[Stml17] [F. Bueller - 08.08] Padre e figlia

Cap. Ferris Bueller ferris_bueller a crepuscolo.it
Sab 28 Ott 2017 16:11:11 CEST


Ci sta, posso essermi sbagliato. Nel caso farò le modifiche del caso.


Il 28/10/2017 15:00, Ilenia De Battisti ha scritto:
> ^_^ brano bellissimo,
> mi è piaciuto moltissimo e sono curiosa di capire cosa sia questa 
> pianta capace di sussultare ^_^
> unica piccola stonatura, sempre che non mi ricordi male io.. mi 
> sembrava che Rest fosse stato mandato con il gruppo di Xyr verso la 
> stazione di comunicazioni, mentre qui lo ritrovo con Bueller al bar. 
> Appena ho tempo provo a rileggermi il brano precedente per vedere se 
> ricordo giusto o meno.
>
> <https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail> 
> 	Mail priva di virus. www.avast.com 
> <https://www.avast.com/sig-email?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail> 
>
>
>
> Il giorno 28 ottobre 2017 14:26, Cap. Ferris Bueller 
> <ferris_bueller a crepuscolo.it <mailto:ferris_bueller a crepuscolo.it>> 
> ha scritto:
>
>     Avevo in mente delle cose che poi, rileggendo i brani precedenti,
>     non ho potuto usare. Comunque dovrebbe andare bene così.
>
>     Ho delle idee, magari ne informerò Xyr che tanto tocca a lei :D
>
>     ===================================
>
>     Nuwe Berria - Cape Jool - 01/08/2396, Ore 13:00
>
>     "E' sicura che siamo nel posto giusto?" chiese Xyr osservando la
>     sala comunicazioni.
>
>     "Hai visto anche tu il cartello fuori dalla porta, c'era scritto
>     Centro di Comunicazioni!" ribattè Luna guardandosi attorno.
>
>     "E' vuota..." affermò Tucci mentre la sua voce rimbalzava sulle
>     pareti spoglie e tornava sotto forma di eco.
>
>     Da quando erano entrati a Cape Jool si erano accorti che qualcosa
>     non andava. Scarsa sorveglianza, pochissima gente in giro, stanze
>     ammobiliate ma piene di polvere come se nessuno ci mettesse piede
>     da settimane. Quando poi avevano raggiunto i piani superiori, la
>     faccenda si era fatta sempre più strana: le porte erano aperte, i
>     corridoi vuoti senza nemmeno un minimo di mobili. Ogni passo che
>     facevano verso la loro meta dava loro l'impressione di essere in
>     un luogo ai confini della realtà.
>
>     "Lo so che è vuota genio!" ribattè Luna spazientita. "Non ero mai
>     salita qui, ma l'immaginavo molto più... tecnologica, in effetti."
>
>     "E ora che facciamo?" chiese Tucci.
>
>     "Se posso permettermi..." balbettò Doohan diventando rosso quando
>     gli occhi delle due donne si puntarono  su di lui. "Questo posto
>     sarà anche vuoto, ma quella grossa antenna sul tetto sembra del
>     tutto idonea per fare quello che volete. Se mi trovate del
>     materiale posso improvvisare un sistema di comunicazione."
>
>     "Cosa le serve?" chiese Xyr come se non mettesse minimamente in
>     dubbio le capacità del giovane.
>
>     "Voi portatemi materiale elettrico e qualcosa da usare per
>     fabbricare un circuito in grado di interpretare il segnale. Cavi,
>     circuiti... ho visto un distributore di bevande all'ingresso, sono
>     sicuro che ci sia tutto quello che mi serve al suo interno. Io
>     vado a vedere le condizioni dell'antenna insieme al professore."
>     disse indicando Tucci che continuava a emettere vocalizzi ed
>     ascoltare l'eco di risposta.
>
>
>
>     Nuwe Berria - Sacarac Pub - 01/08/2396, Ore 13:00
>
>     "Non so chi tu sia ragazzina..." borbottò l'uomo guardandosi
>     intorno. "Bella falli buttare fuori!"
