[Stml17] 5.12 - F. Bueller - Fa' quello che ti dice il Q-uore
Ilenia De Battisti
fulmine791 a gmail.com
Lun 6 Mar 2017 10:31:35 CET
Ahahahahahahah..
Oddio, il finale è stupendo!!! XD
Ottimo l'intervento di Xyr al comando.. mi domando perchè non sia lei il
capitano..
Ad ogni modo brano meraviglioso ^_^
Il giorno 6 marzo 2017 10:06, Franco Carretti <ferris.bueller a mail.com> ha
scritto:
> Buongiorno a tutti, ecco a voi il finale della missione. Buona lettura!
> =======================================================
>
> Crellia - Capitale - Tempio Della Dea Q - 9/04/2395 ore 11.35
> "Altruismo?" chiese Rodriguez in tono divertito "Secondo i vostri
> parametri questo è altruismo?"
> I due Q si guardarono l'un l'altro confusi. Dopo aver spiegato ai membri
> della Hope cosa era successo pochi attimi prima e il pericolo che avevano
> corso tutti loro, il Capo Operazioni aveva sbuffato con tono derisorio.
> "Cosa intendi scimmia senza peli? Vi abbiamo appena salvato la vita!"
> commentò Quoo con disgusto.
> "Per la precisione avete salvato la vostra di vita..." commentò sarcastico
> "Sarebbe stato altruismo se non foste stati obbligati a salvarci, ma non
> potevate uscire senza di noi altrimenti sareste morti anche voi. Si tratta
> più di egoismo a mio avviso."
> "Paulo..." mormorò Caytlin cercando di smorzare la rabbia del giovane.
> "No, ha ragione..." sospirò Qin "E credo che nostra madre stia cercando di
> darci una lezione senza veramente aver capito nemmeno lei cosa siano i
> sentimenti umani."
> "Vostra madre non vi voleva insegnare l'altruismo..." commentò la risiana
> "Vi mostrava cosa vuol dire non essere onnipotenti. Il rischio di incappare
> in ogni momento in un problema che potrebe essere l'ultimo. Per questo ogni
> essere vivente ha la tendenzza a cercare un gruppo con cui convivere... per
> non rimanere mai solo quando affronterà quel momento."
> "Vostra madre vi voleva insegnare cosa vuol dire essere mortali." terminò
> Bueller guardando i due Q.
>
> "Come fate a sopportarlo?" chiese Quoo per una volta interessato "Non dico
> il fatto di non avere il potere di cambiare le cose a piacimento... parlo
> del rischio di cessare di esistere da un momento all'altro."
> Rodriguez sospirò e dette un leggero pugno alla spalla del Q maschio "Non
> ci pensi e vivi la tua vita come se non dovesse finire mai!"
> "Ma potrebbe finire il giorno dopo." mormorò Qin
> "A quel punto non è più un problema non ti pare?" Rodriguez sorrise e i
> due Q si guardarono l'un l'altro.
> "Ci avete dato molto su cui pensare umani." esclamò Qin e Quoo, per una
> volta, non fece commenti.
> "Ok, ma non dovete pensarci adesso! Dobbiamo uscire da questo tempio prima
> possibile e cercare di non incappare in qualche altro insegnamento di
> vostra madre! Andiamo!" Bueller fece strada infilandosi in un nuovo
> corridoio.
>
>
>
> Crellia - Capitale - Tempio Della Dea Q - 9/04/2395 ore 12.05
> "Sembra essere il cuore del tempio..." mormorò Rodriguez accucciato vicino
> alla porta scrutando l'interno della grande stanza.
> "Ti aspetti qualche altra sorpresa?" domandò Ferris accucciato accanto a
> lui.
> "Io mi aspetto sempre qualche sorpresa, per questo non rimango sorpreso
> quando la sorpresa arriva!"
> "Hai sentito questa frase in qualche holofilm di serie B?"
> "Planet Terror 5... un classico!"
> "Visto, un film davvero terribile... Vogliamo andare?" sospirò Bueller
> guardando il corridoio dove gli altri membri del gruppo li stavano
> aspettando.
> "Certo, dopotutto si vive una volta sola!" esclamò Paulo sarcastico.
> "E' proprio quello il problema..." il Capitano della Hope fece segno agli
> altri di avanzare e tutti iniseme entrarono con circospezione.
