[Stml17] [07.00 - Tucci] La Distesa

Massimo Gallo keranydd a gmail.com
Lun 27 Mar 2017 10:12:04 CEST


No ma infatti, sarà un viaggio inaugurale senza grossi problemi.......
(Cerchiamo di non portare sfiga Facente Funzioni di Capitano).
Ottimo inizio signor Tucci. Ottimo inizio.

Il giorno 27 marzo 2017 09:26, Franco Carretti <ferris.bueller a mail.com> ha
scritto:

> Ottimo inizio direi... è bello essere mandati sul confine neutrale con
> l'impero klingon. Che vuoi che succeda?
>
> *Sent:* Monday, March 27, 2017 at 1:16 AM
> *From:* "[Krynn] Dalamar" <dalamar a krynn.it>
> *To:* stml17 a gioco.net
> *Subject:* [Stml17] [07.00 - Tucci] La Distesa
>
> Ciao a tutti! Ecco qui il mio teaser, spero sia di vostro gradimento!
>
> Premessa: per allineare la data attuale ho fatto passare circa tre mesi
> e mezzo, tenendo conto che tra franchigia, rifornimenti, ecc. ci è
> voluto un po’ alla nuova Hope per partire. Dove stiamo andando? Siamo
> una nave esplorativa in fin dei conti, quindi rifacendomi al gioco di
> ruolo cartaceo di Star Trek ho scelto la principale location del gioco
> stesso: un’area inesplorata tra federazione e impero klingon, la base
> stellare di cui leggerete è condivisa dalle due potenze, qui ho lasciato
> in bianco...
>
> Ermes / Tucci
>
> ---[ INIZIO TRASMISSIONI
> ]-----------------------------------------------------------
> -----------------
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> -------------------
> 07.00 - Tucci - La Distesa
> Confini Distesa Shackleton - USS Hope NCC 25122-A - Ponte di Comando
> 20 Marzo 2396 - Ore 10:00
> ------------------------------------------------------------
> -------------------
> “Quindi questa è la distesa” disse il capitano osservando l’immagine sullo
> schermo principale.
> “Sì signore” rispose Tucci voltandosi per osservare anche lui il
> panorama che
> campeggiava davanti a loro.
> Un insieme di nebulose, sistemi stellari e campi di asteroidi che
> riempivano
> un’area di circa centoquarantasette anni luce.
> “Impressionante” commentò Bueller.
> “Già” confermò Luna che si trovava al timone “Chissà se questa bellezza...”
> accarezzò con la mano la sua postazione “...riesce a passare in mezzo a
> quel
> campo di asteroidi...”
> “Non ci pensi nemmeno tenente” ribatté Xyr “secondo il regolamento capitolo
> quarantadue, paragrafo diec...”
> “Va bene, va bene, non lo farò” tagliò corto il timoniere *Per ora almeno*
> concluse mentalmente con un sorrisetto.
> “Signor Tucci cosa sappiamo di questa distesa?”
> “Anche se si trova nel settore Alfa e vicino sia alla Federazione e
> l'Impero
> Klingon, è praticamente un’area inesplorata e non mappata. Prende il suo
> nome dall’esploratore britannico del ventesimo secolo, Ernest Henry
> Shackleton, mi pare fosse tra gli scopritori del polo sud magnetico della
> Terra. Circa due anni la Flotta ha iniziato la costruzione della Base
> Stellare 364, e da circa sei mesi da lì sono partite le prime esplorazioni”
> “Storia a parte, qual'è la situazione attuale?”
> “Le spedizioni hanno mappato circa l’uno per cento, dell’area” Tucci si
> era portato al fianco del capitano e continuava, come ipnotizzato, a
> guardare lo schermo principale.
> Bueller lo guardò “Solo l’uno per cento? In sei mesi?”
> “Sì, a quanto sembra i campi elettromagnetici della distesa, disturbano
> sia le comunicazioni sia i sensori di tutte le portate e tipologie.
