficientemente preparati”
>
> Ferris sorrise tra sè e sè, lui si era annoiato nella piccola plancia ma
> pure i suoi colleghi non aveva di certo fatto un viaggio rilassante in
> compagnia del suo primo ufficiale “Ah, immagino.. sono certo che sia
> riuscita ad istruirli a dovere”
>
> “Atterraggio riuscito” la voce di Luna fece voltare i due ufficiali
> superiori “Provvedo all’apertura del portello laterale”
>
>
>
>
> Flashback
>
> Nuwe Berria - Zona di attracco Alfa 03
>
> D.T. 24/07/2396 - Ore 10:15
>
> La zona di attracco appariva ben illuminata, ed in ordine, addobbata con
> una serie di decorazioni floreali che spandevano nell’aria un intenso e
> penetrante profumo floreale, eppure apparve immediatamente a tutti
> piuttosto inquietante. I vari ufficiali, a parte il tenente Rest,
> avanzarono per il corridoio con un’espressione perplessa dipinta sul volto,
> solo Rodriguez ruppe il silenzio formulando la domanda che tutti si erano
> già posti nella propria mente.
>
> “Ma dove diavolo sono tutti?” Paulo si guardò attorno “Qui non c’è neppure
> un cane!”
>
> “Insolito” la voce di Rest fece voltare i presenti “In effetti il
> cerimoniale, in queste occasioni, prevederebbe che qualcuno sia presente
> nel luogo dello sbarco, quantomeno per guidare gli ospiti alla destinazione
> prestabilita..”
>
> “Non mi piace affatto questa situazione” Lon si osservò attorno
>
> “Neppure a me..” come tutti gli altri ufficiali, anche Bueller si guardò
> attorno con circospezione “Ho quasi la tentazione di risalire sulla navetta
> e tornare sulla nave”
>
> =^= Benvenuti, nostri graditi ospiti, su Nuwe Berria. Sono un’unità
> informatica incaricata a svolgere le funzioni di accompagnatore virtuale
> nella Zona di attracco =^= la voce bassa e profonda che tuonò dagli
> altoparlanti fece voltare tutti di scatto =^= Vi pregherei di proseguire
> per questo corridoio, in meno di una cinquantina di metri raggiungerete la
> hall.. grazie =^=
>
> Ferris fece una smorfia per poi fare un cenno a tutti gli altri ufficiali
> superiori di seguirlo, il passo lento e misurato mentre si osservava
> attorno con attenzione. Benché il corridoio fosse riccamente decorato ed
> abbellito, il non sentire altro suono al di fuori dell’eco sordo dei passi
> dei suoi colleghi lo rendeva un po’ nervoso. Possibile che non si sentisse
> qualcun altro parlare? Nessun rumore?
>
> Accedette per primo nella hall e vide tutti i suoi dubbi divenire
> certezza, dato che anche lì non vi era nessuno ad attenderli. Si voltò a
> guardare i colleghi e pure loro apparvero perplessi e disorientati:
> qualcosa non andava, lo avevano capito tutti ma non erano ancora certi sul
> da farsi.
>
> “Tutto questo non ha senso, io direi di tornare sulla navett..” appena
> Luna fece un passo per riprendere il corridoio e tornare verso la navetta,
> una paratia di spesso metallo scese come una ghigliottina, sigillando il
> passaggio “Capitano, hanno chiuso il passaggio!”
>
> =^= Benvenuti nella Zona dell'Oblio =^= la voce della donna si fece
> decisamente inquietante
>
> “Sono il Capitano Ferris Bueller, pretendo una spiegazione su quanto sta
> accadendo!” Ferris tuonò osservando l’altoparlante da cui aveva udito la
> voce della donna “Quello che state ponendo in essere è un sequestro di
> persona, pretendo di conoscere le vostre intenzioni!”
>
> =^= Benvenuti nella Zona dell'Oblio =^= la voce si ripeté, mentre
> nell’aria si iniziò a spandere un odore piuttosto dolce ed acidulo al tempo
> stesso.
>
> “Capitano, è un gas anestetico!” la voce della dottoressa Graahn mise
> tutti gli ufficiali in allerta.