>
> Attorno a loro il tempio mostrava l'amore dei Crelliani alla loro dea. La
> sala era a pianta circolare e al suo interno aveva una serie di colonne che
> dalle pareti perimetrali si spingevano fino al centro della stanza come
> raggi di una ruota.
> Ogni raggio era composto da sei colonne di circa due metri di diametro e
> convergevano tute verso una grande colonna centrale fatta di vetro e
> metallo.
>
> "Cos'è secondo voi?" chiese Bueller ai due Q sperando in qualche dritta.
> "Mi dispiace Capitano, ma non abbiamo più accesso alle nostre conoscenze."
> rispose Qin affascinata dalla sensazione di frustrazione che provava nel
> non sapere qualcosa.
> "Una camera di stasi!" esclamò Caytlin
> "Cosa te lo fa pensare?"
> "Non vedete? C'è qualcuno rinchiuso li dentro!" disse il Consigliere della
> Hope indicando una zone che solo lei poteva vedere dato che si erano tutti
> dispersi per la sala.
>
> Il Gruppo si riunì e tutti fissarono dubbiosi il vetro bianco opaco e la
> confusa figura che sembrava racchiudere.
> "Vostra madre?" chiese Bueller "Che motivo ha un immortale di chiudersi in
> una camera di stasi?"
> "Forse un antico Protettore messo in stasi per arrivare vivo a questo
> momento?" propose Caytlin.
> "C'è un solo modo per scoprirlo, aprire quella cosa... e spero ci sia
> nostra madre lì dentro, così la posso uccidere con le mie mani!" commentò
> Quoo con un ringhio.
> "E come apriamo?" chiese il Capitano guardando i compagni.
> "Premendo questo bottone." propose Rodriguez indicando un pulsante
> verdastro e un po' corroso.
> "Cosa te lo fa pensare?"
> "C'è un post it con scritto 'premere qui'" rispose il giovane mostrando un
> rettangolino di carta ingiallito dal tempo scrollando le spalle.
>
>
>
> Crellia - Capitale - Tempio Della Dea Q - 9/04/2395 ore 12.20
> Il vetro emise un sonoro scatto. Sbuffi di vapore uscirono dai suoi
> contorni con un sibilo evidenziandone i contorni.
> Ad un comando di Bueller, lui e Rodriguez fecero forza sul pannello per
> aprirlo del tutto. Un attimo dopo una nuda figura femminile dai lucenti
> capelli rossi cadde letteralmente fra le braccia del giovane capitano.
>
> "Madre!" esclamò Qin avvicinandosi alla figura ancora priva di sensi.
> "Madre? Questa è vostra madre?" chiese Bueller osservando il corpo procace
> della donna che sembrava non avere più di vent'anni.
> "Che c'è di strano?" chiese Quoo con sguardo perplesso.
> "Ragazzo mio, nonostante tu sia un Q, devi imparare tanto sull'universo!"
> commentò Worrk e Rodriguez annui saggiamente lanciando un'occhiata alle
> curve mozzafiato della Q.
> "Cercate di essere seri voi tre. Lasciatemi spazio!" ordinò Caytlin, ma
> anche lei lanciò un'occhiata piena di apprezzamento all'addormentata.
>
> Passarono alcuni minuti. Caytlin riuscì a far riprendere la donna e a
> controllare, per quanto possibile il suo stato fisico.
> "Per quanto ne possa capire io sembra essersi ripresa. Sarà molto debole e
> sarebbe meglio portarla sulla Hope per un controllo accurato." mormorò la
> risiana lanciando un'occhiata alla madre dei due Q che adesso era
> appoggiata a terra vicino ad una colonna.
> Vicino a lei era rimasta Qin che le parlava con tono sommesso tenendole
> una mano. Quoo rimaneva invece vicino a Rodriguez con un aspetto
> imbronciato.
> "Qualcosa mi dice che non ha nessun potere nemmeno lei..." commentò
> Bueller.
> "Sembra di no... non ha ancora parlato molto. Sembra un po' confusa."
>
> Ferris si avvicinò alle due Q e si sedette accanto a loro. Era palese che
> le due fossero parenti, si somigliavano talmente tanto da sembrare gemelle.
> "Signora, sono il Capitano Ferris Bueller della USS Hope, questa è il
> Tenente Caytlin, il consigliere di bordo." Ferris sorvolò sul fatto che i
> gradi fossero soltanto una mera formalità della nave.