> Costringendo le spedizioni a procedere a rilento, e riducendo la permanenza
> all’interno della distesa per uscirne e trasmettere i dati rilevati”
> Luna intervenne girando lateralmente la propria sedia, per poter vedere
> meglio i due ufficiali “Forme di vita?”
> “Nessuna forma di vita intelligente, se è questa la domanda” disse Edison
> “ma sono stati rilevati dei pianeti di classe M, con flora e fauna ma nulla
> di senziente”
> “Bhe!” il capitano si alzò in piedi “Tenente Jones imposti la rotta che ci
> è stata trasmessa dalla Base Stellare 364, signor Tucci lei si occupi dei
> sensori vediamo di fare il massimo con quello che abbiamo”
> Voltò le spalle allo schermo “Tattico, stiamo entrando in territorio
> sconosciuto e non sappiamo cosa ci aspetta, stiamo sul chi vive tenente
> Rest,
> ma senza esagerare”
> Si mise di nuovo seduto e puntando il dito in direzione della Distesa
> Shackleton, che era ancora inquadrata sullo schermo principale, disse
> “Attivare!”
>
> ------------------------------------------------------------
> -------------------
> Distesa Shackleton - USS Hope NCC 25122-A - Bar di Prora
> 20 Marzo 2396 - Ore 11:00
> ------------------------------------------------------------
> -------------------
> Strauss finì di lucidare un ultimo bicchiere, poi lo ripose sul
> ripiano e guardò fuori dalla vetrata panoramica. Si erano addentrati
> nella Distesa di Shackleton, ne aveva sentito parlare durante
> l’installazione
> della base stellare 364, ma non aveva approfondito la conoscenza della
> regione.
> “Potrebbe essere interessante” mormorò.
> “Come, capitano?” chiese Caytlin, il consigliere della nave, seduta a
> uno dei
> tavoli vicino al bancone, stava sorseggiando un thè mentre leggeva qualcosa
> sul suo D-PAD.
> “Mi scusi, stavo pensando ad alta voce” sorrise “e poi non sono il
> capitano,
> sono il barista”
> “Ufficiosamente il ‘barista’” sorrise la risiana “Cosa stava dicendo
> prima?”
> “Nulla di particolare, stavo pensando al fatto che avete una nuova nave,
> una
> nuova missione e questa distesa inesplorata, sarà un buon posto dove
> farvi le
> ossa”
> “Farci le ossa? pensavo che quella fase l’avessimo già superata”
> “Tenente” il capitano la guardò “non smetterete mai di farvi le ossa: siamo
> esploratori, per quanto gireremo lì fuori” fece un cenno del capo in
> direzione
> della grande vetrata “ci sarà sempre qualcosa di nuovo da scoprire e nuove
> culture da incontrare, e per un motivo o per l’altro sarà ogni volta
> come la
> prima volta”
> “Non la facevo così romantico signor Strauss, dovrebbe passare a trovarmi
> qualche volta, mi piacerebbe approfondire questo suo aspetto” Caytlin
> sorseggiò un po’ della sua bevanda, senza togliere lo sguardo da Nicholaus.
> “Attenzione tenente, non esageri, sono pur sempre un suo superiore”
> “Ah! Mi scusi pensavo fosse il barista” nuovamente la donna sorrise.
>
> ------------------------------------------------------------
> -------------------
> Confini Distesa Shackleton - USS Hope NCC 25122-A - Mensa
> 23 Marzo 2396 - Ore 13:00
> ------------------------------------------------------------
> -------------------
> “Allora come sta andando” chiese il betazoide guardando Edison.
> “Direi piuttosto bene, i sistemi di questa nave sono il massimo, almeno lo
> sono se paragonati alla vecchia Hope” infilzò un pezzo della bistecca e lo
> infilò in bocca.