>
> Tutti i presenti tentarono di trovare un modo di levarsi dai guai: chi
> tentando di individuare un passaggio, chi cercando di analizzare
> rapidamente la paratia metallica che bloccava il corridoio per tentare di
> ritornare sui propri passi  ma, alla fine, caddero tutti a terra
> addormentati, uno dopo l’altro.
>
>
>
>
> Flashback
>
> USS Hope -  Plancia
>
> D.T. 24/07/2396 - Ore 13:52
>
> Strauss occupava la postazione di comando, era stato il primo a spronare
> tutti i giovani ufficiali superiori a scendere sul pianeta per imparare
> anche la parte decisamente più noiosa, ma oltremodo necessaria, della vita
> da ufficiale di un vascello federale: sapeva che in molti, fra cui lo
> stesso Ferris, si sarebbero annoiati a morte, ma del resto non sempre è
> possibile avere incarichi piacevoli.
>
> “Capitano la navetta è in rientro..” la voce dell’ufficiale alle
> comunicazioni fece voltare Strauss “E ci stanno chiamando”
>
> “Molto bene, sullo schermo” Strauss portò la propria attenzione sullo
> schermo principale, sorridendo divertito alla vista del volto di Ferris
> “Allora, com'è andata?”
>
> Ferris sorrise appena =^= Beh, come ci saremmo aspettati.. svariate
> strette di mani e lunghi discorsi sulle potenzialità della loro colonia..
> oltre che a svariate frecciatine su come la Flotta Stellare potrebbe dar
> loro una mano nel loro sviluppo =^=
>
> Strauss annuì soddisfatto “Avete notato nulla di particolare o da
> segnalare?”
>
> =^= Nulla, le cose sono andate tutte come ci saremmo aspettati =^=
>
> Strauss annuì nuovamente “In questo caso vi aspetto sulla nave. Strauss,
> chiudo” quindi fece cenno alla giovane seduta alle comunicazioni di
> chiudere il canale “Timoniere, non appena saranno a bordo, riprendere la
> rotta stabilita. Curvatura quattro”
>
>
>
>
> Nuwe Berria - Zona detentiva (ubicazione ignota)
>
> D.T. 26/07/2396 - Ore 03:34
>
> Il rumore assordante del metallo sbattuto sulle grate della cella fecero
> svegliare di botto Rest dal suo torpore. Erano passate svariate ore da
> quando si era risvegliato in quella cella, quasi certamente più di una
> giornata, magari anche due, ma la privazione del sonno e del cibo gli
> iniziava a rendere difficile mantenere sotto controllo lo scorrere del
> tempo. Cosa fosse successo era riuscito in un certo qual modo a
> ricostruirlo, erano stati sedati e lui era stato portato lì, ma il motivo
> lo lasciava ancora interdetto. Era passato troppo tempo da quando erano
> sbarcati perchè nessuno sulla Hope iniziasse a fare domande, cosa stavano
> facendo per trovarli?
>
> Nella luce fin troppo fastidiosa della sua piccola prigione, abbassò per
> qualche istante lo sguardo, osservando in silenzio il pavimento, solo dopo
> un po’ si voltò ad osservare il proprio collega di disavventure: Lon Basta
> si era svegliato a sua volta, dallo sguardo era abbastanza evidente che si
> sentisse come un animale in gabbia, e del resto non poteva dargli torto.
> Rest si soffermò ad osservare il collega riflettendo in silenzio: fra tutti
> i membri dell’equipaggio, la scelta di accoppiarlo proprio con Lon suonava
> stranamente come uno sgradevole scherzo del destino. Anche Lon non sembrava
> affatto felice di dover cooperare con Rest, preferendo cercare qualche modo
> per fuggire per i fatti suoi.
>
> Rest continuò ad osservarlo per un po’, poi tornò alle proprie
> meditazioni: a parte Lon, non aveva udito la voce di nessuno degli altri,
> eppure erano stati tutti sedati al loro arrivo. C’era la possibilità che
> anche gli altri fossero bloccati in un’altra delle celle accanto alla sua,
> ma le possibilità che ciò fosse reale non superavano il 12%: se fossero
> stati lì persone come Ferris o Paulo lo avrebbero saputo tutti all’interno
> della costruzione.
