[Stml17] R: [F. Bueller - 08.08] Padre e figlia - Ver.2
Silvia Bianchini
ltcomm.sibi a gmail.com
Mar 31 Ott 2017 09:07:01 CET
Ottimo!!
Bravissimo;-)
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Tenente JG Catalunya 'Luna' Jones della Casata di 'Klaa
Flight Control Office (CONN)
USS Hope - NCC-25122-A
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"Se hai tutto sotto controllo vuol dire che non stai andando abbastanza
veloce"
______________________________
Private comunicator: ltcomm.sibi a gmail.com
Il 30 ott 2017 19:38, "Maddalena Duci" <vampitrill a gmail.com> ha scritto:
> Brano molto bello. Mi pare che ora quadri tutto.
> ------------------------------
> Da: Cap. Ferris Bueller <ferris_bueller a crepuscolo.it>
> Inviato: 30/10/2017 14:43
> A: USS Hope <stml17 a gioco.net>
> Oggetto: [Stml17] [F. Bueller - 08.08] Padre e figlia - Ver.2
>
> Ecco l'aggiornamento.
>
> La variazione è stata semplice, Xyr ha rimandato indietro Rest quando ha
> visto che la base era quasi del tutto vuota, così Rest è potuto tornare in
> tempo per andare al pub con gli altri.
>
> =======================
>
> Nuwe Berria - Cape Jool - 01/08/2396, Ore 13:00
>
> Il piano era quello di fare solo una veloce perlustrazione: controllare il
> numero di guardie, i loro turni e il giro di ronda... ma Catalunya Jones
> aveva fatto tutto di testa sua entrando nel 'passaggio segreto' che la sua
> amica aveva preparato per lei. Gli altri erano stati costretti a seguirla
> nonostante Rest avesse immediatamente elencato tutte le possibilità di
> essere scoperti e catturati, complete di percentuali.
>
> Una volta entrati si erano accorti che qualcosa non andava. Scarsa
> sorveglianza, pochissima gente in giro, stanze ammobiliate ma piene di
> polvere come se nessuno ci mettesse piede da settimane. Quando poi avevano
> raggiunto i piani superiori, la faccenda si era fatta sempre più strana: le
> porte erano aperte, i corridoi vuoti senza nemmeno un minimo di mobili.
> Ogni passo che facevano verso la meta dava loro l'impressione di essere in
> un luogo ai confini della realtà.
>
> Alla fine Xyr, sebbene non sapesse per quale motivo lo avesse fatto, aveva
> ordinato al vulcaniano di tornare alla 'base' ed avvertire gli altri che
> avrebbe approfittato della cosa per mettersi in contatto con questa
> fantomatica Hope. Rest, sebbene controvoglia, aveva fornito a Doohan tutti
> i codici e le procedure per mettersi in comunciazione con la loro nave, poi
> era tornato indietro.
>
> "E' sicura che siamo nel posto giusto?" chiese Xyr osservando la sala
> comunicazioni.
>
> "Hai visto anche tu il cartello fuori dalla porta, c'era scritto Centro di
> Comunicazioni!" ribattè Luna guardandosi attorno.
>
> "E' vuota..." affermò Tucci mentre la sua voce rimbalzava sulle pareti
> spoglie e tornava sotto forma di eco.
> "Lo so che è vuota genio!" ribattè Luna spazientita. "Non ero mai salita
> qui, ma l'immaginavo molto più... tecnologica, in effetti."
>
> "E ora che facciamo?" chiese Tucci.
>
> "Se posso permettermi..." balbettò Doohan diventando rosso quando gli
> occhi delle due donne si puntarono su di lui. "Questo posto sarà anche
> vuoto, ma quella grossa antenna sul tetto sembra del tutto idonea per fare
> quello che volete. Se mi trovate del materiale posso improvvisare un
> sistema di comunicazione."
>
> "Cosa le serve?" chiese Xyr come se non mettesse minimamente in dubbio le
> capacità del giovane.