>
>     La ragazza in questione non rispose all'ordine, aveva appena visto
>     Ferris e qualcosa nel suo sguardo si era acceso. Con passo sinuoso
>     e sfacciato si era avvicinata a lui senza smettere di guardarlo
>     negli occhi, gli aveva gettato le braccia al collo e fra lo
>     stupore generale l'aveva baciato con totale trasporto. Dopo quella
>     che sembrava un'eternità, si era staccata per poi tirargli un
>     destro micidiale che lo aveva scaraventato fra le braccia di Basta.
>
>     "Questo è per essertene andato!" esclamò portando le mani sui fianchi.
>
>     "Mi hai detto tu di scappare che era tornato tuo padre! Non è
>     bello per un cadetto appena entrato in accademia essere trovato a
>     letto con la figlia del Rettore."
>
>     "Ti ho detto di scappare ma non di sparire!" sbraitò lei facendo
>     tintinnare il ciondolo che univa il piercing sul naso con
>     l'orecchino. "Che ci fai tu qui?"
>
>     "Scusate..." balbettò Rodriguez completamente frastornato dagli
>     eventi "Non avete un posto un po' più... privato?"
>
>     Tutti si guardarono intorno. Decine di facce erano rivolte dalla
>     loro parte e stavano seguendo con interesse gli eventi. Isabella
>     DeVitth lanciò un'occhiataccia a tutti gli astanti che tornarono
>     immediatamente alle loro faccende.
>
>     "Venite con me." Il gruppo si accodò immeditamente entrando nel
>     retro per poi salire delle scale verso il piano superiore.
>
>     Il luogo era una sorta di appartamento/ufficio pieno di bottiglie
>     di birra vuote e vestiti accatastati. L'uomo fece entrare tutti e
>     poi chiuse la porta mettendosi fra loro e l'uscita.
>
>     "Tranquillo papà, conosco questo ragazzino, è dei nostri." lo
>     tranquillizzò Isabella facendo cenno agli altri di sedersi.
>
>     "Ragazzino? Hai solo due anni più di me! E comunque questo non è
>     tuo padre! Che sta succedendo?"
>
>     "E' una lunga storia... tutto è iniziato quando fui assegnata alla
>     USS Sabina classe Norway, agli ordini del Comandante Marquez qui
>     presente." iniziò lei indicando l'uomo che grugnì in segno di
>     saluto "Non certo un granchè come nave, ma era il mio primo
>     incarico, e tutto mi sembrava fantastico."
>
>     "Ehi ragazzina, parla bene della mia nave!" ribattè l'uomo offeso.
>
>     "Eravamo diretti verso il sistema H7.25, un pianeta di poco più
>     grande della terra chiamato Nuwe Berria. I coloni del pianeta non
>     davano più segni di vita da un po' e la flotta ci voleva vedere
>     chiaro. Quando arrivammo sul posto sembrava che non ci fossero
>     problemi di nessun tipo. La Governatrice della colonia, una certa
>     Sakuko, ci invitò a scendere sul pianeta per sicerarci delle loro
>     condizioni. Visto che sembrava tutto a posto, il Comandante decise
>     di portare con se due uomini della sicurezza e la nuova
>     guardiamarina della sezione scientifica. Me appunto."
>
>     Isabella aprì la porta del frigo e stappò una bottiglia di birra
>     direttamente sul mobile della cucina guadagnandosi uno sguardo di
>     disapprovazione del suo comandante/padre.
>
>     "Non ricordo cosa accadde dopo... un giorno ero la figlia
>     arrabbiata e delinquente del titolare di un pub di Nuwe Berria, il
>     giorno dopo ero di nuovo me stessa ed imprigionata in una realtà
>     che faticavo a capire."
>
>     "Come ha riacquisito i suoi ricordi?" chiese Rest interessato.