> "Piacere di conoscerti Ferris!" rispose la Q con un sorriso luminoso.
> "Potete spiegarci cosa sta succedendo?" chiese il giovane con fare
> rispettoso.
> "Duemilacinquecento anni fa visitai questo mondo e ne rimasi
> affascinata..." iniziò la Q mentre il suo sguardo si perdeva nei ricordi
> "Vissi fra loro come dea prendendomene cura e indirizzando la loro cultura
> verso alti ideali."
> "Alti ideali?" chiese Caytlin sopresa per un affermazione così pretenziosa.
> "Naturalmente l'adorazione della loro dea, quali altri alti ideali ci
> potrebbero essere?" rispose la donna con un sorriso e Bueller alzò gli
> occhi al cielo.
> "Per cinquecento anni coninuai così e un giorno incontrai un giovane,
> l'unico che non mostrava la deferenza che mi era dovuta. Ero allibita...
> sconvolta dalla sua mancanza di fede, così lo feci portare al mio cospetto
> con tutta l'intenzione di farlo capitolare e poi punirlo..." di nuovo i
> suoi occhi si persero nella memoria, ma questa volta c'era un velo di
> tristezza.
> "Cosa successe poi?" chiese di nuovo la risiana con gli occhi scintillanti.
> "Lui non capitolò, anzi addirittura mi sfidò! 'Come puoi pensare di
> capirci se nemmeno hai idea di cosa siamo?' mi disse con fare altezzoso.
> Secondo lui essere onniscente e comprendere il significato di un sentimento
> non equivaleva a provarlo sulla propria pelle."
> "E lei ha voluto dimostrare che si sbagliava diventando umana..." aggiunse
> saggiamente Caytlin.
> "Si... e capii di essermi sbagliata io." la Q arrossì visibilmente e
> persino Qin si strinse a lei
> "Amai quel giovane fino al giorno della sua morte. Mi sarebbe bastato
> tornare ad essere una Q per farlo diventare immortale e tenerlo sempre con
> me, ma lui disse che era proprio una delle cose con cui dovevo convivere.
> La morte e il dolore della persona cara. Per rispettare questa sua volontà
> accettai che il tempo facesse il suo corso..."
> "Poi tornò ad essere una Q." mormorò Bueller per continuare a farla
> parlare.
> "Il sole di questo mondo stava per morire e se non avevo potuto salvare
> quel giovane almeno avrei salvato tutti gli altri. Però i Crelliani agirono
> prima di me... ti posso dire una grande verità giovane Ferris, essere
> onniscenti ti rende molto stupido e anche molto ingenuo... in tutti quegli
> anni i Crelliani mi avevano adulato e così facendo mi avevano studiato.
> Proprio quando stavo per salvarli loro agirono e mi rinchiusero in quella
> stupida macchina costruita proprio per sfruttare il mio potere e fare uno
> scudo che avvolgesse tutto il continente."
> "Perchè non ti sei semplicemente liberata madre? Non credo che quella
> macchina ti avrebbe impedito di farlo." chiese Qin
> "Con i sentimenti era arrivato anche il rammarico per come aveva trattato
> i suoi sudditi nel periodo in cui era la loro dea..." rispose Caytlin per
> lei facendola arrossire.
> "Si, pensai che era giusto lasciarli prendersi questa piccola rivincita
> almeno finchè il loro mondo non fosse salvo. Poi me ne sarei semplicemente
> andata... rimasi in stasi per duemila anni e osservai le loro vite mentre
> la macchina assorbiva il mio potere per generare lo scudo. Ogni giorno mi
> dicevo: 'Domani me ne andrò e li lascerò al loro destino!' ed invece
> rimanevo qui ad imparare da loro. E ormai il mio potere si è del tutto
> deteriorato o forse mi sono abituata a non usarlo."
> "Ma come ha fatto a togliere i poteri ai suoi figli?" continuò Bueller
> guardando Quoo che ormai si era avvicinato con gli altri per ascoltare il
> racconto.