> “Sì ma sono già tre giorni che siamo in questa sorta di nebulosa e non
> stiamo
> facendo un granché”
> “Come no?! Ho raccolto almeno cinquecento petabyte, il tenente Perry della
> sezione astronomia è entusiasta…”
> “Tenente Perry? Chi è questa tenente?” Basta posò la forchetta per fissare
> l’amico.
> Edison continuava a mangiare.
> “Allora?” insistette il capo della sicurezza.
> “Allora cosa?”
> “Rey! Questa Perry, voglio sapere di più”
> “Bastava chiedere”
> *Sempre il solito* pensò tra se Lon.
> “Si chiama Valentina, è un’astronoma ed il suo primo incarico. E’
> inglese ma
> di origini italiane.”
> “Come l’hai conosciuta e soprattutto quando?”
> “Bhe sono l’ufficiale scientifico capo, ovviamente devo conoscere tutti i
> miei sottoposti di sezione” fece un mezzo sorriso “Sul quando sono passati
> quasi tre mesi dall’assegnazione avrò pure conosciuto qualche persona
> nuova,
> no?”
> “Aaa-a… ed è carina?”
> “Molto” rispose Edison riprendendo a mangiare.
> Basta capì che la conversazione sull’argomento era chiusa, ma notò con
> piacere che le emozioni che provenivano da Tucci erano di calma e
> rilassatezza, forse l’amico aveva finalmente trovato l’equilibrio di cui
> aveva bisogno.
>
> ------------------------------------------------------------
> -------------------
> Distesa Shackleton - USS Hope NCC 25122-A - Ponte di Comando
> 23 Marzo 2396 - Ore 13:15
> ------------------------------------------------------------
> -------------------
> Bueller era annoiato, si guardò attorno seguendo con lo sguardo le attività
> del ponte: tutto tranquillo, l’unica che dava segni di
> insofferenza era Luna, la donna batteva la punta del piede destro in modo
> ritmico, come se tenesse il tempo di una musica che solo lei poteva
> sentire.
> Xyr seduta al suo fianco stava controllando i ruoli di servizio, e ogni
> tanto
> registrava delle note utilizzando il pannello integrato nel poggiolo della
> propria poltrona.
> Al tattico c’era un ufficiale di cui non ricordava il nome: attivò la sua
> consolle e cercò nei ruolini di servizio il turno attuale *Mike Petersen,
> eccoti qui* quella distrazione durò al massimo cinquanta
> secondi, la noia stava già tornando, il capitano della Hope sbuffò.
> Un segnale di allarme suonò da qualche parte. Ferris si alzò in piedi
> “Situazione?” chiese.
> Dalla postazione scientifica l’ufficiale incaricato si voltò “Un segnale di
> emergenza: circa a tre anni luce da qui, fuori dalla nostra rotta,
> capitano”
> “Origine?”
> “Sembra una boa di emergenza, è una delle nostre”
> “Cosa intende?” Bueller si avvicinò alla postazione scientifica.
> “Federale, signore. USS Esperanza”
> “Xyr? Sono state segnalate navi disperse?”
> L’andoriana stava già controllando “Nessuna segnalazione, signore. Ho un
> riscontro sul nome della nave: USS Esperanza numero di registro NCC-0923,
> data per dispersa circa ottanta anni fa…”
> “Come ottanta anni fa?” chiese il capitano “Come abbiamo fatto a non
> trovarla prima?”
> “Dai registri risulta scomparsa nel settore beta…” disse il primo
> ufficiale.
> “Imposto una rotta?” chiese Luna speranzosa.
> “Sì” sorrise di rimando il capitano “Massima velocità, richiamate gli
> ufficiali
> superiori in plancia.”
> Andò a sedersi alla sua poltrona “Attivare quando pronti” disse.
> Meno di un minuto dopo la USS Hope NCC 25122-A si gettò nell’ignoto della
> Distesa Shackleton.
>
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