>
>     "Non lo so con certezza, ma credo che abbia a che fare con la mia
>     esposizione ad un Cristallo dei Profeti. Mia nonna era una Vedek e
>     da bambina partecipai ad un rituale bajoriano. Qualcosa non andò
>     come doveva e il cristallo si attivò per alcuni secondi
>     inondandomi con la sua luce. Da quel giorno alcune cose in me sono
>     cambiate... ma questa è un'altra storia."
>
>     "E lei Comandante come ha riacquisito i suoi ricordi?" chiese
>     Caytlin osservando l'uomo che non dava l'impressione di avere il
>     comando in quel frangente.
>
>     "Non l'ha mai fatto..." rispose per lui la ragazza "Ho dovuto
>     faticare per due anni prima che mi credesse. Certo i miei
>     trascorsi non aiutavano mio 'padre' a fidarsi di me, ma alla fine
>     ci sono riuscita." lanciò un sorriso all'indirizzo dell'uomo che
>     sorrise a sua volta.
>
>     "I due della sicurezza che erano con voi che fine hanno fatto?"
>     Chiese Basta.
>
>     "Non li abbiamo più trovati. Potrebbero essere ovunque. Borok era
>     un vulcaniano e Xhagader un benzita. per quanto ne so in questo
>     momento potrebbero essere a casa con i loro figli."
>
>     "Molto probabilmente sono entrambi morti." ipotizzò Rest con non
>     curanza "La fisiologia benzita rende difficile la sopravvivenza
>     con questo tipo di atmosfera se non adeguatamente monitorato. Il
>     vulcaniano non sarà sopravvissuto al tentativo di innestare i
>     finti ricordi... io sono dovuto fuggire per evitare il trattamento."
>
>     Il Comandante Marquez parve incurvare le spalle come se una fitta
>     di dolore l'avesse attraversato. Come i membri della Hope avevano
>     scoperto a loro spese, alcuni eventi particolarmente forti
>     potevano far riaffiorare sprazzi di ricordi e niente come la morte
>     dei propri uomini poteva essere più forte per un ufficiale in
>     comando. Isabella e Marquez si guardarono in silenzio per qualche
>     attimo poi la giovane tornò con i piedi per terra.
>
>     "E tu cosa ci fai qui?" esclamò come se all'improvviso si fosse
>     ricordata di fare la domanda più logica da porre in quel frangente.
>
>     "Stessa cosa che è successa a voi: abbiamo salvato una nave
>     mercantile e riportata a casa siamo stati intrappolati. Ma per noi
>     è stato diverso... ognuno di noi era certo di aver già visto gli
>     altri. C'era una sorta di legame che ci ha spinto a riunirci. Poi
>     abbiamo incontrato il Signor Rest e il Signor Basta che ci hanno
>     raccontato la verità. Ma solo io ho riacquisito i miei ricordi e
>     lo devo alla fusione mentale con il Signor Rest."
>
>     "Pensa di poterlo fare anche con il Comandante Marquez?" chiese
>     Isabella all'indirizzo del giovae vulcaniano.
>
>     "Non lo so... con il Capitano è stato facile perchè abbiamo un
>     legame..." iniziò Rest per essere fermato subito dalla giovane.
>
>     "Capitano???" esclamò sgranando gli occhi.
>
>     "Si beh... è una lunga storia. Tenente Ferris Bueller, facente
>     funzioni di Capitano della USS Hope. Questo è Rest, il mio
>     ufficiale tattico capo. Il Signor Basta il capo della sicurezza,
>     Rodriguez il capo operazioni, Caytlin il consigliere ed infine
>     Melanne Graahn il medico capo."
>
>     "Non ci credo... per fortuna non hai portato con te anche il primo
>     ufficiale, l'ingegnere e l'ufficiale scientifico altrimenti
>     avresti spazzato via in un solo colpo tutto lo staff di comando
>     della tua nave!"
>
>     "Ehm... loro tre e il timoniere sono al centro di comunicazione di
>     Cape Jool." borbottò a mezzavoce Ferris.
>
>     "Ma tu i regolamenti non li hai mai letti?" chiese la giovane
>     divertita.