> "Il tempo non ha significato per un Q. Sapevo che un giorno sarebbero
> arrivati e volevo che provassero quello che ho provato io... ho
> semplicemente desiderato che quel giorno perdessero i loro poteri." rispose
> la Q con una scrollata di spalle. "Comunque - continuò la Q - ora che sono
> uscita dalla camera di stasi, lo scudo sfrutterà solo l'energia
> immagazzinata e fra un paio di anni perderà tutta la sua potenza e si
> spegnerà del tutto. A quel punto il popolo di Crellia sarà libero."
>
> Bueller fece segno ai suoi di allontanarsi per un breve briefing.
> "Qualche anno? Dubito che arriveranno vivi a vedere il loro scudo perdere
> potenza fino a spengersi... probabilmente saranno tutti morti e cotti a
> puntino dentro questa pentola a pressione" mormorò Rodriguez
> "Direi che questo risolve comunque il problema della Prima Direttiva"
> commentò Ferris.
> "Cosa intendi?" chiese la risiana.
> "Una razza che ha sviluppato una tecnologia per assorbire i poteri di un Q
> non può certo essere considerata arretrata. Se aggiungiamo il fatto che per
> colpa dello scudo non avrebbero mai potuto arrivare alla curvatura, direi
> che la Flotta Stellare potrebbe chiudere un occhio se risolviamo la
> situazione... sono certo che gli scenziati federali faranno a gara per
> studiare quel marchingegno. Persino Tucci potrebbe riuscire a non
> distrarsi!" rispose Paulo per il suo Capitano.
> "Quindi non ci resta che uscire di qui e contattare la Hope per farci
> trarre in salvo!" esclamò Ferris allegramente.
> "Se Xyr non se n'è già andata lasciandoci qui..." disse Rodriguez
> "Paulo, Xyr non lascerebbe mai noi due qui sul pianeta... se Ferris fosse
> stato solo magari..." commentò Caytlin prendendo a braccetto il Capo
> Operazione e dirigendosi verso gli altri.
> "Mi avrebbe lasciato qui? Ragazzi? Scherzate vero? Ragazzi?!"
>
>
>
> USS Hope - Plancia - 9/04/2395 - contemporaneamente
> "Rapporto!" ordinò Xyr sedendosi sulla poltrona di comando.
> "L'anomalia gravitazionale è stabile per il momento. Ma non posso
> assicurare che le cose continuino così a lungo." rispose Rest senza
> guardare l'orribile buco che nascondeva le stelle.
> "Signor Tucci opzioni!"
> "L'esplosione simultanea di dieci siluri quantici dovrebbe richiudere
> l'anomalia." Tucci a differenza di Rest sembrava completamente perso nella
> contemplazione dell'evento.
> "Signor Basta, qual'è la situazione della nostra santabarbara?"
> "Nove siluri quantici... è tutto quello che ci è rimasto" commentò Lon col
> suo solito tono disinteressato.
> "Fortuna che li avevamo... sono le ultime scorte di Rodriguez. E non credo
> che l'Ammiraglio ce ne fornirà altri." commentò Luna.
> "Ce ne faremo bastare nove." Xyr sembrava assente mentre leggeva il suo
> dpad.
>
> Piano piano tutti in plancia si voltarono verso di lei in attesa di
> ordini. Alla fine fu il Capitano Strauss a svegliarla dal suo torpore.
> "Capitano?"
> Xyr lo guardò per un lungo momento, poi guardò lo schermo principale sul
> quale campeggiava il piccolo buco nero e i due soli ormai morenti.
> *Maledetto Bueller!* pensò fra se colpendo con forza il bracciolo della
> poltrona. Si alzò in piedi e si stirò la giacca della divisa.
> "Signor Rest, quanto le serve per fare una verifica di livello uno dei
> sistemi d'arma? Vorrei lanciare i siluri in assoluta sicurezza."
> Rest sollevò un sopracciglio. Avevano sparato fino a quel momento contro
> una nave da guerra romulana. Un controllo di livello uno era praticamente
> un'inutile perdita di tempo, ma essendo un vulcaniano si limitò a
> rispondere alla domanda.
> "Circa un'ora Capitano."
> "Le do esattamente cinquanta minuti di tempo. A quello scadere pronti o no
> spareremo la salva verso l'anomalia. Inizi la verifica e imposti la rotta
> dei siluri." poi si rivolgendosi al capo della sicurezza continuò a parlare
> come se non volesse dare tempo a nessuno di pensare "Signor Basta prenda
> con se Tucci e veda come può potenziare quei siluri per sopperire alla
> mancanza del decimo. Gli altri si tengano pronti."