>
> "Voi portatemi materiale elettrico e qualcosa da usare per fabbricare un
> circuito in grado di interpretare il segnale. Cavi, circuiti... ho visto un
> distributore di bevande all'ingresso, sono sicuro che ci sia tutto quello
> che mi serve al suo interno. Io vado a vedere le condizioni dell'antenna
> insieme al professore." disse indicando Tucci che continuava a emettere
> vocalizzi ed ascoltare l'eco di risposta.
>
>
>
> Nuwe Berria - Sacarac Pub - 01/08/2396, Ore 13:20
>
> "Non so chi tu sia ragazzina..." borbottò l'uomo guardandosi intorno.
> "Bella falli buttare fuori!"
>
> La ragazza in questione non rispose all'ordine, aveva appena visto Ferris
> e qualcosa nel suo sguardo si era acceso. Con passo sinuoso e sfacciato si
> era avvicinata a lui senza smettere di guardarlo negli occhi, gli aveva
> gettato le braccia al collo e fra lo stupore generale l'aveva baciato con
> totale trasporto. Dopo quella che sembrava un'eternità, si era staccata per
> poi tirargli un destro micidiale che lo aveva scaraventato fra le braccia
> di Basta.
>
> "Questo è per essertene andato!" esclamò portando le mani sui fianchi.
>
> "Mi hai detto tu di scappare che era tornato tuo padre! Non è bello per un
> cadetto appena entrato in accademia essere trovato a letto con la figlia
> del Rettore."
>
> "Ti ho detto di scappare, non di sparire!" sbraitò lei facendo tintinnare
> il ciondolo che univa il piercing sul naso con l'orecchino. "Che ci fai tu
> qui?"
>
> "Scusate..." balbettò Rodriguez completamente frastornato dagli eventi
> "Non avete un posto un po' più... privato?"
>
> Tutti si guardarono intorno. Decine di facce erano rivolte dalla loro
> parte e stavano seguendo con interesse gli eventi. Isabella DeVitth lanciò
> un'occhiataccia a tutti gli astanti che tornarono immediatamente alle loro
> faccende.
>
> "Venite con me." Il gruppo si accodò immeditamente entrando nel retro per
> poi salire delle scale verso il piano superiore.
>
> Il luogo era una sorta di appartamento/ufficio pieno di bottiglie di birra
> vuote e vestiti accatastati. L'uomo fece entrare tutti e poi chiuse la
> porta mettendosi fra loro e l'uscita.
>
> "Tranquillo papà, conosco questo ragazzino, è dei nostri." lo
> tranquillizzò Isabella facendo cenno agli altri di sedersi.
>
> "Ragazzino? Hai solo due anni più di me! E comunque questo non è tuo
> padre! Che sta succedendo?"
>
> "E' una lunga storia... tutto è iniziato quando fui assegnata alla USS
> Sabina classe Norway, agli ordini del Comandante Marquez qui presente."
> iniziò lei indicando l'uomo che grugnì in segno di saluto "Non certo un
> granchè come nave, ma era il mio primo incarico, e tutto mi sembrava
> fantastico."
>
> "Ehi ragazzina, parla bene della mia nave!" ribattè l'uomo offeso.
>
> "Eravamo diretti verso il sistema H7.25, verso un pianeta di poco più
> grande della terra chiamato Nuwe Berria. I coloni del pianeta non davano
> più segni di vita da un po' e la flotta ci voleva vedere chiaro. Quando
> arrivammo sul posto sembrava che non ci fossero problemi di nessun tipo. La
> Governatrice della colonia, una certa Sakuko, ci invitò a scendere sul
> pianeta per sicerarci delle loro condizioni. Visto che sembrava tutto a
> posto, il Comandante decise di portare con se due uomini della sicurezza e
> la nuova guardiamarina della sezione scientifica. Me appunto."