>
>     "Per caso conosci una certa Xyr?" ribattè lui sulla difensiva
>     "Comunque doveva essere una serata di gala, roba di qualche ora.
>     E' stato il Capitano Strauss a suggeririci di scendere tutti per
>     prendere parte all'evento." fece un gesto con la mano prima che
>     l'amica gli chiedesse chi diavolo fosse il Capitano in questione.
>     "Signor Rest, se la sente di fare un tentativo?"
>
>     Il giovane vulcaniano parve titubante ma poi fece un cenno
>     affermativo e si avvicinò al Capitano Marquez appartandosi con lui.
>
>     "Cosa avete scoperto fino ad ora?" domandò Rodriguez
>
>     "La tecnologia sul pianeta è molto indietro rispetto a quella
>     federale... sono riuscita a costruirmi qualcosa, ma non posso fare
>     molto. Per il momento sappiamo che siamo stati infettati da naniti
>     borg modificati. Modificati da chi o come non siamo riusciti a
>     scoprirlo. Abbiamo iniziato a seguire alcuni carichi sospetti:
>     tecnologie fuori dal comune, materiali tecnologicamente più
>     avanzati di quanto fosse possibile per Newe Berria. Tutto finiva
>     all'Esi Bhe Della Hospital. E niente di quello che arrivava
>     sembrava avere a che fare con la medicina."
>
>     "Avete tentato di entrare?" chiese Basta
>
>     "Ci abbiamo provato una volta, ma io sono una semplice
>     guardiamarina della sezione scientifica e lui è un barrista...
>     almeno al momento. Quindi abbiamo deciso di affidarci a dei
>     professionisti... o almeno è quello che dicevano di essere."
>
>     "Ehi!" esclamò Paulo offeso.
>
>     "Ti posso assicurare che il Signor Rodriguez era più che adeguato
>     per il lavoro." la tranquillizzò Ferris sorridendo al suo collega
>     "Noi siamo riusciti ad entrare, abbiamo visto vari macchinari, ma
>     è stato solo uno sguardo veloce, la sicurezza stava arrivando.
>     Dovremmo ritentare."
>
>     "Signor DeVitt!" la voce dell'uomo era completamente cambiata. In
>     essa adesso c'era la ferrea determinazione di un Ufficiale della
>     Flotta Stellare.
>
>     "Comandante!" esclamò Isabella scattando sugli attenti d'istinto.
>     Poi sorrise e si gettò fra le braccia dell'uomo "E' tornato!
>     Finalmente è tornato!" la giovane iniziò a piangere in maniera
>     incontrollata e lui la strinse a se con fare protettivo. Dopo
>     alcuni attimi Caytlin si avvicinò e la condusse via con se.
>
>     "Signore è tornato?" chiese Bueller
>
>     "Non del tutto, ma molto meglio di prima. La fusione mentale con
>     il Signor Rest ha solo fatto riaffiorare i ricordi della vita
>     precedente, ma sono confusi con quella attuale. Ci vorrà del tempo."
>
>     "E' già qualcosa." sospirò Rodriguez "Magari ci può aiutare ad
>     organizzare un piano sensato. Beh?! lo sapete che i nostri piani
>     sono tutto fuorchè sensati!" esclamò Paulo all'indirizzo dei
>     colleghi che lo guardavano offesi "O volete dire che, ad esempio,
>     farsi possedere da un mutaforma assassino o finire 60 anni nel
>     passato sono piani sensati?"
>
>     Beller parve pensarci un attimo e poi fece spallucce.
>
>     "Isabella negli ultimi tempi ha collezionato ogni genere
>     d'informazione sull'ospedale. Piante, turni di guardia... ora che
>     la mia mente si è un po' schiarita so quello che possiamo fare."
>     Guardò la risiana che tornava verso di loro dopo aver fatto
>     sdraiare isabella "Come sta?"
>
>     "Nonostante Ferris dica che sono lo psicologo di bordo, io non ne
>     ho nessun ricordo, però so riconoscere una crisi di panico. La
>     ragazza ha retto tutto sulle sue spalle per anni e quando lei si è
>     ripreso si è finalmente lasciata andare. Starà bene, ha solo
>     bisogno di dormire."
