[Stml17] [F. Bueller - 08.08] Padre e figlia - Ver.2
Cap. Ferris Bueller
ferris_bueller a crepuscolo.it
Lun 30 Ott 2017 17:24:50 CET
Correggerò tutto tranne la parte del Capitano perchè lui in effetti è
Comandante (come Bueller è Tenente) ma chi siede sulla poltrona di
comando viene sempre chiamato Capitano perchè è "facente funzioni di..."
Quindi chiamarlo Capitano o Comandante è la stessa cosa
Il 30/10/2017 17:10, Massimo Gallo ha scritto:
> Bravo!!! Bis!!!
>
> Bel pezzo come sempre.
> Due piccole correzioni di cui abbiamo già parlato Franco e io, così si
> vede che leggo i pezzi :-)
> 1.Rodriguez non ricorda la sua vita precedente mi sembra, quindi da
> correggere la parte in cui dice:
> "Lo sapete che i nostri piani sono tutto fuorchè sensati!" esclamò
> Paulo all'indirizzo dei colleghi che lo guardavano offesi "O volete
> dire che, ad esempio, farsi possedere da un mutaforma assassino o
> finire 60 anni nel passato sono piani sensati?"
>
> 2.Il "padre" è prima Comandante, poi qualche paragrafo dopo "Capitano".
>
> Nota che può essere abbinata al genio/sregolatezza mentale di Tucci.
> Dice che sono naniti borg. Naniti l'avevano già detto sia Bueller che
> Xyr, ma Borg per Tucci credo sia impossibile sapere cosa sono a meno
> di non dirlo inconsciamente.
>
> Ora penso a come proseguire.......
>
>
> Il giorno 30 ottobre 2017 14:43, Cap. Ferris Bueller
> <ferris_bueller a crepuscolo.it <mailto:ferris_bueller a crepuscolo.it>>
> ha scritto:
>
> Ecco l'aggiornamento.
>
> La variazione è stata semplice, Xyr ha rimandato indietro Rest
> quando ha visto che la base era quasi del tutto vuota, così Rest è
> potuto tornare in tempo per andare al pub con gli altri.
>
> =======================
>
> Nuwe Berria - Cape Jool - 01/08/2396, Ore 13:00
>
> Il piano era quello di fare solo una veloce perlustrazione:
> controllare il numero di guardie, i loro turni e il giro di
> ronda... ma Catalunya Jones aveva fatto tutto di testa sua
> entrando nel 'passaggio segreto' che la sua amica aveva preparato
> per lei. Gli altri erano stati costretti a seguirla nonostante
> Rest avesse immediatamente elencato tutte le possibilità di essere
> scoperti e catturati, complete di percentuali.
>
> Una volta entrati si erano accorti che qualcosa non andava. Scarsa
> sorveglianza, pochissima gente in giro, stanze ammobiliate ma
> piene di polvere come se nessuno ci mettesse piede da settimane.
> Quando poi avevano raggiunto i piani superiori, la faccenda si era
> fatta sempre più strana: le porte erano aperte, i corridoi vuoti
> senza nemmeno un minimo di mobili. Ogni passo che facevano verso
> la meta dava loro l'impressione di essere in un luogo ai confini
> della realtà.
>
> Alla fine Xyr, sebbene non sapesse per quale motivo lo avesse
> fatto, aveva ordinato al vulcaniano di tornare alla 'base' ed
> avvertire gli altri che avrebbe approfittato della cosa per
> mettersi in contatto con questa fantomatica Hope. Rest, sebbene
> controvoglia, aveva fornito a Doohan tutti i codici e le procedure
> per mettersi in comunciazione con la loro nave, poi era tornato
> indietro.
>
> "E' sicura che siamo nel posto giusto?" chiese Xyr osservando la
> sala comunicazioni.
>
> "Hai visto anche tu il cartello fuori dalla porta, c'era scritto
> Centro di Comunicazioni!" ribattè Luna guardandosi attorno.
>
> "E' vuota..." affermò Tucci mentre la sua voce rimbalzava sulle
> pareti spoglie e tornava sotto forma di eco.
>
> "Lo so che è vuota genio!" ribattè Luna spazientita. "Non ero mai
> salita qui, ma l'immaginavo molto più... tecnologica, in effetti."