>
> Isabella aprì la porta del frigo e stappò una bottiglia di birra
> direttamente sul mobile della cucina guadagnandosi uno sguardo di
> disapprovazione del suo comandante/padre.
>
> "Non ricordo cosa accadde dopo... un giorno ero la figlia arrabbiata e
> delinquente del titolare di un pub di Nuwe Berria, il giorno dopo ero di
> nuovo me stessa ed imprigionata in una realtà che faticavo a capire."
>
> "Come ha riacquisito i suoi ricordi?" chiese Rest interessato.
>
> "Non lo so con certezza, ma credo che abbia a che fare con la mia
> esposizione ad un Cristallo dei Profeti. Mia nonna era una Vedek e da
> bambina partecipai ad un rituale bajoriano. Qualcosa non andò come doveva e
> il cristallo si attivò per alcuni secondi inondandomi con la sua luce. Da
> quel giorno alcune cose in me sono cambiate... ma questa è un'altra storia."
>
> "E lei Comandante come ha riacquisito i suoi ricordi?" chiese Caytlin
> osservando l'uomo che non dava l'impressione di avere il comando in quel
> frangente.
>
> "Non l'ha mai fatto..." rispose per lui la ragazza "Ho dovuto faticare per
> due anni prima che mi credesse. Certo i miei trascorsi non aiutavano mio
> 'padre' a fidarsi di me, ma alla fine ci sono riuscita." lanciò un sorriso
> all'indirizzo dell'uomo che sorrise a sua volta.
>
> "I due della sicurezza che erano con voi che fine hanno fatto?" Chiese
> Basta.
>
> "Non li abbiamo più trovati. Potrebbero essere ovunque. Borok era un
> vulcaniano e Xhagader un benzita. per quanto ne so in questo momento
> potrebbero essere a casa con i loro figli."
>
> "Molto probabilmente sono entrambi morti." ipotizzò Rest con non curanza
> "La fisiologia benzita rende difficile la sopravvivenza con questo tipo di
> atmosfera se non adeguatamente monitorato. Il vulcaniano non sarà
> sopravvissuto al tentativo di innestare i finti ricordi... io sono dovuto
> fuggire per evitare il trattamento."
>
> Il Comandante Marquez parve incurvare le spalle come se una fitta di
> dolore l'avesse attraversato. Come i membri della Hope avevano scoperto a
> loro spese, alcuni eventi particolarmente forti potevano far riaffiorare
> sprazzi di ricordi e niente come la morte dei propri uomini poteva essere
> più forte per un ufficiale in comando. Isabella e Marquez si guardarono in
> silenzio per qualche attimo poi la giovane tornò con i piedi per terra.
>
> "E tu cosa ci fai qui?" esclamò come se all'improvviso si fosse ricordata
> di fare la domanda più logica da porre in quel frangente.
>
> "Stessa cosa che è successa a voi: abbiamo salvato una nave mercantile e
> riportata a casa siamo stati intrappolati. Ma per noi è stato diverso...
> ognuno di noi era certo di aver già visto gli altri. C'era una sorta di
> legame che ci ha spinto a riunirci. Poi abbiamo incontrato il Signor Rest e
> il Signor Basta che ci hanno raccontato la verità. Ma solo io ho
> riacquisito i miei ricordi e lo devo alla fusione mentale con il Signor
> Rest."
>
> "Pensa di poterlo fare anche con il Comandante Marquez?" chiese Isabella
> all'indirizzo del giovae vulcaniano.
>
> "Non lo so... con il Capitano è stato facile perchè abbiamo un legame..."
> iniziò Rest per essere fermato subito dalla giovane.
>
> "Capitano???" esclamò sgranando gli occhi.
>
> "Si beh... è una lunga storia. Tenente Ferris Bueller, facente funzioni di
> Capitano della USS Hope. Questo è Rest, il mio ufficiale tattico capo. Il
> Signor Basta il capo della sicurezza, Rodriguez il capo operazioni, Caytlin
> il consigliere ed infine Melanne Graahn il medico capo."
