[Stml17] [06.0X] Tucci Edison - Scelte

Ilenia De Battisti fulmine791 a gmail.com
Gio 16 Mar 2017 11:42:43 CET


Mi è piaciuto molto,
hai dato una caratterizzazione molto più umana ed emotiva a Tucci, che
fin'ora sembrava un po' tendente a Data.
E' bellissimo vedere come già adesso tutti i personaggi stiano un po'
crescendo, misurandosi con le proprie paure per il futuro,
questi imbarchi mi piacciono sempre di più XD

Il giorno 16 marzo 2017 09:13, Silvia Bianchini <ltcomm.sibi a gmail.com> ha
scritto:

> Umano sì... Ma sempre scollegato... O collegato con realtà diverse dagli
> altri ;-)
>
> Ottimo!
>
> Si.bi.
>
> P.s. visto che Netflix è ormai una droga pesante e ho ripreso Voyager,
> stavo considerando la plancia della classe Intrepid. Si dovrà modificare
> qualcosa visto che la postazione Ops è anche scientifica (occupata da Kim
> nella serie), e sono previste solo due poltrone di comando (non c'è la
> poltrona del consigliere). Non considerando che il SEC fa anche da TAC...
>
> P.p.s. Capitano, manchi solo tu...
>
>
>
> =========================
> Tenente JG Catalunya 'Luna' Jones della Casata di 'Klaa
> Flight Control Office (CONN)
> USS Hope - NCC-25122-A
> =========================
> "Abbassare il limite di velocità!? Certo... salverebbe delle vite, ma
> centinaia di persone arriverebbero in ritardo!"
> ______________________________
> Private comunicator:  ltcomm.sibi a gmail.com
>
>
>
>
> Il 16 mar 2017 09:04, "Franco Carretti" <ferris.bueller a mail.com> ha
> scritto:
>
>> Un buon brano, hai reso Tucci più umano. Di solito nei brani è totalmente
>> scollegato con il resto del mondo.
>> Mi piace...
>>
>> Adesso tocca a me
>>
>> *Sent:* Thursday, March 16, 2017 at 8:55 AM
>> *From:* "[Krynn] Dalamar" <dalamar a krynn.it>
>> *To:* "USS Hope" <stml17 a gioco.net>
>> *Subject:* [Stml17] [06.0X] Tucci Edison - Scelte
>> Ed ecco qui il brano di Tucci, cosa avrà scelto?
>>
>> Ciao,
>> Ermes / Tucci
>>
>>
>> ------------------------------------------------------------
>> --------------------
>> Inizio trasmissione
>> ------------------------------------------------------------
>> --------------------
>>
>> [06.0X] Tucci Edison - Scelte
>>
>>
>> Terra – Residenza della famiglia Tucci - 19 Novembre 2395 - Ore 04:00
>> ------------------------------------------------------------
>> --------------------
>> Edison non riusciva a prendere sonno, non sapeva esattamente perché: da
>> giorni
>> non riusciva a completare quei test sul teletrasporto tramite laser,
>> voleva a
>> tutti i costi finalizzare la sua relazione entro la fine del mese. Ma
>> non era
>> certo fosse quello il motivo. Si alzò e decise di andare a bere un po’
>> di acqua.
>> Scese lentamente le scale, non voleva svegliare i suoi. Era tornato a
>> casa dei
>> propri genitori per qualche giorno, gli mancavano dopo aver trascorso
>> molto
>> tempo sulla Hope, e dato che la loro abitazione si trovava vicino
>> all’accademia
>> aveva preferito stabilirsi da loro piuttosto che negli appartamenti
>> tutti uguali
>> del convitto dell’accademia.
>> Arrivato in cucina prese un bicchiere e lo riempì di acqua, si sedette
>> su una
>> delle sedie che circondavano l’isola posta al centro della stanza,
>> lasciò vagare
>> il suo sguardo finché i suoi occhi non si posarono sulle due targhe
>> commemorative
>> appese al muro, una era la targa della USS Bengasi dove suo padre aveva
>> prestato
>> servizio, l’altro era un attestato di merito della Avio Space per il
>> lavoro di
>> ricercatrice della madre.
>> “Qualcosa non va?” chiese una voce alle sue spalle.
>> Edison fece uno scatto per la sorpresa, rischiando di far cadere il
>> bicchiere
>> che teneva in mano.
>> Una risata. “Non volevo spaventarti, scusa piccolo” sua madre si
>> avvicinò e le
>> posò una mano sulla spalla.
>> “Mamma” sbuffò il neo tenente “Non chiamarmi ‘Piccolo’ non lo sono più
>> da
>> quando avevo cinque anni!”
>> La donna gli sorrise mentre gli sedeva accanto “Oh ma tu sarai sempre il
>> mio
>> ‘Piccolo’” con una mano gli sfiorò il viso come per accarezzarlo, ma poi
>> ritrasse la mano.
>> “Allora, come mai non stai dormendo?”
>> “Non lo so”
>> “Ancora quella relazione sugli esperimenti che stai facendo in facoltà?”
>> “Non lo so”
>> “Mmm” la donna fissò il figlio “E la proposta che ti hanno fatto dalla
>> Flotta?”
>> “No. Sai già cosa ho deciso.”
>> “Sei sicuro che non sia quello?”
>> Ray ci pensò su un attimo “Non lo so” rispose sospirando.
>> Sua madre non disse nulla, aspettò.
>> “...e se avessi fatto un errore nella mia scelta?”
>> “Non credo proprio, tu hai fatto una scelta di cuore e per una volta hai
>> lasciato