>
> “Ti sei fatto qualche idea sulla situazione?” la voce di Lon fece voltare
> Rest
>
> “Difficile a dirsi” Rest si interruppe per qualche attimo “La situazione
> richiede la ricerca di più informazioni per poter capire come agire” la sua
> attenzione si portò verso nord-ovest, direzione dalla quale udiva delle
> voci, seppure piuttosto lontane
>
> Lon, notando il leggero cambio di espressione gli si portò accanto
> “Informazioni?” si limitò a chiedere per poi restare in silenzio
>
> “Gia.. qualcuno sta parlando di noi, a quanto pare non siamo candidati
> idonei alla riprogrammazione”
>
> “La riprogrammazione?” Lon portò il suo sguardo nella stessa direzione di
> Rest, ma non avendo lo stesso udito non riusciva a cogliere le parole di
> quella conversazione, udendo solo una sorta di chiacchiericcio indistinto
> in sottofondo
>
> “Esatto, il controllo mentale che le nostre specie hanno sviluppato per
> sostenere il peso dei poteri telepatici impedisce al loro macchinario di
> riuscire a riprogrammare la nostra personalità, cosa che con i nostri
> colleghi non deve essere accaduto”
>
> Lon abbassò il capo furente, il pensiero non potè che correre a tutti i
> suoi amici, finiti chissà dove su quel pianeta, ma soprattutto alla giovane
> dottoressa: chissà dov’era e come stava in quel momento Melanne. Rest, dal
> canto suo, era sempre silenzioso ed in ascolto.
>
> “Si sono allontanati ulteriormente, non riesco più a sentirli”
>
> Rest si voltò ad osservare Basta: per quanto la cosa lo mettesse in
> difficoltà, in quel frangente Lon era la sola persona che potesse aiutarlo,
> e la logica lo portava a credere che da solo le possibilità di poter uscire
> da quella situazione passassero ad un misero 2,5%.
>
> Lon tornò a guardare con espressione seria e decisamente determinata il
> vulcaniano: neppure a lui piaceva dover cooperare proprio con quella spina
> nel fianco di Rest, ma la necessità di uscire di lì e ritrovare gli altri
> era troppo forte.
>
> “Quindi? Che cosa hai sentito di importante?”
>
> “Vi sono una serie di informazioni che ritengo decisamente a nostro
> sfavore al momento. Da quello che ho compreso la nostra nave è ripartita
> all’incirca due giorni fa”
>
> “Come sarebbe a dire che sono ripartiti? Il Capitano Strauss non ci
> avrebbe mai abbandonato qui!”
>
> “Siamo stati sostituiti a bordo da delle copie che per il momento non dato
> hanno alcun segnale, quindi ritengono che il loro piano stia procedendo”
>
> “Che tipo di piano?”
>
> Rest scosse il capo “Non sono entrati nel dettaglio”
>
> Lon sembrò fermarsi a riflettere “Siamo noi il primo equipaggio che è
> finito per essere catturato o..”
>
> “..o vi sono altre navi che viaggiano con una serie di ufficiali
> sostituiti da delle copie? Non l’hanno detto, ma non credo si possa
> escludere a priori” Rest si osservò attorno “Logica vuole che vi sia una
> possibilità del 78,3% che la nostra non sia la prima nave a lasciare contro
> la propria volontà alcuni ufficiali sul pianeta. Il controllo mentale
> attraverso la manipolazione artificiale non è un processo sicuro, richiede
> un lungo studio per trovare la giusta calibrazione dell’energia”
>
> “Troppa poca e non riuscirai ad eliminare i ricordi profondi.. troppa e
> comprometterai le funzioni neurali del soggetto portandolo anche alla
> morte” Lon completò la frase di Rest annuendo “Di questo sarebbero
> certamente più competenti Tucci e Graahn”
>
> Rest annuì “Il fatto che la Hope se ne sia andata implica che al momento
> non vi sia nessuno in orbita a cercarci.. del resto sarebbe illogico, dato
> che per loro tutti noi siamo rientrati a bordo”
>
> Lon sferrò un pugno alla paratia “Maledizione, in che diavolo di
> situazione ci siamo andati a cacciare? Dobbiamo andarcene di qui!”