>
> "Non ci credo... per fortuna non hai portato con te anche il primo
> ufficiale, l'ingegnere e l'ufficiale scientifico altrimenti avresti
> spazzato via in un solo colpo tutto lo staff di comando della tua nave!"
>
> "Ehm... loro tre e il timoniere sono al centro di comunicazione di Cape
> Jool." borbottò a mezzavoce Ferris.
>
> "Ma tu i regolamenti non li hai mai letti?" chiese la giovane divertita.
>
> "Per caso conosci una certa Xyr?" ribattè lui sulla difensiva "Comunque
> doveva essere una serata di gala, roba di qualche ora. E' stato il Capitano
> Strauss a suggeririci di scendere tutti per prendere parte all'evento."
> fece un gesto con la mano prima che l'amica gli chiedesse chi diavolo fosse
> il Capitano in questione. "Signor Rest, se la sente di fare un tentativo?"
>
> Il giovane vulcaniano parve titubante ma poi fece un cenno affermativo e
> si avvicinò al Capitano Marquez appartandosi con lui.
>
> "Cosa avete scoperto fino ad ora?" domandò Rodriguez
>
> "La tecnologia sul pianeta è molto indietro rispetto a quella federale...
> sono riuscita a costruirmi qualcosa, ma non posso fare molto. Per il
> momento sappiamo che siamo stati infettati da naniti borg modificati.
> Modificati da chi o come non siamo riusciti a scoprirlo. Abbiamo iniziato a
> seguire alcuni carichi sospetti: tecnologie fuori dal comune, materiali
> tecnologicamente più avanzati di quanto fosse possibile per Newe Berria.
> Tutto finiva all'Esi Bhe Della Hospital. E niente di quello che arrivava
> sembrava avere a che fare con la medicina."
>
> "Avete tentato di entrare?" chiese Basta
>
> "Ci abbiamo provato una volta, ma io sono una semplice guardiamarina della
> sezione scientifica e lui è un barrista... almeno al momento. Quindi
> abbiamo deciso di affidarci a dei professionisti... o almeno è quello che
> dicevano di essere."
>
> "Ehi!" esclamò Paulo offeso.
>
> "Ti posso assicurare che il Signor Rodriguez era più che adeguato per il
> lavoro." la tranquillizzò Ferris sorridendo al suo collega "Noi siamo
> riusciti ad entrare, abbiamo visto vari macchinari, ma è stato solo uno
> sguardo veloce, la sicurezza stava arrivando. Dovremmo ritentare."
>
> "Signor DeVitt!" la voce dell'uomo era completamente cambiata. In essa
> adesso c'era la ferrea determinazione di un Ufficiale della Flotta Stellare.
>
> "Comandante!" esclamò Isabella scattando sugli attenti d'istinto. Poi
> sorrise e si gettò fra le braccia dell'uomo "E' tornato! Finalmente è
> tornato!" la giovane iniziò a piangere in maniera incontrollata e lui la
> strinse a se con fare protettivo. Dopo alcuni attimi Caytlin si avvicinò e
> la condusse via con se.
>
> "Signore è tornato?" chiese Bueller
>
> "Non del tutto, ma molto meglio di prima. La fusione mentale con il Signor
> Rest ha solo fatto riaffiorare i ricordi della vita precedente, ma sono
> confusi con quella attuale. Ci vorrà del tempo."
>
> "E' già qualcosa." sospirò Rodriguez "Magari ci può aiutare ad organizzare
> un piano sensato. Beh?! Lo sapete che i nostri piani sono tutto fuorchè
> sensati!" esclamò Paulo all'indirizzo dei colleghi che lo guardavano offesi
> "O volete dire che, ad esempio, farsi possedere da un mutaforma assassino o
> finire 60 anni nel passato sono piani sensati?"
>
> Beller parve pensarci un attimo e poi fece spallucce.