>
> "E ora che facciamo?" chiese Tucci.
>
> "Se posso permettermi..." balbettò Doohan diventando rosso quando
> gli occhi delle due donne si puntarono su di lui. "Questo posto
> sarà anche vuoto, ma quella grossa antenna sul tetto sembra del
> tutto idonea per fare quello che volete. Se mi trovate del
> materiale posso improvvisare un sistema di comunicazione."
>
> "Cosa le serve?" chiese Xyr come se non mettesse minimamente in
> dubbio le capacità del giovane.
>
> "Voi portatemi materiale elettrico e qualcosa da usare per
> fabbricare un circuito in grado di interpretare il segnale. Cavi,
> circuiti... ho visto un distributore di bevande all'ingresso, sono
> sicuro che ci sia tutto quello che mi serve al suo interno. Io
> vado a vedere le condizioni dell'antenna insieme al professore."
> disse indicando Tucci che continuava a emettere vocalizzi ed
> ascoltare l'eco di risposta.
>
>
>
> Nuwe Berria - Sacarac Pub - 01/08/2396, Ore 13:20
>
> "Non so chi tu sia ragazzina..." borbottò l'uomo guardandosi
> intorno. "Bella falli buttare fuori!"
>
> La ragazza in questione non rispose all'ordine, aveva appena visto
> Ferris e qualcosa nel suo sguardo si era acceso. Con passo sinuoso
> e sfacciato si era avvicinata a lui senza smettere di guardarlo
> negli occhi, gli aveva gettato le braccia al collo e fra lo
> stupore generale l'aveva baciato con totale trasporto. Dopo quella
> che sembrava un'eternità, si era staccata per poi tirargli un
> destro micidiale che lo aveva scaraventato fra le braccia di Basta.
>
> "Questo è per essertene andato!" esclamò portando le mani sui fianchi.
>
> "Mi hai detto tu di scappare che era tornato tuo padre! Non è
> bello per un cadetto appena entrato in accademia essere trovato a
> letto con la figlia del Rettore."
>
> "Ti ho detto di scappare, non di sparire!" sbraitò lei facendo
> tintinnare il ciondolo che univa il piercing sul naso con
> l'orecchino. "Che ci fai tu qui?"
>
> "Scusate..." balbettò Rodriguez completamente frastornato dagli
> eventi "Non avete un posto un po' più... privato?"
>
> Tutti si guardarono intorno. Decine di facce erano rivolte dalla
> loro parte e stavano seguendo con interesse gli eventi. Isabella
> DeVitth lanciò un'occhiataccia a tutti gli astanti che tornarono
> immediatamente alle loro faccende.
>
> "Venite con me." Il gruppo si accodò immeditamente entrando nel
> retro per poi salire delle scale verso il piano superiore.
>
> Il luogo era una sorta di appartamento/ufficio pieno di bottiglie
> di birra vuote e vestiti accatastati. L'uomo fece entrare tutti e
> poi chiuse la porta mettendosi fra loro e l'uscita.
>
> "Tranquillo papà, conosco questo ragazzino, è dei nostri." lo
> tranquillizzò Isabella facendo cenno agli altri di sedersi.
>
> "Ragazzino? Hai solo due anni più di me! E comunque questo non è
> tuo padre! Che sta succedendo?"
>
> "E' una lunga storia... tutto è iniziato quando fui assegnata alla
> USS Sabina classe Norway, agli ordini del Comandante Marquez qui
> presente." iniziò lei indicando l'uomo che grugnì in segno di
> saluto "Non certo un granchè come nave, ma era il mio primo
> incarico, e tutto mi sembrava fantastico."
>
> "Ehi ragazzina, parla bene della mia nave!" ribattè l'uomo offeso.
>
> "Eravamo diretti verso il sistema H7.25, verso un pianeta di poco
> più grande della terra chiamato Nuwe Berria. I coloni del pianeta
> non davano più segni di vita da un po' e la flotta ci voleva
> vedere chiaro. Quando arrivammo sul posto sembrava che non ci
> fossero problemi di nessun tipo. La Governatrice della colonia,
> una certa Sakuko, ci invitò a scendere sul pianeta per sicerarci
> delle loro condizioni. Visto che sembrava tutto a posto, il
> Comandante decise di portare con se due uomini della sicurezza e
> la nuova guardiamarina della sezione scientifica. Me appunto."