>
> Rest annuì “Esatto, ed il prima possibile.. stanno procedendo ad un
> potenziamento del procedimento per tentare una riprogrammazione anche su
> noi due. Sanno che ciò potrebbe ucciderci ma..”
>
> “Al momento noi gli siamo più un problema che un’utilità?” concluse Lon,
> già conoscendo la risposta “E degli altri? Si sa nulla degli altri?”
>
> “La riprogrammazione sembrerebbe essere andata a buon fine” rispose
> laconico Rest
>
> “Ma che dannazione significa che la riprogrammazione è andata bene?”
> rispose piuttosto nervoso Lon
>
> Rest lo osservò e si limitò a scuotere il capo “Onestamente, non lo so,
> non possiedo sufficienti informazioni per poterlo ipotizzare”
>
>
>
>
> Nuwe Berria - Spolecnost Company (6° piano - ufficio 03)
>
> D.T. 26/07/2396 - Ore 08:34
>
> Bueller era seduto comodamente nel proprio ufficio, giochicchiando con
> alcuni rapporti lasciati sulla propria scrivania. La vita da dirigente
> della piccola azienda manifatturiera del luogo non lo faceva di certo
> impazzire: certo, era pur vero che gli dava tutta la libertà di fare la
> corte a tutte le segretarie del piano, ma il tram tram quotidiano lo
> annoiava molto. Gettò un occhio sui documenti sulla cima della pila e ne
> prese uno, sbuffando sonoramente.
>
> “Qualcosa non va?” la voce di Nancy, la giovane segretaria di Ferris fece
> alzare lo sguardo al giovane “Inizi a sbuffare già di prima mattina..
> possibile che non sei mai contento?”
>
> “Tesoro, la tua sola assenza finisce per incupire le mie giornate.. è
> ovvio che poi mi trovi a sbuffare!” Ferris ammiccò divertito osservando la
> procace segretaria “Sai, non ho ancora testato la comodità della scrivania
> di questo ufficio, ti va di fare un piccolo test o restiamo sul più
> classico divano?”
>
> Nancy sollevò lo sguardo al cielo “Certo che sei sempre pronto a provarci
> tu, eh?”
>
> “Mm.. non mi piace semplicemente provarci, mi piace riuscirci..” Bueller
> si avvicinò alla giovane tirandola all’interno dell’ufficio “Eddai Nancy,
> non farti pregare..”
>
> “Sei qui da soli due giorni e già ti conosce tutto il piano” lo sguardo
> malizioso di Nancy fece capire al giovane umano di aver fatto centro “E va
> bene, ma tu prima rispondimi? Perchè sbuffavi?”
>
> “A quanto pare sta subentrando una nuova dirigente.. lo sai come sono
> fatti quelli, non hanno ancora messo il piede in azienda e già partono con
> noiosi rapporti per ricordare a tutti qual’è il comportamento da tenersi
> sul luogo di lavoro per massimizzare i profitti.. questa poi, deve essere
> una sorta di paranoica.. è arrivata da un paio d’ore e ho già una fila di
> ammonimenti che potrebbe sfiorare il soffitto” Bueller iniziò ad
> accarezzare le spalle della giovane spingendola delicatamente verso il
> divano, mentre le apriva la camicetta “Ad ogni modo non intendo darle
> soddisfazione, non intendo modificare il mio modo di fare per farla
> contenta! Dovrà accettarmi per quello che sono, punto!”
>
> Nancy ridacchiò divertita “Ed esattamente come saresti tu?”
>
> Ferris stava per rispondere quando udì il sensore della porta ed una voce
> femminile impostata e sicura che si stagliava nel silenzio che era sceso
> all’interno dell’ufficio “Signor Bueller, avrei necessità di parlare con
> lei. E’ presentabile al momento?”
>
> “Dannata Xyr, sempre nel momento sbagliato deve presentarsi” la frase uscì
> di getto dalle labbra di Bueller, tanto che Nancy lo osservò sorpresa
>
> “Ma allora la conosci già?”