>
> "Isabella negli ultimi tempi ha collezionato ogni genere d'informazione
> sull'ospedale. Piante, turni di guardia... ora che la mia mente si è un po'
> schiarita so quello che possiamo fare." Guardò la risiana che tornava verso
> di loro dopo aver fatto sdraiare isabella "Come sta?"
>
> "Nonostante Ferris dica che sono la psicologa di bordo, io non ne ho
> nessun ricordo, però so riconoscere una crisi di panico. La ragazza ha
> retto tutto sulle sue spalle per anni e quando lei si è ripreso si è
> finalmente lasciata andare. Starà bene, ha solo bisogno di dormire."
>
> Marqez lanciò un'occhiata alla ragazza "E' stata una figlia difficile, ma
> ne sono sempre stato fiero. Adesso come suo Capitano ne sono ancora più
> fiero... farà tanta strada." disse sorridendo "E anche tu ne hai fatta
> Melanne!"
>
> "Si ricorda di me?" chiese la dottoressa diventando d'inprovviso porpora.
>
> "Difficilmente potrei dimenticarti." commentò il Comandante con un sorriso.
>
> Tutti i membri della Hope incrociarono le braccia al petto e la guardarono
> con il sopracciglio sollevato.
>
>
>
>
> Nuwe Berria - Cape Jool - 01/08/2396, Ore 13:40
>
> "Di qua!" esclamò Xyr aprendo la porta con una spallata. Tucci, Doohan e
> Luna la seguirono di corsa per poi aiutarla a bloccare le porte.
>
> "Come diavolo hai fatto a far esplodere quell'antenna?!" esclamò la mezza
> klingon piazzando uno schedario di traverso sulla porta.
>
> "Non ne sono del tutto sicuro, ma credo che quella non fosse un'antenna...
> nonostante ne avesse l'aspetto. Quando ho fatto saltare il portello del
> comandi sono sicuro di averla vista sussultare!" rispose Doohan.
>
> "Come fa a sussultare un'antenna?" domandò Xyr spingendo Tucci lungo il
> corridoio.
>
> "Appunto! Dato che non può, quella non era un'antenna!" sentenziò James
> correndo mentre i primi rumori degli inseguitori lasciavano intendere che
> la porta dietro di loro non avrebbe retto per molto.
>
> "E cosa dovrebbe essere allora?" chiese ancora Jones.
>
> "E' una pianta..." borbottò Tucci che sembrava sul punto di collassare.
> Lui e le attività sportive non erano andati mai molto d'accordo.
>
> "Una pianta? Ma ho visto i tralicci metallici, i cavi, le lastre della
> parabola. Come fa ad essere una pianta?"
>
> Tucci sollevò una mano sul quale teneva un rettangolo dal colore marrone
> simile a ruggine. "Questo è lo sportello che James ha fatto saltare. L'ho
> raccolto prima che arrivasse la sicurezza... come potete vedere è organico.
> Guardate i bordi dove c'erano le giunzioni del pannello... vi ricorda
> niente?"
>
> Xyr fece fermare il gruppo e prese l'oggetto in questione. Sui suoi bordi
> c'erano tracce di liquido argentato uguale a quello presente nei loro
> corpi. "Cosa può essere?"
>
> "Non lo so con certezza... da quello che il suo amico ha detto, si tratta
> di naniti borg e se quella era un pianta deve esserne piena. Come abbia
> fatto a trasformarsi per sembrare una parabola satellitare di quaranta
> metri di diametro, questo non lo so."
> "Bueller non è mio amico..." ribattè Xyr sovrapensiero concentrata sul
> frammento che aveva in mano.
>
> --
>
> ====================================
> Capitano Ferris Bueller
> USS Hope - NCC-25122
> Skype Combadge: Silente69
> Private comunicator: ferris.bueller a mail.comwww.starfleetitaly.it/hope
> ===================================
> Ma questa storia dell'idolo è una cosa diffusa o solo tra le donne? F. Bueller (Xyr - 03.14 - Scacco matto)
>
>
> _______________________________________________
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