>
> Isabella aprì la porta del frigo e stappò una bottiglia di birra
> direttamente sul mobile della cucina guadagnandosi uno sguardo di
> disapprovazione del suo comandante/padre.
>
> "Non ricordo cosa accadde dopo... un giorno ero la figlia
> arrabbiata e delinquente del titolare di un pub di Nuwe Berria, il
> giorno dopo ero di nuovo me stessa ed imprigionata in una realtà
> che faticavo a capire."
>
> "Come ha riacquisito i suoi ricordi?" chiese Rest interessato.
>
> "Non lo so con certezza, ma credo che abbia a che fare con la mia
> esposizione ad un Cristallo dei Profeti. Mia nonna era una Vedek e
> da bambina partecipai ad un rituale bajoriano. Qualcosa non andò
> come doveva e il cristallo si attivò per alcuni secondi
> inondandomi con la sua luce. Da quel giorno alcune cose in me sono
> cambiate... ma questa è un'altra storia."
>
> "E lei Comandante come ha riacquisito i suoi ricordi?" chiese
> Caytlin osservando l'uomo che non dava l'impressione di avere il
> comando in quel frangente.
>
> "Non l'ha mai fatto..." rispose per lui la ragazza "Ho dovuto
> faticare per due anni prima che mi credesse. Certo i miei
> trascorsi non aiutavano mio 'padre' a fidarsi di me, ma alla fine
> ci sono riuscita." lanciò un sorriso all'indirizzo dell'uomo che
> sorrise a sua volta.
>
> "I due della sicurezza che erano con voi che fine hanno fatto?"
> Chiese Basta.
>
> "Non li abbiamo più trovati. Potrebbero essere ovunque. Borok era
> un vulcaniano e Xhagader un benzita. per quanto ne so in questo
> momento potrebbero essere a casa con i loro figli."
>
> "Molto probabilmente sono entrambi morti." ipotizzò Rest con non
> curanza "La fisiologia benzita rende difficile la sopravvivenza
> con questo tipo di atmosfera se non adeguatamente monitorato. Il
> vulcaniano non sarà sopravvissuto al tentativo di innestare i
> finti ricordi... io sono dovuto fuggire per evitare il trattamento."
>
> Il Comandante Marquez parve incurvare le spalle come se una fitta
> di dolore l'avesse attraversato. Come i membri della Hope avevano
> scoperto a loro spese, alcuni eventi particolarmente forti
> potevano far riaffiorare sprazzi di ricordi e niente come la morte
> dei propri uomini poteva essere più forte per un ufficiale in
> comando. Isabella e Marquez si guardarono in silenzio per qualche
> attimo poi la giovane tornò con i piedi per terra.
>
> "E tu cosa ci fai qui?" esclamò come se all'improvviso si fosse
> ricordata di fare la domanda più logica da porre in quel frangente.
>
> "Stessa cosa che è successa a voi: abbiamo salvato una nave
> mercantile e riportata a casa siamo stati intrappolati. Ma per noi
> è stato diverso... ognuno di noi era certo di aver già visto gli
> altri. C'era una sorta di legame che ci ha spinto a riunirci. Poi
> abbiamo incontrato il Signor Rest e il Signor Basta che ci hanno
> raccontato la verità. Ma solo io ho riacquisito i miei ricordi e
> lo devo alla fusione mentale con il Signor Rest."
>
> "Pensa di poterlo fare anche con il Comandante Marquez?" chiese
> Isabella all'indirizzo del giovae vulcaniano.
>
> "Non lo so... con il Capitano è stato facile perchè abbiamo un
> legame..." iniziò Rest per essere fermato subito dalla giovane.
>
> "Capitano???" esclamò sgranando gli occhi.
>
> "Si beh... è una lunga storia. Tenente Ferris Bueller, facente
> funzioni di Capitano della USS Hope. Questo è Rest, il mio
> ufficiale tattico capo. Il Signor Basta il capo della sicurezza,
> Rodriguez il capo operazioni, Caytlin il consigliere ed infine
> Melanne Graahn il medico capo."