>
> La domanda lasciò per un attimo Bueller interdetto, mentre una strana
> sensazione di deja-vu lo fece divenire pensieroso “No..” rispose senza
> grandissima convinzione “Non mi sembra.. no, ma conosco il tipo.. classica
> donna in carriera con la mania del controllo” sorrise alla ragazza “Vai nel
> bagno, la mando via il prima possibile”
>
> Nancy osservò con espressione incuriosita Bueller prima di andarsi a
> nascondere per potersi ricomporre un po’ nel bagnetto dell’ufficio “Sarà ma
> per me non me la stai raccontando tutta..”
>
> Ferris si voltò per rispondere alla giovane e procace segretaria ma
> l’ennesimo bussare di Xyr lo fece desistere. Prese un profondo respiro e
> poi attese qualche istante, più per far esasperare quella dirigente
> fastidiosa, piuttosto che per una reale necessità “Avanti”
>
> Xyr fece un paio di passi dentro l’ufficio osservandosi per qualche attimo
> intorno con sguardo indagatore, prima di soffermarsi sul volto di Bueller.
> Rimase per un attimo interdetta, con la sgradevole sensazione di conoscere
> già quel volto: tentò di ripescare nella propria memoria il momento in cui
> l’aveva visto per la prima volta ma non vi fu nulla da fare, sentiva di
> averlo già visto ma in quel momento gli sfuggiva il dove ed il quando.
>
> “Buongiorno, spero di non aver scelto il momento sbagliato”
>
> Il tono in parte accusatorio di Xyr fece tossicchiare Bueller “No,
> assolutamente. Sono io che le chiedo scusa se l’ho fatta attendere sin
> troppo ma sa.. ero alle prese con la conclusione di un’importantissima
> pratica e..”
>
> “Se avessi avuto voglia di sentirmi raccontare qualche storiella sarei
> andata all’asilo, non sarei venuta nel suo ufficio. Ad ogni modo sono qui
> solo a ricordarle la riunione delle 13.30, dato che si parlerà delle linee
> di condotta da tenersi in ufficio.” Xyr si voltò per dirigersi verso
> l’uscita “E faccia uscire la sua importantissima pratica dal bagno, non
> sarebbe male se pure lei tornasse ad occuparsi del suo lavoro”
>
> Ferris spalancò gli occhi osservando Xyr lasciare l’ufficio e poi sbuffò
> sonoramente “Dannatissima Xyr!”
>
>
>
>
> Nuwe Berria - Sterrevag Observatory (4° piano - ala est)
>
> D.T. 26/07/2396 - Ore: 12:56
>
> Edison era ancora intento allo studio di una serie di dati raccolti
> nell’ultima serata attraverso le apparecchiature implementate di recente
> nel nuovo osservatorio dell’università di Nuwe Berria: sospirò pesantemente
> con una certa tensione addosso. Aveva iniziato quel lavoro da pochi giorni
> ma proprio non sembrava trovarsi a suo agio lì. In mezzo a quel manipolo di
> esaltati tendeva a sentirsi fuori posto, come se qualcosa dentro di sé gli
> urlasse a pieni polmoni che non dovrebbe trovarsi lì ma da tutt’altra
> parte. I suoi colleghi avevano iniziato ad ostracizzarlo, quasi ritenendolo
> troppo strano per far parte del gruppo, ed in fondo ad Edison probabilmente
> non dispiaceva eccessivamente: nessuno di quei fantomatici “esperti” aveva
> abbastanza materia grigia per capire la complessità delle sue spiegazioni e
> lui era fin troppo stanco di dover costantemente tentare di trovare termini
> più semplici per farsi comprendere.
>
> Edison era perso nei suoi pensieri quando qualcuno lo toccò sulla spalla,
> facendogli fare un saltino all’indietro per la sorpresa “Ma.. cosa?”
>
> “Dottor Tucci, buongiorno.. avremmo dovuto vederci all’incirca due ore fa.
> Ricorda?” la voce di Doohan risuonò nella stanza
>
> Tucci si soffermò per un attimo su quel volto, forse non gli era del tutto
> nuovo “Chi l’ha mandata da me? Per caso ci conosciamo?”
