[Stml17] [07.00 - Tucci] La Distesa
Massimo Gallo
keranydd a gmail.com
Mar 28 Mar 2017 10:03:52 CEST
Tre possibilità:
1.il mio comunicatore non traduce correttamente dal Risiano
2.la consigliera sta facendo uso di droghe più pesanti del solito e il
linguaggio è la seconda cosa che parte dopo i neuroni
3.è scritto in qualche oscuro dialetto terrestre che non conosco (e ne
conosco parecchi....) o in qualche lingua terrestre che non conosco (e
anche qui son messo abbastanza bene....)
Help....
Massimo
Il giorno 27 marzo 2017 11:48, Vanessa Reis Squirtaker <
vanessa_reis_squirtaker a outlook.it> ha scritto:
> Urca converso con il fida della Lennox che sorpresa! Xd
>
> --
> Inviato da myMail per Android
> lunedì, 27 marzo 2017, 01:16AM +0200 da [Krynn] Dalamar dalamar a krynn.it:
>
>
> Ciao a tutti! Ecco qui il mio teaser, spero sia di vostro gradimento!
>
> Premessa: per allineare la data attuale ho fatto passare circa tre mesi
> e mezzo, tenendo conto che tra franchigia, rifornimenti, ecc. ci è
> voluto un po’ alla nuova Hope per partire. Dove stiamo andando? Siamo
> una nave esplorativa in fin dei conti, quindi rifacendomi al gioco di
> ruolo cartaceo di Star Trek ho scelto la principale location del gioco
> stesso: un’area inesplorata tra federazione e impero klingon, la base
> stellare di cui leggerete è condivisa dalle due potenze, qui ho lasciato
> in bianco...
>
> Ermes / Tucci
>
> ---[ INIZIO TRASMISSIONI
> ]-----------------------------------------------------------
> -----------------
>
> ------------------------------------------------------------
> -------------------
> 07.00 - Tucci - La Distesa
> Confini Distesa Shackleton - USS Hope NCC 25122-A - Ponte di Comando
> 20 Marzo 2396 - Ore 10:00
> ------------------------------------------------------------
> -------------------
> “Quindi questa è la distesa” disse il capitano osservando l’immagine sullo
> schermo principale.
> “Sì signore” rispose Tucci voltandosi per osservare anche lui il
> panorama che
> campeggiava davanti a loro.
> Un insieme di nebulose, sistemi stellari e campi di asteroidi che
> riempivano
> un’area di circa centoquarantasette anni luce.
> “Impressionante” commentò Bueller.
> “Già” confermò Luna che si trovava al timone “Chissà se questa bellezza...”
> accarezzò con la mano la sua postazione “...riesce a passare in mezzo a
> quel
> campo di asteroidi...”
> “Non ci pensi nemmeno tenente” ribatté Xyr “secondo il regolamento capitolo
> quarantadue, paragrafo diec...”
> “Va bene, va bene, non lo farò” tagliò corto il timoniere *Per ora almeno*
> concluse mentalmente con un sorrisetto.
> “Signor Tucci cosa sappiamo di questa distesa?”
> “Anche se si trova nel settore Alfa e vicino sia alla Federazione e
> l'Impero
> Klingon, è praticamente un’area inesplorata e non mappata. Prende il suo
> nome dall’esploratore britannico del ventesimo secolo, Ernest Henry
> Shackleton, mi pare fosse tra gli scopritori del polo sud magnetico della
> Terra. Circa due anni la Flotta ha iniziato la costruzione della Base
> Stellare 364, e da circa sei mesi da lì sono partite le prime esplorazioni”
> “Storia a parte, qual'è la situazione attuale?”
> “Le spedizioni hanno mappato circa l’uno per cento, dell’area” Tucci si
> era portato al fianco del capitano e continuava, come ipnotizzato, a
> guardare lo schermo principale.
> Bueller lo guardò “Solo l’uno per cento? In sei mesi?”