>
> "Non ci credo... per fortuna non hai portato con te anche il primo
> ufficiale, l'ingegnere e l'ufficiale scientifico altrimenti
> avresti spazzato via in un solo colpo tutto lo staff di comando
> della tua nave!"
>
> "Ehm... loro tre e il timoniere sono al centro di comunicazione di
> Cape Jool." borbottò a mezzavoce Ferris.
>
> "Ma tu i regolamenti non li hai mai letti?" chiese la giovane
> divertita.
>
> "Per caso conosci una certa Xyr?" ribattè lui sulla difensiva
> "Comunque doveva essere una serata di gala, roba di qualche ora.
> E' stato il Capitano Strauss a suggeririci di scendere tutti per
> prendere parte all'evento." fece un gesto con la mano prima che
> l'amica gli chiedesse chi diavolo fosse il Capitano in questione.
> "Signor Rest, se la sente di fare un tentativo?"
>
> Il giovane vulcaniano parve titubante ma poi fece un cenno
> affermativo e si avvicinò al Capitano Marquez appartandosi con lui.
>
> "Cosa avete scoperto fino ad ora?" domandò Rodriguez
>
> "La tecnologia sul pianeta è molto indietro rispetto a quella
> federale... sono riuscita a costruirmi qualcosa, ma non posso fare
> molto. Per il momento sappiamo che siamo stati infettati da naniti
> borg modificati. Modificati da chi o come non siamo riusciti a
> scoprirlo. Abbiamo iniziato a seguire alcuni carichi sospetti:
> tecnologie fuori dal comune, materiali tecnologicamente più
> avanzati di quanto fosse possibile per Newe Berria. Tutto finiva
> all'Esi Bhe Della Hospital. E niente di quello che arrivava
> sembrava avere a che fare con la medicina."
>
> "Avete tentato di entrare?" chiese Basta
>
> "Ci abbiamo provato una volta, ma io sono una semplice
> guardiamarina della sezione scientifica e lui è un barrista...
> almeno al momento. Quindi abbiamo deciso di affidarci a dei
> professionisti... o almeno è quello che dicevano di essere."
>
> "Ehi!" esclamò Paulo offeso.
>
> "Ti posso assicurare che il Signor Rodriguez era più che adeguato
> per il lavoro." la tranquillizzò Ferris sorridendo al suo collega
> "Noi siamo riusciti ad entrare, abbiamo visto vari macchinari, ma
> è stato solo uno sguardo veloce, la sicurezza stava arrivando.
> Dovremmo ritentare."
>
> "Signor DeVitt!" la voce dell'uomo era completamente cambiata. In
> essa adesso c'era la ferrea determinazione di un Ufficiale della
> Flotta Stellare.
>
> "Comandante!" esclamò Isabella scattando sugli attenti d'istinto.
> Poi sorrise e si gettò fra le braccia dell'uomo "E' tornato!
> Finalmente è tornato!" la giovane iniziò a piangere in maniera
> incontrollata e lui la strinse a se con fare protettivo. Dopo
> alcuni attimi Caytlin si avvicinò e la condusse via con se.
>
> "Signore è tornato?" chiese Bueller
>
> "Non del tutto, ma molto meglio di prima. La fusione mentale con
> il Signor Rest ha solo fatto riaffiorare i ricordi della vita
> precedente, ma sono confusi con quella attuale. Ci vorrà del tempo."
>
> "E' già qualcosa." sospirò Rodriguez "Magari ci può aiutare ad
> organizzare un piano sensato. Beh?! Lo sapete che i nostri piani
> sono tutto fuorchè sensati!" esclamò Paulo all'indirizzo dei
> colleghi che lo guardavano offesi "O volete dire che, ad esempio,
> farsi possedere da un mutaforma assassino o finire 60 anni nel
> passato sono piani sensati?"
>
> Beller parve pensarci un attimo e poi fece spallucce.
>
> "Isabella negli ultimi tempi ha collezionato ogni genere
> d'informazione sull'ospedale. Piante, turni di guardia... ora che
> la mia mente si è un po' schiarita so quello che possiamo fare."