>
>     Marqez lanciò un'occhiata alla ragazza "E' stata una figlia
>     difficile, ma ne sono sempre stato fiero. Adesso come suo Capitano
>     ne sono ancora più fiero... farà tanta strada." disse sorridendo
>     "E anche tu ne hai fatta Melanne!"
>
>     "Si ricorda di me?" chiese la dottoressa diventando d'inprovviso
>     porpora.
>
>     "Difficilmente potrei dimenticarti." commentò il Comandante con un
>     sorriso.
>
>     Tutti i membri della Hope incrociarono le braccia al petto e la
>     guardarono con il sopracciglio sollevato.
>
>
>
>
>     Nuwe Berria - Cape Jool - 01/08/2396, Ore 13:40
>
>     "Di qua!" esclamò Xyr aprendo la porta con una spallata. Tucci,
>     Doohan e Luna la seguirono di corsa per poi aiutarla a bloccare le
>     porte.
>
>     "Come diavolo hai fatto a far esplodere quell'antenna?!" esclamò
>     la mezza klingon piazzando uno schedario di traverso sulla porta.
>
>     "Non ne sono del tutto sicuro, ma credo che quella non fosse
>     un'antenna... nonostante ne avesse l'aspetto. Quando ho fatto
>     saltare il portello del comandi sono sicuro di averla vista
>     sussultare!" rispose Doohan.
>
>     "Come fa a sussultare un'antenna?" domandò Xyr spingendo Tucci
>     lungo il corridoio.
>
>     "Appunto! Dato che non può, quella non era un'antenna!" sentenziò
>     James correndo mentre i primi rumori degli inseguitori lasciavano
>     intendere che la porta dietro di loro non avrebbe retto per molto.
>
>     "E cosa dovrebbe essere allora?" chiese ancora Jones.
>
>     "E' una pianta..." borbottò Tucci che sembrava sul punto di
>     collassare. Lui e le attività sportive non erano andati mai molto
>     d'accordo.
>
>     "Una pianta? Ma ho visto i tralicci metallici, i cavi, le lastre
>     della parabola. Come fa ad essere una pianta?"
>
>     Tucci sollevò una mano sul quale teneva un rettangolo dal colore
>     marrone simile a ruggine. "Questo è lo sportello che James ha
>     fatto saltare. L'ho raccolto prima che arrivasse la sicurezza...
>     come potete vedere è organico. Guardate i bordi dove c'erano le
>     giunzioni del pannello... vi ricorda niente?"
>
>     Xyr fece fermare il gruppo e prese l'oggetto in questione. Sui
>     suoi bordi c'erano tracce di liquido argentato uguale a quello
>     presente nei loro corpi. "Cosa può essere?"
>
>     "Non lo so con certezza... da quello che il suo amico ha detto, si
>     tratta di naniti borg e se quella era un pianta deve esserne
>     piena. Come abbia fatto a trasformarsi per sembrare una parabola
>     satellitare di quaranta metri di diametro, questo non lo so."
>
>     "Bueller non è mio amico..." ribattè Xyr sovrapensiero concentrata
>     sul frammento che aveva in mano.
>
>
>
>     -- 
>
>     ====================================
>     Capitano Ferris Bueller
>     USS Hope - NCC-25122
>     Skype Combadge: Silente69
>     Private comunicator:ferris.bueller a mail.com <mailto:ferris.bueller a mail.com>
>     www.starfleetitaly.it/hope <http://www.starfleetitaly.it/hope>
>     ===================================
>     Ma questa storia dell'idolo è una cosa diffusa o solo tra le donne? F. Bueller (Xyr - 03.14 - Scacco matto)
>
>
>     _______________________________________________
>     Stml17 mailing list
>     Stml17 a gioco.net <mailto:Stml17 a gioco.net>
>     http://gioco.net/cgi-bin/mailman/listinfo/stml17
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>
>
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