> “Sì, a quanto sembra i campi elettromagnetici della distesa, disturbano
> sia le comunicazioni sia i sensori di tutte le portate e tipologie.
> Costringendo le spedizioni a procedere a rilento, e riducendo la permanenza
> all’interno della distesa per uscirne e trasmettere i dati rilevati”
> Luna intervenne girando lateralmente la propria sedia, per poter vedere
> meglio i due ufficiali “Forme di vita?”
> “Nessuna forma di vita intelligente, se è questa la domanda” disse Edison
> “ma sono stati rilevati dei pianeti di classe M, con flora e fauna ma nulla
> di senziente”
> “Bhe!” il capitano si alzò in piedi “Tenente Jones imposti la rotta che ci
> è stata trasmessa dalla Base Stellare 364, signor Tucci lei si occupi dei
> sensori vediamo di fare il massimo con quello che abbiamo”
> Voltò le spalle allo schermo “Tattico, stiamo entrando in territorio
> sconosciuto e non sappiamo cosa ci aspetta, stiamo sul chi vive tenente
> Rest,
> ma senza esagerare”
> Si mise di nuovo seduto e puntando il dito in direzione della Distesa
> Shackleton, che era ancora inquadrata sullo schermo principale, disse
> “Attivare!”
>
> ------------------------------------------------------------
> -------------------
> Distesa Shackleton - USS Hope NCC 25122-A - Bar di Prora
> 20 Marzo 2396 - Ore 11:00
> ------------------------------------------------------------
> -------------------
> Strauss finì di lucidare un ultimo bicchiere, poi lo ripose sul
> ripiano e guardò fuori dalla vetrata panoramica. Si erano addentrati
> nella Distesa di Shackleton, ne aveva sentito parlare durante
> l’installazione
> della base stellare 364, ma non aveva approfondito la conoscenza della
> regione.
> “Potrebbe essere interessante” mormorò.
> “Come, capitano?” chiese Caytlin, il consigliere della nave, seduta a
> uno dei
> tavoli vicino al bancone, stava sorseggiando un thè mentre leggeva qualcosa
> sul suo D-PAD.
> “Mi scusi, stavo pensando ad alta voce” sorrise “e poi non sono il
> capitano,
> sono il barista”
> “Ufficiosamente il ‘barista’” sorrise la risiana “Cosa stava dicendo
> prima?”
> “Nulla di particolare, stavo pensando al fatto che avete una nuova nave,
> una
> nuova missione e questa distesa inesplorata, sarà un buon posto dove
> farvi le
> ossa”
> “Farci le ossa? pensavo che quella fase l’avessimo già superata”
> “Tenente” il capitano la guardò “non smetterete mai di farvi le ossa: siamo
> esploratori, per quanto gireremo lì fuori” fece un cenno del capo in
> direzione
> della grande vetrata “ci sarà sempre qualcosa di nuovo da scoprire e nuove
> culture da incontrare, e per un motivo o per l’altro sarà ogni volta
> come la
> prima volta”
> “Non la facevo così romantico signor Strauss, dovrebbe passare a trovarmi
> qualche volta, mi piacerebbe approfondire questo suo aspetto” Caytlin
> sorseggiò un po’ della sua bevanda, senza togliere lo sguardo da Nicholaus.
> “Attenzione tenente, non esageri, sono pur sempre un suo superiore”
> “Ah! Mi scusi pensavo fosse il barista” nuovamente la donna sorrise.
>
> ------------------------------------------------------------
> -------------------
> Confini Distesa Shackleton - USS Hope NCC 25122-A - Mensa
> 23 Marzo 2396 - Ore 13:00
> ------------------------------------------------------------
> -------------------
> “Allora come sta andando” chiese il betazoide guardando Edison.
> “Direi piuttosto bene, i sistemi di questa nave sono il massimo, almeno lo
> sono se paragonati alla vecchia Hope” infilzò un pezzo della bistecca e lo
> infilò in bocca.