>> da parte il cervello, stando a quello che mi hai raccontato sulle
>> vicende
>> avvenute sulla Hope, hai provato paura, sei rimasto ferito, hai
>> rischiato…”
>> “Sì ma ho trovato dei compagni, persone che mi capiscono, amici…”
>> “Allora figlio mio, non hai sbagliato a scegliere”
>> “No” Edison scosse la testa “Allora deve trattarsi di quei maledetti
>> test”
>> esclamò il giovane.
>> “Sì” disse la madre, trattenendo una lacrima d’orgoglio e sussurrando un
>> ‘Piccolo mio’ senza farsi sentire.
>>
>>
>>
>> Terra – Accademia Flotta Stellare - Laboratori - 20 Novembre 2395 - Ore
>> 13:00
>> ------------------------------------------------------------
>> --------------------
>> Anche se aveva dormito poco era arrivato presto al centro di ricerca
>> della Flotta.
>> Come sempre si era buttato a capofitto nel lavoro, la sua concentrazione
>> lo
>> escludeva, letteralmente, dal mondo:stava re-impostando i test dal
>> duecentotre
>> al duecentoquattordici, ogni volta fallivano il trasferimento dati,
>> doveva
>> esserci qualcosa nella matrice di recupero del software che non andava,
>> aveva
>> scritto lui stesso il programma sicuramente gli era sfuggito qualcosa, o
>> quello oppure il cristallo del laser era incrinato.
>> “Il cristallo” disse mentre consultava la lista dei componenti “No, non
>> può
>> essere è certificato secondo il protocollo SER-142V”
>> Lanciò una diagnostica sul dispositivo e attese i risultati.
>> Era passata quasi mezz’ora da quando aveva iniziato la verifica del
>> dispositivo
>> e nel frattempo aveva riportato alcuni dei suoi appunti nella relazione
>> che
>> dava compilando, quando il suo comunicatore personale trillò, premette
>> il
>> pulsante non prima che fossero passati almeno venti secondi, se non
>> fosse stato
>> importante avrebbero richiamato più tardi.
>> “Qui Tucci”
>> =^= Ehi tenente Tucci =^= la voce calorosa di Lon Basta irruppe tramite
>> il
>> comunicatore.
>> “Oh tenente, mi dica”
>> =^= Ehi te lo ricordi che tra tipo quindici minuti, devi essere
>> nell’ufficio
>> di Lennox, o ci sei già stato? =^= domandò il betazoide.
>> “Mmm perchè dovrei andare dall’ammiraglio?” domandò lo scienziato mentre
>> continuava a trascrivere i suoi appunti.
>> =^= Ehi Ray!! C’è nessuno in casa? Hanno fissato un colloquio a tutti
>> noi… sai
>> per confermare, o meno, quella piccola questione del nuovo imbarco… =^=
>> Silenzio.
>> =^= Edison? Rispondi... =^=
>> Silenzio.
>> Nel laboratorio l’unico suono che si sentì fu un ‘beep’ a conferma della
>> fine
>> della diagnostica impostata, ma Edison Tucci non era più lì: stava
>> correndo a
>> perdifiato lungo i corridoi del centro ricerca in direzione dei
>> teletrasporti.
>>
>>
>>
>> Terra – Accademia Flotta Stellare - Ufficio Ammiraglio Evelin Lennox -
>> 20 Novembre 2395 - Ore 14:00
>> ------------------------------------------------------------
>> --------------------
>> Trafelato era arrivato davanti alla porta dell’ufficio dell’ammiraglio
>> Lennox un
>> minuto prima del suo appuntamento. Era sudato, scapigliato e in
>> disordine *Ottima
>> presentazione* pensò tra se. L’assistente della Lennox attese che il
>> giovane
>> riprendesse fiato e si sistemasse al meglio delle possibilità.
>> “Tenente Tucci” disse il boliano “Quando è pronto l’ammiraglio può
>> riceverla,
>> è pronto?”
>> L’agitazione lo stava per raggiungere, ma inspirò ed espirò un paio di
>> volte,
>> ripetendo mentalmente un piccolo mantra che Basta gli aveva insegnato, e
>> l’agitazione iniziò a placarsi fino a quando nella sua mente visualizzò
>> le
>> sponde di un lago le cui acque erano perfettamente piatte.
>> “Sì, sono pronto andiamo”.
>> Al neo tenente Edison Ray Tucci bastarono meno di due minuti per
>> firmare,
>> davanti all’ammiraglio Evelin Lennox, l’accettazione della nuova
>> assegnazione
>> sulla USS Hope NCC 25122-A.
>> Quando l’uomo lasciò il suo ufficio, Evelin sorrise guardando il PADD
>> firmato
>> e la scheda di Tucci che aveva richiamato sul su terminale *Bhe a quanto
>> pare
>> qualcuno ha fatto progressi, dovremo tenerlo d’occhio ma quel ragazzo è
>> promettente* poi aprì l’agenda elettronica *Ora a chi tocca?* pensò
>> mentre
>> scorreva l’elenco dell’equipaggio della nuova Hope.
>>
>>
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>> --------------------
>> Fine trasmissione
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>> Private comunicator: ferris.bueller a mail.com
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>> Ma questa storia dell'idolo è una cosa diffusa o solo tra le donne? F.
>> Bueller (Xyr - 03.14 - Scacco matto)
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