>
> Doohan si fermò ad osservarlo, in effetti non ricordava di aver mai visto
> quel volto, eppure era andato con una certa sicurezza verso quel giovane,
> quasi con la convinzione che fosse lui la persona che stava cercando “No..
> beh, non esattamente. Credo di essere andato per esclusione..” fece un
> colpetto di tosse “Ad ogni modo mi hanno detto che ha richiesto un
> ampliamento del proprio padiglione.. giusto?”
>
> Tucci era ancora interdetto ad osservare il volto di quell’uomo, aveva
> sempre avuto una memoria di ferro, eppure non riusciva a ricordare quando
> avesse già incontrato quel tizio “Interessante, ha fatto svariati lavori in
> questo osservatorio?”
>
> Doohan si fermò per un attimo, ebbe la strana sensazione che tutto questo
> fosse normale, come se avesse già avuto a che fare con lui ma non ebbe il
> tempo di rispondergli che un giovane scienziato si intromise bruscamente
>
> “Buongiorno”
>
> Doohan si voltò ad osservare il giovane “Buongiorno”
>
> “Lei è l’ingegnere civile, il signor Doohan..”
>
> “E’ esatto” Doohan fece un rapido cenno del capo “Sono qui per il progetto
> di ampliamento della sezione di astrofisica teorica”
>
> “Molto bene, venga con me. Mi occuperò io di mostrarle esattamente quali
> ampliamenti vorremmo poter apportare” il giovane si spostò attendendo che
> Doohan lo seguisse. L’ingegnere rimase per qualche altro attimo ad
> osservare Tucci, quel volto gli diceva qualcosa ma non sapeva cosa: restò
> lì per qualche altro istante ma, notando l’impazienza del giovane
> scienziato, annuì alla sua volta allontanandosi rapidamente da Edison.
>
>
>
>
> Nuwe Berria - Esi Bhe Della Hospital -  2° piano (ufficio 03)
>
> D.T. 26/07/2396 - Ore: 18:26
>
> Melanne aveva da poco finito il proprio turno in reparto e si sentiva
> piuttosto felice di aver tolto il camice e aver finalmente potuto indossare
> degli abiti civili: fece una piccola smorfia osservando l’ora, si era fatta
> convincere da alcune colleghe ad uscire per bere qualcosa ma in effetti non
> ne aveva molta voglia. Il lavoro da infermiera iniziava a starle stretto,
> in particolar modo lo sguardo che alcuni medici le lanciavano quando gli
> faceva notare che vi sono metodi migliori per curare i pazienti.
>
> “Dottoressa, dottoressa..” Rodriguez avanzava con passo sicuro in
> direzione di Melanne “Dottoressa, giusto lei cercavo!”
>
> Melanne si voltò con la strana impressione di aver già sentito quella
> voce, ed il volto non gli era del tutto sconosciuto, ma non ricordava dove
> avesse potuto già vederlo “Sono un’infermiera, e per giunta fuori turno. Mi
> spiace ma non posso aiutarla”
>
> “Ah.. avrei giurato fosse un medico!” Rodriguez osservò Melanne per
> svariati attimi prima di sospirare “Potrebbe indicarmi qualcuno con cui
> potrei parlare? Il mal di schiena oggi mi sta uccidendo!”
>
> Graahn sorrise divertita “Nel reparto di pediatria? Direi nessuno. Sarà
> ancora giovane, ma dubito fortemente che possa definirsi in età pediatrica”
> fece una leggera pausa osservando ancora il giovane “Esca da qui e vada al
> reparto di destra, quello è il pronto soccorso.. sono certa che lì troverà
> qualcuno che potrà visitarla”
>
> “Molto bene, la ringrazio allora” Paulo osservò ancora per qualche attimo
> la giovane, poi salutò e se ne andò, lasciando Melanne a riflettere su dove
> potesse aver già visto quello strano ragazzo.