>
>
>
> USS Hope - Plancia - 9/04/2395 ore 13.20
> "Capitano! I due soli del sistema hanno cambiato la loro orbita! Il buco
> nero li sta trascinando l'uno verso l'altro!" avvertì Luna che, in mancanza
> di Tucci e Basta, e dato che la nave era praticamente ferma, si era
> spostata ai sensori per tenere sotto controllo l'anomalia.
> "Ne sono consapevole Signor Jones. Signor Rest quanto manca al
> completamento della verifica dei sistemi d'arma?" chiese rivolgendosi al
> vulcaniano che piano piano era arrivato ad elaborare una risposta alla
> domanda che tutti in plancia si stavano facendo: che cosa aveva in mente
> Xyr?
> "Cinque minuti esatti come da programmi. Saremo pronti a sparare
> esattamente nei tempi concordati." Se era d'accordo o meno su quello che
> Xyr stava facendo non lo diede a vedere.
> "Plancia a Basta, avete potenziato i siluri?"
> =^=Abbiamo fatto il possibile. Non siamo certi di avere la potenza di
> dieci siluri ma ci siamo molto vicini!=^=
> "Bene tornate appena potete!"
> "Capitano..." la voce di Strauss la raggiunse all'improvviso. L'aveva
> visto raccogliere il suo dpad e studiare le informazioni in esso contenute.
> Ormai era tardi per impedirle di fare quello che pensava di fare, ma tutto
> era possibile.
> "Mi dica Signor Strauss..." Xyr non si fidò a guardarlo, si era raggelata
> e il suo colorito si era schiarito ancora di più.
> "Volevo dirle che oggi ha fatto un lavoro straordinario, volevo solo che
> lo sapesse... se adesso vuole scusarmi vado a controllare come sta andando
> la rimozione dei collari esplosivi dei prigionieri."
> Xyr lo guardò andar via sentendo la tensione che si allenatava. Aveva
> approvato la sua idea... Xyr non capiva se sentirsi felice di aver fatto la
> scelta giusta o essere arrabbiata perchè un altro ufficiale della
> federazione se ne infischiava dei regolamenti.
>
> "Tempo scaduto Signor Rest. Faccia fuoco appena pronto!"
>
> Una salva di scie luminose partirono dalla Hope danzando e allargandosi
> sempre di più fino a formare un cerchio perfetto diretto verso l'anomalia.
> Dopo quelli che sembrarono ore i nove siluri detonarono in simultanea
> trasformando il buio dello spazio in un accecante giornata esiva. Quando il
> bagliore si spense il buco nero era sparito.
>
> "Rapporto Signor Tucci!" chiese Xyr al giovane che era arrivato appena in
> tempo per vedere la magnifica esplosione.
> "L'anomalia è stata chiusa senza problemi... i soli però hanno cambiato la
> loro orbita e fra alcuni giorni saranno troppo vicini fra loro!"
> "Conseguenza?" chiese Xyr quasi disinteressata.
> "Beh il sole più piccolo inizierà a perdere la sua materia che verrà
> trascinata verso il sole più grande... praticamente fornirà combustibile al
> sole che si stava spegnend... ah..."
> Finalmente Tucci arrivò alla conclusione a cui tutti erano arrivati. I
> sorrisi attorno in plancia si fecero più luminosi e Luna arrivò addirittura
> a mormorare un 'evvai!' di soddisfazione. Xyr per la prima volta provò un
> senso di compiacimento vedendo i suoi compagni che la guardavano con quello
> sguardo che di solito riservavano a Bueller.
> "Bene Signori, adesso andiamoci a riprendere il genio del male..." Xyr
> sorrise e si mise di nuovo a sedere sulla poltrona di comando con una certa
> soddisfazione.
>
>
>
> USS Hope - Plancia - 10/04/2395 ore 03.45
> "E così hai sfruttato il buco nero per far cambiare l'orbita al sole più
> piccolo del sistema e fare in modo che quello più grande ne traesse
> 'nutrimento'. Così facendo abbiamo salvato da morte certa l'intero sistema.
> Sono orgoglioso di te Xyr!" si complimentò Bueller mentre si dirigeva verso
> i suoi alloggi accompagnato dal suo Primo Ufficiale che lo aveva costretto
> ad un briefing riepilogativo fino a tarda notte.