> “Sì ma sono già tre giorni che siamo in questa sorta di nebulosa e non
> stiamo
> facendo un granché”
> “Come no?! Ho raccolto almeno cinquecento petabyte, il tenente Perry della
> sezione astronomia è entusiasta…”
> “Tenente Perry? Chi è questa tenente?” Basta posò la forchetta per fissare
> l’amico.
> Edison continuava a mangiare.
> “Allora?” insistette il capo della sicurezza.
> “Allora cosa?”
> “Rey! Questa Perry, voglio sapere di più”
> “Bastava chiedere”
> *Sempre il solito* pensò tra se Lon.
> “Si chiama Valentina, è un’astronoma ed il suo primo incarico. E’
> inglese ma
> di origini italiane.”
> “Come l’hai conosciuta e soprattutto quando?”
> “Bhe sono l’ufficiale scientifico capo, ovviamente devo conoscere tutti i
> miei sottoposti di sezione” fece un mezzo sorriso “Sul quando sono passati
> quasi tre mesi dall’assegnazione avrò pure conosciuto qualche persona
> nuova,
> no?”
> “Aaa-a… ed è carina?”
> “Molto” rispose Edison riprendendo a mangiare.
> Basta capì che la conversazione sull’argomento era chiusa, ma notò con
> piacere che le emozioni che provenivano da Tucci erano di calma e
> rilassatezza, forse l’amico aveva finalmente trovato l’equilibrio di cui
> aveva bisogno.
>
> ------------------------------------------------------------
> -------------------
> Distesa Shackleton - USS Hope NCC 25122-A - Ponte di Comando
> 23 Marzo 2396 - Ore 13:15
> ------------------------------------------------------------
> -------------------
> Bueller era annoiato, si guardò attorno seguendo con lo sguardo le attività
> del ponte: tutto tranquillo, l’unica che dava segni di
> insofferenza era Luna, la donna batteva la punta del piede destro in modo
> ritmico, come se tenesse il tempo di una musica che solo lei poteva
> sentire.
> Xyr seduta al suo fianco stava controllando i ruoli di servizio, e ogni
> tanto
> registrava delle note utilizzando il pannello integrato nel poggiolo della
> propria poltrona.
> Al tattico c’era un ufficiale di cui non ricordava il nome: attivò la sua
> consolle e cercò nei ruolini di servizio il turno attuale *Mike Petersen,
> eccoti qui* quella distrazione durò al massimo cinquanta
> secondi, la noia stava già tornando, il capitano della Hope sbuffò.
> Un segnale di allarme suonò da qualche parte. Ferris si alzò in piedi
> “Situazione?” chiese.
> Dalla postazione scientifica l’ufficiale incaricato si voltò “Un segnale di
> emergenza: circa a tre anni luce da qui, fuori dalla nostra rotta,
> capitano”
> “Origine?”
> “Sembra una boa di emergenza, è una delle nostre”
> “Cosa intende?” Bueller si avvicinò alla postazione scientifica.
> “Federale, signore. USS Esperanza”
> “Xyr? Sono state segnalate navi disperse?”
> L’andoriana stava già controllando “Nessuna segnalazione, signore. Ho un
> riscontro sul nome della nave: USS Esperanza numero di registro NCC-0923,
> data per dispersa circa ottanta anni fa…”
> “Come ottanta anni fa?” chiese il capitano “Come abbiamo fatto a non
> trovarla prima?”
> “Dai registri risulta scomparsa nel settore beta…” disse il primo
> ufficiale.
> “Imposto una rotta?” chiese Luna speranzosa.
> “Sì” sorrise di rimando il capitano “Massima velocità, richiamate gli
> ufficiali
> superiori in plancia.”
> Andò a sedersi alla sua poltrona “Attivare quando pronti” disse.
> Meno di un minuto dopo la USS Hope NCC 25122-A si gettò nell’ignoto della
> Distesa Shackleton.
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