>
>
>
>
> Nuwe Berria - Jildena Kafejo Pub
>
> D.T. 26/07/2396 - Ore 23:34
>
> Il Jildena Kafejo Pub si stava a poco a poco riempiendo di vita. Non era
> mai stato un luogo molto sicuro ma, da quando era stata installata una
> caserma per aspiranti top gun, le risse erano divenute una sorta di
> routine. Luna era entrata da poco in quel locale e già aveva una gran
> voglia di iniziare una rissa: era stata accettata al corso senza nessuna
> difficoltà, ma per il momento non le avevano ancora dato modo di poter
> dimostrare le proprie capacità e la cosa stava diventando decisamente
> frustrante. Le lezioni teoriche la annoiavano a morte, come se in fondo
> sapesse già tutto ciò di cui aveva bisogno, eppure non le volevano dare
> l’autorizzazione al volo.
>
> Luna si sedette al bancone ordinando il solito ractajino, poi si voltò ad
> osservare i vari avventori, dando le spalle all’entrata “Raul, fai partire
> quel ferro vecchio e metti su qualche musica decente!”
>
> “Posso?”
>
> La voce calda e suadente di Caitlyn fece bloccare per un attimo Luna:
> pensieri e sensazioni forti si risvegliarono in lei, ma quando si voltò a
> guardare la giovane non riuscì a ricordare dove l’avesse già incontrata “Ma
> certo bellezza, come potrei non voler la compagnia di una ragazza così
> bella”
>
> Caitlyn sorrise osservando Luna “Ti sembrerà strano ma per un momento ho
> avuto come l’impressione di averti già vista”
>
> Luna annuì “No, non lo trovo affatto strano, anzi.. è stata la stessa
> impressione che ho avuto anche io. Forse sei stata nella nuova caserma?”
>
> Caitlyn sorrise apertamente “Sei un pilota, chissà perchè ma lo avevo
> pensato..” quindi scosse il capo “No, non sono mai stata lì”
>
> Luna bevve in poche sorsate il proprio drink “Per il momento sono solo un
> aspirante top gun, e tu?” sorrise apertamente “Qual’è la tua professione?
> Magari capirò dove ti ho visto”
>
> Caitlyn scosse il capo “Non credo.. sono un’insegnante in una piccola
> scuola elementare, non credo che tu possa essere venuta lì” quindi fece una
> piccola scrollatina di spalle “Ad ogni modo non importa, non credo sia così
> importante.. ci verrà in mente prima o poi quando ci siamo già incontrati..”
>
> Luna annuì “Bevi con me?”
>
> “Perchè no..” Caitlyn si sedette accanto a Luna sorridendo “In fondo la
> notte è ancora giovane..”
>
> _____________________________________________________________
>
>
> P.s. Riassunto esplicativo:
>
> Gli ufficiali superiori della Hope sono scesi per poter incontrare la
> governatrice del pianeta ma al loro arrivo sono stati tutti anestetizzati.
> Poche ore dopo, una serie di “finti” loro sono risaliti a bordo e la Hope
> se ne è andata, riprendendo la sua rotta come se nulla fosse successo.
>
> Sul pianeta tutti gli ufficiali della nave hanno iniziato a vivere delle
> nuove identità ma hanno dei flashback della loro vita passata:
>
>    -
>
>    Capitano: dirigente d’azienda
>    -
>
>    Primo ufficiale: dirigente d’azienda
>    -
>
>    Consigliere: insegnante in una scuola elementare
>    -
>
>    Capo operazioni: (si era recato in ospedale per il mal di schiena,
>    tecnicamente non ho idea di quale lavoro gli sia stato dato)
>    -
>
>    Ingegnere capo: ingegnere civile
>    -
>
>    Ufficiale medico capo: infermiera del reparto di pediatria
>    -
>
>    Ufficiale scientifico: astronomo
>    -
>
>    Timoniere: aspirante top gun
>
> gli unici che al momento mantengono la propria memoria sono Rest e Basta,
> che in quanto vulcaniano e betazoide hanno un maggior controllo sulla loro
> mente.
>
> Quindi al momento ci sono finti ufficiali, simili ai nostri sulla nave con
> Strauss e, sul pianeta, una serie di ufficiali che credono di non essere
> degli ufficiali della flotta, seppure di tanto in tanto hanno dei flashback
> e delle sensazioni di deja-vu che non riescono a comprendere. Più facile di
> così…. ^_^
>
>
> _______________________________________________
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