> "Signor Bueller il fatto che lei sia orgoglioso di me non mi rende
> altrettanto entusiasta. È stato solo un caso fortuito." commentò la giovane
> andoriana alzando però il mento con orgoglio.
> "Se non sbaglio il Signor Mellor e il Signor Hori di cartografia stellare
> avevano fatto notare che il sistema poteva essere salvato in questa maniera
> nel loro rapporto."
>
> Xyr guardò Bueller basita.
> "Xyr anche se lei non ci crede, io leggo i rapporti che mi invia sa?"
> commentò lui alzando gli occhi al cielo, per poi continuare "Come stanno i
> nostri tre ex Q?"
> "La madre è in infermeria e la dottoressa Graahn dice che si riprenderà
> presto. Naturalmente non conosciamo niente dei Q e non sappiamo se potranno
> riacquistare i loro poteri o no."
> "Mi preoccupa quello che potrebbero combinare Quoo e Qin anche senza
> superpoteri. Quoo mi pare quello che ne stia soffrendo di più, non vorrei
> che combinasse qualche sciocchezza."
> "Secondo il Signor Caytlin, Quoo non è così in crisi come vuole dare a
> vedere. Da domani lui e la sorella inizieranno a dare una mano al Capitano
> Strauss al bar della Hope... secondo il consigliere, Quoo è rimasto
> affascinato dalle visioni complottistiche del Capitano, anche se continua a
> chiarmarci scimmie senza peli."
> "Darlo in mano a Strauss potrebbe fargli più male che bene, ma se lo dice
> lei a me va bene... e Qin?"
> "Secondo Caytlin la ragazza ha meno freni del fratello... il suo
> entusiasmo nel provare la sua nuova vita potrebbero anche spingerla a fare
> qualcosa di stupido."
> "Vedremo di tenerla sotto controllo..." sospirò Ferris appoggiandosi alla
> porta della sua stanza.
> "Ha fatto rapporto all'Ammiraglio Lennox?" chiese Xyr con un po' di
> apprensione.
> "Non c'era... è andata a fare non so cosa su Betazed, mi hanno passato
> l'Ammiraglio Crom e ho fatto rapporto a lui. Si è complimentato con noi per
> il lavoro svolto... pareva molto entusiasta del risultato. È un peccato che
> non abbiamo lui come referente." borbottò Bueller che per una volta si era
> sentitò felice per aver fatto rapporto.
> "L'Ammiraglio Crom si entusiasma per qualsiasi cosa... bene la lascio per
> adesso, ci vediamo domattina alle sette per il briefing mattutino."
> "Cosa? Ma Xyr mancano solo tre ore?! Sono sfinito! Xyr!" ma l'andoriana
> ormai se ne era andata senza nemmeno voltarsi.
>
> Bueller si trascinò nel suo alloggio togliendosi la divisa. Il buio della
> stanza era rischiarato solo dai soli di Crellia in lotta fra loro.
> Senza nemmeno farsi una doccia si lasciò cadere sul letto per godersi
> quelle poche ore di sonno prima del maledetto briefing mattutino. La sua
> mano atterrò su un qualcosa di soffice e caldo.
> "Luci!" ordinò continuando a saggiare l'oggetto con la mano.
>
> "Qin? Che ci fai nel mio alloggio?!" Bueller ritirò la mano dal seno nudo
> della Q.
> "Stavo pensando di sperimentare nuove sensazioni..." rispose lei facendo
> passare un dito sul torace del giovane Capitano.
> "Ascolta Qin, non possiamo farlo. Tu sei in un momento di crisi
> esistenzale... no ferma non toccare li! E io non posso approfittare della
> situazione... no, togli le mani... oddio! Oltretutto ci sono dei
> regolamenti... basta! Sono sensibile in quel punto!"
>
> "O vabbeh al diavolo!"
>
>
>
>
> ====================================
> Capitano Ferris Bueller
> USS Hope - NCC-25122
> Skype Combadge: Silente69
> Private comunicator: ferris.bueller a mail.com
> www.starfleetitaly.it/hope
> ===================================
> Ma questa storia dell'idolo è una cosa diffusa o solo tra le donne? F.
> Bueller (Xyr - 03.14 - Scacco matto)
>
> _______________________________________________
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