> Guardò la risiana che tornava verso di loro dopo aver fatto
> sdraiare isabella "Come sta?"
>
> "Nonostante Ferris dica che sono la psicologa di bordo, io non ne
> ho nessun ricordo, però so riconoscere una crisi di panico. La
> ragazza ha retto tutto sulle sue spalle per anni e quando lei si è
> ripreso si è finalmente lasciata andare. Starà bene, ha solo
> bisogno di dormire."
>
> Marqez lanciò un'occhiata alla ragazza "E' stata una figlia
> difficile, ma ne sono sempre stato fiero. Adesso come suo Capitano
> ne sono ancora più fiero... farà tanta strada." disse sorridendo
> "E anche tu ne hai fatta Melanne!"
>
> "Si ricorda di me?" chiese la dottoressa diventando d'inprovviso
> porpora.
>
> "Difficilmente potrei dimenticarti." commentò il Comandante con un
> sorriso.
>
> Tutti i membri della Hope incrociarono le braccia al petto e la
> guardarono con il sopracciglio sollevato.
>
>
>
>
> Nuwe Berria - Cape Jool - 01/08/2396, Ore 13:40
>
> "Di qua!" esclamò Xyr aprendo la porta con una spallata. Tucci,
> Doohan e Luna la seguirono di corsa per poi aiutarla a bloccare le
> porte.
>
> "Come diavolo hai fatto a far esplodere quell'antenna?!" esclamò
> la mezza klingon piazzando uno schedario di traverso sulla porta.
>
> "Non ne sono del tutto sicuro, ma credo che quella non fosse
> un'antenna... nonostante ne avesse l'aspetto. Quando ho fatto
> saltare il portello del comandi sono sicuro di averla vista
> sussultare!" rispose Doohan.
>
> "Come fa a sussultare un'antenna?" domandò Xyr spingendo Tucci
> lungo il corridoio.
>
> "Appunto! Dato che non può, quella non era un'antenna!" sentenziò
> James correndo mentre i primi rumori degli inseguitori lasciavano
> intendere che la porta dietro di loro non avrebbe retto per molto.
>
> "E cosa dovrebbe essere allora?" chiese ancora Jones.
>
> "E' una pianta..." borbottò Tucci che sembrava sul punto di
> collassare. Lui e le attività sportive non erano andati mai molto
> d'accordo.
>
> "Una pianta? Ma ho visto i tralicci metallici, i cavi, le lastre
> della parabola. Come fa ad essere una pianta?"
>
> Tucci sollevò una mano sul quale teneva un rettangolo dal colore
> marrone simile a ruggine. "Questo è lo sportello che James ha
> fatto saltare. L'ho raccolto prima che arrivasse la sicurezza...
> come potete vedere è organico. Guardate i bordi dove c'erano le
> giunzioni del pannello... vi ricorda niente?"
>
> Xyr fece fermare il gruppo e prese l'oggetto in questione. Sui
> suoi bordi c'erano tracce di liquido argentato uguale a quello
> presente nei loro corpi. "Cosa può essere?"
>
> "Non lo so con certezza... da quello che il suo amico ha detto, si
> tratta di naniti borg e se quella era un pianta deve esserne
> piena. Come abbia fatto a trasformarsi per sembrare una parabola
> satellitare di quaranta metri di diametro, questo non lo so."
>
> "Bueller non è mio amico..." ribattè Xyr sovrapensiero concentrata
> sul frammento che aveva in mano.
>
> --
>
> ====================================
> Capitano Ferris Bueller
> USS Hope - NCC-25122
> Skype Combadge: Silente69
> Private comunicator:ferris.bueller a mail.com <mailto:ferris.bueller a mail.com>
> www.starfleetitaly.it/hope <http://www.starfleetitaly.it/hope>
> ===================================
> Ma questa storia dell'idolo è una cosa diffusa o solo tra le donne? F. Bueller (Xyr - 03.14 - Scacco matto)
>
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> Stml17 a gioco.net <mailto:Stml17 a gioco.net>
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Ma questa storia dell'idolo è una cosa diffusa o solo tra le donne? F. Bueller (Xyr - 03.14 - Scacco matto)
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